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  • Foggia-Lupa Roma 1-0 Leonetti entra e segna

    Foggia-Lupa Roma 1-0 Leonetti entra e segna

    Foggia-Lupa Roma, posticipo della dodicesima giornata del campionato di Lega Pro girone C, è terminata 1-0. A decidere un match avaro di emozioni è stato Leonetti subentrato dalla panchina.

    La prima occasione la costruisce la squadra di De Zerbi al 10′: Bencivenga si fa vedere sulla destra e serve al centro Cavallaro che stacca di testa palla di poco a lato; ci prova, al 15′, Perrulli dalla distanza para a terra Narciso. Un minuto dopo Sarno va al tiro potente e a giro vola Rossi a deviare in angolo; ancora Sarno in evidenza, ci prova dal limite e palla che fa la barba al palo al minuto 24′; combinazione Sarno-Sicurella con conclusione fuori al 34′. Al 36′ Foggia si dimostra pericoloso ma poco concreto sotto porta: ancora Sicurella fallisce il vantaggio da due passi. Al 45′ Iemmello riceve in area e appoggia per l´accorrente Cavallaro che va al tiro para a terra Rossi.

    Leonetti autore della rete decisiva in Foggia-Lupa Roma
    Leonetti autore della rete decisiva in Foggia-Lupa Roma

    Nella ripresa al 63′ ripartenza del Foggia e Cavallaro serve in area Iemmello che di testa gira a rete para Rossi. Al 78′ la rete che sblocca la gara: Sarno si incunea nel´area avversaria e mette una palla velenosa al centro che Leonetti spinge in rete.

    Altri tre punti ed ottavo risultato utile consecutivo per i ragazzi di mister De Zerbi. Il Foggia vola in classifica salendo a quota 20 punti, lasciandosi dietro Casertana, Catanzaro e Matera. La Lupa Roma rimane ferma a 17 punti.

    FOGGIA-LUPA ROMA 1-0  33’st Leonetti (F)

    FOGGIA: Narciso, Bencivenga, Agostinone, Agnelli, Potenza (1’st Loiacono), Gigliotti, D’Allocco, Sicurella (41’st Grea), Iemmello, Cavallaro (22’st Leonetti), Sarno. A disposizione: Tarolli, Sainz-Maza, Curcio, Bollino. All. Roberto De Zerbi

    LUPA ROMA: Rossi, Frabotta, Celli, Capodaglio, Conson, Cascone (35’st Faccini), Bariti (22’st Mastropietro), Raffaello, Malatesta (30’st Tajarol), Perrulli, Cerrai. A disposizione: Rossigni, Pasqualoni, Prevete, Santarelli All. Alessandro Cucciari

    ARBITRO: Enzo Vesprini di Macerata Assistenti: Michele Grossi di Frosinone e Lorenzo Abagnara di Nocera Inferiore

    AMMONITI: Gigliotti (F), Narciso (F), Cascone (L), Cerrai (L)

  • Lega Pro: al Messina il derby dello stretto

    Lega Pro: al Messina il derby dello stretto

    Nell’anticipo della terza giornata del girone C di Lega Pro colpo esterno del Messina che espugna lo stadio “Granillo” di Reggio Calabria,

    vincendo il derby dello stretto grazie a una rete realizzata da Orlando al 77′: la Reggina perde palla a destra, Damonte ha superato Aquino e Orlando ha anticipato i difensori insaccando alle spalle di Kovacsik.

    REGGINA-MESSINA 0-1

    Marcatori: 77′ Orlando

    REGGINA (4-3-3) Kovacsik; Aquino, Camilleri [75′ Masini], Crescenzi, Di Lorenzo; Armellino, Rizzo, Dall’Oglio [72′ Maita]; Insigne, Viola, Di Michele [73’Louzada]. A disp.:Leone, Ungaro, Salandria, Syku. All.: Francesco Cozza

    MESSINA Lagomarsini; Benvenga, Silvestri, Bucolo, Altobello, E.Pepe, Orlando [76’Martinez], Nigro [68′ Damonte], Bjelanovic [53′ Corona] V.Pepe, Donnarumma. A disp.: Iuliano, Stampa, Stefano, Izzillo. All.: Gianluca Grassadonia

    ARBITRO: Dei Giudici ASSISTENTI: Monetta-Opromolla

    AMMONITI: Dall’Oglio, Insigne(R), Altobello, Benvenga, Lagomarsini, E.Pepe(M)

    NOTE: spettatori: 9537 tra paganti e abbonati (quota 2195). Recupero: 1’pt; 3’st Angoli: 4-1 per la Reggina

    L’altro incontro del girone C è stato tra Foggia e Melfi terminato con il punteggio di 0-0; le due squadre si accontentano di un punto a testa nonostante il match sia stato agonisticamente ben giocato da entrambe le squadre.

    FOGGIA-MELFI 0-0

    Foggia: Narciso; Bencivenga [81. Grea], Loiacono, Gigliotti, Agostinone; Gerbo, Sicurella [70. Sarno], Agnelli; D’Allocco [54. Bollino], Iemmello, Cavallaro. A disp.: Tarolli, Curcio, Potenza, Leonetti. All.: Brescia – De Zerbi

    Melfi: Perina; Guerriera, Di Filippo, Dermaku, Pinna; Agnello, Spezzani [86. Giacomarro], Fella [92. Amelio]; Berardino [85. Campagna]; Tortori, Caturano. A disp.: Gagliardini, Annoni, Colella, Libutti. All.: Leonardo Bitetto

    Arbitro: Riccardo Panarese di Lecce. Assistenti Campitelli di Termoli – Giuliani di Teramo

    Ammoniti: 5′ Loiacono (F), 30′ Spezzani (M), 7′st Gigliotti (F), 30′st Dermaku (M), 33′st Perina (M), 49′st Campagna (M)

    Angoli:5-6 Recupero: 1′pt-4′st Note: Osservato un minuto di silenzio per le vittime delle alluvioni sul Gargano.

    L’anticipo del girone B tra L’Aquila e Prato è terminato 1-1

    L'Aquila-Prato in una fase del match
    L’Aquila-Prato in una fase del match

    dopo un primo tempo che ha visto una leggera supremazia della squadra ospite, ma nella ripresa i padroni di casa sono saliti di tono. Il momento chiave del match si è avuto al 72′ quando Ghidotti è stato espulso per fallo su Ceccarelli. La punizione è stata battuta dalla sinistra da parte di Corapi il quale, complice il portiere e la difesa avversaria, ha trovato la rete. Il pareggio del Prato è arrivato a nove minuti dal termine del match: difesa della squadra di Pagliari che si è fatta cogliere impreparata con Bocalon che si è involato a rete costringendo al fallo da ultimo uomo Maccarone, espulsione e rigore che lo stesso calciatore ha realizzato per il definitivo 1-1.

    L’Aquila-Prato 1-1

    L’Aquila (4-3-3): Zandrini; Pedrelli, Zaffagnini, Maccarone, Scrugli; Zappacosta [58′ Corapi], Perpetuini, Del Pinto; Ceccarelli [79′ Sandomenico], Perna, Pacilli [82′ Pomante]. In panchina: Cacchioli, Karkalis, De Francesco, Bernasconi. All. Pagliari

    Prato (3-5-2): Ivusic; Dametto, Rickler, Pasa; Ghidotti, Bandini [69′ Bengala], Fanucchi [69′ Tassi], Cavagna, Eguelfi [40′ Grifoni]; Rubino, Bocalon. In panchina: Brunelli, Bagnai, Ognuseye, Fofana. All. Esposito

    Reti: 73′ Corapi (A), 81′ rig. Bocalon (P)

    Arbitro: Colarossi di Roma 2 Assistenti: Dessena di Ozieri e Vettorel di Latina

    Ammoniti: Pacilli (A); Ghidotti, Fanucchi, Rickler, Bengala (P) Espulsi: al 72′ Ghidotti (P) per doppia ammonizione ed all’81’ Maccarone (A) per fallo da ultimo uomo.

     

  • Zeman torna in Serie A, allenerà il Cagliari

    Zeman torna in Serie A, allenerà il Cagliari

    Un allenatore che nella sua storia ha saputo dividere la critica ed il tifo, o lo si ama o lo si odia, questo è Zdenek Zeman.

    Il tecnico boemo si rilancia nella Serie A, il nuovo proprietario del Cagliari Giulini ha deciso di puntare su di lui come primo allenatore nella sua avventura alla guida della squadra sarda.

    Zdenek Zeman quindi ritorna su una panchina del massimo campionato italiano dopo l’avventura con la Roma nella stagione 2012/2013 conclusasi con l’esonero avvenuto dopo una sconfitta proprio con la sua futura squadra, il Cagliari.

    Zdenek Zeman
    Zdenek Zeman

    Zeman era stato a lungo corteggiato anche dal Bologna per guidare la squadra emiliana ad un immediato ritorno nella massima serie dopo la retrocessione avvenuta in questo campionato. Poi però c’è stato l’inserimento del Cagliari, manca ancora l’ufficialità che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni ma la fumata bianca c’è stata ed è arrivata dopo un colloquio tra Tommaso Giulini ed il tecnico boemo che stando alle indiscrezioni dovrebbe firmare un contratto da un anno portando con se a Cagliari tre suoi collaboratori.

    Zeman allenatore che fa del gioco d’attacco e del 4-3-3 il proprio credo, è salito alle cronache calcistiche con il suo Foggia che guidò prima alla promozione dalla Serie B  alla Serie A nel 1989/90 e poi ad altre tre stagioni brillantissime nel massimo campionato tanto da meritarsi l’appellativo di “Foggia dei miracoli”. 

    In seguito Zeman passò alla Lazio sempre con il suo modulo offensivo, si ricordano una vittoria per 8-2 contro la Fiorentina ed un 7-1 contro il Foggia, disputando due stagioni e mezzo discretamente positive prima dell’esonero nel gennaio 1997.

    Dopo la Lazio Zeman rimase nella capitale guidando la Roma di Franco Sensi conquistando un 4° ed un 5° posto con, in entrambe le stagioni, il miglior attacco della Serie A.

    Dopo una serie di alti e bassi il tecnico ceko torna a brillare prima con il Foggia in cui si mettono in risalto Insigne e Sau ma sopratutto con il Pescara con il quale conquista la promozione in Serie A nella stagione 2011/2012 con Verratti, Immobile ed Insigne ad esaltarsi nel suo modulo.

    In seguito, come già detto, il ritorno piuttosto amaro a Roma, un anno di stop ed ora questa nuova avventura con il Cagliari con la speranza dei tifosi sardi di potersi divertire a Zemanlandia.

  • Foggia, Spal e Siracusa escluse dalla Lega Pro

    Foggia, Spal e Siracusa escluse dalla Lega Pro

    Sono tre le squadre di calcio professionistico che non verranno iscritte nel prossimo Campionato di Lega Pro. Lunedì 16 Luglio alle ore 13 infatti scadeva il termine ultimo per poter presentare il ricorso alla Co.Vi.Soc. Le tre società in questione, Foggia, Siracusa e Spal, saranno quindi costrette a ripartire dalla Serie D, nella migliore delle ipotesi, o Eccellenza o categoria inferiore.

    Il pratron del Foggia, Casillo, aveva lasciato intendere già da tempo che avrebbe mollato le redini della società per gravi difficoltà economiche. Casillo non ha presentato nessuna documentazione per il pagamento di 885.000 euro in contanti, per ottemperare ai pagamenti delle spettanze arretrate ai tesserati e dei relativi contributi oltre alla licenza d’uso dello stadio Zaccheria e a una fideiussione bancaria a prima richiesta di 600.000 euro. Alle ingenti somme dovute e non versate si aggiunga anche che nessun imprenditore locale ha mai manifestato la chiara intenzione di intervenire rilevando il pacchetto azionario della società per dare continuità al progetto sportivo. Scompare così il Foggia dei miracoli di Zeman di circa un ventennio fa e la delusione è il sentimento che traspare sulle facce dei tifosi.

    Il sindaco Gianni Mongelli, che ha rassegnato le sue dimissioni, ha formalmente attivato la procedura per l’assegnazione del titolo sportivo. Sul sito ufficiale del Comune è stato pubblicato il bando per cercare “soggetti interessati a partecipare al prossimo Campionato nazionale di calcio di serie D in rappresentanza della città di Foggia. All’esito di tale procedura, lo scrivente (il sindaco, ndr) designerà alla FIGC e alla LND il soggetto, tra quelli aspiranti, che a proprio parere offrirà maggiori garanzie di solidità economico-finanziaria, di seria progettualità tecnico-sportiva, nonché di continuità aziendale per rappresentare calcisticamente la città“. Al momento sembra che in vantaggio per la poltrona di presidente del nuovo Foggia, ci sia l’imprenditore campano Antonio Esposito.

    Diversa la situazione della Spal che dopo 105 anni di storia vantando anche numerose presenze nella massima serie abbandona il calcio professionistico. Il patron Cesare Butelli non ha adempiuto ai debiti accumulati verso la Federcalcio per una cifra superiore ai tre milioni. Il Sindaco della città di Ferrara Tiziano Tagliani si è detto amareggiato per “la condotta dei vertici societari che non si sono dimostrati in grado di trovare una giusta soluzione dei problemi” – augurandosi che presto la società possa tornare ai vertici del calcio che conta.

    Dice addio alla Lega Pro anche il Siracusa che era tornato ad assaggiare il professionismo dopo una lunga militanza nelle serie dilettantistiche. Dopo aver tentato il salto di categoria attraverso la porta dei playoff (persi per 4 volte consecutive), gli aretusei nella stagione 2008/2009 si classificarono primi nel loro girone di Serie D conquistando il diritto di giocare in Lega Pro a distanza di 14 anni (ancora si chiamava Serie C). L’anno successivo il Siracusa si piazzò sesto restando fuori dai playoff ma venne ripescato in Prima Divisione sfruttando l’ondata di fallimenti che coinvolsero diversi club nella stagione 2009-2010. Dopo un primo anno di ambientamento, nella stagione appena mandata agli archivi il Siracusa guidato da Andrea Sottil perse i playoff contro il Lanciano dopo aver concluso il campionato al terzo posto prima dell’amaro epilogo: squadra automaticamente non iscritta a nessun campionato professionistico dopo la rinuncia al ricorso contro la decisione dell’esclusione imposta dalla Co.Vi.Soc.

  • Arrestato Luca Pompilio talento del Foggia e della Nazionale U20

    Arrestato Luca Pompilio talento del Foggia e della Nazionale U20

    Brutto episodio ha visto coinvolto la giovane promessa del calcio Italiano, Luca Pompilio, che con la maglia della primavera del Varese si era guadagnato l’attenzione di squadre come  Juventus e l’Inter. Il giovane ventenne che dal Gennaio 2012 militava nel Foggia, è stato arrestato su ordine della procura di Foggia e posto agli arresti domiciliari.
    I carabinieri di Foggia hanno eseguito l’arresto del 20enne fantasista della squadra pugliese e della Nazionale Under 20, con Pompilio è stato arrestato anche Domenico Aprile, 31 anni: per entrambi le accuse sono violenza e resistenza a pubblico ufficiale, violazione di domicilio, lesioni personali e oltraggio a pubblico ufficiale.

    I fatti sarebbero riconducibili al 5 Maggio scorso quando i carabinieri stavano eseguendo lo sgombero in un’abitazione occupata abusivamente da due donne, di cui una in stato di gravidanza, nel rione Candelaro. I militari nell’adempimento dei propri doveri istituzionali si trovaro di fronte la resistenza di 15 persone e vennero aggrediti con spintoni calci e pugni. Nel corso delle indagini sui fatti avvenuti, per i quali erano state arrestate già due persone, furono riconosciuti tra le 15 persone che scatenarono l’aggressione alle forze armate anche Pompilio e Aprile. Nel prosieguo delle indagini si è giunti alla misura cautelare che è stata eseguita stamane.

    Luca Pompilio che spesso veniva paragonato a Rooney per via della sua somiglianza e per la sua potenza fisica, nel 2009 quando militava nel Lecce aveva deciso di abbandonare il calcio perché non gli era stato rinnovato il contratto salvo poi ricevere l’ingaggiato dal Varese. Nella città lombarda riprese i suoi sogni di gloria collezionando prodezze nelle formazioni giovanili che gli valsero l’attenzione di numerosi addetti ai lavori.

    Nel 2011 aveva sfiorato l’impresa di vincere il torneo di Viareggio con la primavera del Varese, perdendo soltanto in finale contro la Roma per 3-2 segnando anche uno dei due gol e arrivando terzo nella classifica cannonieri di quella edizione.

    A Gennaio arriva al Foggia in prestito con diritto di riscatto. Per lui 9 presenze e due gol, poche apparizioni, ma sufficienti per conquistare la convocazione di mister Di Biagio nella nazionale Under 20 dove esordisce proprio nella sua città contro i tedeschi il 29 febbraio. A distanza di 2 mesi dalla convocazione arriva la prima rete in azzurro nella vittoriosa trasferta contro la Danimarca. Recentemente un infortunio ha costretto Pompilio ad interrompere anzitempo la stagione e oggi la notizia del suo arresto getta ombre sul suo futuro.

  • E’ morto Giorgio Chinaglia, l’ex laziale colto da infarto

    E’ morto Giorgio Chinaglia, l’ex laziale colto da infarto

    E’ morto Giorgio Chinaglia. Ad annunciarlo, alle 17:37, le agenzie di stampa. Il 65enne ex attaccante della Lazio, ribattezzato Long John, si è spento in Florida, dove si trovava da diverso tempo. Considerato latitante dalla giustizia italiana che aveva emesso un mandato di arresto europeo nei suoi confronti per riciclaggio, Chinaglia si trovava  in una clinica a seguito di un infarto che lo aveva colpito appena due giorni fa. Sembrava aver superato la fase critica ed invece stamani il suo cuore ha cessato di battere. Dal 2011 era ambasciatore dei New York Cosmos, squadra dove ha militato a fine carriera e di cui fanno parte nel ruolo di presidente Pelè e come direttore tecnico Cantona.

    Nato a Carrara Giorgio Chinaglia ad appena 9 anni si sposto con la sua famiglia in Galles dove mosse i primi passi da calciatore. A 22 anni il rientro in Italia dove militò prima nella Massese, poi nell’Internapoli e infine nella Lazio nel corso della stagione 69/70. Dotato di un grandissimo fisico ma di scarsa tecnica, Chinaglia mette a segno 12 gol nelle prime due stagioni di A. Nonostante la retrocessione resta in Serie B, inizialmente controvoglia, con la Lazio, mettendo a segno ben 21 reti che consentono ai biancocelesti di ritornare prontamente nella massima serie.

    Giorgio Chinaglia © Donald Bowers/Getty Images

    Sempre nel ’72, ancora in B, viene convocato dalla Nazionale italiana esordendo con un gol dinanzi alla Bulgaria. In A arriva la sua consacrazione visto che conquista anche uno scudetto, il primo della storia laziale, condito da 24 reti, prima dei mondiali del 1974 dove comincia il suo declino. L’anno dopo infatti resta alla Lazio siglando 14 gol e nonostante la fascia di capitano decide di lasciare il calcio italiano per giocare nei New York Cosmos, squadra che annovera tra le proprie fila Pelè, Beckenbauer, Carlos Alberto e Cruyff.

    Nel campionato americano Chinaglia fece faville, con 193 gol in 213 partite conquistando anche quattro titoli nazionali. Torna in Italia per rivestire il ruolo di presidente della Lazio nel 1983 ed allo stesso tempo ha parte delle azioni dei Cosmos ma nel 1985 decide di lasciare tutto causa problemi economici. Nel corso degli anni ha avuto modo di collaborare con Foggia, Lanciano e Lazio ma senza riuscire a ripetere da dirigente i fasti del Chinaglia giocatore.

    Nel 2006 iniziano i guai di Chinaglia con la giustizia. La Dda di Napoli lo accusa di riciclaggio per conto della camorra e sempre nello stesso anno la Guardia di Finanza richiese un ordine di custodia cautelare nei suoi confronti per estorsione e aggiotaggio a causa di alcune irregolarità in un tentativo di scalata nell’acquisizione della Lazio, società tra l’altro quotata in borsa. Secondo la Gdf Chinaglia voleva riciclare i soldi appartenenti alla famiglia dei Casalesi acquisendo la società biancoceleste.

    Nel 2007 la Consob infligge allo stesso Chinaglia una multa di 4,2 milioni di euro per la vicenda relativa alla Lazio, in quanto lo stesso avrebbe ostacolato l’attività di vigilanza dello stesso organo, accusando l’ex attaccante di aver messo in diffuso la notizia che un gruppo chimico farmaceutico era pronto a rilevare le Aquile. Nel 2008 poi Chinaglia viene colpito da un mandato di arresto per riciclaggio, ma come accaduto anche passato risulta latitante per la giustizia italiana essendo residente in Florida.

  • Ginestra, vergognosa aggressione al portiere del Foggia

    Ginestra, vergognosa aggressione al portiere del Foggia

    Paolo Ginestra, portiere del Foggia, è stato aggredito durante l’allenamento di ieri da un gruppo di tifosi. Il giocatore è stato soccorso dai propri compagni di squadra. Trasportato al pronto soccorso ha avuto una prognosi di 10 giorni.

    Ginestra è tornato già a casa dalla propria famiglia e ha manifestato in un’intervista a Sky la volontà di lasciare il calcio. Un episodio vergognoso, segno di un calcio malato e di un disagio sociale che ormai dilaga in Italia e non solo.

    Ma è lo sport a dover cercare di dare sempre risposte che a volte faticano ad arrivare, oppure sono altri a dover prendersi le responsabilità per le quali sono stati chiamati?

    foggia calcio | © Wikipedia

    L’AGGRESSIONE – Era un giorno come tutti gli altri, la quotidiana seduta di allenamento da affrontare insieme ai compagni. Ben presto però quella che era considerata la routine della giornata si è trasformata in un incubo. Un gruppo di facinorosi, una trentina secondo quanto dichiarato dallo stesso portiere, lo ha avvicinato e da lì è scoppiata una violenta aggressione con calci e pugni rivolti al malcapitato Ginestra. A fermare quello che è stato un vero e proprio agguato sono stati gli stessi giocatori del Foggia che per primi hanno soccorso il portiere, che ha riportato una forte contusione allo zigomo e un piccolo problema alla retina.

    CLIMA DI CONTESTAZIONE – La squadra pugliese non attraversa un periodo facile. I rossoneri guidati da Stringara occupano un deludente decimo posto nel girone A della prima divisione di Lega Pro, distanti oltre 12 punti dall’ultimo piazzamento utile per i playoff. La sconfitta casalinga contro il Tritium non ha aiutato il rasserenamento degli animi. Al Zaccheria è scoppiata la contestazione, che ha visto come bersaglio principale il presidente Casillo. A fine partita proprio il portiere Ginestra aveva espresso la sua disapprovazione per il clima di odio nei confronti della squadra, invitando i tifosi a supportarli in questo momento difficile.

    CALCIO MALATO – Episodi del genere non dovrebbero esistere, specialmente all’interno dello sport. Purtroppo però ci troviamo a commentare sempre più spesso fatti incredibili che non c’entrano nulla con il mondo del calcio. Alcune persone sfogano le loro frustrazioni di una settimana la domenica allo stadio. Manca il lavoro, la ragazza ha scelto un altro, un incidente con la macchina, un litigio in famiglia, tutte situazioni che si rapportano al calcio con un valore prossimo allo zero. C’è bisogno di tutto questo? Questo sport può dare una soluzione ai problemi che oggi affliggono buona parte degli italiani? Picchiando un calciatore si ottiene la felicità che si cerca? Se ci riflettiamo sopra le risposte sono semplici ed immediate, così come il primo pensiero avuto da Ginestra poche ore dopo l’accaduto è stato quello di abbandonare il calcio, che rimane sempre un insignificante gioco difronte alla vita.

    VIDEO AGGRESSIONE PAOLO GINESTRA: INTERVISTA SKY
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  • I gironi di Lega Pro 2011 2012, il Foggia nel girone A

    I gironi di Lega Pro 2011 2012, il Foggia nel girone A

    Dopo Serie A e Serie B anche la Lega Pro apre i battenti comunicando i gironi di Prima e Seconda Divisione in attesa di sorteggiare i calendari. Sono cinque le squadre ripescate in Prima Divisione (Avellino, Prato, Pro Vercelli, Sudtirol e Ternana) mentre il Rimini, vincitore dei Play Off di serie D conquista la Seconda Divisione, ancora al vaglio la posizione del Catanzaro.

    Analizzando i gironi non può che andare all’occhio lo spostamento nel girone A del Foggia del presidente Casillo dopo le accesissime polemiche della scorsa stagione. Pugliesi divise dunque mentre laziali e siciliane accoppiate nel girone B.

    PRIMA DIVISIONE

    • Girone A

    Alessandria Avellino Benevento Carpi Como Foggia Foligno Lumezzane Pavia Pisa Pro Vercelli Reggiana Sorrento Spal Taranto Ternana Tritium Viareggio

    • Girone B

    Andria Bat Barletta Bassano Virtus Carrarese Cremonese Feralpisalò Frosinone Latina Pergocrema Piacenza Portogruaro Prato Siracusa Spezia Sudtirol Trapani Triestina Virtus Lanciano

    SECONDA DIVISIONE

    • Girone A

    Bellaria – Igea Borgo a Buggiano Casale Cuneo Giacomense Lecco Mantova Montichiari Monza Poggibonsi Pro Patria Renate Rimini Sambonifacese San Marino Santarcangelo Savona Treviso Valenzana Virtus Entella

    • Girone B

    Aprilia Arzanese Aversa Normanna Campobasso Celano Chieti Ebolitana Fano A.J. Fondi Gavorrano Giulianova Isola Liri L’Aquila Melfi Milazzo Neapolis M. Paganese Perugia Vibonese Vigor Lamezia

  • Lega Pro: 70 iscritte e 16 rimandate

    Lega Pro: 70 iscritte e 16 rimandate

    La Lega Pro, ha comunicato ufficialmente tramite una nota diramata sul sito ufficiale, l’ esito delle iscrizioni al prossimo campionato, sia di Prima che di Seconda divisione.

    Nello specifico, il Consiglio ha confermato che 70 Società ( 29 in Prima Divisione e 41 in Seconda ) hanno compiuto correttamente la propria iscrizione al campionato di riferimento. Invece, quattro club di seconda divisione – da quanto attesta la nota ufficiale – pare non abbiano presentato la domanda di iscrizione: Canavese, Crociati Noceto, Rodengo e Sangiovannese.

    Inoltre, altre 16 società sono in bilico perchè hanno sì presentato la domanda di iscrizione nei tempi previsti, ma tale domanda risultava essere incompleta e, pertanto, si sono rese necessarie ulteriori verifiche in merito, per poter poi perfezionare l’ iscrizione.

    Tra queste sedici formazioni, in Prima divisione si tratta dell’ Atletico Roma, Como, Foggia, Gela, Lucchese, Ravenna e Salernitana ( da notare che Salernitana e Atletico Roma hanno perso i play off per la promozione in serie B proprio in finale). In Seconda divisione, invece, si tratta di: Fano, Brindisi, Cavese, Cosenza, Ebolitana, Catanzaro, Matera, Montichiari e Sanremese.

    Per conoscere, dunque, con maggior certezza l’elenco completo delle squadre che prenderanno parte alla prossima Lega Pro, sarà necessario attendere almeno una settimana: infatti, entro l’8 Luglio sarà reso noto l’esito dell’ istruttoria da parte della Covisoc, che dovrà compiere una valutazione sulle varie domande ed allegati presentati.

    Sempre l’8 Luglio, poi, verrà comunicato l’elenco delle escluse dalla prossima Lega Pro, le quali avrenno tempo fino al 12 di Luglio per i ricorsi, ed attendere il 16 per l’ ulteriore espressione della Covisoc in merito, anche se l’ ultima parola sarà per il Consiglio Federale. Anche in questo caso, c’è già una data di riferimento: il 18 Luglio

  • Zeman si è dimesso per il calcio scommesse

    Zeman si è dimesso per il calcio scommesse

    Dopo la fine del campionato di Lega Pro fecero rumore le dimissioni da parte di Zeman dalla guida tecnica del Foggia. Il tecnico boemo aveva fallito il compito affidatogli dal presidente Casillo ad inizio stagione e in evidente contrasto con gli organi dirigenziali del calcio si era arreso.

    A Foggia però non si sono mai persi d’animo non accettando le dimissione e continuando l’opera di convincimento sul tecnico. Alla luce per dello scandalo scommesse saltato fuori ieri e che riguarda da vicino proprio il girone occupato dai pugliesi, e a tal proposito oggi è intervenuto il legale del club Ciarambino confessando che dietro i motivi dell’addio c’era proprio questo clima

    “Zeman è schifato da tutto quello che è venuto a galla oggi. E’ stanco di questo calcio. Noi avevamo già denunciato pubblicamente strani movimenti attorno a tante gare, tanti risultati di fine stagione non ci hanno convinto, sapevamo quello che stava accadendo, e l’indagine della magistratura non ha fatto altro che confermare tutto quello che già per noi era certo. Ed è proprio la consapevolezza di tutto questo, unita alla convinzione che contro di Zeman l’ostracismo non è finito, che ha portato il tecnico alla decisione di mollare”