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  • Programma Coppa Italia, tocca alla Fiorentina. Palermo eliminato

    Programma Coppa Italia, tocca alla Fiorentina. Palermo eliminato

    Programma Coppa Italia IV Turno. Non c’è un attimo di sosta per il calcio italiano e dopo la lunghissima quattordicesima giornata, iniziata sabato notte con il derby siciliano e terminata ieri con la sfida Lazio-Udinese, è tempo di Coppa Italia. E’ previsto tanto turn over, soprattutto nelle squadre della massima serie e ciò può diventare un’ottima vetrina per quei giocatori che non trovano tanto spazio durante il campionato. Dopo la gara disputata ieri tra Palermo e Verona, quest’oggi scenderanno sul prato verde altre dodici squadre, per un totale di sei partite. Sulla carta, il match più equilibrato dovrebbe essere quello tra Siena e Torino, unica gara tra due formazioni della stessa categoria. Le big italiane, non ancora presenti nel tabellone, faranno la loro comparsa a metà dicembre per gli Ottavi di Finale.

    PALERMO-VERONA – E’ stata giocata ieri la prima partita del IV Turno di Coppa Italia tra Palermo e Verona. Al Barbera, vittoria e passaggio del turno per i veronesi che rimontano lo svantaggio iniziale (rete di Giorgi) grazie ai gol della coppia d’attacco Cocco-Cacia. Il sardo pareggia dopo appena due minuti dalla rete palermitana, ed infine l’ex punta del Piacenza regala la qualificazione alla sua squadra segnando a quindici minuti dalla fine (decisiva la deviazione di Labrin). In mezzo, l’espulsione diretta di Cacciatore per gli ospiti. Per il Verona si aprono le porte degli Ottavi di Finale, con la sfida contro l’Interche verrà disputata il 18 dicembre.

    Verona
    Il Verona elimina il Palermo e si qualifica per gli Ottavi di Coppa Italia © Tullio M. Puglia/Getty Images

    PROGRAMMA ODIERNO – Si inizierà alle ore 15 con la doppia sfida Chievo-Reggina e Atalanta-Cesena. Le due compagini di Serie A, cercheranno di sfruttare questi due match per mandare in campo qualche riserva, in modo tale che possa mettere minuti importanti sulle gambe. Reggina e Cesena proveranno a giocarsela fino alla fine. Si proseguirà alle ore 17 con la partita Bologna-Livorno e nonostante la categoria di differenza, la possibilità di una sorpresa al fischio finale è alta. Pioli, mister dei rossoblu, non ha usato mezzi termini per annunciare l’ampio turn over permettendo ai titolari di rifiatare e concentrarsi sul campionato. Chi passa il turno, affronterà il Napoli. Il programma prosegue alle ore 19, con la gara Siena-Torino, chi vince dovrà sfidare la Lazio agli Ottavi. Ed infine, alle ore 21, il match Fiorentina-Juve Stabia chiuderà la giornata sulla Coppa Italia. Montella farà riposare qualche giocatore, ma non snobba la coppa, che potrebbe garantire l’accesso all’Europa senza dover attendere la fine del campionato.

    ECCO IL PROGRAMMA COPPA ITALIA IV TURNO

    Ore 15: Chievo – Reggina — Chi vince affronterà il Milan
    Ore 15: Atalanta – Cesena — Chi vince affronterà la Roma
    Ore 17: Bologna – Livorno — Chi vince affronterà il Napoli
    Ore 19: Siena – Torino — Chi vince affronterà la Lazio
    Ore 21: Fiorentina – Juve Stabia — Chi vince affronterà l’Udinese

  • Torino-Fiorentina 2-2, El Hamdaoui acciuffa pari Viola

    Torino-Fiorentina 2-2, El Hamdaoui acciuffa pari Viola

    Allo stadio Olimpico, Torino-Fiorentina è il match fra due squadre che fanno del gioco a viso aperto il loro segno distintivo, nonostante i diversi obiettivi stagionali e la gara non delude affatto le aspettative, con grande ritmo e ripetute azioni pericolose, oltre a ben quattro gol complessivamente realizzati per il risultato finale di 2-2. Alla vigilia, il tecnico Viola Vincenzo Montella aveva avvertito i suoi uomini a proposito della pericolosità dell’avversario, lodando gli uomini di Ventura ed il loro gioco, e mantenendo calmo l’ambiente per evitare eccessivi voli pindarici dati dal terzo posto in classifica. Il Toro, invece, punta ad una salvezza tranquilla non disdegnando un gioco avvolgente, soprattutto grazie ai due esterni del 4-2-4 Cerci e Santana, grandi ex della gara.

    Il match si apre così con grandi emozioni, con Luca Toni che già al 3′ avrebbe una buona opportunità per passare in vantaggio ma il suo tiro, su assist di Cuadrado, termina alto sopra la traversa della porta difesa da Gillet. Nel proseguio del primo tempo. Al 17′ ancora Fiorentina, con colpo di testa di Aquilani che non è preciso e finisce di poco alto. Al 28′ scontro fortuito tra Toni e Glik, con ingresso in campo della barella per soccorrere i due considerando che si sono scontrati con la testa. Non riusciranno a tornare in campo ma, mentre per Glik si è esclusa la necessità di accertamenti in ospedale, per Luca Toni a causa di un giramento di testa si è preferito effettuare ulteriori accertamenti e l’attaccante al termine del primo tempo è stato portato in ospedale per approfondimenti. Al 35′ esce dal campo Alberto Aquilani a causa di problemi fisici ed entra al suo posto Lijajic.

    Al 39′ giunge l’episodio che cambia il primo tempo: azione del Toro con cross di Savic da sinistra, la difesa della Fiorentina non è reattiva e l’assist viene raccolto prontamente da Alessio Cerci che batte Viviano: 1-0, e gol dell’ex per l’esterno granata che festeggia il gol con un pizzico di soddisfazione in più anche alla luce delle polemiche che hanno accompagnato la sua partenza da Firenze.

    Il secondo tempo di Torino-Fiorentina si apre con una grande azione di Cerci al 7′, che entra in area in velocità e prova il tiro di sinistro a sorprendere Viviano, ma il portiere Viola risponde alla grande evitando anche il possibile tap-in di Santana che era in agguato in area. Al 17′ la Fiorentina comincia ad affacciarsi in avanti con cross di Pasqual dalla sinistra per il colpo di testa di Seferovic che colpisce il palo e poi la palla termina sul fondo.

    Al 27′, contatto in area tra Cuadrado e D’Ambrosio, con l’arbitro che decreta in calcio di rigore per la Fiorentina e l’ammonizione di D’Ambrosio. Si incarica Gonzalo Rodriguez del tiro dagli undici metri e spiazza Gillet realizzando il pareggio: 1-1. Dopo soli tre minuti, al 30′, azione Toro con cross di Stevanovic, su cui Rodriguez liscia, e conseguente rete di Birsa, alla sua prima realizzazione in serie A: 2-1 e Torino di nuovo in vantaggio. Al 38′ di nuovo Fiorentina in attacco, con El Hamdaoui che stoppa e tira, realizzando magistralmente la rete del nuovo pareggio Viola e suo personale secondo gol in serie A: 2-2.

    Torino-Fiorentina termina, così, con il pareggio finale che premia l’intensità e la spregiudicatezza di entrambe le squadre, con un pari che non scontenta nessuna delle due: la Fiorentina è parsa meno fluida del solito ma probabilmente su questo hanno pesato molto l’assenza di Pizarro e gli infortuni a gara in corso di Aquilani e Toni.

    Il gol di El Hamdaoui fissa il risutato di Torino-Fiorentina sul 2-2
    Il gol di El Hamdaoui fissa il risutato di Torino-Fiorentina sul 2-2 | ©Marco Luzzani/Getty Images

    Le Pagelle di Torino-Fiorentina:

    Cerci 7.5 Grande ex dal dente avvelenato, segna un gol e si rende pericoloso con la sua velocità in diverse occasioni: il migliore in campo

    El Hamdaoui 7 Impatto eccezionale sulla gara: un gol di grande fattura che regala il pari alla Fiorentina

    Rodriguez 6 Freddo sul rigore realizzato, distratto in occasione del gol di Birsa

    Tabellino Torino-Fiorentina:

    Torino (4-2-4): Gillet 6, Darmian 6, Glik 6 (31′ Rodriguez 6,5), Ogbonna 6,5, D’Ambrosio 5, Basha 5,5, Gazzi 6, Santana 6, Bianchi 5,5, Meggiorini 5,5 (70′ Stevanovic 6), Cerci 7,5 (66′ Birsa 6,5).

    Fiorentina (3-5-2): Viviano 5,5, Roncaglia 5,5 (82′ El Hamdaoui 7), Rodriguez 6, Savic 5,5, Cuadrado 6,5, Aquilani 6 (38′ Ljajic 6), Olivera 5,5, B. Valero 6,5, Pasqual 6,5, M. Fernandez 6, Toni 6 (42′ Seferovic 6).

    Video Fiorentina-Torino:

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  • Torino-Fiorentina, Montella conferma Toni-Ljajic

    Torino-Fiorentina, Montella conferma Toni-Ljajic

    Torino-Fiorentina in programma allo stadio Olimpico alle ore 15.00 sarà un impegno molto importante per testare le ambizioni dei Viola di mister Vincenzo Montella che, finora, hanno mostrato continuità di risultati e bel gioco sia in casa che in trasferta giungendo a conquistare un prestigioso terzo posto in classifica in coabitazione con il Napoli.

    L’avversario Torino, però, non è affatto da sottovalutare, soprattutto in virtù del suo gioco offensivo e spregiudicato mostrato finora ed i granata proverranno a riscattare la sconfitta subita nell’ultimo turno di campionato contro la Roma e lo stesso Vincenzo Montella afferma di gradire molto il modo di giocare della squadra di Ventura che, nonostante i molti attaccanti in campo, riesce a subire pochi gol.

    La Fiorentina, invece, giunge a Torino con la speranza di conquistare punti importanti per poi accomodarsi davanti alla Tv per seguire il posticipo di questa sera Milan-Juventus, nella speranza di potersi avvicinare ulteriormente alle zone alte della classifica anche se Montella ha sempre glissato ogni tipo di domanda relativa al discorso scudetto, preferendo concentrarsi sul presente senza sognare quel che sarà in futuro. In tal senso, nella conferenza stampa di presentazione di Torino-Fiorentina, il tecnico campano è stato molto chiaro su questo tema: si sta bene al terzo posto, ma non sarà facile mantenerlo o migliorarlo”.

    I Viola, dal punto di vista degli uomini a disposizione, si presentano al match con i granata ancora senza Stevan Jovetic, che mister Montella ha deciso di lasciare a Firenze per permettergli di recuperare al meglio, senza forzare i tempi e senza rischiare fastidiose ricadute considerando la zona delicata del suo infortunio: “Jovetic è guarito ma preferisco non rischiarlo”. D’altronde, anche senza il talento cristallino di Jovetic i Viola sono riusciti a vincere a San Siro contro il Milan e dilagare contro l’Atalanta nel match di domenica scorsa. In avanti, dunque, vi sarà ancora spazio per la coppia formata da Luca Toni (in gol proprio nell’ultimo turno contro i bergamaschi, ndr) e  Ljajic, mentre a centrocampo mancherà la preziosa pedina Pizarro per squalifica, che dovrebbe essere sostituito da Olivera, affiancato da Alberto Aquilani (in grandissimo spolvero nelle ultime due gare disputate in cui ha segnato tre gol, ndr) e Borja Valero.

    Nel Torino, invece, il tecnico Giampiero Ventura sembra intenzionato a proporre il suo modulo a vocazione offensiva, il 4-2-4, con il reparto offensivo composto dai due grandi ex della gara Alessio Cerci – che ha lasciato la Fiorentina non senza qualche strascico polemico – e Santana che agiranno sulle corsie laterali, e la coppia d’attacco formata da Rolando Bianchi (che è diffidato) e Sansone. A centrocampo, invece, vi sarà il duo Basha-Gazzi con il primo che sembra favorito rispetto a Brighi.

    Vincenzo Montella, impegnato alle 15 in Torino-Fiorentina
    Vincenzo Montella, impegnato alle 15 in Torino-Fiorentina | © Marco Luzzani/Getty Images

    Torino-Fiorentina le probabili formazioni:

    Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci, Bianchi, Sansone, Santana. A disposizione: Gomis, Di Cesare, Agostini, Masiello, Rodriguez, Birsa, Brighi, Sgrigna, Stevanovic, Verdi, Vives, Meggiorini. Allenatore: Ventura

    Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Aquilani, Olivera, Borja Valero, Pasqual; Ljajic, Toni. A disposizione: Neto, Cassani, Savic, Hegazi, Fernandez, Migliaccio, Romulo, El Hamdaoui, Llama, Seferovic.

    Torino-Fiorentina sarà diretta dal signor Damato di Barletta, coadiuvato dagli assistenti Paganessi e Padovan, dagli arbitri di porta Mazzoleni e Nasca e dal quarto uomo Dobosz.

  • Bersani-Renzi, le primarie passano anche dallo sport

    Bersani-Renzi, le primarie passano anche dallo sport

    Pierluigi Bersani contro Matteo Renzi, il leader pacato contro il giovane rottamatore, il segretario del Partito democratico contro il sindaco di Firenze, che da mesi gira l’Italia in camper con il suo slogan “Adesso!”: un duello a distanza che, almeno fino al prossimo 25 di Novembre, accompagnerà gli italiani prima di conoscere il verdetto delle primarie del centrosinistra che, oltre a loro, coinvolgono anche Nichi Vendola, Laura Puppato e Bruno Tabacci.

    In particolar modo sul dualismo Bersani-Renzi è stata focalizzata l’intervista rilasciata ad Enrico Varriale, andata in onda in sintesi a “Stadio Sprint” e che verrà trasmessa integralmente a “Novanta minuti” di Rai Sport 1, e l’attenzione incentrata sul “testa a testa” tra i due ha suscitato le polemiche degli altri tre sfidanti, ai quali la Rai ha deciso di concedere “tre finestre di intervento” nella medesima trasmissione, per cercare di applicare una par condicio in termini di spazio concesso.

    Ma, a parte le polemiche, il confronto Bersani-Renzi ha presentato degli aspetti di grande interesse e curiosità soprattutto considerando le sostanziali divergenze che li contrappongono ad ampio raggio: sulle politiche del lavoro, sul fisco, sulle politiche economiche – come ben noto – ma anche sullo sport. D’altronde, almeno su quest’ultimo aspetto, era inevitabile fosse così: le posizioni calcistiche di un tifoso della Juventus e di un tifoso della Fiorentina sono tradizionalmente inconciliabili.

    Bersani e Renzi (foto) si sfidano per le primarie anche su temi sportivi
    Bersani e Renzi (foto) si sfidano per le primarie anche su temi sportivi | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Per questo motivo, la prima domanda rivolta ai due ha voluto creare un parallelo sugli obiettivi stagionali di bianconeri e viola e le rispettive possibilità di vincere le primarie del centrosinistra e, poi, le successive elezioni di Marzo. In tal senso, la risposta di Pierluigi Bersani ha paragonato la positiva partenza della sua Juventus in campionato con la sua posizione in chiave primarie sottolineando, però, con la consueta e proverbiale pacatezza dei toni, che il “campionato è ancora lungo”. Nel caso di Matteo Renzi, invece, il parallelo riguarda la qualificazione della squadra di Vincenzo Montella alla prossima Champions League  ed il “diventare premier” da parte dell’attuale sindaco di Firenze: in tal senso, Renzi si dichiara possibilista riguardo entrambi gli aspetti, precisando ,però, con ironia che la sua città sembra più interessata alla vittoria della Fiorentina rispetto ad una sua affermazione politica a livello Nazionale.

    Oltre agli aspetti prettamente legati alla fede calcistica, inevitabile che i candidati alle primarie si esprimessero in tema sportivo anche sulla questione della rinuncia alla candidatura italiana per l’organizzazione delle olimpiadi del 2020, con la presa di posizione in tal senso da parte del presidente del consiglio Mario Monti nello scorso mese di Febbraio. In tal senso la spaccatura Bersani-Renzi è molto netta. Secondo il primo, infatti, la decisione di ritirare la candidatura è  stata “una scelta responsabile”, considerando il momento di forte crisi del Paese che non permettono un esborso di sedici miliardi come quello effettuato dall’ ottima organizzazione londinese.

    Dello stesso avviso anche Nichi Vendola, Laura Puppato e Bruno Tabacci mentre l’unica voce fuori dal coro è stata quella di Matteo Renzi che la definisce categoricamente come una “scelta sbagliata”, soprattutto considerando la recente esperienza di Londra 2012 che, secondo l’attuale sindaco di Firenze, è stata “una scommessa vinta dall’amministrazione della capitale inglese”.

    Differenti, poi, anche le posizioni in tema di problematiche connesse al mondo del calcio italiano. Secondo Pierluigi Bersani si tratta di un “sistema da rifondare”, analizzando criticamente gli innumerevoli scandali che lo hanno colpito negli ultimi anni – dai passaporti falsi a calciopoli a scommessopoli – minandone la credibilità; Matteo Renzi, invece, si è espresso in maniera meno netta, affermando che “non è un mondo da rifondare, ma un mondo dove molte cose non vanno”, al contrario di quanto affermato da Nichi Vendola, dalla Puppato e Tabacci che si sono allineati con Bersani sulla necessità di un “big bang” che rifondi alle fondamenta l’intero mondo dello sport nazionale.

  • I segreti di Montella. Fiorentina, aperto un nuovo ciclo

    I segreti di Montella. Fiorentina, aperto un nuovo ciclo

    Dopo tredici giornate ed un terzo posto, a pari punti con il Napoli, la sorpresa diventa realtà. Questa Fiorentina continua a stupire tifosi viola e non, convincendo sempre di più sotto l’aspetto del gioco e dei risultati. Dopo due anni difficili, causati dalla difficile gestione dell’era post Prandelli (allenatore amato a Firenze) con Mihajlovic prima e Delio Rossi poi (seppur per pochi mesi) che non sono riusciti a dare un’identità precisa alla squadra, piazzandosi nelle ultime due stagione a centro classifica, preoccupandosi più di mantenere la categoria piuttosto che di guadagnarsi un piazzamento europeo. La svolta c’è stata quest’estate con l’arrivo di Vincenzo Montella e l’inizio del Nuovo Progetto Viola. L’entusiasmo della dirigenza viola e dell’ex mister del Catania ha fatto il resto.

    I PRIMI PASSI – La società viola, dopo aver scelto il tecnico, ha portato avanti una rivoluzione senza precedenti nel mondo del calcio italiano. Una rosa intera messa in discussione e successivamente venduta, tranne qualche elemento, ritenuto importante dal nuovo mister. Ecco quindi le conferme di Jovetic, ritenuto incedibile dalla proprietà e punto fermo dalla quale ripartire, di Pasqual, diventato capitano con l’addio di Montolivo, e di tre elementi che Montella ha ritenuto validi per il suo progetto: Ljajic, Romulo e Olivera.

    Fiorentina
    Entusiasmo tra i giocatori della Fiorentina © Giuseppe Bellini/Getty Images

    MERCATO ESTIVO – Acquisti eccezionali da parte del duo Macia – Pradè, in grado di portare a Firenze giocatori del calibro di Borja Valero, Aquilani, Pizarro. Senza dimenticare i vari Roncaglia, Rodriguez, Mati Fernandez e Cuadrado. Nei giorni finali di mercato si è tentato il colpaccio in avanti, senza fortuna, ripiegando sull’ex Luca Toni, ormai 35enne (autore di 4 gol in questo inizio di stagione). Senza dimenticare l’acquisto del portiere-tifoso Viviano, che ha fatto di tutto pur di tornare nella sua amata Firenze.

    IL SEGRETO – Se vogliamo cercare l’uomo simbolo di questa grande stagione non può che essere l’allenatore. Vincenzo Montella è arrivato a Firenze con l’intenzione di giocare con il 4-3-3. Trovatosi con gli uomini inadatti per quello schieramento tattico, ha deciso di passare all’ormai famosissimo 3-5-2, che sta dando ottimi frutti. Proprio l’intelligenza e l’elasticità tattica del nuovo mister ha permesso alla Fiorentina di stazione fin da subito nelle zone importanti della classifica, capace di dare un gioco bello e armonioso alla propria squadra dopo appena tre mesi. Se invece dobbiamo stabilire il giocatore che ha preso per mano la i compagni in campo, non ci sono dubbi, David Pizarro. Il regista cileno è l’uomo indispensabile per l’equilibrio della squadra e la sua esperienza è fondamentale per una formazione cambiata radicalmente rispetto alla scorsa stagione.

    Vincenzo Montella
    Montella, simbolo della rinascita viola © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PIU’ QUALITA’ MENO QUANTITA‘ – Nel calcio moderno avere un incontrista diventa sempre più necessario. Montella deve pensarla diversamente (non sbagliando) visto che schiera contemporaneamente tre palleggiatori a centrocampo. Aquilani (o Mati Fernandez), Borja Valero e Pizarro non offrono grandi garanzie in fase di rottura ma permettono alla squadra di poter fare la partita ovunque, con il palleggio rapido e stretto, sfruttando l’inserimento dei due laterali (Cuadrado e Pasqual) che aprono le difese avversarie. La fase difensiva? Spirito di sacrificio e movimenti studiati in allenamento, in modo tale da correre meno occupando ogni spazio utile per gli avversari ed infine, pressing alto e squadra sempre compatta.

    ENTUSIASMO – L’entusiasmo della piazza viola è sotto gli occhi di tutti. Andrea Della Valle è tornato ad essere presenza fissa nelle partite interne, con tanto di esultanze da tifoso della curva. Tutto questo comporta delle responsabilità da parte dei giocatori, che sentono il dovere di non deludere il popolo fiorentino, che aspettava questi momenti dall’ottimo ciclo di Prandelli. Per non parlare del progetto della dirigenza viola, che vorrebbe costruire un centro sportivo per la squadra, con tanto di nuovo stadio.

    SOGNARE NON COSTA NULLA – La classifica viola sorride.  I 27 punti conquistati permette alla squadra di stazionare al terzo posto in classifica (insieme al Napoli) ad un solo punto dall’Inter (che occupa la seconda posizione). La Juventus, capolista, dista 5 lunghezze. Un buon margine per i bianconeri, che potrebbero però accusare un normale calo fisico intorno a febbraio-marzo dovuto al doppio impegno. A Firenze iniziano a sognare e farlo non costa nulla.

  • Fiorentina-Atalanta 4-1, Aquilani stende i bergamaschi

    Fiorentina-Atalanta 4-1, Aquilani stende i bergamaschi

    Alla vigilia del match, Fiorentina-Atalanta si preannunciava come una gara divertente ed interessante, fra due formazioni che esprimono un buon calcio, considerate le due rivelazioni del campionato. Fra i Viola, a differenza di quanto ipotizzato nel pre-gara, il montenegrino Jovetic non è neppure in panchina.

    Le premesse non sono state affatto disattese, con tante emozioni fin dai primi minuti di gioco, con un primo tempo “condito” da ben quattro gol: al 5′ la squadra di casa passa già in vantaggio, con la rete realizzata da Gonzalo Rodriguez sugli sviluppi di un calcio di punizione, che porta il risultato immediatamente sull’ 1-0. La gara si incanala sui binari ideali per la formazione di casa che, però, subito dopo inizia a commettere qualche errore di troppo in fase di impostazione, con un Pizarro che sembra meno lucido del solito, fino a subire al minuto 33′ il pareggio atalantino siglato da Giacomo Bonaventura: 1-1.

    Al 41′, però, la Fiorentina ottiene un calcio di punizione dal limite dell’area di cui si incarica Alberto Aquilani che, con un magistrale destro, supera la barriera e mette la palla in rete, con un immobile Consigli che non avrebbe potuto far nulla per intervenire: 2-1.

    Al 45′, altro episodio importante del match: fallo di Cigarini su Cuadrado che si stava involando verso la porta di Consigli. Il direttore di gara decide per il rosso diretto  a Cigarini e, così, l’Atalanta rimane in dieci uomini. Dalla successiva punizione, calciata da Pasqual, altro pericolo creato dai Viola, ma stavolta il portiere Consigli riesce a deviare in calcio d’angolo.

    Dopo una manciata di secondi, però, sugli sviluppi del calcio d’angolo è ancora Alberto Aquilani nelle vesti di goleador, anticipando il diretto marcatore Raimondi ed infilando con una “zampata” l’incerto portiere Consigli: 3-1 e doppietta personale per Aquilani, al terzo gol in due partite da titolare (dopo la rete realizzata nello scorso turno al Milan, ndr), che il centrocampista romano celebra con una corsa sotto la curva Fiesole.

    Il secondo tempo inizia subito con altre emozioni a tinte Viola, quando al 3′ della ripresa, su perfetto assist di Aquilani (ancora lui) Luca Toni colpisce di testa e realizza il gol del 4-1.

    La gara è, ormai, più che chiusa e la Fiorentina blinda il possesso palla per tutto il secondo tempo, con l’Atalanta che prova a difendersi in inferiorità numerica per evitare di incassare un passivo ancora più pesante. La Fiorentina conferma, così, la sua striscia straordinaria in casa, ottenendo altri tre punti preziosi che la portano al terzo posto a pari punti con il Napoli a quota 27, mentre l’Atalanta si ferma dopo una serie positiva, condizionata pesantemente dall’espulsione di Cigarini, anche se nel primo tempo non aveva demeritato, mostrando capacità di giocare a viso aperto.

    I Viola celebrano Aquilani, autore di una doppietta in Fiorentina-Atalanta
    I Viola celebrano Aquilani, autore di una doppietta in Fiorentina-Atalanta | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Pagelle di Fiorentina-Atalanta:

    Aquilani 8 Doppietta, la prima in serie A, con una straordinaria punizione, terzo gol in due partite, un assist. Cosa chiedere di più? Nulla, è ritornato determinante come non lo era da troppo tempo. Migliore in campo

    Toni 6.5 Gioca a suo modo, è sempre utile alla squadra e viene premiato con il perfetto assist di Aquilani, che lui sfrutta segnando il definitivo 4-1

    Consigli 5.5 Incolpevole sulla perfetta punizione, incerto sul 3-1 realizzato da Aquilani

    Raimondi 5 La difesa atalantina era stata un punto di forza della squadra, ma oggi è proprio il reparto che delude di più. Perde di vista Aquilani sul calcio d’angolo che costa il 3-1

    Tabellino di Fiorentina-Atalanta:

    Fiorentina (3-5-2): Viviano 6; Roncaglia 6.5 (31′ st Hegazi), Rodriguez 6.5, Savic 6; Cuadrado 6.5, Aquilani 8 (23′ st M. Fernandez), Pizarro 6, Borja Valero 6.5, Pasqual 6.5; Ljajic 6, Toni 6.5 (12′ st El Hamdaoui). A disposizione: Neto, Cassani, Tomovic, Migliaccio, Olivera, Romulo, Llama, Seferovic. Allenatore: Montella.

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli 5.5; Raimondi 5, Stendardo 5, Manfredini 5, Brivio 5.5; Schelotto 5.5, Carmona 6 (8′ st Cazzola), Cigarini 5, Bonaventura 5 (33′ st Marilungo); Moralez 5 (1′ st Biondini); Denis 4.5. A disposizione: Frezzolini, Polito, Ferri, Lucchini, Miles, Scozzarella, Matheu, De Luca, Troisi. Allenatore: Colantuono

    Marcatori: 5′ Rodriguez, 33′ Bonaventura, 42′, 48′ Aquilani, 4′ st Toni

    Espulso: Cigarini

    Ammoniti: Pizarro, Stendardo, Manfredini, Brivio, Cazzolla.

    Video di Fiorentina-Atalanta:

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  • Fiorentina-Atalanta: Jovetic recupera ma parte dalla panchina

    Fiorentina-Atalanta: Jovetic recupera ma parte dalla panchina

    A giudicare dalle premesse, Fiorentina-Atalanta che si disputerà allo stadio Artemio Franchi di Firenze alle ore 15 per la tredicesima giornata di serie A, sarà un match molto interessante, fra due squadre che esprimono un bel gioco e che, finora, hanno mostrato le loro qualità anche contro avversari proibitivi. Si potrebbe parlare di “rivelazioni” del campionato, ma adoperare tale definizione potrebbe essere riduttivo riferendosi a due progetti ben ponderati, sia a livello tecnico che societario.

    I risultati finora ottenuti da entrambe sono stati a tratti sensazionali, basti pensare che l’Atalanta di mister Colantuono è reduce, nell’ultimo turno, dalla brillante vittoria contro l’Inter, bloccandola allo Stadio Atleti Azzurri nonostante fosse giunta a Bergamo sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria contro la Juventus. I nerazzurri bergamaschi hanno fermato l’Inter con la forza del gioco, con la solidità difensiva ed il brio della manovra offensiva, così come avevano fatto qualche settimana prima anche contro il Napoli. L’ultima vittoria contro l’Inter, dunque, potrebbe essere un’importante spinta psicologica, soprattutto dovendo affrontare la Viola al Franchi, dove la squadra di Montella finora ha sempre vinto, ad eccezione del pareggio per 0-0 contro la Juventus.

    Mister Colantuono riproporrà il consolidato modulo 4-4-1-1 con  l’unica punta German Denis supportato sulla trequarti da Maxi Moralez, mentre la linea mediana a quattro prevederà Schelotto, Carmona, Cigarini e Bonaventura. In difesa, confermatissima la brillante coppia difensiva formata da Manfredini e Stendardo, mentre i due terzini saranno Brivio e Raimondi.

    Vincenzo Montella impegnato al Franchi in Fiorentina-Atalanta | © Marco Luzzani/Getty Images

    La Fiorentina di Vincenzo Montella, invece, ha incantato tutti con il gioco e con la sua identità spregiudicata, capace di giocare a viso aperto anche a San Siro contro il Milan, conquistando una nettissima vittoria e mettendo in mostra, ancora una volta, alcune caratteristiche in stile “blaugrana” che hanno indotto anche Cesare Prandelli – grande ex – e Marcello Lippi a manifestare pubblici elogi al lavoro fin qui svolto dal giovane tecnico. Montella, però, vuole isolarsi dai complimenti e continua a volare basso, pensando di partita in partita e concentrandosi, ora, soltanto sulla gara contro i bergamaschi che, a suo avviso, “non sono una sorpresa, è una squadra con un cammino d’alta classifica e vengono da un anno e mezzo di grandi risultati”.

    Facendo leva sul fattore campo, dunque, i Viola cercano di fare risultato pieno, anche se dovranno ancora fare a meno del gioiellino ”Jo-Jo” Jovetic che, reduce da un problema muscolare, partirà dalla panchina: secondo quanto sostenuto da Montella, il montenegrino “ha voglia di esserci” e, dunque, nel corso della gara è molto probabile che possa essere impiegato nonostante non sia al cento per cento della condizione.

    Il modulo dell’aeroplanino sarà il solito 3-5-2, con la difesa composta da Roncaglia,Rodriguez e Tomovic, il centrocampo a cinque composto da Cuadrado, Aquilani, Pizarro, Valero e Pasqual ed, in avanti, la coppia formata da Luca Toni e Ljajic.

    Le probabili formazioni di Fiorentina-Atalanta:

    Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Ljajic, Toni. A disposizione: Neto, Lupatelli, Hegazy, Cassani, Savic, M. Fernandez, Migliaccio, Olivera, Romulo, El Hamdaoui, Llama, Seferovic. Allenatore: Montella.

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Raimondi, Stendardo, Manfredini, Brivio; Schelotto, Carmona, Cigarini, Bonaventura; Moralez; Denis. A disposizione: Frezzolini, Polito, Ferri, Lucchini, Miles, Gagliardini, Matheu, Biondini, Cazzola, De Luca, Troisi, Marilungo. Allenatore: Colantuono.

    Per Fiorentina-Atalanta il direttore di gara allo stadio Franchi sarà il signor Andrea De Marco della sezione di Chiavari.

  • Allegri in bilico, esonero ad un passo. Vertice Galliani-Berlusconi

    Allegri in bilico, esonero ad un passo. Vertice Galliani-Berlusconi

    Dopo la clamorosa sconfitta interna di ieri pomeriggio contro la Fiorentina, la panchina di Allegri traballa pericolosamente. Al Milan da due anni e tre mesi, il tecnico livornese potrebbe aver concluso la sua carriera rossonera anticipatamente. E’ il precario più longevo del campionato di Serie A. Lo stato di allerta dura ormai da mesi. Il destino ha voluto che fosse la Fiorentina ad aprire la prima crepa ad aprile, e sono sempre stati i viola a rendere tale spaccatura insanabile. La distanza tra Allegri e Galliani non è mai stata così acuta. Neanche dopo la famosa amichevole estiva con il Real Madrid negli Stati Uniti, quando il nome della Solbiatese era diventato un cult. Per molti ieri è stato il punto di non ritorno, dal quale non sarà più possibile fare marcia indietro.

    IL SILENZIO– Pesa come un macigno il silenzio di Galliani a fine partita. Da quando Allegri è diventato il precario di lusso a Milanello e dintorni, non era mai mancato l’apporto della società, simboleggiato sempre e comunque dalla figura dell’amministratore delegato. Quello stesso appoggio ieri è venuto meno, senza se e senza ma. Nessuna voglia di confermare il tecnico, nessuna voglia di parlare del destino che pende sulla panchina del Milan. Dopo ieri non si hanno più giustificazioni per le scelte di Allegri, colpevole di continuare a ripetere errori capitali, mai digeriti e sopportati dalla presidenza, né tanto meno dai tifosi e dallo stesso Galliani. Quella che si prospetta nelle prossime ore è la fatidica resa dei conti.

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    La rabbia di Massimiliano Allegri durante Milan-Fiorentina | ©Olivier Morini/AFP/Getty Images

    VERTICE NOTTURNO – Da Milanello rimbalzano voci che danno per reale un vertice tra Galliani e Berlusconi durante la notte appena trascorsa. In ballo il futuro del tecnico rossonero e le possibili scelte per il futuro prossimo. Nulla è ovviamente trapelato dall’incontro notturno tra le due massime cariche di Via Turati. C’è però la sensazione che il dado sia ormai tratto. Allegri, protagonista della panchina più traballante della storia recente del campionato di Serie A, potrebbe essere davvero arrivato al capolinea, all’ultima fermata del suo percorso in rossonero.

    TRITTICO – Se il livornese venisse licenziato, chiunque si siederebbe sulla panchina del Milan vedrebbe difronte un muro invalicabile, paragonabile al Zoncolan del Giro d’Italia. Il calendario infatti prevede due trasferte come Napoli e Bruxelles, dove il Diavolo si giocherà la qualificazione agli ottavi di Champions contro l’Anderlecht, per poi tornare in Italia e affrontare a San Siro la Juventus di Antonio Conte. Dopo il match della Juve sarà ancora Allegri l’allenatore del Milan?

  • Allegri a lezione da Montella, Milan-Fiorentina 1-3

    Allegri a lezione da Montella, Milan-Fiorentina 1-3

    La Fiorentina espugna San Siro per la decima volta nella sua storia, la seconda consecutiva dopo il successo dello scorso aprile. Affonda il Milan, alla sua quarta sconfitta casalinga in stagione (tre le vittorie). Termina 1-3 per i viola grazie alle reti di Aquilani al 10′, Borja Valero al 37′ e la perla di El Hamdaoui nel finale. Per i rossoneri aveva riacceso le speranze Giampaolo Pazzini ad inizio ripresa ma la squadra di Allegri non ha poi avuto più la benzina necessaria per proseguire il forcing che avrebbe forse consentito di raddrizzare una partita iniziata nel peggiore dei modi. Sconfitta comunque meritata per il Diavolo, mentre per Montella è la prima vera impresa della stagione dopo le sconfitte contro Napoli e Inter, senza dimenticare anche il pareggio allo Juventus Stadium.

    GLI EX– Da una parte Montolivo e Pazzini, dall’altra Aquilani. Due gol, ma a gioire è l’ex rossonero. Quando la maggior parte dei bookmakers attendeva il successo della squadra di casa, è arrivata invece puntuale la caduta degli ex più illustri. Montolivo e Pazzini, quasi 400 presenze e 50 reti in due, hanno masticato amaro questo pomeriggio difronte ai loro ex compagni di squadra. Aquilani, autore del gol che ha sbloccato l’incontro, è uscito nel corso del secondo tempo dopo un fallaccio su El Shaarawy. Uscito tra i fischi, Alberto dentro di sé sa di aver segnato un gol fondamentale che può far spiccare il volo alla Fiorentina e affossare in maniera definitiva la propria ex squadra.

    AC Milan v ACF Fiorentina - Serie A
    L’errore dal dischetto di Pato | ©Marco Luzzani/Getty Images

    L’ERRORE – Poco prima di subire il secondo gol, il Milan ha avuto l’occasione di impattare l’incontro grazie al calcio di rigore fischiato dall’arbitro Romeo per il fallo di Roncaglia su Pato. Lo stesso brasiliano si presenta dal dischetto ma la sua conclusione è da dimenticare. Errore che la squadra di Allegri pagherà pochi minuti più tardi, quando Borja Valero firmerà il raddoppio e la sua prima rete in Serie A. Emblematica la decisione del tecnico livornese di non far rientrare il Papero dagli spogliatoi, preferendogli Pazzini.

    LE COLPE – La sconfitta di oggi pomeriggio non potrà non lasciare pesanti strascichi. Sul banco degli imputati sale ancora una volta Allegri che con le sue scelte ha lasciato perplesso più di uno spettatore presente a San Siro. Non tanto la decisione di confermare dal primo minuto Pato, quanto quella di schierare alle spalle del brasiliano Boateng, apparso anche oggi un pesce fuor d’acqua nella posizione di trequartista. Il tutto per lasciare in panchina Bojan, che contro il Malaga martedì scorso aveva dimostrato di essere insieme ad El Shaarawy l’uomo più in forma del momento.

    LA CLASSIFICA – Con questo successo la Fiorentina di Montella consolida la quarta posizione a quota 24 punti, restando in scia del Napoli (-2), con i partenopei vittoriosi anche quest’oggi sul campo del Genoa. A questo punto i viola si candidano prepotentemente alla lotta per un posto in Champions League, traguardo impensabile ad inizio stagione. Crolla invece il Milan, che resta fermo a 14 punti e vede allontanarsi ancora l’Europa che conta. E nel frattempo torna l’incubo retrocessione (-5). La Sampdoria, quartultima, sconfitta anche oggi a Palermo e reduce da sette sconfitte consecutive, ha uno svantaggio di soli quattro punti rispetto ai rossoneri. Dato preoccupante quanto agghiacciante per Allegri e i tifosi del Diavolo.

    LE PAGELLE DI MILAN-FIORENTINA
    Montella 9
    : mantiene la sua filosofia di gioco invariata. Stupisce per la mentalità vincente data alla squadra nel giro di pochi mesi. Ad oggi il migliore tecnico italiano della Serie A.
    Borja Valero 7,5: insieme a Pizarro e Aquilani illumina il panorama calcistico italiano. Nel mini Barcellona made in Firenze non poteva mancare uno spagnolo.
    Aquilani 6,5: che rivincita difronte all’ex dirigenza milanista, la quale si è lasciata sfuggire di mano il cartellino di un potenziale titolare a centrocampo che insieme a Montolivo poteva garantire qualità e tecnica adesso inesistenti nel reparto rossonero.
    Boateng 4: quasi nullo l’apporto del Prince alla sfida di oggi. In casa Milan dovrebbero seriamente pensare ad una sua cessione a gennaio, sempre che il Bayern non abbia cambiato idea.
    Pato 3: il brasiliano continua ad avere paura. Dopo il gol al Malaga che sembrava potesse liberarlo mentalmente, Pato ricade nella trappola della fragilità. L’errore dal dischetto è pesantissimo.
    Allegri 2: errare è umano, perseverare è diabolico. Quanti primi tempi regalati agli avversari, quante errori tattici, quanti giocatori fuori ruolo, quante sconfitte interne.

    Il tabellino di Milan-Fiorentina (11-11-2012)
    Milan: Abbiati 5,5, De Sciglio 5, Mexes 4,5, Bonera 5, Constant 6, Montolivo 5,5 Ambrosini 6 (Robinho 5), Emanuelson 5 (Bojan 5,5), Boateng 4, El Shaarawy 6, Pato 3 (Pazzini 6). Allegri 2
    Fiorentina: Viviano 6, Roncaglia 6, Rodriguez 6,5, Savic 6,5, Cuadrado 7, Aquilani 6,5, (Mati Fernandez 5,5), Pizarro 7, Borja Valero 7,5, Pasqual 6, Ljajic 5,5 (El Hamdaoui 7), Toni 5,5, (Cassani 5,5). Montella 9

    Il video di Milan-Fiorentina 1-3 [jwplayer config=”240s” mediaid=”159853″]

  • Pato contro la sua vittima preferita, Milan-Fiorentina ad alta tensione

    Pato contro la sua vittima preferita, Milan-Fiorentina ad alta tensione

    Alle ore 15 San Siro accoglierà Milan-Fiorentina per la dodicesima giornata di Serie A. Difronte due squadre che vivono uno stato di forma particolarmente positivo. I padroni di casa sono reduci da due vittorie casalinghe interne consecutive (Genoa, Chievo) e un pareggio esterno in rimonta a Palermo, con sette punti guadagnati in tre partite. Ancora meglio ha fatto la Fiorentina, sempre vittoriosa negli ultimi tre incontri (Cagliari, Genoa, Lazio). Allargando l’analisi alle ultime cinque partite, i toscani hanno raccolto 13 punti sui 15 disponibili. Sarà anche la sfida tra Allegri e Montella. I due tecnici si sono sfidati soltanto in tre occasioni. Il bilancio è favorevole al rossonero, che con il Milan ha colto due pareggi (Roma-Milan 0-0, Catania-Milan 1-1) e un successo (Milan-Catania 4-0).

    EL SHAARAWY IN DUBBIO– L’allenatore toscano affronta lo scoglio Fiorentina con qualche problema di formazione. In difesa mancheranno Abate e Antonini, entrambi infortunati. Nelle corsie laterali giocheranno quindi con assoluta certezza De Sciglio e Constant. Al centro della difesa rientra Bonera dopo il turno di squalifica. Al suo fianco dovrebbe partire dal primo minuto Mexes, con i colombiani Zapata e Yepes in panchina. A centrocampo sfida amarcord per Montolivo, che a Firenze ha giocato 219 partite prima di accasarsi quest’anno al Milan. Insieme all’ex viola partirà titolare il capitano Ambrosini, che vince il ballottaggio con De Jong e Nocerino. In attacco Allegri potrebbe rinunciare a El Shaarawy. Il Faraone accusa un problema al ginocchio e al suo posto è già in pre-allarme Boateng, con Emanuelson che verrebbe dirottato sulla fascia sinistra. Al centro dell’attacco rossonero confermato Pato, che martedì scorso in Champions contro il Malaga ha ritrovato la via della rete. Alle sue spalle Bojan, l’uomo forse più in forma della truppa di Allegri.

    ACF Fiorentina v Cagliari Calcio - Serie A
    Sei gol fin qui in campionato per il montenegrino | ©Dino Panato/Getty Images

    SENZA JOJO – Se il Milan ha qualche problema di formazione, la Fiorentina dovrà rinunciare al suo elemento di maggior spicco, il montenegrino Jovetic. Infortunatosi la settimana scorsa durante il match contro il Cagliari, Jojo dovrà saltare oltre al Milan anche la sfida contro l’Atalanta. Montella però non sembra intenzionato a ridisegnare l’assetto tattico della sua squadra, confermando in toto il 3-5-2 che ha consentito ai viola di volare in questa prima fase del campionato. Il sostituito del bomber Jovetic sarà Ljajic, che affiancherà il totem Luca Toni, quest’ultimo in gol anche domenica scorsa. L’Aeroplanino sta valutando se inserire o meno Aquilani, ex di lusso della partita, il quale andrebbe ad aggiungersi ad un centrocampo tutto tecnica con Borja Valero e Pizarro. Sugli esterni i titolari saranno ancora una volta Cuadrado e Pasqual, mentre la difesa a tre sarà composta da Roncaglia, Rodriguez e l’ex Genoa Tomovic. Infine Viviano sarà chiamato a difendere i pali della porta viola.

    NUMERI– Dando uno sguardo alle statistiche, è curioso scoprire come Pato abbia già segnato cinque volte alla Fiorentina nelle sei partite in cui è stato schierato contro i toscani. Dalla stagione 2007-2008 fino all’anno dell’ultimo scudetto, Pato ha sempre segnato un gol alla squadra viola. Fra le altre cose, quando Pato è in rete contro la Fiorentina, il Milan ha sempre vinto (soltanto una volta però con più di un gol di scarto, Fiorentina-Milan 0-2 stagione 2008-2009). Dall’altra parte troviamo invece Luca Toni, il quale ha sfidato il Milan undici volte, segnando quattro gol (tre con la maglia della Fiorentina, uno col Palermo). Luca Toni ha battuto i rossoneri soltanto due volte (con il Brescia nel 2003 e la Fiorentina nel 2005), perdendo quattro volte e pareggiando in altrettante occasioni.

    AC Milan v ACF Fiorentina - Serie A
    L’ultima vittoria della Fiorentina a Milano targata Amauri | ©Claudio Villa/Getty Images

    PRECEDENTI – Milan e Fiorentina a San Siro si sono incontrate 72 volte. Il bilancio è nettamente favorevole ai rossoneri, che hanno conquistato i tre punti nel 61% dei casi (44 successi), subendo la sconfitta in una percentuale irrisoria del 12% (9 ko). Per gli amanti delle scommesse quindi la giocata 1x (quotata 1,22) potrebbe essere abbastanza favorevole, sopratutto se si considera che l’ultimo scontro a San Siro è terminato con una vittoria dei viola (1-2, rete al 90′ di Amauri), successo che segnò definitivamente la corsa scudetto indirizzando il tricolore a Torino e pose una pietra fondamentale sulla salvezza dei viola allora guidati da Delio Rossi, prima che quest’ultimo venisse allontano per il gesto inconsulto nei confronti di Ljajic il 2 maggio scorso.

    Probabili formazioni Milan-Fiorentina (11-11-2012)
    Milan (4-2-3-1): Abbiati, De Sciglio, Mexes, Bonera, Constant, Montolivo, Ambrosini, Boateng, Bojan, Emanuelson, Pato. Allenatore: Allegri.
    Fiorentina (3-5-2): Viviano, Roncaglia, Rodriguez, Tomovic, Cuadrado, Pasqual, Borja Valero, Pizarro, Aquilani, Ljajic, Toni. Allenatore: Montella.