Tag: fiorentina

  • Fiorentina – Inter 0-0, i nerazzurri salutano la Champions

    Fiorentina – Inter 0-0, i nerazzurri salutano la Champions

    Termina 0-0 il lunch match della 34^ giornata tra Fiorentina Inter. Brutta gara degli uomini di Stramaccioni che non riescono a costruire nessuna occasione pericolosa nei 90′ minuti di gara. Delude il quartetto offensivo schierato dall’ex tecnico della Primavera nerazzurra ad inizio partita, con Forlan che prosegue inesorabile la propria parabola discendente. Impalpabile la prova di Zarate. A recriminare maggiormente però sono proprio i padroni di casa. L’episodio chiave dell’incontro è infatti il rigore fallito dal serbo Adem Ljajic, che a metà ripresa si vede parare il penalty da Julio Cesar. Prestazione comunque positiva per i viola, che nonostante le pesanti assenze riescono a strappare un punto che potrebbe valere oro a fine campionato.

    ZERO GOLFiorentina Inter alla vigilia era stata data come una partita da “over”, ricca di gol. Niente di tutto questo invece, anzi. Più sbadigli che altro, cinque tiri in porta in tutto l’arco di gara. Di certo non il miglior spettacolo di questo week-end calcistico, che fra le altre cose ha proposto un Clasico niente male.

    adem ljajic | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    ANSIA RIGORI – Evidentemente non è giornata per i rigoristi. Ieri era stato Handanovic ad ipnotizzare Thereau, oggi è toccato al brasiliano dell’Inter superarsi. Per Julio Cesar è il terzo rigore parato in questa stagione, una prodezza però che potrebbe non bastare per mantenere accese le speranze Champions dei nerazzurri.

    PASSIONE SNEIJDER – Lo stravolgimento tattico operato da Stramaccioni ad inizio match (addio al 4-3-3, spazio al 4-2-3-1), deve leggersi anche in chiave Sneijder. L’allenatore nerazzurro vuole recuperare l’olandese. Dall’altra parte però la risposta non è stata delle più confortanti. Entrato in campo nel secondo tempo al posto di Forlan, il trequartista non è riuscito ad incidere sul match.

    Fiorentina Inter 0-0, pagelle
    Boruc 6: contro non ha l’Inter del “triplete”. Che cosa significa? Quattro tiri facili facili. Come dire, ci saranno giornate più dure da qui al termine della stagione.
    Natali 6,5: al suo fianco ha due ragazzini, Camporese e Nastasic. Svolge ottimamente il compito di maestro. Lezione conclusa con successo.
    Kharja 6,5: ex con il dente avvelenato, pressa a tutto campo e prova a giocare un brutto tiro ai suoi ex compagni di squadra. Serve l’assist a Ljajic in occasione del rigore, poi fallito dal serbo.
    Cerci 6,5: Delio Rossi pesca il jolly di giornata. Le sue ripartenze creano più di un pericolo alla retroguardia dell’Inter, con un Lucio in grande difficoltà. Piccolo ma fondamentale dettaglio: è sempre solo.

    Julio Cesar 7: salva la baracca nerazzurra parando il rigore al giovane serbo, sebbene in precedenza era stato lo stesso brasiliano ad inguaiare i suoi compagni. Tutto è bene quel che finisce bene.
    Lucio 5: ci capisce poco o niente durante tutto il match, spesso infilato in velocità da un indiavolato Cerci. Non è più lo stesso difensore di due anni fa, in estate sarà addio?
    Zarate 4: l’argentino ci prova, ma un conto è provarci, un altro è ottenere risultati concreti. La cura Stramaccioni, che sembrava avesse avuto effetti miracolosi sull’ex biancoceleste, pare essere già svanita.
    Forlan 3: ormai ha giocato in tutti i ruoli. A sinistra, a destra, centrale, oggi si è reinventato trequartista. I tifosi nerazzurri alcune domande cominciano a farsele. Quanto guadagna l’uruguaiano? Quanti anni ha? Perché l’hanno preso se manco poteva giocare in Europa? Chi aveva detto che Forlan sarebbe comunque stato utile in campionato e avrebbe poi dato il suo contributo a febbraio quando riprendeva la Champions League?

  • Fiorentina – Inter, Jovetic non recupera. Alvarez, bentornato

    Fiorentina – Inter, Jovetic non recupera. Alvarez, bentornato

    Il lunch match della 34^ giornata vede affrontarsi all’Artemio Franchi Fiorentina Inter. I viola dovranno fare a meno per questo delicatissimo incontro della coppia d’attacco titolare Amauri-Jovetic. L’italo-brasiliano infatti è squalificato, mentre Jojo si è arreso all’ennesimo infortunio. Nel 3-5-2 di Delio Rossi giocheranno Cerci e Ljajic. Gli uomini di Stramaccioni cercano invece una vittoria che consentirebbe ai nerazzurri di sperare ancora nel treno Champions, approfittando di un’eventuale sorpresa all’Olimpico nel pomeriggio, con la Lazio che ospiterà il Lecce di Serse Cosmi. Nel tridente offensivo dell’Inter torna titolare dopo oltre tre mesi Ricky Alvarez, che va a completare un reparto tutto argentino insieme a Milito e Zarate. Soltanto panchina per Sneijder e Forlan.

    ASSENZE PESANTI – I tifosi della Fiorentina non possono sorridere. La zona retrocessione dista solamente tre punti, e quest’oggi la sfida contro l’Inter è ad alto rischio. Se non bastasse il periodo negativo attraversato dai gigliati (due vittorie negli ultimi 10 match di campionato), all’appello mancheranno due giocatori chiave come Amauri e Jovetic. In porta giocherà Boruc, difesa a tra composta da Gamberini, Natali e Nastasic. Gli esterni di centrocampo saranno Cassani e Pasqual, con Behrami, Montolivo e Lazzari nella linea mediana. In attacco toccherà alla coppia tanto discussa formata da Cerci e Ljajic. In panchina il gioiello della Primavera Acosty.

    ricky alvarez | © Valerio Pennicino/Getty Images

    SUDAMERICA STYLE – Cinque argentini e due brasiliani nell’undici titolare dell’Inter. Stramaccioni affronta la sfida di Firenze affidandosi alla “famiglia” sudamericana. In porta Julio Cesar, difesa a quattro con Zanetti e Nagatomo terzini e Lucio-Chivu come coppia centrale. A centrocampo Stankovic regista basso, con Obi e Cambiasso in posizione leggermente più avanzata. In attacco il trio tutto argentino composto da Alvarez, Milito e Zarate. Dopo aver raccolto 7 punti nelle prime tre partite della sua gestione, Stramaccioni spera nel riuscire a fare bottino pieno anche nella trasferta di Firenze, portandosi così momentaneamente a tre sole lunghezze dalla Lazio che occupa il terzo posto in classifica.

    Formazioni Fiorentina Inter, 34^ giornata Serie A

    Fiorentina (3-5-2): Boruc, Nastasic, Natali, Gamberini, Cassani, Pasqual, Lazzari, Montolivo, Behrami, Cerci, Ljajic.
    Panchina: Neto, Camporese, De Silvestri, Kharjia, Romulo, Salifu, Acosty. Allenatore: Delio Rossi

    Inter (4-3-3): Julio Cesar, Zanetti, Lucio, Chivu, Nagatomo, Cambiasso, Stankovic, Obi, Zarate, Alvarez, Milito.
    Panchina: Castellazzi, Ranocchia, Maicon, Guarin, Sneijder, Forlan, Pazzini.

  • Fiorentina – Palermo 0-0, viola in lotta per non retrocedere

    Fiorentina – Palermo 0-0, viola in lotta per non retrocedere

    Fiorentina Palermo finisce a reti bianche al “Franchi” di Firenze, un pareggio che, in concomitanza della rocambolesca vittoria del Lecce a Catania, riapre la lotta per la zone retrocessione che adesso vede coinvolti anche i viola.

    In occasione del turno infrasettimanale, niente turn over per Delio Rossi che si affida allo zoccolo duro che ha espugnato San Siro per cercare di dare un po’ di continuità a questa disastrata stagione viola mentre, dall’altra parte, Bortolo Mutti manda un po’ a sorpresa in panchina il capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli, schierando a fianco di Abel Hernandez lo sloveno Josip Ilicic.

    La prima mezz’ora di gioco vede i padroni di casa decisi a sbloccare il risultato andandoci anche vicini con il palo colpito da Nastasic e due occasioni pericolosissime di Amauri e Cesare Natali. Stefan Jovetic sembra ispirato ma la classe del montenegrino si accende ad intermittenza ed in quelle poche occasioni, viene sprecata malamente dai propri compagni di squadra. Il Palermo cerca di sfruttare le ripartenze e non dispiace nel finale della prima frazione di gioco rendendosi anche pericoloso sia con Ilicic che con Hernandez che in due occasioni, fa tremare seriamente la curva Fiesole.

    Stefan Jovetic ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    La ripresa si apre con dei ritmi un po’ più bassi rispetto al primo tempo, la Fiorentina inizia a pensare che un punticino non sarebbe poi così male, considerato che il Lecce inizia la ripresa a Catania sotto di un gol e dello stesso avviso sembra essere anche Bortolo Mutti, con la dimostrazione della panchina per tutti i 90’ regalata a Fabrizio Miccoli. Iniziano i cambi per le due squadre ma l’inserimento di Bacinovic e Lazzari non cambiano il ritmo blando del match con L’unico sussulto di una scialba seconda frazione di gioco, rappresentato dalla “furbata” tentata da Amauri che tenta di mascherare con un colpo di testa, una schiacciata con la mano in rete. L’arbitro in un primo tempo concede il gol ma fortunatamente per i rosanero, il guardalinee segnala il fallo con il consequenziale annullamento del gol. Gli ultimi minuti vengono vissuti più con l’orecchio rivolto al Massimino di Catania dove arriva, proprio nei minuti finali, la notizia più brutta per i viola con il vantaggio firmato da David Di Michele allo scadere.

    Adesso si fa molto dura per la compagine guidata da Delio Rossi che non è certamente abituata a lottare per simili piazzamenti e tutti sappiamo come finì un anno fa con la Sampdoria, con il pianto finale di Angelo Palombo. Prestazione così così per il Palermo che si è comportato da vera e propria compagine in lotta per la salvezza e rischiando di capitolare solamente, nella prima metà del primo tempo.

    Tabellino e Pagelle Fiorentina Palermo

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc 6; Gamberini 6, Natali 6,5, Nastasic 6,5; De Silvestri 6 (dal 32′ s.t. Cassani s.v.), Behrami 6, Montolivo 5,5, Kharja 6 (dal 23′ s.t. Lazzari 5,5), Pasqual 6; Jovetic 5,5, Amauri 5,5. (Neto, Felipe, Salifu, Cerci, Ljajic). All: Rossi

    PALERMO (3-5-2): Viviano 6; Munoz 6, Mantovani 6,5, Labrin 6,5; Pisano 6, Della Rocca 6, Donati 6,5, Barreto 5,5 (dal 4′ s.t. Bacinovic 6), Bertolo 6; Ilicic 6 (dal 44′ s.t. Vazquez s.v.), Hernandez 6 (dal 30′ s.t. Budan s.v.). (Tzorvas, Kosnic, Zahavi, Miccoli). All: Mutti

  • Campionato Primavera -2 alla Fase Finale

    Campionato Primavera -2 alla Fase Finale

    La fase a gironi del Campionato Primavera è quasi arrivata a conclusione e grazie ad un sostanziale equilibrio ma anche ad un aumento della qualità e delle competitività del torneo restano da emettere ancora tanti verdetti. La formula oramai consolidata e spettacolare qualifica alla Fase Finale 8 squadre, le prime e le seconde hanno accesso diretto mentre le ultime due dovranno sudarsi l’accesso attraverso un play-off a cui prenderanno parte le terze, le quarte e le due migliori quinte. A due giornate dal termine solo Juventus, Roma e Lazio sono sicure di accedere direttamente alle fase finale, nel girone B quello in cui è presente l’Inter fresca vincitrice del NextGen Series 2012 è il più indecifrabile con le prime cinque squadre ancora potenzialmente in grado di staccare il pass diretto conquistando uno dei due posti validi per accedere alle fase finali del Campionato Primavera.

    Nel girone A del Campionato Primavera la Juventus ha oramai conquistato la prima posizione staccando dopo un entusiasmante testa a testa con la Fiorentina. Proprio i viola con il ko tra le mura amiche contro il Livorno hanno gettato alle ortiche il vantaggio sul Torino di Antonino Asta dato in gran forma e adesso ad un solo punto dalla seconda piazza. Come dicevamo nel girone B del Campionato Primavera vi è incertezza sulle posizioni delle prime cinque, l’Inter dopo il ko contro il Chievo si è ripresa la prima piazza e grazie ad un calendario agevole parte da favorita, il Varese è uscito alla distanza contendendo al Milan la seconda piazza. In quarta e quinta posizione ci sono il Chievo autore di un rush finale importantissimo e l’Albinoleffe. Roma e Lazio hanno occupato da tempo le prime due posizione del girone C del Campionato Primavera, il Palermo ha oramai blindato la terza piazza mentre per quarta e quinta il mini campionato tra Catania, Napoli, Reggina e Lecce ha di fatto alzato l’asticella per i punti utili.

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE A
    1) JUVENTUS* 49
    2) FIORENTINA 44
    3) TORINO 43
    4) LIVORNO 39
    5) SAMPDORIA 37
    6) GENOA 37
    7) EMPOLI 36
    8) PARMA 33
    9) NOVARA 31*
    10)CAGLIARI 29
    11)SASSUOLO 27
    12) SIENA 20
    13) MODENA 18
    14) GROSSETO 11
    *Una partita in meno

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE B
    1) INTER 49
    2) MILAN 47
    3) VARESE 47
    4) CHIEVO 46
    5) ALBINOLEFFE 44
    6) BOLOGNA 38
    7) CITTADELLA 29
    8) ATALANTA 28
    9) PADOVA 27
    10)UDINESE 26
    11)BRESCIA 25
    12)VERONA 21
    13)CESENA 20
    14)VICENZA 19

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE C:
    1) ROMA* 61
    2) LAZIO 59
    3) PALERMO 52
    4) CATANIA 40
    5) NAPOLI 39
    6) REGGINA 37
    7) LECCE 36
    8) ASCOLI 30
    9) NOCERINA 25
    10) JUVE STABIA 21
    11) BARI 21
    12) PESCARA 18
    13) CROTONE* 15
    14) GUBBIO 11
    *Una partita in meno **Due partite in meno

  • Fiorentina – Palermo, probabili formazioni. Amauri si, Ilicic no

    Fiorentina – Palermo, probabili formazioni. Amauri si, Ilicic no

    Fiorentina Palermo sarà uno dei match più interessanti del turno infrasettimanale di mercoledì 11 aprile. I viola sono a caccia della seconda vittoria consecutiva dopo l’exploit inatteso a San Siro contro il Milan, mentre i rosanero devono cercare di racimolare quei punti necessari per raggiungere la salvezza matematica e dare spazio a quei giovani tanto invocati dal patron Zamparini.

    La vittoria ottenuta a San Siro è stata vero e proprio ossigeno per i viola che hanno potuto calmare per un po’ le critiche di tifoseria ed addetti ai lavori mentre, per quanto riguarda la compagine di Bortolo Mutti, si deve assolutamente raggiungere quanto prima la quota salvezza, che con la vittoria del Lecce contro la Roma dell’ultimo turno, si è alzata non consentendo ancora di chiudere il campionato in tranquillità.

    Delio Rossi non ha sciolto ancora i pochi dubbi dell’undici iniziale viola ma si dovrebbe andare verso una riconferma in blocco della squadra che ha espugnato San Siro con l’italo – brasiliano Amauri da titolare e con Adem Ljajic in panchina. In mediana possibile opportunità dal primo minuto per Lazzari con il ballottaggio per l’ultimo posto fra Berhami ed Olivera con lo svizzero favorito. Bortolo Mutti recupererà Mantovani, Donati ed Hernandez, tutti assenti contro la Juve per squalifica con lo sloveno Josip Ilicic che si dovrà accomodare in panchina dopo la scialba – e per certi versi irritante prestazione – fornita al Barbera contro i bianconeri di Conte. In difesa sono ancora assenti sia Matias Silvestre che Federico Balzaretti e quindi, altra opportunità da titolare per il giovane Labrin che non ha certamente sfigurato nelle precedenti uscite.

    Amauri ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Probabili formazioni Fiorentina Palermo

    Fiorentina (3-5-2) – Boruc; Gamberini Natali Nastasic; De Silvestri Behrami Montolivo Lazzari Pasqual; Jovetic Amauri. A disposizione: Neto, Felipe, Olivera, Kharja, Vargas, Marchionni, Ljajic. Allenatore: Rossi

    Palermo (3-5-2) – Viviano; Munoz Mantovani Labrin; Pisano Migliaccio Donati Barreto Acquah; Miccoli Hernandez. A disposizione: Tzorvas, Milanovic, Della Rocca, Bertolo, Vazquez, Ilicic, Budan. Allenatore: Mutti.

  • Il sabato perfetto di Conte, ringraziando Amauri

    Il sabato perfetto di Conte, ringraziando Amauri

    Il sabato “santo” di Antonio Conte e della Juventus era iniziato in un hotel di Palermo, con un pranzo veloce alle 15:30, mezz’ora dopo l’inizio di Milan-Fiorentina a San Siro, proprio nel momento in cui Zlatan Ibrahimovic realizzava il rigore per fallo su Maxi Lopez, che consente al Milan di passare in vantaggio e di rimanere in testa alla classifica.

    Poco dopo, stando al suo racconto ai microfoni di Sky, Conte sale nella sua stanza, per una telefonata alla sua famiglia, allontanando l’attenzione (e la tensione) dalla partita dei diretti avversari che subiscono la rete del pareggio da parte di Jovetic, dopo soli due minuti dall’inizio della ripresa. Il tecnico, dopo la telefonata, scende nuovamente nella sala dell’hotel in cui veniva trasmessa in diretta la partita dei rossoneri, accolto dalla bella notizia del pari realizzato dalla Fiorentina. Così, casualmente oppure no, mister Conte-Al Pacino non si trovava davanti alla tv alle 16:45, perchè si stava preparando per la partenza verso lo stadio Barbera, perdendosi la diretta del momento topico della sfida di San Siro, quando Amauri realizza, al minuto 44, la decisiva rete dell’1 a 2 per i Viola, regalando i tre punti alla sua squadra. Tre punti della Fiorentina che significano zero punti per il Milan e, quindi, la possibilità di sorpasso per la Juventus in caso di vittoria sul Palermo.

    Un'immagine di Conte, durante Palermo-Juventus

    Un regalo inatteso, la più bella sorpresa che l’uovo di Pasqua bianconero potesse racchiudere, “impacchettato” proprio da parte di uno dei giocatori maggiormente bistrattati nell’ambiente juventino, probabilmente anche a causa di suoi stessi demeriti: Amauri riesce, così, a sbloccarsi, dopo un lungo digiuno durato quasi un anno, servendo su un piatto d’argento alla Signora il dessert più dolce, nonostante nelle ultime interviste non abbia mai nascosto un grande risentimento nei confronti del club bianconero, reo di non avergli concesso sufficiente fiducia. Il suo gol, però, consente alla Juventus di scendere in campo al Barbera soltanto con un risultato in testa, la vittoria. Un obiettivo che viene raggiunto brillantemente, con le reti di Leonardo Bonucci e Fabio Quagliarella, e che mister Conte-Al Pacino sentirà particolarmente “suo”, perchè giunto al termine di una settimana particolare per lui, durante la quale ha voluto spronare i suoi a “mangiare in campo” per rendere la vita difficile agli avversari, costringendoli a “sputare sangue” nella lotta scudetto.

    Una vittoria di grande cuore, che porta la firma di Conte, come tutte le altre, ecco perchè il mister salentino, a fine partita, poco prima del triplice fischio, si concede un rarissimo momento di relax in campo, voltandosi in direzione dei tifosi che occupavano i posti dietro la sua panchina e rivolgendo loro un sorriso d’intesa: un sorriso che vuol dire tanto, e che rappresenta la soddisfazione e la consapevolezza di esser riuscito a costruire tanto, insieme ai suoi ragazzi.

    Ora la sua Juventus è artefice del suo destino, può giocare da capolista, “perchè stare davanti è sempre meglio” – come lo stesso Conte ha dichiarato al termine del match – e non ci si può più nascondere. “Abbiamo voluto la bicicletta, ora pedaliamo, fino alla fine”: sarà una pedalata in salita, come in un sentiero di montagna irto di ostacoli da superare, ma questa Juventus, dopo lo stacco di oggi, ha le potenzialità per raggiungere la vetta in solitaria, in piedi sui pedali.

    Pensando al presente, però, nella felicità della Pasqua bianconera e di mister Conte è doveroso un ringraziamento ad Amauri, per la “collaborazione”, nonostante sia stata sicuramente tutt’altro che volontaria.

  • Milan – Fiorentina, le pagelle. Amauri jolly per la Juve

    Milan – Fiorentina, le pagelle. Amauri jolly per la Juve

    La sorpresa che non ti aspetti. In Milan Fiorentina si è assistito al trionfo dei gigliati, capaci di espugnare San Siro dopo 12 anni da quel 17 maggio 2001 quando una doppietta di Enrico Chiesa consentì ai toscani di battere i rossoneri. La vittoria viola di oggi ha un protagonista assoluto, Amauri. L’ex attaccante della Juve, approdato a Firenze durante il mercato di gennaio, ha realizzato la sua prima rete con la maglia viola. Un gol pesantissimo quello di Amauri, sia in chiave salvezza che in ottica scudetto, con il Milan che nel giro di una settimana perde 5 punti e primato a vantaggio della Juventus. Al termine del campionato mancano ancora sette partite, nelle quali i rossoneri potranno contare su un Cassano in più. Basterà per confermare il titolo dello scorso anno?

    Pagelle Milan Fiorentina 1-2, 31^ giornata Serie A

    MILAN
    Abbiati 6: sei come i gol subiti nella settimana horribilis rossonera. Incolpevole sui due gol viola, nel primo tempo salva il momentaneo vantaggio del Milan compiendo un bell’intervento sulla punizione di Pasqual. INNOCENTE
    Mexes 4: senza Thiago Silva al suo fianco, il francese è un po’ come un uovo di Pasqua senza sorpresa. Mentre Galliani ripensa al suo acquisto, i tifosi del Diavolo si chiedono come abbia fatto a resuscitare anche un attaccante come Amauri che non segnava da più di un anno. VUOTO
    Muntari 5: diamo a Cesare quel che è di Cesare, ma ormai la linea dei tre centrocampisti di rottura non pare più proponibile. Questo pomeriggio il Milan non è stato in grado di imbastire un’azione fluida, suscitando anche l’ira dell’alfiere Ibrahimovic. Forse Muntari è il giocatore che rappresenta meglio tale discorso. FUORIGIRI
    Ibrahimovic 5,5: quando il Milan non gira, nel 90% dei casi si conosce a priori anche il “colpevole”. Lo svedese entra in campo nervoso, torna negli spogliatoi infuriato,  e nel secondo tempo prosegue sulla falsa riga del primo. Passa in secondo piano il gol numero 23 in campionato. CAMOMILLA
    Maxi Lopez 6: a sorpresa  Allegri lo preferisce a Robinho nell’undici titolare. L’argentino disputa una partita dignitosa, colpendo anche il palo durante la prima frazione sul punteggio di 1-0 in favore dei suoi compagni di squadra. Soltanto una prodezza del portiere avversario gli nega il gol nella ripresa. OSSIGENO

    amauri carvalho | © Claudio Villa/Getty Images

    FIORENTINA
    Boruc 6,5: grande prestazione del portiere polacco. La parata su Maxi Lopez potrebbe valere contemporaneamente salvezza viola e sfilare dal petto dei milanisti lo scudetto conquistato lo scorso anno. Decisivo anche nel primo tempo su una punizione di Ibrahimovic, con il risultato ancora fermo sullo 0-0. DESTINO
    Natali 7: il difensore centrale viola esce fra gli applausi, dopo una prestazione da incorniciare. Grazie ai suoi interventi la Fiorentina respinge tutti gli assalti del Milan. In scadenza a giugno, Galliani ci stava già facendo un’idea. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
    De Silvestri 6,5: bella prova dell’esterno destro di Delio Rossi, che oggi sostituiva l’infortunato Cassani. C’è il trucco però, perché difronte a lui non c’era né Bale né Roberto Carlos, ma Zambrotta. FORTUNATO
    Jovetic 7:  se il montenegrino è in palla, i viola guadagnano automaticamente in fiducia e in punti. Manda in bambola tutta la retroguardia avversaria, perché ha i numeri e la classe di un big. Gol e assist, che chiedere di più? ORO COLATO
    Amauri 6,5:  fino al gol nullo, però nel calcio basta poco per passare da brocco a campione. Cento giorni da pecora e un giorno da leone, si potrebbe riassumere così la parabola dell’italo brasiliano, tornato a Itaca 24 appena in tempo per l’impresa. UOVO DI PASQUA

    Tabellino Milan Fiorentina 1-2, 31^ giornata Serie A
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6, Abate 5,5, Bonera 5,5, Mexes 4, Zambrotta 5 (83′ Cassano s.v.), Ambrosini 5,5 (53′ Aquilani 5,5), Muntari 4,5, Nocerino 5,5, Emanuelson 5 (62′ Robinho 5,5), Ibrahimovic 5,5, Maxi Lopez 6.
    Panchina: Amelia, Gattuso, Yepes, El Shaarawy. Allenatore: Allegri
    Fiorentina (3-5-2): Boruc 6,5, Nastasic 6, Camporese 6 (70′ Felipe 6), Natali 7, De Silvestri 6,5, Pasqual 6, Behrami 6,5, Lazzari 5,5, Kharja 6 (84′ Olivera s.v.), Jovetic 7,5, Ljajic 5 (77′ Amauri 6,5).

    Video Milan Fiorentina 1-2 highlights Youtube
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”132308″]

    Leggi anche:
    Crollo Milan, da Amauri un favore alla Juve
    Palermo Juventus 0-2, pagelle e video highlights
    Solo un pari per l’Inter, addio sogno Champions
    Lecce indigesta per Luis Enrique, 4-2 al Via del Mare

  • Milan – Fiorentina 1-2, Amauri inguaia Allegri. Sorpasso Juve?

    Milan – Fiorentina 1-2, Amauri inguaia Allegri. Sorpasso Juve?

    Grande sorpresa a San Siro. Il match tra Milan Fiorentina termina con il successo dei viola, che al 90′ minuto segnano il definitivo 2-1 con l’ex bianconero Amauri. Inizialmente la partita si era messa bene per i rossoneri, passati in vantaggio alla mezzora del primo tempo grazie al penalty realizzato da Ibrahimovic. Gli ospiti però ribaltano il risultato nel corso del secondo tempo, trovando prima il pareggio con Jovetic e poi la rete dell’italo-brasiliano. Sfortunato il rientro in campo di Cassano. Ora la Juventus ha la possibilità di superare i rossoneri in vetta alla classifica, qualora riuscissero a vincere al Barbero contro il Palermo.

    PRIMO TEMPO – In avvio si fanno preferire gli ospiti, che vanno vicini al gol dopo quattro minuti con Jovetic, il destro del montenegrino si spegne di poco a lato. Gli uomini di Delio Rossi cercano di approfittare dei ritmi troppo blandi del Milan per sorprendere la difesa rossonera, ma il fortino dei padroni di casa resta inviolabile. Una punizione pericolosa di Ibrahimovic al 20′ minuto scuote il Diavolo, che da lì in avanti inizia a guadagnare campo. Dopo una serie impressionante di calci d’angolo a favore dei rossoneri, arriva l’episodio che sblocca la partita. L’arbitro Celi giudica irregolare la trattenuta in area di Nastasic su Maxi Lopez, concedendo il calcio di rigore alla squadra di Allegri. Sul dischetto si presenta Ibrahimovic che realizza il nono gol stagionale dagli undici metri. La Fiorentina però reagisce subito e tre minuti più tardi una punizione di Ljajic impensierisce Abbiati, che è costretto a distendersi con tutto il corpo per evitare il pareggio viola. Passano due minuti e il Milan potrebbe portarsi sul 2-0 se Maxi Lopez non trovasse il palo dopo una bella conclusione al volo di sinistro. I primi 45′ minuti terminano sul punteggio di 1-0 in favore dei rossoneri, decide il penalty realizzato da Zlatan Ibrahimovic.

    Amauri Carvalho de Oliveira | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Pronti via e la Fiorentina riporta il risultato in parità. Clamorosa disattenzione dell’intera retroguardia difensiva del Milan, con Jovetic che si presenta da solo difronte ad Abbiati, mantenendo la freddezza per realizzare il gol dell’1-1, il suo 13° personale in questo campionato. La reazione dei rossoneri è veemente. Ibra serve un invitante pallone ad Emanuelson, fermato da Nastasic. Al 15′ minuto della ripresa Allegri decide di far entrare Robinho al posto di Emanuelson, varando così il tridente. E’ assalto Milan, i viola si fanno pericolosi soltanto in contropiede, sopratutto con Jovetic. Intorno alla metà del secondo tempo i padroni di casa hanno l’occasione più importante per riportarsi in vantaggio, ma Boruc è prodigioso sulla conclusione ravvicinata di Maxi Lopez.

    Nonostante la pressione dei rossoneri, la squadra di Delio Rossi riesce a mantenere l’1-1 quando ormai mancano soltanto 10′ minuti alla fine del match. Allegri allora sceglie di giocarsi la carta Cassano, che entra in campo al posto di Zambrotta. L’assetto ultra-offensivo del Milan non porta però al gol tanto atteso dalla tifoseria di casa, tutt’altro. E’ infatti la Fiorentina a trovare la rete dell’incredibile 2-1 ad un minuto dal 90′, quando Amauri realizza la prima segnatura in maglia viola. Nei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Celi la squadra di Allegri si lamenta per una spinta del difensore De Silvestri in area di rigore ai danni di Cassano, ma il direttore di gara fa proseguire. Il risultato non cambia più, la Fiorentina espugna il campo di San Siro per 2-1.

  • Milan – Fiorentina, Cassano in panchina. Stop per Boateng

    Milan – Fiorentina, Cassano in panchina. Stop per Boateng

    Oggi alle 15 Milan Fiorentina si affrontano nel match valido per la 31^ giornata di Serie A.

    L’imperativo categorico per la squadra di Allegri è quello di conquistare i tre punti, affinché il vantaggio nei confronti della Juventus (impegnata questa sera al Renzo Barbera contro il Palermo) resti invariato.

    I rossoneri ritrovano Antonio Cassano, che con ogni probabilità andrà in panchina.

    In attacco Allegri schiera la coppia Ibrahimovic-Robinho. Non convocato invece il ghanese Boateng.

    Dall’altra parte i viola arrivano a San Siro alla ricerca disperata di punti,  e si affidano all’asso montenegrino Jovetic per strappare un risultato positivo dalla difficile trasferta milanese.

    GIOCA ZAMBROTTA – Il tecnico del Milan deve fare i conti con qualche assenza di troppo in difesa, vista l’indisponibilità di Nesta, Antonini e Mesbah. La coppia di centrali difensiva sarà composta da Mexes e Bonera, con Abate e il redivivo Zambrotta terzini. A centrocampo perdura l’assenza di Van Bommel, con l’olandese che non ha ancora recuperato dai problemi alla schiena. Anche in mezzo al campo scelte quasi obbligate per Allegri, che schiera Ambrosini davanti alla difesa, con Nocerino e Muntari a supporto. In panchina si siedono Aquilani e Gattuso. Nella trequarti sarà l’ex lanciere Emanuelson a prendere il posto dell’acciaccato Boateng. L’olandese supporterà il tandem d’attacco Ibrahimovic-Robinho. Si profila una nuova tribuna per il Faraone El Shaarawy, al quale Allegri preferisce Maxi Lopez. L’argentino avrà al suo fianco Cassano, tornato a disposizione cinque mesi dopo quel maledetto giorno del 31 ottobre scorso.

    antonio cassano | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    AMAURI, SARA’ LA VOLTA BUONA? – La Fiorentina arriva dalla sconfitta casalinga contro il Chievo, l’ultima di un periodo nero per la squadra di Delio Rossi. In casa viola la vittoria manca da più di un mese, quando al Franchi i toscani sconfissero per 2-0 il Cesena. Da lì in avanti i gigliati hanno collezionato due pareggi e tre sconfitte. Per la trasferta di San Siro sono indisponibili gli squalificati Cerci e Montolivi, che vanno ad aggiungersi agli infortunati Gamberini, Vargas e Cassani. Delio Rossi sembra orientato a schierare un 3-5-2 con Boruc in porta e la difesa a tre formata da Camporese, Natali e Nastasic. A centrocampo giocheranno Kharja (che sostituisce lo squalificato Montolivo), Lazzari e lo svizzero Behrami. Sugli esterni agiranno De Silvestri e Pasqual, mentre in attacco Amauri, affiancato da Jovetic, cercherà di segnare il primo gol in maglia viola.

    MAL DI TRASFERTA – Gli uomini di Delio Rossi vantano un record negativo di una sola vittoria esterna nelle 15 trasferte fin qui disputate. Un dato ancora più preoccupante sono le otto reti segnate, che consegnano ai viola il secondo peggior attacco al di fuori delle mura di casa (peggio ha fatto soltanto il Cesena con 7 reti).

    QUINTA VITTORIA? – Nonostante l’eliminazione dalla Champions League ad opera del Barcellona, in campionato il Milan viaggia a vele spiegate. Nessuno ha fatto meglio dei rossoneri nelle ultime sei partite, dove la squadra di Allegri ha conquistato 14 punti, frutto di quattro successi e due pareggi, segnando 12 gol e subendone soltanto tre. Questo pomeriggio arriverà la quinta vittoria in sette gare?

    PRECEDENTI – Nel girone d’andata la sfida del Franchi terminò in parità, sebbene i milanisti protestarono a lungo per un gol annullato ingiustamente all’olandese Seedorf. Nelle ultime tre stagioni il Diavolo a San Siro ha ottenuto sempre i tre punti, grazie a tre vittorie identiche per 1-0.

    ARBITRO – Il direttore di gara sarà il barese Domenico Celi. Fino ad oggi il Milan è imbattuto con l’arbitro pugliese, mentre la Fiorentina ha perso soltanto in un’occasione nei precedenti 10 incontri con Celi.

    Probabili formazioni Milan Fiorentina
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Bonera, Mexes, Zambrotta, Nocerino, Ambrosini, Muntari, Emanuelson, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Yepes, De Sciglio, Gattuso, Aquilani, Maxi Lopez, Cassano. Allenatore: Allegri.
    Fiorentina (3-5-2): Boruc, Nastasic, Natali, Camporese, De Silvestri, Pasqual, Behrami, Kharja, Lazzari, Jovetic, Amauri.
    Panchina: Neto, Felipe, Salifu, Olivera, Romulo, Marchionni, Ljajic.

  • Juve, Jovetic l’erede di Del Piero?

    Juve, Jovetic l’erede di Del Piero?

    Stevan Jovetic per il dopo Del Piero. Sembra questo l’orientamento della dirigenza in vista di quest’estate per colmare il vuoto in campo che lascerà il numero 10 al termine di questa stagione quando le strade della leggenda bianconera e della Juventus si divideranno sì ma solo temporaneamente.

    Del Piero infatti di appendere le scarpe al chiodo, prima di assumere un incarico in società, non ne vuol sentir parlare e, nonostante abbia dimostrato, a dispetto della sua non più giovane età (calcistica s’intende, ndr), di poter essere ancora decisivo, il presidente Agnelli non sembra intenzionato a proporgli un prolungamento del contratto, indispettito forse dall’essere stato messo spalle al muro lo scorso anno dall’uscita del capitano quando Alex espresse pubblicamente tramite un video la volontà di firmare il rinnovo in bianco.

    Nella lista di Marotta è entrato così anche l’attaccante montenegrino della Fiorentina che alla Juve ritroverebbe il compagno in nazionale Mirko Vucinic. Nonostante la giovane età, 23 anni il prossimo mese di novembre, Jovetic ha già accumulato una discreta esperienza nel nostro campionato essendo sbarcato a Firenze nell’estate del 2008 per volere del ds viola Pantaleo Corvino che, pur di non lasciarsi soffiare il talento appena 19enne, assicurò un assegno sostanzioso di 8 milioni di euro al Partizan Belgrado. Una mossa rivelatasi subito azzeccata perchè a suon di gol, soprattutto in Champions, e di prestazioni brillanti, Jovetic convinse l’allora tecnico Prandelli di meritarsi un posto tra i titolari insidiando la leadership di uno come Adrian Mutu. Poi la stagione maledetta con l’infortunio rimediato in allenamento ai crociati del ginocchio che lo costrinse a stare lontano dai campi per 9 mesisaltare l’intero campionato 2010-2011, quest’anno il grande rientro con la sua migliore stagione a livello realizzativo, 12 reti in 20 presenze che però non stanno aiutando la Fiorentina ad uscire dalla crisi.

    Stevan Jovetic © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Se il suo talento è indiscutibile, quello che potrebbe turbare i possibili acquirenti è l’integrità fisica del giocatore poichè quello riportato due anni fa è un infortunio serio. In estate con molte probabilità Jovetic lascerà Firenze, i viola infatti dovranno ripartire con un nuovo progetto tecnico e con un nuovo direttore sportivo, dal momento che la proprietà ha già reso noto che al termine di questa stagione Corvino e la Fiorentina prenderanno due strade diverse, il quale progetto dovrà essere finanziato proprio dai milioni, non meno di 25, ricavati dalla cessione del pezzo pregiato della sua rosa, ovvero Jo-Jo sul quale la concorrenza della big europee quali Real Madrid e Chelsea è agguerrita.

    Ventidue anni dopo Roberto Baggio, con Jovetic Firenze si troverebbe a dover digerire un altro boccone amaro assistendo nuovamente all’operazione che portò il miglior giocatore della Fiorentina ad indossare gli odiati colori bianconeri.