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  • Del Piero tentato dal Flamengo di Zico

    Del Piero tentato dal Flamengo di Zico

    Il futuro australiano di Alessandro Del Piero potrebbe avere breve durata, almeno a giudicare dalle voci di calciomercato che stanno prendendo piede in maniera sempre più convinta in queste ore. Ma non si tratta di un clamoroso ritorno in Italia, bensì di un possibile approdo in Brasile ed, in particolar modo a Rio de Janeiro, ma non per assistere al più celebre Carnevale al mondo: sembra, infatti, che il Flamengo di Zico voglia tentare un assalto all’attuale numero dieci del Sydney ed ex capitano della Juventus. Il Flamengo, infatti, aveva tentato già lo scorso anno – all’indomani dal suo addio alla Juventus – di convincere Alessandro Del Piero a trasferirsi nel Paese carioca, cercando di convincerlo facendo leva sul fascino del calcio brasiliano che, ovviamente, non lascia insensibile un giocatore di classe come Alex. A confermare il ritorno alla carica del Flamengo, è il quotidiano torinese Tuttosport che riporta la notizia della presenza a Rio de Janeiro di Stefano Del Piero, fratello e agente di Alessandro, che avrebbe incontrato proprio Zico, ex campione dell’Udinese ed attualmente braccio destro del presidente Eduardo Bandeira de Mello.

    Del Piero tentato dal Flamengo di Zico | © Mark Metcalfe/Getty Images
    Del Piero tentato dal Flamengo di Zico | © Mark Metcalfe/Getty Images

    La trattativa fra il club rossonero di Rio e l’entourage di Alessandro Del Piero, come detto, era già stata abbozzata in estate ma poi venne stoppata dall’inserimento del Sydney che riuscì ad avere la meglio soprattutto a causa del fatto che il calciomercato brasiliano chiudeva il 10 di Agosto e, dunque, non ci fu il tempo di definire i dettagli dell’operazione e di comprendere in che modo potessero inserirsi i vari sponsor interessati a finanziare l’operazione. Non ci fu il tempo di definire i dettagli e, così, il progetto australiano del Sydney FC – anche in termini di stile di vita a dimensione di “famiglia” – affascinò Del Piero e sua moglie Sonia e li convinse a preferire quest’ultima soluzione, sperando di poter divenire ambasciatore del calcio australiano e dell’intero movimento che ha ancora bisogno di crescere e di rafforzare la propria immagine in un Paese in cui il seguito attorno al calcio è ancora molto ridotto rispetto ad altri sport molto più popolari.

    Quella scelta della “terra dei canguri” che, finora, dal punto di vista calcistico e dei risultati in campo non ha soddisfatto Pinturicchio, considerando che, nonostante i suoi gol in doppia cifra (10 reti in sedici presenze), la squadra fatica molto a trovare continuità e per lungo tempo ha occupato anche l’ultimo posto in A-League e, dunque, non è riuscita a compe. Un rendimento al quale un campione come Alessandro Del Piero non è certamente abituato e che, dunque, potrebbe indurlo a cambiare aria, per cercare nuovi stimoli in campo nelle ultime stagioni da calciatore, andando a “dialogare” in campo con giocatori in grado di parlare la sua stessa lingua calcistica.

    Del Piero si sente bene, ed in campo ha dimostrato di essere ancora decisivo, ed allora perchè non regalarsi un’ultima parentesi calcistica nella terra simbolo del futebol,  ed in particolare ad un anno di distanza dai tanto attesi Mondiali 2014? Molto dipenderà dal potere persuasivo di Zico, che dovrà convincere Alex a non rispettare i due anni di contratto: per un professionista come lui non sarà, però, così semplice.

  • Juventus, in arrivo il figlio di Bebeto. Ecco Mattheus Oliveira

    Juventus, in arrivo il figlio di Bebeto. Ecco Mattheus Oliveira

    I figli d’arte, croce e delizia del calcio mondiale. Croce quando si è figli di campioni a livello mondiale, delizia quando il proprio genitori non ha ottenuto grossi risultati… La Juventus, in barba a questo dato di fatto (ma neanche più di tanto, la nostra è più una provocazione), ha chiuso l’acquisto del figlio di Bebeto, tale Mattheus Oliveira, talento brasiliano classe ’94 in arrivo dal Flamengo. Costo dell’operazione: circa 2 milioni di euro, vista la scadenza contrattuale a fine 2013 e le poche intenzioni da parte del giovane figlio d’arte di rinnovare il contratto con il club brasiliano. Adesso la nuova avventura a Torino, in una società che dopo le recenti brutte vicende su ‘calciopoli’ è riuscita a risollevarsi, tornando a dominare in ambito nazionale (attendiamo qualche mese per poter dire la stessa cosa sul fronte internazionale).

    E il padre come ha preso la scelta del proprio figliolo? “Avrei preferito che rimanesse nel Flamengo, e quindi vicino a me, ma è andata così”. Uno dei pochi casi al mondo, dove il padre non interferisce sulle scelte del proprio erede…

    La Juve acquista il figlio di Bebeto, Mattheus Oliveira © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images
    La Juve acquista il figlio di Bebeto, Mattheus Oliveira © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images

    L’operazione – Una trattativa nata ad ottobre e sviluppatasi improvvisamente nelle ultime ore, quando il Flamengo ha visto rifiutarsi l’ennesima offerta di rinnovo contrattuale proposta al giocatore. A quel punto l’affare con la Juventus ha subito un’impennata fino alla firma sul contratto di trasferimento dal club brasiliano a quello italiano con scadenza fra 5 anni.

    Caratteristiche – Giocatore dai piedi ottimi e dalla discreta personalità, nonostante abbia giocato solamente 12 partite con la prima squadra (di cui 3 da titolare). Ma la caratteristica principale che salta all’occhio su Mattheus Oliveira è la capacità di giocare a testa alta, se dobbiamo fare un paragone, ci starebbe bene un “alla Pirlo”. Occhio, non stiamo dicendo che è un centrocampista come l’ex Milan. Mancino puro, centrocampista dal chiaro istinto offensivo, da il meglio di se fronte alla porta avversaria, grazie alla capacità di servire assist invitanti agli attaccanti. Discreto anche negli inserimenti senza palla.

    La Juventus si conferma una delle poche società lungimiranti, anche grazie alla ritrovata serenità con la vittoria dell’ultimo campionato e il dominio dimostrato nella stagione attuale. Cercheremo di seguire da vicino la crescita di Mattheus Oliveiral’allievo supererà il maestro?

    Ecco qualche giocata del 18enne Mattheus Oliveira
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  • Robinho in vacanza con Neymar aspettando il Santos

    Robinho in vacanza con Neymar aspettando il Santos

    Le vacanze natalizie per i calciatori brasiliani in forza alle squadre europee sono l’occasione per rilassarsi e ritemprarsi al tepore del sole di Rio de Janeiro, tra una giornata in spiaggia ed una partitella sulla sabbia, in barba anche alle regole stabilite dai club, contrari a tale tipologia di attività che potrebbe comportare qualche infortunio. Per Robinho, però, questo divieto non sembra assumere grande importanza considerando che il rossonero è stato fotografato mentre giocava a footvolley, ed ha anche rilasciato un’intervista ad un’emittente brasiliana mentre si trovava in spiaggia in compagnia di Neymar, la stella verdeoro inseguita da mezza Europa. E poi, come non suggellare queste vacanze con uno scatto da postare su Twitter? Detto, fatto. La foto di Neymar e Robinho  durante un party a Rio è stata subito caricata in rete con tanto di dedica fraterna: “al mio idolo e fratello”.

    Un sodalizio, quello tra i due, che potrebbe preludere a qualcosa di più soprattutto in questi roventi giorni di trattative e di scenari work in progress in chiave mercato: la passione del Milan per i brasiliani è un fatto più che noto e, pertanto, Adriano Galliani è volato in Brasile per una vacanza di lavoro, per cercare di piazzare sul mercato proprio Robinho, con un incontro con i dirigenti del Flamengo avvenuto proprio alla vigilia di Natale, dal quale è seguito un comunicato ufficiale della società brasiliana che ne ha chiarito i contenuti, sintetizzabili in un “nulla di fatto” per il trasferimento di Robinho in Brasile considerando che “in virtù della valutazione fatta dal Milan abbiamo deciso di non proseguire nelle trattative per il giocatore, almeno in questo momento”. 

    Robinho in vacanza in Brasile con Neymar | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Robinho in vacanza in Brasile con Neymar | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il problema, dunque, sta nel divario tra la domanda e l’offerta che ha indotto il Flamengo a desistere, mentre il Milan per mezzo del suo amministratore delegato ha deciso di guardare ad altri scenari, che riguarderebbero l’Atletico Mineiro e, soprattutto, il Santos di Neymar il quale potrebbe sfruttare il suo grande potere all’interno del club per spingere per l’acquisto dell’amico Robinho, che poi sarebbe un “ritorno a casa” considerando che il ventottenne fantasista del Milan venne lanciato proprio dal Santos di San Paolo. Se l’operazione andasse in porto – e secondo quanto riportano i media brasiliani lo stesso Galliani si sarebbe dichiarato possibilista – potrebbe essere questa l’ultima occasione per i due amici Robinho e Neymar per poter giocare nella stessa squadra prima che il gioiellino prenda la via dell’Europa considerando il pressing del Barcellona che vorrebbe portarlo in terra catalana nel prossimo mercato di Giugno.

    Il Milan ha bisogno di liquidità da reinvestire, poi, già nel mercato di Gennaio e, dunque, affinchè l’operazione cessione-Robinho possa andare a buon fine è necessaria un’offerta da almeno undici milioni di euro e se il Santos non dovesse formularla, potrebbe aprirsi un nuovo scenario che riguarderebbe ancora il Flamengo considerando che l’Adidas ha appena concluso un accordo decennale con il club e potrebbe avere tutto l’interesse nel finanziare l’operazione che porterebbe sicuri ritorni in termini di immagine e, di conseguenza, di vendite, ma per avere ulteriori sviluppi sarà necessario attendere i primi giorni del nuovo anno.

    Inoltre, è sempre calda la trattativa per il passaggio di Pato al Corinthians, in questo caso per la cifra di quindici milioni di euro: saranno i primi giorni del 2013 ad essere decisivi anche in tal senso. Per ora, dunque, sia per Galliani che per Robinho meglio concentrarsi sulle vacanze brasiliane.

  • Zico e il Flamengo contro il record di Messi

    Zico e il Flamengo contro il record di Messi

    Record a rischio. O forse l’ennesima boutade giornalistica che vuole vendere più copie. A tre giorni di distanza dal record di Messi (86 gol nel 2012, superato anche Muller), ecco giungere dal Brasile voci che sembrano mettere in discussione il guinnes dei primati realizzato dalla Pulce argentina. Nella fattispecie a materializzarsi è il fantasma del brasiliano Zico insieme al suo vecchio club, il Flamengo. Si parla di una storia vecchia di 33 anni, allorché il fuoriclasse verdeoro avrebbe realizzato nell’anno solare ’79 la bellezza di 89 gol, ovvero uno in più degli attuali 88 del marziano blaugrana. Sarà vero? Nel frattempo il club carioca ha inviato la propria documentazione alla Fifa, sebbene appaia difficile come il massimo organismo del calcio mondiale non ne sia a conoscenza.

    ARIA FRITTA– Da parte della Fifa, questo è certo, i numeri vantati dal Flamengo e indirettamente da Zico rappresentano la banale aria fritta. Per Blatter e company le uniche classifiche che fanno fede sono quelle ufficiali. Spazio per l’ufficiosità o credenze popolari non esiste. E per questo motivo qualunque ricorso verrà presentato difficilmente potrà essere preso in esame, ma sarà cestinato celermente.

    Real Betis Balompie v FC Barcelona - La Liga
    Lionel Messi contro i fantasmi Zico e Chitalu | ©David Ramos/Getty Images

    ANCHE L’AFRICA – Non solo Zico, anche l’Africa candida il suo Messi nero. Si chiama Godfrey Chitalu, classe ’47, morto nel ’93 in seguito ad un incidente aereo quando era il ct del Zambia, il suo Paese. Di gol lui ne realizzò addirittura 107, nell’anno solare 1972, lo stesso nel quale Muller fece registrare il suo record. Anche la federazione dello Zambia presenterà le proprie carte di fronte la Caf e Fifa.

    RIFLESSI – A parte il fatto che entrambi i calciatori non figurino in nessuna classifica ufficiale redatta dalla Fifa, quello che più suona strano in tutta la vicenda è il ritardo con cui il Flamengo e lo Zambia abbiano presentato le proprie lamentele al massimo organismo del calcio mondiale.

    CHE STRANO – Infatti Gerd Muller non ha mica realizzato il suo record due settimane fa, ma si parla di una storia vecchia appunto 40 anni, come sottolineato in precedenza parlando di Chitalu. Perché dunque lamentarsi proprio oggi e non già allora, quando Muller era celebrato da tutta Europa?

  • Ronaldinho rescinde e porta il Flamengo in tribunale

    Ronaldinho rescinde e porta il Flamengo in tribunale

    L’ex pallone d’oro Ronaldinho continua a far parlare di sè. Il giocatore brasiliano ha rescisso il contratto che lo legava al Flamengo e addirittura ha chiesto un risarcimento danni di 16 milioni di euro per gli stipendi non pagati. Il Flamengo non ha nessuna intenzione di acconsentire a tale richiesta in quanto secondo il club brasiliano il debito ammonterebbe a soli 2 milioni di euro. L’avventura brasiliana del Gaucho non si è conclusa in campo visto che dalla nona sezione del tribunale del lavoro di Rio de Janeiro ha ottenuto la risoluzione del contratto causa stipendi non retribuiti. Si preannuncia quindi una vera battaglia legale tra l’ex milanista e il club carioca. Battaglia annunciata anche dal presidente del club brasiliano Patricia Amorin: “La battaglia è appena cominciata. E’ una questione d’onore per noi. Ronaldinho è uscito dalla porta di servizio e il suo addio è una ferita che lascia una cicatrice. Ma i tifosi non devono avere alcun dubbio: il Flamengo sarà implacabile nel difendere i propri diritti”.

    Ronaldinho © VANDERLEI ALMEIDA/AFP/GettyImages

    I rapporti tra le due parti erano incrinati da mesi, ricorderete l’ultima bravata di Ronaldinho (raccontata proprio dal Pallonaro poche settimane fa) che si presentò ubriaco ad un allenamento. Negli ultimi tempi il brasiliano aveva disertato numerose volte gli allenamenti della sua squadra forse proprio per preparare al meglio il terreno per una battaglia legale. Ronaldinho arrivò al Flamengo l’11 gennaio 2011 quando il Milan lo cedette per 3 milioni di euro. L’ex pallone d’oro ha vestito la maglia rubro-negra in  72 occasioni totalizzando ben 28 reti. Inoltre ha contribuito grazie alle sue prestazioni alla vittoria del campionato carioca nel 2011. Più che il campo l’ex Barcellona adesso vedrà soprattutto il suo avvocato, ma tante squadre sono pronte a prelevarlo a costo zero. Tra le pretendenti spunta il Malaga degli sceicchi, fresco di qualificazione ai preliminari di Champions League e desideroso di allestire una squadra competitiva anche in campo europeo. L’asta al Gaucho è già partita.

  • Bravata di Ronaldinho, ubriaco all’allenamento del Flamengo

    Bravata di Ronaldinho, ubriaco all’allenamento del Flamengo

    Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ronaldinho, attualmente in forza al Flamengo, continua a far parlare di sè anche in Brasile. L’ex giocatore di Milan, Barcellona e Paris Saint-Germain, si è reso protagonista di un’altra bravata. Mercoledì scorso a pochi giorni dall’inizio del campionato brasiliano, il 32enne fantasista brasiliano si è presentato ubriaco all’allenamento, previsto intorno alle 9:30 del mattino, facendosi scortare verso il campo dalle sue guardie del corpo. Il giocatore ha provato poi a nascondere il suo stato, non consono ad un allenamento, lamentando dei dolori muscolari ma la dirigenza ha comunque deciso di mandarlo in campo. Ronaldinho ha acconsentito e si è allenato da solo sotto la pioggia mentre i suoi compagni effettuavano la consueta partitella di allenamento.

    Ronaldinho © VANDERLEI ALMEIDA/AFP/Getty Images

    I compagni di squadra e la società non hanno gradito affatto il comportamento dell’ex pallone d’oro in quanto il capitano di una squadra dovrebbe comportarsi in modo esemplare sia in campo che fuori. Così non è e non lo scopriamo adesso visto che la precoce dipartita di Ronaldinho dal calcio europeo è scaturita anche per i suoi comportamenti non eccelsi al di fuori del campo.

    L’allenatore del Flamengo Joel Santana ha parlato nell’ultima conferenza stampa e a chi gli chiedeva un parere sulla questione Ronaldinho ha risposto abbastanza seccato: “Sono qui da appena tre mesi e già mi sono stufato di dover rispondere su Ronaldinho. Come posso rispondere io su un giocatore che è stato campione del mondo, premiato con il Pallone d’Oro ed è diventato ricco? È lui che deve spiegare a voi giornalisti perché non sta andando bene in campo”. Parole che non lasciano spazio a giustificazioni e che fanno capire ancor di più la fase sempre più calante della carriera di Dinho. Non a caso il ct della nazionale brasiliana Mano Menezes non lo convoca da parecchi mesi e sicuramente non lo prenderà in considerazione nel prossimo futuro.

  • Un nuovo Baggio per l’Inter?

    Un nuovo Baggio per l’Inter?

    Si chiama Douglas Baggio e per il momento in comune con il Divin Codino ha in comune soltanto il cognome ma a sentire il clamore intorno al suo nome presto potrebbe diventare un nome caldo per il calciomercato italiano. Douglas Baggio talentino esploso nelle giovanili del Flamengo è in questi giorni diventato un possibile tormentone di mercato grazie al titolo di capocannoniere della Coppa Rio Under 17 conquistato grazie alla tripletta segnata nella finale contro l’Internacional che però non è valsa la vittoria finale.

    Il giovane Baggio presto farà il salto nel club maggiore raccogliendo gli ultimi suggerimenti da Ronaldinho prima di far infiammare l’asta intorno al suo nome tra i maggiori di club d’Europa. Appena diciassettene Douglas Baggio è una prima punta veloce e forte tecnicamente e nonostante il pesante cognome sulle spalle non fa mistero di ispirarsi a Cristiano Ronaldo e Willian del Corinthians.

    Douglas Baggio | foto dal web

    Douglas Baggio sconosciuto fino al momento ai più in realtà già da qualche tempo è sul taccuino dei tanti scopritori di talenti europei. In Italia pare che interessate alla crescita del ragazzo ci siano il Napoli ma sopratutto l’Inter sempre attenta al potenziamento del settore giovanile e conoscendo Moratti allettato di aver un nuovo Baggio in squadra. Oltre alle italiane interessate alla possibile nuova stella del firmamento carioca ci sono le solite spagnole Real Madrid e Barcellona mentre dall’Inghilterra giungono notizie di un forte interessamento del Chelsea negli ultimi anni sempre attento al calcio brasiliano come dimostra l’acquisto di Piazon.

    La scheda
    Nome Douglas Baggio
    Data di nascita 02/02/1995
    Nazionalità brasiliana
    Squadra di appartenenza Flamengo
    Ruolo attaccante
    Caratteristiche velocità e doti tecniche

  • Corinthians penta campione nel segno di Socrates

    Corinthians penta campione nel segno di Socrates

    Mi piace pensare che ci sia un disegno divino, un qualcosa che renda il calcio almeno per una volta meno materiale di quello che è diventato, una casualità per chi non è fatalista o un segno magico per chi non lo è. Il Corinthians dopo aver fallito più volte nelle domeniche precedenti il match ball per vincere il quinto Brasilerao della sua storia c’è riuscita ieri, nel giorno in cui si è spento Socrates, giocatore simbolo del Timao e leader indiscusso di una repubblica che si dichiarava libera e indipendente negli anni a cavallo tra il 70 e l’80 quando il Brasile era sotto dittatura.

    Corinthias penta campione | ©NELSON ALMEIDA/Getty Images
    Emozionante il ricordo tributato a Socrates su tutti i campi ma sopratutto su quello del Corinthians dove i tifosi all’unisono e in maniera spontanea durante il minuto di silenzio hanno alzato il pugno al cielo, proprio come faceva Socrates ad ogni suo gol attribuendogli un chiaro e netto significato politico e di libertà. La partita iniziata in maniera vibrante è proseguita all’insegno della paura e dell’incertezza con la Timao incapace di chiudere la contesa e attenta ai risultati che arrivano dagli altri campi. La sfida contro il Palmeiras non si riesce a sbloccare e quando il Flamengo di Ronaldinho va sotto in casa contro i rivali per il titolo del Vasco da Gama si inizia a pensare al peggio.

    Il duello avvincente tra Corinthians e Vasco che ha animato e reso ancor più spettacolare il Brasilerao si decide quando il Flamengo trova la rete del pari con Renato Abreu. Le partite cosi diventano tattiche e si incattiviscono con gli arbitri del duello a distanza costretti a far uso ripetuto del cartellino rosso. Passano i novanta minuti e il popolo del Timao può esplodere regalando il saluto migliore al dottore Socrates.

    Gli altri verdetti del Brasilerao sono l’ingresso del Flamengo di Ronaldinho tra le partecipanti alla Libertadores insieme al Fluminense e all’International. Lucas, segna il gol numero 1000 per il San Paolo, mentre il Cruzeiro festeggia la salvezza.

    Il video dell’emozionante minuto di silenzio in ricordo di Socrates
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    I festeggiamenti dei tifosi e giocatori del Corinthians
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  • Dramma Brasile, malore in panchina. E’ grave Ricardo Gomes. Video

    Dramma Brasile, malore in panchina. E’ grave Ricardo Gomes. Video

    Il Brasile vive nel dramma per le condizioni di Ricardo Gomes, l’allenatore del Vasco de Gama è stato colto da una emorragia celebrale durante la partita contro il Flamengo e trasportato in urgenza in ospedale.

    Vecchia conoscenza del calcio europeo per aver guidato militato sulle panchine del Paris Saint Germain, Monaco e Bordeaux Gomes è stato operato d’urgenza e nonostante il buon esito dell’intervento le sue condizioni sono gravissime.

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  • Ronaldinho e Damio danno spettacolo. Video

    Ronaldinho e Damio danno spettacolo. Video

    Rallentano tutti in vetta al Brasilerao ma a dare spettacolo è ancora una volta Ronaldinho. L’ex rossonero galvanizzato dal ritorno in nazionale continua ad esser il faro del Flamengo denotando una ottima condizione fisica e mentale. Il gaucho segna su punizione il gol del vantaggio e serve un assist d’oro a Jael per il raddoppio. A rubare la scena è nel finale Leandro Damiao con una straordinaria rovesciata.

    RISULTATI — Corinthians-Figueirense 1-1; Botafogo-Atletico MG 3-1; Cruzeiro-Cearà 1-0; Internacional-Flamengo 2-2; Avaì-Coritiba 0-0; Atletico GO-Gremio 1-0; San Paolo-Palmeiras 1-1; Vasco-Fluminense 1-1; Atletico PR-America MG 2-2; Bahia-Santos 1-2.

    CLASSIFICA — Corinthians 37; Flamengo 35; San Paolo e Vasco 34; Botafogo 31; Palmeiras 29; Internacional 27; Figueirense 26; Fluminense* e Coritiba 25; Cruzeiro 24; Atletico-GO e Cearà 22; Bahia 20; Santos** e Gremio* 18; Atletico-PR 17; Atletico-MG 15; Avaì 14; America-MG 13. * Una partita in meno ** Due partite in meno
    (risultati e classifica da Gazzetta.it)

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