Tag: fiorentina

  • Montolivo tuffo nel passato: con la Fiorentina se segno non esulto

    Montolivo tuffo nel passato: con la Fiorentina se segno non esulto

    Il passato Viola resta una pagina importante della sua carriera durata ben sette stagioni, ma Riccardo Montolivo a margine della presentazione per il lancio del suo sito ufficiale ed alla vigilia del match fra il suo presente ed il suo passato – Milan-Fiorentina, in programma domani alle ore 15 – rimane concentrato sull’attuale, sul rossonero, con la consapevolezza di “aver fatto la scelta giusta di cui non mi sono pentito nemmeno per un secondo” dal suo punto di vista nel decidere di chiudere la sua esperienza con la Fiorentina, con l’unico rammarico di non aver avuto la possibilità di discuterne con la proprietà, limitandosi ad alcuni incontri con la dirigenza con la quale, in quel periodo, era subentrato qualche problema. Inoltre, il suo divorzio dal club Viola è stato tutt’altro che dolce soprattutto per le modalità con cui si è consumato, con l’annuncio di non voler rinnovare il contratto in scadenza a fine stagione e con i contestuali risultati negativi della squadra in campo, dei quali veniva “additato” come principale responsabile, come lui stesso riconosce: “le colpe venivano date sempre a me ma io ho sempre dato il massimo per quella maglia”.

    Il passato, però, è comunque un bagaglio importante, che merita assoluto rispetto ed è per questo che il centrocampista afferma con decisione che, nel caso in cui dovesse far gol, non esulterà per rispetto nei confronti di quella che è stata la mia esperienza Viola: un “ritornello” poco originale, considerando che la scelta di non celebrare i gol degli ex è spesso abusata ma che, nel suo caso, ha delle ragioni profonde considerando il legame con l’intero ambiente che ha contraddistinto i suoi anni a Firenze, nei quali ha indossato anche la fascia da capitano. Per tal ragione, Riccardo Montolivo non ha smesso di seguire con attenzione l’attuale squadra allenata da mister Vincenzo Montella ed è contento che la Fiorentina sia finalmente rinata, perchè “la città di Firenze merita una squadra forte”.

    Riccardo Montolivo ritrova la Fiorentina | ©MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    La Viola gli è rimasta nel cuore ma, com’è ovvio che sia, il suo desiderio è ora quello di vincere al Milan che lui stesso definisce “una grande squadra, forse la più grande, dove gioco nello stadio più bello del mondo”. L’inizio di stagione del campionato rossonero non è stato dei più felici ma, secondo Montolivo, la squadra possiede ampi margini di miglioramento che ha già iniziato a mostrare nelle ultime partite dove si sono compiuti importanti passi avanti che gli infondono fiducia per il proseguio della stagione, perchè la squadra rossonera “merita una classifica diversa da quella che abbiamo”. Alla luce dei tanti cambiamenti in organico, secondo Montolivo era necessario un tempo per il giusto assestamento del lavoro di mister Allegri, alla ricerca di nuovi equilibri e meccanismi in campo e, dunque, i miglioramenti registrati nelle ultime prestazioni devono essere letti positivamente, come un segnale connesso all’aver trovato qualche punto fermo importante, che possa essere d’aiuto per proseguire in tale direzione, in particolar modo in un mese molto duro in cui i rossoneri sono attesi ad importanti banchi di prova, contro Fiorentina, Napoli e Juventus.

  • Pronostici Serie A e Calcio Estero, i nostri consigli per il week end

    Pronostici Serie A e Calcio Estero, i nostri consigli per il week end

    Finite le battaglie europee piuttosto positivamente, con l’Udinese unica squadra uscita sconfitta, si riprende con il campionato e quindi torna l’appuntamento con i “Pronostici Serie A e Calcio Estero“. In Italia grande attesa per il derby della Capitale con la sfida Lazio-Roma che verrà giocata domenica pomeriggio. La Juventus capolista andrà alla ricerca di punti pesanti a Pescara sabato sera e vorranno approfittare del difficile turno esterno dell’Inter contro l’Atalanta. In Inghilterra triplo big match, si inizia sabato con il derby di Londra (uno dei tanti) tra Arsenal-Fulham, poi si proseguirà domenica con le sfide City-Tottenham e Chelsea-Liverpool. In Spagna, doppia trasferta per Real Madrid e Barcellona che andranno a giocare sui campi del Levante e del Mallorca.

    In terra tedesca, il Bayern Monaco, attualmente dominatore della Bundesliga, ospiterà l’Eintracht (che staziona al secondo posto insieme allo Schalke o4) e potrebbe allungare ulteriormente in classifica. In Francia, il Paris Saint Germain di Carletto Ancelotti andrà di scena sul campo del Montpellier, campione in carica della Ligue 1 ma che quest’anno vive una stagione difficile ritrovandosi nelle zone basse della classifica. Verranno consigliate due schedine, la prima con buone possibilità di vincita, la seconda un po più difficoltosa ma sempre realizzabile.

    Stamford Bridge
    Il Chelsea ospiterà il Liverpool © Mike Hewitt/Getty Images

    PRONOSTICI SERIE A E CALCIO ESTERO 

    Schedina 1

    Cagliari – Catania: nel nuovo impianto sardo dell’Is Arenas è attesa l’apertura delle due curve. La squadra è carica per regalare una vittoria ai propri tifosi. Il passo falso di Firenze è già dimenticato. Dall’altra parte c’è un Catania, forte del 4-0 casalingo contro la Lazio ma che fuori casa non ha mai vinto, raccogliendo due soli pareggio in cinque gare. Pronostico: 1. (2.25)

    Parma – Siena: i gialloblu stanno conquistando al Tardini i punti necessari per salvarsi e la sfida contro i toscani non pare delle più proibitive. Gli emiliani nelle ultime quattro partite interne hanno conquistato due vittoria (Roma e Sampdoria) e due pareggi (Milan e Fiorentina), i senesi dopo la vittoria esterna a San Siro contro l’Inter, hanno mostrato poca convinzione fuori casa con le sconfitte contro Lazio, Atalanta e Cagliari. Pronostico: 1. (1.83)

    Malaga – Real Sociedad: i padroni di casa, dopo aver conquistato la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta in Champions League, cercano punti importanti per il campionato. Il Real Sociedad fuori casa ha mostrato poca brillantezza e soprattutto ha guadagnato pochi punti. Pronostico: 1. (1.61)

    Schedina 2

    Milan – Fiorentina: i rossoneri sembrano in ripresa rispetto ad inizio stagione, ma mostrano ancora segnali di discontinuità, dovuti ai continui cambi di modulo, i viola invece hanno mostrato fin dalle prime partite ottimo gioco e buona solidità difensiva. Non escludo un colpaccio dei ragazzi di Montella. Pronostico: x2. (1.75)

    Levante – Real Madrid: se volete andare sul sicuro, un over 2.5 dovrebbe essere garantito (quota 1.50), se invece amate il rischio e soprattutto volete veder salire la potenziale vincita, rischiate il colpaccio interno del Levante che in casa mostra sembra buon calcio e soprattutto vince. Le merengues hanno un potenziale impressionante, ma spesso soffrono di amnesie difensive. Pronostico: 1x. (3.20)

    Chelsea – Liverpool: big match di Premier. I ragazzi di Di Matteo si stanno dimostrando cinici e fortunati, anche se nell’ultima gara di Premier hanno conquistato un solo punto contro lo Swansea. Da entrambe le parti ci sarà l’artiglieria pesante, ma i Reds non stanno vivendo una stagione entusiasmante e senza il calore dell’Anfield potrebbero subire l’ennesima sconfitta. Pronostico: 1. (1.95)

    RIASSUNTO PRONOSTICI SERIE A E CALCIO ESTERO (quote William Hill)

    Cagliari – Catania — 1
    Parma – Siena — 1
    Malaga – Real Sociedad — 1

    Con 10 euro se ne vincono circa 66.

    Milan – Fiorentina — x2
    Levante – Real Madrid — 1x
    Chelsea – Liverpool — 1

    Con 10 euro se ne possono vincere circa 110. 

    Buona scommessa a tutti.

  • Fiorentina-Cagliari 4-1, i viola volano al quarto posto

    Fiorentina-Cagliari 4-1, i viola volano al quarto posto

    La tradizione vincente dei viola contro i sardi al Franchi continua. Fiorentina-Cagliari, match valido per l’undicesima giornata di Serie A, finisce 4-1. I ragazzi di Montella soffrono nei minuti iniziali gli attacchi sulle corsie esterne dei rossoblu che seminano il panico con la velocità di Sau e Cossu, ma due gol in rapida successione ad inizio del secondo tempo, distruggono mentalmente il Cagliari che da quel momento subisce le continue azioni dei toscani e impartiscono un lezione di possesso palla e gestione della partita. Ora la Fiorentina non si può più nascondere, deve puntare ad un risultato prestigioso. L’Europa League il minimo e il sogno Champions non è poi così lontano. A Firenze, Montella ha riportato l’entusiasmo che mancava dai tempi di Prandelli e il coro rivolto verso il proprio allenatore dalla curva Fiesole dimostra il legame che si è creato tra le due parti.

    LA PARTITA– Il Cagliari si presenta al Franchi senza Conti e Nainggolan e con la coppia d’attacco inedita Sau – Ribeiro. I ragazzi di Pulga attaccano fin dal primo minuto, costringendo la Fiorentina ad abbassarsi e ad affidarsi completamente a Pizarro, l’unico giocatore in grado di far rifiatare la squadra. Al 13′ arriva però il vantaggio viola sull’asse Borja Valero – Rodriguez con il primo che batte un calcio d’angolo pennellato per la testa del difensore. I sardi reagiscono ma trovano il pareggio solo nel finale di tempo con Casarini che sfrutta al meglio uno schema su calcio di punizione che lo libera per il tiro da fuori area. L’inizio ripresa è a tinte viola con i padroni di casa che prima trovano il nuovo vantaggio con Jovetic, bravo a liberarsi sul secondo palo su azione da calcio d’angolo e qualche minuto più tardi, dopo aver sventato un’incursione personale di Sau, chiudono i conti in contropiede con la terza rete stagionale di Luca Toni. Da questo momento, il Cagliari perde completamente il controllo della gara, sbagliando passaggi elementari e rincorrendo a vuoto il pallone nel lungo possesso palla toscano. Il definitivo 4-1 arriva all’87’ con Cuadrado che supera con un delizioso pallonetto Agazzi.

    Fiorentina
    Esultanza di gruppo della Fiorentina © Dino Panato/Getty Images

    SI VOLA – La Fiorentina viaggia a ritmi importanti verso le prime posizioni e approfittando del black out della Lazio a Catania, staziona da sola al quarto posto a soli due punti dal Napoli terzo in classifica. La squadra di Montella ormai punta decisa ad un posto in Europa, sognando quella terza piazza che significherebbe ritorno in Champions League.

    PIEDI PER TERRA – Dopo quattro vittorie consecutive il Cagliari torna con i piedi per terra, anche se ha dimostrato nel primo tempo di potersela giocare anche a Firenze. La cura Pulga-Lopez funziona e non è certo una sconfitta del genere ad annullare l’ottimo lavoro effettuato dalla nuova guida tecnica.

    TABELLINO FIORENTINA-CAGLIARI 4-1
    Fiorentina (3-5-2): Viviano 6; Roncaglia 6, Rodriguez 6.5, Tomovic 6; Cuadrado 7 (85′ Cassani sv), Romulo 6.5, Pizarro 7.5, Borja Valero 7, Llama 6 (60′ Aquilani 6); Toni 6.5, Jovetic 7 (63′ El Hamdaoui 6).
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5.5; Pisano 5.5, Rossettini 5, Astori 5.5, Murru 5.5; Dessena 6, Ekdal 6, Casarini 6; Cossu 6.5 (71′ Eriksson 5); Thiago Ribeiro 5.5 (51′ Pinilla 6), Sau 6 (66′ Ibarbo 5.5).
    Marcatori: 13′ Rodriguez (F), 42′ Casarini (C), 5o’ Jovetic (F), 54′ Toni (F), 85′ Cuadrado (F)

    Azioni salienti di Fiorentina-Cagliari
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  • Fiorentina-Cagliari, Montella rilancia Aquilani dal 1′

    Fiorentina-Cagliari, Montella rilancia Aquilani dal 1′

    Al Franchi questo pomeriggio andrà di scena la sfida tra due delle squadre più in forma del campionato Fiorentina-Cagliari, partita valida per l’undicesima giornata di Serie A. I viola sono in cerca di conferme e dopo le due vittorie consecutive contro Lazio e Genoa (quest’ultima conquistata a Marassi) cerca il tris contro i sardi che dopo il cambio in panchina, con l’avvicendamento tra Ficcadenti e la coppia Pulga-Lopez, hanno conquistato 4 vittorie in altrettante partite, rilanciandosi prepotentemente verso le zone nobili della classifica. La Fiorentina parte favorita, grazie alle 4 vittorie ed un solo pareggio (0-0 contro la Juventus) conquistati in casa in questa stagione. Una gara da seguire con particolare attenzione con appuntamento alle ore 15.00.

    QUI FIORENTINA – Vincenzo Montella continua a dare fiducia al suo 3-5-2 che tante belle soddisfazione gli sta dando. Potrebbe esserci il ritorno in campo dal primo minuto per Aquilani, che si è ristabilito completamente dal lungo infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi da gioco per qualche mese. Possibile turno di riposo per il capitano Pasqual, autore del gol vittoria a Genova, al suo posto giocherebbe l’ex palermitano Cassani. Quindi, in difesa, a difendere la porta di Viviano ci sarà il trio Roncaglia, Rodriguez e Tomovic (che si riprende la maglia da titolare ai danni di Savic). A centrocampo spazio a Cuadrado e Cassani sugli esterni, il regista sarà sempre Pizarro aiutato dagli interni Aquilani e Borja Valero. In attacco spazio all’attacco tutto velocità e fantasia Jovetic – Ljajic.

    Alberto Aquilani
    Montella potrebbe rilanciare dal 1′ Aquilani © Gabriele Maltinti/Getty Images

    QUI CAGLIARI – Qualche problema in più per i sardi che dovranno fare a meno del capitano Daniele Conti e del tuttofare Radja Nainggolan, entrambi squalificati per un turno dal giudice sportivo. Al loro posto giocheranno Ekdal e Cossu, con quest’ultimo al rientro dal primo minuto dopo un mese di assenza per infortunio. Per il resto, formazione confermata rispetto alla brillantissima vittoria casalinga contro il Siena. Agazzi in porta, linea difensiva a quattro composta dalla coppia centrale Rossettini – Astori (Ariaudo è ancora infortunato) e gli esterni Pisano e Avelar. A centrocampo il regista sarà Ekdal, supportato da Dessena e Casarini (alla sua prima gara da titolare), sulla trequartista stazionerà Cossu, pronto a rifornire la coppia d’attacco Sau – Nenè. Quest’ultimo sta sostituendo alla grande il cileno Pinilla, che partirà ancora dalla panchina per recuperare completamente da un piccolo risentimento muscolare.

    I PRECEDENTI – Nelle ultime cinque stagione, a Firenze, i viola non hanno mai perso contro il Cagliari, conquistando quattro vittorie e un pareggio, quest’ultimo arrivato nello scorso campionato, nell’ultima gara con le due squadre ormai senza obiettivi.

    PUNTI CHIAVE – I toscani devono prestare attenzione al trequartista sardo Cossu, che svarierà molto su tutta la trequarti, cercando di mettere in difficoltà la difesa a tre viola, costringendola spesso ad allargarsi. I rossoblu invece dovranno prendere in fretta le contromisure al triplo regista viola (Pizarro, Aquilani e Borja Valero). Entrambe le squadre prediligono il possesso palla e il gioco palla a terra.

    FIORENTINA-CAGLIARI PROBABILI FORMAZIONI
    Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Cassani; Ljajic, Jovetic. Allenatore: Montella.
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Ekdal, Casarini; Cossu; Sau, Nenè. Allenatore: Pulga.

  • Genoa-Fiorentina 0-1, prima vittoria esterna per i viola

    Genoa-Fiorentina 0-1, prima vittoria esterna per i viola

    Genoa-Fiorentina 0-1, un gol di Pasqual basta ai viola per ottenere la prima vittoria esterna in questo campionato. Vittoria meritata e storica per la viola che a Marassi non vinceva contro il Genoa da ben 30 anni. Con questo successo i ragazzi di Montella volano al quinto posto distanziati di un solo punto dalla Lazio quarta in classifica. Classifica a parte bisogna dare il merito al lavoro svolto da Montella fino a questo momento, la sua squadra gioca un calcio godibilissimo costruito su un ottimo possesso palla che gli interpreti di centrocampo garantiscono. Tuttavia la viola è una squadra ampiamente migliorabile soprattutto perchè anche ieri ha dimostrato poco cinismo in avanti, aspetto da migliorare se si vuole puntare alle primissime posizioni. Al Genoa invece non è bastato il cambio di allenatore per invertire una tendenza che lo vede al momento nelle zone basse della classifica. Seconda sconfitta in 2 partite per Del Neri, chiamato a rifarsi già domenica.

    La partita – Del Neri a sorpresa manda in campo una formazione diversa da quella annunciata alla vigilia. Il suo Genoa si schiera con un 3-4-1-2 dove in avanti ad affiancare Immobile c’è il giovane Hallenius con Bertolacci trequartista. Nella Fiorentina invece riposa Tomovic rimpiazzato dal montenegrino Savic. Parte bene il Genoa, che dimostra di voler dare una svolta alla stagione. I viola però, forti di un’organizzazione di gioco superiore, non ci mettono molto a prendere le redini della partita in mano con il Grifone costretto a difendersi per più minuti nella propria area. Le premesse per un vantaggio dei viola si materializzano al 24′ , quando basta un lancio di Rodriguez per infilare la difesa genoana e mandare Pasqual a tu per tu con Frey. Il portiere francese sbaglia i tempi dell’uscita e viene superato dal pallonetto del capitano viola. 1-0 Fiorentina. Il Genoa non ci sta, con grande forza di volontà prova a reagire ma il solo Immobile non può bastare contro una difesa viola sempre più collaudata.

    Genoa CFC v ACF Fiorentina - Serie A
    I viola festeggiano la prima vittoria esterna © Claudio Villa/Getty Images

    Così i gigliati provano a colpire in contropiede e al 42′ è Ljajic ad avere la palla del ko solo davanti a Frey. Il talento serbo, che versa in un ottimo stato di forma, manca di convinzione sotto porta tirando addosso a Frey. Nel secondo tempo Del Neri prova a dare la scossa inserendo Jorquera al posto di Hallenius, non pervenuto. La Fiorentina invece si affida alla talentuosa coppia Jovetic-Ljajic per mettere la parola fine al match. Proprio dai piedi di Jovetic nasce un’altra occasione d’oro per Ljajic, che a colpo sicuro trova la risposta fondamentale di Frey che nega al serbo il secondo gol consecutivo. Ancora una volta la Fiorentina dimostra poco cinismo sotto porta, ma contro un Genoa in piena emergenza d’attacco, il gol di Pasqual basta e avanza per ottenere il primo successo esterno, al quinto tentativo.

    Tabellino e pagelle Genoa-Fiorentina 0-1

    Genoa (3-4-1-2): Frey 5,5; Sampirisi 6, Bovo 5,5, Granqvist 6, Moretti 5; Merkel 5,5 (8′ st Toszer 6), Kucka 6,5, Bertolacci 6 (37′ st Said s.v), Antonelli 6; Hallenius 4,5 (1′ st Jorquera 6), Immobile 6. A disp.: Tzorvas, De Moraes, Canini, Piscitella, Seymour, Melazzi, Donnarumma. All.: Delneri

    Fiorentina (3-5-2): Viviano 6; Roncaglia 6,5, Gonzalo Rodriguez 6,5, Savic 5,5; Cuadrado 6, Mati Fernandez 6 (14′ st Aquilani 6), Pizarro 6,5, B.Valero 6,5 (33′ st Migliaccio s.v), Pasqual 7; Ljajic 6,5(22′ st El Hamdaoui 6), Jovetic 6,5. A disp.: Neto, Hegazi, Tomovic, Cassani, Romulo, Olivera, Llama, Toni, Seferovic. All.: Montella

    Video Genoa-Fiorentina 0-1 (24′ Pasqual) 

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  • Genoa-Fiorentina, Del Neri a caccia della prima vittoria

    Genoa-Fiorentina, Del Neri a caccia della prima vittoria

    La decima giornata di Serie A si conclude stasera con il posticipo che vedrà opposte Genoa-Fiorentina. I rossoblù, guidati dal neo arrivato Gigi Del Neri vogliono ritornare alla vittoria davanti al pubblico di Marassi mentre la viola di Vincenzo Montella è a caccia della prima vittoria esterna in stagione, vittoria che proietterebbe i viola ad un solo punto dalla Lazio quarta in classifica. Insomma la Fiorentina vuole sorprendere ancora, stavolta però vorrà farlo in trasferta dove quest’anno si è raccolto meno di quanto si meritava (2 pareggi e 2 sconfitte). D’altro canto il Genoa, a cui la vittoria manca dal 23 settembre con la Lazio, venderà cara la pelle perchè il momento non è di quelli semplici con 9 punti totalizzati nelle prime 9 giornate. Una media di un punto a partita che non lascia tranquillo il presidente Enrico Preziosi ancora turbato per la nefasta stagione scorsa, dove il Grifone la salvezza l’ha ottenuta al fotofinish.

    Luigi Del Neri
    Luigi Del Neri © Valerio Pennicino/Getty Images

    Qui Genoa – Emergenza in casa Genoa con Del Neri costretto a fare a meno di giocatori importanti come Marco Rossi, Borriello, Jankovic e Vargas, tutti indisponibili per infortunio. L’ex tecnico della Juve, che settimana scorsa all’esordio sulla panchina del Grifone ha capitolato a San Siro con il Milan, dovrà inventarsi qualcosa soprattutto in avanti mentre il reparto arretrato fornisce più alternative. Sebastien Frey, ex di turno con le sue 6 stagioni a Firenze, difenderà i pali genoani, in difesa invece torna Canini che sarà affiancato da Granqvist mentre sulle fasce agiranno il giovane Sampirisi e Moretti (in ballottaggio con Bovo). A centrocampo confermatissima la presenza di Juraj Kucka, uno dei migliori nelle ultime apparizioni del Grifone, al fianco del cileno Seymour con la presenza degli esterni Antonelli e Piscitella. In attacco spazierà il giovane attaccante napoletano Ciro Immobile, che nell’occasione dovrebbe essere supportato da Cristobal Jorquera.

    Qui Fiorentina – A differenza del collega Del Neri, Vincenzo Montella non ha problemi in infermeria anzi può sorridere per i ritorni di Pizarro e Roncaglia, che nell’ultimo turno hanno scontato la squalifica. I viola si schiereranno con il solito 3-5-2, Viviano in porta, difesa a 3 composta da Gonzalez, Tomovic e Roncaglia. In mezzo al campo spazio alla regia del cileno Pizarro supportato da Migliaccio e Borja Valero mentre sugli esterni confermati sia Cuadrado che Pasqual. In attacco Montella conferma la coppia Ljajic-Jovetic con il primo chiamato a confermare l’ottima prestazione con gol fornita contro la Lazio e con il secondo desideroso di tornare al gol, dopo le ultime due partite nelle quali è rimasto a secco. Luca Toni, altro ex di turno con le sue 18 presenze in maglia genoana e reduce dal secondo gol in campionato contro la Lazio, partirà ancora una volta dalla panchina.

    Probabili formazioni Genoa-Fiorentina

    Genoa (4-4-1-1): Frey; Sampirisi, Granqvist, Bovo, Moretti; Piscitella, Kucka, Seymour, Antonelli; Jorquera, Immobile. Panchina: Tzorvas, Donnarumma, Canini, Tozser, Said, Merkel, Melazzi, Bertolacci, Hallenius, Anselmo. Allenatore: Gigi Delneri.

    Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Migliaccio, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Ljajic, Jovetic. Panchina: Neto, Lupatelli, Hegazi, Cassani, Savic, Olivera, Romulo, Aquilani, Mati, Toni, El Hamadaoui, Seferovic. Allenatore: Vincenzo Montella

  • Chievo-Fiorentina 1-1, a Thereau risponde Gonzalo Rodriguez

    Chievo-Fiorentina 1-1, a Thereau risponde Gonzalo Rodriguez

    Il Chievo riesce a fermare la corsa della Fiorentina bloccandola al Bentegodi sull’1-1. Un punto a testa al termine dei 90′ di gioco che per molti è il risultato più giusto. La gara si dimostra essere subito pericolosa per i ragazzi di Montella che si trovano davanti una formazione agguerrita e con fame di vittoria nonostante la mancanza di Pellissier che parte dalla panchina lasciando il posto a Thereau. Il Chievo infatti cerca di impaurire fin dai primi minuti di gioco Jovetic e compagni, rischiando di passare in vantaggio già al 6′ con Luciano che purtroppo manca la porta.

    La risposta dei viola arriva poco dopo con Pasqual che viene però fermato da Sorrentino il quale si fa trovare pronto tra i pali e rimanda la rete della Fiorentina. Proprio al 17′ sono invece i padroni di casa a portarsi in vantaggio grazie a Thereau che, dopo un gran assist di Luciano, supera ottimamente Viviano. I gialloblù non hanno però nemmeno il tempo di esultare in quanto un minuto dopo Gonzalo Rodriguez fora la porta del Chievo grazie ad un corner vincente che porta le due squadre sull’1-1.

    AC Chievo Verona v ACF Fiorentina - Serie A
    Chievo – Fiorentina © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Da qui in poi entrambe le formazioni tentano di mettere la testa avanti ma nessuna delle due riesce a finalizzare le buone azioni giocate ed il primo tempo si conclude con un brivido per i gialloblù a causa del palo colpito da Toni. Nella ripresa il clima è lo stesso: Montella e Corini tentano di dare la scossa giusta alla propria squadra ma nessuna delle due riesce a trovare la via del raddoppio chiudendo così il match con un giusto pareggio nonostante alcuni episodi sul finale quando i viola protestano per un fallo in area reclamando il rigore.

    TABELLINI E PAGELLE

    Chievo-Fiorentina 1 – 1
    Chievo (4-3-3): Sorrentino 6.5; Frey 6, Andreolli 5.5 (37′ st Farkas sv), Dainelli 6, Dramè 6; Luca Rigoni 6, Guana 6.5, Hetemaj 6; Luciano 5.5 (17′ st Stoian 6), Thereau 6.5, Di Michele 6 (24′ st Jokic 5.5). (Puggioni, Viotti, Cofie, Marco Rigoni, Vacek, Dettori, Pellissier, Moscardelli, Samassa). All.: Corini
    Fiorentina (3-5-2): Viviano 5.5; Roncaglia 6.5, Gonzalo Rodriguez 6.5, Tomovic 5.5; Cuadrado 6.5 (38′ st Ljajic sv), Romulo 5.5 (1′ st Migliaccio 5.5), Pizarro 6, Borja Valero 5, Pasqual 5.5; Toni 6 (25′ st El Hamdaoui 5.5), Jovetic 5.5. (Neto, Lupatelli, Hegazy, Savic, Cassani, Olivera, Mati Fernandez, Seferovic). All.: Montella

    IL VIDEO DEGLI HIGHLITGHS DI CHIEVO-FIORENTINA:

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  • Chievo-Fiorentina, Corini cerca il bis

    Chievo-Fiorentina, Corini cerca il bis

    Dopo la sosta forzata per l’impegno delle Nazionali si torna in campo e, alle 15:00 presso il Bentegodi di Verona andrà in scena il match Chievo-Fiorentina. Una partita che saprà infuocare tutti i gialloblu che si presenteranno allo stadio pronti ad incitare i propri beniamini che, dopo la vittoria contro la Sampdoria per 2-1, vorranno di certo conquistare altri tre punti importanti. L’arrivo di Eugenio Corini dopo l’esonero di Mimmo Di Carlo, ha dato la scossa necessaria a Pellissier e compagni che contro la Fiorentina vogliono fare il colpaccio.

    Nonostante non rientri tra le big la formazione di Vincenzo Montella è stata etichettata come la mina vagante di questo campionato con Jovetic a trainare l’intera squadra: per il match di oggi pomeriggio infatti i viola scendono in campo per centrare la quarta vittoria in campionato e arrivare quindi a quota 14 punti mantenendosi nei pianti alti della classifica. Purtroppo però i toscani dovranno fare a meno di Aquilani ma possono fare affidamento su di un ritrovato Pizarro.

    AC Chievo Verona v UC Sampdoria - Serie A
    Chievo Verona © Claudio Villa/Getty Images

    Per quanto riguarda invece i precedenti la Fiorentina è in netto vantaggio: in Serie A infatti le due squadre si sono scontrate otto volte e le vittorie dei viola sono state cinque a confronto delle due dei veronesi con un restante pareggio. Anche nelle scommesse di questi giorni in vista della partita di oggi le quotazioni vedono la formazione di Montella come la favorita anche se la grinta e la fame di vittoria dei veronesi potrebbe far inciampare Jovetic e compagni.

    PROBABILI FORMAZIONI CHIEVO-FIORENTINA

    Chievo (4-3-3): Sorrentino; Frey, Dainelli, Andreolli, Dramé; Luciano, L. Rigoni, Hetemaj; Thereau, Pellissier, Stoian. A disp.: Puggioni, Jokic, Cofie, Guana, M. Rigoni, Vacek, Moscardelli, Di Michele, Samassa, Farkas. All.: Corini

    Fiorentina (3-5-1-1): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Romulo, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Jovetic; El Hamdaoui. A disp.: Neto, Lupatelli, Hegazy, Savic, Cassani, Migliaccio, Olivera, Mati Fernandez, Seferovic, Toni, Ljajic. All.: Montella

  • Fiorentina e Napoli su Funes Mori, il nuovo Crespo

    Fiorentina e Napoli su Funes Mori, il nuovo Crespo

    Funes Mori vuole l’Italia (la Fiorentina lo segue da tempo) e il River Plate nella figura del presidente Daniel Passerella non si opporrà al volere del calciatore. Il talentuoso attaccante classe ’91 lascerà l’Argentina presumibilmente al termine dell’Apertura 2012, in tempo per ascoltare le richieste provenienti dall’Europa il prossimo gennaio. Le pretendenti non sono poche, come testimoniano gli ultimi rumors di mercato. In Italia Funes Mori è conteso da Fiorentina e Napoli, con i viola che al momento sembrano la squadra più vicina al calciatore dei Millionarios. Nell’ordine delle idee della dirigenza viola, Funes Mori dovrebbe essere quella punta centrale capace di risolvere definitivamente i problemi in fase realizzativa dell’undici di Montella, facendo respirare fra le altre cose lo stesso Jovetic. Ma chi è Funes Mori?

    FENOMENO DA REALITY– Rogelio Funes Mori nasce a Mendoza 21 anni fa. Con la famiglia si trasferisce negli Stati Uniti nel 2001. La terra e la televisione statunitense faranno da trampolino alla carriera del calciatore argentino. Sette anni più tardi infatti Funes Mori partecipa insieme al fratello al Reality Show “Sueno Mls”, risultando l’indiscusso protagonista e riuscendo a vincere il primo contratto da professionista con il Dallas. L’esperienza nelle giovanili del club americano dura solo poche settimane perché su Funes Mori ci sono adesso gli occhi di mezzo mondo. Il più lesto ad approfittare della situazione fu il River Plate. Scelta che nel giro di tre anni si rivelò quanto mai azzeccata.

    Argentina’s midfielder Rogelio Gabriel F
    Rogelio Funes Mori è il nuovo Hernan Crespo | ©CRIS BOURONCLE/AFP/Getty Images

    ALTALENA – Fa il suo esordio con i Millionarios nel 2009, al termine dell’Apertura, collezionando tre presenze e un gol, il primo della sua carriera, contro il Tigre. Nel Clausura 2010 il talento di Funes Mori sembra perdersi, ma dopo 11 giornate che vedono Rogelio in grande difficoltà arriva la svolta con una tripletta in 24′ al Velez. Da lì in avanti Funes Mori diventa sempre più protagonista del River, diventandone il terminale offensivo principe durante l’ultimo campionato di Primera (Serie B Argentina). Fondamentale nella rinascita del club, coincisa con la promozione in Serie A, Funes Mori sta dando un contributo importante anche in questo torneo d’Apertura, con 10 presenze condite da 4 reti (due doppiette contro Estudiantes e Arsenal de Sarandì).

    CARATTERISTICHE – Il suo attuale tecnico ed ex compagno di squadra Matias Almeyda l’ha paragonato ad Hernan Crespo, autentico idolo del River e famosissimo anche qui in Europa. Funes Mori effettivamente ricorda molto da vicino il primo Crespo: attaccante mobile, veloce, forte fisicamente, eccellente nel gioco aereo e autentico bomber grazie all’innato fiuto per il gol. Tutte caratteristiche che lo portano ad essere uno dei migliori consigli per gli acquisti relativamente al nostro campionato. Gennaio è alle porte, Funes Mori è pronto. L’Argentina sta ormai stretta al baby-fuoriclasse del River Plate, il talento e la testa di Rogelio vogliono altro. Buenos Aires e Firenze (o Napoli) non sono mai state così vicine.

    SCHEDA FUNES MORI
    Nome: Rogelio Funes Mori
    Data di nascita: 3 maggio 1991, Mendoza
    Nazionalità: argentina
    Altezza: 185 cm
    Piede preferito: destro
    Squadra: River Plate
    Ruolo: attaccante
    Valore: 12 milioni di euro

    Fonte: Talenticalcio.it

  • Debiti Serie A: Moratti ha speso 1160 milioni per l’Inter

    Debiti Serie A: Moratti ha speso 1160 milioni per l’Inter

    Debiti Serie A. Mondo del calcio in piena crisi, fair play finanziario alle porte e presidenti italiani che tagliano le spese. Il periodo che sta attraversando la serie A non è dei migliori e un’inchiesta della Gazzetta dello Sport ha sottolineato come i dieci patron delle maggiori società della massima serie abbiano speso di tasca loro circa 2.5 miliardi di euro! Cifre da capogiro che fanno capire quanto possa essere difficile gestire un club, puntando più sui soldi che sulle idee. Ora è arrivato il tempo del “taglio dei costi” causato soprattutto della crisi mondiale che ha causato una notevole riduzione dei guadagni nelle maggiori attività dei vari presidenti italiani. Pochi giorni fa Zamparini, presidente del Palermo, ha dichiarato che ormai ha speso tutto nel calcio.

    Ultimamente voci di possibili cessioni societarie sono aumentate a dismisura. Lo stesso patron siciliano aspetta l’arrivo degli arabi per poterlo aiutare negli investimenti in società. Anche il Milan di Silvio Berlusconi sta trattando (nonostante le varie smentite) la cessione del club che comanda dal lontano 1986 ed infine Moratti, presidente dell’Inter, colui che detiene il record di investimenti personali in un club, valuta la possibilità di inserire imprenditori cinesi in società. Periodo difficile, sotto tutti i punti di vista, dai risultati in campo europeo, ai guadagni sempre più bassi e infine all’appeal in discesa rapida.

    Maurizio Zamparini
    Zamparini, presidente del Palermo © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nonostante tutto, il calcio rimane lo sport più seguito in Italia, nonché quello che fa girare il maggior numero di soldi. Il problema è il modo di investire sbagliato, spesso portato avanti per la voglia di vincere o di provare a vincere (dipende dai casi) e in alcuni casi anche per interessi personali che ben si uniscono con il mondo pallonaro. In questa inchiesta sono state scelte le dieci società con i presidenti più spendaccioni: Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Palermo, Sampdoria e Udinese.

    FIORENTINADiego Della Valle – Il patron viola, proprietario dell’industria Tod’s (azienda di calzature), ha investito in dieci anni di presidenza nella società toscana ben 165 milioni di euro di capitali privati per poter rilanciare il club (acquistato nell’estate 2002 dopo il fallimento) nelle zone nobili della Serie A, con una risalita lampo dalla ex C2 fino alla massima serie.

    GENOAEnrico Preziosi – E’ il re dei giocatoli per bambini. Grazie alla sua azienda “Giochi Preziosi”, ha potuto investire importanti somme personali nel mondo del calcio, a volte senza successo (vedi Saronno e Como fallite). Il presidente rossoblu, dal 2003 proprietario del Genoa, ha speso ben 64 milioni di euro di tasca propria per le varie ricapitalizzazioni.

    INTERMassimo Moratti – Amministratore delegato della Saras (raffinazione del petrolio) di cui il fratello è presidente (dopo aver ereditato l’industria dal padre). E’ al momento il presidente più spendaccione della Serie A con i suoi 1160 milioni di euro investiti personalmente nella società, riuscendo a centrare importanti vittorie solo nell’ultimo periodo. Ora ha deciso di chiudere la cassaforte, entrando nell’ottica delle idee di un autofinanziamento societario (così come richiedere il fair-play finanziario).

    JUVENTUSAndrea Agnelli – Uno dei più “giovani” (per esperienza) dei presidenti di serie A. Ha ereditato dal padre la gestione della Fiat e dal 2010 la presidenza della società bianconera. In soli due anni ha speso 141 milioni di euro in capitali personali, che però gli sono valsi uno scudetto e soprattutto la costruzione del nuovo Juventus Stadium che porterà notevoli benefici nel corso degli anni al club juventino.

    LAZIOClaudio Lotito – Imprenditore nel campo dei servizi di pulizia, manutenzione e sanificazione. Acquista la società biancoceleste nel 2004, ad un passo dal fallimento, investendo 21 milioni di euro (ma questi soldi non vengono conteggiati nel calcolo dei 2.5 miliardi di euro dell’inchiesta). Il patron laziale è uno dei pochi presidenti a non aver utilizzato capitali propri nella gestione del club.

    MILANSilvio Berlusconi – Magnate milanese nel settore della televisione. Acquista la società rossonera nel 1986 investendo parecchi capitali personali. Circa 600 milioni di euro che sono serviti a vincere tanto nel calcio (sia in ambito nazionale che europeo) che in politica, visto che spesso le sue campagne elettorali coincidevano con qualche colpo a sorpresa del club. Con la crisi mondiale i suoi guadagni sono calati, tanto da far pensare ad una cessione societaria.

    NAPOLIAurelio De Laurentiis – Il produttore cinematografico, presidente della società partenopea dal 2005, in seguito al fallimento del club con conseguente partenza dall’ex C1. E’ riuscito, grazie ad un’ottima gestione dei ricavi, ad investire poco o nulla, tanto da far diventare nel giro di pochi anni, il Napoli un modello da imitare sotto il punto di vista dell’organizzazione e delle spese.

    PALERMOMaurizio Zamparini – Imprenditore immobiliare commerciale. Costruisce e avvia grandi centri commerciali per poi rivenderli. Dal 2002 è presidente della società siciliana, rilevata dai Sensi per 15 milioni di euro. In dieci anni ha rimesso quasi 60 milioni di euro di fondi personali, tanto da “denunciare” la sua impossibilità a continuare questa avventura, cercando nuovi acquirenti per il club.

    SAMPDORIARiccardo Garrone – Presidente dell’azienda petrolifera ERG, acquista la Sampdoria nel 2002. Nonostante sia chiamato dai liguri “braccino corto” per il suo modo di operare in fase di mercato, il buon Garrone ha investito privatamente ben 181 milioni di euro per il rilancio del club blucerchiato. Risultati? Una qualificazione ai preliminari di Champions League e poco altro.

    UDINESEGiampaolo Pozzo – Imprenditore nella lavorazione del legno, acquistò l’Udinese nel luglio 1986. Dopo i primi anni di assestamento, con conseguenti investimenti personali (circa 20 milioni in totale nei 26 anni di presidenza) è riuscito ad organizzare al meglio la società, permettendo di farla “vivere” senza bisogno di ricapitalizzazioni. Negli ultimi anni, grazie a questo modo di lavorare, ha potuto acquistare anche due società straniere (Granada e Watford).