Tag: finale

  • Coppa Libertadores: Chivas in finale

    E’ il Chivas Guadalajara, squadra messicana, la prima finalista della Coppa Libertadores edizione 2010. Nella gara giocata in trasferta a Santiago del Cile, il Chivas ha battuto per 2-0 l’Universidad, formazione più accreditata per la qualificazione in finale (l’andata in Messico era finita 1-1).

    Le reti della vittoria e della storia, perchè i messicani approdano per la prima volta in finale di Libertadores, portano la firma di Baez, che apre le marcature al 22′, e di Mallagan al 54′. Il Chivas ha ora l’opportunità di portare per la prima volta la coppa in patria (nessuna squadra messicana c’è riuscita prima d’ora) dopo che nel 2005 e nel 2006 il sogno si era infranto in semifinale.

    L’avversaria in finale uscirà dal confronto dell’altra semifinale-derby in programma domani tra il San Paolo e l’Internacional di Porto Alegre che all’andata in casa si era imposto per 1-0.

  • Spagna in delirio. Le immagini del trionfo dei campioni del Mondo

    La conquista del primo Mondiale della propria storia ha mandato in visibilio gli spagnoli che si sono radunati in centinaia di migliaia di persone nella capitale Madrid per dare la meritata accoglienza agli eroi che hanno portato la Coppa del Mondo in patria. Di seguito tutte le immagini del trionfo delle Furie Rosse, dalla notte magica di Johannesburg dove il capitano Casillas ha alzato la Coppa al cielo, al rientro in areo dal Sudafrica, le foto con il re Juan Carlos e il premier spagnolo Zapatero fino ai festeggiamenti in un bagno di folla di Madrid.

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  • Mondiali 2010: si chiama Jo’bulani il pallone della finale

    E’ la versione dorata del “fratello” Jabulani che ha fatto impazzire i portieri in questa rassegna mondiale con le sue traiettorie insidiosissime causate dalla leggerezza del pallone: Jo’bulani sarà il protagonista indiscusso domenica 11 luglio quando Olanda e Spagna si contenderanno, nella finale Mondiale al Soccer City stadium di Johannesburg, la Coppa del Mondo che proietterà la vincente sul tetto del Mondo.

    Il pallone personalizzato dall’Adidas, il marchio che ha prodotto i Jabulani, per l’occasione presenterà tinte dorate e i nomi delle due finaliste aggiunte sulla sua superficie questa notte mentre nome della città, dello stadio e la data della partita erano già state impresse da tempo.
    Ma perchè l’Adidas ha scelto il nome Jo’bulani? La risposta è semplice. Il marchio sportivo ha voluto omaggiare la città dove avrà luogo la finale: Jo sta per Johannesburg che significa “città dell’oro” e che spiega anche il motivo della tinta dorata.

    La Fifa poi ha distribuito 60 Jo’bulani personalizzati a Olanda e Spagna, 30 a testa, con i quali affronteranno gli ultimi allenamenti e l’ultima rifinutura prima dell’attessisimo match di domenica. Per la finale l’Adidas ha messo a disposizione 30 Jo’bulani che serviranno per le pennellate in campo di Sneijder, Villa, Robben e Xavi.

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  • L’oracolo Paul ha scelto: Spagna campione del mondo

    L’oracolo Paul ha scelto: Spagna campione del mondo

    E’ arrivato anche l’ultimo verdetto, il più atteso, quello che secondo le profezie dell’oracolo più famoso del pianeta dovrà “consegnare” la Coppa del Mondo ad una delle due finaliste per questa edizione del mondiale sudafricano. Il polpo Paul ha sentenziato: Spagna campione del Mondo.

    Il cefalopode di Oberhausen, che ha predetto tutti i pronostici della nazionale tedesca ai Mondiali azzeccandoli tutti e 6 compresa la sconfitta in semifinale con la Spagna (vittorie con Australia, Ghana, Inghilterra, Argentina e sconfitte con Serbia e appunto Spagna) si è espresso così anche sull’esito della finalissima che si giocherà domenica 11 luglio al Soccer City di Johannesburg e che vedrà l’Olanda di Sneijder e Robben affrontare la Spagna di Villa e Xavi.

    Paul, nel tradizionale rito che consiste nella scelta tra due scatole contenenti del cibo in cui ognuna è rappresentata dalle bandiere delle nazionali che devono essere pronosticate, si è infilato nella scatola di destra (quella con la bandiera spagnola) dando così per vincenti le Furie Rosse con buona pace dei Tulipani. Inoltre Paul è stato chiamato in causa anche per dare l’esito della finalina che si giocherà a Port Elizabet sabato tra Uruguay e Germania pronosticando la vittoria dei tedeschi che potrebbero così consolarsi con il terzo posto.
    C’è chi dice però che sia solo una pura e semplice casualità perchè il mollusco pare prediligga entrare nella scatola di destra. Sarà anche vero ma la statistica dice che “il profeta” ha scelto la scatola di sinistra per due volte in questo campionato del mondo, quando pronosticò le vittoria della Germania sull’Australia e quella ad alto coefficiente di difficoltà sull’Inghilterra.

    E se azzeccasse anche questa, il polpo Paul eviterebbe sicuramente di finire in padella….

  • Nadal ritorna re a Wimbledon, sconfitto Berdych.

    Rafael Nadal vince per la seconda volta il torneo di Wimbledon con una finale a senso unico vinta su Tomas Berdych per 6-3 7-6 6-4. Il numero 1 del mondo ha giocato un match praticamente perfetto, mentre il ceco è stato leggermente meno preciso e potente dei giorni scorsi. Ma ci sarebbe voluto ben altro per resistere alla furia di Nadal o tentare quanto meno di capovolgere la situazione in campo.

    Il match inizia con i servizi che la fanno da padrone con il primo momento delicato che arriva settimo game quando Nadal mette a segno un passante strepitoso procurandosi tre palle break consecutive. La prima è salvata da uno scambio dal fondo, la seconda premia Nadal che non contento strappa ancora una volta il servizio al ceco chiudendo il set per 6-3 in appena 26 minuti. Il secondo set viaggia all’insegna dell’equilibrio fino al tie break dove Nadal si dimostra giocatore di altra categoria, alzando il ritmo strappando la battuta a zero a Berdych con quattro scambi prolungati. E il terzo set ha la stessa inerzia dei precedenti: Nadal salva una quarta palla break nel terzo gioco e poi va liscio fino alla vittoria che arriva al decimo game quando chiude al primo match point gettandosi sulla sacra erba di Wimbledon dopo 2 ore e 13 minuti di gara.

    Per Nadal si tratta del secondo successo a Wimbledon, dell’ottavo in carriera in uno slam. Nadal ha raggiunto autentici mostri sacri come Fred Perry, Ken Rosewall, Jimmy Connors, Ivan Lendl e Andre Agassi. Davanti a lui soltanto sei giocatori (Federer, Sampras, Emerson, Laver, Borg e Tilden). Impressiona il fatto che tra tutti i campioni dell’era Open ad aver giocato almeno 10 finali dello slam, Rafa è quello che ha la percentuale di vittorie più alta. Nadal ha vinto 8 finali su 10 (ha perso con Federer qui nel 2006 e 2007) per un fantastico 80%. Dietro ci sono Sampras con il 77,7% (14 su 18) e Federer con il 72,7% (16 su 22). Borg, che è il quarto, ha chiuso la carriera con 11 vittorie in 16 finali (68,7%).

  • Wimbledon: Serena Williams fa poker. Sconfitta la Zvonareva

    La tradizione viene confermata, o Venus o Serena il cognome Williams la fa da padrone sull’ erba londinese. La  numero 1 del mondo, Serena Williams ha sconfitto in finale la russa Vera Zvonareva, numero 21 del tabellone, per 6-3 6-2 in un’ora e sette minuti. Quarto titolo per l’ americana e secondo consecutivo, sull’erba dell’All England Club. Il successo odierno ha consentito alla 28enne di conquistare il 13° titolo in un torneo del Grande Slam e il 37° complessivo.

    La finale femminile dei Championships non ha avuto storia. La russa, come era nelle previsioni, ha sentito troppo l’ importanza del match, sicuramente il più importante della sua carriera non riuscendo mai ad entrare in partita e letteralmente dominata dalla statunitense ha impiegato 36 minuti per archiviare il primo set senza patemi. La Williams ha avuto bisogno di un solo break, messo a segno nell’ottavo game, per prendere il largo. Gli 11 errori gratuiti, commessi nella prima frazione, sono stati ampiamente compensati dai 16 colpi vincenti e non hanno pesato contro un’avversaria incapace di procurarsi una singola palla break.

  • Wimbledon: Berdick l’ultimo ostacolo per Nadal

    La finale dell’edizione 2010 del torneo londinese, vedrà lo spagnolo Rafael Nadal opporsi alla sorpresa del torneo, il ceco Tomas Berdych.

    Lo spagnolo ha avuto la meglio nei confronti dello scozzese Andy Murray per 6-4 7-6 (6) 6-4. Il primo set inizia in maniera molto equilibrata, con Murray che serve bene mettendo in fila 15 ace e piazzando una buona percentuale sia con le prime che con le seconde palle. Nadal si dimostra molto solido e piazza il break decisivo al nono gioco con un diritto devastante, conquistando la prima frazione. Il secondo set vede un Murray più contratto ma che riesce, sempre grazie al servizio a tenere con facilità i propri turni di battuta. Si va al tie break con lo spagnolo che va sotto di un break, lo recupera ma commette un doppio fallo che consente a Murray di giocarsi un set point sul servizio. Qui lo scozzese non coglie l’ attimo facendosi sorprendere da nadal a rete, con il risultato di cedere il secondo set. Il terzo set inizia bene per Murray con un break  nel primo game, ma lo scozzese non regge e sul 4-3 perde due servizi consecutivi che regalano la partita a Nadal. Nadal invece vola alla sua quarta finale di Wimbledon dopo quella persa nel 2006 e nel 2007 contro Federer e quella vinta 9-7 al quinto sempre contro Federer nel 2008.

    L’ avverasario di Nadal sarà il ceco Tomas Berdych che ha sconfitto in tre set il serbo Novak Djokovic per 6-3 7-6(9) 6-3, conquistando così la sua prima finale in carriera in un torneo del Grande Slam. Aggiudicatosi il primo set per 6-3, Berdych ha impresso la svolta dell’incontro nel secondo, in cui ha tremato prima di vincerlo: sul 5-5 ha strappato il servizio a Djokovic, ma trovatosi a servire per il set, sul 6-5, ha subito il controbreak che ha aperto le porte al tie-break. Qui, Berdych ha fallito 5 set point, di cui 4 di fila, subendo 5 punti consecutivi dal 6-2 al 6-7 e annullando pure due palle set al serbo, che però, sul 9-10, ha commesso un sanguinoso doppio fallo che ha deciso la frazione. Nel terzo set, poi, sul 3-4, due doppi falli di fila del serbo – 8 in tutto il match, con solo il 42% di punti fatti sulla seconda di servizio – hanno dato a Berdych il break del 5-3, preludio del 6-3 finale. Era dal 1987 che un tennista ceco, allora fu Lendl, poi sconfitto da Cash, non arrivava in finale a Wimbledon

  • Wimbledon: Serena Williams Vs Vera Zvonareva è la finale

    Non si ferma la tradizione che vuole, da almeno un decennio, una delle sorelle Williams in finale a Wimbledon. Nell’ edizione 2010 dello slam londinese è Serena che giocherà per il titolo contro Vera Zvonareva, la russa che non ti aspetti in finale.

    L’ americana ha avuto la meglio nei confronti della ceca Kvitova, altra rivelazione del torneo, in due set per 7-6, 6-2. Serena è apparsa contratta all’ inizio del match, con molti errori soprattutto di diritto e con un servizio sicuramente non all’ altezza della sua fama. Al contraria la sua avversaria non sembrava sentire il peso di una semifinale così importante e così si arriva al tie break dove però, la maggiore esperienza della Williams riesce a prevalere e consente all’ americana di conquistarlo per 6 punti a 2. Vinto il primo set, Serena si è improvvisamente sciolta, e non ha lasciato praticamente nulla alla ceca nel secondo, vincendola per 6 giochi a 2.

    Nell’ altra semifinale a farla da padrone è la paura, infatti le due avversarie, la russa vera Zvonareva e la bulgara Pironkova scendo in campo molto contratte con la russa che sente maggiormente il peso dell’ incontro vedendosi favorita, e finendo per perdere il primo set per 6 giochi a 3. Tuttavia il pronostico torna a farsi rispettare nel secondo set dove la Zvonareva, riesce finalmente a far vedere il suo gioco fatto di dritti e ritmo alto con continuità e con un ottima percentuale con la prima palla al servizio (78%), finisce per non lasciare più spazio alla bulgara conquistando il secondo set per 6-3 ed il terzo per 6-2.

  • Le immagini dei Los Angeles Lakers campioni NBA 2010

    Al termine di una serie emozionante portata alla decisiva gara 7 [leggi l’articolo], i Los Angeles Lakers si sono imposti per 83-79 sugli eterni rivali dei Boston Celtics sul parquet amico dello Staples Center e hanno conquistato il 16esimo titolo NBA della loro storia bissando il successo dello scorso anno e vendicandosi della finale di due campionati fa quando furono i verdi a vincere l’anello. Niente da fare per Paul Pierce che ha visto la squadra della sua città (è nativo di Los Angeles) trionfare contro la squadra per cui gioca e di cui è il capitano indiscusso.

    Non poteva esserci finale migliore: di fronte le due franchigie più forti e titolate della National Basketball Association, i giocatori migliori della Lega erano in campo la scorsa notte per vincere l’anello. La storia parlava a favore dei Celtics che guidavano il confronto delle finali vinte (9-2) contro i gialloviola e vincendo 17 delle 21 finali disputate nella storia della franchigia; i losangelini invece avevano un maggiore numero di finali (31) con appunto 15 titoli.
    Kobe Bryant, al suo quinto titolo NBA in carriera, viene nominato Mvp delle finali; i Lakers così si portano a 16 titoli, a solo uno dai Boston Celtics che guidano l’albo d’oro con 17 successi e che sicuramente vorrano rifarsi l’anno prossimo, magari in una nuova battaglia, che non avrà mai fine, Celtics – Lakers.

    Clicca qui per vedere le immagini della finale NBA 2009-2010 tra Los Angeles Lakers e Boston Celtics

  • Seconda Divisione: alle 16 il ritorno delle finali playoff

    Atto conclusivo anche in Seconda Divisione dove oggi si decidono chi riuscirà ad ottenere la promozione in Prima Divisione. Calcio d’inizio alle 16 con Spezia – Legnano del Girone A, gara in bilico con lo Spezia che può ribaltare il risultato, San Marino – Gubbio del Girone B, con gli umbri forti del 2-0 dell’andata e Catanzaro – Cisco Roma del Girone C, ma ai giallorossi servirebbe un miracolo per poter recuperare le 4 reti di svantaggio.

    Questo il programma delle finali playoff di Prima Divisione

    Girone A

    • SPEZIA – LEGNANO (ore 16:00, andata 1-2)

    Girone B

    • SAN MARINO – GUBBIO (ore 16:00, andata 0-2)

    Girone C

    • CATANZARO – CISCO ROMA (ore 16:00, andata 0-4)