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  • Alonso affranto, Montezemolo lo difende: “Strategia sbagliata”

    Alonso affranto, Montezemolo lo difende: “Strategia sbagliata”

    E’ un Alonso comprensibilmente rammaricato quello che si presenta in conferenza stampa al termine dell’ultimo Gran Premio della stagione che ha consegnato la corona iridata a Vettel. Lo spagnolo, presentatosi ad Abu Dhabi da leader della classifica, è stato vittima di una strategia Ferrari sbagliata che gli ha tolto la possibilità di quello che sarebbe stato il suo terzo titolo mondiale, il primo all’esordio con la scuderia di Maranello. Una batosta per il pilota asturiano che commenta così la debacle odierna:

    • Così sono le gare e lo sport in generale, facciamo di tutto per fare bene e vincere, alcune volte ci riesce altre volte no. Speriamo di fare bene l’anno prossimo ma i complimenti vanno a chi ha vinto. Abbiamo copiato la strategia di Webber e invece dovevamo imitare quella di Button, non dovevamo difenderci, abbiamo pensato a difendere una posizione lasciandone scoperta un’altra.
      Non abbiamo perso il Mondiale qui, il campionato è lungo, ha diciannove gare. Ci sono stati gran premi in cui abbiamo perso punti ma anche gran premi in cui siamo stati fortunati come in quello della Sud Corea. Quando mi sono accorto di aver perso il Mondiale? L’ho capito all’ultimo giro quando sullo schermo gigante ho visto Vettel che tagliava il traguardo. Pensavo fino all’ultimo che potesse succedere qualche cosa
      “.

    Alonso poi lancia una frecciatina, dettata anche dalla frustrazione del momento particolare, a Petrov colui che ha ostacolato, in maniera del tutto regolare, la rimonta dello spagnolo:

    • Abbiamo visto in lui un’aggressività mai vista prima in tutto il campionato. In ogni caso la Renault aveva un’ottima velocità di punta ed era praticamente impossibile superare Petrov. Ho provato a superarlo ma non potevo rischiare la collisione“.

    Amareggiato anche il presidente della Ferrari Luca Montezemolo, giunto ad Abu Dhabi nella giornata di ieri e che è voluto stare vicino al team al fianco dei suoi uomini nella speranza di un risultato positivo, che scagiona completamente Alonso e che trova la forza di elogiare il grande lavoro svolto da team fino all’ultimo e di guardare avanti al futuro con fiducia:

    • Dire che siamo giù di morale è poco. Oggi era una gara in cui bastava tenere la posizione o arrivare al quarto posto. Purtroppo è andata così e credo che Vettel durante la stagione abbia avuto la macchina migliore: noi oggi gli abbiamo dato una mano, non tutto ha funzionato, ma nessuno pensava mesi fa di poter partire prima dell’ultimo GP in testa. Alonso è stato grandissimo, se non ha vinto il titolo oggi non è certo per colpa sua: avrà modo di riscattarsi già a partire dalla prossima stagione“.

    Fa mea culpa il direttore della gestione sportiva del team Ferrari Stefano Domenicali, messo sotto accusa da molti e ritenuto il responsabile della disfatta rossa nel deserto degli Emirati Arabi:

    • E’ andata male, non possiamo essere contenti. C’è sicuramente delusione, complimenti a chi ha vinto, le analisi le faremo con calma. Sappiamo dove abbiamo sbagliato. Pensavamo che con le morbide il degrado era più forte e abbiamo marcato Webber per questo. La safety car all’inizio, poi, ha messo in mezzo altre squadre che hanno complicato la rimonta. Dobbiamo tenere alta la testa perché la squadra ha fatto un grandissimo lavoro, lavoriamo per il prossimo anno“.
  • F1, le classifiche finali 2010. Trionfano Vettel e Red Bull

    F1, le classifiche finali 2010. Trionfano Vettel e Red Bull

    Red Bull pigliatutto: dopo la vittoria nel costruttori, la scuderia austriaca si aggiudica anche quello piloti grazie al trionfo di Sebastian Vettel nel Gran Premio di Abu Dhabi che diventa il più giovane campione del mondo nella storia della Formula 1. Il tedesco beffa sia Alonso che Webber, rimasti nelle retrovie per strategie sbagliate. Lo spagnolo giunge secondo a 4 punti di distacco (256 a 252),  terzo arriva Webber (242) quarto Hamilton (240).
    In costruttori non cambia nulla con la McLaren che si conferma al secondo posto, Ferrari terza e Mercedes quarta potenza davanti alla Renault.

    • Classifica piloti
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 256
    2. ALONSO FERRARI 252
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 242
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 240
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 214
    6. MASSA FERRARI 144
    7. ROSBERG MERCEDES 142
    8. KUBICA RENAULT 136
    9. SCHUMACHER MERCEDES 72
    10. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 47
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 47
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 32
    13. PETROV RENAULT 27
    14. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 22
    15. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 21
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 8
    17. DE LA ROSA SAUBER FERRARI 6
    18. HEIDFELD SAUBER FERRARI 6
    19. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 5
    • Classifica costruttori
    1. RED BULL RENAULT 498
    2. McLAREN MERCEDES 454
    3. FERRARI 396
    4. MERCEDES 214
    5. RENAULT 163
    6. WILLIAMS COSWORTH 69
    7. FORCE INDIA MERCEDES 68
    8. SAUBER FERRARI 44
    9. TORO ROSSO FERRARI 13
  • F1, clamoroso ad Abu Dhabi: Vettel è campione del mondo, disastro Ferrari

    F1, clamoroso ad Abu Dhabi: Vettel è campione del mondo, disastro Ferrari

    Tra i due litiganti, il terzo gode” dice un famoso proverbio. Il Gran Premio di Abu Dhabi, l’ultima e decisiva gara per assegnare il titolo mondiale piloti disputata nell’atmosfera suggestiva del tramonto e sotto la luce artificiale dei riflettori, riserva un epilogo a sorpresa: con la vittoria conquistata sul circuito di Yas Marina e per effetto del settimo e ottavo posto dei più accreditati Alonso e Webber, Sebastian Vettel si laurea campione del mondo di Formula 1. Il tedesco della Red Bull, alla sua decima vittoria in carriera metà delle quali conquistate in questa stagione e che non era mai stato da solo in testa al Mondiale quest’anno, diventa così anche il più giovane iridato, con i suoi 23 anni 4 mesi e 11 giorni, della storia della Formula 1 battendo il record precedente appartenente ad Hamilton di 5 mesi esatti. La Red Bull conclude con una stagione trionfale il suo 2010 nel quale ha portato a casa entrambi i titoli mondiali, quello costruttori già vinto in Brasile e ha avuto ragione quando non ha voluto impartire ordini di scuderia ai suoi piloti per avvantaggiare l’uno o l’altro lasciando che a decidere il verdetto fosse la pista. A completare il podio le velocissime McLaren di Hamilton, ancora in lotta per il Mondiale ma che doveva sperare in un miracolo, e Button che abdica lasciando il trono di campione a Vettel. Alonso e Webber disastrosi: lo spagnolo, terzo in griglia e che aveva il vantaggio di partire davanti all’australiano, conclude al settimo posto (con Vettel vincitore gli sarebbe bastato un quarto posto) mentre Webber chiude subito dietro in ottava dilapidando negli ultimi GP un vantaggio consistente in classifica e gettando al vento l’occasione della sua vita. Le due Renault di Kubica ma soprattutto quella di Petrov sono stati i macigni che hanno fatto pendere l’ago della bilancia a favore di Vettel.

    Al via Alonso perde una posizione nei confronti di Button ma mantiene comunque la posizione su Webber mentre Vettel gira prima di Hamilton alla prima curva. Nel primo giro paura per Schumacher che va in testa coda e si vede letteralmente la Force India di Liuzzi salirgli sopra la vettura sfiorandogli il casco. Per fortuna il tedesco sette volte campione esce illeso dalla sua monoposto. La safety car è d’obbligo ed entra in pista, Petrov e Rosberg ne approfittano per cambiare strategia e rientrano per il pit stop. Poco più tardi è la volta di Webber che aveva danneggiato il suo pneumatico posteriore destro andando a strisciare contro le barriere di protezione, seguito un paio di giri dopo da Massa e Alonso, una strategia che per la Ferrari si rivela completamente errata perchè lo spagnolo si ritrova indietro e imbottigliato nel traffico dietro a Petrov. Scelta azzardata per gli ingegneri Ferrari anche perchè, come poi si è visto con Button, le gomme morbide hanno tenuto fino ad oltre metà gara.

    Ed è stata questa la chiave del Gran Premio e del Mondiale: con Vettel lanciato verso la vittoria e con le McLaren, tornate in forma ma troppo tardi, al seguito, Alonso ingaggia un duello, corretto, per la sesta posizione con Petrov che non gli concede neanche un millimetro. L’intento dello spagnolo è quella di sorpassare il pilota russo con la speranza di risalire fino alla quarta posizione (davanti aveva anche Rosberg e Kubica) che lo avrebbe incoronato campione. Invece Petrov si difende con le unghie e con i denti dando ad Alonso e al popolo rosso un dispiacere enorme per quella che è una delle serate più tristi della storia della Ferrari, un Mondiale che era davvero ad un passo e perso contro la vettura più forte e contro un pilota che lo diventerà ben presto. Non a caso Vettel è designato da sempre, fin dai suoi primi passi nelle serie minori automobilistiche, come l’erede di Schumacher.

    I complimenti vanno comunque a tutti, dalla Red Bull, Vettel, Webber, passando per la McLaren, Hamilton, Button a finire alla Ferrari e il suo alfiere Alonso che per 9 lunghi mesi ci hanno regalato un Mondiale fantastico, memorabile e combattuto come non lo era mai stato prima d’ora con 4 piloti che sono giunti all’ultimo Gran Premio con l’aritmetica di poter vincere il Mondiale.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h39’36”.837
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 10”.1
    3. BUTTON McLAREN MERCEDES + 11”.0
    4. ROSBERG MERCEDES + 30”.7
    5. KUBICA RENAULT + 39”.0
    6. PETROV RENAULT + 43”.5
    7. ALONSO FERRARI + 43”.7
    8. WEBBER RED BULL RENAULT + 44”.2
    9. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI + 50”.2
    10. MASSA FERRARI + 50”.8
    11. HEIDFELD SAUBER FERRARI
    12. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH
    13. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES
    14. KOBAYASHI SAUBER FERRARI
    15. BUEMI TORO ROSSO FERRARI
    16. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH
    17. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    18. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH
    19. SENNA HISPANIA COSWORTH
    20. KLIEN HISPANIA COSWORTH
    21. TRULLI LOTUS COSWORTH
  • F1: pole di Vettel ad Abu Dhabi. Ma Alonso è terzo davanti a Webber

    F1: pole di Vettel ad Abu Dhabi. Ma Alonso è terzo davanti a Webber

    Qualifiche emozionanti quelle disputate sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi dove Sebastian Vettel ha conquistato l’ultima pole position della stagione con il tempo di 1’39”394 che potrebbe essere la più importante della sua carriera. Al tramonto e sotto la luce artificiale dell’impianto arabo, il tedesco della Red Bull, alla decima pole quest’anno per un totale di 15, domani partirà davanti ad Hamilton, battuto di soli 31 millesimi, di un soffio, con una McLaren che su questo circuito è apparsa in grande spolvero. La notizia però che farà piacere a tutti i ferraristi è la terza posizione in griglia di Alonso, che con un ultimo giro al limite è riuscito a risalire posizioni, considerando che Webber, il rivale più pericoloso per la corsa al titolo Mondiale, domani scatterà dalla quinta piazza. Tra lo morsa dello spagnolo e dell’australiano si è piazzata la seconda McLaren di Button.

    Tempi strepitosi per Vettel ed Hamilton: l’inglese è stato il più veloce nei primi due settori ma il tedesco è riuscito a recuperare tutto nell’ultimo intermedio nel settore più guidato. Più staccati gli altri con Alonso a 4 decimi, Button a 5 e un’opaco Webber addirittura a 6 dal campagno di squadra. Massa partirà dalla sesta posizione mentre è da segnalare l’ottava posizione di Schumacher che si qualifica, una delle rare volte, davanti a Rosberg.

    E quanto sia stata importante questa sessione per la Ferrari lo dimostra l’esultanza di Domenicali e Montezemolo dinanzi ad una griglia di partenza che avvantaggia sicuramente il Cavallino Rampante e lo spagnolo al quale basterebbe un secondo posto, indipendentemente dalle posizioni degli altri, per portare il titolo a Maranello [guarda tutte le combinazioni]. Webber invece dovrebbe sopravanzare Alonso, Hamilton e arrivare anche davanti a Vettel, che sembra un fulmine, e sperare che Alonso non vada la terza posizione. Quattro piloti ancora in corsa per il Mondiale, non era mai successo prima d’ora. Nella lotta ci sono anche Vettel che, insieme ad sua vittoria, dovrebbe auspicare nel quinto posto finale di Alonso ed Hamilton che dovrebbe “pregare” e invocare nel miracolo di un ritiro di Alonso e che Vettel e Webber arrivino rispettivamente terzo e sesto.
    E la McLaren si ritrova nelle vesti di l’arbitro di questo Mondiale: a seconda delle situazioni che si verificheranno domani in gara, le due Frecce d’Argento andranno a vantaggio sistematicamente o di una Red Bull o di Alonso, rubando punti o da una parte o dall’altra.

    Domani semaforo verde alle 14:00, quando ad Abu Dhabi saranno le 17:00 per una gara suggestiva in notturna, per l’ultimo Gran Premio della stagione che consegnerà il titolo iridato 2010 al termine di una stagione fantastica e ricca di colpi di scena come poche.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’39”394
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’39”425
    3. ALONSO FERRARI 1’39”792
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’39”823
    5. WEBBER RED BULL RENAULT 1’39”925
    6. MASSA FERRARI 1’40”202
    7. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’40”203
    8. SCHUMACHER MERCEDES 1’40”516
    9. ROSBERG MERCEDES 1’40”589
    10. PETROV RENAULT 1’40”901
    11. KUBICA RENAULT Q2
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    13. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    14. HEIDFELD SAUBER FERRARI Q2
    15. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    17. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q1
    19. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    20. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    21. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. KLIEN HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1: Hamilton resuscita nelle libere del venerdì, Alonso è terzo

    F1: Hamilton resuscita nelle libere del venerdì, Alonso è terzo

    E’ di Lewis Hamilton il giro più veloce nelle seconde prove libere del venerdì disputate sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi, ultimo atto della stagione 2010 di Formula 1. Sotto la luce artificiale dei riflettori posti in prossimità del tracciato arabo, l’inglese della McLaren ha staccato il miglior crono in 1’44’888 rifilando due decimi a Vettel e ben 4 ad Alonso e Webber, quest’ultimo un pò arrugginito, a dimostrazione che, almeno per le libere, la scuderia di Woking si è mostrata competitiva. Hamilton aveva chiuso al secondo posto nella sessione della mattina.
    Problemi invece per Massa che ha terminato le sue prove 30 minuti prima della fine per essere rimasto senza carburante. Il brasiliano comunque si è piazzato con il sesto tempo.

    I piloti hanno accusato qualche problema di visuale al cambio di luce, da quando si è passati da quella naturale a quella artificiale con parecchi fuori pista in particolar modo alla penultima curva che va affrontata in quinta marcia e a velocità sostenuta. Ma quando l’addattamento alle nuovi condizioni è stato pressocchè totale, allora i 24 in pista hanno iniziato a spremere le loro vetture alla ricerca dell’assetto migliore: se la Red Bull e la McLaren pare abbiano trovato il setup adatto, lo stesso non si può dire per la Ferrari con Alonso che lamentava troppo sovrasterzo e come confermato anche da Domenicali al termine della sessione, il quale ha spiegato che il team non ha ancora scelto quale configurazione utilizzare per domani in qualifica. Qualifiche in programma domani alle 14 ora italiana, precedute dalle consuete libere del sabato mattina alle 11:00.

    I tempi delle prove libere del pomeriggio

    1. Hamilton – McLaren 1’44”888
    2. Vettel – Red Bull + 0.257
    3. Alonso – Ferrari + 0.426
    4. Webber – Red Bull + 0.427
    5. Kubica – Renault + 0.688
    6. Massa – Ferrari + 0.695
    7. Petrov – Renault + 1”.208
    8. Button – McLaren + 1”.244
    9. Liuzzi – Force India + 1”.315
    10. Rosberg – Mercedes + 1”.334

  • F1: nelle libere del mattino Vettel mette in guardia i rivali

    F1: nelle libere del mattino Vettel mette in guardia i rivali

    Si sono svolte da poco le prime libere del venerdì sul circuito di Yas Marina dove domenica si correrà il Gran Premio di Abu Dhabi, l’ultimo della stagione 2010 che assegnerà il titolo Mondiale ad uno tra Alonso, Webber, Vettel e, ancora non condannato dall’aritmetica, anche Hamilton. Il più veloce è stato Sebastian Vettel con il miglior giro in 1’42”760 seguito dalla McLaren di Hamilton, unico nella sessione a tenere un passo accettabile come quello del tedesco, a 6 decimi mentre si sono verificati distacchi importanti dalla terza posizione in giù: Button, Webber, Kubica e Alonso hanno accusato oltre un secondo di ritardo.

    Le prove però sono state influenzate per gran parte del tempo disponibile dalla pista bagnata causa la pioggia caduta sulla pista (evento eccezionale nel deserto degli Emirati Arabi). I piloti così hanno dovuto aspettare che si asciugasse un pò il tracciato per poi andare a gommare l’asfalto che in alcuni punti offriva poca aderenza, specialmente nelle curve dell’ultimo settore. Poi la situazione è migliorata e i piloti hanno gradualmente abbassato i tempi.
    Dicevamo di Alonso, sesto al termine delle prove, che ha utilizzato ancora una volta, come accaduto in Brasile, motore usurato per preservare quello che andrà a montare in qualifica e in gara sulla sua Ferrari. L’altra rossa di Massa ha concluso 11esima.

    La seconda sessione, quella del pomeriggio, è prevista alle 17 (alle 14 ora italiana) quando su Abu Dhabi comincerà a tramontare il sole.

  • F1: Alonso campione del mondo se… tutte le combinazioni

    F1: Alonso campione del mondo se… tutte le combinazioni

    Siamo all’epilogo della stagione di Formula 1. Servirà l’ultimo Gran Premio, quello di Abu Dhabi, per assegnare il Mondiale 2010. In corsa rimangono, per l’aritmetica, 4 piloti ma solo in 3 hanno davvero possibilità concrete di diventare campione del mondo: sono Alonso ed i due piloti Red Bull Webber e Vettel. Il quarto, Hamilton, è troppo staccato dal trio: il pilota della McLaren, per conquistare il titolo, è costretto a vincere ed appellarsi ad un miracolo sperando che Alonso non prenda punti, Webber non arrivi oltre la sesta posizione e Vettel non vada oltre il terzo posto. Possibilità? Prossime allo zero.
    Vettel ha qualche chance in più rispetto all’inglese considerando anche le potenzialità della sua vettura ma i 15 punti di ritardo pesano sia nei confronti di Alonso che del compagno di team. Per il tedesco serve la vittoria e sperare che il ferrarista si piazzi nelle retrovie.

    Inevitabile che quindi i due superfavoriti, quelli su cui punteresti qualche manciata di euro, sono Alonso e Webber. Allo spagnolo basterebbe anche un secondo posto per laurearsi campione del mondo e poco importa che a vincere il Gran Premio sia Webber o Vettel. Ovvio che se lo spagnolo riuscisse ad intromettersi tra le due Red Bull già dalle qualifiche di sabato affronterebbe la gara con la consapevolezza di poter essere l’artefice del proprio destino. L’australiano invece deve cercare di far sua la gara e sperare che il “nemico” compagno di squadra Vettel (i due hanno avuto più di uno screzio durante la stagione) lo aiuti a tenere Alonso almeno al terzo posto e bissare così il successo del costruttori conquistato una settimana fa in Brasile.

    Ricordando che il nuovo sistema di assegnazione dei punti prevede 25 punti per il vincitore, 18 per il secondo classificato, 15 per il terzo, 12 per il quarto, 10 per il quinto, 8 per il sesto, 6 per il settimo, 4 per l’ottavo, 2 per il nono e 1 per il decimo, di seguito forniamo le ipotesi e tutte le possibili combinazioni in dettaglio

    Alonso è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio
    • con un secondo posto
    • con un terzo posto e Webber arriva secondo
    • con un quarto posto e Webber arriva secondo
    • con un quinto posto e Webber e Vettel non vincono
    • con un sesto posto, Webber arriva terzo e Vettel non vince
    • con un settimo posto, Webber arriva quarto e Vettel non vince
    • con un ottavo posto, Webber arriva quarto e Vettel non vince
    • con un nono posto, Webber arriva quinto e Vettel terzo
    • con un decimo posto, Webber arriva sesto e Vettel terzo
    • arriva davanti a Webber, Vettel ed Hamilton indipendentemente dalla posizione finale
    • non va a punti, Webber arriva sesto, Vettel terzo ed Hamilton non vince

    Webber è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio e Alonso arriva terzo
    • con un secondo posto, Alonso arriva sesto e Vettel non vince
    • con un terzo posto, Alonso arriva settimo e Vettel non vince
    • con un quarto posto, Alonso arriva nono e Vettel non vince
    • con un quinto posto, Alonso arriva decimo e Vettel terzo

    Vettel è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio e Alonso arriva quinto
    • con un secondo posto, Alonso arriva nono e Webber quinto

    Hamilton è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio, Alonso non va a punti, Vettel arriva terzo e Webber sesto
  • Ad Abu Dhabi si decide il Mondiale di Formula 1

    Ad Abu Dhabi si decide il Mondiale di Formula 1

    Domenica, ore 15:45 circa, Abu Dhabi incoronerà il nuovo campione del mondo di Formula 1 edizione 2010. Chi sarà tra Alonso, Webber e Vettel lo stabiliranno i 55 giri che verranno effettuati sul circuito arabo che ospita il più grande parco Ferrari del pianeta. Gli ultimi 305 chilometri del Mondiale per un finale emozionante e palpitante.
    In realtà l’aritmetica tiene ancora vive le speranze di Hamilton ma le possibilità che sia l’inglese a trionfare sono davvero striminzite e paragonabili, se non ad un 6, ad un 5+1 al superenalotto. Non era mai successo nella Formula 1 moderna prima d’ora che 4 piloti si ritrovassero a lottare per il titolo mondiale all’ultimo Gran Premio della stagione.

    I favoriti perciò sono Alonso, in primis, che ha dalla sua parte il favore di essere leader della classifica piloti che gli da l’opportunità di poter gestire meglio la gara e fare, in un certo senso, più calcoli, e Webber che ha più chance rispetto al compagno di squadra Vettel essendo più vicino allo spagnolo in classifica e al quale non basterebbe una vittoria perchè con un secondo posto Alonso si laurerebbe campione del mondo per la terza volta in carriera riuscendo lì dove in passato aveva fallito un cannibale dell’automobilismo, Michael Schumacher: riportare l’iride a Maranello vincendo il Mondiale alla prima stagione in Ferrari. D’altro canto la Red Bull, che in Brasile ha festeggiato la vittoria del titolo costruttori, si è dimostrara la più performante in tutto l’arco della stagione e sarà, presumibilmente, la vettura da battere anche sul circuito di Yas Marina.

    La situazione, in sintesi, è questa: Alonso comanda con 246 punti, seguono Webber a 8 lunghezze, Vettel a 15 ed Hamilton a 24. Se i calcoli per il pilota della McLaren sono più semplici da fare (vittoria obbligata e sperare nella malasorte dei rivali), il discorso per gli altri tre si fa più cervellotico e verrà trattato a parte: Alonso, in pratica, se vuole un certo tipo di tranquillità, deve inserirsi tra le due Red Bull o, in caso di strapotere della vettura austriaca, fare il tifo per Vettel e scongiurare un possibile gioco di squadra che andrebbe ad avvantaggiare Webber.

    Si parte quindi tra meno di un paio d’ore con le prove libere del venerdì che ci daranno già qualche importante indicazione sulle reali forze in campo, prima sessione alle 10 del mattino, seconda pomeridiana alle 14:00; sabato mattina, a partire dalle 11:00, ultima ora disponibile per i piloti per trovare il miglior assetto e il giusto compromesso tra velocità di punta e aderenza in curva. Alle 14 di nuovo tutti in pista per le qualifiche ufficiali e per assegnare l’ultima pole position della stagione; il giorno seguente, quando ad Abu Dhabi saranno le 17:00 (le 14:00 in Italia), il via al Gran Premio che deciderà chi sarà a salire sul trono e investito del titolo di campione del mondo di Formula 1.

  • F1: le pagelle del GP del Brasile

    F1: le pagelle del GP del Brasile

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio del Brasile.

    Red Bull 10 e lode: imprendibile sull’asciutto, vola anche sul bagnato come dimostrato durante le qualifiche anche se la pole è andata ad Hulkenberg. La scuderia austriaca oggi celebra la conquista del primo Mondiale costruttori della propria storia, titolo ampiamente meritato. La Red Bull in questa stagione ha dimostrato di essere la vettura numero uno in assoluto, non c’è stato Gran Premio nel quale la “lattina volante” non sia stata competitiva. La creatura di Adrian Newey, il mago dell’aerodinamica, è un gioiello, una delle vetture più forti mai progettata. E se non fosse stato per qualche problema di affidabilità e l’incapacità del team di gestire due “galli del pollaio” come Webber e Vettel che in questa stagione ne hanno fatto vedere di tutti i colori a quest’ora, forse, anzi no, sicuramente, avrebbe vinto entrambi i titoli, sia quello costruttori che quello piloti. Ora al team del magnate austriaco Dietrich Mateschitz manca un ultimo sforzo: centrare l’ennesima doppietta ad Abu Dhabi e portare a casa anche l’altra corona iridata.

    Vettel 10: perfetto, preciso. Questa volta la sua Red Bull non lo lascia a piedi e va a centrare la sua quarta vittoria stagionale mandando un chiaro messaggio ai rivali Alonso e Webber: per la corsa al titolo lui c’è ed è pronto a vincere anche ad Abu Dhabi, vittoria però che potrebbe non bastargli.

    Webber 9: siamo sicuri che l’australiano ad un certo punto della gara, nonostante le rassicurazioni del team principal Horner sulla lealtà sportiva della squadra e che non ci sarebbero stati ordini di scuderia, avrà pensato ad un gioco di squadra. E invece quando vede che Vettel spinge come un forsennato si è messo a tirare anche lui ma senza riuscire ad avvicinare più di tanto il rivale. Mark ora si giocherà tutte le chance Mondiali nell’ultimo GP tra una settimana.

    Alonso 10: prima del via ha fatto bene i suoi calcoli: riuscire a sopravanzare al semaforo verde Hamilton e Hulkenberg e controllare la terza posizione dietro le imprendibili Red Bull. Detto fatto, lo spagnolo ha centrato in pieno l’obiettivo con una gara condotta con una freddezza impressionante ritrovandosi davvero ad un passo dal vincere il suo terzo titolo piloti e riportare a Maranello il campionato del mondo dopo 3 anni. Il Mondiale può soltanto perderlo lui ma è anche vero che molto dipenderà dalle Red Bull. Ad Abu Dhabi è vietato sbagliare, un passo falso può compromettere tutto l’ottimo lavoro svolto nella seconda parte di stagione, un recupero straordinario (a Spa sembrava ormai definitivamente fuori dai giochi).

    Ferrari 8: perchè il voto relativamente basso? Basta andare a vedere le gare di Alonso e quelle di Massa. Se la F10 vola verso il titolo mondiale gran parte del merito è senza fuori di dubbio del pilota spagnolo che sta compiendo un autentico miracolo. Non che la vettura quest’anno sia una carretta, ma sicuramente l’esperienza e la bravura di Alonso stanno prevalendo sulle pecche di casa Ferrari.

    Hulkenberg 8: il voto è una media tra l’exploit del sabato e la gara della domenica. Il tedesco, che rischia di essere messo alla porta dalla Williams per far posto al campione del mondo della GP2 Pastor Maldonado, riesce incredibilemente a strappare una fantastica pole position, favorito anche dalle condizioni della pista umida, rifilando un secondo alle Red Bull. In gara non oppone nessuna resistenza a Vettel e a Webber, da però del filo da torcere prima ad Alonso e poi a Hamilton che devono sudare più del previsto per mettere il muso della loro vettura davanti. Piano piano però Nico perde ritmo e termina in ottava posizione.

    Hamilton 8: di più con questa McLaren non poteva proprio fare. Il pilota inglese si danna come un matto ma non va oltre il quarto posto. Lamenta problemi di sovrasterzo fin dal venerdì, problemi che gli ingegneri non sono riusciti a risolvere neanche dando maggiore carico aerodinamico sulle ali della MP4-25. Laconico il commento di Lewis via radio dopo solo qualche giro di gara “I have no grip, I have no grip“. Un leone in gabbia. Con 24 punti di distacco dalla vetta, il Mondiale è un sogno svanito: può solo vincerlo centrando il successo domenica prossima e sperando nei ritiri dei magnifici tre che ad Abu Dhabi si giocheranno il titolo.

    Massa 5: va incontro ad una delle sue peggiori prestazioni in carriera e per giunta nel Gran Premio di casa. Giunge 14esimo al termine di lotte serrate con Buemi, Petrov, Alguersuari e Sutil. Scusate l’ironia….

    Interlagos 8: è stato teatro dei finali Mondiali più pazzi e recenti della storia della Formula 1, basti ricordare quello del 2007 vinto da Raikkone su Hamilton e quello successivo del 2008 vinto dallo stesso Hamilton su Massa. Il circuito brasiliano, che presenta vari punti di sorpasso (staccata sul rettilineo finale, la difficile S di Senna, e il Rettilineo Opposto ndr) ha sempre offerto grandi sorprese, oggi no. Sarà stata la forza della Red Bull ma oggi in pista, a parte quelli iniziali, si sono visti pochi sorpassi.

  • F1: Alla Red Bull il costruttori, Alonso vicino al Mondiale piloti

    F1: Alla Red Bull il costruttori, Alonso vicino al Mondiale piloti

    Con la doppietta conquistata nel Gran Premio del Brasile, la Red Bull si laurea campione del mondo costruttori con una gara d’anticipo. Per la scuderia austriaca si tratta del primo titolo nell sua storia.
    Per quanto riguarda il titolo più importante, quello piloti, ci vorrà l’ultimo GP, quello di Abu Dhabi, per decretare il re della stagione 2010: Alonso sul circuito di Interlagos si è difeso e ha strappato un terzo posto che gli consente di mantenere un vantaggio importante in classifica: lo spagnolo infatti ha 8 punti in più rispetto a Webber e 15 sul vincitore del GP del Brasile Vettel.
    Solo la matematica ancora non condanna Hamilton: l’inglese della McLaren accusa uno svantaggio di 24 punti da Alonso e ciò vuol dire che può diventare campione del mondo solo se Alonso, Vettel e Webber non vanno a punti tra una settimana. Praticamente impossibile.

    • Classifica piloti
    1. ALONSO FERRARI 246
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 238
    3. VETTEL RED BULL RENAULT 231
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 222
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 199
    6. MASSA FERRARI 143
    7. ROSBERG MERCEDES 130
    8. KUBICA RENAULT 126
    9. SCHUMACHER MERCEDES 72
    10. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 47
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 47
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 32
    13. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 22
    14. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 21
    15. PETROV RENAULT 19
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 8
    17. DE LA ROSA SAUBER FERRARI 6
    18. HEIDFELD SAUBER FERRARI 6
    19. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 3
    • Classifica costruttori
    1. RED BULL RENAULT 469
    2. McLAREN MERCEDES 421
    3. FERRARI 389
    4. MERCEDES 202
    5. RENAULT 145
    6. WILLIAMS COSWORTH 69
    7. FORCE INDIA MERCEDES 68
    8. SAUBER FERRARI 44
    9. TORO ROSSO FERRARI 11