La Fiorentina è pronta per iniziare la prima parte della preparazione estiva in vista della nuova stagione, al fresco di Cortina d’Ampezzo, la perla delle Dolomiti, dove rimarrà dal 14 Luglio al 29 Luglio, con una squadra in cui la parola d’ordine è “lavori in corso”, dato che l’organico non è stato ancora completato in modo significativo sul mercato. Ecco perchè Pantaleo Corvino sta cercando di attivarsi proprio in queste ore per mettere a segno un colpo importante nel reparto che più necessita di rinforzi, ossia il centrocampo. L’identikit del “bersaglio” ideale conduce ad Alberto Aquilani, tornato provvisoriamente in terra inglese al Liverpool, ma con tutta probabilità sul piede di partenza per precisa volontà sua oltre che dei Reds che non vogliono più corrispondere ingaggi elevati come il suo, pari a circa 4 milioni di euro a stagione. Aquilani gradirebbe un ritorno in Italia (anche per ragioni familiari, dato che è diventato padre da pochi mesi) e la Fiorentina potrebbe essere una destinazione molto gradita, anche in vista di una visibilità maggiore rispetto alla Premier League, finalizzata ad ottenere una convocazione dal cittì Cesare Prandelli per gli Europei della prossima estate. La problematica principale riguarda la necessità di convincere il Liverpool a concedere il centrocampista in prestito con diritto di riscatto integrale alla fine della prossima stagione, come Pantaleo Corvino vorrebbe, una formula non particolarmente gradita ai Reds che, invece, gradirebbero la cessione immediata per recuperare liquidità da investire sul mercato. In tal senso, potrebbero preferire la ricca offerta del Sunderland di circa 14 milioni di sterline. Si attendono sviluppi nei prossimi giorni, prima della fine della prima parte del ritiro di Cortina d’Ampezzo.
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Asse Torino – Firenze: aria di maxi-scambio
In attesa del “top-player” la Juventus si guarda intorno per cercare un esterno sinistro che si adatti al 4-2-4 di Antonio Conte. Dopo il ripensamento su Bastos e la complicata trattativa per Vucinic (troppi i 20 milioni chiesti per il montenegrino) la soluzione per la fascia mancina potrebbe arrivare da Firenze. Marotta starebbe pensando di conciliare la necessità di sfoltire la rosa e di reperire un giocatore a prezzi contenuti proponendo alla “Viola” uno scambio che porterebbe in bianconero Juan Manuel Vargas. Le contropartite non mancano: in primis c’è Amauri che dopo il prestito al Parma ha dimostrato di poter ancora giocare a buoni livelli e potrebbe sostituire Gilardino nell’eventualità in cui il bomber italiano decidesse di accettare le proposte arrivate dalla Francia. Altro giocatore apprezzato in Toscana è Martinez: la “Vecchia Signora” vorrebbe disfarsi dell’uruguayano dopo l’ultima pessima stagione e difficilmente troverebbe qualcuno disposto a pagare i 12 milioni sborsati per strapparlo al Catania. Ultimo pezzo del puzzle è Momo Sissoko che ha già fatto sapere di avere la valigia pronta e sicuramente in grado di dare fisicità alla mediana di Mihajlovic. Il problema potrebbe essere costituito dagli ingaggi percepiti dai bianconeri, ma non è detto che non si riesca a trovare l’accordo per convincerli a lasciare Torino.
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Juve, Santana l’esterno per Conte?
La strategia della Juventus sul mercato pare un rebus, con voci ed illazioni che continuano a rincorrersi, con ipotetici colpi ad effetto ancora molto lontani, con errori macroscopici di valutazione circa il non riscatto di alcune pedine potenzialemente fondamentali (come Alberto Aquilani), con cifre esagerate spese per l’ acquisto di uomini non propriamente decisivi, come Lichtsteiner, e riscatti più che dubbi nella loro effettiva utilità ai fini del gioco, come quello di Marco Motta. Nonostante il clima di “working progress”, qualcuno – dall’esterno – prova a far chiarezza, per rivelare quali siano gli orientamenti della dirigenza. Una parola chiave, su tutte: cessioni. La Juventus, infatti, nonostante gli aumenti di capitali, ha bisogno di reperire liquidità, oltre che di sfoltire la rosa, come lo stesso mister Conte ha richiesto (anche in vista di impegni ridotti in stagione, non dovendo disputare le Coppe Europee). Dopo le cessioni, che andrebbero a riguardare soprattutto il reparto offensivo, con Vincenzo Iaquinta ed Amauri – rientrato provvisoriamente alla base – come i maggiori indiziati in chiave partenze, si punterà all’ acquisto di un attaccante di prima fascia, il cosiddetto colpo ad effetto tanto paventato da Beppe Marotta, una sorta di zuccherino per i tifosi, che dovrà, poi, rivelare la sua reale utilità ed importanza nel corso della stagione. Per il ruolo di esterno si potrebbe ancora ricorrere ad un colpo low cost, le dichiarazioni-rivelazioni dell’agente Fifa Marco Piccioli, oltre che procuratore del “Fiorentino” Santana, che dichiara di aver avuto un incontro informale con la dirigenza bianconera, una “chiacchierata”, per sondare il terreno sul possibile arrivo del suo assistito alla Juventus. Santana, infatti sarebbe un esterno offensivo perfetto per il tipo di gioco di mister Conte, basato proprio sul gioco sugli esterni. Per un contatto più concreto, però, bisognerà attendere l’espletamento delle priorità prima citate, ossia lo sfoltimento della rosa e l’ acquisto del “big”. Dopodichè, Santana potrebbe essere un obiettivo possibile.
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La Red Bull vuole la Fiorentina, smentita dei Della Valle
Fantacalcio o realtà? A Firenze si interrogano ancora, nonostante le pronte smentite della proprietà Della Valle, circa la fondatezza della notizia trapelata nella giornata odierna di un interessamento della Red Bull, la nota marca di bibite analcoliche alla taurina e già azionista di un top team di Formula Uno, all’acquisto della Fiorentina. Inoltre pareva che oltre alla Red Bull ci fossero anche alcuni fantomatici milionari del Qatar pronti a rilevare il club viola. Era già accaduto in passato che circolassero alcune voci – poi rivelatesi infondate – sull’interessamento dell’azienda austriaca all’acquisizione di quote di club calcistici italiani (come il Torino), ma stavolta la notizia appariva più veritiera, o meglio verosimile, anche alla luce di una condotta alquanto “pigra” della dirigenza Viola sul mercato in questo mese di Giugno, e con la posizione del tecnico Sinisa Mihajilovic in bilico e non del tutto chiara, almeno fino all’arrivo di Gasperini all’Inter. La notizia, però, ha destato dall’apparente torpore la dirigenza Viola che ha reagito con la diffusione di un comunicato “chiarificatore” in merito alla vicenda apparso sul sito ufficiale della società, per sgombrare definitivamente il campo da eventuali illazioni ed invenzioni da parte della stampa: parole dirette e chiarissime, anche dure nei toni, per evitare ulteriori fraintendimenti e per definire “ridicole” ed “infondate” l’eventualità di interessamento da parte di soggetti terzi all’acquisto del club. La nota ufficiale aggiunge come sia “paradossale” dover continuare a smentire voci inerenti notizie assolutamente “inesistenti”. Un messaggio chiaro a coloro che diffondono tali voci, insomma. Capitolo chiuso almeno per ora, a meno che non circoli qualche altra notizia “paradossale” in proposito.
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Comproprietà, D’Agostino torna a Udine
L’ora della risoluzione delle comproprietà, nella sede della Lega Calcio a Milano, è un momento atteso soprattutto dai calciatori in bilico fra due squadre, per conoscere il proprio “destino” per la prossima stagione. Ben ventidue le situazioni contrattuali incerte da risolvere alle buste ed, in particolare, quella di Gaetano D’Agostino, pezzo pregiato e regista di qualità, ambito in passato dalla Juventus due stagioni fa e poi gradito anche al Real Madrid, che aveva spesso dichiarato il suo interessamento per il giocatore prima di concludere l’acquisto di Xabi Alonso. In quell’occasione, però, il prezzo fissato dall’Udinese, circa 25 milioni di euro, raffreddò l’interessamento delle Merengues, e D’Agostino venne poi girato alla Fiorentina. Ora, invece, Gaetano D’Agostino tornerà, almeno per il momento dato l’esito dell’apertura delle buste, ad Udine. La Fiorentina, infatti, che deteneva l’altra metà del cartellino ha giocato al ribasso dell’offerta in busta, e l’Udinese ha rilevato il calciatore a titolo definitivo. Per lui, però, una sorte non propriamente favorevole, nonostante nel recente passato paresse che la sua carriera stesse per decollare: anche l’Udinese non pare interessata a mantenerlo in organico per la prossima stagione, così come ha già dichiarato il direttore sportivo friulano Larini, e proverà a cederlo al Parma, che aveva già mostrato il suo interessamento verso il centrocampista palermitano. Fra le altre comproprietà più rilevanti da risolvere alle buste, Albin Ekdal ritorna alla Juventus, che ha offerto 1,3 milioni contro il milione del Bologna, mentre il portiere Emiliano Viviano va all’Inter, che ha battuto l’offerta del Bologna, pronto a cambiare presto destinazione, direzione Roma sponda giallorossa.
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Mutu al Cesena, è ufficiale. Il rumeno lascia la Fiorentina
Era nell’aria già da parecchio tempo nonostante la trattativa aveva subìto una brusca frenata proprio in questi ultimi giorni: il Cesena ha perfezionato l’acquisto a titolo definitivo dalla Fiorentina di Adrian Mutu. L’attaccante rumeno si trasferirà così in Romagna dopo averla sfiorata già in passato durante il mercato di riparazione di gennaio di alcuni mesi fa. Mutu firmerà un contratto biennale con opzione per il terzo a ingaggio ridotto lasciando Firenze dopo 5 anni vissuti tra gioie calcistiche e dolori extracalcistici: l’attaccante, reduce già da una condanna sportiva per uso di cocaina ai tempi del Chelsea, fu infatti squalificato per 9 mesi dopo essere risultato positivo alla subitramina in ben due controlli antidoping, poi l’abbandono del campo di allenamento senza permesso (pare che ci sia stato proprio il mancato passaggio di Mutu al Cesena durante la finestra di mercato di gennaio) che ha incrinato definitivamente i rapporti con la dirigenza viola ma nonostante questo il giocatore, messo dapprima fuori rosa, è stato perdonato nuovamente e reintegrato il 3 febbraio dopo aver rotto il rapporto con i suoi vecchi procuratori, i fratelli Becali, che avevano avuto in quell’occasione screzi non di poco conto con il ds Pantaleo Corvino e il presidente Andrea Della Valle riappacificandosi sia con i vertici dirigenziali che con la tifoseria viola. Mutu nella sua lunga permanenza a Firenze ha realizzato la bellezza di 54 reti in 112 presenze in campionato e 69 gol totali, considerando anche le coppe, timbrando per 143 volte il cartellino con la maglia viola. Ora la nuova avventura a Cesena dopo le esperienze in passato con Inter, Verona, Parma, Chelsea e Juventus.
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Mihajlovic snobba l’Inter: “Resto a Firenze”
Nei giorni scorsi aveva messo già le cose in chiaro affidandosi ad un comunicato stampa diramato di comune accordo con la società viola, oggi Sinisa Mihajlovic ha ribadito più forte di prima la sua volontà di rimanere alla guida della Fiorentina spazzando via le voci che volevano un suo approdo sulla panchina dell’Inter. Il tecnico serbo lo ha fatto pubblicamente nel pomeriggio con una conferenza stampa organizzata nelle stanze dell’Artemio Franchi. “Voglio restare qui e dimostrare quanto valgo. Non mi piace andare via altrove prima di averlo fatto. Io non ho mai avuto nessun dubbio nel rimanere” le prime parole di Sinisa Mihajlovic che poi ammette di aver ricevuto la telefonata da parte dell’Inter spiegando come abbia declinato la proposta: “E’ vero, sono stato contattato dall’Inter qualche giorno fa e mi hanno chiesto la possibilità di andare ad allenare i nerazzurri, io ho chiamato Corvino e gli ho detto della telefonata. Al ds ho detto che volevo restare a Firenze per tanti motivi. Ringrazio la società che in questo anno si è comportata molto bene con me, non mi ha mai messo in discussione, mi ha sempre dato fiducia“. Discorso chiuso quindi: la decisione del tecnico viola spalanca così le porte della panchina dell’Inter a Gian Piero Gasperini che ieri ha trovato l’accordo con i vertici del club nerazzurro. E’ questione di ore, nel fine settimana ci sarà l’annuncio.
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Delio Rossi: Sabatini miglior ds d’Italia
Delio Rossi, ex tecnico del Palermo e attualmente senza squadra parla del suo futuro e degli ultimi contatti avuti. In questo senso ammette che il ds della Roma, Walter Sabatini, lo aveva contattato prima che Luis Enrique venisse formalmente annunciato: “è parzialmente vero – dichiara – Walter, prendendo Luis Enrique, ha fatto una scelta coraggiosa e fuori dal normale. In questo momento a Roma serve un allenatore che non ha precedenti. Mi auguro che sia buona scelta”.
Probabilmente i trascorsi di Rossi alla Lazio, con relativo tuffo nella fontana del Gianicolo dopo la vittoria di un derby, hanno ostacolato la trattativa. Ma il tecnico non la pensa così perchè “non penso sia stato questo il motivo. Penso sia sciocco scegliere un allenatore in base al fatto che abbia allenato i cugini”. E comunque Rossi vuole sottolineare la stima che nutre nei confronti di Sabatini che considera “il migliore ds d’italia, competente di calcio, non venditore di fumo”. “La Roma ha fatto un grande acquisto con lui. Ci unisce grande stima umana e professionale”. Per quanto riguarda i contatti avuti con altre squadre della serie A l’allenatore riminese è categorico: “non sono stato contattato né dall’Inter, né dalla Fiorentina”. Pare però che ci siano altri club sulle sue tracce quando rivela che “se volessi allenare una squadra ce l’avrei. Il problema è che non ritenevo di essere la persona giusta per portare avanti quel progetto. Se devo allenare tanto per allenare, allora resto fermo. A me deve scattare la scintilla. Fino ad esso non c’è stata la situazione che mi ha fatto scatrttare quella scintilla”. Una battuta anche sulle dinamiche che regolano la scelta dell’allenatore in Italia: “i presidenti pensano che se prendono Van Gaal piuttosto che Delio Rossi è uguale. Io non sono d’accordo: un presidente deve tracciare una strategia, e deve trovare una persona che porti avanti il suo progetto. E poi deve mettere l’allenatore in condizioni di poterlo portare avanti. Questo spiega perché noi cambiamo sempre allenatore mentre in altri paesi ci sono persone che sono 15 e 20 anni sulla stessa panchina. In generale penso ci sia mancanza di progetto chiaro e diviso. L’allenatore è parte integrante del progetto, se il progetto c’è”
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Niente Inter, Mihajlovic resta a Firenze
Un’altra candidatura da cestinare per l’Inter. Come si apprende dal sito ufficiale della Fiorentina, Sinisa Mihajlovic si siederà sulla panchina viola anche per la prossima stagione. Il tecnico serbo era uno dei principali candidati alla successione di Leonardo viste le difficoltà nerazzurre di arrivare a Villas Boas e Capello, il primo ha declinato la proposta di Massimo Moratti mentre per il secondo è attesa una risposta nelle prossime ore. Questo il comunicato della società viola: “L’allenatore Sinisa Mihajlovic e l’ACF Fiorentina ribadiscono che il rapporto professionale esistente non è in discussione, come del resto era già stato chiarito nei giorni passati anche dallo stesso Mihajlovic“. In un primo momento l’ex difensore di Roma, Sampdoria, Lazio e Inter sembrava aver ceduto al fascino di poter allenare la squadra interista, desiderio peraltro il suo mai celato, questa volta da attore principale essendo stato il vice di Roberto Mancini durante l’esperienza nerazzurra dal 2006 al 2008. E invece pare proprio che i destini di Mihajlovic e Inter non debbano mai unirsi considerando anche che nella passata stagione Sinisa fu vicino al trasferimento a Milano salvo poi il ripensamento in extremis del presidente nerazzurro che gli preferì Rafa Benitez.
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Gila prepara l’addio “non voglio illudere nessuno”
Alberto Gilardino parla del suo futuro, e della eventuale permanenza in Viola con molta schiettezza, e con la volontà di essere sincero nei confronti dei tifosi della Fiorentina che lo hanno sempre sostenuto. Senza dubbio, nel club Viola la situazione non è delle più lineari, anche perchè – nonostante le dichiarazioni del Mister Sinisa Mihajilovic abbiano lasciato intendere la sua volontà di restare a Firenze – è sempre in agguato l’eventuale chiamata dell’Inter, soprattutto dopo in “no” dell’ essimo candidato Villas Boas. Nella giornata odierna, Gilardino ha rivestito i panni del “Magnifico Messere” per la partita di calcio storico fra rossi e bianchi, e ha colto l’occasione per chiarire la sua posizione, anche alla luce di possibili clamorose partenze dalla Viola, come quella di Donadel, di Mutu, e con tutta probabilità anche di Montolivo. L’attaccante biellese ha dichiarato di aver ancora due anni di contratto e di trovarsi molto bene a Firenze anche se, da qui al 30 Agosto “non si sa cosa possa succedere”: una frase eloquente, testimonianza della possibilità che non esclude l’ eventualità di andare altrove. Anche perchè, dalla parole di Gila, trapela un po’ di delusione per il fatto che la società non lo abbia mai dichiarato pubblicamente “incedibile”. Se dovesse partire, le offerte non mancherebbero: in Spagna, infatti, Gilardino piace molto e per lui tale destinazione sarebbe gradita. Anche perchè, nell’anno degli Europei e con una concorrenza molto agguerrita in attacco, per Gila è fondamentale giocare e segnare con regolarità e continuità. Lui stesso si augura di poterlo fae a Firenze, in coerenza con la scelta operata tre anni fa quando lasciò il Milan per la Viola, proprio per potersi sentire al centro di un progetto.