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  • Sorteggi Europa League: urna insidiosa per l’Italia

    Sorteggi Europa League: urna insidiosa per l’Italia

    L’urna di Nyon, già assolutamente perfida nei confronti delle due compagini italiane di Champions, non è stata certamente benevola nemmeno nei sorteggi Europa League. 

    Le tre italiane qualificatesi per i sedicesimi della seconda competizione per club europea, Fiorentina, Lazio e Napoli, non hanno avuto in sorte avversari semplici: i viola di Paulo Sousa ritrovano il Tottenham un anno dopo, la Lazio ha pescato il sempre temibile Galatasaray mentre gli azzurri di Sarri se la vedranno con il Villarreal, squadra capace di battere ieri in campionato il Real Madrid.

    Kane, Sneijder e Soldado | Foto Twitter
    Kane, Sneijder e Soldado | Foto Twitter

    Veniamo ad analizzare le tre sfidanti, partendo dal Tottenham. 

    Gli Spurs possono vantare una rosa competitiva nella quale spiccano il portiere francese Lloris, i difensori del Belgio Vertonghen e Alderweireld, il talento del Coco Lamela e del coreano Heung-Min Son ma sopratutto il sempre temibile Harry Kane. Il Tottenham è giunto a questi sedicesimi di Europa League dopo aver vinto un girone piuttosto insidioso, nel quale erano presenti Anderlecht e Monaco, ottenendo 13 punti, frutto di 4 vittorie un pari ed una sconfitta, segnando 12 gol e subendone 6. I precedenti sorridono alla viola, nella scorsa Europa League infatti le due squadre si sono affrontate sempre nei sedicesimi ed a spuntarla fu la Fiorentina con un 1-1 in trasferta ed un 2-0 in casa.

    Passiamo a conoscere la sfidante della Lazio, ovvero il Galatasaray.

    La squadra si Istanbul ha nella propria rosa diverse vecchie conoscenze del campionato italiano, a partire dal portiere quel Fernando Muslera che in Serie A ha vestito proprio la maglia della Lazio. I biancocelesti dovranno fare molta attenzione a Sneijder e Podolski, duo ex Inter, ma anche al bomber turco Burak Yilmaz. Il Galatasaray non ha avuto un gran inizio di stagione, ha dovuto salutare la Champions, agganciando il salvagente Europa League proprio all’ultimo contro l’Astana. Per quanto riguarda i precedenti, risalgono a diversi anni fa, era la fase a gironi della Champions League 2001/02 ed entrambe le squadre vinsero la propria gara casalinga per 1-0.

    Concludiamo con il Villarreal, avversario del Napoli. 

    Il Sottomarino Giallo, ha in rosa elementi molto interessanti e che i partenopei non dovranno sottovalutare come ad esempio il difensore Musacchio, il centrocampista Jonathan Dos Santos, l’attaccante Bakambu e l’esperto Bomber Soldado. Tra gli uomini di Marcelino anche l’ex Milan Bonera. Il Villarreal ha raggiunto i sedicesimi dopo esser arrivato secondo nel proprio girone con 13 punti, 4 vittorie 1 pareggio ed una sconfitta, alle spalle del Rapid Vienna. Relativamente ai precedenti le due squadre si sono affrontate nei sedicesimi di Europa League 2010/11, passarono gli spagnoli con un pari ed un successo, e nella fase a gironi della Champions League 2011/12 quando a spuntarla fu il Napoli in entrambe le occasioni con un doppio 2-0.

     

    Sorteggi Europa League, il tabellone dei sedicesimi
    Sorteggi Europa League, il tabellone dei sedicesimi

    Nelle altre gare dei sedicesimi il sorteggio ha regalato anche sfide interessanti come Borussia Dortmund-Porto, Olympique Marsiglia-Atletich Bilbao e Sporting Lisbona-Bayer Leverkusen.

    Sorteggio fortunato, ma attenzione a sottovalutare gli avversari, per il Siviglia campione in  carica che se la vedrà con il Molde e per il Manchester United che affronterà il Midtjyalland, già avversario del Napoli nella fase a gironi.

  • Lazio avanti da prima, Fiorentina basta un pari

    Lazio avanti da prima, Fiorentina basta un pari

    La Lazio si scrolla di dosso il periodo negativo in Campionato, un solo punto conquistato in quattro gare disputate, battendo per 3-1 il Dnipro nel quinto turno di Europa League; successo che permette alla formazione di Pioli di ottenere il pass per i sedicesimi di finale ed anche il primo posto nel girone. Vantaggio dopo appena 4’minuti per la Lazio grazie alla rete di Candreva, lanciato da Parolo;  al 65′ il pareggio del Dnipro con Bruno Gomes, ottimo il suo destro incrociato. Al 68′ è Parolo a riportare la Lazio in vantaggio e, definitivo tris, di Djordjevic al 92′. Nell’altro match del girone 1-1 tra Rosenborg e Saint Etienne, i francesi sono qualificati come secondi, entrambe sono a quota 5 punti.

    Lazio-Dnipro, Milinkovic Savic in azione.
    Lazio-Dnipro, Milinkovic Savic in azione.

    La Fiorentina conquista un prezioso pareggio nel match contro il Basilea, in Svizzera, la squadra di Sousa ha giocato per oltre un’ora in dieci uomini a causa della espulsione di Roncaglia al 26′: reo di aver inflitto una gomitata inflitta a Embolo; le  due reti realizzate dalla viola portano, entrambe, la firma di Bernardeschi, al 23′ imbeccato da Borja Valero e al 36′, su servizio di Kalinic. A cinque minuti dal termine del primo tempo è Suchy ad accorciare le distanze, il definitivo 2-2 è al 74′ grazie a Elneny. Nell’altro match del girone BelenensesLech Poznan è terminata 0-0.

    Nello stadio di Bruges, chiuso al pubblico per ragioni di sicurezza, in Belgio l’allerta terrorismo è ancora molto alta, il Napoli, già al primo posto nel gruppo D e imbottito di riserve, mister Sarri pensa all’impegno molto importante di lunedì sera contro l’Inter, ha vinto agevolmente per 0-1 con la rete di Chiriches al 41′.  Il ritmo per tutta la gara è stato compassato e la superiorità del Napoli è apparsa netta, anche in virtù del successo 5-0 maturato all’andata. Il gol è stato siglato da Chiriches grazie ad una punizione laterale eseguita da Valdifiori. Nell’altro match del girone il Legia Varsavia ha sconfitto per 1-0 il Midtjylland per 1-0; discorso qualificazione, Napoli a parte, rimandato all’ultimo turno con il Midtjylland che ha 6 punti, contro i 4 di Legia Varsavia e Bruges.

  • Europa League, l’Italia cala il tris d’assi

    Europa League, l’Italia cala il tris d’assi

    Serata perfetta per le tre italiane in Europa League. 

    Le danze sono state aperte dal devastante Napoli di Sarri che ha battuto per 5-0 il Midtjyalland. Nelle gare delle 21 vittorie importantissime in trasferta per Lazio, in Norvegia contro il Rosenborg, e della Fiorentina sul campo del Lech Poznan. 

    Veniamo al racconto delle gare partendo da quella delle 19, giocata al San Paolo.

    NAPOLI – MIDTJYALLAND

    Manolo Gabbiadini | Foto Twitter
    Manolo Gabbiadini | Foto Twitter

    Tutto facile per gli uomini di Sarri che, se pur con un ampio turnover, sconfiggono nettamente i danesi del Midtjyalland. La gara si mette subito bene per il Napoli, dopo un paio di buone occasioni non concretizzate, al 13° El Kaddouri, imbeccato da Insigne, batte Andersen per l’uno a zero. Passano 10 minuti e Gabbiadini è rapido a girare in gol una respinta del portiere sul tiro del solito Insigne. Gabbiadini è in gran serata e al 38° realizza anche la doppietta personale. Nella ripresa il copione non cambia, anzi prima Maggio con l’inserimento e poi Callejon, con un colpo di testa, completano la manita azzurra. 

    NAPOLI – MIDTJYALLAND 5-0 (13° El Kaddouri, 23°, 38° Gabbiadini, 55° Maggio, 77° Callejón)

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiricheș, Koulibaly, Strinić (68° Hysaj); López, Valdifiori, Hamšík (53° Allan); El Kaddouri, Gabbiadini, Insigne (57° Callejón).

    Allenatore: Sarri .

    Midtjylland (4-2-3-1): Andersen; Rømer, Banggaard, Sviatchenko, Novák; Hansen (47° Ureña), Sparv; Olsson (69° Sisto), Poulsen, Royer; Onuachu (62° Pušić).

    Allenatore: Thorup.

    Arbitro: Bastien.

    Ammoniti: López (N).

     

    LECH POZNAN – FIORENTINA

    Vittoria importante per la Fiorentina che ringrazia Ilicic e ritorna in corsa per la qualificazione al turno successivo di Europa League. Il primo tempo si dimostra equilibrato con una viola che fa possesso palla senza però rendersi pericolosa. Dopo qualche rischio la Fiorentina passa in vantaggio con una splendida punizione di Ilicic al 41°. Nella ripresa il Lech ci prova, gli ospiti rischiano ma poi chiudono il match con un tocco sotto del solito Ilicic che scavalca il portiere e si deposita in gol.

    LECH POZNAN – FIORENTINA 0-2 (41°, 82° Ilicic)

    Lech Poznań (4-5-1): Burić; Kędziora, Kamiński, Dudka, Kádár; Trałka, Tetteh (73° Thomalla), Formella (59° Lovrencsics), Pawłowski, Linetty; Hämäläinen (76° Gajos).

    Allenatore: Urban.

    Fiorentina (3-4-2-1): Sepe; Tomović, Rodríguez, Astori; Bernardeschi, Błaszczykowski (71° Alonso), Vecino, Suárez (79° Badelj); Fernández, Iličić; Rossi (62° Kalinić).

    Allenatore: Sousa.

    Arbitro: Özkahya

    Ammoniti: Linetty (L).

     

    ROSENBORG – LAZIO

    Djordjevic trascina la Lazio al successo sul campo del Rosenborg. Biancocelesti praticamente subito avanti con il gol di Djordjevic al 9°. I padroni di casa cercano di trovare il pari ma capitolano nuovamente al 29°, ancora per merito di Djordjevic. Nel primo tempo ci sarebbe anche il gol di Hoedt, annullato però per fuorigioco. Nel secondo tempo ci si attende un Rosenborg d’assalto ma la Lazio non rischia praticamente niente. Nel finale gli uomini di Pioli rimangono in 10 per il rosso diretto a Keita. Al triplice fischio la Lazio può festeggiare il primo posto del girone.

    ROSENBORG – LAZIO 0-2 (9°, 29° Djordjevic)

    Rosenborg (4-3-3): An.Hansen; Svensson, Reginiussen (33° Bjørdal), Eyjólfsson, Skjelvik; Jensen, Selnæs, Midtsø (61° Konradsen); Helland, Søderlund (66° Vilhjálmsson), Mikkelsen.

    Allenatore: Ingebrigtsen.

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Cataldi, Onazi; Candreva (46° Keita), Morrison (76° Mauri), Kishna; Djordjević (66° Matri).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Marriner.

    Ammoniti: Radu (L), Kishna (L).

    Espulsi: Keita (L)

     

  • Roma da primato ma Napoli e Fiorentina tengono

    Roma da primato ma Napoli e Fiorentina tengono

    La Roma riprende la leadership del Campionato di Serie A grazie alla vittoria ottenuta contro l’Udinese per 3-1: quinta vittoria consecutiva grazie al  vantaggio di Pjanic dopo 4′, raddoppio di Maicon al 9′ e terza rete di Gervinho; il gol della bandiera della squadra di Colantuono è di Thereau.

    Miralem Pjanic | Foto Twitter
    Miralem Pjanic autore della prima rete della Roma contro l’Udinese

    Quinto successo consecutivo in campionato, il settimo se si conta anche l’Europa League: anche il Palermo esce battuto dal Napoli: vantaggio di Higuain nel primo tempo e raddoppio di Mertens nella ripresa. dopo tre ko in una settimana riecco la vittoria per la Fiorentina che espugna per 0-2 il “Bentegodi” di Verona, l’Hellas ci ha provato ma la differenza qualitativa ha fatto soccombere gli uomini di Mandorlini, le reti sono di, autorete, Marquez e Kalinic.

    Una gran punizione di Sansone regala i tre punti al Sassuolo contro la Juventus, bianconeri inconcludenti  e con poche idee. Sotto una battente pioggia è finita 3-3 tra Torino e Genoa: ospiti in vantaggio al 26′ con Laxalt, dopo due minuti pareggio dei padroni di casa con Maxi Lopez.  Vantaggio dei ragazzi di Ventura con Zappacosta, nuovo pareggio della squadra di Gasperini con Pavoletti; nei minuti finali succede di tutto con il vantaggio del Toro firmato da un autogol di Tachtsidis ma al 94′ Laxalt per il Genoa firma il definitivo 3-3.

    Seconda vittoria consecutiva per il Milan che supera per 1-0 il Chievo con al rete della vittoria siglata da Antonelli. Ennesima trasferta stregata per la Lazio uscita sconfitta per 2-1 da Bergamo. Atalanta ancora imbattuta in casa in questo campionato e ha vinto la quarta di cinque gare casalinghe disputate: vantaggio della squadra di Pioli con la rete siglata da Biglia; autorete di Basta per il pari e gol della vittoria per i ragazzi di Reja siglata da Gomez.

    La sfida salvezza del “Matusa” va al Frosinone che batte il Carpi per 2-1: Ciofani firma il vantaggio al 51′; pareggio della squadra di Sannino con Marrone e rete decisiva dei ragazzi di Stellone siglata da Sammarco. Domani sera la giornata si completerà con la sfida Sampdoria-Empoli.

  • Europa League: Napoli corsaro, cuore Lazio, tonfo Fiorentina

    Europa League: Napoli corsaro, cuore Lazio, tonfo Fiorentina

    Serata non totalmente perfetta per le tre italiane impegnate nell’Europa League 2015/16.

    Il Napoli ha proseguito la sua striscia positiva andando a conquistare, sul campo del Midtjyalland, il terzo successo su tre gare europee disputate in stagione.

    Prima del Napoli, la Lazio aveva mostrato tanta grinta e tanto cuore per avere la meglio sul Rosenborg, pur avendo giocato dal 6° in 10 per il rosso a Mauricio, terza espulsione stagionale per lui.

    La nota stonata della serata di Europa League per l’Italia, arriva da Firenze. La capolista della Serie A infatti ha subito il secondo ko casalingo europeo, dopo quello con il Basilea, uscendo sconfitta per 2-1 dal Lech Poznan.

    Veniamo al racconto delle tre sfide, partendo in ordine cronologico dalle due giocate alle 19.

    FIORENTINA – LECH POZNAN

    Paulo Sousa decide per un ampio turnover nella sfida contro i polacchi. Attacco guidato dal duo Babacar-Rossi.

    La partenza viola è buona con una chance non sfruttata dopo pochi minuti, sostanzialmente però nel primo tempo non accade molto altro anche per una Fiorentina lenta e poco propositiva. Nella ripresa sono sempre gli uomini di Sousa a fare la gara ma la rete la trova il Lech con il perfetto inserimento di Kownacki che colpisce di prima e batte Sepe. La rete dà la scossa ai viola che si lanciano in avanti ma sia Vecino che Bernardeschi non riescono a superare un ottimo Buric. I polacchi, passato lo spavento si riportano avanti e, al 82°, sulla sponda di Kamisnki è lesto Gajos a girare il rete la palla dello 0-2. La Fiorentina cerca in tutti i modi di riaprirla e ci riesce con il gol di Rossi al 90°. Il sogno pareggio c’è, ma si spegne al 93° quando Babacar da due passi colpisce alto di testa. Vince il Lech, secondo ko europeo casalingo dei viola con la classifica che ora si fa preoccupante.

    FIORENTINA – LECH POZNAN 1-2 (65° Kownacki (L), 82° Gajos (L), 90° Rossi (F))

    Fiorentina (3-5-2): Sepe; Roncaglia, Tomovic, Astori; Rebic, Mati Fernandez, Suarez (73° Ilicic), Verdù (65° Vecino), Pasqual (68° Bernardeschi), Babacar, Rossi.

    Allenatore: Paulo Sousa

    Lech Poznan (4-2-3-1): Buric; Kedziora, Dudka, Kaminski, Kadar; Tralka, Tetteh; Formella, Holman (68° Hamalainen), Lovrencsics; Thomalla (63°Kownacki (78° Gajos)).

    Allenatore: Urban.

    Arbitro: Mazeika.

    Ammoniti: Lovrencsics (L), Tralka (L).

    Espulsi: Rebic (F).

     

    LAZIO – ROSENBORG

    Alessandro Matri | Foto Twitter
    Alessandro Matri | Foto Twitter

    Niente turnover, o almeno molto ridotto, per Pioli nella sfida casalinga contro il Rosenborg. In avanti tridente Candreva-Mauri-Felipe Anderson alle spalle di Matri. 

    La partenza è shock perchè dopo soli 6 minuti Mauricio, dopo un errore difensivo, è costretto al fallo che gli costa il rosso diretto. La gara si mette in salita ma la Lazio ha tanta grinta e cuore e al 28° Candreva imbecca perfettamente Matri che non fallisce l’appuntamento con il gol. La reazione del Rosenborg è immediata ma Berisha ed i pali mantengono i biancocelesti avanti. Ad inizio ripresa arriva il raddoppio di Felipe Anderson. Sembra tutto chiuso ma i norvegesi riescono a riaprirla con il colpo di testa di Soderlund al 69°. La Lazio rischia di subire il pareggio ma al 82° Radu conquista un calcio di rigore. Dal dischetto va Candreva, Hansen respinge ma lo stesso Candreva ribadisce in gol. Nell’ultimo minuto di recupero c’è ancora gloria per Berisha che para un rigore a Soderlund. Vince la Lazio che mantiene la vetta del girone.

    LAZIO – ROSENBORG 3-1 (28° Matri (L), 54° Felipe Anderson (L), 69° Soderlund (R), 82° Candreva (L)

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi (11° Gentiletti), Cataldi; Candreva, Mauri (75° Milinkovic-Savic), Felipe Anderson (70° Lulic); Matri.

    Allenatore: Pioli

    Rosenborg (4-3-3): An. Hansen; Svensson (75° Konradsen), Eyjolfsonn, Bjordal, Dorsin (62° Mikkelsen); Jensen, Selnaes (89° Vilhjalmsson), Midtsjo; De Lanlay, Soderlund, Skjelvik.

    Allenatore: Ingebrigtsen.

    Arbitro: Gil.

    Ammoniti: Bjordal (R), Milinkovic-Savic (L), Matri (L)

    Espulso: Mauricio (L).

     

    MIDTJYALLAND – NAPOLI

    Per la sfida in Danimarca, tra le due prime della classe del girone, Maurizio Sarri decide di dare riposo a diversi titolari, dando spazio alle seconde linee, con grande qualità, come Valdifiori, Chiriches e Gabbiadini. 

    L’inizio gara vede i padroni di casa aggressivi e vogliosi di fare la partita ma al 19° arriva il gioiello di Callejon: lancio perfetto di Koulibaly e tocco volante dello spagnolo che scavalca il portiere. I danesi non hanno una grandissima reazione e subiscono un devastante uno-due firmato da Gabbiadini, il primo con un tocco piuttosto facile al 31° e poi una conclusione perfetta, che s’infila all’incrocio, al 40°. A due minuti dal termine del primo tempo, reazione del Midtjyalland che accorcia le distanze con un tocco da pochi passi di Pusic. Nella ripresa i partenopei cercano di gestire gara e risultato, rischiano qualcosina nel finale, prima al 77° Koulibaly salva sulla linea poi nei minuti di recupero è la traversa a dire di no al tiro cross di Mabil. Prima del triplice fischio dell’arbitro arriva anche il gol del Pipita Higuain per il definitivo poker azzurro.

    MIDTJYALLAND – NAPOLI 1-4 (19° Callejon (N), 31°,40° Gabbiadini (N), 43° Pusic (M) 94° Higuain (N))

    Midtjyalland (4-4-2): Andersen; Romer, Hansen, Sviatchenko, Novak; Duelund (73° Mabil), Sparv, Poulsen, Royer; Rasmussen (73° Larsen), Pusic (62° Onuachu).

    Allenatore: Thorup.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam (81° Strinic); Allan (60° Hamsik), Valdifiori, David Lopez; Callejon (64° Higuain), Gabbiadini, El Kaddouri.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Gozubuyuk.

    Ammoniti: Koulibaly (N)

     

  • Calcio Femminile, partita la Serie A 2015/16

    Calcio Femminile, partita la Serie A 2015/16

    Passata l’estate che ha avuto il suo picco nei mondiali di Canada 2015, ed il primo turno della Champions League, che ha sorriso alle squadre italiane, finalmente la Serie A di calcio femminile 2015/16 ha avuto inizio.

    Una prima giornata che ha rischiato di saltare, a causa dello sciopero indetto dalle calciatrici, poi rientrato , come si legge nella nota della Associazione Calciatori, per la disponibilità della FIGC di “di portare all’attenzione degli organi federali competenti le tematiche poste dall’Aic, perché sin dalla riunione del 22 ottobre vengano approvate le soluzioni concordate anche in tema di accordi pluriennali e di contribuzione straordinaria”.

    Veniamo a vedere i primi giudizi raccontati dal campo.

    Le grandi favorite non hanno steccato, Verona, Brescia, Fiorentina e Mozzanica hanno conquistato agevolmente i 3 punti. Pareggiano invece il Tavagnacco, contro il San Zaccaria, e la Res Roma che ha impattato per 0-0 contro il neopromosso Sudtirol.

    Analizziamo le 6 gare disputatesi da sabato a lunedì.

    TAVAGNACCO – SAN ZACCARIA 1-1 (21° Longato (S), 48° Brumana (T))

    Al Tavagnacco non basta la solita Bomber Paola Brumana per portare a casa i 3 punti all’esordio. Il San Zaccaria infatti porta a casa un prezioso pareggio in trasferta. A passare in vantaggio sono proprio le ospiti con Longato che al 21°, dopo un’azione personale trova il tiro vincente. Nella ripresa bastano pochi minuti a Brumana per trovare la conclusione che vale il definitivo 1-1.

    RIVIERA DI ROMAGNA – FIORENTINA 0-4 (1° Rinaldi, 17°, 49° Panico, 23° Vicchiarello)

    La Fiorentina s’impone nettamente sul campo del Riviera di Romagna. Le viola passano subito con Rinaldi che gira in rete l’assist di Guagni. Passano circa 15 minuti e Guagni si ripete fornendo il passaggio vincente per Patrizia Panico. Il Riviera non ha il tempo di reagire che incassa lo 0-3, a segnare è Vicchiarello con una gran conclusione. Il poker definitivo arriva al 49° con Panico che timbra la personale doppietta.

    RES ROMA – SUDTIROL 0-0

    La Res Roma viene bloccata sullo 0-0 dalle neopromosse ragazze del Sudtirol. Le ragazze di Mister Melillo ci hanno provato ma un po’ per imprecisione ed un po’ per la bravura del portiere Valzolgher, non sono riuscite a sbloccare il match.

    BRESCIA – VITTORIO VENETO 6-0 (19°, 74° Serturini, 38° Girelli, 50° Eusebio, 59° Sabatino, 67° Cernoia)

    Tutto facile per il Brescia nell’esordio di campionato con la neopromossa Vittorio Veneto. Le Leonesse, reduci dalla vittoria di Liverpool, strapazzano le ospiti con un netto 6-0. Le marcature vengono aperte al 19°  da Serturini ben imbeccata da Girelli. La stessa Girelli trova la soddisfazione personale al minuto 38. Al 50° Eusebio calcia da enorme distanza e beffa il portiere avversario per il 3-0. Passano meno di 10 minuti che Sabatino, su azione da corner, realizza il poker. Il Brescia non è sazio e al 67° trova ancora un gol con la conclusione dalla distanza di Cernoia. Il “set” viene chiuso da Serturini che trova la personale doppietta al 74°.

    VERONA – LUSERNA 7-1 (38°, 65° 71° Bonetti (V), 48° Fuselli (V), 51° Gabbiadini (V), 57°, 67° Ledri (V), 77° Moretti (L))

    Tutto facile per le campionesse d’Italia del Verona che asfaltano il Luserna, neopromosso in Serie A. La gara rimane in parità sino al 38° quando Bonetti da due passi realizza il gol del 1-0. La gara in sostanza si chiude ad inizio ripresa con le reti in soli 3 minuti di Fuselli di testa e Gabbiadini da lontano. Al 57° c’è gloria anche per Ledri. Al 65° Bonetti sfrutta un errore del portiere ospite e trova la doppietta. Due minuti ed è tempo di doppietta anche per Ledri  che segna dopo un’azione personale. Bonetti è scatenata ed al 71° realizza addirittura una tripletta. A meno di un quarto d’ora dalla fine, su azione di contropiede, il Luserna trova il gol della bandiera con Moretti.

    PINK SPORT TIME BARI – MOZZANICA 0-3 (23°, 52° rig. Giacinti, 91° Giugliano)

    Valentina Giacinti | © Asd Mozzanica
    Valentina Giacinti | © Asd Mozzanica

    La 1° giornata di Serie A di calcio femminile viene chiusa dal netto successo del Mozzanica sul campo della Pink Bari. Protagonista il solito Bomber Valentina Giacinti che prima sblocca la gara al 23° con una conclusione imparabile sul secondo palo, poi ad inizio ripresa si guadagna e trasforma il rigore per il 2-0. Il gol del definitivo 3-0 lo segna Giugliano, con un bolide dalla distanza, in pieno recupero.

     

    RISULTATI 1° GIORNATA

    TAVAGNACCO – SAN ZACCARIA 1-1

    RIVIERA DI ROMAGNA – FIORENTINA 0-4

    RES ROMA – SUDTIROL 0-0

    BRESCIA – VITTORIO VENETO 6-0

    VERONA – LUSERNA 7-1

    PINK SPORT TIME BARI – MOZZANICA 0-3

     

    CLASSIFICA DOPO LA 1° GIORNATA

    Verona, Brescia, Fiorentina e Mozzanica 3, San Zaccaria, Tavagnacco, Sudtirol e Res Roma 1, Pink Sport Time Bari, Riviera di Romagna, Vittorio Veneto e Luserna 0

     

  • Fiorentina capolista. Napoli, il poker è servito

    Fiorentina capolista. Napoli, il poker è servito

    La Fiorentina, da stasera, è la nuova capolista della Serie A, non succedeva dal febbraio del 1999, dopo il successo casalingo per 3-0 contro l’Atalanta: Ilicic su rigore, dopo tre minuti,come contro l’Inter, Borja Valero e nella ripresa il primo gol stagionale di Verdù. La gara ha preso subito una brutta piega per i bergamaschi: dopo soli 3′ gol su rigore di Ilicic e conseguente inferiorità numerica dovuta all’espulsione di Paletta, per aver interrotto una chiara occasione da rete, dovuta all’atterramento di Blaszczykowski. Nel finale della prima frazione è Borja Valero a raddoppiare su invito verticale del solito Bernardeschi; la ripresa è stata ben gestita dalla formazione di Paulo Sousa che torva il tris con Verdù con uno splendido destro al volo su imbeccata di Kalinic. Questa Fiorentina è, oramai, una bellissima realtà, grande merito a Paulo Sousa, che ha sta dando un ottimo gioco alla sua squadra che arriva, alla seconda sosta stagionale, in vetta solitaria con tutta una città che sogna.

    Borja Valero, autore della doppietta con cui la Fiorentina ha battuto l'Atalanta
    Borja Valero, autore della doppietta con cui la Fiorentina ha battuto l’Atalanta

    A “San Siro” va in scena lo show del Napoli, la squadra di Sarri disputa la partita perfetta sconfiggendo il Milan per 0-4: Allan, Insigne per due volte, la seconda con una splendida punizione, a chiudere la gara è una autorete di Ely. Il Milan non è mai esistito, non è mai sceso in campo  e ha palesato tutti i limiti; la formazione di Mihailovic  incassa una sconfitta la quale lascerà sicuramente strascichi nel futuro della squadra. Il primo tiro, e unico, in porta arriva al 60′ ed è un colpo di testa da parte di Ely su palla inattiva; a nulla è servito l’ingresso in campo di Cerci con il cambio di modulo a tre punte. La sosta servirà a capire, a valutare le contro misure da prendere anche se tanti componenti della rosa saranno impegnati nelle gare di qualificazione delle Nazionali. Di contro Sarri le azzecca tutte, Napoli in formato splendido con due super Higuain e Insigne che mandano in continua difficoltà la difesa del Milan già uscito di partita dopo lo 0-2.

    Al 12′ il vantaggio del Napoli con Allan: Napoli bravo in pressing alto a sfruttare l’errore di Zapata, Allan giunge solo davanti a D. Lopez e lo supera con un piatto destro rasoterra.  Al 48′ la seconda rete: scambio Insigne-Higuain con l’argentino che ricambia, lanciando con un assist rasoterra Insigne il quale conclude con un tiro sul secondo palo, nulla da fare per D.Lopez. Al 67‘ ancora Insigne a rete con una splendida punizione che va ad infilarsi alla destra di D.Lopez. Al 76′ il poker è servito, Ghoulam mette in mezzo un cross rasoterra da sinistra, involontariamente Rodrigo Ely, in spaccata impatta la palla che finisce alle spalle del proprio portiere.

     

  • Europa League: bottino pieno per Fiorentina, Lazio e Napoli

    Europa League: bottino pieno per Fiorentina, Lazio e Napoli

    Serata decisamente positiva per le 3 compagini italiane impegnate nell’Europa League 2015/16.

    La Fiorentina ha espugnato con estrema facilità per 4-0 il campo della Belenenses, con il ritorno al gol anche di Giuseppe Rossi. La Lazio ha dovuto soffrire, andando anche sotto, per battere di misura il Saint Etienne che ha chiuso in 9 all’Olimpico. Tutto abbastanza semplice per il Napoli di Sarri che dopo il 5-0 casalingo al Bruges ha battuto 2-0 il Legia, grandissimo il gol di Higuain, in trasferta.

    Veniamo al racconto delle tre gare, partendo da quella dell’Olimpico.

    LAZIO – ST. ETIENNE

    La Lazio vuole vincere per cancellare il pareggio beffa di Dnipro ma la sfida per i biancocelesti parte subito in salita. Al 6° infatti, su azione di corner, i francesi passano grazie al gol di Sall che colpisce sul secondo palo. La Lazio reagisce e serve un miracolo del portiere Ruffier per negare a Hoedt la gioia del pareggio. Passano pochi minuti e su un altro calcio d’angolo i padroni di casa rischiano di capitolare di nuovo ma la traversa salva Berisha. Scampato il pericolo gli uomini di Pioli trovano il pareggio con Onazi bravo a girare verso la porta una palla rimasta in area dopo il cross di Felipe Anderson. Poco dopo la mezz’ora, la svolta della gara, il Saint Etienne rimane in 10 per il rosso a Beric colpevole di aver rifilato una gomitata a Mauricio. Ad inizio ripresa Hoedt trova la gioia del gol con una bella conclusione di sinistro. Sembra tutto in discesa ma i francesi non mollano nemmeno quando rimangono addirittura in nove per il secondo giallo a Sall. La rete di Biglia al 80° sembra mettere la parola fine al match ma gli ospiti non vogliono mollare e cercano di riaprirla con un bel pallonetto di Monnet-Paquet. La Lazio non riesce a chiuderla e corre qualche rischio ma al triplice fischio dell’arbitro è 3-2 con un successo che vale la testa del girone per i biancocelesti.

     

    LAZIO – ST. ETIENNE 3-2 (6° Sall (S), 22° Onazi (L), 48° Hoedt (L), 80° Biglia (L), 84° Monnet-Paquet (S))

    Lazio (4-2-3-1): Berisha; Basta, Mauricio (46° Gentiletti), Hoedt, Radu; Biglia, Onazi (74° Cataldi); Felipe Anderson, Mauri (64° Matri), Milinkovic-Savic; Keita.

    St.Etienne (4-3-3): Ruffier, Clerc, Sall, Perrin, Polomat; Pajot, Corgnet (63° Diomandé), Lemoine; Hamouma (64° Bahebeck), Beric, Roux (74° Monnet-Paquet).

    Ammoniti: Onazi (L)

    Espulsi: 33° Beric (S), 76° Sall (S)

     

    BELENENSES – FIORENTINA 

    Giuseppe Rossi | Foto Twitter
    Giuseppe Rossi | Foto Twitter

    Tutto facile per la Fiorentina che all’inizio rischia su un’incerta uscita di Sepe, su calcio di punizione ma poi passa al 18° con Bernardeschi che è bravo a spingere in rete la respinta di Ventura sul tiro di Vecino. Sbloccata la gara i viola la gestiscono, senza correre rischi e anzi raddoppiando nel recupero del primo tempo con la conclusione di Babacar, deviata da un difensore. Come nel primo tempo anche la ripresa vede la prima occasione in favore dei padroni di casa con Kuca che impegna Sepe. E’ solo un fuoco di paglia perchè i viola controllano agevolmente la sfida andando a sfruttare anche l’autogol di Tonel, su cross basso di Kuba Błaszczykowski, per il 3-0 al minuto 83°. Al 90° la festa è completata con il ritorno al gol di Pepito Rossi che con una perfetta conclusione non lascia scampo a Ventura.

     

    BELENENSES – FIORENTINA 0-4 (18° Bernardeschi, 45°+1 Babacar, 83° aut. Tonel, 90° Rossi)

    Belenenses (4-1-4-1): Ventura; Geraldes, Brandao, Tonel, Filipe Ferreira; Ruben Pinto; Fabio Sturgeon (40° Gomes), Carlos Martins (78° Caeiro), Andrè Sousa, Kuca (63° Nunes); Leal.

    Fiorentina (3-5-2): Sepe; Tomovic, Astori, Alonso; Bernardeschi (60° Badelj), Vecino, Suarez, Vecino, Rebic (81° Błaszczykowski); Rossi, Babacar (78° Verdù).

    Ammoniti: Kuca (B), Ruben Pinto (B), Rebic (F), Badelj (F).

     

    LEGIA VARSAVIA – NAPOLI 

    Sarri opta per un ampio turnover ed il primo tempo nella sfida di Varsavia non presenta grandissime emozioni, Gabriel rimane sostanzialmente inoperoso mentre i partenopei si fanno vedere con una conclusione di David Lopez respinta ad un passo dalla linea dalla difesa polacca. Ad inizio ripresa il Napoli passa con la premiata ditta Callejon-Mertens, lo spagnolo confeziona l’assist per il belga che segna.  Dopo il gol i polacchi cercano di buttarsi avanti e sfiorano il pareggio con un quasi autogol di Maggio, palla sulla traversa. Gli uomini di Sarri cercano il raddoppio, con il solito Mertens sempre vivacissimo. Allan ad un quarto d’ora dal termine avrebbe due volte il colpo del k.o. ma si fa ipnotizzare, in entrambi i casi, dal portiere che salva in corner. Sarri al 77° si gioca la carta Higuain ed il Pipita ci mette solo 6 minuti per inventarsi la giocata e la gran conclusione che vale il secondo gol. Al 88° Kuciak con uno splendido intervento nega la gioia del gol a Gabbiadini. Non accade altro il Napoli espugna Varsavia per 2-0.

     

    LEGIA VARSAVIA – NAPOLI 0-2 (53° Mertens, 83° Higuain)

    Legia Varsavia (4-3-3): Kuciak; Bereszyński, Rzeźniczak, Lewczuk, Brzyski; Guilherme, Pazdan (89° Makowski), Jodlowiec; Trickovski (62° Duda), Prijovic, Kucharczyk (62° Nikolic).

    Napoli (4-3-3): Gabriel; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Allan (85° Chalobah), Valdifiori, David Lopez; Callejon (77° Higuain), Gabbiadini, Mertens (72° El Kaddouri).

    Ammoniti: Rzeźniczak.

     

  • Poker Fiorentina e aggancio in vetta all’Inter

    Poker Fiorentina e aggancio in vetta all’Inter

    La notte in cui sperava un piccolo allungo sulle sue dirette inseguitrici, si è trasformata in un incubo per l’Inter; sia chiaro il merito va tutto alla Fiorentina a cui va tributato un grande complimenti per la grande gara disputata a San Siro; Paulo Sousa mette in campo una squadra perfetta, corta, compatta che riesce ad avere la meglio sull’Inter e ad affiancarla al primo posto in testa al Campionato a quota 15 punti. E’ soprattutto sulle fasce che la Fiorentina costruisce questo suo meritatissimo successo, una grande Fiorentina che soltanto dopo 2′ trova il rigore che sblocca la gara a causa di un errato disimpegno di Handanovich. Da li in poi l’Inter non si è mai resa pericolosa dalle parti di Tatarasanu; la Fiorentina è attenta in difesa; le altre due reti della viola arrivano nel giro di 5′ e l’espulsione di Miranda manda i titoli di coda sulla gara già ne primo tempo. La rete di Icardi è un fuoco di paglia che si spegne subito dopo; la Fiorentina riprende a tessere la tela a centrocampo e non concede mai spazi agli avversari. Inter rimandata, Fiorentina promossa e Campionato accorciato.

    Nikola Kalinic, autore della tripletta, che manda la Fiorentina in testa al campionato
    Nikola Kalinic, autore della tripletta, che manda la Fiorentina in testa al campionato

    Buon ritmo in avvio di gara: al 2′ calcio di rigore per la Fiorentina per atterramento di Kalinic da parte di Handanovic: la battuta di Ilicic è in rete e la Fiorentina va in vantaggio. Al 7′ cross di Guarin, pala altissima, colpo di testa di Kondogbia, dalla linea dell’area di rigore, facile preda di Tatarasanu; al 18′ il raddoppio della Fiorentina: sinistro, da fuori area di Ilicic, vola Handanovic a respingere la palla, che si impenna e arriva velocemente Kalinic che sulla linea di porta non deve fare altro che spingere in gol. Al 23′ la Fiorentina cala il tris: Alonso va via sulla fascia sinistra, saltando Perisic in velovità, mette la palla in mezzo rasoterra per Kalinic che, in allungo, di piatto, infila Handanovic. al 31′ l’Inter rimane in dieci uomini per l’espulsione di Miranda il quale ferma, con un tiro alla maglietta, Kalinic lanciato a rete. Al 41′ ci ha provato Borja Valero da fuori area, di sinistro, ma la palla va alta lontano dalla porta.

    Al 49′ Badelj tira rasoterra, da fuori area, ma la palla è parata a terra da Handanovich. Al 59′ l’Inter ha trovato la rete con Icardi: calcio di punizione di Telles, colpo di testa dell’argentino che colpisce il palo e poi sulla respinta in scivolata, a porta vuota, trova la rete, goffa l’uscita del portiere Tatarusanu. Tanto possesso palla da parte della squadra di Paulo Sousa, a centrocampo, che però non affonda il colpo. Al 71′ sinistro di Tomovic, dal limite dell’area, palla parata da Handanovich. Al 75′ la quarta rete della Fiorentina: Kalinic vince un contrasto con Santon, serve a sinistra Ilicic che ripassa la palla a Kalinic il quale deve solo appoggiare la palla in rete, realizzando la sua personale tripletta. Ancora Kalinic conclude di destro, in diagonale, la palla è deviata dal portiere di casa e Ranocchia manda la palla in calcio d’angolo.

    INTER – FIORENTINA 1-4 (2′ Ilicic su rigore; 18′,23′, 77′ Kalinic; 59′ Icardi)

    INTER (4-3-3): Handanovic; Santon, Miranda, Medel, Telles; Guarin [77. Brozovic], Melo, Kondogbia [46. Ranocchia]; Perisic [61. Biabiany], Icardi, Palacio. A disp: Carrizo, Juan Jesus, Montoya, Ljajic, Gnoukouri, Nagatomo, Dimarco, Manaj. All: Mancini

    FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Roncaglia [74. Gilberto], Rodriguez, Astori; Blaszczykowski [68. Tomovic], Vecino, Badelj, Marcos Alonso; Ilicic, Borja Valero; Kalinic. A disp: Sepe, Lezzerini,  Bernardeschi, Rebic, Mati Fernandez, Suarez, Verdu, Rossi, Babacar. All: Paulo Sousa

    Arbitro: Damato (Barletta) [Di Fiore – De Pinto] Quarto Uomo: Cariolato Addizionali: Banti – Nasca

    Espulso: Miranda [I]

    Ammoniti: Handanovic [I]; Kondobgia [I]; Guarin [I]; Kalinic [F]; Melo [I]; Alonso [F]

    Angoli: 2-3

    Recupero: 1 + 2

  • Europa League: super Napoli, beffa Lazio, tonfo Fiorentina

    Europa League: super Napoli, beffa Lazio, tonfo Fiorentina

    Serata agrodolce quella delle italiane in Europa League.

    Dopo la goleada del Napoli contro il Bruges nella sfida iniziata alle 19, sono arrivati il pareggio beffa del Dnipro al 93° contro la Lazio ed il ko casalingo della Fiorentina, rimontata dopo l’iniziale vantaggio, dal Basilea.

    Veniamo al racconto delle tre gare partendo, in ordine cronologico da quella del San Paolo.

    NAPOLI – BRUGES

    L'abbraccio tra Mertens e Callejon | Foto Twitter
    L’abbraccio tra Mertens e Callejon | Foto Twitter

    Tutto facile per il Napoli di Sarri che per la prima europea vara sul 4-3-3. La gara si mette subito bene con il tiro-cross di Callejon che al minuto 5, sorprende il portiere e s’infila in rete. Il Bruges abbozza una reazione ma viene castigato in pochi minuti dalla doppietta di Mertens che al 25° in sostanza chiude la gara. I belgi non riescono praticamente a rendersi mai pericoloso e nella ripresa subiscono prima il gol di Hamsik che sfrutta un’uscita incerta di Bolat e poi la doppietta personale di Callejon. Questa gara europea, oltre ai tre punti, porta in dote a Sarri, un ottimo Napoli, come sempre, in fase offensiva e più sicuro negli automatismi difensivi.

    NAPOLI – BRUGES 5-0 (5°, 77° Callejon, 19°, 25° Mertens, 53° Hamsik)

    NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Hamsik (62° Allan), Jorginho, David Lopez; Callejon, Higuain (72° Gabbiadini), Mertens (75° Insigne).

    BRUGES (4-3-3): Bolat; Meunier, Duarte, Mechele, De Bock; Vormer, Simons, Vazquez (69° De fauw); Bolingoli Mbombo (46° Izquierdo), Diaby (60° Claudemir); Leandro Pereira.

     

    DNIPRO – LAZIO 

    Beffa incredibile per la Lazio che sul campo del Dnipro prima sfiora il gol con Matri, poi passa in vantaggio con Milinkovic-Savic bravo a girare in rete una punizione calciata da Kishna al 34°. I biancocelesti vanno vicino al raddoppio contro un Dnipro che ci prova ma senza creare grossi pensieri a Marchetti. Al 93°, terzo ed ultimo minuto di recupero, arriva però la doccia fredda con Seleznyov che si libera sul secondo palo e, praticamente a porta vuota, spinge in rete il pallone del definitivo 1-1.

    DNIPRO – LAZIO 1-1 (34°Milinkovic-Savic (L), 93° Seleznyov (D))

    Dnipro (4-2-3-1): Boyko; Fedetskyi (61° Ruiz), Douglas, Gueye, Anderson; Fedorchuk (45° Danilo), Edmar (86° Gama); Rotan, Matheus, Léo Matos; Seleznyov.

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Parolo, Onazi; Kishna (76° Candreva), Milinković-Savić (89° Mauri), F. Anderson; Matri (76° Keita).

     

    FIORENTINA – BASILEA

    L’incontro con la sua ex squadra non porta certo fortuna a Paulo Sousa. La sua Fiorentina infatti si fa rimontare dagli svizzeri e cede per 2-1 sul campo amico. La gara si era pure messa benissimo con la carambola tra Kalinic e Suchy che aveva visto rotolare la palla in rete al minuto 3°. Il Basilea prima pare in difficoltà ma poi pian piano cresce anche se ad inizio ripresa Blaszczykowski, al termine di una ripartenza, colpisce il palo. La svolta della gara arriva al 66° quando Gonzalo Rodriguez commette un brutto fallo su Embolo che gli costa il rosso diretto. Poco dopo s’infortuna anche Astori,così la Fiorentina si trova senza i propri centrali e al 71° capitola con il tiro di Bjarnason che supera Sepe e s’insacca in gol. Passano solo 7 minuti ed un gioiello balistico da fuori area di Elneny fissa il risultato sul 1-2 che fa sorridere gli svizzeri.

    FIORENTINA – BASILEA 1-2 (3° Kalinic (F), 71° Bjarnason (B), 78° Elneny (B))

    Fiorentina (3-4-3): Sepe; Rodriguez, Roncaglia, Astori (68° Tomovic); Borja Valero, Badelj, Blaszczykowski, Alonso; M. Fernandez (68° Pasqual), Kalinić, Iličič (46° Babacar).

    Basilea (4-4-2): Vaclík; Xhaka, Hoeg, Suchy, Lang; Boetius (72° Delgado), Elney, Zuffi, Bjarnason; Embolo, Janko (86° Callà).

    Espulso G.Rodriguez (F) al 66°.