Tag: fiorentina

  • I viola conquistano la prima vittoria del 2013, Parma ko

    I viola conquistano la prima vittoria del 2013, Parma ko

    Dopo un gennaio nero, la viola conquista la prima vittoria del 2013. Gara bella da vedere, tra due squadre vogliose di vincere e riprendere il proprio cammino verso (rispettivamente) terzo posto ed Europa League. Fiorentina-Parma termina 2-0 con le reti di Toni e Jovetic (quest’ultimo tornato al gol dopo più di un mese d’astinenza) e in attesa del posticipo della 23esima giornata di Serie A tra Milan e Udinese, la squadra toscana supera in classifica proprio i rossoneri e torna a farsi insidiosa nelle zone alte, favorita dal week end pessimo delle big (sconfitte di Lazio e Inter su tutte). Per la formazione gialloblu invece arriva la seconda sconfitta consecutiva (dopo quella rimediata al Tardini contro il Napoli settimana scorsa) e non vince da quattro turni (2 pareggi e 2 sconfitte).

    La partita – Una gara dai ritmi subito alti tra due squadre ben organizzate e dalla mentalità offensiva. Meglio la Fiorentina che riesce a gestire con più personalità il possesso palla concedendo rapidi contropiedi ai ragazzi di Donadoni, pericolosi soprattutto con Biabiany e Sansone. Nei minuti iniziali, grandi protagonisti i due portieri, fino alla mezz’ora, quando Toni sale in cielo per colpire di testa un cross di Cuadrado dalla destra, la palla colpisce la base del palo e finisce in rete. Nella ripresa i viola salgono in cattedra definitivamente e complice un vistoso calo del Parma trovano la rete del 2-0 con Stevan Jovetic che non provava la gioia del gol da più di un mese. Nei minuti finali, uno scatenato Cuadrado cerca il gol della sicurezza senza fortuna.

    Toni sembra indicare la via da seguire per la Fiorentina © Marco Luzzani/Getty Images
    Toni sembra indicare la via da seguire per la Fiorentina © Marco Luzzani/Getty Images

    Festa al Franchi – Cinque partite senza i tre punti iniziavano ad essere un peso per la Fiorentina e per tutta la tifoserie viola. La vittoria conquistata questo pomeriggio riporta entusiasmo a tutto l’ambiente, in vista della sentitissima sfida contro la Juventus della prossima settimana in quel di Torino.

    PAGELLE FIORENTINA-PARMA
    Toni 7.5: Sorprendente la stagione di Luca Toni, arrivato quasi per far numero, tra le critiche di mezza stampa e rivelatosi decisivo in questa prima parte di campionato. Il raggiungimento della doppia cifra è ormai un obiettivo fattibile.
    Pizarro 7: Il suo ritorno è coinciso con il ritorno alla vittoria. Solo coincidenza? Forse no. Il cileno è l’uomo faro del centrocampo viola. Gestisce, costruisce e organizza la squadra. Con la sua presenza, cresce il rendimento di giocatori come Cuadrado e Pasqual, abili a farsi trovare pronti sui cambi di gioco dell’ex regista della Roma.
    Cuadrado 7: Non segna, ma la sua prestazione è ottima. Difende, attacca, corre, crossa. Fa tutto e più di tutto. Pupillo di Montella e idolo di Firenze. Il suo riscatto a giugno pare scontato.
    Biabiany 6.5: Pericoloso se lanciato in profondità, semina il panico palla al piede. Il francese sulla destra mette in difficoltà Pasqual nel primo tempo. Cala vistosamente nella ripresa.
    Valdes 6.5: La trasformazione da esterno a regista ha permesso al cileno di prendere in mano il centrocampo del Parma. Le recenti voci di un possibile trasferimento all’Inter non hanno intaccato il rendimento del giocatore.
    Belfodil 6: Nel primo tempo si rende pericolo con una bella girata al volo. Poi lentamente sparisce dalla gara.

    TABELLINO FIORENTINA-PARMA 2-0
    Fiorentina (3-5-2): Viviano 6.5; Roncaglia 6, Rodriguez 6.5, Savic 6; Cuadrado 7, Migliaccio 6.5, Pizarro 7, Borja Valero 6.5 (86′ Llama sv), Pasqual 6.5; Jovetic 6.5 (71′ El Hamdaoui 6), Toni 7.5 (78′ Larrondo 6). Allenatore: Montella 7
    Parma (4-3-3): Mirante 6.5; Rosi 5.5 (57′ Coda 6), Paletta 6, Lucarelli 6, Gobbi 5.5; Marchionni 5.5, Valdes 6.5 (67′ Mariga 6), Parolo 6; Biabiany 6.5, Belfodil 6 (57′ Amauri 6), Sansone 6.5. Allenatore: Donadoni 6
    Marcatori: 28′ Toni, 50′ Jovetic

    Gol e azioni salienti di Fiorentina-Parma
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  • Fiorentina-Parma, Montella rilancia Viviano e ritrova Pizarro

    Fiorentina-Parma, Montella rilancia Viviano e ritrova Pizarro

    I viola per uscire dalla crisi, i ducali per provare a sognare un ritorno in Europa. Fiorentina-Parma, match valido per la 23esima giornata di Serie A si prospetta bello ed emozionante. I padroni di casa dopo un inizio di stagione travolgente, hanno subito una leggere flessione che ha portato ad un incredibile serie di risultati negativi, portandoli lontani dal terzo posto. Gli ospiti invece hanno costruito il loro campionato tra le mura amiche, trovando qualche difficoltà di troppo in trasferta. E’ anche la sfida tra due allenatori giovani, ma dalla mentalità vincente, capaci di inculcare in tempo rapido le proprie idee ai giocatori a disposizione. Idee comuni che porta le proprie squadre a giocare un calcio prettamente offensivo e bello da vedere. Per questi motivi, il match dell’Artemio Franchi sarà uno dei più attesi della domenica.

    QUI FIORENTINA – Squadra quasi al completo per Vincenzo Montella che deve fare a meno soltanto di Alberto Aquilani, squalificato a causa dell’espulsione rimediata la scorsa settimana. L’ex tecnico di Roma e Catania sembra pronto a concedere nuovamente fiducia a Viviano che ha vissuto due mesi grigi, prima con l’esclusione tra i titolari e successivamente con la valigia in mano con destinazione Bologna (trattativa non andata in porto). Nelle ultime gare, il suo sostituto (Neto) ha mostrato qualche incertezza di troppo ed ecco allora la nuova chance per l’ex portiere del Palermo. La linea difensiva sarà composta da Roncaglia, Rodriguez e Savic. A centrocampo, importantissimo il ritorno di Pizarro che si prenderà nuovamente le chiavi della mediana, posizionandosi davanti alla difesa, in cabina di regia. Ai suoi lati lo spagnolo Borja Valero e il mastino Migliaccio. Sulle fasce la corsa e la qualità di Cuadrado a destra e Pasqual a sinistra. In attacco la coppia Jovetic-Toni.

    Viviano dovrebbe ritrovare la maglia da titolare © Claudio Villa/Getty Images
    Viviano dovrebbe ritrovare la maglia da titolare © Claudio Villa/Getty Images

    QUI PARMA – Tutti a disposizione di Donadoni, ad eccezione degli infortunati Galloppa e Santacroce (ma ormai non sono più delle notizie). L’ex commissario tecnico dell’Italia si affiderà ancora ai suoi fedelissimi, lasciando in panchina i nuovi arrivati (Mariga, Strasser, Mesbah e Coda). I gialloblu dovrebbero scendere in campo con il consueto 3-5-2 (variabile in corso d’opera in un più offensivo (4-3-3). A Mirante il compito di difendere la porta, supportato dal trio difensivo Benalouane, Paletta e Lucarelli. Il compito di far ripartire l’azione ducale sarà affidato a Valdes (rimasto a Parma nonostante il forte interessamento dell’Inter), supportato dagli interni di centrocampo Marchionni e Parolo. Sugli esterni la vivacità di Gobbi e Biabiany. In attacco spazio alla rapidità di Sansone e alla concretezza di Belfodil. Ancora panchina per Amauri.

    SI TORNA IN CORSA? – La Fiorentina deve mettere alle spalle un gennaio nero, che ha visto la formazione viola perdere parecchie posizioni pur mantenendo un certo livello di prestazioni. Sfortuna o meno, bisogna cambiare registro e l’arrivo del nuovo mese può solo essere un motivo in più per ritornare alla vittoria. Per il Parma, una trasferta molto insidiosa che può essere affrontata con una certa tranquillità vista l’ottima posizione in classifica dei ducali.

    PROBABILI FORMAZIONI FIORENTINA-PARMA
    Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Savic; Cuadrado, Migliaccio, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Jovetic, Toni. Allenatore: Montella.
    Parma (3-5-2): Mirante; Benalouane, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Marchionni, Valdes, Parolo, Gobbi; Sansone, Belfodil. Allenatore: Donadoni.

  • Momento nero per la Fiorentina. Castro fa volare il Catania

    Momento nero per la Fiorentina. Castro fa volare il Catania

    Irrefrenabile Catania. I siciliani, di rimonta, stendono anche la Fiorentina e continuano a scalare la classifica. Un momento pessimo per la compagine di Montella che cade a 3’ dalla fine per opera di Castro, ma resta il rammarico per due legni colpiti sull’1-1 e per l’espulsioni di Aquilani che ha lasciato i compagni in 10’ nel momento più delicato dell’incontro. Il botta e risposta tra Migliaccio e Legrottaglie aveva infiammato una gara che ha entusiasmato i tifosi presenti, specie quelli di fede rossoazzurra. Poche novità nei due undici scesi in campo: nella Fiorentina il ballottaggio per quanto riguarda il reparto offensivo lo vince Ljajic che la spunta su Toni. In avvio meglio il Catania che già al 2’ potrebbe passare ma Alvarez manda a lato da ottima posizione. La Fiorentina sembra non eccellere ma alla prima occasione passa: assist di Pasqual per Migliaccio che di testa insacca.

    La Fiorentina a questo punto si limita a gestire, il Catania fa la partita ma di pericoli non ne crea. Almeno sino ad inizio ripresa quando sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Gomez ci pensa Legrottaglie, di testa, ad anticipare tutti, sfruttando anche una brutta uscita di Neto. La formazione viola si scuote e nel giro di pochissimo va vicina al nuovo vantaggio: prima Cuadrado e poi Ljajic incocciano la traversa. I due tecnici si giocano il tutto per tutto nei rispettivi reparti offensivi tanto che fanno il loro ingresso in campo Ricchiuti e Toni. Cuadrado, ancora lui, si procura due ghiotte chance ma non le concretizza. Aquilani è ingenuo e si becca un rosso diretto per proteste e i padroni di casa, con un uomo in più, trovano il gol vittoria quando alla fine mancano 3’ grazie a Castro il quale salta più in alto di tutti e supera Neto. Catania alle stelle, momento di crisi per la Fiorentina.

    Lucas Castro
    Lucas Castro, match winner contro la Fiorentina © Maurizio Lagana/Getty Images

    Le pagelle di Catania-Fiorentina
    Legrottaglie 7: Bravo in difesa ma anche in avanti: con il suo gol riapre un match che alla fine si tingerà di rossoazzurro.
    Castro 7: Sale in cielo e trova una marcatura pesantissima per la gara e per la classifica.
    Gomez 6,5: Dai suoi piedi nasce la rete che permette al Catania di tornare in gioco.
    Neto 4,5: La sua uscita, sciagurata, sul gol di Legrottaglie, spiana la strada agli etnei.
    Aquilani 5: Nel momento decisivo si mette a protestare e l’arbitro lo sbatte fuori. Ingenuo, e non poco.
    Ljajic 5,5: La traversa non lo aiuta, ma nel primo tempo combina comunque poco. Sale di tono nel secondo tempo ma non riesce comunque a gonfiare la rete.

    Il tabellino di Catania-Fiorentina
    CATANIA (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6, Legrottaglie 7, Spolli 6, Bellusci 6; Izco 6,5, Capuano 5 (12′ st Ricchiuti 6), Biagianti 6 (39′ st Paglialunga sv); Barrientos 6,5, Castro 7, Gomez 6,5. In panchina: Frison, Terracciano, Augustyn, Potenza, Salifu, Keko, Doukara. Allenatore: Maran 7
    FIORENTINA (3-5-2): Neto 4,5; Roncaglia 5, Rodriguez 5, Savic 5; Cuadrado 6, Aquilani 5, Migliaccio 6,5, Borja Valero 6, Pasqual 6,5 (36′ st Tomovic sv); Jovetic 5, Ljajic 5,5 (24′ st Toni 5,5). In panchina: Viviano, Lupatelli, Camporese, Cassani, Romulo, Llama, Larrondo, Seferovic. Allenatore: Montella 5,5

    Le immagini video di Catania-Fiorentina
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  • Fiorentina a Catania per il riscatto. Gara particolare per Montella

    Fiorentina a Catania per il riscatto. Gara particolare per Montella

    Andrà a caccia di quella vittoria che manca da oltre un mese la Fiorentina di Vincenzo Montella in casa del Catania. Una sfida particolare per l’Aeroplanino che ritrova cosi la squadra con la quale è stato protagonista nello scorso campionato, anche se è da capire quale sarà l’accoglienza che gli verrà riservata dopo qualche polemiche estiva. Un match tutt’altro che semplice però per i viola, reduci dal pareggio interno contro il Napoli. I siciliani, che domenica scorsa hanno superato in trasferta il Genoa, sono in un ottimo stato di forma e sognano quei tre punti che potrebbero ingolosire ancor di più la tifoseria rossoazzurra. Maran in difesa recupera Legrottaglie e rilancia dal 1’ anche Marchese.

    Tuttavia le note negative, dovute alle defezioni, ci sono, specie da centrocampo in sui. Lodi e Bergessio devono scontare un turno di squalifica, Almiron, Sciacca e Rolin sono infortunati e non prenderanno parte nemmeno loro alla contesa del Cibali. Recupererà con ogni probabilità Spolli, colpito nei giorni scorsi dalla febbre mentre in mezzo al campo Salifu dovrebbe far spazio a Biagianti. In avanti c’è Castro. Dall’altra parte Montella va verso la rinuncia a Pizarro. Out anche El Hamdaoui, impegnato in Coppa d’Africa, mentre Vecino non ha ricevuto il transfer. In avanti è ballottaggio sul partner di Jovetic: il testa a testa è tra Toni e Ljajic con il primo che sembra essere in leggero vantaggio, anche se non sono da escludere sorprese dell’ultim’ora.

    Vincenzo Montella
    Vincenzo Montella © Maurizio Lagana/Getty Images

    Le probabili formazioni di Catania-Fiorentina:
    CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Paglialunga, Biagianti; Barrientos, Castro, Gomez. In panchina: Frison, Terracciano, Capuano, Augustyn, Potenza, Bellusci, Ricchiuti, Salifu, Keko, Doukara. Allenatore: Maran.
    FIORENTINA (3-5-2): Neto; Roncaglia, Rodriguez, Savic; Cuadrado, Aquilani, Migliaccio, Borja Valero, Pasqual; Jovetic, Toni. In panchina: Viviano, Lupatelli, Tomovic, Camporese, Cassani, Romulo, Llama, Ljajic, Larrondo, Seferovic. Allenatore: Montella.

     

  • Vi presentiamo il neo acquisto viola Rafal Wolski

    Vi presentiamo il neo acquisto viola Rafal Wolski

    Quando si dice lungimiranza, progetto e programmazione. La Fiorentina ha saputo ricostruire da zero una rosa che negli ultimi due anni ha vissuto campionati anonimi, e in questa stagione, grazie all’ottima competenza del duo Pradé-Macia e ad alcuni affari portati a buon punto dall’ex direttore sportivo Corvino, è riuscita a rilanciarsi portandosi stabilmente nella zona alta della classifica. Ora la dirigenza viola può rinforzare la rosa senza dover per forza trovare il grande nome. Per questo motivo la società toscana, nel corso del mercato invernale, ha portato a Firenze due giovani che faranno parlare di sé molto presto: Vecino e Wolski (entrambi 20enni). E quindi, per i nostri amici fiorentini e non solo, vi presentiamo il nuovo giocatore viola, destinato ad entrare nel cuore dei tifosi in breve tempo, Rafal Wolski.

    Affare concluso in queste ore con il versamento di circa 3 milioni di euro nelle casse del Legia Varsavia e un lungo contratto fino al 30 giugno 2017. Vi possiamo già anticipare il numero di maglia che indosserà: il 27, lo stesso avuto nella sua carriera nel club polacco.

    Rafal Wolski, neo acquisto viola © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Image
    Rafal Wolski, neo acquisto viola © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Image

    Caratteristiche – Il giovane Rafal Wolski muove i primi  nell’innominabile squadra polacca Jastrząb Głowaczów prima di passare nel 2008 al Legia Varsavia dove conclude la sua crescita ed esordisce (con ottimi risultati) nel professionismo. Centrocampista dall’ottima tecnica, non disdegna di tanto in tanto la giocata di fino che tanto piace al pubblico con colpi di tacco, sombreri e quant’altro. Spesso la sua mania di giocoliere però, può infastidire i compagni in campo e il tecnico. In Italia sarà più difficile veder delle giocate simili, spesso fini a se stesse, che poco piacciono agli allenatori italiani. In ogni caso si tratta di un ottimo elemento in prospettiva futura che dovrà imparare tanto, soprattutto tatticamente ma che non avrà difficoltà ad adattarsi al modo di giocare di Montella, dove prevale la tecnica sulla fisicità. In questa Fiorentina il ruolo ideale sarebbe quello di interno nel centrocampo a 5, evitando di farlo giocare in cabina di regia, vista la poca attitudine in fase difensiva.

    Vittorie in carriera – Nonostante la giovane età, il buon Rafal Wolski può già contare due trofei. Si tratta della Coppa di Polonia (la nostra Coppa Italia), vinta per due anni consecutivi nel 2011 e nel 2012. Con la maglia del Legia Varsavia ha collezionato 25 presenze, realizzando 6 reti, un discreto bottino per un centrocampista, anche se per dover di cronaca, è giusto sottolineare che in Polonia il giocatore è stato spesso utilizzato da trequartista (e raramente da seconda punta).

    Consigli per l’uso – Primo obiettivo: fargli togliere la mania del dribbling. Secondo obiettivo: si gioca con i compagni. Terzo obiettivo: migliorare in fase di rottura. Il calcio italiano non è come quello polacco e Wolski potrebbe trovare qualche difficoltà nel giocare più veloce e di prima. Il livello in Polonia non è sicuramente eccelso e il dribbling prolungato o l’azione personale viene apprezzata maggiormente. In Italia si gioca a tutto campo, un centrocampista dev’essere in grado di distruggere l’azione avversaria e ripartire in velocità, senza rischiare di perderla a causa di un dribbling di troppo.

    Con alle spalle giocatori come Aquilani e Borja Valero, la crescita tattica e calcistica in generale di Rafal Wolski è in ottime mani. Un 20enne in arrivo dal campionato polacco avrà solo da imparare da questi due esperti (ma non vecchi) centrocampisti di classe della Fiorentina.

    Nome e cognome: Rafal Wolski
    Data e luogo di nascita: 10-11-1992, Głowaczow
    Nazionalità: Polacco
    Piede preferito: Ambidestro
    Ruolo: Centrocampista
    Altezza: 178 cm
    Peso: 67 kg
    Squadra attuale: Fiorentina

    Video con le migliori giocate di Rafal Wolski
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  • Juventus, Anelka obiettivo numero uno

    Juventus, Anelka obiettivo numero uno

    Nicolas Anelka accetterebbe volentieri la proposta della Juventus di portarlo a Torino. Il giocatore francese, attualmente in Cina nello Shanghai Shenhua, sarebbe disposto a trasferirsi in Italia e Beppe Marotta lo ha messo al numero uno nella lista degli obiettivi bianconeri. La pista Anelka sarebbe più facile rispetto a quella del suo compagno di squadra Didier Drogba. Intanto il francese potrebbe liberarsi prima dell’ivoriano visto che è da più tempo di quest’ultimo allo Shanghai: meno di un anno alla scadenza del contratto mentre per Drogba i tempi sono più lunghi e l’operazione più complicata. In questo momento Anelka si sta allenando in Francia assieme al Paris Saint-German di Carlo Ancelotti il quale, interpellato dalla dirigenza bianconera riguardo lo stato di forma dell’ex Chelsea, ha dato il suo via libera alla trattativa. I bianconeri hanno voluto sentire l’opinione di Ancelotti per due motivi: intanto Carletto ha allenato Anelka al Chelsea e può avere un’idea della sua utilità alla Juventus poi sta recentemente allenando il giocatore che pare non aver subito cali di forma dovuti all’età. Con la benedizione di Ancelotti, l’affare sembra più vicino.

    Nicolas Anelka in azione nello Shanghai | © STR/Stringer / Getty Images
    Nicolas Anelka in azione nello Shanghai | © STR/Stringer / Getty Images

    ANCHE DROGBA? – Abbiamo detto che la Juventus preferisce puntare tutto su Nicolas Anelka. La domanda che in molti si fanno è: sono congelate le altre piste di mercato? Assolutamente no perchè rimane sempre alta l’attenzione verso Didier Drogba, l’uomo che ha portato la Champions League al Chelsea nella scorsa stagione. Come affermato poco fa, l’operazione Drogba è più complicata di quella di Anelka ma l’appeal è sempre molto elevato. Sull’ivoriano c’è anche il Milan, che sottobanco cerca di portare a Milanello un top player. Per quanto riguarda Lisandro Lopez, la Juventus sembra aver fatto qualche passo indietro. I francesi sarebbero anche disposti a cedere il giocatore in prestito ma vorrebbero che la Juventus lo riscattasse obbligatoriamente: i bianconeri invece non sono molto convinti. Nonostante questo la pista non si è comunque congelata del tutto. Un’ipotesi molto suggestiva sarebbe comunque quella di rivedere nella stessa squadra, una di quelle di primo livello dei maggiori campionati europei come la Juventus, la coppia gol del Chelsea Drogba-Anelka. L’età può sembrare elevata ma sicuramente l’intesa non mancherebbe fra i due.

    SFOLTIRE – Alla Juventus si accostano molti giocatori. Chiaramente tutti non potranno arrivare ma è anche vero che in attacco non c’è spazio per sette o otto giocatori. Con Anelka alla finestra, qualcuno degli attuali bomber bianconeri dovrà inesorabilmente salutare Torino. I più indicati a far spazio ai nuovi acquisti sembrano essere Matri e Quagliarella. Secondo Gazzetta.it, i due sono accostati insistentemente alla Fiorentina. I bianconeri  preferirebbero cedere Quagliarella che non Matri mentre, viste le condizioni dei toscani, la Fiorentina avrebbe più bisogno di un bomber di razza come l’ex giocatore del Cagliari. Montella stravede per entrambi e un possibile arrivo a Firenze non è affatto un’utopia. Unica cosa da sottolineare è che non sono stati ancora interpellati i diretti interessati. Matri, la giornata scorsa, è tornato in gol e potrebbe rientrare ancora nei piani di Conte mentre Quagliarella è finito in disparte. Llorente a giugno e uno fra Anelka o Drogba a gennaio per regalare alla Juventus quei top player che le mancano per raggiungere la perfezione.

  • Emiliano Viviano, quando il portiere è anche tifoso…

    Emiliano Viviano, quando il portiere è anche tifoso…

    In casa Fiorentina è scoppiato il caso Viviano. Il portiere della Nazionale, dopo aver lottato per poter giocare nella squadra che tifa fin da bambino, ha perso il posto da titolare a discapito del brasiliano Neto. Fatale fu una sfortunata partita contro la Roma ad inizio dicembre. Da quel momento, l’ex portiere del Palermo ha avuto modo di conoscere la panchina viola. Inizialmente si pensava a qualche turno di riposo per permettere al giocatore di riprendersi dal punto di vista mentale, visto che, sentendo tantissimo il peso della maglia, ogni errore da lui compiuto veniva amplificato. Ma con una serie di prestazioni importanti, l’ex secondo portiere Neto ha rubato letteralmente la maglia di titolare al più quotato Emiliano Viviano. Come l’avrà presa l’estremo difensore tifoso viola?

    Non bene, questo è sicuro. Viviano ci tiene molto alle sorti della Fiorentina e aver perso il ruolo di protagonista avrà turbato il suo umore, soprattutto nelle ultime ore, con le voci di un suo possibile trasferimento al Bologna.

    Nasce un caso Viviano. Addio a fine stagione? © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Nasce un caso Viviano. Addio a fine stagione? © Gabriele Maltinti/Getty Images

    La Fiesole – Intanto, il pubblico fiorentino ha voluto dire la sua sulla situazione di Viviano con due striscioni che avranno emozionato non poco il portiere viola. Il primo recitava così “Un’estate ad aspettare…oh Viviano non te ne andare”, mentre il secondo, esposto qualche minuto più tardi “Difendendo la porta, difendi la tua città: Emiliano uno di noi!”. Avete ancora qualche dubbio sull’opinione del tifo toscano?!

    Intanto Montella per il momento continua a preferire Neto che ha dimostrato grande personalità subentrando all’idolo di casa con ottime prestazione (ma anche qualche indecisione).

    Mercato – Si susseguono continue voci di trasferimento per Viviano. Il Bologna si sarebbe fatto sotto per il suo acquisto e per l’estremo difensore viola si tratterebbe di un ritorno in Emilia. Attenzione anche alle voci di un possibile passaggio al Milan a giugno. Il club rossonero starebbe sondando varie piste alla ricerca di un sostituto di Abbiati, portiere che non garantisce più delle prestazioni da grande società. A questo punto, la domanda che ci si pone è ‘ma la Fiorentina riscatterà il giocatore in estate?’ E’ giusto ricordare che Viviano è in Toscana in prestito dall’Inter, con un diritto di riscatto fissato in 7.5 milioni di euro. I Della Valle affronteranno un investimento per un giocatore preso poco in considerazione dal tecnico Montella? I dubbi rimarranno fino al termine della stagione.

    La storia tra Viviano e la Fiorentina, ovvero, tra il portiere tifoso e la sua squadra del cuore rischia di chiudersi dopo un solo anno. Si sono amati, inseguiti e abbracciati. Hanno saputo aspettarsi, hanno affrontato una lunga trattativa e hanno vissuto sei mesi stupendi, con risultati ottimi, fino ai primi di dicembre, quando una serie di errori hanno convinto il tecnico viola a preferirgli il secondo Neto.

    Score – Viviano in questa stagione, con la maglia viola, ha collezionato 16 presenze, subendo 18 gol e rimanendo imbattuto in 5 occasioni.

    Mi preme sottolineare l’ottima professionalità del portiere della Fiorentina, che nonostante abbia una voglia immensa di aiutare i propri compagni ad uscire da un periodo di piccola crisi, si ritrova in panchina e non ha mai mostrato segni di nervosismo. Un professionista esemplare, pronto a tutto per il bene della sua squadra del cuore!

  • Fiorentina-Napoli 1-1: papera De Sanctis, Cavani fa 100

    Fiorentina-Napoli 1-1: papera De Sanctis, Cavani fa 100

    Fiorentina-Napoli era stata presentata come prova di maturità per gli uomini di Mazzarri che, dopo la grande iniezione di fiducia connessa alla sentenza della Corte Federale che ha cancellato i due punti di penalità in classifica, era chiamato a rispondere alla vittoria di ieri della Juventus contro l’Udinese ed al pareggio della Lazio a Palermo: se il Napoli avesse vinto contro i Viola avrebbe agganciato il secondo posto in solitaria, staccato di soli tre punti dalla capolista. Quella vittoria, però, non si è concretizzata, e il match con la Fiorentina è stata una gara molto combattuta e sostanzialmente equilibrata, che per il Napoli si è posta in salita dopo l’episodio che ha “regalato” il vantaggio ai Viola, al minuto 33′ del primo tempo, con un pallone calciato lungo da Roncaglia, sul quale il portiere Morgan De Sanctis ha azzardato un’uscita completamente scoordinata, con il pallone che lo scavalca e va a infilarsi di rimbalzo alle sue spalle: 1-0 Viola, ma la papera di De Sanctis è davvero delle più clamorose.

    Il Napoli, subita la beffa di una rete quasi incredibile, un vero e proprio “gollonzo”, prova a reagire prima della fine del primo tempo con Cavani, che al 42′ infila di testa il gol del pareggio, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Hamsik: 1-1 e centesima rete di Edinson Cavani con la maglia del Napoli proprio nello stadio (e contro l’avversaria) in cui aveva realizzato la sua prima rete in maglia azzurra.

    Fiorentina-Napoli, papera De Sanctis, Cavani fa 100 | ©  Marco Luzzani/Getty Images
    Fiorentina-Napoli, papera De Sanctis, Cavani fa 100 | © Marco Luzzani/Getty Images

    La gara si riporta così in equilibrio, ma sempre connotata da grande agonismo in campo che, in alcuni casi, sfocia in un eccesso di nervosismo con ben sei ammoniti: nel secondo tempo, però, le due squadre non riescono a costruire clamorose occasioni per rompere nuovamente la parità: al 60′ Neto neutralizza un tiro di Cavani, al 74′ Inler prova un tiro da fuori area e, poi, nei minuti di recupero è la Fiorentina ad avere le migliori chance, prima con Jovetic al 91′, poi con il neo entrato Ljajic su tiro da fuori area e, infine, al minuto 94′ con Alberto Aquilani che, con un altro tiro da fuori area su assist di Cuadrado, avrebbe potuto acciuffare il vantaggio in extremis: il suo tiro di destro, però, termina alto e, così, la gara termina con il triplice fischio di Bergonzi decretando un risultato di parità dalla “doppia faccia”: per la Fiorentina l’1-1 interrompe la striscia negativa dei tre ko consecutivi, per il Napoli si tratta, invece, di un’occasione mancata per balzare al secondo posto solitario sulla quale pesa come un macigno la papera di De Sanctis.

    Fiorentina-Napoli, le pagelle:

    De Sanctis 4 Il suo errore di valutazione sul tiro da centrocampo di Roncaglia è realmente clamoroso, e pesa molto sugli sviluppi della gara. Prova da dimenticare

    Cavani 7 Centesimo gol con la maglia del Napoli in serie A, che vale il pareggio nel momento di maggiore difficoltà per gli azzurri

    Cuadrado 6.5 Grande prova nel primo tempo, sempre nel vivo del gioco, ma nella ripresa cala

    Fiorentina-Napoli, il tabellino: 

    Fiorentina (3-5-2): Neto 6; Roncaglia 6, Rodriguez 6, Savic 6.5; Pasqual 6 (82′ Tomovic), Aquilani 5.5, Borja Valero 5.5, Romulo 6 (77′ Migliaccio), Cuadrado 6.5; Jovetic 5.5 , Toni 6.5 (85′ Ljajic). Allenatore: Montella.

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 4; Gamberini 6 (70′ Insigne), Britos 6, Campagnaro 6.5; Inler 6, Maggio 6, Behrami 5 (55′ Dzemaili), Zuniga 6, Hamsik 6.5, Pandev 6; Cavani 7. Allenatore: Mazzarri.

    Marcatori Fiorentina-Napoli: 33′ Roncaglia, 42′ Cavani

    Video Fiorentina-Napoli 1-1:

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  • Fiorentina-Napoli: prova-maturità per Mazzarri

    Fiorentina-Napoli: prova-maturità per Mazzarri

    Fiorentina-Napoli delle ore 12.30 allo stadio Franchi si preannuncia come un “appetitoso” antipasto del pranzo domenicale, uno scontro tra due delle squadre più interessanti del campionato e, soprattutto, il primo match dopo la sentenza di assoluzione in secondo grado per il Napoli, che ha restituito agli azzurri i due punti in classifica e la piena disponibilità di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. Una sentenza che, dunque, ha rinvigorito tutto l’ambiente, che è tornato a credere nella rincorsa scudetto, soprattutto in un momento in cui la Juventus capolista aveva rallentato la propria corsa forsennata. Negli anticipi del sabato, le buone notizie per il Napoli giungono dal pareggio della Lazio a Palermo, mentre la Juventus di Conte con il poker all’Udinese ha riportato a +5 il vantaggio sulla prima inseguitrice: la squadra di Mazzarri, però, ha la possibilità di centrare la vittoria contro i Viola che consentirebbe, in un colpo solo, di sorpassare la Lazio e di proporsi come prima inseguitrice della Juventus. Ovviamente, non sarà semplice contro gli uomini di Montella, quinti in classifica ed intenzionati a far bene contro la squadra partenopea, per riscattare un momento “no” con tre sconfitte consecutive, due in campionato ed una in Coppa Italia contro la Roma.

    Fiorentina – Dal canto loro, i Viola di Montella provano a invertire la rotta, ed è il tecnico a delineare il quadro “clinico”: la sua squadra crea molto, costruisce molte occasioni ma, spesso, concede qualcosa di troppo agli avversari. Servirebbe qualche “intervento di mercato” secondo Montella, in particolare per rafforzare l’attacco anche se la squadra è già “una grande” secondo il suo allenatore, dotata di capacità di reazione e di carattere.

    In termini di formazione, Montella sembra intenzionato a schierare Neto in porta (anche se ha continuato a spendere parole di grande stima per Viviano, ndr), la difesa a tre composta da Roncaglia, Rodriguez e Savic, il centrocampo a cinque composto da Cuadrado, Romulo, Aquilani, Borja Valero e Pasqual e la coppia offensiva formata da Toni e “Jo-Jo” Jovetic.

    Fiorentina-Napoli, match delle 12,30 | © Maurizio Lagana/Getty Images
    Fiorentina-Napoli, match delle 12,30 | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Napoli – Nonostante il periodo non sia favorevole in termini di risultati, però, la Fiorentina è un’avversaria molto temibile come lo stesso tecnico del Napoli ha sottolineato in conferenza stampa: “la Fiorentina in casa ha fatto più punti della Juventus” ed è per questo che i suoi uomini in Fiorentina-Napoli dovranno dare il massimo per cercare di mantenere un ruolino importante in campionato, tenere il passo della capolista e migliorando il rendimento in trasferta.

    In chiave-formazione Mazzarri potrà contare sul ritorno di Paolo Cannavaro fra i disponibili, anche se partirà dalla panchina, mentre l’undici titolare vedrà De Sanctis in porta, Campagnaro, Britos e Gamberini nella difesa a tre, Maggio, Behrami, Inler e Zuniga a centrocampo, Hamsik a supporto delle due punte Cavani e Pandev, con Insigne che partirà dalla panchina perchè, secondo mister Mazzarri, “è sempre pronto”.

    Fiorentina-Napoli, le probabili formazioni:

    Fiorentina (3-5-2): Neto, Roncaglia, Rodriguez, Savic; Cuadrado, Romulo, Aquilani, Borja Valero, Pasqual; Jovetic, Toni.  Allenatore: Vincenzo Montella

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Britos, Gamberini; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. Allenatore: Walter. Mazzarri.

    Allo stadio Franchi di Firenze, Fiorentina-Napoli sarà arbitrata dal signor Bergonzi di Genova.

  • Fabrizio Failla, quando la fantasia supera la realtà

    Fabrizio Failla, quando la fantasia supera la realtà

    Nella gara dei quarti di Coppa Italia disputata ieri allo Stadio Franchi tra Fiorentina e Roma, oltre alle cronache sportive legate all’impresa dei giallorossi di Zeman che hanno conquistato l’accesso alla semifinale, c’è un altro particolare di rilievo inerente alla cronaca del match, ma che trascende gli aspetti del campo. Parliamo della telecronaca dell’inviato da bordo campo per la Rai Fabrizio Failla che, dopo l’episodio della doppia espulsione diretta a Dodò e Cuadrado a seguito di uno scontro in campo tra i due, con tanto di spintoni dopo un fallo di gioco nel finale di gara. Ebbene, dopo l’espulsione, mentre i due guadagnavano la via che conduceva al tunnel degli spogliatoi, si è letteralmente “infuocato” il racconto di Failla.

    Primariamente è bene, però, distinguere la realtà dal racconto: le telecamere hanno inquadrato l’uscita dal campo dei due espulsi, mentre continuavano a litigare verbalmente, con Dodò che inciampa su un cartellone pubblicitario ma non cade in terra, mentre uno degli steward presenti dietro ai tabelloni, avvicinatosi per cercare di placare gli animi, cade all’indietro, ma si rialza senza problemi.

    Fabrizio Failla enfatizza cronaca in Fiorentina-Roma | foto dal web
    Fabrizio Failla enfatizza cronaca in Fiorentina-Roma | foto dal web

    Alla vista di ciò, il giornalista Rai, alzando non poco il tono della voce in senso enfatico ha iniziato a raccontare cosa stesse accadendo, adoperando termini quali “vergognoso, vergognoso” , sillabando l’aggettivo per sottolinearlo ancora di più, in riferimento al fatto che si fosse creato un parapiglia tra i giocatori delle due squadre, chiamando in causa il “tutti contro tutti”. In un primo momento, considerando che le telecamere Rai indugiassero con le riprese del campo di gioco senza inquadrare il “fuori campo” sembrava che la gravità dell’accaduto fosse corrispondente al racconto di Fabrizio Failla, che ha prontamente snocciolato anche un sermone sulla violenza in campo, sul messaggio negativo che trapelava dal comportamento dei due calciatori e sulle ripercussioni di ciò sulla violenza negli stadi.

    Parole senza dubbio giuste e corrette in assoluto ma, probabilmente, non appropriate alla descrizione di un episodio di campo che Failla ha volutamente enfatizzato rispetto alla reale portata, “rimproverando” perfino il collega-telecronista Alberto Rimedio che, invece, aveva cercato di ridimensionare l’accaduto, adoperando la parola “scintille” per descrivere il litigio tra Dodò e Cuadrado all’entrata nel tunnel degli spogliatoi. A quel punto, dunque, rivolgendosi al collega Rimedio, Fabrizio Failla ha voluto ribadire: “Alberto, non chiamarle scintille, non chiamarle scintille, chiamiamole come è giusto che ci sia il termine, violenza pura”, precisando di “non aver mai visto in vita mia una cosa del genere, con i calciatori che devono scendere negli spogliatoi per evitare le botte fra due atleti”.

    Il punto focale della questione, però, oltre alla decisa reprimenda dell’accaduto da parte di Fabrizio Failla è il fatto che, oltre ad esprimere “a caldo” e in diretta il suo giudizio personale sulla vicenda con le connesse implicazioni, agli occhi dello spettatore sarebbe stato preferibile e più efficace una cronaca “neutra” e dettagliata di cosa stava accadendo nello specifico, ancor di più perchè le telecamere – pochi secondi dopo – hanno letteralmente smentito il racconto di Failla, mostrando una situazione piuttosto “tranquilla”, con tanto di gesto d’intesa tra De Rossi e gli steward come a voler confermare che tutto era tornato alla normalità.

    Allo stato dei fatti, dunque, per Fabrizio Failla la sua fantasia ha superato la realtà…

    Video della cronaca di Fabrizio Failla in Fiorentina-Roma:

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