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  • F1: bandiera rossa in Corea per la pioggia

    F1: bandiera rossa in Corea per la pioggia

    E’ la pioggia la vera protagonista del primo Gran Premio di Corea della storia della Formula 1. Dopo una partenza in regime di safety car per non creare condizioni di pericolo al via considerando anche le non ottimali condizioni dell’asfalto nuovo steso solo pochi giorni fa e che non offre ancora un grip sufficiente e la visibilità ridotta, la Direzione Gara ha deciso di dare bandiera rossa interrompendo la gara dopo soli 3 giri congelando di fatti le posizioni. Eloquente il commento via radio di Alonso nei primi frangenti di gara parlando con il proprio ingegnere: “Sono le peggiori condizioni di pista su cui abbia mai guidato in Formula 1“.

    L’acqua in pista è tanta ma facendo affidamento alle stazioni meteo e agli esperti delle scuderie l’intensità della pioggia dovrebbe diminuire nei prossimi minuti. In questo modo la corsa potrebbe riprendere sempre in regime di safety car per poi lasciare via libera alle vetture una volta che l’acqua in pista andrà asciugandosi.
    In ogni caso la gara non potrà oltrepassare le due ore di durata come da regolamento essendo iniziata alle 15:10 locali, le 8:10 italiane. Dunque c’è il rischio che se non verrà coperto almeno il 75% della percorrenza totale del Gran Premio (41 giri su 55), verranno assegnati punteggi dimezzati. Tutto questo a vantaggio delle Red Bull e in particolare del leader della classifica iridata Mark Webber.

  • F1: in Corea libere a Webber e Hamilton

    F1: in Corea libere a Webber e Hamilton

    Le prove libere del venerdì disputate sul nuovissimo circuito di Yeongam dove è in programma il Gran Premio di Corea se le aggiudicano Lewis Hamilton e Mark Webber.
    Il pilota inglese della McLaren nella prima sessione ha fatto registrare, proprio negli ultimi tentativi, il miglior tempo in 1’40”887 decidendo per una tattica attendista rimanendo la maggior parte del tempo a guardare le libere nei box in attesa che si gommasse la pista. Una pista che si è resa sin da subito, ma lo si sapeva già, scivolosissima per via dell’ultimo strato di asfalto steso solo pochi giorni fa. Quello che non si sapeva era la consistente quantità di sabbia presente in alcuni punti del circuito che si è depositata sul tracciato trasportata dal vento e che ha reso più difficili le sessioni.
    Subito dietro Hamilton si sono piazzati Kubica e Rosberg mentre il leader della classifica Webber ha girato con un ritardo sul miglior giro del pilota anglocaraibico di un secondo e tre decimi. Meglio di lui il compagno di squadra Vettel (quarto) a soli quasi 5 decimi di distacco.
    Maluccio le Ferrari: Massa ha staccato un 1’43”054 che gli è valso il 12esimo tempo, Alonso addirittura un 1’43”928 che lo ha relegato nelle retrovie in 16esima piazza.

    Nella seconda sessione è stato invece Mark Webber a fare il miglior tempo: con una pista migliorata nettamente sotto il profilo dell’aderenza, il pilota australiano ha fatto valere la supremazia della sua Red Bull fermando il cronometro sul 1’37”942 abbassando quello di Hamilton della sessione precedente di ben 3 secondi netti. I tempi sono scesi notevolmente grazie alle condizioni del tracciato che andavano migliorando sempre di più e con i piloti che hanno preso le misure e acquisito una maggiore confidenza con la pista.
    Secondo posto per Alonso che ha lavorato duramente non solo per ricercare la prestazione sul giro ma anche in previsione Gran Premio. Lo spagnolo ha accusato un ritardo di solo 190 millesimi mentre Hamilton si è dovuto accontentare del terzo posto a 4 decimi di distacco. Vettel invece è più attardato in settima posizione ad oltre un secondo dal compagno di scuderia e preceduto anche da Massa (sesto).

  • F1: GP di Corea la “trappola d’asfalto” che piace ad Alonso

    F1: GP di Corea la “trappola d’asfalto” che piace ad Alonso

    Domenica si correrà il primo Gran Premio di Corea nella storia della Formula 1; i lavori per completare il circuito di Yeongam, nuovo di zecca, che ospita l’evento sono stati ultimati nelle scorse settimane a tempo di record. I ritardi accumulati infatti hanno rischiato di far saltare il GP che sarebbe rimasto fuori dal calendario 2010 e che avrebbe penalizzato di fatto i piloti che stanno inseguendo il leader attuale della classifica Mark Webber, ovvero Sebastian Vettel e Fernando Alonso che si sarebbero ritrovati con una gara in meno da disputare per tentare gli ultimi assalti al Mondiale e ridurre il distacco in classifica dall’australiano.

    Nei giorni scorsi è arrivato l’ok da parte della FIA che ha omologato il circuito anche se l’ultimo strato di asfalto, quello su cui andranno a poggiare gli pneumatici delle vetture, è stato steso poche ore prima dal sopralluogo ufficiale dei commissari incaricati per testare il tracciato. Ed è proprio l’asfalto l’incognita che desta maggior preoccupazioni: l’architetto ufficiale della Formula 1, colui che ha progettato il circuito Hermann Tilke, considera il tracciato una “trappola d’asfalto“, proprio per le insidie che nasconde la pista di Yeongam. Un asfalto non gommato, scivoloso e quindi che offre poca aderenza e ancora “fresco” potrebbero dare non pochi fastidi ai piloti che scenderanno in pista. Se poi a tutto ciò si aggiunge che i team non hanno punti di riferimento per il setting delle vetture se non quelli derivanti dai simulatori e che dunque si possono sbagliare facilmente gli assetti con un probabile rimescolamento della griglia di partenza, lo spettacolo dovrebbe essere assicurato.

    Tutti i riflettori saranno puntati sulle due Red Bull, sulle McLaren ma soprattutto sulla Ferrari di Fernando Alonso. Allo spagnolo piace il circuito tant’è che l’ha definito una pista molto divertente e che appare come un assembaggio di altri 3 circuiti: il primo settore con i suoi lunghi rettilinei assomiglia al Bahrain, il secondo ad Istanbul con i suoi curvoni veloci e l’ultimo ad Abu Dhabi. Ma effettuare il sopralluogo del circuito in sella ad una bici e poi affrontarlo al volante di una Formula 1 non sarà di certo la stessa cosa e ciò potrebbe far cambiare radicalmente impressione al pilota asturiano.

  • La F1 approda anche in Russia. Il GP nel 2014

    La F1 approda anche in Russia. Il GP nel 2014

    La Formula 1 sbarca anche in Russia. Il patron del Grande Circus Bernie Ecclestone si trova attualmente a Sochi per incontrare il premier russo Vladimir Putin e firmare l’accordo che farà entrare in calendario, per la prima volta, il Gran Premio di Russia a partire dal 2014. La città sulle rive del Mar Nero ospiterà, nello stesso anno, le Olimpiadi Invernali.

    Ora bisognerà capire di quale GP quello di Russia prenderà il posto considerato che Ecclestone aveva dichiarato tempo fa di non volere più di 20 Gran Premi in calendario per stagione. E con nuovi circuiti che presto entreranno a far parte del Grande Circus (GP Roma, GP India) e altri che sono entrati soltanto di recente è chiaro che a farne le spese saranno quei tracciati vecchio stile che hanno fatto la storia della Formula 1. Se ciò si dovesse verificare sarebbe davvero un peccato. D’altronde sappiamo tutti che Bernie mira solo ad aumentare i suoi profitti a scapito dello spettacolo in pista che può dare un tracciato tipo Spa, Monza, Montreal, San Paolo.

  • F1: la FIA da l’ok per il GP di Corea

    F1: la FIA da l’ok per il GP di Corea

    Il Gran Premio di Corea si disputerà regolarmente nel weekend tra il 22 e 24 ottobre come da calendario. Lo hanno annunciato la FIA e la KAVO, la società organizzatrice dell’evento, dopo i sopralluoghi effettuati in questi giorni per testare la sicurezza del circuito di Yeongam.
    I lavoro sono stati ultimati: è stato messo in posa anche l’ultimo strato di asfalto e sono stati posizionati cordoli e barriere di protezione. Durante il weekend giapponese il patron della F1 Bernie Ecclestone aveva rassicurato che la corsa coreana si sarebbe tenuta e che i lavori erano giunti alla conclusione.

    Il circuito, situato a 300 km da Seul e progettato dall’architetto ormai ufficiale del Grande Circus Hermann Tilke, ospiterà così il 17esimo Gran Premio della stagione 2010 di Formula 1 come da programma. Un’opportunità in più per Alonso e Vettel di acciuffare in classifica piloti il leader Webber e giocarsi il Mondiale fino all’ultima curva del Mondiale.

  • F1: le pagelle del GP del Giappone

    F1: le pagelle del GP del Giappone

    Diamo le pagelle ai protagonisti del Gran Premio del Giappone

    Vettel 10 e lode: una gara disputata da vero campione, una vittoria che potrebbe valere doppio in vista della corsa al titolo iridato. Il pilota tedesco guadagna qualcosina in classifica sul compagno di squadra Webber che potrebbe risentirne psicologicamente. L’australiano teme tanto il tedesco perchè, come lui, guida una Red Bull, la vettura migliore in questa stagione.
    Sulla gara non c’è molto da dire: partenza, dalla pole, perfetta e condotta sostanzialmente in testa dall’inizio alla fine (a parte la breve parentesi di Button). Nessuna sbavatura, si è limitato solo a controllare senza prendersi nessun rischio particolare.

    Webber 9: arriva secondo e mantiene un buon margine di distacco in classifica piloti dalla coppia Alonso – Vettel. E con il tedesco compagno di scuderia il Mondiale non si giocherà solo sulle performance della macchina in loro possesso visto che guidano entrambi una Red Bull ma la spunterà chi saprà mantenere i nervi saldi. Tra i due sarà una guerra psicologica, l’australiano ha fatto capire le sue intenzioni strappando al rivale proprio nell’ultima tornata il giro più veloce del Gran Premio. Da rivedere le sue partenze, il suo vero punto debole.

    Red Bull 10 e lode: spaventosa la facilità con cui la scuderia anglo austriaca si adatta su ogni tipo di circuito: Suzuka è un vestito che calza a pennello. Titolo piloti e titolo costruttori sono davvero a portata di mano.

    Alonso 9: nel dopo gara ha dichiarato di aver ottenuto il massimo, il terzo posto, perchè le Red Bull qui a Suzuka erano imbattibili. Verissimo. Lo spagnolo corre soprattutto con la testa e può ritenersi soddisfatto della gara disputata. Il Mondiale per quello che gli riguarda è ancora aperto.

    Hamilton 7: un momentaccio per il talento inglese. Da Spa Franchorchamp in poi ha raccolto solo disastri, si è eclissato anche nella terra del Sol Levante, lui come anche la McLaren che non sembra più la Freccia d’Argento di inzio stagione. A Monza ha commesso una grande ingenuità, a Singapore è stato sbattutto fuori da Webber perdendo considerevolmente terreno in classifica iridata. Durante il weekend nipponico è uscito di pista danneggiando non poco la sua vettura, poi è stato costretto a sostituire il cambio per delle anomalie rilevate, il nuovo però ha fatto i capricci durante la gara costringendo Lewis a dover fare a meno della terza marcia per un quarto di GP. Roba da distruggerti psicologicamente se a questo si sommano gli inconveniente degli ultimi 2 GP ma lui è ancora li, potenzialmente in corsa a combattere per il titolo e pronto a spremere la sua McLaren. Ma in Corea, Brasile e Abu Dhabi è vietato sbagliare, non sono ammessi errori altrimenti addio Mondiale.

    McLaren 4: non è stata all’altezza delle aspettative in quest’ultima parte di campionato, la più importante. Se Hamilton cerca di portare al limite la MP4-25, di sfruttare il 110% le potenzialità della macchina e di sopperire al gap con Red Bull e Ferrari con il suo talento è normale che prima o poi commetta qualche errore di troppo. E che la Freccia d’Argento non è in salute lo dimostrano anche le prestazioni di Button.

    Kobayashi 10: niente male questo pilota giapponese che nel Gran Premio di casa regala le emozioni più grandi con dei sorpassi da vero campione. Parte 14esimo e taglia la bandiera a scacchi in settima posizione. In prossimità del tornante ritarda le frenate come il migliore Valentino Rossi, perdonate il paragone me riesce ad esaltare. E non è la prima volta che Kamui si cimenta in azioni di questo genere, ricordate il sorpasso a Valencia ai danni di Alonso? Un capolavoro. Ricordiamo che il Samurai guida una Sauber….

    Schumacher 7.5: le voci su un suo possibile “taglio” a fine stagione per gli scarsi risultati fin qui ottenuti infastidirebbero chiunque ma non il sette volte campione tedesco che a Suzuka riesce a tenere il passo del compagno di team Rosberg, anzi risulta essere più veloce ma non trovando lo spazio giusto per sopravanzarlo, merito anche del connazionale che si difende benissimo dagli attacchi del Kaiser prima che venga messo ko dalla perdita della ruota posteriore.

    Massa 3: pessima qualifica, addirittura fuori nella Q2. Partenza col botto, nel senso che alla prima curva va a schiantarsi contro un incolpevole Liuzzi.

    Suzuka 9: una volta su questo storico circuito, tecnico e veloce, era solito disputarsi l’epilogo del Mondiale di Formula 1, dove nel passato hanno trionfato campioni del calibro di Piquet, Prost, Senna, Hill, Schumacher e Hakkinen. Oggi è diventato solo uno dei tanti ma resta comunque uno dei migliori tracciati che il Grande Circus possa offrire.

  • F1, GP Giappone: le interviste. Vettel e Alonso d’accordo: “Red Bull perfetta”

    F1, GP Giappone: le interviste. Vettel e Alonso d’accordo: “Red Bull perfetta”

    Grande l’entusiasmo del box Red Bull per la doppietta conquistata in Giappone. Il vincitore Vettel è al settimo cielo per la prestazione fornita elogiando la sua vettura e il lavoro dei meccanici:

    • Qualifiche e gara sono state fantastiche, la squadra ha lavorato benissimo e non ho avuto problemi. La pista sembrava essere disegnata per noi, un piacere guidare, molto divertente. La partenza è stata buona sul lato pulito della pista. Con la Safety siamo riusciti a staccare gli altri e controllato il passo. Qualche problema l’ho avuto con Button davanti e ho dovuto aspettare il pit stop per passarlo“.

    Soddisfatto anche il compagno di squadra Webber che con la seconda posizione ottenuta si avvicina sempre di più alla conquista del titolo Mondiale:

    • E’ stata un’ottima giornata per me. Per tutte le qualifiche sono stato vicino a Vettel ma sapevo che sarebbe stato difficile vincere se non fossi partito davanti a tutti. Ero riuscito ad avvicinarmi a lui ma dovevamo pensare anche alla strategia: era importante tenere le posizioni e non fare errori“.

    Umore diverso in casa Ferrari. Alonso ammette la superiorità della Red Bull ma continua a credere nel Mondiale:

    • E’ stata una gara dura. La mia partenza non è stata felice e poi sono stato fortunato per il ritiro di Kubica. Sono stato solo per tutta la gara, non avevo pressioni alle spalle, e non era facile avvicinarsi alle Red Bull. Ma lo sapevamo e il terzo posto era l’obiettivo massimo. Suzuka è un tracciato perfetto per la Red Bull. Adesso sono staccato di 14 punti da Webber, sappiamo che nelle ultime 3 gare della stagione dobbiamo spingere al massimo. Hanno vinto 7 Gran Premi quest’anno, anche se potevano contare sul feeling con 15 tracciati su 16. Hanno fatto 3 doppiette, ma in 12 occasioni non ci sono riusciti: sarà difficile, quindi, che ci riescano sempre nelle prossime tre corse“.

    Davvero sconsolato invece Hamilton, il cui recupero in classifica ormai è diventato difficilissimo:

    • Avevo il passo per salire sul podio. Sono due gare che non me ne va bene una, qui poi…“.
  • F1: le classifiche dopo il GP del Giappone. Webber allunga

    F1: le classifiche dopo il GP del Giappone. Webber allunga

    Con il secondo posto conquistato nel Gran Premio del Giappone Mark Webber aumenta il suo vantaggio in classifica su Alonso (terzo). Sono 14 ora i punti di distacco tra l’australiano e lo spagnolo, gli stessi che accusa Vettel che si rilancia all’inseguimento del compagno di team per la lotta al titolo dopo la vittoria sul difficile tracciato di Suzuka.
    Chi invece sembra dichiarare la resa è Hamilton che porta a casa 10 punti al termine di un weekend ancora da dimenticare e dopo essere rimasto a bocca asciutta negli ultimi due Gran Premi ma con un ritardo da Webber che comincia ad essere importante, 28 punti quando mancano solo 3 gare al termine del Mondiale, mentre Button sale a 3 lunghezze dal compagno di scuderia.
    In classifica costruttori la Red Bull con la doppietta conquistata fa bottino pieno portandosi a +45 sulla Mclaren. La Ferrari è più indietro a +92.

    • Classifica piloti
    1. WEBBER RED BULL RENAULT 220
    2. ALONSO FERRARI 206
    3. VETTEL RED BULL RENAULT 206
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 192
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 189
    6. MASSA FERRARI 128
    7. ROSBERG MERCEDES 122
    8. KUBICA RENAULT 114
    9. SCHUMACHER MERCEDES 54
    10. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 47
    11. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 41
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 27
    13. PETROV RENAULT 19
    14. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 17
    15. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 13
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 8
    17. DE LA ROSA SAUBER FERRARI 6
    18. HEIDFELD SAUBER FERRARI 4
    19. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 3
    • Classifica costruttori
    1. RED BULL RENAULT 426
    2. McLAREN MERCEDES 381
    3. FERRARI 334
    4. MERCEDES 176
    5. RENAULT 133
    6. FORCE INDIA MERCEDES 60
    7. WILLIAMS COSWORTH 58
    8. SAUBER FERRARI 37
    9. TORO ROSSO FERRARI 11
  • F1, GP Giappone: è doppietta Red Bull. Alonso limita i danni, è terzo

    F1, GP Giappone: è doppietta Red Bull. Alonso limita i danni, è terzo

    Sebastian Vettel vince il GP del Giappone sul circuito di Suzuka, che, come da aspettative non riserva nessuna sorpresa. A dominare la corsa dall’inizio alla fine, infatti, sono state le due Red Bull, che hanno dato l’impressione di essere superiori rispetto alle rivali. Webber chiude secondo, dietro il compagno di squadra, ma guadagna punti preziosi rispetto ad Alonso nella classifica iridata. Lo spagnolo della Ferrari limita i danni, e sale sul gradino più basso del podio.
    Più staccate al traguardo le due McLaren di Jenson Button e Lewis Hamilton, che perdono punti importanti in classifica, e appaiono come le rivali meno accreditate per la lotta al titolo mondiale.
    Massa out al via e fuori matematicamente per la corsa al titolo.
    Giornata nera anche per le due Renault, entrambe fuori nelle prime battute della gara.

    Le uniche emozioni del GP del Sol Levante le regala la partenza: allo spegnersi del semaforo Petrov giunge al contatto con Hulkenberg nel tentativo di superarlo, e va a sbattere contro le barriere. Massa colpisce la Force India di Liuzzi alla prima curva, nel tentativo maldestro di superarlo passando sull’erba. Le quattro vetture coinvolte nell’incidente sono costrette al ritiro dopo pochi metri, e, a causa dei detriti sul tracciato, i commissari decidono di mandare dentro la Safety-car. Ed è qui che si consuma la giornata disastrosa della Renault: Kubica, che in partenza aveva guadagnato la seconda posizione su Webber, sopravanzandolo con un’ abile manovra, perde una ruota probabilmente avvitata male ed è costretto al ritiro. La ripartenza riserva poche sorprese in testa, se non qualche tentativo di sorpasso di Rosberg ai danni di Buemi in mezzo al gruppo.
    I primi cinque fanno il vuoto, con le due Red Bull saldamente al comando, e cosi si arriva cosi ai primi pit stop. Entrano tutti, tranne Button, che con le gomme dure spera di arrivare con un buon margine negli ultimi giri della gara. Strategia sbagliata, perchè le due Red Bull hanno un’ altro passo e gli arrivano praticamente addosso. Cosi decide di fermarsi per montare gomme morbide, ma al rientro si trova in quinta posizione a 20″ di distacco.
    Alonso ed Hamilton provano a recuperare terreno sul duo di testa, ma un problema al cambio frena l’inglese che deve cedere la posizione al compagno di squadra.
    Dietro infiamma il duello tra le due Mercedes di Rosberg e Schumacher. Il sette volte campione del mondo sebra essere più veloce rispetto al compagno ma non riesce a trovare il varco giusto. Varco che gli si presenta quando la ruota posteriore sinistra decide di sganciarsi, costringendolo al secondo ritiro stagionale (entrambi per la perdita dello pneumatico). Da segnalare la grandissima gara del pilota di casa Kobayashi che ha entusiasmato i suoi tifosi a suon di sorpassi (e che sorpassi) giungendo settimo al traguardo. Il pilota giapponese ha dimostrato nell’arco della stagione fin qui disputata di sapere il fatto suo, tutti ricorderete il fantastico sorpasso ai danni di Alonso a Valencia.

    La gara si conclude con Vettel che chiude davanti a Webber e Alonso.
    Il pilota tedesco, grazie a questo risultato, aggancia la seconda posizione in classifica in coabitazione con Fernando Alonso. Webber guadagna punti sul ferrarista, mentre chi ne esce con le ossa rotte è la McLaren, apparsa ancora inferiore rispetto a Red Bull e Ferrari.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h30’27”.323
    2. WEBBER RED BULL RENAULT + 0”.905
    3. ALONSO FERRARI + 2”.721
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES + 13”.522
    5. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 39”.595
    6. SCHUMACHER MERCEDES + 59”.933
    7. KOBAYASHI SAUBER FERRARI + 1’04”.038
    8. HEIDFELD SAUBER FERRARI + 1’09”.648
    9. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH + 1’10”.846
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI + 1’12”.806
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    12. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    13. TRULLI LOTUS COSWORTH
    14. GLOCK VIRGIN COSWORTH
    15. SENNA HISPANIA COSWORTH
    16. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH


  • F1, Suzuka: pole per Vettel, Alonso partirà dalla seconda fila

    F1, Suzuka: pole per Vettel, Alonso partirà dalla seconda fila

    Le tanto tribolate qualifiche del GP del Giappone, che partirà tra circa 4 ore (8.00 italiane), sono andate a Sebastian Vettel, che per l’ottava volta stagionale partirà davanti a tutti. Su asfalto praticamente asciutto, il pilota tedesco ha staccato di pochi millesimi il compagno di squadra Mark Webber, che non dovrà correre necessariamente una gara d’attacco visto che i rivali principali partiranno dietro. Numeri davvero impressionanti quelli della Red Bull, in pole per la 15esima volta in campionato, in prima fila per la settima volta e uniche vetture a scendere sotto il muro dell’1’31”.

    Hamilton ha ottenuto il terzo tempo, staccato di tre decimi, ma partirà dall’ottava piazza per la penalità inflittagli a causa della sostituzione del cambio.
    Dalla seconda fila, perciò, scatteranno la Renault di Robert Kubica e la Ferrari di Fernando Alonso, che è apparsa piuttosto in difficoltà con gomme morbide. A dimostrazione di questo, l’uscita nella Q2 di Felipe Massa, 12esimo, che con lo stesso set di gomme non è riuscito ad agguantare la decima posizione.

    Jenson Button partirà quinto, e sarà l’unico pilota della top ten a partire con gomme dure; questo è un dato molto interessante in considerazione del fatto che queste potranno consentirgli di arrivare fino in fondo per poi fermarsi e montare quelle morbide negli ultimi giri della gara. Dietro di lui ci sarà il tedesco della Mercedes Nico Rosberg.
    Da sottolineare ancora una volta l’ottima prova delle Williams, qualificate entrambe nelle migliori 10: Barrichello aprirà la terza fila, in settima posizione, mentre Hulkenberg partirà nono. Michael Schumacher chiude la top ten.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’30”785
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 1’30”853
    3. KUBICA RENAULT 1’31”231
    4. ALONSO FERRARI 1’31”352
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’31”378
    6. ROSBERG MERCEDES 1’31”494
    7. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’31”535
    8. HAMILTON* McLAREN MERCEDES 1’31”169
    9. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’31”559
    10. SCHUMACHER MERCEDES 1’31”846
    11. HEIDFELD SAUBER FERRARI Q2
    12. MASSA FERRARI Q2
    13. PETROV RENAULT Q2
    14. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    15. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    18. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q1
    19. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    20. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    21. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    22. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH Q1

    *retrocesso di 5 posizioni in griglia per la sostituzione del cambio