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  • Facundo Roncaglia nel mirino della Roma

    Facundo Roncaglia nel mirino della Roma

    Gli occhi della Roma cadono su Facundo Roncaglia. Il difensore argentino della Fiorentina ha ben impressionato in questo inizio di stagione tanto che adesso la società romanista, che in estate lo teneva d’occhio prima che la viola sbaragliasse la concorrenza acquistandolo tra l’altro a parametro zero, sta seriamente pensando di portarlo a Trigoria alla corte di Zdenek Zeman. Secondo quanto riferisce il Corriere dello Sport in edicola oggi i giallorossi sarebbero disposti ad offrire 5 milioni di euro più il cartellino di Nicolas Burdisso per assicurarsi le prestazioni di Facundo Roncaglia, soprannominato El Torito. La Fiorentina difficilmente però deciderà di privarsi a queste condizioni di un giocatore rivelatosi molto affine al calcio italiano. Oltre a ben figurare in campo, Roncaglia ha avuto il merito di entrare da subito nei cuori dei tifosi viola.

    La Roma strizza l’occhio a Facundo Roncaglia © Claudio Villa/Getty Images

    Non a caso il 4 settembre, dopo appena 2 mesi dal suo approdo a Firenze, i suoi fans hanno aperto su Facebook il primo fans club a lui dedicato in Italia denominato Facundo Roncaglia Fans Club. Anche grazie alle manifestazioni d’affetto ricevute, El Torito è riuscito a ripagare i suoi fans fornendo prestazioni ottime nelle sue prime 7 partite di Serie A. Lo scorso 22 settembre in Fiorentina-Parma 1-1, il 25enne difensore argentino ex Boca Juniors ha siglato il suo primo gol nel massimo campionato italiano e lo ha fatto con un potente tiro dai 32 metri che viaggiava a 99 km/h.

    L’ottimo rendimento in campo e il feeling creatosi con la tifoseria fanno di Roncaglia un giocatore fondamentale per il progetto Fiorentina. La società dei Della Valle è conscia di avere tra le mani un giocatore di livello e l’interessamento della Roma è solo la conferma delle qualità intraviste nell’argentino già ai tempi del Boca Juniors. Detto questo, l’interesse della Roma potrebbe risultare vano, soprattutto se Roncaglia continuerà a fornire prestazioni maiuscole con la maglia viola.

  • Incassi Uefa, Inter e Milan nella Top Ten. Chelsea guida la classifica

    Incassi Uefa, Inter e Milan nella Top Ten. Chelsea guida la classifica

    Che il calcio italiano fosse in crisi lo si sapeva da un pezzo, ma i dati emersi dal sito portoghese futebolfinance.com fanno davvero paura. Infatti, lo stesso portale online ha redatto la classifica, dal 2009 al 2012, degli incassi Uefa delle squadre europee e salta subito all’occhio come nella Top Ten ci siano solo due italiane, l’Inter con i suoi 118 milioni di euro si ritrova al quinto posto, mentre i cugini del Milan sono solo ottavi con 89 milioni guadagnati. E la Juventus? I bianconeri, a causa di una lenta rinascita post calciopoli, si ritrovano 41esimi alle spalle di Roma e Napoli (rispettivamente al 25esimo e al 28esimo posto) e poco sopra la Fiorentina 43esima.

    Le altre italiane possiamo considerarle non pervenute, visto che la somma dei loro guadagni non supera i 13 milioni di euro. Parliamo di Lazio, Udinese, Palermo, Sampdoria e Genoa che troviamo in classifica dall’83esimo posto in giù. Ma tornando alle prime dieci posizioni, notiamo che gli inglesi continuano ad essere i padroni indiscussi d’Europa, con il Chelsea (che ha vinto l’ultima Champions League) al primo posto assoluto, seguito subito dopo dal Manchester United. Poco più sotto troviamo l’Arsenal (settima posizione). I ricchi proprietari del Manchester City invece non saranno certamente soddisfatti del loro 23esimo posto, segno che non sempre investire tanti soldi nel calcio moderno è sinonimo di vittorie e guadagni. Stesso discorso per il Paris Saint Germain che, a dirla tutta, ha iniziato le spese folli solo da un anno e attualmente occupa la 74esima posizione.

    Champions League
    Champions League © Adrian Dennis/Getty Images

    La Spagna con le solite Barcellona (terzo) e Real Madrid (sesto), la Germania con il Bayern Monaco (quarto) e la Francia con la coppia Lione e Marsiglia (nono e decimo) chiudono la classifica della Top Ten.

    Questa la Top Ten degli incassi Uefa dal 2009 al 2012:

    1. Chelsea (Inghilterra) – 136.625.000 €
    2. Manchester United (Inghilterra) – 135.435.000 €
    3. Barcellona (Spagna) – 130.636.000 €
    4. Bayern Monaco (Germania) – 119.154.000 €
    5. Inter (Italia) – 118.310.000 €
    6. Real Madrid (Spagna) – 104.547.000 €
    7. Arsenal (Inghilterra) – 91.563.000 €
    8. Milan (Italia) – 89.420.000 €
    9. Lione (Francia) – 71.072.000 €
    10. Marsiglia (Francia) – 69.802.000 €

    Di seguito troviamo:

    23.  Manchester City (Inghilterra) – 33.901.000 €
    25.  Roma (Italia) – 32.759.000 €
    28.  Napoli (Italia) – 30.016.000 €
    41.  Juventus (Italia) – 24.078.000 €
    43.  Fiorentina (Italia) – 22.431.000 €
    74.  Paris Saint Germain (Francia) – 6.257.000 €
    83.  Lazio (Italia) – 4.468.000 €
    88.  Udinese (Italia) – 3.137.000 €
    107.  Palermo (Italia) – 1.760.000 €
    108.  Sampdoria (Italia) – 1.690.000 €
    110.  Genoa (Italia) – 1.640.000 €

  • Fiorentina-Bologna 1-0, un lampo di Jovetic rilancia i viola

    Fiorentina-Bologna 1-0, un lampo di Jovetic rilancia i viola

    Dopo 3 giornate la Fiorentina di Vincenzo Montella torna a fare risultato pieno. Fiorentina-Bologna termina 1-0 con la rete di Jovetic al 7′ del primo tempo. Con questo successo i viola salgono al quinto posto in classifica a quota 11 punti insieme a Roma e Catania. Il Franchi si conferma l’arma in più per gli uomini di Montella che hanno conquistato davanti al pubblico amico ben 10 dei loro 11 punti in classifica. Il Bologna di Pioli complice una prestazione davvero opaca non riesce ad uscire indenne da Firenze nonostante la verve di Diamanti e il buon momento di forma dell’ex viola Gilardino.

    LA PARTITA – Montella lascia in panchina Pizarro e lancia dal primo minuto Olivera. Confermata in attacco la presenza di Toni al fianco di Jovetic. I viola partono bene e si rendono pericolosi già nei primi minuti con un tiro di Borja Valero. Al 7′ arriva il gol del vantaggio su azione da calcio d’angolo. A siglarlo è il solito Stevan Jovetic, che interrompe un digiuno di 324 minuti segnando la sua quinta rete in campionato. Il Bologna prova a reagire con i suoi uomini migliori Gilardino e Diamanti, ma i loro tiri non creano pericoli a Viviano. Al 20′ i viola vanno vicini al raddoppio con Toni a servire Jovetic, ma il montenegrino a tu per tu con Agliardi alza troppo il pallonetto e manca la doppietta personale. Il Bologna sta a guardare e non riesce a rendersi pericoloso se non con 2 punizioni di Diamanti. La Fiorentina gestisce il possesso palla e chiude meritatamente in vantaggio la prima frazione di gioco.

    Stevan Jovetic
    Stevan Jovetic ancora decisivo per la Viola © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Il secondo tempo inizia ancora nel segno della Fiorentina. I ragazzi di Montella assediano l’area difensiva del Bologna e dopo 5 minuti trovano il gol del raddoppio con Toni ma l’arbitro annulla il gol all’attacante viola per un presunto fuorigioco che le immagini alla moviola non confermano. Sfumato il raddoppio i viola continuano a rendersi pericolosi e danno l’impressione di poter chiudere la partita da un momento all’altro. Il Bologna appare frastornato e allora Pioli si gioca la carta Acquafresca che rimpiazza Morleo. Emiliani a trazione anteriore mentre Montella sostituisce Toni con il marocchino El Hamdaoui. Il cambio offensivo di Pioli non produce pericoli alla retroguardia gigliata; nei minuti finali fuori Diamanti e dentro Gabbiadini mentre Cuadrado rimpiazza Cassani nello schieramento viola. Il laterale ex Lecce ha un ottimo impatto sulla partita e con una spelndida azione personale sfiora il gol pochi minuti dopo il suo ingresso. A seguire ultima grande occasione per la viola con Tomovic che ad un passo da Agliardi non riesce a metterla dentro. Alla Fiorentina basta un gol per battere il Bologna, davvero poco brillante quest’oggi.

    Tabellino e pagelle Fiorentina-Bologna 1-0

    Fiorentina (3-5-1-1): Viviano 6; Roncaglia 6,5, Savic 6,Tomovic 6,5; Cassani 6 (39′ st Cuadrado 6), Mati Fernandez 6,5, Olivera 6 (31′ st Migliaccio 6), Borja Valero 7, Pasqual 6; Toni 6,5 (19′ st El Hamdaoui 6) , Jovetic 7. A disp.: Neto, Hegazy, Llama, Pizarro, Migliaccio, Della Rocca, Romulo, Seferovic, Ljajic. Allenatore: Montella 7

    Bologna (3-4-1-2): Agliardi 6,5; Carvalho 5,5, Natali 5 (23′ st Sorensen 6), Cherubin 5,5; Garics 5,5, Pazienza 6, Taider 5,5, Morleo 5 (13′ st Acquafresca 5,5); Kone 5,5; Diamanti 6 (33′ st Gabbiadini s.v), Gilardino 5. A disp.: Lombardi, Malagoli, Radakovic, Motta, Abero, Pulzetti, Guarente, Riverola, Pasquato. Allenatore: Pioli 5,5

    Video highlights Fiorentina-Bologna 1-0 (7′ Jovetic)

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  • Fiorentina-Bologna, Gilardino torna al Franchi da nemico

    Fiorentina-Bologna, Gilardino torna al Franchi da nemico

    Preview Fiorentina-Bologna – La Fiorentina di Vincenzo Montella vuole tornare a vincere dopo la sconfitta di San Siro con l’Inter e i 2 pareggi ottenuti con Parma e Juventus. L’ultima vittoria viola è datata 16 settembre con i ragazzi di Montella vittoriosi 2-0 sul Catania. Per tornare a vincere, Montella farà affidamento sul suo giocatore principe, Stevan Jovetic ma anche sul caloroso pubblico del Franchi, che in questa stagione ha visto la Fiorentina ottenere ben 7 punti su 9 disponibili. Ad opporre resistenza ai padroni di casa ci sarà quest’oggi il Bologna di Stefano Pioli. Gli emiliani, reduci dal 4-0 inflitto al Catania domenica scorsa, arrivano al Franchi con un punto in meno dei viola ma con un giocatore ritrovato, Alberto Gilardino. Per l’ex Fiorentina e Milan già 5 gol nelle prime 6 giornate di campionato.

    Gilardino
    Alberto Gilardino © Mario Carlini/Getty Images

    Toni-Jovetic in attacco – La Fiorentina è una della squadre che maggiormente ha impressionato in questo inizio di stagione. Tuttavia se in campo i viola danno spettacolo, i risultati non fanno giustizia alla mole di gioco prodotta dai ragazzi di Montella. Il punto debole della viola, come da molti sottolineato è la mancanza di un bomber da 20 gol, magari quel Berbatov che doveva arrivare a fine mercato ma poi non è più arrivato. In queste prime partite stagionali la coppia d’attacco della Fiorentina, costituita da Jovetic e Ljajic, ha unito qualità e velocità ma poca sostanza. Oggi Montella cambierà il partner di Jojo e con molta probabilità ci sarà una maglia da titolare per Luca Toni, a segno nella terza giornata contro il Catania. I maggiori dubbi sono legati agli interpreti del centrocampo a 5, che dovrebbe essere composto da Pizarro, Borja Valero e Mati Fernandez centrali e Pasqual e Cassani sulle fasce. La difesa a 3 sarà composta da Facundo Roncaglia, Nenad Tomovic e Stefan Savic, montenegrino arrivato a Firenze nell’ambito dell’operazione che ha portato Nastasic al City di Mancini.

    Gilardino torna al Franchi da nemico – Tra le fila del Bologna l’osservato speciale è l’ex di turno Gilardino, per lui 3 anni e mezzo a Firenze e 59 gol in 143 presenze. Il nuovo bomber del Bologna ha iniziato la stagione nel migliore dei modi non facendo quasi sentire la mancanza di Marco Di Vaio, approdato in estate in Canada. L’attacco dei felsinei graverà sulle spalle del Gila, affiancato come sempre dall’estro di Alessandro Diamanti, giocatore imprescindibile per Pioli. Anche il numero 22 rossoblu ha un passato a Firenze tra le fila della Florentia Viola in C2. Gli uomini di Pioli scenderanno in campo con un 3-5-1-1 molto coperto: Natali (ex viola), Cherubin e Carvalho agiranno in difesa mentre nel centrocampo a 5 verranno schierati Morleo, Garics, Taider, Guarente e l’ex viola Pazienza. In porta giocherà ancora Federico Agliardi.

    PROBABILI FORMAZIONI FIORENTINA-BOLOGNA

    FIORENTINA (3-5-2) – Viviano; Roncaglia, Savic, Tomovic; Cassani, Mati Fernandez, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Jovetic, Toni.
    A disposizione: Neto, Hegazy, Cuadrado, Migliaccio, Llama, Olivera, Della Rocca, Romulo, Ljajic, Seferovic, El Hamdaoui.
    Allenatore: Vincenzo Montella

    BOLOGNA (3-5-1-1) – Agliardi; Carvalho, Natali, Cherubin; Garics, Taider, Pazienza, Guarente, Morleo; Diamanti; Gilardino.
    A disposizione: Lombardi, Sorensen, Abero, Motta, Pulzetti, Riverola, Kone, Pasquato, Gabbiadini, Acquafresca.
    Allenatore: Stefano Pioli

  • Inter, prima gioia a San Siro. Milito e Cassano stendono la Fiorentina

    Inter, prima gioia a San Siro. Milito e Cassano stendono la Fiorentina

    Inter-Fiorentina 2-1, i nerazzurri colgono la prima vittoria stagionale a San Siro grazie alle reti di Milito su rigore e Cassano, ai viola non basta il gol di Romulo per evitare il secondo ko in campionato. Nel posticipo della sesta giornata l’Inter non delude e supera una buona Fiorentina grazie soprattutto ad un primo tempo di altissimo livello. Con questo successo i nerazzurri agganciano la Lazio al terzo posto in classifica, a 4 lunghezze dalle prime della classe Juve e Napoli. La Fiorentina resta ferma a quota 8 insieme a Torino, Roma, Genoa e Catania.

    LA PARTITA – Stramaccioni sorprende Montella schierando titolare Coutinho alle spalle di Cassano e Milito mentre Alvaro Pereira e Guarin a dispetto delle indicazioni della vigilia partono dalla panchina con Gargano titolare insieme a Cambiasso. Il tecnico dei viola invece manda in campo l’undici che ha pareggiato con la Juve. Parte meglio la Fiorentina che prova a fare la partita, l’Inter agisce di rimessa e inizia a farsi pericolosa dopo 10 minuti prima con Coutinho che di sinistro trova la deviazione di Tomovic e dopo con Cambiasso che con un sinistro al volo dal limite dell’area spaventa Viviano. I primi 2 sussulti dell’Inter fanno da apripista al vantaggio  che si materializza subito grazie al calcio di rigore concesso per un fallo di mano di Gonzalo Rodriguez su cross di Zanetti. Il difensore viola viene ammonito mentre Milito dal dischetto non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. Il vantaggio nerazzurro spezza le gambe alla Fiorentina che si salva 2 minuti dopo grazie alla traversa che respinge una splendida giocata di Milito.

    Cassano e Milito stendono la Fiorentina © Claudio Villa/Getty Images

    La Fiorentina prende coraggio e va vicina al pareggio con la punizione di Ljajic respinta da Handanovic. Proprio il serbo dialoga bene con Jovetic mettendo in apprensione la retroguardia nerazzurra con Samuel e Ranocchia che rimediano un’ammonizione. Alla mezz’ora altra grande occasione per l’Inter, con Milito che spara su Viviano e vanifica un ottimo contropiede nato dai piedi di Coutinho. Il raddoppio però arriva al 34′ ed è Cassano a firmarlo servito da Ranocchia complice uno svarione difensivo dei viola. Il 2-0 sembra indirizzare la partita in discesa per l’Inter ma al 40′ i viola accorciano le distanze grazie al colpo di testa di Romulo su cross di Pizarro e vanno vicini al pareggio con Ljajic subito dopo. L’Inter sembra accusare il colpo e lo si nota quando Milito sul finire di primo tempo non trova lo specchio della porta da posizione ottima.

    Il secondo tempo inizia con Montella che sostituisce un timido Ljajic con Mati Fernandez. I primi 10 minuti sono di marca viola ma gli uomini di Montella non riescono a trovare il gol del pareggio. Al 62′ Gonzalo Rodriguez commette un fallo ingenuo su Nagatomo rimediando l’espulsione per doppia ammonizione. L’Inter però nonostante la superiorità numerica non riesce ad affondare il colpo e Stramaccioni sostituisce un ottimo Coutinho con Alvarez. Proprio l’argentino con un’azione solitaria serve un pallone splendido a Milito che a botta sicura trova la respinta di Viviano mancando il 3-1. Nel finale entrano Mudingayi e Guarin per Cambiasso e Milito mentre la Fiorentina nonostante un gioco propositivo non impensierisce Handanovic e capitola al fischio finale per 2-1.

    Pagelle e tabellino Inter-Fiorentina 2-1

    Inter (3-5-2): Handanovic 6; Ranocchia 6,5, Samuel 6,5, Juan Jesus 6,5; Nagatomo 7, Zanetti 6, Cambiasso 5,5 (37′ st Mudingayi s.v), Gargano 6; Coutinho 7 (26′ st Alvarez 6), Cassano 7, Milito 6,5 (40′ st Guarin s.v). Panchina: Castellazzi, Belec, Silvestre, Jonathan, Bianchetti, Obi, Duncan, Pereira, Livaja. Allenatore: Stramaccioni.

    Fiorentina (3-5-2): Viviano 6,5; Roncaglia 6, Rodriguez 5, Tomovic 6; Cuadrado 6,5 (25′ st Toni 5,5), Romulo 6,5, Pizarro 6,5, Borja Valero 6 (38′ st Migliaccio s.v), Pasqual 6; Ljajic 6 (1′ st Fernandez 6), Jovetic 5,5. Panchina: Neto, Lupatelli, Hegazy, Savic, Cassani, Olivera, Llama, Seferovic. Allenatore: Montella.

    Video highlights Inter-Fiorentina 2-1 

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  • Inter-Fiorentina, Stramaccioni sfida l’amico Montella

    Inter-Fiorentina, Stramaccioni sfida l’amico Montella

    PREVIEW INTER-FIORENTINA – Vincere per sfatare il tabù San Siro. Vincere per restare nella scia del duo di testa formato da Juve e Napoli. Vincere è l’imperativo che regna in casa Inter a poche ore dal posticipo della sesta giornata che vedrà i nerazzurri ospitare la Fiorentina di Vincenzo Montella. I ragazzi di Stramaccioni sono reduci dalla vittoriosa trasferta a Verona con il Chievo mentre la Fiorentina è reduce dalla prestazione maiuscola ma non vincente fornita contro la capolista Juventus lo scorso martedì sera. Stasera l’Inter va a caccia della prima vittoria stagionale a San Siro mentre i viola proveranno ad unire bel gioco e risultato pieno contro una big della Serie A dopo aver mancato il colpaccio con la Juve e dopo l’ingiusta sconfitta rimediata con il Napoli al San Paolo nella seconda giornata.

    STRAMACCIONI vs MONTELLA – Inter-Fiorentina è anche Stramaccioni contro Montella, due giovani allenatori che oltre ad essere amici hanno in comune l’aver iniziato la loro carriera in panchina nelle giovanili della Roma. L’allenatore della viola ha più panchine di Serie A all’attivo con un bilancio di 20 vittorie, 20 pareggi e 16 sconfitte. Stramaccioni invece stasera siederà per la 15esima volta su una panchina di Serie A ma il suo bilancio è più che positivo con 8 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte. Insomma Montella ha dalla sua una maggiore esperienza nella massima serie e i suoi uomini già in questo inizio di campionato hanno dato prova del lavoro del tecnico fornendo prestazioni più che sufficienti. Dal canto suo Stramaccioni sta lavorando per dare un’identità alla sua Inter, ancora troppo discontinua sia in termini di prestazioni che di risultati.

    Andrea Stramaccioni © Claudio Villa/Getty Images

    JOVETIC vs MILITO  – Altra sfida nella sfida, Jovetic contro Milito. Entrambi ci saranno stasera e proveranno a decidere il match con uno dei loro colpi. 4 dei 6 gol segnati dalla Fiorentina nelle prime 5 giornate portano la firma del montenegrino, fiore all’occhiello di una squadra che sa giocare a pallone. Il fuoriclasse della Fiorentina è il pericolo numero 1 per l’Inter, mentre il bomber argentino, 2 gol e 2 assist in campionato, proverà a farsi spazio nella difesa viola con la complicità del compagno di reparto Cassano. Proprio il barese che con 3 reti è il miglior marcatore interista in stagione affiancherà l’eroe del Triplete provando a non far rimpiangere l’assenza per infortunio di Sneijder. In casa Inter è tempo di conferme per quanto riguarda il modulo di gioco, quindi verrà riproposto il 3-5-2 che sembra dare molto più equilibrio all’undici in campo. Stramaccioni riproporrà la difesa a 3 formata da Juan Jesus, Ranocchia e Samuel, a centrocampo agiranno sulle fasce Nagatomo e Alvaro Pereira, primo gol in A contro il Chievo, mentre Zanetti, Guarin e Cambiasso agiranno a metà campo. In avanti pochi dubbi per il tecnico nerazzurro, considerando le assenze per infortunio di Sneijder e Palacio contro la Fiorentina ci sarà spazio per la coppia Milito-Cassano, che insieme hanno siglato ben 5 degli 8 gol nerazzurri in campionato. Anche Montella conferma l’undici che bene ha fatto con la Juve, in particolare in avanti sarà ancora Ljajic ad affiancare Jovetic, con Toni pronto a subentrare a gara in corso. In porta l’ex Viviano è chiamato a difendere i pali della sua squadra del cuore e dovrà fare attenzione a Milito, che proprio lo scorso febbraio gli rifilò un poker in Inter-Palermo 4-4. Inoltre l’Inter è la squadra che ha segnato più gol (14) all’attuale portiere viola.

    In casa Fiorentina c’è grande entusiasmo per l’inizio di campionato, il pari imposto alla Juve ha generato grande convinzione nei propri mezzi ma anche la consapevolezza di dover essere più cinici in attacco per non gettare alle ortiche la mole di gioco prodotta. L’ultima trasferta di campionato contro il Parma è l’esempio di quanto detto, con i viola incapaci di chiudere la partita sull’1-0 e puniti nel finale dal pareggio ducale. Stasera la grande occasione per i ragazzi di Montella è a San Siro, dove l’Inter quest’anno non ha ancora vinto e dove la Fiorentina non batte l’Inter dal 7 maggio 2000, quando i viola vinsero 4-0 con doppietta di Chiesa e reti di Bressan e Batistuta. Da quel giorno 10 sfide a San Siro tra Inter e Fiorentina e altrettante vittorie nerazzurre, l’ultima la scorsa stagione per 2-0 con reti di Pazzini e Nagatomo.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER-FIORENTINA

    Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Nagatomo, Zanetti, Guarin, Cambiasso, Pereira; Cassano; Milito

    Panchina: Castellazzi, Belec, Jonathan, Silvestre, Gargano, Obi, Mudingayi, Duncan, Alvarez R., Livaja, Coutinho. Allenatore: Stramaccioni

    Fiorentina (3-5-1-1): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Romulo, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Ljajic, Jovetic

    Panchina: Neto, Lupatelli, Hegazi, Savic, Cassani, Migliaccio, Llama, Olivera, Mati Fernandez, Seferovic, Toni. Allenatore: Montella

  • Calciatori Giovani Speranze, il nuovo docu-reality sul calcio primavera

    Calciatori Giovani Speranze, il nuovo docu-reality sul calcio primavera

    Il 16 settembre su Mtv è partito il docu-reality “Calciatori Giovani Speranze” che permette ai telespettatori di seguire da vicino la vita dei giovani giocatori. Per il programma sono stati scelti gli Allievi della Fiorentina, società ritenuta all’avanguardia per la preparazione a livello giovanile sia dal punto di vista calcistico che umano. In certi versi ricorda il reality show “Campioni – Il Sogno“, in quel caso venne presa una società di Eccellenza (il Cervia), conquistando una promozione in serie D il primo anno e una salvezza l’anno successivo. Il programma, soprattutto il secondo anno non ebbe molto successo e venne cancellato dai palinsesti di Mediaset.

    Le telecamere di Mtv hanno seguito 24 ore su 24 la quotidianità dei ragazzi classe ’95/’96 della Fiorentina. Dagli allenamenti alle partite, dagli infortuni ai problemi scolastici, dalle situazioni sentimentali fino ai discorsi dell’allenatore. Un modo nuovo per conoscere i dettagli della vita nelle giovanili, visto che parliamo spesso di ragazzi che hanno dovuto lasciare amici e famiglie fin dalla tenera età per inseguire il sogno di calcare un giorno i campi di serie A.

    Calciatori Giovani Speranze © Internet

    Calciatori Giovani Speranze ha seguito la società viola lungo il girone di ritorno delle stagione 2011/2012 per sei mesi, tra la felicità per le vittorie e la delusione per le sconfitte.

    Sono stati seguiti con particolare attenzione 8 giovani talenti del vivaio viola.

    Luca Lezzerini, portiere classe ’95 – Nato a Roma è arrivato a Firenze dalla Lazio nel 2009. E’ uno dei migliori talenti del settore giovanile fiorentino, titolare nella nazionale di categoria e si divide tra Allievi e Primavera.
    Saverio Madrigali, difensore classe ’95 – Nato nella vicina Pisa, fa il pendolare tutta la settimana. Ex capitano della squadra, fisico imponente (190 cm d’altezza per 80 kg) e un infortunio importante al crociato alle spalle. Sta recuperando.
    Roberto Franca Everton, terzino classe ’95 – A Firenze dall’età di 12 anni, brasiliano e per questo motivo definito il “nuovo Maicon”. Abile nei cross e nel dribblig. Giocatore dalle caratteristiche offensive.
    Alberto Rosa Gastaldo, centrocampista classe ’95 – Nato a Pordenone, è il regista della squadra, abile palleggiatore e definiti il “Borriello” della squadra, per la sua cura maniacale nel look e nello shopping.
    Luzayadio Bangu, centrocampista classe ’97 – Nato in Congo, è il più piccolo del gruppo. Promosso negli Allievi pur potendo giocare ancora con i Giovanissimi. Per tutti è “Andy”. Caratteristica principale è l’inserimento senza palla.
    Alex Gulin, esterno offensivo classe ’95 – Triestino di nascità, veloce e abile nel dribbling. Tutti ne parlano bene e sarebbe già in odoro di prima squadra. Adora il rap.
    Lorenzo Di Curzio, attaccante classe ’95 – Nato a Roma e già nel giro della Nazionale Italiana Under 17.
    Cedric Gondo, attaccante classe ’96 – Nato in Costa d’Avorio ma dall’età di 7 anni è in Italia. E’ il bomber della squadra nonché abilissimo nell’imitare i balli di Michael Jackson. Fuoriclasse della squadra.

    I ragazzi saranno guidati dal mister Federico Guidi, alla Fiorentina dal 2004.

    Per i più curiosi l’appuntamento ogni giorno su Mtv dalle 15.00 alle 16.00 oppure dalle 19.30 alle 20.30.

  • Della Valle-Agnelli la sfida non può finire in pareggio

    Della Valle-Agnelli la sfida non può finire in pareggio

    Fiorentina-Juventus è stato un match intenso ed un bello spot per il calcio, vissuto in un clima di accesa rivalità ma nei limiti della sana sportività, con una suggestiva coreografia della curva Fiesole, espressione dell’orgoglio della “Repubblica Fiorentina”. Un fatto da sottolineare, ancor di più alla luce delle premesse con cui la gara si è disputata, frutto dei rapporti tesi fra i vertici dei due club, Della Valle-Agnelli, dettati da cause che vanno ben aldilà degli aspetti sportivi. A testimonianza di ciò, nel post-partita di ieri, il tono dell’intervista di Andrea Della Valle, fratello del patron di Tod’s Diego Della Valle, è apparso inequivocabilmente “ostile” nei confronti della dirigenza bianconera ed, in particolar modo, del presidente Andrea Agnelli, in qualità di rappresentante della “casata” di appartenenza: nessuna stretta di mano, nessun cenno di saluto, posti ben distanziati in tribuna d’onore, pathos alle stelle nel seguire le fasi di gioco nella speranza che la Viola riuscisse nel far cadere la Vecchia Signora.

    L’astio fra la famiglia marchigiana e quella torinese affonda le sue radici in questioni prettamente imprenditoriali, in contese fra la Fiat e i Della Valle per il controllo del Corriere della Sera e per le quote di Rcs, arrivando ad estendersi – in maniera probabilmente strumentale – alle polemiche sulla crisi attuale del sistema produttivo italiano, con Diego Della Valle che attacca senza mezzi termini l’amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne, accusando la Fiat di voler “filar via“, riferendosi alle strategie di delocalizzazione della produzione decise dalla casa automobilistica.

    In particolare, lo stesso Diego Della Valle accusa i vertici dell’azienda automobilistica torinese di scelte imprenditoriali sbagliate, connesse ai ridotti investimenti in innovazione, che hanno condizionato ancor di più l’attuale crisi della principale impresa italiana. In tal senso, nelle sue velenose “frecciatine” alla Fiat, Della Valle non ha esitato a sottolineare – per contrasto – il fatto che la sua azienda non sia in crisi perchè ha continuamente innovato i propri prodotti.

    Una polemica “colorita” e colorata anche dalle conseguenti risposte piccate e risentite dello stesso Marchionne, che ha replicato di non voler parlare “a chi fa borse” perchè “con quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo io non ci faccio nemmeno un parafango”. Secco e lapidario l’italo canadese dal maglioncino blu, a voler smontare sul nascere una provocazione da non raccogliere, perchè “banale” e, soprattutto, pericolosamente destabilizzante e “populista” perchè rivolta a scaldare gli animi degli operai e del Paese che – secondo il numero uno Tod’s – stavolta, “non farà finta di nulla nonostante gli Agnelli abbiano abbandonato il Paese”.

    Andrea e Diego Della Valle, ostili alla famiglia Agnelli | © Andreas Rentz/Getty Images

    Diego Della Valle, dunque, individua nelle strategie Fiat l’intento di non far nulla per aiutare la nave che affonda, non avendo ponderato in alcun modo quali potranno essere le durissime conseguenze della delocalizzazione produttiva per operai, concessionari e fornitori, privandoli del lavoro e delle certezze sul futuro, già  a dir poco plumbeo. La famiglia Agnelli, invece, respinge al mittente le accuse, rifiutando il confronto sulle tematiche legate alle strategie produttive, probabilmente in maniera fin troppo ostinata, molto vicina alla brillante parodia di Maurizio Crozza che rappresenta Sergio Marchionne mentre tenta di elogiare la varietà della gamma proposta dalla Fiat finendo, poi, ad elencare improbabili modelli di Panda: “con due ruote motrici a destra, fragole con Panda”.

    Dopo il pareggio a reti inviolate di ieri sera, la “partita” resta più che aperta ed il triplice fischio del direttore di gara Tagliavento non sarà sufficiente ad archiviare gli animi più che mai accesi sull’asse Firenze-Torino: con ogni probabilità, l’appuntamento per la “bella” è fissato ben prima della quinta giornata del girone di ritorno.

  • Gianni Vio, a Firenze lo stratega dei calci piazzati

    Gianni Vio, a Firenze lo stratega dei calci piazzati

    Con il suo “Più 30 per cento” ha conquistato Walter Zenga. Stiamo parlando di Gianni Vio, lo stratega dei calci d’angolo. Attualmente fa parte dello staff tecnico della Fiorentina di Vincenzo Montella.  Gianni Vio è da un’eternità nel mondo del calcio, anche se la sua popolarità è cresciuta in maniera esponenziale quando i giocatori del Catania iniziarono a stupire avversari e pubblico con i loro insoliti schemi sulle palle inattive. Doppia barriera, colonne di soldati, spogliarelli improvvisati, movimenti che soltanto a prima vista sembravano casuali ma che invece avevano come pregio quello di mandare in bambola sistematicamente i difensori avversari. Tutto questo è Giovanni Vio, veneziano classe ’53, che dal venerdì alla domenica sveste i panni di impiegato dell’Unicredit a Mestre per insegnare ai giocatori gli schemi da attuare nel match della domenica.

    Uno dei segreti del mago veneto è proprio l’imprevedibilità. Chi ha mai visto la doppia barriera in campo che si oppone alle punizioni degli avversari? Non solo un lavoro tattico, ma anche psicologico, è alla base di “Più 30 per cento”, libro scritto insieme allo psicologo Alessandro Tettamanza, che ad oggi rappresenta la pietra miliare per chiunque voglia studiare gli schemi sulle palle inattive.

    Gianni Vio insieme a Walter Zenga | © Internet

    Vio viene scoperto da Walter Zenga. I due iniziano una fitta corrispondenza telefonica, che ha come esito naturale l’ingresso nello staff tecnico dell’ex nerazzurro alla Dinamo Bucarest. La collaborazione tra i due si rivela tanto prolifica da convincere Zenga a portarlo con sé in Italia nei 3 anni in Sicilia, durante le esperienze di Catania e Palermo. Rimangono leggendari i calzoncini abbassati di Plasmati, che si dividono tra mito e realtà, con Gianni Vio sempre restio a confermare la paternità del gesto poi messo fuorilegge dall’ex designatore degli arbitri Pierluigi Collina.

    Quest’estate Gianni Vio è ingaggiato dalla Fiorentina, voluto fortemente dalla coppia Montella-Pradè. Anche ieri sera, nell’anticipo serale contro la Juventus, i viola hanno dato assaggio della sagacia di quello che è stato ribattezzato il mago dei calci d’angolo.

    Gianni Vio in allenamento con i ragazzi della Fiorentina
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  • La Fiorentina sbatte sul muro bianconero. Al Franchi finisce a reti bianche

    La Fiorentina sbatte sul muro bianconero. Al Franchi finisce a reti bianche

    Dopo quattro successi di fila si interrompe la marcia imperiosa della Juventus. Merito della Fiorentina che al Franchi blocca i bianconeri sul nulla di fatto giocando una gara generosa grazie anche alla costante spinta del pubblico. Va bene cosi alla formazione di Carrera, giunta a quota 44 risultati utili consecutivi in campionato, che se l’è vista brutta in un paio di circostanze. Una serata certamente non da Juventus ma con tutti questi impegni a distanza ravvicinata un calo sembra essere fisiologico.

    Ma ciò non può e non deve sminuire la gara di una squadra, quella viola, che ha tenuto in mano il pallino del gioco per ampi tratti del match, colpendo anche una traversa con Jovetic e sprecando una ghiotta occasione con Ljajic. Alla fine l’amaro in bocca resta solo ai padroni di casa che pregustavano di fermare la striscia di risultati utili della Juventus che dal canto suo, uscendo indenne anche da questo match nel quale non ha brillato, si dimostra formazione molto solida anche nelle difficoltà. Certo è che da qui in avanti gli impegni aumenteranno e bisognerà ritrovare in fretta quella lucidità smarrita al Franchi.

    Se la Fiorentina scende in campo con l’undici atteso alla vigilia, qualche sorpresa nella Juventus c’è: mancano infatti Marchisio e Vucinic e al loro posto ecco Giaccherini e Giovinco. Rientrano anche Barzagli e Pirlo, assenti contro il Chievo. La Fiorentina comincia molto meglio e pian piano prende in mano la gara grazie anche alla differenza di rendimento tra i centrocampisti delle due compagini. Da una parte Pirlo è ancora una volta in serata no ma nemmeno Vidal e Giaccherini entusiasmano, dall’altra invece Pizarro, Borja Valero e Romulo prendono il sopravvento senza contare che Pasqual e Cuadrado sulle corsie laterali sono dei moti perpetui.

    Ljajic calcia a lato © Claudio Villa/Getty Images

    Sul finire di tempo arrivano i brividi per i bianconeri: prima con una traversa colpita di testa da Jovetic sugli sviluppi di una punizione di Ljajic e poi con quest’ultimo che si presenta davanti a Buffon ma calcia incredibilmente fuori. Poco o nulla la Juventus in avanti invece: per Viviano una serata tutto sommato tranquilla.

    Nel secondo tempo ci si attende un calo dei viola dopo i ritmi forsennati dei primi 45’ ma così non è. La formazione di Montella attacca sin dall’inizio e Carrera cerca di invertire la rotta giocandosi le carte Vucinic e Marchisio. Ma nemmeno questi ultimi due riescono a dare la scossa. E’ la squadra di casa a provarci di più, specie da fuori con Roncaglia, Jovetic, Cuadrado e con un colpo di testa di Pasqual, ma la mira è per tutti un difetto. Finisce con uno 0-0 che alla Fiorentina sembra stare un po’ stretto.

    LE PAGELLE DI FIORENTINA-JUVENTUS:
    Cuadrado 6,5: Una spina nel fianco per la difesa bianconera. Sempre ficcante dimostra di saperci fare anche con la palla al piede.
    Pasqual 7: Sempre dinamico, in particolar modo nella ripresa quando gli altri un po’ calano. Sforna cross a ripetizione e in una circostanza si mette in proprio con la palla che finisce di poco a lato.
    Pizarro 6,5: Tanta sostanza in mezzo al campo. Dimostra tutte le sue qualità ed è grazie alla conquista della sua zona di campo che la Fiorentina si dimostra superiore ai bianconeri.
    Bonucci 6,5: In dubbio sino all’ingresso in campo stringe i denti e disputa un’ottima gara, nonostante tra quelli dietro sia l’unico sin qui che non ha mai rifiatato.
    Asamoah 7: Altra gara super per lui onnipresente in copertura contro una Fiorentina arrembante.
    Pirlo 5,5: A fasi alterne sembra essere incappato in un momento no. Probabilmente non si tratta di questioni fisiche visto che col Chievo aveva riposato.

    IL TABELLINO DI FIORENTINA-JUVENTUS:
    FIORENTINA (3-5-2): Viviano 6; Roncaglia 6,5, Rodriguez 6, Tomovic 6,5; Cuadrado 6,5, Romulo 6,5 (46′ st Migliaccio sv), Pizarro 6,5, Borja Valero 6,5, Pasqual 7; Ljajic 6 (30′ st Fernandez sv), Jovetic 6 (42′ st Toni sv). In panchina: Neto, Lupatelli, Hegazy, Camporese, Savic, Cassani, Llama, Olivera, Seferovic. Allenatore: Montella 6,5
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5, Barzagli 6, Bonucci 6,5, Chiellini 6, Lichtsteiner 5,5, Vidal 5,5, Pirlo 5,5 (23′ st Pogba 6), Giaccherini 5,5 (29′ st Marchisio sv), Asamoah 7, Giovinco 5,5, Quagliarella 5 (13′ st Vucinic 5).In panchina: Storari, Rubinho, Caceres, Lucio, Isla, De Ceglie, Marrone, Bendtner, Matri. Allenatore: Carrera 5,5

    Le immagini di Fiorentina-Juventus:
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