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  • Milan: l’ennesima smentita “nessun accordo con Gazprom”

    Un portavoce dell’ufficio stampa di Fininvest ha smentito la notizia portata alla luce dalla Gazzetta dello Sport questa mattina e che voleva il Milan in procinto di accordo con il colosso russo del gas Gazprom. L’addetto alle pubbliche relazione ha tenuto a precisare che il comunicato emesso nei giorni scorsi è ancora attuale non essendoci trattative in corso.

    Nonostante le smentite qualcosa bolle in pentola e per i tifosi e addetti ai lavori c’è solo da aspettare qualche altro giorno prima che tutto venga a galla.

  • Milan: i nomi dei tre possibili acquirenti

    Milan in vendita? Fininvest smentisce, ma ci sono almeno tre uomini alla finestra che in maniera più o meno esplicita osservano la vicenda con interesse.

    • Il primo è Rezart Taçi, petroliere albanese, già uscito allo scoperto. Ha una voglia matta di entrare nel calcio italiano. Ci ha già provato con il Bologna, ora sogna di spalancare il portone d’ingresso a tinte rossonere. La valutazione di 700 milioni di euro data alla società di via Turati non lo spaventa. Certo è che non sarà facile sostenere un investimento del genere, al quale poi andrebbero aggiunti almeno 300 milioni da utilizzare per rilanciare la squadra. Considerato, oltretutto, che l’impegno economico totale sarebbe praticamente pari a tutto il patrimonio stimato di Taçi.
    • Il secondo nome circolato spesso fino a qualche mese fa è quello dello sceicco Al Maktoum. Ha già messo un piede nel Milan con l’accordo di sponsorizzazione sottoscritto dai rossoneri con la sua compagnia aerea, la Emirates. In passato aveva rivelato di essere interessato ad altri club di calcio come il Liverpool e la Roma, ma non se ne fece mai nulla. Un patrimonio di circa 1600 miliardi di euro è una garanzia, piuttosto gli interrogativi potrebbero essere sulla sua prima esperienza alla guida di una società di calcio e sull’effettiva “presenza”: dovrebbe quantomeno distaccare qualcuno dei suoi uomini a Milano. Chissà che uno dei suoi 17 figli non abbia voglia di darsi al calcio…
    • Infine il terzo uomo interessato al Milan è il padrone del Manchester City, Mansour Bin Zayed. Ha un portafogli da 3000 miliardi di euro, ma dovrebbe già liberarsi dei citizens e su di lui, in caso di acquisto, graverebbe sempre la stessa incognita di ogni ricco proprietario straniero: quanto tempo ci metterà prima di stancarsi del suo giocattolino?

    [via :tmw]

  • Milan: rossoneri piu deboli che mai. Taci specula e la Fininvest è costretta a smentire

    Milan: rossoneri piu deboli che mai. Taci specula e la Fininvest è costretta a smentire

    stemma milanLa superpotenza Milan è ormai un ricordo, la dirigenza modello inattaccabile che veniva presa come standard di rifermento si è sgretolata come neve al sole. Gli insuccessi degli ultimi anni, dovuti a scelte di mercato sbagliate che miravano più al marketing di breve periodo che al reale rafforzamento della squadra ha fatto perder competitività al Milan e potere di mercato alla società.

    Sarà stato l’allontanamento dalla vicende Milan da parte di SIlvio Berlusconi, la crisi finanziaria che attanaglia il mondo ma obiettivamente i rossoneri avrebbero potuto scegliere strade diverse per non esser costretti ad alzare bandiera bianca come un pugile alle corde. Se in estate ha fatto notizia la cessione di Kaka per ripianare i debiti quel che sta accadendo nelle ultime settimane dimostra la debolezza del Milan attuale. La società infatti attraverso la Fininvest, l’azienda della famiglia Berlusconi che controlla interamente il pacchetto Milan, è costretta a smentire continue voci di possibili cessione del club a personaggi che cosi come han fatto con la Roma prima e poi con Bologna e Bari sfruttano la debolezza del club per farsi pubblicità personale.

    E’ inspiegabile come un club come il Milan debba smentire continue illazioni sul futuro del club, se poi a farle è Rezart Taci attraverso i maggiori quotidiani sportivi nazionali definendosi grande amico di Galliani e Berlusconi vuol dire che qualcosa bolle in pentola? A voler entrare nel Milan in ordine di tempo si sono susseguiti lo scorso anno l’industriale dolciario Ferrero, poi Flavio Briatore a capo di una cordata di imprenditori lombardi, nei giorni scorsi il leader libico Gheddafi da sempre voglioso di entrare nel gotha del calcio e adesso torna di moda Rezart Taci. Il petroliere albanese dopo aver sedotto e abbandonato il Bologna, non fa mistero di voler comprare interamente il Milan se il presidente Berlusconi volesse vendere, dice di aver disponibile i 700 milioni di euro necessari all’acquisizione piu quelli necessari per rinfondare la squadra ma tiene a precisare. “Non è assolutamente vero che sono già azionista, con il club rossonero ho soltanto relazioni sportive. Poi c’è la profonda amicizia con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, oltre a un programma di collaborazione per il futuro in iniziative come “Milan Junior Campus” e “Milan Parc”. Noi siamo più interessati a investire nella industria energetica italiana, diventare partner delle maggiori compagnie presenti nel Paese”.

  • Milan: entro cinque anni Gheddafi sarà il nuovo proprietario

    Milan: entro cinque anni Gheddafi sarà il nuovo proprietario

    Silvio Berlusconi e il colonnello GheddafiDalle pagine di oggi de Il Riformista si apprende dell’avvenuto passaggio di una consistente parte azionaria del Milan (il 40%) a fondi libici afferenti al colonnello Gheddafi. Per il momento la Fininvest, società attraverso la quale la famiglia Berlusconi controllo l’intero pacchetto del Milan, smentisce tutto ribadendo che il club non è in vendita.
    Il Riformista però, citando fonti finanziare, avrebbe scoperto che esiste un piano per un passaggio graduale della società rossonera dal presidente Berlusconi a Gheddafi e nel giro di cinque anni il leader libico dovrebbe riuscire a controllare la maggioranza del club di via Turati. Si coronerebbe cosi il sogno di Gheddafi di entrare nel gotha del calcio e dei figli di Berlusconi di privarsi del club rossonero