Tag: fiorentina

  • Juventus, Borriello firma. Amauri verso Firenze

    Juventus, Borriello firma. Amauri verso Firenze

    Manca davvero pochissimo alla chiusura, in positivo, della lunga love story tra Borriello e la Juventus, l’attaccante giallorosso infatti sta per firmare il suo legame con la società bianconera con un contratto che prevede un prestito oneroso con diritto di riscatto.

    I due amministratori delegati Giuseppe Marotta e Claudio Fenucci si incontreranno tra poche ore per definire gli ultimi dettagli dell’accordo che, secondo i ben informati, prevede un milione di euro per le prestazioni del giocatore ed un eventuale versamento di circa 8 milioni per l’acquisto definitivo. Marco Borriello dovrebbe quindi partecipare alla seduta di allenamento a Vinovo già subito dopo Capodanno divenendo così il botto del calciomercato Juventus invernale.

    Marco Borriello e Barzagli presto compagni | ©Getty Images

    Quello dell’attaccante, ormai quasi ex Roma, non è l’unico arrivo in sponda bianconera, infatti lo scatenato Marotta sta trattando altri 2 colpi d’effetto. Il primo riguarda il ritorno a Torino di Martin Caceres, secondo colpo del calciomercato Juventus, che grazie alla sua flessibilità potrebbe dare fiato ai quattro componenti del reparto difesivo. L’affare si chiuderà grazie all’intermediazione del suo agente Beppe Bozzo con una formula ancora da stabilire, ma sembra che l’uruguagio sarà ceduto a titolo temporaneo, versando subito un piccolo acconto (2 milioni già a gennaio) e, in caso di soddisfazioni da entrambi le parti, a giugno ci potrebbe essere il riscatto (cifra che si aggira intorno ai 5 milioni).

    Secondo obiettivo quasi certo della Juve, oltre a Borriello e Caceres, è il centrocampista della Roma, David Pizarro, rimasto fuori dai progetti di Luis Enrique. Mister Antonio Conte aveva richiesto un rinforzo a centrocampo per dare respiro ad Andrea Pirlo e il cileno sembra la scelta più giusta, considerando che il giocatore può prelevare anche Marchisio e Vidal. A trattare con il dg bianconero anche questa volta è Beppe Bozzo che potrebbe inserire nella trattativa anche Cassetti, giocatore che a giugno si svincolerebbe gratis dai giallorossi ma, vista la forte richiesta del difensore anche da parte di altri club, la Juve potrebbe offrire una cifra modesta per assicurarsi subito l’ex giocatore del Lecce.

    I possibili arrivi nelle prossime ore, non devono distogliere l’attenzione sulle trattative in uscita Amauri, Toni, Iaquinta e Motta, dipenderà dal loro addio il bilancio del calciomercato bianconero e del lavoro complessivo di Marotta e Paratici. Il primo sembra essere il più corteggiato dalla Fiorentina che deve ormai rimpiazzare la cessione al Genoa del bomber Gilardino. Anche l’italo-brasiliano non ha nascosto di preferire la piazza viola a quella inglese del Tottenham o Fulham, società molto interessate al trasferimento del giocatore. Ma qui Amauri deve fare i conti con la concorrenza, ovvero con Pinilla, pupillo di Delio Rossi ai tempi del Palermo, e Maxi Lopez, giocatore ad un passo dal vestire la maglia rossonera ma che ora potrebbere essere la prima scelta dei Viola.

    Per Toni il futuro è ormai lontano dalla Juve. Anche per l’attaccante si prospetta un possibile ritorno a Firenze, ma obiettivamente il suo trasferimento alla corte di Delio Rossi sembra più difficile. Per lui potrebbe giungere a breve una chiamata all’estero. Stessa sorte per Iaquinta che, terminati i rumors di un suo interesse a Napoli, potrebbe lasciare presto Torino alla volta di Lecce o Novara, piazza quest’ultima che non ha entusiasmato molto il giocatore. Per lui si prospetta una partenza verso l’estero, con l’Espanyol in prima fila per l’ingaggio.

    Motta infine potrebbe salutare Torino per raggiungere lo Sporting Gijon, Mentre Grosso potrebbe decidere di accettare la corte degli Emirati Arabi. Rimane da sciogliere il quesito su Krasic: quale sorte per il serbo? Secondo un’attenta analisi di Tuttosport, il giocatore potrebbe addirittura non essere ceduto almeno per un motivo fondamentale: non lo si può svendere considerando i 15 milioni pagati al Cska nell’estate 2010. L’interesse del Chelsea per Krasic va così scemando visto che i Blue sarebbero disposti solo ad un prestito. Piuttosto il biondo potrebbe prendere in considerazione la corte degli ultimi giorni da parte del Fenerbahçe.

    TUTTO SUL CALCIOMERCATO JUVE

  • Il procuratore di Montolivo a Dubai, Milan e Juve ci provano

    Il procuratore di Montolivo a Dubai, Milan e Juve ci provano

    Cosa ci fa Branchini a Dubai? Il procuratore di Montolivo è stato avvistato nell’Emirato Arabo, dove le squadre di Milan e Juventus sono impegnate per la preparazione invernale in vista della ripresa del campionato fissato il 7 gennaio. Il calciatore della Fiorentina ha il contratto in scadenza a giugno e da più parti si vocifera che sia promesso alla squadra dei rossoneri. Marotta riuscirà a convincere il centrocampista a vestire i colori bianconeri?

    Riccardo Montolivo | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nelle ultime ore la Juventus  è tornata alla carica per il centrocampista di Delio Rossi e della Nazionale azzurra. Beppe Marotta non si arrende al sempre più probabile passaggio in rossonero di Montolivo ed è disposto a compiere follie per il viola. La visita di Branchini a Dubai non è passata inosservata, con gli addetti ai lavori pronti a scommettere che si sia scomodato non per parlare con la società di Via Turati, bensì discutere con il direttore tecnico juventino un eventuale approdo a Torino del suo assistito. Il procuratore vuole conoscere il pensiero dell’allenatore Conte riguardo il viola, anche perché Montolivo non è disposto a recitare una parte da comprimario nel progetto Juve, come paventato nelle scorse ore dai giornali circa l’utilizzo del calciatore nello scacchiere di Conte in qualità di vice Pirlo.

    Al momento però il Milan continua a essere in vantaggio, forte dell’accordo verbale raggiunto quest’estate quando Galliani aveva apertamente dichiarato la volontà di acquistare il calciatore della Fiorentina, e si era detto disposto anche ad aspettare fino alla naturale scadenza del contratto per aggiungerlo alla rosa rossonera definitivamente. La maglia del Diavolo sembra affascinare maggiormente Montolivo, il quale ha già rifiutato Bayern Monaco e Arsenal la scorsa estate per non infrangere il patto siglato con il Milan. Difficile credere che Galliani voglia forzare i tempi e prelevare il giocatore già in questa finestra di mercato. Più realistico che attenderà giugno, concludendo l’operazione a costo zero. Quello di Montolivo potrebbe essere il primo colpo del Milan targato 2012-2013.

  • Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Il passaggio di Gilardino al Genoa innesca una reazione a catena tanti direttori sportivi stavano aspettando. Il futuro di Caracciolo, Amauri, Pinilla, Maxi Lopez, Inzaghi, Toni e Iaquinta diventa un romanzo da leggere senza avere paura di perdersi all’interno dei corridoi ciechi del calciomercato.

    QUI CARACCIOLO: il Ferraris ha un inquilino nuovo, si chiama Alberto Gilardino, professione bomber. Gli altri possono attendere. Fra questi il più sfortunato è la punta ex Brescia Caracciolo, che con l’arrivo dell’attaccante azzurro diventa la terza-quarta scelta nelle idee tattiche di Marino, superato dal “cammello” Pratto e dal brasiliano Ze Eduardo, senza contare la presenza in rosa di un certo Rodrigo Palacio. Qual è la destinazione che al momento sembra convincere maggiormente l’airone? Novara. La dimensione piemontese sarebbe l’ideale per Caracciolo, il quale ridiventerebbe protagonista con i suoi gol e farebbe le fortune di una squadra che lotta disperatamente per non retrocedere.

    alberto gilardino | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    QUI INZAGHI: ecco però che spunta Inzaghi. A Tesser e al Novara non dispiacerebbe affatto di includere nella propria rosa l’attaccante rossonero, che al Silvio Piola avrebbe la concreta possibilità di rivivere una seconda giovinezza. Sono ormai note le noie che affliggono da alcuni mesi il Pippo nazionale, con conseguenti voci di addio al Milan. Oltre al Novara anche il Cagliari di Massimo Cellino è interessato alla punta milanista. I guai del reparto offensivo rossoblu hanno condannato la squadra sarda ad un campionato fin qui anonimo, dopo un ottimo avvio con l’ex allenatore Ficcadenti. Bisogna però capire le reali intenzioni del calciatore rossonero. Qualora dovesse lasciare Milanello, accetterà di trasferirsi in club che lottano soltanto per la salvezza? Oppure è più probabile che scelga città come Udine e Roma (sponda biancoceleste), dove però il posto da titolare sarebbe piuttosto compromesso?

    AMAURI, PINILLA, MAXI LOPEZ, TRIS PER IL DOPO GILA: a Firenze ancora non ci credono. Gilardino non c’è più. La fine di un ciclo iniziato a tramontare dopo l’addio di Prandelli per diventare ct della Nazionale. Quali sono i nomi che si rincorrono nelle ultime ore per la sostituzione della prima punta ex Milan e Parma? Il ds viola Corvino cala un tris: l’oriundo Amauri, il cileno Pinilla e l’argentino Maxi Lopez. Chi ha più probabilità di vestire la maglia della Fiorentina? Questa volta sembra proprio l’attaccante bianconero ad avere più chances per rimpiazzare l’ex viola. Dopo i numerosi no inferti a svariate squadre italiane ed europee, Amauri sarebbe pronto ad accettare l’offerta della Fiorentina. A contendergli il posto vacante di Gilardino sarà il catanese Maxi Lopez, che dopo esser stato sedotto e abbandonato dal Milan, ha la possibilità di lasciare l’Etna per trasferirsi in una delle vecchie sorelle del calcio italiano. Il nome di Pinilla è quello meno quotato dagli addetti ai lavori, e si vocifera che sia stato accostato ai viola solamente per la presenza sulla panchina dei gigliati del suo ex allenatore Delio Rossi, il quale conosce molto bene il cileno e l’ha fatto esplodere nella prima metà della scorsa stagione. Il patron Zamparini ha comunque smentito qualsiasi interessamento nei confronti del proprio giocatore, ribadendo che Pinilla non si muoverà dal Palermo.

    SCARTI JUVE: seguendo l’inerzia della vicenda Amauri e dopo l’arrivo di Borriello agli ordini di Conte, anche altri due “scarti” della rosa bianconera sono pronti a salutare il Juventus Stadium. Toni e Iaquinta, dopo 6 mesi di tribune, hanno capito che il loro futuro è lontano dalla Juventus. Entrambi hanno da poco rifiutato la proposta indecente del Novara che li avrebbe presi entrambi in prestito fino a giugno.  Toni è stato accostato di recente anche alla Fiorentina, ma difficilmente i tifosi viola potranno rivivere il replay delle due stagioni a cavallo fra il 2005-2007 in cui il bomber di Modena segnò 47 reti in 67 presenze. Iaquinta ha richieste all’estero, e la più interessata al momento sembra l’Espanyol, disposta a prendere in prestito l’ex Udinese.

    Il calciomercato è questo, allacciate le cinture, il 3 gennaio è alle porte.

  • Amauri a “La Stampa” “Lascerò la Juve ma non ho rifiutato il Genoa”

    Amauri a “La Stampa” “Lascerò la Juve ma non ho rifiutato il Genoa”

    Continua il braccio di ferro tra la Juventus e Amauri quest’ultimo ha da poco rifiutato l’offerta di un trasferimento immediato al Genoa.

    Amauri | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    In una recente intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, l’italo-brasiliano, ormai fuori rosa da inizio stagione nella Juventus, ha tenuto a precisare che le indiscrezioni rilasciate ieri dai mass media riguardo al suo presunto rifiuto al Genoa non sono veritiere ammettendo però che i dirigenti rossoblù gli hanno offerto una proposta interessante e, siccome quella di Genova è una piazza a lui gradita, al più presto valuterà la questione con il suo procuratore.

    Oltre all’interesse del Genoa, che al momento però si è già assicurato l’ingaggio di Gilardino, Amauri confessa di aver comunque ricevuto offerte dall’Italia e dall’estero e a Gennaio andrà sicuramente a giocare altrove. Sul mancato trasferimento in altre squadre durante il mercato estivo il giocatore ha chiarito:

    “Chi mi voleva, non mi dava quello di cui si era trattato e parlato. Problema di lunghezza del contratto e non di soldi. A 31 anni si fa l’ultimo della vita e ho sempre chiesto un triennale: anche perché tre stagioni ad alto livello penso di poterle fare. A Parma l’ho dimostrato”.

    Il rapporto dell’italo-brasiliano con la società bianconera ormai è logoro da tempo. I rimpianti in questi ultimi tempi sono molti per Amauri, primo fra tutti quello di aver potuto dimostrare il suo valore con una squadra che, con il cambio di allenatore, ha dimostrato di aver cambiato mentalità. Altro rammarico per lui è quello di non aver potuto giocare al fianco di un giocatore fenomenale come Andrea Pirlo:

    “In qualche modo bisognerà risolvere questa situazione. Del resto, finora sono sempre stato zitto, non ho mai fatto casino, e mi sono allenato. Con i ragazzi della Primavera, stupendi, loro e l’allenatore Baroni, ma non è stato facile. Anzi, è stato un periodo davvero pesante. Le partite le ho viste, non tutte, ma molte ne ho viste. Ci sono ragazzi che conosco da anni e con loro il rapporto è rimasto ottimo. Stanno facendo un gran campionato. Ho due rimpianti, sono sicuro che in questa squadra, con un allenatore che ha cambiato quasi tutto, compresa l’aria pesante che c’era prima, starei facendo bene anch’io. Darei una mano. Il secondo è non aver giocato con Andrea Pirlo, l’acquisto chiave, il giocatore che ha messo a posto la squadra. Avrei potuto fare un sacco di gol. Spero di ritrovarlo in azzurro. Però non è la Juve più forte. La più vogliosa e arrabbiata, sì. Ma la più forte era quella del mio primo anno a Torino, con giocatori pazzeschi: Nedved, Trezeguet, Del Piero, che andava come un treno”.

    L’attaccante ha poi spiegato di aver pensato di mollare il calcio giocato, ma che l’amore e il sostegno della famiglia gli han fatto cambiare idea, ora non vede l’ora di giocare in un’altra squadra.
    Al momento le possibili destinazioni di Amauri sono la Fiorentina alla ricerca del sostituto di Gilardino il quale ha già effettuato le visite mediche col Grifone. Nelle ultime ore però è rimbalzata una notizia che ha del clamoroso: la punta italo-brasiliana della Juventus, secondo alcuni voci non confermate, sarebbe stato avvistata a Napoli, nei pressi del Vomero; anche se il giocatore in passato ha già vestito la maglia azzurra difficilmente l’affare si farà per due motivi principali: il primo è che i partenopei hanno appena acquistato l’attaccante cileno Eduardo Vargas, 22 anni, dall’Universidad de Chile, il secondo è che Amauri difficilmente accetterà di passare un altro anno in panchina.

    Tra supposizioni e indiscrezioni alla fine non è escluso che la pista migliore per Amauri sia nuovamente quella del Tottenham. Anche il Fulham sembra aver espresso il suo interesse per il giocatore, quello che è certo però è che Borriello aspetta solo l’addio dell’Italo-brasiliano per trasferirsi alla Juventus ma, secondo i più informati, l’attaccante giallorosso si troverebbe già a Torino e domani potrebbe già mettere la firma a quel contratto pronto ormai da diverso tempo.

  • Il pagellone di serie A. Inter da rivedere Juve dai due volti

    Il pagellone di serie A. Inter da rivedere Juve dai due volti

    Il pagellone 2011 di serie A, dopo aver analizzato la stagione di Atalanta, Bologna, Cagliari, Catania e Cesena continuiamo il nostro cammino verso il nuovo anno con la seconda parte della nostra analisi. Tra le squadre sotto esame, sempre positiva la stagione del Chievo, in netta risalita quella della Juventus. Negative Fiorentina e sopratutto l’Inter.

    Chievo 6,5: Che sia ormai una realtà affermata della massima serie del nostro campionato è cosa certa, lo scorso anno la squadra degli asinelli si è mantenuta su livelli standard ottenendo una salvezza tranquilla con due giornate d’anticipo e impreziosita da risultati di prestigio come le vittorie su Inter e Napoli. Quest’anno dopo il cambio in panchina con il ritorno di Mimmo Di Carlo gli asinelli gialloblu stanno mantenendo fede alla loro fama di squadra arcigna e difficile da battere soprattutto in casa. La punta di diamante è sicuramente Sergio Pellissier, bomber di razza e bandiera della squadra veronese con il suo record di reti e presenze nella massima serie.

    Fiorentina 4,5: male molto la squadra viola che dopo l’addio del suo condottiero Prandelli ha perso la propria identità. Lo scorso anno sotto la guida di Mihajlovic, anche a causa della lunga assenza per cause diverse di giocatori talentuosi come Jovetic e Mutu, i risultati sono stati di gran lunga sotto le aspettative, la Fiore ha infatti chiuso il campionato ad un modesto nono posto che l’ha tenuta per la prima volta dopo l’era Prandelli, calciopoli a parte, fuori dalle competizioni europee. Quest’anno le cose dovevano essere migliori e invece dopo un inizio stentato ed una campagna acquisti molto al di sotto delle aspettative, con la perdita di giocatori importanti come il rumeno, a farne le spese è stato proprio il tecnico ex-catania, sostituito in corsa da Delio Rossi che a tutt’oggi sta faticando a trovare la quadratura del cerchio. Unica nota positiva il reintegro a tempo pieno del giovane talento montenegrino Jovetic che con qualche prestazione di alto livello sta regalando scampoli di felicità al deluso popolo viola.

    Claudio Marchisio| © Valerio Pennicino/Getty Images

    Genoa 5,5: doveva essere l’anno del rilancio dopo il mezzo fallimento di quello precedente che ha portato i grifoni ad ottenere risultati nettamente al di sotto delle aspettative d’inizio stagione, anche grazie ad un mercato molto ricco di colpi di livello. E invece anche quest’anno la compagine rossoblu non ha dato prova di grande valore, la poca compattezza e il poco gioco hanno portato il vulcanico presidente Preziosi ad un cambio in panchina proprio alla vigilia di Natale. Il tecnico Malesani è, infatti, stato rimosso dal proprio incarico e la squadra affidata all’ex Parma Pasquale Marino, una scelta difficile quella del patron che fino all’ultimo ha meditato sulla necessità o meno di dare nuova linfa ad una squadra apparsa abulica e poco determinata. L’unica nota positiva è stata l’esplosione del talento Merkel, tedesco scuola Milan e la conferma su ottimi livelli del bomber Rodrigo Palacio, trascinatore nella prima parte del campionato in corso dei grifoni genoani.

    Inter 6: solo la sufficienza per la squadra post triplete che ha deluso molto i suoi tifosi, solo la vittoria della coppa Italia, con alla guida il tecnico Leonardo, fuggito in estate a Parigi alla corte del Psg, ha dato lustro ad una stagione post triplete molto traumatica. Proprio questa instabilità ha portato l’armata milanese a perdere tutte quelle sicurezze che l’avevano portata sul tetto del mondo e i problemi si sono verificati anche in questo traumatico inizio di stagione, fino a poco più di un mese e mezzo fa l’Inter si trovava in posizioni molto poco nobili per il proprio rango, dopo il cambio in panchina, con Ranieri subentrato a Gasperini, le cose sembrano essere migliorate, ma se i meneghini vorranno tornare ai vecchi fasti post-calciopoli dovranno offrire qualcosa di più di quello visto fin’ora. Tra le note liete della nuova Inter, c’è soltanto, il che è tutto dire, la freschezza atletica dell’eterno capitan Zanetti, unico ed ultimo baluardo di una squadra che al momento sembra alla ricerca di una sua precisa identità

    Juventus 6,5: mezzo punto in più per la squadra del neo condottiero Antonio Conte, solo perchè i bianconeri sono stati bravi a risollevarsi in così breve tempo dopo due annate drammatiche chiuse entrambe al settimo posto e racimolando figure che cozzavano con il blasone della squadra torinese. Se si guarda al primo semestre del 2011 infatti, il voto non potrebbe essere superiore al 4, con pochissime note positive e con tanta amarezza, mentre quest’anno i giocatori di Madama, guidati da un uomo di carattere e dalla forte juventinità, sono riusciti in breve tempo a conquistare la vetta della classifica mostrando gradevoli sprazzi di gioco. I punti forti di questa Juve, sono due, il primo: è il ritorno a livelli di eccellenza del portiere numero uno al mondo Gigi Buffon, mentre il secondo è la rinascita o meglio la consacrazione di un grosso talento come Marchisio, acclamato ormai come erede del grande Marco Tardelli.

  • Gilardino al Genoa, aria di rivoluzione a Firenze

    Gilardino al Genoa, aria di rivoluzione a Firenze

    Incassato il no di Amauri, il Genoa sferra il primo colpo del mercato di riparazione: è Alberto Gilardino che era stato già ad un passo dal Grifone la scorsa estate quando il trasferimento saltò all’ultimo momento. L’intesa con la Fiorentina e l’attaccante di Biella è totale, si tratta solo di mettere nero su bianco sugli accordi per ratificare il trasferimento che avverrà il 3 gennaio alla riapertura ufficiale del calciolmercato. Accordo per 4 anni e mezzo a 1.6 milioni a stagione al giocatore mentre nelle casse della società viola verranno versati 8 milioni di euro. La firma è attesa in serata, Preziosi ha realizzato il suo sogno inseguito tutta un’estate.

    Alberto Gilardino | © Claudio Villa/Getty Images

    Arriva così il primo rinforzo per il neo tecnico del Genoa Pasquale Marino, subentrato al posto di Alberto Malesani esonerato dopo il pesante ko di Napoli lo scorso 21 dicembre nell’ultima gara prima della sosta natalizia. L’allenatore ex Catania, Udinese e Parma potrà contare su un centravanti di spessore dal momento che sia Pratto, sia Caracciolo sia Ze Eduardo non hanno inciso e convinto. Gilardino sarà il terminale offensivo del tridente nel 4-3-3 caro al tecnico siciliano nel quale troverà posto sicuramente anche Rodrigo Palacio fermato nell’ultimo periodo da guai fisici.

    Gilardino lascia Firenze dopo 4 anni e mezzo contribuendo in prima persona con le sue 59 reti in 148 presenze a alla rinascita del club viola dopo l’amaro fallimento del 2002 e la rifondazione dei Della Valle. Per la sua sostituzione si fanno i nomi di Amauri, che però continua, nonostante le parole, a rifiutare tutte le destinazioni, Maxi Lopez del Catania e Pinilla del Palermo.

    Per la Fiorentina invece si chiude un capitolo, quello iniziato sotto la gestione Prandelli che aveva raggiunto il suo apice con la qualificazione alla Champions League nella stagione 2009-2010. Iniziata dalle cessioni di Frey e Mutu in estate e, ora, anche con Gilardino, la rivoluzione a Firenze potrebbe proseguire con le partenze di Vargas (si parla di un forte interessamento dell’Inter) e Cerci (il Manchester City non ha mai smesso di seguirlo) in questo mercato di gennaio e quella scontata di Montolivo, in scadenza di contratto, a giugno.

  • Calciopoli, dal Carabiniere pentito al racconto dell’investigatore. I conti tornano

    Calciopoli, dal Carabiniere pentito al racconto dell’investigatore. I conti tornano

    Qualche giorno prima del Natale una intervista al Corriere dello Sport ad un investigatore, per il momento anonimo, del pool che ha condotto le indagini sulla presunta cupola che poi sfociò in Calciopoli nel 2006 è forse passata un po troppo inosservata ma conferma ancora una volta un buco terribile e tanti nuovi misteri nel modo di condurre le indagini e sopratutto delle omissioni che hanno permesso di costruire un castello accusatorio parziale. Come dimostrato dalla relazione di Palazzi e comunque dal grandissimo numero di intercettazioni portate alla luce dai consulenti di Luciano Moggi quelle indagini non furono, obiettivamente, scrupolose lasciando adito ad un clima di sospetto che ha reso Calciopoli un capitolo senza fine.

    Diego Della Valle – Calciopoli | ©Getty Images

    Andando un po a ritroso e cercando sempre di intuire le mosse dei vari protagonisti però le confessioni dell’investigatore al Corriere dello Sport ci possono aiutare a contestualizzare la posizione di Diego Della Valle e di conseguenza della Fiorentina. Il patron dei viola da questa estate ha messo da parte l’attesa e il solito aplomb per scagliarsi ripetutamente contro Moratti, Guido Rossi e chi nel 2006 condannò il suo comportamento a tutela della Fiorentina. Della Valle ha iniziato prima a chiedere la verità a Moratti promuovendo per primo il tavolo di confronto e adesso è arrivato a denunciare Guido Rossi. In estate iniziò a circolare in rete le indiscrezioni, a dire il vero mai confermate, di un carabiniere pentito disposto a far luce sul modus operandi degli inquirenti e svelando i tanti buchi delle intercettazioni ipotizzando che proprio questo materiale possa esser “l’arma” di Della Valle per smontare Calciopoli. Con il passare dei mesi del carabiniere non si è avuta più traccia fino al dossier del Corriere dello Sport. E se il carabiniere fosse l’investigatore? Nell’intervista al Corriere ha svelato di una intercettazione ambientale fatta in una cena organizzata dai Della Valle, per l’accusa simbolo del tentativo di illecito per salvare i viola, in realtà nel corso della cena non si è mai parlato della Fiorentina e di ogni illecito e la presenza di tale colloquio agli atti avrebbe potuto ridimensionare ulteriormente la posizione della Fiorentina.

  • Genoa, Amauri, Gilardino o Borriello per l’attacco

    Genoa, Amauri, Gilardino o Borriello per l’attacco

    Dopo il cambio della guardia sulla panchina genoana con l’avvicendamento tra Pasquale Marino e Alberto Malesani, esonerato nella giornata di ieri dal presidente Preziosi dopo il pesante ko per 6-1 incassato con il Napoli nell’ultima uscita del 2011, il Genoa comincia a guardarsi intorno per rinforzare la rosa nel mercato di riparazione.

    Amauri | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Il principale obiettivo di Preziosi è portare sotto la Lanterna un bomber in grado di alzare il peso specifico in attacco dove a salvarsi è il solo Palacio e con Caracciolo, Pratto e Ze Eduardo che non si sono dimostrati all’altezza della situazione. In lizza tre nomi, come conferma lo stesso numero uno del club rossoblu: Amauri, Alberto Gilardino e Marco Borriello.

    Il sogno resta sempre il centravanti della Fiorentina, già ad un passo dal trasferimento a Genova quest’estate e sfumato quando la trattativa era ormai in dirittura d’arrivo sulla base di 11 milioni di euro. Preziosi vuole riprovarci a distanza di pochi mesi, bisognerà constatare quanta voglia abbia la società viola di privarsi di Gilardino specie ora con la Fiorentina che sta attraversando una situazione delicata e che naviga in acque non del tutto tranquille.

    Sondaggio anche per l’attaccante della Roma per il quale però esiste già un accordo di massima con la Juventus. Borriello, che ha già militato nel Genoa nel 2007-2008, la sua stagione migliore in Serie A, lasciando un bellissimo ricordo (19 reti in 35 presenze), non rientra più nei piani del progetto del tecnico Luis Enrique e difficilmente rifiuterà una seconda volta il trasferimento alla Vecchia Signora.

    Per questi motivi il favorito ad indossare la maglia rossoblu è Amauri. L’attaccante della Juventus, fuori rosa da inizio stagione, è l’attaccante sul quale Preziosi può arrivare più facilmente visto il suo status attuale all’interno del club bianconero e che è proprio lui l’indiziato numero uno a lasciare il posto a Borriello. Dopo essersi opposto alla cessione rifiutando tutte le possibili destinazioni preferendo rimanere ai margini della prima squadra, l’attaccante italo-brasiliano si è convinto a lasciare Torino a gennaio. Reduce dall’ottima mezza stagione di Parma, Amauri dunque dovrebbe essere il primo regalo del neo tecnico Marino per dare un senso alla stagione del Genoa.

  • Siena Fiorentina, un pari che non soddisfa nessuno

    Siena Fiorentina, un pari che non soddisfa nessuno

    Doveva essere la gara della svolta sia da una parte che dall’altra, invece il derby toscano Siena Fiorentina, anticipo pomeridiano della prima giornata di Serie A rinviata lo scorso agosto, finisce in parità e a reti inviolate, un punto a testa che serve per smuovere la classifica ma che non fa bene al morale di nessuna della due squadre.

    Stevan Jovetic | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Erano necessari i 3 punti sia per i viola di Delio Rossi, ancora alla ricerca del bandolo della matassa, contestati dopo il pari interno con l’Atalanta di sabato sera, che per i bianconeri di Sannino, reduce da quattro sconfitte nelle ultime quattro uscite di campionato (parentesi a parte la vittoria ai rigori in Coppa Italia contro il Palermo che ha dato la qualificazione ai quarti di finale ai toscani) per terminare il 2011 con un successo e andare in vacanza con un pizzico di tranquillità in più viste le acque agitate in cui navigano le due squadre conseguenza di una classifica difficile dalla quale uscire al più presto.

    LA PARTITA – Delio Rossi si presenta senza Gilardino in avanti con Jovetic schierato al centro dell’attacco affidandosi al maggiore dinamismo di Cerci e Vargas sugli esterni; in mediana c’è il rientro di Montolivo, probabile partente a gennaio, con Behrami e Lazzari. Nel Siena coppia d’attacco Calaiò – Destro con l’ex D’Agostino in cabina di regia e Mannini e Brienza a correre sulle corsie laterali.

    Nel primo tempo c’è ben poco da raccontare, prevale il tatticismo e l’agonismo dei 22 in campo; per la prima vera occasione da rete bisogna aspettare le mezz’ora quando l’incornata di testa di Calaiò sbatte sulla traversa con Boruc battuto, per la replica della Fiorentina addirittura lo scadere della prima frazione di gioco con Brkic che si supera sulla girata di Jovetic. In mezzo un calcio di rigore reclamato dai padroni di casa per fallo di Behrami su Destro non concesso dal direttore di gara Banti.

    Nella ripresa la gara sale d’intensità e finalmente arrivano le occasioni sia da una parte che dall’altra: parte meglio la Fiorentina che va vicina alla rete per due volte con Gamberini sempre su calci da fermo ma l’intervento dell’estremo difensore senese, prima, e quello di Brienza sulla linea, poi, sono provvidenziali.Delio Rossi intuisce che è il momento buono per provare a portare a casa l’intera posta in palio e si gioca la carta Gilardino, entrato in campo al posto di uno spento Cerci, ma nell’ultimo quarto d’ora è il Siena a creare i pericoli maggiori verso la porta di Boruc che si rende decisivo in un paio di occasioni in sequenza su un calcio di punizione di D’Agostino e su un colpo di testa del solito Calaiò ma il risultato non si sblocca e il derby toscano finisce così come non doveva finire, con uno 0-0 che non soddisfa nessuno.

  • Siena Fiorentina formazioni. Rientro per Montolivo

    Siena Fiorentina formazioni. Rientro per Montolivo

    Doveva esser lo scoppiettante avvio di una stagione importante, il rinnovo contrattuale lo ha posticipato ad un ultimo match del 2011. Siena Fiorentina è un derby importantissimo per entrambe le squadre oltre che per ragioni campanilistiche per chiudere al meglio un campionato che vede entrambi i team attardati in classifica e in pieno di una crisi di risultati.

    Riccardo Montolivo | ©Getty Images
    A Siena Sannino non sembra esser in discussione ma le quattro sconfitte nelle ultime cinque partite sono un segnale inquietante che deve esser cancellato da una vittoria. I bianconeri apparsi troppo rinunciatari seppur solidi in difesa contro il Milan devono quest’oggi approfittare delle lacune viola per far propria l’intera posta. L’ex tecnico varesotto riproporrà D’Agostino a centrocampo per dar maggiore qualità alla manovra e a fargli spazio dovrebbe esser Bolzoni comunque positivo nelle sue apparizioni. In avanti confermato il tandem Destro Calaiò.

    Delio Rossi cerca la scossa dalla sua Fiorentina rientra Montolivo dal primo minuto mentre in attacco potrebbe esserci l’avvicendamento tra Cerci e Vargas nel tridente con Lazzari e Jovetic alle spalle di Gilardino. In difesa Nastasic sembra dover confermare la maglia da titolare al fianco di Gamberini.

    Siena Fiorentina è dunque un match che promette emozioni anche se per i bookmakers sarà abbastanza spigoloso e all’insegna dell’equilibrio come dimostra l’under e l’1X come quote più giocate.

    Probabili formazioni Siena Fiorentina
    Siena (4-4-2):
    Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, D’Agostino, Gazzi, Brienza; Calaiò, Destro. A disp.: Pegolo, Contini, Rossi, Bolzoni, Grossi, Reginaldo, Gonzalez. All. Sannino.
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Vergassola e Belmonte.

    Fiorentina (4-3-3): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Nastasic, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Gilardino, Jovetic. A disp.: Neto, Natali, Munari, Romulo, Vargas, Babacar, Silva. All. Rossi.
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Kroldrup, Cassani, Salifu, Ljajic.

    Arbitro: Banti di Livorno.

    Consigli Fantacalcio probabili formazioni recupero prima giornata
    Pronostici Serie A, consigli scommesse recupero 1 giornata