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  • Genoa – Fiorentina 2-2, Palacio beffa i viola nel finale

    Genoa – Fiorentina 2-2, Palacio beffa i viola nel finale

    La sfida tra le due deluse del nostro campionato, ovvero Genoa e Fiorentina, non fa sorridere ne fa contento nessuno. Il match finisce sul punteggio di 2 a 2, con la Fiorentina che fino a quattro minuti dalla fine aveva i tre punti in tasca, e solo un gran guizzo di Palacio ha consentito al Genoa di riacciuffare un pari che regala un punticino poco utile a entrambe le squadre. Tanti fischi nel finale con un Genoa che con questo pari conquista 4 punti nelle ultime otto partite, confermando il primato negativo di peggior difesa della Serie A. La Fiorentina avrebbe sicuramente potuto gestire meglio l’andamento della partita, soprattutto chiudendola quando era in vantaggio, evitando di essere beffata sul filo di lana.

    PRIMO TEMPO – Avvio di gara interessante con la prima occasione della partita che arriva dopo soli due minuti da parte della Fiorentina: cross di Marchionni dall’esterno, in area Amauri in scivolata indirizza a rete, trovando un vero e proprio miracolo di Frey a negargli il gol. Al minuto 21’ la partita si sblocca con i padroni di casa che passano in vantaggio. Mesto fa partire un gran traversone dalla destra, sul quale svetta in area Belluschi che di testa anticipa tutti e mette in rete alle spalle di Boruc. Palacio poco dopo avrebbe l’occasione di portare i suoi sul 2 a 0, ma calcia alto sopra la traversa solo davanti al portiere viola. La Fiorentina accusa il colpo e rischia il tracollo, considerando anche una rete annullata per fuorigioco ai rossoblu. La reazione che Delio Rossi voleva dai suoi arriva alla mezz’ora con la rete del capitano Montolivo: la difesa ligure non rinvia bene, e da una situazione molto confusionaria il pallone finisce sui piedi di Vargas che da fuori area calcia forte e teso trovando la deviazione decisiva di Montolivo. Ancora Amauri nel finale si fa respingere una conclusione da Frey che mantiene il risultato invariato.

    Genoa Fiorentina © Valerio Pennicino/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Partita molto combattuta nei primi minuti della ripresa, dove entrambe le squadre lottano su ogni pallone. Al minuto 25 la partita prende un’altra piega , con la Fiorentina che trova il gol del vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Natali svetta in area e di testa mette in rete la palla del 2 a 1 per i viola. A seguire è il Genoa con Biondini a mancare la rete del pari con il centrocampista ex Cagliari che di testa sfiora il palo alla sinistra di Boruc. Rossi nel finale si copre togliendo Amauri stanchissimo per inserire un giocatore di contenimento come De Silvestri, lasciando unica punta Jovetic. Occasione d’oro nel finale per i viola sull’asse Lazzari Vargas, con la difesa rossoblu davvero in bambola. Negli ultimi minuti però è il Genoa a crederci, e al minuto 44 arriva il pari rossoblu: Rodrigo Palacio riesce a insinuarsi nelle maglie della difesa genoana  scartando Natali e infilando con un diagonale rasoterra Boruc. Punteggio che rimane sul 2 a 2 dopo i 4 minuti di recupero, e non fa contenta nessuna delle due squadre.

     

    TOP GENOA

    Mesto 6,5 Deve sorvegliare due clienti scomodi come Vargas e Beherami contenendo come meglio può. In fase propositiva regala belle discese e un assist di precisone estrema per la testa di Belluschi, a realizzare il gol del vantaggio.

    Palacio 6,5 non avesse segnato sarebbe stato un vote mediocre, perché per 80 minuti o più non gli riesce nulla. Poi si inventa un gol praticamente da solo riacciuffando un pari che rende il boccone meno amaro.

     

    TOP FIORENTINA

    Natali 6 Partita dal duplice volto, poiché dopo aver realizzato con un bello stacco di testa il gol del momentaneo vantaggio del 2 a 1 si fa bruciare con estrema facilità da Palacio sul gol del pari rossoblu.

    Montolivo 6 anche per lui luci e ombre, dove nel primo tempo si dimentica la marcatura di Belluschi e gli permette di staccare in solitaria per bucare Frey. Poi riesce a rifarsi con la deviazione decisiva sulla conclusione di Vargas.

     

    Video Highlights Genoa Fiorentina

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  • Genoa – Fiorentina, formazioni. Gilardino contro il suo passato viola

    Genoa – Fiorentina, formazioni. Gilardino contro il suo passato viola

    Partita dal sapore particolare quella in campo domani al Marassi tra Genoa e Fiorentina, viste le rispettive posizioni di classifica. 33 punti per i rossoblu guidati da Marino, che dopo la sconfitta contro la Roma cercano punti utili a far rilanciare la squadra, mentre i viola fermi addirittura un punto sotto i liguri, stazionano a cavallo della zona retrocessione. La sonora sconfitta incassata dalla Fiorentina domenica scorsa contro i rivali storici della Juventus ha lasciato inevitabilmente strascichi polemici da parte dei tifosi insoddisfatti per il rendimento stagionale. Sfida tra deluse quindi, con entrambe le società che nonostante il cambio in corsa, dove a Genoa dopo Malesani è arrivato Marino, e a Firenze dopo Mihajlovic è subentrato Delio Rossi, non sono riuscite a invertire il trend di risultati negativi.

    GENOA Marino deve fare i conti con la lunga lista di infortunati e indisponibili: Antonelli, Constant, Kucka e Granqvist tutti fermi ai box, aggiungendo anche Jankovic che deve scontare il turno di squalifica. Ci sono da segnalare i recuperi di Sculli e Bovo, ma per entrambi senza voler rischiare eventuali ricadute, possibile un subentro a partita in corso. Quindi formazione con modulo tipo 4-3-1-2 dove davanti a Frey la difesa a quattro sarà composta nel seguente modo: Carvalho e Kaladze centrali con Moretti e Mesto sulle corsie laterali. Centrocampo a tre con l’ex Cagliari Biondini affiancato da Rossi e il portoghese Veloso. Leggermente più avanzato nel ruolo di trequartista spazio a Belluschi, a supporto del duo d’attacco Gilardino-Palacio. Proprio Gilardino domani affrontando per la prima volta la sua ex squadra con la nuova maglia rossoblu, sentirà la partita in maniera particolare rispetto ai suoi compagni.

    Alberto Gilardino © Valerio Pennicino/Getty Images

    FIORENTINA – Delio Rossi deve assolutamente cercare di riportare i viola alla vittoria, poiché un’ulteriore sconfitta oggi affosserebbe ancora di più la posizione di classifica dei toscani rilegandoli alla lotta salvezza con Siena e altre compagini. Il ricordo della batosta contro la Juventus è ancora fresco, e l’unica cura potrebbe essere rappresentato dal recupero del jolly offensivo Stevan Jovetic, leader e capocannoniere dei viola. Per quanto riguarda il modulo si va verso la conferma del 4-4-3 schierato nell’amichevole vinta contro il Montecatini: Boruc tra i pali, con il ritorno della coppia centrale Gamberini e Natali, dove il giovane Nastasic dovrebbe accomodarsi in panchina. Più larghi agiranno Davide Cassani e Pasqual, mentre in mediana solito centrocampo a quattro con Montolivo, Lazzari, e la corsa degli esterni garantita da Behrami e Vargas. L’unico dubbio al centro rimane sul ballottaggio tra Lazzari e Kharja, con il primo leggermente favorito sul calciatore marocchino. In attacco come preannunciato ci sarà il ritorno di Jovetic, considerando anche la squalifica di Cerci, che verrà affiancato dal suo nuovo partner ex bianconero Amauri.

    PROBABILI FORMAZIONI GENOA FIORENTINA

    GENOA (4-3-1-2): Frey; Mesto, Carvalho, Kaladze, Moretti; Rossi, Veloso, Biondini; Belluschi; Gilardino, Palacio.
    A disp.: Lupatelli, Alhassan, Samprisi, Birsa, Sculli, Zé Eduardo, Jorquera.
    All.: Marino.

    FIORENTINA (4-4-2): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari, Vargas; Amauri, Jovetic.
    A disp.: Neto, Nastasic, De Silvestri, Olivera, Kharja, Marchionni, Ljajic.
    All.: Rossi

  • Fiorentina, dopo sette anni è divorzio con Corvino

    Fiorentina, dopo sette anni è divorzio con Corvino

    Dopo sette anni le strade di Pantaleo Corvino e della Fiorentina si divederanno. A fine stagione infatti l’attuale diretto sportivo lascerà i toscani. Una notizia arrivata dopo la clamorosa sconfitta contro la Juventus ma che non è frutto solo della stessa. Già nelle ultime settimane infatti la proprietà dei gigliati aveva deciso di troncare, al termine della stagione, il rapporto tra le parti che dura dal 2005. Il ko contro gli storici rivali ha semplicemente accelerato il momento della comunicazione. Si ritiene infatti che Corvino abbia ormai raggiunto i massimi livelli con i toscani e dunque si vuole ricostruire un po’ tutto, a partire dalla società per passare poi al parco giocatori. L’annuncio è arrivato sul sito internet della Fiorentina con i Della Valle che esprimono rispetto e riconoscenza verso Corvino, il quale negli ultimi tempi è stato spesso lontano dal capoluogo toscano per via dei problemi di salute della madre Gina, venuta a mancare appena qualche ora fa come reso noto dal sito ufficiale dei viola che tra l’altro ha espresso vicinanza allo stesso direttore sportivo.

    Sempre sul portale dei gigliati, nella giornata di ieri, era stata pubblicata la notizia inerente la decisione della società di non rinnovare il contratto in scadenza con colui che negli ultimi anni è stato considerato tra i migliori diretto sportivi in circolazione. “La Fiorentina rende noto, d’accordo con il direttore Pantaleo Corvino, che il suo contratto di Responsabile dell’area tecnica non verrà rinnovato alla scadenza. Questo permetterà alla Società di cominciare da subito a ragionare sul proprio futuro e sulla strategia da attuare con chiarezza e trasparenza. A Pantaleo Corvino, che ha operato per molti anni in Società con totale autonomia e fiducia, vanno i nostri ringraziamenti. Noi non dimentichiamo infatti che, a prescindere dalle ultime due stagioni calcistiche che non hanno soddisfatto nessuno, Società per prima, Corvino ha portato la Fiorentina a essere protagonista nel calcio di alta qualità, sia italiano che internazionale”.

    Pantaleo Corvino © Maurizio Lagana/Getty Images

    Un cammino iniziato bene quello di Corvino a Firenze. Dal 2005 al 2009 i viola infatti si sono piazzati sempre ai primi quattro posti, raggiungendo in una circostanza anche gli ottavi di finale di Champions League, la semifinale di Europa League e una Coppa Italia, oltre ad un ottimo lavoro per ciò che concerne il settore giovanile. L’arrivo di Mihajlovic sulla panchina è coinciso con il declino, ma non per questo bisogna dimenticare delle ottime operazioni portate a termine da parti di Corvino, su tutte quelle riguardanti Toni, Gilardino, Mutu e Jovetic, quest’ultimo ancora oggi patrimonio dei viola. Tanti i nomi che circolano in vista della prossima stagione, alcuni dei quali appaiono possibili, altri invece dei sogni, come Rui Costa, ora al Benfica. In lizza anche Leonardi, Sartori, Carboni, Bigon e Oriali.

    Intanto la squadra, come anticipato già ieri, andrà in ritiro per preparare la partita con il Genoa. Destinazione scelta è Montecatini Terme. La riscossa della squadra di Delio Rossi dovrà partire da qui: altri passi falsi non sono concessi, sia perché i tifosi stanno vivendo un brutto momento sia perché la salvezza, al momento, non è da considerare certa.

  • Fiorentina, Della Valle chiede scusa. Ma la contestazione continua

    Fiorentina, Della Valle chiede scusa. Ma la contestazione continua

    Lo 0 a 5 subito dalla Juventus ha lasciato l’amaro in bocca, e non poteva essere altrimenti, ai tifosi della Fiorentina. E il culmine di tutto ciò si è avuto con la contestazione avvenuta dentro e fuori dallo stadio “Franchi”. Un ko contro la rivale storica, tra l’altro in casa, e di questa portata. Una cosa totalmente inaspettata alla vigilia, tanto che lo stadio era praticamente al gran completo. Dopo il doppio vantaggio dei bianconeri di Conte a fine primo tempo, con i viola in dieci uomini, ad inizio ripresa ecco che comincia la contestazione con i tifosi che invitato i giocatori “a tirare fuori gli attributi”. I tre gol subiti nella ripresa hanno acuito la rabbia dei tifosi che hanno gridato a gran voce “fate ridere” irridendo tra l’altro i propri giocatori con gli “olè” ad ogni passaggio, mentre qualcun’altro ha voltato anche le spalle al campo. E nel frattempo in tribuna tanti i tifosi viola che hanno insultato pesantemente la propria dirigenza, qualcuno anche tendendo di scavalcare il muretto che li separava tentando il contatto e si è vista anche qualche bottiglietta volare.

    Gli spalti del Franchi © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Per fortuna però il servizio d’ordine ha evitato guai peggiori con la dirigenza della Fiorentina uscita scortata dal “Franchi”. E proprio fuori, ad attendere l’uscita delle squadre, vi erano anche i tifosi della curva, i quali avevano abbandonato parecchio prima lo stadio, i quali hanno contestato a lungo i giocatori. La situazione, anche in questo caso, è stata tenuta a bada dalle forze dell’ordine. A fare da contorno a tutto ciò una lunga riunione tra il tecnico Delio Rossi e il presidente dei gigliati Andrea Della Valle. Al termine il patron si è scusato, attraverso un comunicato, con i tifosi.

    Chiedo scusa ai tifosi a nome del gruppo – si legge sul sito ufficiale dei viola -. Di certo nessuno voleva che la gara finisse così. Da ore ci stiamo confrontando qui sotto negli spogliatoi. La cosa più importante è fare quadrato con la squadra e con l’allenatore. Dobbiamo venirne fuori insieme. Il mister è amareggiato, arrabbiato con i ragazzi che a loro volta sono davvero inferociti con loro stessi. Ora c’è da rialzare la testa e salvare la stagione. Niente è compromesso. C’è preoccupazione, ma ora dobbiamo vivere queste 10 giornate che mancano con grande determinazione. Penso che il confronto di questa sera porterà a qualcosa di buono. Domani la squadra avrà un giorno libero, poi faremo delle valutazioni con il gruppo e imposteremo la settimana per andare a Genova ad affrontare una gara difficile. Dopo Parma e Catania ero ottimista, invece oggi dopo le prime difficoltà non siamo riusciti a ricompattare il gruppo. A maggio poi faremo degli altri ragionamenti“.

    A quanto pare però i tifosi non avrebbero accettato le scuse, anzi. Pare che gli stessi infatti vogliano soltanto la salvezza della squadra, ma non intendano accettare le scuse di Della Valle. A riprova di ciò uno striscione appeso proprio oggi fuori dal “Franchi” che recitava testualmente “Fate schifo”. Nel frattempo la squadra dovrebbe andare in ritiro in modo da preparare al meglio, e senza contestazioni, la gara con il Genoa.

  • Fiorentina – Juventus 0-5, le pagelle. Vucinic trascinatore, Cerci combinaguai

    Fiorentina – Juventus 0-5, le pagelle. Vucinic trascinatore, Cerci combinaguai

    Si respira ottimismo in casa Juventus all’indomani della bella e schiacciante vittoria contro la Fiorentina per 5-0. In un Franchi gremito per quella che era la partitissima contro un’acerrima nemica, ad aprire le danze ci pensa Vucinic che al 16′ trova la via del gol dopo aver sfiorato il palo al 6′. Quella di ieri è stata la partita del montenegrino autore, oltre che della prima rete, anche di pregevoli assist per i compagni che si sono poi tramutati in rete. A segno anche Vidal, Marchisio, che ritrova al strada del gol dopo il 4 Dicembre, Pirlo e il neo acquisto Padoin. Con la vittoria al Franchi la Juventus tiene il passo del Milan che nell’anticipo di sabato ha battuto il Parma per 2 reti a 0. Per la Fiorentina invece le cose si mettono male con il rischio di essere invischiata nella lotta retrocessione che si fa più reale.

    JUVENTUS

    Buffon 6,5: Determinante su un tiro di Lazzari deviato sul palo, per il resto spettatore non pagante.
    Lichtsteiner 6: Controlla molto bene Vargas, sbaglia qualche cross e si fa ammonire ingenuamente salterà la sfida contro l’Inter.
    Caceres 6,5: Chiude e imposta molto bene, sempre in anticipo.
    Bonucci 6,5: Non fa vedere mai la palla ad Amauri, bene in coppia con Caceres.
    De Ceglie 6,5: Dal suo rientro non ha più steccato una partita, bene sia in fase di spinta che in quella di ripiegamento.
    Vidal 7,5: Motorino infaticabile, recupera tantissimi palloni e non ne butta via nessuno, segna un gol di potenza (Dal 70’ s.t.) Padoin 6,5: Basta un minuto dal suo ingresso in campo per timbrare il suo primo gol in maglia bianconera e il quinto della sfida.
    Pirlo 7,5: La “solita” geometria in campo, smista palloni per tutti i compagni ed in ogni direzione sempre precisi. E’ lui a dettare i ritmi della partita, impreziosisce la sua prestazione con un gol.
    Marchisio 6,5: Finalmente torna al gol e torna ad essere il giocatore di inizio stagione, buona notizia in vista del finale di campionato.
    Pepe 6,5: Corre su e giù per tutto il campo, ma spesso quando deve crossare sbatte contro i difensori viola e sbaglia qualche appoggio di troppo, comunque è in netta ripresa.
    Matri 5,5: Spesso si trova fuori posizione sbaglia quasi tutti i palloni che gli arrivano, a porta vuota sbaglia il tap-in dopo il palo di Vucinic. (Dal 60’ s.t.) Quagliarella 6: Qualche buon fraseggio con i compagni, per il resto partecipa alla festa finale.
    Vucinic 8: Questa è la sua vittoria, la migliore da quando è a Torino. Sigla un gol, colpisce un palo e fornisce due assist ai compagni per altrettanti gol. Che questa partita sia la svolta per lui? (Dal 69’ s.t.) Borriello 6: Vale lo stesso discorso di Quagliarella, anche perché la Juventus dopo il gol del 0 a 5 segnato al 71’ ha quasi smesso di attaccare.

    Allenatore: Conte 8: A Firenze i tifosi viola lo aspettavano con le parrucche lui gli ha fatto venire i capelli bianchi, è tutto merito suo se la squadra in questa parte di stagione così delicata non si è smarrita.

    Mirko Vucinic © Gabriele Maltinti/Getty Images

    FIORENTINA

    Boruc 5: Insufficiente la sua prova viene trafitto da tutte le parti.
    Cassani 4,5: Viene annientato da Vucinic e De Ceglie.
    Natali 4: E’ il peggiore in difesa, non ne azzecca una, serata da dimenticare.
    Nastasic 5: Nonostante la giovane età è il migliore del reparto, comunque poco viste le potenzialità a sua disposizione.
    Pasqual 5: Cerca spesso il fondo senza risultati apprezzabili.
    Cerci 3,5: Con lui in campo la Juventus aveva già colpito un palo e segnato un gol, ma la sua evitabilissima espulsione ha segnato il destino dei compagni.
    Olivera 4: Non si nota mai in campo (Dal 46’ s.t.) De Silvestri 5: Non poteva essere lui a cambiare la partita.
    Montolivo 4,5: Anche in una partita come questa dovrebbe per lo meno dare una scossa ai compagni, ma il ragazzo manca di grinta ed in campo totalmente assente.
    Lazzari 5,5: Ci prova un paio di volte con tiri dalla distanza in un’occasione sullo 0 a 3, Buffon in collaborazione con il palo gli negano la gioia del gol.
    Vargas 4,5: Sullo 0 a 5 inizia a dare la caccia alle caviglie degli avversari, quando la Juve smette di giocare lui inizia a correre.
    Amauri 4: In teoria dovrebbe spaccare il mondo, praticamente non tira una sola volta in porta in 90’ minuti di gioco.

    All. Rossi 4,5: L’espulsione di Cerci ha sicuramente rovinato i piani del tecnico, ma anche in 11 uomini la sua formazione non aveva fatto nulla, mentre i bianconeri avevano già schiacciato la Fiorentina nella propria metà campo viola e segnato un gol e colpito un palo.

    Arbitro: Bergonzi 6,5: Non sbaglia nulla anche se i giocatori nonostante il risultato e la storica rivalità sportiva si sono comportati bene e hanno facilitato il suo compito.

    HIGHLIGHTS FIORENTINA – JUVENTUS

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  • Fiorentina Juventus 0-5, Vucinic finalmente decisivo

    Fiorentina Juventus 0-5, Vucinic finalmente decisivo

    Fiorentina Juventus era una partita attesa per molti motivi, in primis per la rincorsa al Milan, poi per spegnere le critiche sulla carenza di gol della squadra allenata da Conte. La Juve ha centrato entrambi gli obiettivi: una cinquina ai Viola che ora si inguaiano nella zona calda della classifica e un chiaro segnale al Milan di non voler mollare nella lotta al tricolore.

    Al Franchi il big match della 28° giornata di campionato inizia tra i fischi per gli ospiti, con i supporters viola che, come annunciato alla vigilia, si sono dotati di parrucche viola per schernire Antonio Conte. Quei fischi già sul finale del primo tempo erano indirizzati al palco d’onore che ospitava la dirigenza fiorentina.

    Parte con il tridente la compagine bianconera che vede tra le fila Matri, Vucinic e Pepe. E anche questa volta, ma con più fortuna rispetto a Genova, è Vucinic a salire in cattedra e a guidare i compagni alla vittoria. Il montenegrino ci prova subito al 6′ con un destro dal limite dell’aria che trova la via del palo. Le premesse per il proseguo della gara non sembrano buone ma appena dieci minuti più tardi è lo stesso Vucinic a portare in vantaggio la Vecchia Signora: Pirlo tocca di prima per Marchisio che serve Vucinic, questa volta il destro del montenegrino è preciso e si infila laddove Boruc non può arrivare.

    Vucinic scatenato in Fiorentina Juventus | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Al 16′ la Juventus si porta già sull’ 1-0 e pochi minuti più tardi, esattamente al 20′, ci sarà l’episodio che delineerà le sorti del match, Cerci infatti perderà la lucidità rifilando un calcetto nel “di dietro” a De Ceglie reo di averlo strattonato. Questa volta Bergonzi è aiutato dal suo assistente che segnala l’accaduto e per l’attaccante il rosso è inevitabile. La Fiorentina sarà costretta a giocare per più di un’ora in dieci uomini. La Juventus forse più cinica della stagione ne approfitta e infatti al 29′ Vucinic lavora una gran palla per per Vidal che colpisce al volo, Boruc respinge ma nulla può sul secondo tentativo a rete dello stesso giocatore cileno. 2-0 e si va negli spogliatoi. Al rientro in campo, dopo un timido tentativo di reazione d’orgoglio per i Viola con le numerose discese di Vargas che si traducono in un nulla di fatto è  Marchisio che al 56′ spegne le speranze viola e innesca le proteste sugli spalti all’indirizzo dei Della Valle. Anche in questo caso la rete trova la firma di Vucinic servendo il “principe” che nient’altro può fare se non mettere comodamente in rete di testa. Una timida reazione della Fiorentina si ha sul tiro di sinistro di Lazzari che Buffon devia quel tanto che basta per fargli scheggiare il palo. Pericolo passato per la Juve che ancora a testa bassa riacutizza i dolori dei toscani già impegnati sugli spalti a contestare squadra, tecnico e dirigenza, con la quarta rete. Vucinic questa volta serve Pirlo che con un tocco sotto batte Boruc. Nel finale c’è gloria per il primo gol bianconero di Padoin entrato a rilevare Vidal. Un tiro deviato del centrocampista bresciano si trasforma in assist per l’ex atalantino che da due passi infila in rete per il risultato definitivo di 5-0.

    Conte voleva una reazione dei suoi che hanno accontentato nel migliore dei modi le richieste del tecnico. Il segnale per il Milan è chiaro, la Juve non molla e si appresta ad arrivare ai prossimi due importanti appuntamenti (con il Milan in Coppa Italia e con l’Inter in campionato) con il morale alto ed una ritrovata condizione fisica.
    Per la Fiornetina invece si aspetta una reazione repentina per uscire fuori dal pericolo zona calda che rimane a 7 punti dalla terzultima. Già nel pomeriggio è fondamentale guardare il risultato di Lecce-Palermo.

    Video Fiorentina Juventus 0-5 highlights Youtube
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  • Fiorentina – Juventus, Matri o Borriello dubbio in attacco

    Fiorentina – Juventus, Matri o Borriello dubbio in attacco

    Fiorentina – Juventus, sfida tra acerrimi rivali, una gara che diventa fondamentale per entrambe le squadre: i bianconeri non vogliono perdere il passo del Milan già staccato a 4 punti, i Viola che hanno bisogno dei tre punti per uscire fuori dalla zona a rischio.

    Questa sera le due formazioni si incontreranno allo Stadio Franchi di Firenze in un clima che non sembra per niente tranquillo, con i supporters viola intenzionati ad esibire delle parrucche in segno di scherno verso Conte e con quest’ultimo che non ha gradito la scelta dei designatori arbitrali di affidare la direzione del match al contestato Bergonzi, la sete di “vendetta” di Amauri e tanti, tanti altri temi che nel corso degli anni hanno reso “infuocata” questa sfida.

    Alessandro Matri © FABIO MUZZI/AFP/Getty Images

    Antonio Conte convoca ben 23 giocatori, reintegrando nel gruppo l’infortunato Chiellini mentre Barzagli non rientra ancora nella lista dei disponibili. Per trovare la via della vittoria il Mister si affida al 4-3-3 visto in campo la scorsa settimana contro il Genoa, ma la speranza è che questa volta il reparto offensivo riesca a centrare la rete rispetto alle ultime due uscite. Tuttavia Chiellini si accomoderà in panchina infatti in difesa ci sarà Bonucci, al rientro dalla squalifica, che farà coppia al centro con Caceres (che già ha rivestito quel ruolo contro il Genoa al fianco di Vidal); sulla fascia destra ci sarà Lichtsteinser mentre su quella opposta De Ceglie. A centrocampo fisse le presenze di Marchisio e Pirlo con Vidal che torna ad occupare il suo ruolo e Pepe che farà da sostegno al reparto avanzato. Qui il dubbio è tra Matri e Borriello con l’ex cagliaritano in vantaggio sul compagno, mentre è certa la presenza di Vucinic.

    Delio Rossi deve rinunciare a Jovetic e a capitan Gamberini. Il modulo adottato dal tecnico viola sarà il 4-3-3, con Nastasic che prenderà il posto del capitano, ad affiancarlo Natali con Cassani e Pasqual all’esterno. In mediana troveremo Kharja, Montolivo, Lazzari mentre Cerci e Vargas supporteranno l’unica punta, Amauri.

    PROBABILI FORMAZIONI FIORENTINA – JUVENTUS

    FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Cassani, Nastasic, Natali, Pasqual; Kharja, Montolivo, Lazzari; Cerci, Amauri, J. Vargas.
    Panchina: Neto, Gamberini, De Silvestri, Salifu, Behrami, Olivera, Jovetic.
    Allenatore: Rossi.

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Caceres, Bonucci, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.
    A disp: Storari, Chiellini, Padoin, Giaccherini, Quagliarella, Del Piero, Borriello. Allenatore: Conte.

  • Conte “Allegri parla troppo”

    Conte “Allegri parla troppo”

    Alla vigilia della sfida di domani sera contro la Fiorentina, la Juventus è tornata a parlare, sciogliendo così il silenzio stampa proclamato subito dopo il match di Genova della settimana scorsa. Conferenza stampa scoppiettante per Antonio Conte, che ha affrontato tutti i temi più caldi degli ultimi giorni, spaziando dalla designazione dell’arbitro Bergonzi fino ad arrivare al logorroico Allegri e la sterilità delle punte bianconere. Infine non è mancata una frecciata nei confronti dell’ex Amauri. Lapidario invece il commento sul sorteggio di Champions League che vedrà il Milan affrontare i campioni del Barcellona ai quarti, affermando “ce la guardiamo in tv”. 

     

    CONTE ALLEGRI, ULTIMO ROUND – E’ sempre Milan Juventus. Non accennano a placarsi le polemiche fra le due società. Sono passati pochi minuti dalla sospensione ufficiale del silenzio stampa bianconero che Conte riprende da dove aveva interrotto. Forse pungolato dalle dichiarazioni di Allegri nel post-partita di Lecce (“qualcuno ha sottovalutato un episodio in Milan Juventus”, sottintendendo una plateale frecciata contro le proteste juventine per la partita di Genova), il tecnico della Juventus ha voluto rispondere a muso duro all’allenatore toscano.

    “Ho letto che Allegri dice che dovremmo stare zitti tutti. Noi l’abbiamo preso alla lettera, qui l’unico che continua a parlare è lui”.

    antonio conte | © FABIO MUZZI/AFP/Getty Images

    SFIDA INFINITA – Dopo quasi 8 mesi possiamo affermarlo con certezza, fra Conte e Allegri non scorre buon sangue. I due si sono iniziati a beccare a metà gennaio, con il rossonero infastidito dalla finta (secondo lui) umiltà del collega-rivale. Quando la Juventus era in testa alla classifica, con un discreto margine di vantaggio sul Milan, Conte era solito ripetere che, nonostante tutto, considerava i rossoneri favoriti per lo scudetto. Allegri aveva parlato delle dichiarazioni del bianconero come un attestato di sfiducia nei confronti degli stessi calciatori della Juve. Da qui in avanti il botta e risposta fra i due è proseguito senza interruzioni, fino ad esplodere all’indomani dell’ormai celebre gol fantasma di Muntari. Il tecnico rossonero non perde occasione di ricordarlo, e Conte, forse anche innervosito dagli ultimi risultati negativi, ha fatto capire chiaramente che non lo sopporta più. E fra quattro giorni c’è un Juve Milan (ritorno della semifinale di Coppa Italia ndr) niente male.

    BERGONZI INOPPORTUNO – L’incontro di domani all’Artemio Franchi verrà diretto dall’arbitro Bergonzi, una designazione che ha avuto il merito di scontentare sia i padroni di casa che i bianconeri. In primis Conte, che ha definito la scelta di Bergonzi come “molto singolare”, visto e considerato che il fischietto ligure era il quarto uomo di Bologna Juventus giocatasi 10 giorni fa, partita nella quale il mister della Juve è stato espulso proprio su segnalazione di Bergonzi. Inoltre sempre nell’incontro del Dall’Ara, la Vecchia Signora aveva protestato per un fallo da rigore su De Ceglie (in realtà la moviola evidenzierà come il terzino sinistro bianconero fosse stato atterrato prima della linea che delimita l’area di rigore con l’arbitro che però non ha sanzionato l’intervento neanche con la punizione). Conte non è l’unico a essere rimasto basito della designazione di Bergonzi, infatti anche alla Fiorentina non hanno avuto parole di elogio per la scelta di un arbitro con il quale la Juve non perde dal 2007.

    EX AVVELENATO – Parlando di Amauri, Conte ha risposto alle esternazioni della punta viola rilasciate pochi giorni fa all’indirizzo della sua ex squadra, attraverso le quali il brasiliano non si spiegava il motivo per il quale non fosse mai stato preso in considerazione fin dall’inizio del campionato. Il tecnico bianconero ha risposto per le rime all’ex attaccante di Palermo e Chievo: “Lui sa bene cosa mi ha detto e cosa ha fatto. Quando lo incontrerò lo guarderò negli occhi, lui sa che posso guardarlo negli occhi”. 

  • Fiorentina Juventus, Del Piero titolare?

    Fiorentina Juventus, Del Piero titolare?

    La Juventus prepara l’importante sfida che si terrà sabato allo stadio Franchi contro gli acerrimi rivali viola. La squadra di Conte si trova così ad affrontare la terza trasferta consecutiva in cerca di punti dopo gli ultimi pareggi che hanno rallentato la corsa alla vetta della classifica. E proprio per non perdere ulteriore terreno dal Milan l’imperativo vincere diventa categorico. Dall’altro lato anche la Fiorentina è alla ricerca disperata di punti dopo il ko di Catania.

    I bianconeri, dopo aver usufruito del giorno riposo di lunedì, hanno iniziato la settimana di lavoro con un doppio allenamento il martedì, uno mattutino dedicato solo ai test atletici, e uno pomeridiano dove si sono svolti esercizi con il pallone chiudendo la seduta con due partitelle le quali si sono concluse con le doppiette di Quagliarella e Del Piero. Il capitano ha evidenziato una grande forma fisica candidandosi per un posto da titolare.

    Del Piero titolare in Fiorentina Juventus | ©FABIO MUZZI/AFP/Getty Images
    Mister Conte ha permesso ai sostenitori bianconeri di assistere all’allenamento dei suoi uomini allo Juventus Center di Vinovo e l’affetto dei tifosi è stato così caloroso che l’allenatore si è intrattenuto per qualche stretta di mano.
    Dopo il bagno di folla di ieri, la Juventus è tornata a concentrarsi esclusivamente sul prossimo impegno di campionato curando i dettagli in vista della partita contro la Fiorentina. La squadra, dopo il riscaldamento e una partitella 11 contro 11 a campo ridotto, si è dedicata alla tattica: i difensori hanno lavorato sui movimenti di reparto, mentre gli attaccanti e i centrocampisti sono stati impegnati in una serie di conclusioni in porta.
    Infine un lavoro atletico, con una serie di scatti e cambi di direzione ha chiuso la seduta. Giovedì si replica, con un altro allenamento pomeridiano, ancora alle 14.30.

    Per la sfida contro la Fiorentina Antonio Conte ritroverà in difesa lo squalificato Bonucci e con molta probabilità potrebbe tornare a disposizione anche Giorgio Chiellini così come riferito a sky sport; per Barzagli bisognerà aspettare ancora qualche giorno prima del suo rientro, mentre dovrebbero essere a disposizione tutti gli altri uomini della rosa.
    Il tecnico avrà la possibilità di scegliere la retroguardia più affidabile, potendo contare anche su Martin Caceres, reduce dall’ottima prestazione al Marassi, e potendo così contare sul ritorno di Vidal a centrocampo.

  • La Juventus alla prova d’appello Amauri è in agguato

    La Juventus alla prova d’appello Amauri è in agguato

    Il momento in casa Juventus è molto delicato, probabilmente il più delicato della stagione: la squadra di Antonio Conte, infatti, è giunta in prossimità di un bivio, fra il paradiso e il purgatorio (parlare d’inferno dopo le disastrose annate scorse sarebbe ingiusto, ndr), una doppia diramazione che, però, non è ben segnalata, un cartello stradale simile a quelli delle stradine di montagna, fra tornanti e curve pericolose. Un cartello che ci si trova davanti d’improvviso, nonostante si pensi che la strada sia ormai un rettilineo tranquillo, da percorrere a velocità di crociera.

    Invece, per la formazione bianconera le difficoltà sono giunte inaspettatamente, dopo un girone d’andata quasi perfetto, da campioni d’inverno, senza sconfitte (l’imbattibilità perdura ancora, ndr), con una difesa imperforabile, ed un grande rendimento dei centrocampisti, soprattutto Simone Pepe e Claudio Marchisio, oltre che Andrea Pirlo, il faro illuminante per eccellenza. Un rendimento che ha mascherato i difettucci che esistevano già, ma che ora sembrano più evidenti. Il problema della Juventus è il gol, ossia la fase realizzativa: gli uomini di valore non mancano di certo, Vucinic, Matri, Borriello, Quagliarella e Del Piero formano un quintetto di tutto rispetto, ma ciò che manca è il finalizzatore rapace, quello con l’istinto del gol, sempre in agguato sottoporta, pronto a sbloccare anche le partite che sembrano destinate allo 0 a 0.

    Altro elemento mancante, poi, è il fattore “F” o “C” che dir si voglia, ossia la buonasorte, elemento imprescindibile per aver successo nella vita come nel calcio: tre pali colpiti in un unica partita, contro il Genoa, non possono essere spiegati in altro modo, se non catalogati come “sfortuna”. Degli episodi arbitrali dubbi si è già ampiamente parlato e, naturalmente, anche tale fattore riveste la sua importanza nel computo delle problematiche bianconere: di certo, se fosse stato concesso qualche rigore in più (giusto, ndr) la Juventus avrebbe collezionato qualche vittoria in più e qualche pareggio in meno; invece, la “pareggite” è una malattia difficile da debellare, oltre che fastidiosa per le conseguenze che comporta.

    Antonio Conte | © FABIO MUZZI/AFP/Getty Images

    Una malattia curabile, però: l’occasione per tentare di superare la problematica è il prossimo impegno contro la Fiorentina, sabato sera allo Stadio Franchi, un campo non di certo semplice per rilanciarsi, considerando l’atavica rivalità fra i Viola ed i bianconeri e, soprattutto, considerando che la già rimaneggiata difesa bianconera dovrà vedersela con un attaccante particolarmente motivato a far gol, nel tentativo di sbloccarsi dal lungo digiuno, proprio contro la sua ex squadra. Amauri, infatti, ha già annunciato che nella gara contro la Juventus “darà tutto” e c’è da crederci, considerando quante volte l’italo-brasiliano aveva già annunciato di essere intenzionato “a togliersi qualche sassolino dalle scarpe“, ritenendo di non esser stato tutelato a sufficienza dal club bianconero (che quest’anno prima del trasferimento a Firenze lo aveva di fatto messo fuori rosa, ndr), mostrando una neppur troppo velata soddisfazione per i problemi riscontrati dalla Juventus in fase realizzativa: un po’ a voler dire “il problema non ero solo io”.

    La gara di sabato sera, dunque, rischia d’essere una prova decisiva per la Juventus, oltre che un’opportunità di riscatto, ma bisognerà necessariamente effettuare un cambio di rotta, se non altro nel risultato finale. Un risultato diverso dalla vittoria, infatti, significherebbe rinunciare ai sogni di gloria.