Tag: fiorentina

  • Fiorentina-Catania 2-2, le pagelle. Furia Jovetic

    Fiorentina-Catania 2-2, le pagelle. Furia Jovetic

    Pareggio al Franchi di Firenze tra Fiorentina e Catania, non basta un sontuoso Jovetic (doppietta) alla Fiorentina che si faraggiungere due volte, prima da del vecchio e poi dal redivivo Maxi Lopez.

    Stefan Jovetic | © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Fiorentina Jovetic 7,5 il montenegrino è imprendibile per tutta la partita, due gol ed altri due sfiorati. Un fuoriclasse forse non sfruttato a pieno da Sinisa Mihajlovic. Mihajlovic 4 l’allenatore serbo non riesce mai a far cambire il ritmo alla squadra, troppo dipendente dalle giocate di Cerci e Jovetic. Forse ultima panchina a Firenze? Catania Delvecchio 7 grande partita dell’ex giocatore della Sampdoria che segna a fine primo tempo e sfiora anche la doppietta nella ripresa. Montella 7 ottimo punto conquistato dall’aereoplanino dopo la vittoria sull’Inter ed una mentalità offensiva dimostrata anche in trasferta. Le pagelle Fiorentina:  Boruc  5,5 ; De Silvestri 5, Gamberini 6, Natali 6, Pasqual 6,5; Behrami 5,5, Montolivo 5, G. Munari 6 ( 61’Vargas 6); Cerci 6 (73’ Romulo 6), Santiago Silva 5,5 (84’ Gilardino s.v.), Jovetic 7,5. A disp.: Neto, Nastasic, Romulo, Kharja, Lazzari, Vargas, Gilardino. All.: Mihajlovic Catania: Andujar 5,5; Bellusci 5, Legrottaglie 5,5, Bellusci 5, Spolli 5,5; Marchese 6 (73’ Lanzafame 6), Almiron 5,5 (80’ Barrientos 6,5), Lodi 6; Delvecchio 7, Maxi Lopez 6, Catellani 5 (65’ Bergessio 6,5). A disp.Campagnolo, Paglialunga, Sciacca, Ricchiuti, Lanzafame, Barrientos, Bergessio. All.: Giampaolo

  • Fischi per Mihajlovic, Fiorentina – Catania 2-2. Doppietta Jovetic

    Fischi per Mihajlovic, Fiorentina – Catania 2-2. Doppietta Jovetic

    Finisce 2-2 il primo anticipo della settima giornata di serie A con la Fiorentina che non va oltre un pareggio contro un ottimo Catania. Al Franchi di Firenze subito una sorpresa nelle formazioni, Montella è costretto a rinunciare al Papu Gomez con Maxi Lopez titolare al posto di Bergessio. Mihajlovic non rischia Gilardino dal primo minuto riproponendo lo stesso tridente visto a Cesena la scorsa settimana.

    Sinisa Mihajlovic ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Non c’e’ un clima sicuramente felice per il buon Sinisa al Franchi, con il pubblico che invoca a gran voce il nome di Delio Rossi ma l’undici viola parte molto bene con Cerci e Jovetic su tutti che iniziano sin da subito a mettere pressione sulla difesa catanese.Ed è proprio il montenegrino che sblocca il risultato al 20’, con un potente destro condito da numerose proteste dei giocatori del Catania per un presunto fallo a centrocampo non sanzionato da Giannoccaro. Il Catania si deve esporre e subisce le ripartenze viola, prima con Jovetic che innesca Pasqual, triangolo chiuso con il tiro a botta sicura del montenegrino, stoppato da Marchese. Ancora Fiorentina con Cerci che serve sempre Jovetic che spara sulle braccia di Andujar.  Al 41’ primo sussulto del Catania con Catellani che spreca un perfetto cross di Izco spedendo fuori  incredibilmente a due passi da Boruc, ma è il preludio al gol che arriva due minuti dopo con Delvecchio, che insacca, su azione da calcio d’angolo al secondo tentativo dopo un primo colpo di testa respinto. Finisce 1-1 il primo tempo dominato dalla Fiorentina fino 5’ minuti dalla fine, risultati fatali ma con la protesta su un fallo di mano di Lodi in area, proteste del tutto legittime. Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo con la Fiorentina, decisa a comandare di nuovo il gioco. È sempre Jovetic il più pericoloso e non può essere che il montenegrino a riportare la Fiorentina in vantaggio al 17’ con uno splendido tiro dal limite. Al 24’ Delvecchio tenta il bis ancora su calcio d’angolo ma questa volta Vargas respinge sulla linea, Montella fa entrare Bergessio ed è proprio l’argentino che al 31’ con un gran controllo ed un tiro velenosissimo con Gamberini a salvare la porta viola. Al 36’ Jovetic sfiora la tripletta personale con un colpo di testa su punizione di Vargas, ma invece è il Catania che raggiunge il pareggio con Maxi Lopez dopo il salvataggio di Pasqual su tiro di Barrientos che valeva il gol. Mihajlovic è un a furia per il pareggio catanese e viene espulso, Gilardino non riesce a riportare la Fiorentina in vantaggio che chiude la partita con un pareggio facendo esplodere il Franchi con una bordata di fischi a fine partita, fischi indirizzati tutti per l’allenatore serbo, reo di far subire sempre la rimonta alla squadra viola. Pareggio al Franche di Firenze tra Fiorentina e Catania, non basta un sontuoso Jovetic (doppietta) alla Fiorentina che si faraggiungere due volte, prima da del vecchio e poi dal redivivo Maxi Lopez.

  • Fiorentina-Catania ultimissime e probabili formazioni

    Fiorentina-Catania ultimissime e probabili formazioni

    La Fiorentina al Franchi tre punti per riconciliarsi con i suoi tifosi e dar un pò di tranquillità all’ambiente scosso oramai da troppo tempo con le tante incomprensioni interne. Mihajlovic perde Cassani in difesa che sarà sostituito da De Silvestri poi, formazione praticamente fatta con Gamberini e Natali in difesa e Pasqual a sinistra. Centrocampo con i diffidati Behrami e Montolivo e Vargas preferito per l’occasione a Lazzari. Attacco con Silva punta centrale, Cerci e Jovetic ai lati. Novità assoluta in panchina dove si rivede il recuperato Gilardino.

    Vargas | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Nel Catania Montella tira un sospiro di sollievo per il recupero di Legrottaglie, Izco e Marchese giocheranno da esterni, in attacco ancora una volta Bergessio viene preferito a Maxi Lopez. FIORENTINA-CATANIA Fiorentina (4-3-3): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas; Cerci, S. Silva, Jovetic. A disp.: Neto, Romulo, Nastasic, Kharja, Munari, Lazzari, Gilardino. All.: Mihajlovic Squalificati: nessuno Indisponibili: Kroldrup, Cassani, Gulan Catania (5-3-2): Andujar; Izco, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Almiron, Lodi, Delvecchio; Bergessio, Gomez. A disp.: Campagnolo, Sciacca, Ricchiuti, Lanzafame, Barrientos, Maxi Lopez, Catellani. All.: Montella Squalificati: nessuno Indisponibili: Capuano, Ledesma, Alvarez, Llama, Suazo, Potenza

  • Verso Fiorentina-Catania, viola con un Gila in più. Enigma Maxi Lopez

    Verso Fiorentina-Catania, viola con un Gila in più. Enigma Maxi Lopez

    Il primo anticipo dell’ottava giornata mette domani pomeriggio di fronte al Franchi la Fiorentina di Mihajlovic e il Catania di Montella. Una partita importante sopratutto per i padroni di casa alla ricerca di una giusta continuità e alla perenne ricerca di tranquillità. La settimana in casa viola non è stata delle migliori con la società che è dovuta ancora una volta intervenire a difesa dell’allenatore dopo i nuovi screzi con la tifoseria. A tener banco poi il solito tormentone Montolivo e quello ancora più attuale del peruviano Vargas messo in discussione in questo scorcio iniziale di stagione.

    Alberto Gilardino | © Getty Images
    La buona notizia per la tifoseria viola è invece il recupero di Alberto Gilardino e la possibilità di vederlo in campo nella partita contro gli etnei. Il bomber è l’unico in organico infatti a poter garantire i cosìdetti gol facili dall’interno dell’area di rigore finalizzando il lavoro di Jovetic e Cerci. Gila dovrebbe partire dalla panchina con il Tanque Silva in campo per giocarsi forse la sua ultima chance. Per il resto la formazione è praticamente fatta con Cassani, Gamberini, Natali e Pasqual davanti a Boruc, a centrocampo il ballottaggio potrebbe esser tra Lazzari e Montolivo mentre sembrano certi di un posto Berhami e Vargas. Cerci e Jovetic sosterranno l’argentino in attacco. Con un spirito diverso ma comunque alla ricerca di un risultato in trasferta il Catania di Montella proverà a ripetere la partita super disputata al Massimino contro l’Inter. In difesa il recuperato Legrottaglie condurrà la difesa a tre con Spolli e Bellusci, esterni Izco e Marchese in ballottaggio con Lanzafame. Centrocampo con Lodi regista e Delvecchio e Almiron ai lati. In attacco Gomez agirà a sostegno di Bergessio che dovrebbe esser preferito ancora una volta a Maxi Lopez diventato ormai un caso e pungolato anche oggi dal ds Pietro Lo Monaco a dar una svolta alla sua stagione.

  • Cesena-Fiorentina 0-0, le pagelle. Follia Mutu

    Cesena-Fiorentina 0-0, le pagelle. Follia Mutu

    Un pareggio a reti bianche al Manuzzi di Cesena con la squadra di casa che avrebbe meritato qualcosa in più visto le due traverse e la follia del suo giocatore simbolo, Adrian Mutu, espulso per fallo di reazione su Cassani.

    Sinisa Mihajlovic | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Cesena Mutu 4,5 fino alla follia su Cassani la sua partita era stata ottima, belle incursioni diventando l’uomo più pericoloso della sua squadra, tutto però vanificato inspiegabilmente da un cartellino rosso sicuramente evitabilissimo. Von Bergen 7 perfetta la partita del difensore bianconero, fermato alla grande Santiago Silva ed ottime chiusure anche su Cerci. Fiorentina Jovetic 6,5 il montenegrino è l’unico della Fiorentina a dare un po’ di vivacità soprattutto nel secondo tempo in cui è andato molte volte al tiro, senza però ottenere, i frutti sperati Cerci 5,5 prima partita sotto tono per l’ex giocatore della Roma, mai veramente pericoloso sulla fascia con alcuni sprazzi nel secondo tempo ben controllati dalla difesa bianconera. Santiago Silva 5,5 il “tanque” non sfrutta la sua prima da titolare, si muove molte su tutto il fronte offensivo ma non riesce mai a tirare per tutta la durata dei 90’. Cesena: Antonioli 6,5; Ceccarelli 6,5 (90’ Ricci s.v.), Von Bergen 7, Rodriguez 6,5, Lauro 6; Candreva 6, Guana 6,5, Parolo 6; Eder 6, Mutu 4,5, Ghezzal 6 (85’ Livaja s.v.). All.: Giampaolo Fiorentina:  Boruc 6,5; Cassani 6, Gamberini 6, Natali 6, Pasqual 6; Behrami 6, Montolivo 6 (73’ Ljajic 5), Lazzari 5,5 (66’ Munari 5,5); Cerci 5,5, Santiago Silva 5,5, Jovetic 6,5. All.: Mihajlovic

  • Un pari indolore, Cesena-Fiorentina 0-0. Mutu espulso

    Un pari indolore, Cesena-Fiorentina 0-0. Mutu espulso

    Finisce 0-0 il lunch match fra Cesena e Fiorentina con la squadra guidata da Giampaolo che si è lasciata preferire fino alla folle espulsione di Adrian Mutu e con la Fiorentina troppo sterile in attacco e assolutamente noiosa in molti tratti della partita.

    Adrian Mutu | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Le formazioni annunciate alla vigilia vengono rispettate con Ceccarelli a sostituire infortunato Comotto nel Cesena e con Santiago Silva in cerca del primo centro in maglia viola. I primi minuti della partita servono ad entrambe le compagini per studiarsi a vicenda ma sin da subito è il Cesena che si dimostra meglio messo in campo rispetto ad una Fiorentina molto lenta nella circolazione di palla. La prima palla gol è però della Fiorentina che, al 17’, sfiora il gol con Gamberini che incredibilmente non riesce ad insaccare a due passi dalla porta su azione da calcio d’angolo. Il Cesena reagisce subito con Guana che colpisce la traversa e due minuti dopo con ceccarelli che dal limite dell’area impegna severamente un attento Boruc. La Fiorentina ha una fiammata con Silva che mette una palla al centro per cerci in ritardo per un millesimo di secondo all’appuntamento con il gol. Finisce 0-0 la prima frazione con un ottimo cesena ben messo in campo da Giampaolo ed una Fiorentina troppo scialba. Mihajlovic tenta di svegliare i suoi nell’intervallo, ma è sempre il cesena pericoloso con la seconda traversa della partita colpita da Candreva all’11’. Il secondo tempo è molto falloso, molti cartellini gialli con il gioco troppe volte interrotto. Dal 27’ al 29’ della ripresa l’immagine della carriera di Adrian Mutu, prima sfiora il vantaggio con un azione sulla fascia e poi si fa buttare fuori per aver reagito con un pugno in pieno volto su Cassani reo di averlo trattenuto per la maglia. La follia di Mutu non viene sfruttata da Mihajlovic che pensa bene si cambiare il suo giocatore più tecnico (Montolivo) per infoltire un reparto d’attacco con Ljajic. Finisce a reti bianche con il Cesena che raccoglie un buon punto contro una Fiorentina brutta, noiosa e mal guidata dal suo allenatore, Sinisa Mihajlovic mentre continua l’avventura di Giampaolo sulla panchina bianconera.

  • Cesena – Fiorentina, le probabili formazioni. Fuori Vargas, Mutu scalpita

    Cesena – Fiorentina, le probabili formazioni. Fuori Vargas, Mutu scalpita

    La Fiorentina di Sinisa Mihajlovic e di Stefan Jovetic (fresco di rinnovo fino al 2016), è attesa al Manuzzi di Cesena contro la squadra di Giampaolo in forte crisi con quest’ultimo, in odor di esonero. Mihajlovic non convoca il peruviano Vargas a causa della notte brava trascorsa dal giocatore alla vigilia della partita contro la Lazio, chance importante per il “tanque” Silva in attacco con Jovetic a supporto. Nel Cesena importanti defezioni con Colucci (fermo un mese) e Martinez e Bogdani non convocati per problemi muscolari. Occhio all’ex Mutu pronta a dare un dispiacere alla sua ex squadra.

    Adrian Mutu ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Cesena : Antonioli; Ceccarelli, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Candreva, Guana, Parolo; Eder, Mutu, Ghezzal. A disp.: Ravaglia, Ricci, Benalouane, Djokovic, Livaja, Malonga, Meza Colli. All.: Giampaolo Fiorentina:  Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Santiago Silva, Jovetic. A disp.: Neto, Nastasic, De Silvestri, Kharja, Romulo, Ljajic, Munari. All.: Mihajlovic

  • Mutu, se segno alla Fiorentina non esulto

    Mutu, se segno alla Fiorentina non esulto

    Nulla di nuovo all’orizzonte: “se segno non esulto”. Una frase spesso pronunciata dai vari ex delle varie squadre del nostro campionato, alla vigilia dei ritorni negli stadi che li hanno amati ed osannati, ostentando una parvenza di rispetto nei confronti delle tifoserie avversarie, verso le quali si rivolgevano – fino a pochi mesi prima – per esultare. Una frase non originale, ma pronunciata anche da Adrian Mutu alla vigilia del match fra Cesena e Fiorentina, in programma alle 12.30 al Manuzzi di Cesena. Una partita amarcord per il rumeno, che per anni ha vestito la maglia Viola, fra alti e bassi legati ad infortuni e questioni doping, ma stringendo un forte legame con la tifoseria e la città.

    Adrian Mutu | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Perciò, Adrian promette ai suoi ex tifosi di non esultare se dovesse far gol, una magra consolazione comunque. Ma la vigilia del match è anche l’ occasione per stilare un bilancio dei suoi cinque anni in Viola, nei quali il rumeno racconta di aver stretto un forte legame con tutto l’ambiente, al punto che avrebbe voluto restare in Toscana se la società non avesse deciso che era opportuno terminare il suo ciclo. A Cesena, però, Adrian ha trovato un ambiente tranquillo, a misura d’uomo, ideale in questo momento della sua vita, come lui stesso precisa. Una situazione in cui ha scoperto anche i “piccoli piaceri della vita”, come la cucina: ecco perchè si è presentato in conferenza stampa con una mano fasciata. Nessun incidente di campo, ma solo una scottatura con l’olio bollente fra i fornelli. Unico rammarico per Mutu sarà l’assenza dell’amico ed ex compagno di reparto Alberto Gilardino, ancora infortunato, con il quale è rimasto in contatto, ed al quale è rimasto vicino anche dopo l’infortunio, mentre lo trasportavano all’ospedale di Udine. Un’assenza che toglie incisività all’attacco Viola, che, però, Mutu teme ugualmente data la presenza di Jovetic, che definisce “un grande giocatore”. Mutu vs Fiorentina: il pranzo della Domenica sarà senz’altro gustoso.

  • Cerci, genio e sregolatezza. Finalmente un ala azzurra

    Cerci, genio e sregolatezza. Finalmente un ala azzurra

    Alessio Cerci ©Paolo Bruno/Getty Images
    Quando questa estate il nome di Alessio Cerci veniva accostato a quello del Manchester City in molti pensavano che fosse l’ennesima follia di un egoista come Mancini capace di rastrellare il mercato di ogni ordine e grado togliendo alle altre squadre un possibile talento. L’espolisione in questo scorcio di stagione ha però rivalutato il fiuto del Mancio ma sopratutto riportato in auge di un talento che il nostro calcio rischiava di perdere per qualche infortunio di troppo. Cerci è un classe ’87 e nasce ovviamente dal florido vivaio della Roma. Fu Capello il primo a vedere in lui qualità importanti tanto da farlo debuttare in serie A a soli sedici anni a Marassi nel match tra la Samp e i giallorossi. Vive la sua stagione migliore a Pisa in serie B, con Ventura in panchina e con la possibilità di esprimersi con continuità sulla fascia destra. Dopo la sfortunata esperienza all’Atalanta e il ritorno alla Roma viene acquistato dalla Fiorentina grazie al fiuto di Pantaleo Corvino. Un carattere esuberante e la convinzione di non aver nulla da invidiare a nessuno in un primo momento lo porta a litigare con Mihajlovic e con la tifoserie viola ma con il tempo e a suon di prestazioni importanti ha conquistato proprio tutti e adesso si candida ad un posto nei 23 che Prandelli porterà all’Europeo. L’esplosione di Cerci riporta alla luce il ruolo dell’ala pura dimenticata nel calcio italiano per la predilezione di nuovi schemi facendo rivivere la stella di Donadoni o quella più recente di Mauro German Camoranesi. Il “Thierry Henry” di Valmontone, com’era soprannominato ai tempi della Roma, è un giocatore atipico al nostro calcio grazie alla sua grande rapidità e alla capacità di saltare l’uomo creando superiorità in attacco. Prandelli che per il doppio match contro Serbia e Irlanda del Nord ha deciso di non convocarlo ha però confessato qualche giorno addietro di seguirlo quest’oggi nella prima conferenza stampa dal ritiro di Coverciano è tornato a parlare di Cerci “Ci sono molte squadre che stanno facendo bene. Tra queste la Fiorentina, che ha mantenuto i tre grandi giocatori che erano stati messi sul mercato, è una delle Fiorentine migliori degli ultimi anni. Cerci? Lo sto seguendo e vedrò se e come prendere in considerazione quest’aspetto. Non bastano due-tre partite per convincermi a cambiare modulo. Con gli esterni devi giocare in modo completamente diverso Cerci sta facendo bene così come Schelotto dell’Atalanta, ma, ripeto, sono ancora poche partite”.

  • Pagelle Fiorentina-Lazio: Cerci da Nazionale, Klose incubo viola!

    Pagelle Fiorentina-Lazio: Cerci da Nazionale, Klose incubo viola!

    Una Lazio guerriera, che non si arrende mai nemmeno di fronte alle difficoltà è quella che si è vista in campo all’Artemio Franchi di Firenze, contro una Fiorentina che senza dubbio sembrava potesse essere devastante grazie al tridente offensivo Cerci-Jovetic- Vargas. Partita a due facce con i Viola che partono a mille e trovano il vantaggio proprio con uno scatenato Cerci, per poi calare e farsi rimontare nel finale di primo tempo da Hernanes. Stessa musica nella ripresa con la Lazio che viene fuori nel suo momento peggiore grazie ad una splendida mossa tattica di Reja e a una zuccata vincente di Klose, che ammutolisce lo stadio che fino a pochi istanti prima l’aveva fischiato per tutta la partita (vecchi ricordi di un passato bavarese, con l’eliminazione della Fiorentina in Champions).  Considerando come i biancocelesti avessero giocato solo giovedì e fossero rientrati in Italia venerdì mattina, questa vittoria vale molto di più dei soliti tre punti, a livello di morale. Reja sicuramente non passerà un’altra settimana da contestato in casa!

    Klose ©Paolo Bruno/Getty Images
    PAGELLE FIORENTINA Cerci 7 Partita davvero devastante la sua. Corre, salta l’uomo e serve grandi assist per i compagni: il giocatore perfetto, e se non bastasse segna anche il primo gol portando i suoi in vantaggio. Nel finale avrebbe l’occasione del 2 a 1, ma si fa murare il tiro da Lulic. Prestazione che profuma di convocazione in azzurro. Boruc 6,5 Forse sul primo gol di Hernanes avrebbe potuto fare di più, ma poi nel corso della partita è davvero un portento, riuscendo a chiudere lo specchio della porta con parate davvero importanti. Tiene a galla la Fiorentina ma non ha colpe sul secondo gol di Klose. Beherami 6 Buona prestazione, condita con tanta corsa, molti palloni recuperati, e buone aperture per i compagni. Si sta rivelando un ottimo acquisto per la Fiorentina. Gioca da ex ma non sento il peso della rivincita personale. Jovetic 6,5 Si batte come un leone in mezzo al campo, ma la posizione al centro del reparto offensivo non gli calza proprio a pennello, ed è come un po’ spaesato. Nonostante tutto regala l’assist per Cerci sul primo gol, e quando può salta gli avversarsi con giocate di classe che fanno impazzire il pubblico. Qualche buona conclusione da lontano, ma gli manca lo spunto vincente in una partita dove si è sentita tanto l’assenza di Gilardino. PAGELLE LAZIO Hernanes 7,5 Man of the match, il profeta sta tornando ai suoi livelli dello scorso anno, tirando fuori una prestazione da applausi condita da giocate di classe, lucidità, buoni spunti e soprattutto un gol che rimette la Lazio in partita. Klose 6,5 Sembra non esistere per tutto il primo tempo, quasi annaspando da solo lì davanti poco e mal supportato da Cissè. Nella ripresa con il cambio e l’ingresso di Matuzalem cambia la musica e in pochi istanti si crea un paio di occasioni utili a segnare. Preludio del gol della rimonta quando schiaccia con una zuccata vincente battendo da sotto porta Boruc e regalando il vantaggio ai suoi. Incubo Viola! Cissè 5 Brutta partita per l’idolo della curva che non riesce mai a trovare lo spazio per far male, e sbaglia giocate che di solito sarebbero semplicissime per uno come lui. Molto fuori dal gioco viene sostituito da Reja che azzecca perfettamente il cambio preferendogli Matuzalem. Dias 6,5 Grande partita per il centrale argentino che riesce a dettare i tempi alla difesa e non fa passare mai Silva nel finale tenendogli testa in ogni occasione. Ammonito nei primi minuti gioca una partita molto intelligente, sfiorando anche il gol di testa, solo grazie ad una pronta risposta di Boruc.