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  • Juve sentito Prandelli: “Felipe Melo non è un regista”

    A Felipe Melo affidavamo compiti semplici, sia a centro destra sia al centro, perché non è un regista. Ha forza fisica, ma deve sapere cosa fare quando ha la palla, senza iniziativa propria. Può giocare da vertice basso, ma se gli interni si aprono poco o se il vertice alto gli viene troppo incontro va in difficoltà. Ha fisicità, personalità e buona ma non ottima visione di gioco, abbiamo cercato di dargli dei punti di riferimento

    In un momento delicatissimo per le sorti della stagione bianconera le parole di Cesare Prandelli contribuiscono a creare polemiche intorno alle scelte estive della Vecchia Signora. Nell’ambiente juventino si inizia a mugugnare sulla scelta di Ciro Ferrara come tecnico e sopratutto la scelta dei giocatori. I brasiliani Diego e Felipe Melo sono i principali elementi sotto accusa, ma se sul fantasista c’è la sensazione che da un momento all’altro possa sbocciare su Felipe Melo le critiche sono più aspre e le parole citate sopra da Prandelli a Firenzeviola.it ne sono l’ennesima conferma.

    Con il passare delle giornate si ha sempre più l’impressione che i 25 milioni di euro siano un regalo alla premiata ditta Corvino Prandelli e manna dal cielo per le casse della Fiorentina.

  • Serie A: highlights Inter – Fiorentina 1-0. Milito apre la fuga dei nerazzurri

    L’Inter di Mourinho dimostra ancora una volta di aver un miglior feeling con il campionato italiano, ma il fortino della Fiorentina viene violato solo all’85’ e su calcio di rigore realizzato da Milito.

  • Inter – Fiorentina: le interviste. Mourinho “il mio dovere è esser onesto, chi è Balotelli?”

    Mourinho: “Si è visto che la squadra non era impaurita dopo la sconfitta di Champions. Questa era la partita più importante, non la prossima. Avversario difficile, la squadra ha fatto una grande partita. Per 80 minuti abbiamo giocato bene, meglio di loro. La vittoria arriva con grandissima giustizia. Non ho mai pensato che Quaresma fosse un bidone, non penso oggi che è il miglior giocatore del mondo. Ha fatto una grande partita. Negli ultimi minuti aveva i crampi. E’ giusto che voi parliate oggi di lui. E’ stato veramente speciale.” Lo Special One evita di parlare del caso Balotelli clamorosamente escluso dalla partita “quando una squadra gioca così e vince, mi sembra una mancanza di rispetto parlare di chi non c’era. La mia squadra ha vinto, oggi sono di nuovo bravo. Alla prossima sconfitta sarò di nuovo scarso. Dopo Barcellona mi hanno già trovato un sostituto”

    Stankovic: “Abbiamo meritato al 100% di vincere, abbiamo creato 4-5 palle gol durante la garaDopo Barcellona siamo ritornati sui binari giusti: abbiamo dimenticato la gara del ‘Camp Nou’ e adesso ci apprestiamo ad affronare cinque partite importanti da qui alla fine dell’anno. Quaresma? Ha tirato fuori gli attributi, dimostrando che è un giocatore importante per questa squadra”.

    Cesare Prandelli: “Abbiamo pagato le assenze e la stanchezza per gli impegni internazionali dei giorni scorsi. Usciamo da questo stadio a testa alta. L’Inter ha pressato di più ma la Fiorentina quando si è fatta viva in avanti è stata più pericolosa. Il rigore? Non sto a discutere l’operato dell’arbitro, ma di sicuro è risultato determinante. Noi squadra europea e l’Inter squadra italiana? No, noi ci teniamo a far bene anche in campionato. Le parole di Gilardino sul mio futuro in nazionale? Mi fanno piacere, ma in questo momento Lippi è alla nazionale e io alla Fiorentina, e personalmente faccio fatica a pensare più in là di qualche settimana”.

  • Serie A 14 Giornata: Inter – Fiorentina. Probabili formazioni e live streaming

    Cerca subito il riscatto l’Inter di Mourinho dopo il passo falso di Barcellona ma la Fiorentina di Prandelli con il morale alle stelle non è disposta ad essere la vittima sacrificale. Nell’Inter capitan Zanetti sostituirà lo squalificato Maicon, a centrocampo si rivede Quaresma ancora riposo per Eto’o con Balotelli dal primo minuto.Prandelli deve ancora fare a meno di Mutu e Jovetic e si affida a bomber Gilardino per aprire gli spazi ai terribili inserimenti di Vargas, Marchionni e Santana.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Inter-Fiorentina
    Inter (4-2-3-1): Julio Cesar; J. Zanetti, Samuel, Lucio, Chivu; Vieira, Muntari; Quaresma, Stankovic, Balotelli, Milito. A disposizione: Toldo, Cordoba, Materazzi, Thiago Motta, Mancini, Arnautovic, Eto’o. All.: Mourinho
    Squalificati: Maicon (2)
    Indisponibili: Santon, Sneijder

    Fiorentina (4-2-3-1): Frey; Comotto, Dainelli, Kroldrup, Gobbi; Montolivo, C. Zanetti; Marchionni, Santana, Vargas, Gilardino. A disposizione: Avramov, Pasqual, De Silvestri, Jovetic, Jorgensen, Castillo, Babacar. All.: Prandelli.
    Squalificati: Donadel (1)
    Indisponibili: Mutu, Gamberini, Natali

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • Gilardino giura fedeltà a Firenze e sogna l’impresa a San Siro

    La Fiorentina si gode l’ottimo la storica qualificazione agli ottavi di Champions League e con il morale alle stelle sogna di far il colpaccio a San Siro contro l’Inter. I nerazzurri sono usciti ridimensionati dalla brutta serataccia del Camp Nou e i viola vogliono approfittare del situazione per centrare un altra storica impresa e dar un forte segnale anche al campionato.

    La partita contro l’Inter non sarà semplice per gli uomini di Prandelli ma il morale a mille può far miracoli cosi come si percepisce dalle parole di Gilardino sempre più leader e caposaldo del progetto viola.

    “La qualificazione è un motivo d’orgoglio per tutti, e significa tanto per il nostro club e per il nostro gruppo. Siamo riusciti a creare davvero qualcosa di importante. L’Inter? E’ una squadra fortissima in ogni reparto. Dovremo fare attenzione per 90 minuti: hanno giocatori e un allenatore molto bravi. A San Siro fa sempre piacere giocare ma io sto bene a Firenze e voglio rimanere qui ancora a lungo. Vogliamo dimostrare il nostro valore e cercheremo di farlo anche contro i nerazzurri”.

  • Zeman ne ha per tutti. Attacchi a Moggi e Mourinho

    Torna a tuonare contro il calcio italiano Znedek Zeman dai microfoni di La 7 e questa volta oltre a prender di mira il “nemico” di sempre Luciano Moggi trova il modo di operare anche il tecnico dell’Inter Jose Mourinho.

    Le critiche al portoghese seguono le dichiarazioni iniziali dello Special One che promise al suo arrivo iniziale un gioco spumeggiante e offensivo basato sul tridente, modulo mai sfruttato di fatto tiene a precisare il boemo.

    Per fare un modulo occorre avere i giocatori adatti Mourinho non li aveva e quando ha potuto decidere li ha scelti male. Come si è visto l’anno scorso, si è continuato a sfruttare Ibrahimovic, e quest’anno a sfruttare i singoli mentre io penso che il calcio sia un gioco di squadra. Lo scudetto? Di questo passo l’Inter ne vincerà dieci.”– continua Zeman “è difficile trovar in Italia una squadra che mi piace anche se Udinese, Genoa e Fiorentina quantomeno ci provano”.

    E su Moggi continua a ribadire la sua influenza nel mondo del calcio e sulle dichiarazioni che generarono una polemica la scorsa settimana tiene a precisare “Non ho fatto dichiarazioni, ho solo risposto a delle domande del pm sulle cose delle quali sono a conoscenza l’ostilità di Moggi è stata decisiva per la mia carriera. Tutto è nato nel ’98, quando dissi che del calcio di allora non mi piacevano i farmaci. Calcio più pulito? Andate a vedere cosa si dice in giro. Dovrebbe essere pulito. Ma se si è parlato tanto di sistema vuol dire che in tanti erano coinvolti. E chi ha partecipato prima secondo me c’è ancora”.

  • Moratti: “piena fiducia in Mourinho ma bisogna riflettere”

    Massimo Moratti questa volta ha atteso un pò prima di parlare per far scemare in qualche modo la delusione e riuscire ad avere un quadro più lucido dell’inaspettato tonfo del Camp Nou. Il presidente è comunque molto severo ed esigente con la squadra perché a suo dire gli undici in campo martedi sera contro il Barcellona erano più forti di quelli schierati da Pep Guardiola.

    “E’ stato un viaggio inutile… Poi, mi sembra che, più che altro, abbiamo assistito a una perdita dei giocatori stessi. Quindi è un qualche cosa che giudicherei, anche se in un momento importante, come un singolo episodio, perchè non è mai successa una cosa così e credo che finisca lì. Questo non cancella la bontà del gioco delle altre partite, non cancella la continua crescita, non cancella il fatto che stiamo facendo una stagione ottima. Abbiamo fatto una pessima partita nel momento sbagliato”.

    Le parole post gara di Mourinho non hanno però incrinato il rapporto con il presidente Moratti che ribadisce la fiducia al tecnico ed al sul modus operandi:

    “Non ci siamo sentiti mercoledì perchè era la sua giornata tranquilla. Assolutamente non c’è nessun problema. Continua con la stessa fiducia, certamente lui analizzerà la partita dell’altro giorno, e dovrà farlo sia sul punto di vista dei giocatori sia su quello tattico. Quindi in tutti i casi sarà lui a dover fare questa cosa. Ma c’è la piena fiducia nei confronti di qualcuno che finora ha dimostrato di saper rispondere a questa fiducia”.

    L’ultimo appunto sulle prossime importanti partite che vedranno i nerazzurri impegnati contro Fiorentina, Juventus e Rubin Kazan: “Tutte queste partite sono sempre importanti. Sarà importante quella con il Rubin, le altre sono di campionato”. A dimostrazione di come il presidente Moratti quest’anno tenga tantissimo a fare bene in Champions League.

  • Champions League: le italiane e l’arte di complicarsi la vita

    La due giorni di Champions League poteva esser una rivincita del calcio italiano sui più quotati campionati esteri ma ancora una volta i team di casa nostra impegnati in coppa hanno deluso ad eccezione della Fiorentina ovviamente.

    Paradossalmente la squadra da cui nessuno si aspettava exploit è riuscita a buttar fuori dalla competizioni il Liverpool di Rafa Benitez, incubo ancora di tanti milanisti e una tra le squadre più accreditate per l’ambito trofeo. La situazione per i viola di Prandelli è ottima, in un girone di ferro sono riusciti nell’intento storico di qualificarsi con una giornata d’anticipo ma devono riuscire a compiere l’ennessimo miracolo contro il Liverpool per assicurarsi il primato e aver cosi più possibilità di andar avanti nella competizione.

    L’Inter delle italiane era quella ad avere l’ostacolo più duro, i campioni in carica al Camp Nou sono davvero un osso duro per chiunque ma quantomeno ci saremmo aspettati una squadra più tonica per cercare di scalfire il predominio del Barcellona. La qualificazione è ancora un obiettivo concreto ma per raggiungere il primato si dovrebbe sperare in un tonfo del Barcellona a Kiev e la vittoria dei nerazzurri sul Rubin Kazan.

    Si è bloccato anche il Milan costretto al pareggio da un Marsiglia ostico e deciso a non regalare niente agli avversari. La partita ai punti l’avrebbe vinta la squadra di Deshamps ma anche i rossoneri con Borriello e Pato avrebbero avuto la possibilità di chiudere il discorso qualificazione. Basterà vincere in casa dello Zurigo per esser sicuri del passaggio del turno e per aver il primo posto bisogna sperare che la squadra di Deshamps fermi il Real Madrid.

    Situazione complicata per la Juventus colpita ed affondata dal Bordeaux di Blanc, l’undici bianconero è apparso in un evidente stato confusionale con il recuperato Del Piero adattato in un ruolo non suo e Diego in evidente affanno. Alla Juventus manca ancora un identità di gioco ben precisa ma per continuare il cammino in Champions bisogna serrare i ranghi e riuscire a portare un risultato utile tra le mura amiche contro il Bayern Monaco per agganciare un secondo posto ricco di insidie.

    Arrivare secondi per le italiane significherebbe affrontare le ostiche spagnole e inglesi in dei match ad alto rischio che sarebbe stato meglio affrontare nei turni successivi.

    CONSULTA LO SPECIALE CHAMPIONS LEAGUE 2009

  • Juventus: escluso Felipe Melo. E’ la conferma di un flop?

    Juventus: escluso Felipe Melo. E’ la conferma di un flop?

    felipe melo 1

    Dopo l’ennesima partita sbagliata contro l’Udinese Felipe Melo è costretto a lasciar il suo posto in mediana al recuperato e insostituibile Momo Sissoko nella partita di questa sera contro il Bordeaux in Champions League. In estate il brasiliano era stato preso per formare proprio con il maliano la cerniera del nuovo centrocampo bianconero ma le sue prestazioni altalenanti hanno convinto mister Ferrara a sostituirlo con il danese Poulsen passato dallo stato di cedibile di inizio campionato a quello di titolare quasi inamovibile.

    Nonostante le grandissime qualità Melo non riesce ad incarnare a pieno ciò che vuole la Juventus in quella posizione poiché spesso a portare troppo palla permettendo cosi alle difese avversarie di chiudersi e mandando fuori giri l’intera manovra. Il recupero di Sissoko e quello ormai imminente di Claudio Marchisio potrebbero relegare Felipe Melo ad un ruolo marginale confermando in tal modo le perplessità di chi in estate aveva valutato eccessiva la spesa di 25 milioni di euro per assicurarsi il brasiliano della Fiorentina.

  • Luca Toni parla troppo. Van Gaal lo mette fuori squadra

    Che il rapporto tra il tecnico del Bayern Monaco Louis Van Gaal e Luca Toni non fosse idilliaco si era capito dalle scelte e dalle dichiarazioni dei due in questa prima parte della stagione. Luca Toni sta cercando in ogni modo di sponsorizzarsi ai club italiani per accogliere il suo ritorno in Italia.

    L’ultima intervista rilasciata dall’ex attaccante della Fiorentina alla Rai e andata in onda lunedi sera ha però contribuito a tagliare del tutto i rapporti con il tecnico olandese tanto da far decidere quest’ultimo di privarsi definitivamente dell’attaccante e metterlo fuori rosa. Nell’intervista Luca Toni ribadisce ancora una volta i suoi non buoni rapporti e non fa mistero della sua voglia di tornare in Italia.

    A questo punto bisogna vedere chi dei due abbandonerà per primo la città tedesca, se infatti un ritorno di Luca Toni in Italia è sempre più probabile con Roma, Napoli e in queste ultime ore anche la Fiorentina interessate al bomber il futuro dell’ex tecnico di Ajax e Barcellona è altrettanto in bilico e già questa sera in Champions League potrebbe giocarsi il posto con Hiddink e Mancini pronti a sostituirlo.