Tag: fiorentina

  • Genoa e Fiorentina non si risparmiano ma è 1-1

    Genoa e Fiorentina non si risparmiano ma è 1-1

    Bellissima partita quella che ha caratterizzato il primo anticipo del 21° turno di Serie A tra Genoa e Fiorentina che non si sono risparmiate e colpo su colpo hanno tentato in tutti i modi di vincere la partita e lo hanno fatto fino all’ultimo minuto, quando da un’occasione limpida per Perotti si è passati ad una palla gol per Glardino in un battibaleno prima del fischio finale dell’arbitro.

    Sembra fatto apposta, ma al 10°, quando la Gradinata Nord entra nello stadio, il Genoa segna. Niang lavora un buon pallone a sinistra dentro l’area ed apre per Sturaro che si stava inserendo dalla parte opposta, tiro in porta, palo e la palla finisce contro la testa di Tatarusanu finendo dentro la rete. Una rete che nel migliore dei modi saluta la tifoseria rossoblù nella sua ultima partita, infatti il centrocampista di Sanremo, già di proprietà della Juventus, anziché a giugno si trasferirà a Torino proprio dopo questo match.

    Sturaro realizza il vantaggio rossoblù | Foto Twitter
    Sturaro realizza il vantaggio rossoblù | Foto Twitter

    La prima vera reazione della Fiorentina si registra solo al 34°, quando Borja Valero libera al tiro Babacar che però si fa respingere il fendente da Perin in parata bassa. Al 36° capita un episodio curioso, Rizzoli sente un problema muscolare e chiede l’intervento dei sanitari rossoblù, dopo un conciliabolo si decide per la sua sostituzione, Rizzoli va a fare il primo addizionale e Di Bello, che lo era di ruolo, prende il suo posto.

    Il primo tempo si chiude ancora con il Grifone in avanti, Kucka effettua un tiro da circa 25 metri trovando Tatarusanu attento.

    Nella ripresa la Fiorentina parte da subito con una maggiore convinzione e al 54° da un cross dalla destra De Maio contrastato prolunga verso il secondo palo dove appostato c’è Gonzalo Rodríguez che schiaccia in rete per il pareggio della viola. Qualche recriminazione per un fallo su De Maio e errore di Perin che non copre bene il suo palo, dove passa il pallone.

    Al 64° è di nuovo il Genoa a rendersi pericoloso con Perotti, che su una doppia marcatura riesce a liberarsi e a servire magnificamente Sturaro che stoppa e tira in diagonale mandando fuori di poco. Poco dopo Lestienne colpisce un incrocio dei pali clamoroso dopo essere stato servito da Edenilson in pressing.

    A dieci minuti dalla fine Burdisso riceve la seconda ammonizione e deve abbandonare il campo lasciando i rossoblù in dieci, ma nonostante questo il Genoa costruisce proprio allo scadere del tempo di recupero una palla-gol clamorosa, Perotti servito da sinistra colpisce spalle alla porta con il tacco deviando un traversone e la palla viene salvata nei pressi della linea di porta. Sull’azione seguente Gilardino si trova defilato sulla sinistra e in diagonale prova a beffare Perin che chiude sul suo palo deviando in tuffo.

    E’ l’ultima emozione di questa bellissima partita che apre il 21° turno di Serie A.

    GENOA-FIORENTINA 1-1 (1-0) – 10° Tatarusanu autog. (F), 54° Rodríguez (F)

    Genoa (4-3-3): Perin 7; Roncaglia 6,5, Burdisso 5, De Maio 6, Edenilson 6,5; Sturaro 7 (90° Izzo S.V.), Kucka 6,5, Rincon 7; Falque 6 (87° Rosi S.V.), Niang 5,5 (70° Lestienne 5,5), Perotti 6,5.

    All.: Gasperini 6.5.

    Fiorentina (3-5-2): Tatarușanu 6; Tomovic 5, G. Rodriguez 6,5 (84° Richards 6,5), Basanta 6; Joaquin 6, Fernandez 6, Badelj 5, Valero 6, Vargas 5; Babacar 5 (74° Gilardino S.V.), Diamanti 4,5 (70° Kurtic 6).

    All.: Montella 6.

    Arbitro: Nicola Rizzoli (dal 36° Di Bello 5).

    Ammoniti: Burdisso G), Borja Valero (F), Sturaro (G). Espulso: Burdisso (G)

     

  • Fiorentina al bivio, 35 milioni per Cuadrado!

    Fiorentina al bivio, 35 milioni per Cuadrado!

    Una situazione che si è rimandata per il maggior tempo possibile, la Fiorentina in questi giorni si troverà di fronte a quel bivio infernale che si aspettava da quest’estate. Juan Cuadrado che fosse nel mirino di alcuni top-club europei si sapeva da tempo, che il Chelsea di Mourinho avesse intenzioni serie lo si è capito quando i rumors riguardo una possibile telefonata tra lo Special One e Montella ha trovato parziali conferme anche sui contenuti. Ed ora è il momento della verità.

    Il Chelsea cerca una freccia da inserire nel proprio scacchiere per diventare devastante in fase offensiva e il trequartista colombiano piace, piace a tal punto che i blues hanno fatto diversi sondaggi per trovare accordi diversi rispetto all’inevitabile e sempre rifiutati dall’entourage viola. Adesso l’intenzione dei londinesi è quella di sfruttare quella clausola rescissoria inserita nel contratto di Cuadrado, ovvero 35 milioni di Euro.

    Juan Cuadrado | Foto Twitter
    Juan Cuadrado | Foto Twitter

    Il problema serio è che a pochi giorni dalla chiusura del mercato la Fiorentina si troverebbe nella difficile situazione di cercare un sostituto all’altezza senza possibilmente fallire il colpo o restare in questa situazione, senza il colombiano, e rischiare un impoverimento sostanziale della rosa con ancora tre impegni da sfruttare in pieno durante il resto della stagione.

    Vedendo le ultime prestazioni si registra un miglioramento negli indici di gradimento verso Joaquin che Montella ha reso più partecipe alla stagione viola, ma basterà per fare in modo che non si senta eccessivamente la mancanza di Cuadrado?

    L’offerta che dovrebbe arrivare da parte del Chelsea alla Fiorentina non dovrebbe essere ancora vincolante, infatti i blues avrebbero, secondo fonti inglesi, pronti 30 milioni di Euro e la cessione di Salah al club di Della Valle che conosce la voglia di Cuadrado nel tentare l’avventura in Premier. In alternativa il Chelsea prima della fine della sessione invernale ha già in mente di fare l’offerta definitiva in caso di ulteriore “no” da parte della Fiorentina. Per questo i viola sono al bivio, perché un rifiuto ora rischierebbe un “sì” forzato tra pochi giorni con sempre meno tempo per intervenire in riparazione della cessione del colombiano.

    Se la Fiorentina accettasse l’offerta del Chelsea con i soldi incassati potrebbe tentare l’assalto definitivo agli obbiettivi che si seguono da tempo: Baselli, Fernando e Ocampos. Staremo a vedere.

  • Gomez torna al gol ma Fiorentina-Roma è 1-1

    Gomez torna al gol ma Fiorentina-Roma è 1-1

    La Fiorentina affronta la Roma nel posticipo domenicale delle 20:45 in questa ventesima giornata di Serie A. I giallorossi devono rispondere alla Juventus che sul proprio campo ha conquistato i tre punti contro il modesto Chievo nelle gare delle 15:00 e si è portata momentaneamente a +8 sulla Roma.

    Nella Fiorentina in porta c’è Tatarusanu che sostituisce Neto, messo fuori probabilmente per le note discrepanze con la società sul contratto, il resto è la formazione tipo con il gigante Gomez davanti. La Roma riporta Francesco Totti in avanti al fianco di Adem Ljajic, a centrocampo De Rossi affianco a Strootman e sulle corsie laterali Florenzi da una parte e Iturbe dall’altra.

    Mario Gomez torna al gol | Foto Twitter
    Mario Gomez torna al gol | Foto Twitter

    Il primo tempo prende decisamente da subito i connotati viola con la Fiorentina che preme l’avversario mettendogli paura più di una volta, al 14° Rodríguez di testa mette la palla in porta ma De Rossi sulla linea devia il tiro del fiorentino. Al 19° però la squadra di Montella segna il vantaggio con Mario Gomez che devia di sinistro, in posizione al limite del fuorigioco, un tiro di Pizarro da fuori area spiazzando De Sanctis.

    La Fiorentina prende coraggio e sfiora il raddoppio con un bel tiro incrociato di Basanta in precario equilibrio dentro l’area sugli sviluppi di un calcio di punizione. Dalla mezz’ora in poi si vede la Roma che va vicina al pareggio in due occasioni, prima con un colpo di testa di Nainggolan e poi di De Rossi mentre al 34° i giallorossi devono rinunciare a Strootman che in un contrasto di gioco si fa male ad un ginocchio.

    Nella ripresa i giallorossi entrano con ben più alta decisione e subito dopo 5 minuti pareggiano il conto. Strepitosa azione di Iturbe che riesce a controllare la palla e da dentro l’area serve la sfera indietro verso il centro dove Ljajic stoppa e tira girandosi battendo Tatarusanu. In questa fase la Roma ha una marcia in più e la Fiorentina ne risente molto e al 55° Iturbe, servito bene da Totti si fa parare il tiro da Tatarusanu.

    Il resto della gara è un continuo prendere iniziative da una parte e dall’altra ma non si arriva mai ad una concretezza assoluta, infatti sia da una parte che dall’altra quando si dovrebbe fare il passaggio decisivo per mettere in porta il compagno vene commesso l’errore che fa ripartire l’azione per l’avversario. L’ultima emozione di questa bella partita giocata a ritmi piuttosto alti è per Florenzi che spara alto al 90°. Un tempo per parte e risultato giusto ma l’unica a fare festa è la Juventus che ora è lontana sette punti dai giallorossi.

     

    FIORENTINA-ROMA 1-1 (1-0) – 19° Gomez (F), 49° Ljajic (R)

    Fiorentina (3-5-1-1): Tatarusanu 6,5; Tomovic 5,5, Rodríguez 6, Basanta 6; Joaquin 6,5, Fernandez 6 (dal 63° Kurtic 5,5), Pizarro 6, Borja Valero 6, Pasqual 5,5 (dal 70° Alonso 6); Cuadrado 6; Gomez 6,5 (dal 78° Babacar S.V.).

    All.: Vincenzo Montella 6,5

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Florenzi 6, Manolas 6,5, Yanga-Mbiwa 5,5, Holebas 5; Nainggolan 5,5, De Rossi 6, Strootman 5,5 (dal 34° Pjanic 6); Ljajic 6,5 (dal 87° Maicon S.V.), Totti (dal 79° Destro 6), Iturbe 7.

    All.: Rudi Garcia 6

    Arbitro: Luca Banti 6

    Ammoniti: Holebas (R), Yanga-Mbiwa (R), Ljajic (R), Pizarro (F), Cuadrado (F). Espulsi:

  • Tim Cup: Mario Gomez lancia la Fiorentina ai quarti

    Tim Cup: Mario Gomez lancia la Fiorentina ai quarti

    Mario Gomez si è sbloccato, nella gara degli ottavi di finale di Tim Cup contro l’Atalanta l’attaccante tedesco della Fiorentina è tornato al gol e grazie alla sua doppietta e ad un rigore, che però è parso dubbio, che si è procurato, i viola sono riusciti ad imporsi per 3-1 su i nerazzurri bergamaschi ed hanno così conquistato l’accesso ai quarti di finale della competizione, nei quali sfideranno la Roma.

    L’Atalanta dal canto suo, andata sotto praticamente subito, recrimina per il calcio di rigore concesso alla Fiorentina al 12°e che in sostanza ha quasi chiuso la gara.

    Veniamo al racconto della sfida del “Franchi”.

    Montella sceglie di non fare ampio turnover, ma anzi manda in campo una squadra con parecchi titolari, inserisce Richards sulla fascia e in avanti si affida al trio Cuadrado-Gomez-Vargas.

    Colantuono stravolge quasi totalmente la squadra che ha vinto a San Siro con il Milan, ben 10/11, l’unico presente è Stendardo.

    Mario Gomez | Foto Twitter
    Mario Gomez | Foto Twitter

    Il match si sblocca praticamente subito, al 6° Mario Gomez controlla  e poi piazza un tiro violento che, anche grazie ad una deviazione, si insacca alle spalle di Avramov. Passano solo poco più di 5 minuti che si arriva all’episodio che regala il raddoppio ai viola e fa infuriare i bergamaschi. Mario Gomez in area viene contrastato da Stendardo che però in scivolata pare prendere il pallone, non è di questo avviso Valeri che, nonostante le vibranti proteste, assegna il calcio di rigore che Cuadrado trasforma. La gara a questo punto si mette totalmente in discesa per i padroni di casa che al 28° trovano la terza rete con Gomez che fa doppietta, facendosi trovare pronto sul perfetto assist di Badelj e battendo da due passi Avramov. La reazione d’orgoglio dell’Atalanta si concretizza con la rete di Bianchi, che al minuto 39° riesce ad accorciare le distanze.

    Nella ripresa non c’è praticamente niente da segnalare se non l’esordio in viola di Alessandro Diamanti e l’espulsione a cinque minuti dal termine di Marcos Alonso. La Fiorentina vince ed il 3 febbraio se la vedrà con la Roma per cercare di conquistare la semifinale.

     

    FIORENTINA – ATALANTA 3-1 (6°, 28° Mario Gomez (F), 12° rig. Cuadrado (F), 40° Bianchi (A))

    Fiorentina (4-3-3): Tatarusanu; Richards, Savic, G. Rodriguez, Alonso; Kurtic, Badelj, Borja Valero (66° Mati Fernandez); Cuadrado (76° Diamanti), Gomez (71° Babacar), Vargas.

    Allenatore: Montella.

    Atalanta (4-4-2): Avramov; Scaloni, Stendardo (46°Biava), Bellini, Dramè; Spinazzola (69° D’Alessandro), Migliaccio, Baselli, A. Gomez; Boakye (61° Rosseti), Bianchi.

    Allenatore: Colantuono.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Boakye (A), Baselli (A), A. Gomez (A), Biava (A), Scaloni (A)

    Espulsi: Alonso (F).

  • Sorteggio Europa League agrodolce per le italiane

    Sorteggio Europa League agrodolce per le italiane

    Le squadre italiane impegnate nel Sorteggio Europa League sembravano non volevano uscire a parte il Torino, selezionato come secondo accoppiamento, le altre sono rimaste sino all’ultimo nell’urna di Nyon ed  i risultati hanno un sapore decisamente agrodolce.

    Se l’Inter ed il Napoli possono temere le insidiose trasferte a Glasgow con il Celtic i nerazzurri, e a Trebisonda  contro il Trabzonspor i partenopei e se la Roma può aver timore soltanto il blasone di un Feyenoord, che è lontano da quello che ben figurava in Europa negli scorsi anni, per Torino e Fiorentina la strada che porta agli ottavi di finale si fa decisamente complicata, i granata se la vedranno con l’Athletic Bilbao già giustiziere del Napoli nei preliminari di Champions League mentre per i viola ci sarà l’affascinante quanto complicata sfida al Tottenham.

    Veniamo ad analizzare le cinque rivali europee partendo da Torino-Athletic Bilbao.

    La squadra basca la si conosce bene già da questa estate. Un gruppo solido con diverse individualità come per esempio il talentuoso Muniain o l’attaccante Aduriz, eliminata dalla Champions nel girone di Porto, Shakhtar e Bate Borisov. Sarà una sfida contro una grande, come auspicato da Ventura alla vigilia, che vedrà i granata disputare l’andata in casa ed il ritorno nel caldissimo “Nuovo San Mames” altro punto di forza della compagine di Bilbao.

    Ancora un’italiana ai sedicesimi di Europa League per il Trabzonspor, se l’anno scorso i turchi pescarono una Juventus arrivata dall’eliminazione in Champions, quest’anno dovranno vedersela con il Napoli. Per gli uomini di Benitez uno scontro non impossibile, c’è da superare il presumibile clima infernale dello stadio turco all’andata ma le possibilità di qualificazione per gli azzurri paiono alte. Ci sarà da tenere comunque d’occhio l’attaccante ex Benfica Cardozo e anche l’esterno ex Milan Constant che ha già diverse volte sfidato il Napoli.

    La Roma proverà a cancellare l’amarezza per l’eliminazione dalla Champions provando a fare un lungo cammino in Europa League, il primo ostacolo da superare sarà il Feyenoord. La compagine olandese non è quella di una volta sia in Europa che in Olanda e per la Roma pare tutto fuorché un’impresa impossibile passare agli ottavi di finale.

    Erik Lamela
    Erik Lamela

     

    Sfortunatissima invece la Fiorentina. Gli uomini di Montella, vincitori agevolmente del proprio girone, si troveranno contro una squadra che tutte le teste di serie avrebbero voluto evitare ovvero il Tottenham. Lloris, Eriksen, Lamela, Soldado, sono solo alcuni nomi dei componenti dei bianchi di White Hart Lane. Un accoppiamento complicatissimo con la viola che dovrà sfruttare la partita d’andata in trasferta, cercando di fare risultato per un ritorno più sereno.

    Affascinante dal punto di vista storico il match tra Inter e Celtic che riporta alla mente dei nerazzurri la finale persa contro gli scozzesi che segnò la fine della grande Inter di Helenio Herrera. Tornando all’attualità il Celtic non pare avversario che possa creare grosse difficoltà ai nerazzurri, in testa al proprio campionato gli scozzesi non sono riusciti ad avere la meglio sul Salisburgo chiudendo al secondo posto nel girone di Europa League alle spalle degli austriaci.

    RIEPILOGO SEDICESIMI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE

    Young Boys – Everton

    Torino – Athletic Bilbao

    Siviglia – Borussia Moenchengladbach

    Wolfsburg – Sporting Lisbona

    Ajax – Legia Varsavia 

    Aalborg – Bruges 

    Anderlecht – Dinamo Mosca

    Dnipro – Olympiacos

    Trabzonspor – Napoli

    Guingamp – Dinamo Kiev

    Villarreal – Salisburgo

    Roma – Feyenoord 

    Psv – Zenit

    Liverpool – Besiktas 

    Tottenham – Fiorentina

    Celtic – Inter

  • Calcio, l’Italia piazza una cinquina per il rilancio

    Calcio, l’Italia piazza una cinquina per il rilancio

    Il calcio italiano si prende una discreta rivincita parziale con le coppe europee e ora ha una chance ancora più grande di quella che aveva la scorsa stagione con la Juventus in Europa League e la finale in casa propria. Napoli, Fiorentina, Torino e Inter possono, e lo hanno dimostrato, di poter dire la loro in Europa League classificandosi senza troppi patemi ai sedicesimi di finale, adesso alla truppa qualificata in toto, si aggiunge la Roma che come la Juventus lo scorso anno, è uscita dalla Champions League solo per dettagli e sfortuna.

    La Juventus in Champions ha il compito più proibitivo questo è certo, il gap con le big d’Europa è incolmabile al momento ma la Vecchia Signora ci ha abituato nella sua storia che al tempo stesso gli scontri diretti possono ribaltare il pronostico ed esaltano gli uomini soprattutto se l’avversario è più forte. Il pensiero va ovviamente alla doppia sfida con il Real Madrid della scorsa stagione quando i bianconeri a Madrid non sfigurarono ed al ritorno meritavano qualcosa di più di un pareggio, le merengues alla fine vinsero la Coppa contro l’Atletico Madrid.

    Napoli, Roma e Fiorentina hanno la rosa ed i mezzi tecnici per arrivare in fondo all’Europa League senza penalizzare troppo il loro percorso in campionato. Inter e Torino possono avere qualche problema in più ma Ventura e Mancini sono due vecchie volpi che coadiuvate dall’entusiasmo del tifo hanno le carte ed i numeri per essere imprevedibili.

    Esultanza dei giocatori del Torino dopo la bella vittoria in Danimarca | Foto Twitter
    Esultanza dei giocatori del Torino dopo la bella vittoria in Danimarca | Foto Twitter

    Poi c’è il mercato, un mercato di gennaio che mai come quest’anno potrebbe rappresentare un fattore determinante, in bene o in male, per il resto della stagione ed una pianificazione futura. Inter e Roma hanno qualche ceppo ai piedi messo dalla UEFA ma non devono più di tanto ritoccare la rosa per fare un salto di qualità perché non ce n’è bisogno per i giallorossi e perché al limite si deve sfoltire e rinverdire per i nerazzurri. La Fiorentina deve anche lei sfoltire, ma nel contempo può inserire pezzi pregiati nel suo scacchiere in modo da porre nuove basi anche per la prossima stagione.

    Il Torino non ha al momento gioiellini nella lista spesa di qualche grande club come accadde con Cerci, Immobile, D’Ambrosio e Ogbonna tuttavia è molto attivo sul mercato per cercare di inserire altre frecce all’arco di Ventura. Il Napoli è il rebus più grande, ha tutto per mettere il sigillo in Europa e candidarsi con forza alla terza posizione in campionato ma per un motivo o per l’altro offre prestazioni altalenanti. Il suo poco attivismo sul mercato estivo era determinato dal passaggio o meno del turno preliminare di Champions League, adesso è il momento che De Laurentiis puntelli la squadra con qualcosa di livello internazionale alto, soprattutto sugli esterni bassi o a centrocampo.

    E infine la Juventus, il passaggio agli ottavi di Champions porta buoni liquidi, madama non è abituata a vezzi e esborsi astronomici per vincere ma se vuole fare quel benedetto salto di qualità è questo il momento per piazzare un paio di colpi veri, visto che poi in estate subentrano i fantamilioni delle big e i top player migrano verso lidi dorati per poi rimanere delusi durante la stagione.

    Non importa chi, non importa come ma mai come questa volta da quando è stata istituita l’Europa League il calcio italiano ha la possibilità di vincere il trofeo.

  • Rivoluzione viola, Cuadrado verso l’addio?

    Rivoluzione viola, Cuadrado verso l’addio?

     

    E’ un Vincenzo Montella delusissimo quello che esce dall’ “Artemio Franchi” di Firenze dopo l’ultima fatica della fase a gironi di Europa League per la sua Fiorentina. Oltre ad una prestazione opaca dei viola c’è anche da digerire il malumore di Juan Cuadrado, sostituito dopo 24 minuti di gioco e che non ha digerito per nulla bene il cambio.

    Un gesto di stizza evidente e la faccia di pietra che dicono molto sullo stato umorale del trequartista colombiano autore di una stagione fin qui sotto il suo standard. Le assenze di Gomez e di Rossi la scorsa stagione infatti erano state sopperite nel migliore dei modi proprio dall’apporto incredibile che ha dato Cuadrado, ponendo la Fiorentina sempre in zone alte di classifica, questa stagione invece stessi problemi per i viola ma con diverse prestazioni da parte del colombiano e la viola infatti si ritrova leggermente attardata.

    Sono deluso della prestazione, soprattutto nella prima ora, a livello di atteggiamento e di volontà“.

    Queste parole dicono molto da parte di Montella sulla prestazione dei suoi ragazzi che sono usciti sconfitti dal confronto casalingo contro la Dinamo Minsk. Dicono molto perché il tasto della concentrazione e della cattiveria hanno sempre fatto da caposaldo per i concetti che il tecnico campano vuole implementare nelle sue squadre. Oltre a questo stato d’animo Montella lascia anche altre due frasi che sono da interpretare, o meglio possono voler dire molto sulla futura permanenza in viola di alcuni giocatori.

    Mi aspettavo di più, perché credo che la differenza tra le due squadre sia netta. Mi aspettavo delle risposte ulteriori e credo comunque di averle avute“.

    Juan Cuadrado | Foto Twitter
    Juan Cuadrado | Foto Twitter

    E’ chiaro che il riferimento è verso quei giocatori che sono stati impiegati poco fino ad oggi e che proprio l’Europa League dovrebbero usarla per rilanciarsi e dimostrare di essere all’altezza dei titolari ed invece hanno mostrato uno scarso impegno. Ma il riferimento è anche verso giocatori come Cuadrado che non sarebbero dovuti partire tra i titolari e che non hanno fatto vedere di cosa sono capaci:

    “Le partite si vincono con gli attaccanti e Gomez era l’unico che avessi, Cuadrado non stava bene prima della gara, è squalificato per domenica e ho cercato di farlo giocare. L’ho cambiato perché non era con la testa prima della partita”.

    Un giudizio negativo e pesante che fa da contro altare alle prestazioni positive di Marin e soprattutto del giovane Minelli che ha proprio sostituito il colombiano dopo 24 minuti di partita e nella sua prestazione fatta di numeri e ottimi palloni giocati mette a segno anche l’assist per Marin per l’1-2 finale. Altro giocatore che sta regalando prestazioni discontinue in stagione è il difensore Gonzalo Rodríguez ma il cambio per lui è arrivato al 59° quando Montella voleva dare più dinamismo alla manovra viola, già sotto di due reti, con l’inserimento di Pizarro.

    Cuadrado in stagione non sta brillando ed il nervosismo al momento del cambio pongono anche l’attenzione sul suo rapporto con il tecnico e dire che il rinnovo del contratto è una questione di pochi mesi fa, con un legame rinnovato fino al 2019, un ingaggio alto in rosa ed una clausola rescissoria par a 35 milioni di Euro. Tutte cifre che non spaventano il Manchester United e Louis Van Gaal, infatti proprio i Red Devils sono sempre in caccia del talentuoso trequartista colombiano e dall’Inghilterra continuano ad essere sicuri sul fatto che Cuadrado a gennaio si trasferirà laggiù, proprio grazie alla clausola rescissoria che mette in condizione la Fiorentina di dover accettare l’offerta del Manchester alla cifra impostata sul contratto e le ultimissime parlano anche dell’interesse del City, che vorrebbe inserirsi nella trattativa con una cifra pari a 28 milioni di sterline (35 milioni di Euro)

    Oltre a Cuadrado la Fiorentina potrebbe cedere Ilicic, anche stasera autore di una prova incolore, che fa gola alla Sampdoria ed in entrata si allargano le possibilità di Sebastian Giovinco, sempre più lontano dalla Juventus e non gradito dalla tifoseria del Torino, altra pretendente del giocatore.

     

  • Serie A: La Roma non sfrutta la frenata della Juve

    Serie A: La Roma non sfrutta la frenata della Juve

    La Roma recupera in extremis il risultato con il Sassuolo e non riesce ad approfittare dello stop avuto dalla Juventus nella trasferta di Firenze.

    I giallorossi che in teoria avevano la possibilità di portarsi a -1 dalla compagine torinese, nella sfida contro i neroverdi hanno faticato tantissimo per riuscire a rimontare lo 0-2 e portare a casa quel punticino che lascia la distanza immutata, a -3, dalla vetta.

    Le due contendenti allo scudetto quindi viaggiano di pari passo rallentando il ritmo e le colpe possono essere diverse: dal turnover in vista delle delicatissime sfide Champions, all’ottimo stato di salute delle due avversarie che in questo turno hanno sfidato Juventus e Roma.

    Partiamo con la nostra analisi partendo dall’anticipo di ieri sera di Firenze.

    FIORENTINA – JUVENTUS 0-0

    Allo Stadio Franchi, Allegri sceglie di preservare alcuni titolari, in vista della gara con l’Atletico Madrid di martedì prossimo, e modifica il modulo, tornando al 3-5-2. Stesso modulo di Montella che confida nella verve di Cuadrado e in Gomez tornato al gol nello scorso turno.

    La gara è stata povera di emozioni con le due squadre che hanno pensato più a cercare di non perdere piuttosto che a cercare di vincere. Un paio di guizzi di Pogba, poi impreciso nel momento di fare l’ultima giocata, una conclusione di Cuadrado, disinnescata da Buffon, un super intervento di Bonucci su Mario Gomez dopo un invenzione del buon Mati Fernandez, questo è quello che ha raccontato l’anticipo del venerdì.

    ROMA – SASSUOLO 2-2 (15°, 17° Zaza (S), 78° rig., 92° Ljajic (R))

    L'errore di De Sanctis che permette a Zaza di segnare lo 0-1
    L’errore di De Sanctis che permette a Zaza di segnare lo 0-1

    Se la Juventus è parsa “distratta” dalla Champions e schierata in campo con abbondante turnover, lo stesso si può dire per la Roma. Garcia probabilmente decide di rinunciare a troppi titolari anche se molto probabilmente sulla gara pesa tantissimo il pasticcio di De Sanctis al 15° quando dopo un retropassaggio, sull’attacco di Zaza, rinvia addosso all’attaccante della nazionale con la palla beffarda che si infila in rete. Passano due minuti e la Roma pare ancora sotto shock, sbaglia il fuorigioco e Zaza fa doppietta. La squadra di Garcia prova una reazione furiosa, colpisce una traversa, anche per merito di Consigli, ma non riesce a segnare. Ad inizio ripresa De Rossi sembra completare la frittata facendosi espellere e le speranze di avvicinare la Juventus vanno pian piano calando. Al 78° però la partita si riapre con un calcio di rigore, che fa infuriare i calciatori del Sassuolo, per un mano di Vrsaljko. Ljajic trasforma ed accorcia le distanze. Al 92° la rimonta viene completata ancora da Ljajic che spinge in gol dopo una bella giocata di Florenzi. E’ parità, la Juve è sempre là a 3 punti, un’occasione persa che però per come si era messa la gara, ha il sapore del punto guadagnato.

  • Fiorentina-Juventus, molto più che un derby

    Fiorentina-Juventus, molto più che un derby

    Diventa quasi inutile, ogni anno presentare questa gara, non c’è generazione di tifosi di calcio, da nord a sud e oltre i confini nazionali che non conosca Fiorentina-Juventus. Una rivalità che a volte trascende in odio, schermaglie dialettiche tra dirigenti che spesso rasentano l’insulto e vere e proprie battaglie sul campo con quello che il popolo vuole vedere in un match di questo tipo, ventidue gladiatori in campo.

    Questa partita quando si gioca oscura quanto c’è attorno perché anche il resto d’Italia si ferma e osserva con stupore come si evolve una sfida eterna capace di tirare fuori qualsiasi tipo di risultato  rovesciando spesso il pronostico. Fiorentina-Juventus è l’emblema del riscatto, per quelle città come Firenze e Napoli che non hanno una seconda squadra cittadina, di poter battere un acerrimo rivale e manifestare la propria superiorità, in termini locali, sui potenti. Un po’ come a dire “In Italia detti legge, ma qui no!“.

    Tifosi viola manifestano contro la Juventus | Foto Twitter
    Tifosi viola manifestano contro la Juventus | Foto Twitter

    In passato abbiamo visto cosa Fiorentina-Juventus sia capace di generare in termini di indecenza sportiva, con addirittura una città intera mobilitata a tentare di bloccare la cessione di Roberto Baggio, idolo viola, all’odiata Vecchia Signora oppure con i ripetuti cori macabri dei tifosi viola per i caduti dell’Heysel o ancora con l’aver dato fuoco in città all’unico Juventus Club presente. Dall’altra parte i tifosi juventini non si risparmiano, lanciano cori agghiaccianti paragonando i rivali alle vittime ebree della Seconda Guerra Mondiale e approfittando anche di amichevoli estive per fare agguati ai tifosi viola.

    Insomma ce n’è per tutti, ma la rivalità è viva e sentita anche dalle componenti del campo e dai presidenti. La storia di questo intreccio viola-bianconero nasce probabilmente nell’ottobre 1928, quando la Fiorentina venne battuta a Torino con un sonoro 11-0, risultato che per le rivalità campanilistiche di allora era un vero e proprio insulto ratificato poi 25 anni dopo con un roboante 8-0 per la Vecchia Signora. Questi due fatti sono stati il germe di una rivalità che poi diverrà feroce negli anni ’80.

    6 maggio 1982, Fiorentina e Juventus sono entrambe in testa al campionato, i viola vanno a Cagliari mentre la Juventus deve giocare in casa del Catanzaro. A Cagliari Antognoni serve un assist a Graziani che di testa anticipa il portiere sardo per lo 0-1, ma l’arbitro annulla per una presunta ostruzione sul portiere rossoblù. A Catanzaro la Juventus vince con una rete su calcio di rigore segnato da Brady. A fine partita le parole dell’idolo viola Antognoni parlarono di furto del titolo da parte dei bianconeri e la ferrea rivalità venne servita al popolo in un piatto d’argento.

    Altro tassello importante per la costruzione di questo epico scontro è stata la finale di Coppa UEFA del 1990. La stagione avrebbe portato l’Italia verso il Mondiale in casa e per questo molte squadre, mentre venivano ristrutturati gli stadi, dovevano giocare fuori le partite casalinghe, nel caso della Fiorentina lo stadio di casa fu il “Renato Curi” di Perugia. La Finale di Coppa UEFA ebbe un primo capitolo a Torino, con la vittoria della Juventus per 3-1 ma con numerose polemiche per la seconda rete bianconera di Casiraghi, a fine gara proprio su questo fatto Giuseppe Volpecina dichiarò che la Juventus nella gara di ritorno sarebbe stata massacrata. Il match di ritorno però non poteva disputarsi a Perugia per la squalifica del campo e così venne scelta come sede Avellino, una città che lega la Juventus con molti tifosi campani, decisione che fece infuriare la componente viola. La partita termino 0-0, la Juventus vinse la Coppa e tifosi bianconeri e dell’Avellino si unirono in un gemellaggio esistente ancora oggi. Tutto ciò fece crescere ancora di più l’odio per i colori bianconeri da parte dei fiorentini.

    Roberto Baggio esce raccogliendo una sciarpa della Fiorentina | Foto Twitter
    Roberto Baggio esce raccogliendo una sciarpa della Fiorentina | Foto Twitter

    Del trasferimento di Roberto Baggio nella stagione successiva abbiamo già parlato, fece scalpore proprio da parte di Baggio il rifiuto di calciare un rigore contro i viola e l’uscita anticipata del campionissimo con la sciarpa della Fiorentina al collo nella stessa partita, fatto che nonostante poi le prodezze, un pallone d’oro etc. incrinò per sempre l’amore dei tifosi bianconeri verso di lui. Poi la storia di questa sfida eterna l’hanno dipinta Batistuta, Del Piero e nell’ultima occasione Giuseppe Rossi.

    Un cartello in un punto vendita dei biglietti di Firenze | Foto Twitter
    Un cartello in un punto vendita dei biglietti di Firenze | Foto Twitter

    FIORENTINA-JUVENTUS, le probabili formazioni:

    Fiorentina (3-5-2): Neto; Rodríguez, Savic, Basanta; Joaquin, Mati Fernandez, Pizarro, Borja Valero, Alonso; Gomez, Cuadrado.

    All.: Vincenzo Montella.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Ogbonna, Bonucci, Chiellini; Pereyra, Vidal, Pirlo, Pogba, Evra; Coman, Tevez.

    All.: Massimiliano Allegri.

  • Europa League: per tre c’è il passaggio del turno

    Europa League: per tre c’è il passaggio del turno

    Si è disputato il penultimo turno della fase a gironi di Europa League 2014/2015: la Fiorentina centra anche il primo posto vincendo 2-1 a Guingamp. Il Napoli pareggia 0-0 a Praga con lo Sparta e ottiene il passaggio ai sedicesimi. Anche l’lnter, 2-1 al Dnipro è prima nel suo girone. Tutto rimandato all’ultima giornata per il Torino: 0-0 in casa con il Bruges.

    SPARTA PRAGA – NAPOLI 0 -0 Pareggio senza reti per il Napoli di Benitez nel freddo di Praga, ma pass per i sedicesimi di finale ottenuti con un turno di anticipo. E’ l’unico aspetto positivo di una serata che ha evidenziato una certa difficoltà per la squadra di Benitez nel costruire palle gol. Nel primo tempo lo Sparta ha sfiorato due volte il vantaggio: lo Sparta sfiora due volte il vantaggio: Husbauer calcia al volo da fuori, la traiettoria scavalca Rafael ma si ferma sulla traversa, Lafata arriva primo di testa sulla palla ma Rafael è bravo nella respinta disperata. Nella ripresa due buone occasioni per il Napoli: prima Zapata, subentrato a Higuain non arriva sul cross basso di Mesto, poi Hamsik di testa da buona posizione manda alto.

    GIUNGAMP – FIORENTINA 1-2 Vittoria e primo posto conquistato nel girone dalla Fiorentina con il successo per 1-2 sul Guingamp in Francia. Al 6’ Babacar si presenta solo davanti a Lössl, il portiere si oppone in uscita, poi Sankoh anticipa Lazzari, a far rimanere viva l’azione c’è però Aquilani, che non si fa ingolosire dal tiro, ma serve un assist al bacio per Marin, il morbido tocco del tedesco gonfia la rete. Al 13′ il secondo gol: Babacar il quale è servito

    Lo stadio di Varsavia ospiterà la finale di Europa League nel 2015
    Lo stadio di Varsavia ospiterà la finale di Europa League nel 2015

    alla perfezione da un cross basso di Vargas; al 44′ la squadra di casa ha accorciato le distanze:  combinazione veloce tra Pied e Marveaux spezza in due la difesa viola, Basanta prova a rimediare, ma l’arbitro Eskov giudica da rigore l’intervento, Beauvue spiazza Tatarusanu dal dischetto.  Finisce 1-2 per la squadra di Montella che è stata brava e fortunata.

    INTER – DNIPRO 2-1 L’Inter sconfigge soffrendo il Dnipro per 2-1 e si assicura il primo posto nel girone di Europa League.  Rotan approfitta dell’errore di Jesus recuperando la palla, facendo un apertura per Konoplyanka, Guarin tarda a chiudere e il mancino inventa un sinistro su cui Handanovic mette le mani per rallentarla, sulla ricaduta, Rotan è ancora più rapido di Juan Jesus e mette dentro per il vantaggio ospite;  al 27’ Guarin stende Cheberyachko e l’arbitro decreta il rigore;  dal dischetto va proprio Konoplyanka ma Handanovic è bravo a parare il sesto rigore consecutivo. Due minuti la squadra di Mancini agguanta il pari: Kuzmanovic con un piattone trova lo spiraglio giusto. Il gol della vitoria è arrivato al 50′: Dodò sulla sinistra rientra, palla per Hernanes e passaggio nel corridoio per Osvaldo il cui diagonale è preciso.

    TORINO – BRUGES 0-0 Il Torino spreca un’altra chance, dopo il passo falso in Finlandia per chiudere il discorso qualificazione; è 0-0 contro un Bruges il quale deve principalmente ringraziare le parate del portiere Ryan in serata di grazia con cinque interventi, di cui due prodigiosi su Martinez e altrettanti su Molinaro e Larrondo, impedisce ai ragazzi di Ventura di interrompere il digiuno casalingo di gol che dura ormai da un mese. Una prestazione che, nel complesso, fa ben sperare in vista dell’ultima giornata di Europa League in programma in Danimarca in trasferta.