Tag: finale

  • Masters Series: Perfetto Nadal, batte Federer e conquista anche Madrid

    Masters Series: Perfetto Nadal, batte Federer e conquista anche Madrid

    Dopo Montecarlo e Roma, Rafael Nadal trionfa anche al Masters 1000 di Madrid battendo in finale, nel 21esimo incontro della loro carriera e dopo 12 mesi che non si affrontavano, il suo eterno rivale Roger Federer per 6-4, 7-6 (5).

    Il primo set scorre via con i due avversari incapaci di tenere i rispettivi servizi. Il mancino di Manacor strappa per primo il servizio all’avversario nel terzo game, ma subisce immediatamente l’assalto dell’avversario che trova il controbreak nel gioco successivo. Sul 3-3 il maiorchino, si procura tre palle break. Ma con servizio e diritto l’elvetico le annulla con decisione. Non ha, però, il tempo di esultare perchè subito dopo Nadal se ne procura un’altra e questa volta non sbaglia. E’ la svolta del primo set in quanto Nadal, nel suo turno di battuta non fa sconti e chiude per 6-4.

    Nel secondo set finalmente i due giocano da campioni del mondo dando vita ad una seconda parte di gioco bellissima e ricca di emozioni.Il numero 3 del mondo strappa il servizio all’avversario nel primo game, ma lo perde subito nel secondo. Il set sembrerebbe scorrere via regolare fino al 2-2, ma proprio in un momento di gioco favorevole allo svizzero, lo spagnolo trova il break che mantiene fino al 4-3.

    Federer non si scoraggia e subito dopo con due splendide palle corte riconquista il break e si porta sul 4 pari. Si arriva così al tie-break dove però Federer non riesce a far valere le sue maggiori qualità al servizio, concedendosi a due rovesci splendidi di Nadal nei suoi turni di battuta che regalano allo spagnolo la vittoria del match, del torneo e la conquista del record di Masters vinti (18) superando Andrè Agassi.

    Con questo successo l’iberico riconquista la seconda posizione mondiale (da lunedì) e manda un segnale importante al suo amico rivale Federer per la riconquista del Roland Garros e del trono mondiale.

    ALBO D’ORO

    2010 NADAL
    2009 FEDERER
    2008 MURRAY
    2007 NALBANDIAN
    2006 FEDERER
    2005 NADAL
    2004 SAFIN
    2003 FERRERO
    2002 AGASSI
  • Masters Series Madrid: Federer vs Nadal, finale da sogno

    Masters Series Madrid: Federer vs Nadal, finale da sogno

    E’ la finale che qualsiasi organizzatore vorrebbe per il proprio torneo: Rafael Nadal il re della terra rossa contro Roger Federer, semplicemente il giocatore più forte di ogni epoca. Come un anno fa, ancora a Madrid, i due si misureranno per l’ ennesima volta.

    Rafa conquista la finale del Masters 1000 di Madrid e lo fa vincendo il derby tutto spagnolo con Nicolas Almagro 4-6 6-2 6-2. Grazie a questo successo, il mancino di Manacor, riconquista la seconda posizione nel ranking ATP e in caso di vittoria del torneo salirebbe a quota 18 per quanto riguarda i successi nei Masters, staccando Agassi e realizzando un nuovo record.

    La partita contro Almagro tuttavia non è una passeggiata, anzi. Nel primo set il maiorchino, quasi immediatamente, si ritrova già sotto 4-1 non riuscendo ad entrare in partita e subendo il gioco del suo connazionale. Si riprende nel finale del set ma non basta, infatti Almagro chiude per 6-4.

    Nel secondo parziale Nadal cambia marcia e riesce finalmente a imporre il proprio ritmo, mentre Almagro si spegne, fatica a stare dietro al numero 3 del mondo e diventa particolarmente falloso. Finisce così con un doppio 6-2 che spinge Rafa verso la finalissima.

    Nell’altra semifinale, il numero 1 del mondo, batte in tre set David Ferrer. Match che vede protagonista un Federer, come al solito di questi tempi, a corrente alternata. Nel primo set, che si conclude 7-5 a favore dello svizzero dopo 47 minuti di gioco, Federer avrebbe potuto imporsi con un punteggio più severo ma non sfrutta le numerose palle break conquistate nel corso del parziale, strappando il servizio solo sul 5-5. Nel secondo set, invece, l’elvetico subisce il break dell’iberico sul 2-1 e non sembra più in grado di risollevarsi, tant’è che Ferrer chiude 6-3. Tutto rimandato, dunque, al terzo e decisivo parziale che risulta equilibrato fino all’ottavo game, quando avanti 4-3, Federer riesce a strappare il servizio allo spagnolo, chiudendo per 6 giochi a 3. Sicuramente lo svizzero in finale, in programma oggi pomeriggio a partire dalla 18:30, non dovrà avere gli stessi cali di tensioni dimostrati nei match precedenti altrimenti il risultato sarà più che scontato.

  • Finale Madrid: Tifoso Inter incontra e ringrazia Mourinho per il biglietto regalato

    Continua il sogno per Paolo Sacco, tifoso nerazzurro protagonista ieri di una giornata incredibile. Primo a presentarsi con la dovuta documentazione in banca per aggiudicarsi dei biglietti per la finale di Madrid, il tifoso interista è stato premiato da Josè Mourinho, con un biglietto (dalla sua dotazione a pagamento) per assitere alla grande serata contro il Bayern Monaco. Stamane Paolo si è presentato alla pinetina di Appiano Gentile, per ringraziare il tecnico portoghese che ha ricambiato con attestato di stima nei suoi confronti: “Ho qui i soldi da dare in beneficenza come chiesto dal mister. Posso darli subito al capitano per la Fondazione Pupi“. Javier Zanetti gli ha quindi spiegato che bisogna fare, tutto e sempre, secondo le regole, quindi dovrà effettuare il versamente presso la sede della fondazione, in via Corno di Cavento 7 a Milano.

    Ci vado lunedì“, ha assicurato Paolo che, poi, ha dovuto rispondere alle domande più… difficili. Infatti, emozionatissimo, in sala stampa, ha incontrato Mourinho. E l’allenatore ha voluto sapere tutto: da che ora era in fila, che cosa fa nella vita (“il cameriere, dove capita, a Milano, ma se volete vengo qui a servire i calciatori… “), come andrà a Madrid (“in auto, in pullman, in bicicletta, ma grazie a lei ci sarò; grazie, semplicemente grazie… “). “Comportati sempre bene – lo ha istruito Mourinho – sei un tifoso dell’Inter, sei ragazzo fortunato, puoi vedere l’allenamento con il tuo amico, e ora concentrati anche tu sulla gara di Siena“.

    Paolo, tremando, ha abbracciato l’allenatore e, con un filo di voce, gli ha sussurrato: “La mia voce, tutta la mia voce per la squadra, sempre… “.

  • Forlan piega il Fulham ai supplementari. Europa League all’Atletico Madrid

    Forlan piega il Fulham ai supplementari. Europa League all’Atletico Madrid

    Un super Forlan autore della doppietta vincente permette all’Atletico Madrid di battere il Fulham e di alzare al cielo la prima Europa League della sua storia. Il gol decisivo dell’uruguagio che piega la resistenza degli inglesi arriva a 4′ dal termine del secondo tempo supplementare con un guizzo da vero bomber. I tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1. I Colchoneros vincono così la prima Europa League (ex Coppa Uefa) della storia tornando a vincere un trofeo a livello internazionale dopo l’ultimo successo in Coppa delle Coppe datato 1962.

    Alla Nordbank di Amburgo, teatro della finale 2010, si vede sin da subito un Atletico meglio organizzato e molto mobile soprattutto nelle punte Aguero e Forlan che svariano sul tutto il fronte offensivo: i due gioielli di Quique Sanchez Flores sfiorano il gol dopo una bella azione combinata con Forlan che, per sua sfortuna, colpisce il palo. Poco dopo il vantaggio: azione che si sviluppa senpre sull’asse Aguero – Forlan con l’attaccante uruguagio che si riscatta facendo centro con il piatto destro da posizione ravvicinata. Il gol però spegne la luce nelle teste dei madrileni che subiscono l’iniziativa della squadra di Hodgson che pareggiano alla prima vera occasione: passano infatti 5 minuti dal gol di Forlan che Davies con un bel destro al volo da dentro l’area beffa sul primo palo il portiere. Il primo tempo termina sul punteggio di 1-1.

    Nella ripresa si vede un ottimo Fulham che crea diversi pericoli alla porta difesa da De Gea ma senza successo; l’Atletico accusa la stanchezza e complice anche un terreno di gioco reso pesante dalla pioggia tirano i remi in barca. Dempsey, entrato al posto di Zamora, è una brutta gatta da pelare per la retroguardia biancorossoblu. Non succede gran che e si va ai tempi supplementari.

    I ritmi calano vertiginosamente e anche i muscoli delle gambe degli uomini di Hodgson accusano la stanchezza: l’Atletico ne approfitta e da l’idea di non volersi accontentare dei calci di rigore. Nel primo tempo supplementare grossa occasione per Aguero che non riesce a mettere la zampata giusta su un’azione travolgente di Forlan sulla sinistra, zampata vincente che trova poi nei secondi 15 minuti lo stesso Forlan che a due passi da Schwarzer e servito splendidamente per l’ennesima volta da Aguero trova il gol grazie anche ad una deviazione Hangeland che decide la finale. Tanta amarezza per Hodgson per la seconda finale persa dopo quella sulla panchina dell’Inter, festa grande per l’altra metà di Madrid che può vantare la conquista di un trofeo (e ha la possibilità di raddoppiare nella finale di Coppa del Re contro il Siviglia) da sfoggiare nei confronti dei cugini del Real che per questa stagione possono rimanere a bocca asciutta. Per una volta è la Madrid biancorossoblu a poter gioire.

    Il tabellino
    ATLETICO MADRID – FULHAM 2-1
    32′ Forlan (A), 37′ Davies (F), 116′ Forlan (A)
    ATLETICO MADRID (4-4-2): De Gea; Ujfalusi, Perea, Dominguez, Antonio Lopez; Reyes (88′ Salvio), Assunçao, Raul Garcia, Simao (78′ Jurado); Forlan, Aguero.
    A disposizione: Robles, Valera, Camacho, Juanito, Cabrera.
    Allenatore: Sanchez Flores.
    FULHAM (4-4-2): Schwarzer; Baird, Hughes, Hangeland, Konchesky; Duff (84′ Nevland), Etuhu, Murphy, Davies; Gera, Zamora (55′ Dempsey).
    A disposizione: Zuberbuhler, Pantsil, Riise, Greening, Dikgacoi.
    Allenatore: Hodgson.
    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Salvio, Forlan (A), Hangeland (F)

    GUARDA L’ALBO D’ORO

  • Europa League: Atletico Madrid e la sorpresa Fulham vogliono la Coppa

    L’Atletico Madrid di Diego Forlan e Sergio Aguero e la vera rivelazione del torneo, il Fulham di Roy Hodgson (ex allenatore dell’Inter), vanno a caccia del prestigioso trofeo.

    Tra gli spagnoli formazione confermata con i 2 gioielli Forlan e Aguero di punta pronti a sfruttare ogni minimo errore della retroguardia inglese.
    L’Atletico di Quique Sanchez Flores che ha eliminato proprio una formazione inglese nel turno precedente, ha vinto solo 2 partite in tutto il suo cammino di Europa League, ma è bastato lo stesso per arrivare in Finale. L’attaccante argentino Aguero, pupillo del Commissario Tecnico Diego Armando Maradona, promette battaglia, pronto ad alzare il primo vero prestigioso trofeo in Europa.

    Il Fulham invece cerca di continuare il sogno dopo aver eliminato i campioni in carica dello Shaktar Donetsk, dopo aver fatto fuori la Juventus praticamente distrutta nella gara di ritorno a Craven Cottage, e dopo aver estromesso dalla Finalissima da giocare nel proprio stadio, l’AOL Arena, l’Amburgo. Proprio per questo motivo probabilmente i bianconeri di Londra avranno il tifo sfavorevole dei tifosi locali, ancora con il dente avvelenato per la clamorosa eliminazione della loro squadra. Hodgson punta sul portiere australiano Schwarzer, sul difensore norvegese Hangeland e sul centrocampista irlandese Damien Duff. In attacco spazio all’inventiva dell’ungherese Gera e alla potenza fisica del bomber Zamora.
    Arbitra l’italiano Nicola Rizzoli.

    Probabili formazioni:

    ATLETICO MADRID: (4-4-2): De Gea; Ujfalusi, Perea, Dominguez, Antonio Lopez; Reyes, Assunçao, Raul Garcia, Simao; Forlan, Aguero. A disposizione: Joel Robles, Camacho, Juanito,Valera, Fernando Lopez, Jurado, Salvio. All.: Quique Sanchez Flores
    FULHAM (4-4-2): Schwarzer; Konchesky, Hangeland, Pantsil, Hughes; Etuhu, Duff, Murphy, Gera; Zamora, Davies. A disposizione: Zuberbuhler, Smalling, Riise, Greening, Dempsey, Dikgacol, Nevland. All: Roy Hodgson
    Arbitro: Nicola Rizzoli

  • Finale Coppa Italia: l’Inter conquista il primo “titulo”. Milito castiga la Roma

    Finale Coppa Italia: l’Inter conquista il primo “titulo”. Milito castiga la Roma

    In attesa di scudetto e finale di Champions League, l’Inter conquista il primo trofeo della stagione vincendo la Coppa Italia ai danni di una Roma troppo nervosa e che non è riuscita a sfruttare il fattore campo. All’Olimpico la squadra di Mourinho si impone per 1-0 con il gol di Milito, sempre più decisivo, al 40′ del primo tempo.

    I nervi tesi tra le due squadre si notano già dai primi minuti di gioco: Sneijder è costretto ad uscire dopo appena 5 minuti di gioco per uno scontro con Burdisso che rischia il doppio giallo per un intervento ai limiti della regolarità su Balotelli, entrato al posto dell’olandese; Materazzi fa altrettanto rischiando il cartellino rosso per un intervento da ultimo uomo su Vucinic lanciato a rete; poi Mexes e lo stesso Materazzi entrano in contatto in area e il direttore di gara Rizzoli (partita difficile da gestire per il fischietto) deve intervenire per calmare gli animi che diventeranno via via più incandescenti. Poco prima Milito si era visto annullare una rete per fuorigioco. Il gol buono arriva però al 40′: lancio millimetrico di Thiago Motta per l’attaccante nerazzurro che elude la marcatura di Mexes e Juan e trafigge con un destro all’incrocio Julio Sergio. Prima del finale di tempo Samuel rischia grosso per una trattenuta vistosa su Toni che Rizzoli tramuta in fallo in attacco del bomber giallorosso.

    Nella ripresa Ranieri inserisce Totti, partito dalla panchina, per cercare di riagguantare il pari: proprio su un calcio di punizione del capitano giallorosso, respinta in maniera goffa da Julio Cesar, Juan sciupa malamente non riuscendo a ribattere a rete di testa. La Roma attacca ma l’Inter controlla con calma olimpica il match: Balotelli in contropiede ha l’opportunità di chiudere il discorso ma Julio Sergio è attento e respinge, Perrotta, Taddei e Totti, in preda al nervosismo, vengono graziati dal direttore di gara per alcuni falli al limite.
    All’82’ grande occasione per il pareggio giallorosso con Vucinic che angola troppo il destro da ottima posizione dimostrando di non essere in giornata. E’ l’ultima vera occasione della partita perchè la Roma perde completamente la bussola con il capitano Totti che invece perde totalmente la testa andando a rifilare un calcione da dietro a Balotelli: gesto inqualificabile per il numero dieci giallorosso, non all’altezza della sua fama, e cartellino rosso inevitabile.

    L’Inter così vince la sesta Coppa Italia della sua storia e punta con decisione alla “triplete” fino ad ora mai riuscita a nessuna squadra italiana. Bisogna attendere però gli ultimi 180 minuti di campionato per assegnare lo scudetto, poi si volerà a Madrid il 22 maggio per affrontare il Bayern Monaco e riportare a Milano, sponda nerazzurra, quella Champions League che in bacheca manca ormai dal lontanissimo 1965.

    Il tabellino
    INTER – ROMA 1-0
    40′ Milito
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba (38′ Samuel), Materazzi, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta; Sneijder (5′ Balotelli; 91′ Muntari); Eto’o, Milito.
    A disposizione: Toldo, Mariga, Stankovic, Pandev.
    Allenatore: Mourinho.
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio; Burdisso (46′ Motta), Mexes, Juan, Riise; Pizarro (46′ Totti), De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Toni (63′ Menez).
    A disposizione: Lobont, Andreolli, Brighi, Baptista.
    Allenatore: Ranieri.
    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Burdisso (R), Materazzi (I), Perrotta (R), Mexes (R), Chivu (I), Samuel (I), Totti (R), Balotelli (I)
    Espulso: Totti (R)

  • Mourinho, stoccata alla Sensi: “Esigo rispetto per l’Inter”.

    Alla vigilia della finale di Coppa Italia che si giocherà domani sera allo Stadio Olimpico di Roma contro i giallorossi di Ranieri rivali anche in campionato, Josè Mourinho difende la sua Inter respingendo al mittente le accuse di Rosella Sensi che aveva definito Lazio – Inter “Una Vergogna“:

    Vergogna bisogna averla solo se si ruba. E se noi siamo arrivati a questo punto a giocarci tutto non meritiamo rispetto, ma esigiamo rispetto. La signora può essere presidente, dottoressa, può essere nata in una culla d’oro ma deve mostrare rispetto per la mia squadra e per i miei giocatori“.

    Poi Mourinho fa i complimenti alla Roma per il campionato ma si riserva di lanciare qualche frecciatina sulla sede della finale della Coppa Italia:

    La Roma due anni fa ha giocato contro l’Inter fino alla fine del campionato. L’anno scorso non tanto, ma ho sempre visto il potenziale della squadra. E ora una rosa così non poteva continuare il campionato come aveva iniziato: pareva logico che finisse almeno fra le prime quattro. Ora ha la fortuna di giocare la finale di coppa Italia in casa, che è una cosa unica al mondo, perché non conosco altre coppe nazionali che si chiudano in casa di una delle finaliste“.

    E se l’Inter non dovesse vincere nulla? Mourinho è tranquillo:

    Zero titoli non sarrebbe un dramma se lotti fino alla fine in tutte le competizioni. E’ un’altra storia se finisci quinto a 30 punti dalla prima. Ora non possiamo fare una scelta, non possiamo risparmiare giocatori: restano quattro partite che sono tutte importanti. Se vinciamo tre titoli è storico, due o uno è bello, se non ne vinciamo non è una vergogna. Giochiamo ogni tre giorni mentre altri sono in vacanza e, ironia del destino, il calcio italiano spera che vinciamo la coppa per mantenere il ranking Uefa“.

  • Internazionali d’Italia: Nadal re di Roma, battuto in finale Ferrer

    Internazionali d’Italia: Nadal re di Roma, battuto in finale Ferrer

    Roma incorona Rafael Nadal che per la quinta volta nelle sua carriera vince gli Internazionali d’Italia sulla terra rossa del Foro Italico. Davanti a circa 10 mila spettatori il numero 3 del ranking mondiale fa fuori in 2 set nel derby tutto spagnolo (prima volta al Master di Roma) il connazionale David Ferrer battendolo in 1 ora e 44 minuti (7-5; 6-2). La gara, cominciata nel pomeriggio e terminata in serata, è stata condizionata dalla pioggia che ha costretto ad interromperla in due occasioni: la prima durante il primo set con il risultato di parità assoluta (4-4 con Ferrer al servizio sul 40-15), poi nel secondo con Nadal avanti 2-1.

    Il primo set è giocato alla pari: sul 2-2 Rafa si procura le prime palle break del match che non riesce a sfruttare causa un Ferrer deciso e concentrato che porta il mancino di Maiorca fino al 4-4 quando poi il gioco viene interrotto per la prima volta. Alla ripresa si va sul 5-5 con Nadal che riesce a strappare il servizio a Ferrer chiudendo il set sul 7-5.

    Il secondo set vede il tennista di Valencia annullare due palle break a Nadal che si porta però sul 2-1; seconda interruzione e gioco che riprende alle 8:15. Sotto la luce artificiale dei riflettori Rafa si porta sul 5-2 approfittando di un doppio fallo dell’avversario. Ormai è cosa fatta, Ferrer si arrende e Nadal fa suo game, set, match e torneo.
    E’ la sua quinta affermazione a Roma, il trofeo numero 17 del Masters 1000 eguagliando Andre Agassi e superando il nemico per eccellenza Roger Federer fermo a 16.

    ALBO D’ORO

    5 NADAL
    3 MUSTER
    3 MULLIGAN
    3 DROBNY
    2 COURIER
    2 LENDL
    2 GOMEZ
    2 GERULAITIS
    2 BORG
    2 NASTASE
    2 PIETRANGELI
    1 DJOKOVIC
    1 MOYA
    1 MANTILLA
    1 AGASSI
    1 FERRERO
    1 NORMAN
    1 KUERTEN
    1 RIOS
    1 CORRETJA
    1 SAMPRAS
    1 SANCHEZ
    1 MANCINI
    1 NOAH
    1 CLERC
    1 VILAS
    1 NEWCOMBE
    1 OKKER
    1 ROCHE
    1 LUNDQUIST
    1 LAVER
    1 MACKAY
    1 AYALA
    1 ROSE
    1 HOAD
    1 GARDINI
    1 PATTY
    1 SEDGMAN
    1 HINES
    1 PALMIERI
    1 SARTORIO
    1 MERLIN
    1 HUGHES
    1 TILDEN
  • Internazionali d’Italia: sospesa finale Nadal – Ferrer per pioggia

    E’ stata sospesa la finale degli Internazionali d’Italia tra i due spagnoli Rafael Nadal e David Ferrer per l’arrivo improvviso della pioggia sul Foro Italico di Roma. I giudici di gara hanno ordinato di disporre i teloni per proteggere il campo di gioco dal’acqua e attendere il tempo che consente il regolamento (all’incirca 15 minuti) per riprendere il match. Gara sospesa nel primo set sul punteggio di assolutà parita, 4 game a 4.

    Si è ripreso a giocare da poco la finale. Ha smesso di piovere sul Foro Italico di Roma e Nadal si appresta a far suo il primo set (situazione 6-5 per il numero 3 del mondo).

    Niente da fare, la pioggia non ha dato tregua e la finale è stata interrotta nuovamente. Nadal, dopo la prima sospensione, aveva vinto il primo set 7-5 e si trovava a guidare anche nel secondo per 2 game a 1.

    Si riprende a giocare alle 8:15 dopo la seconda interruzione

  • Internazionali d’Italia: Verdasco ko, Ferrer primo finalista

    Internazionali d’Italia: Verdasco ko, Ferrer primo finalista

    Il derby tutto spagnolo delle semifinali degli Internazionali d’Italia di Roma se lo aggiudica David Ferrer che batte il connazionale Fernando Verdasco in 2 set (7-5; 6-3) approdando così in finale.

    Un match durato un’ora e mezza di gioco e che ha visto il crollo di Verdasco che nel primo set si trovava avanti addirittura per 5 game a 1; poi il buio totale facilitando la rimonta di Ferrer vincitore di 8 game consecutivi (6 nel primo e 2 nel secondo). Infine l’allungo definitivo del numero 13 del tabellone che si porta ben presto sul 5-2 chiudendo la pratica poi sul 6-3.

    Verdasco, vincitore del torneo di Montecarlo e di Barcellona, paga a caro prezzo le fatiche del match di ieri vinto, dopo oltre 3 ore di gioco, contro il numero due del mondo nonchè finalista nelle ultime due edizioni degli Internazionali d’Italia Djokovic, come poi lui stesso confermerà a fine partita.
    Ora Ferrer attende di conoscere l’altro finalista che uscirà dalla sfida tra Nadal e Gulbis ancora in corso con lo spagnolo che guida il primo set, nel momento in cui vi scriviamo, per 4 game a 3 .