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  • Finale Coppa Italia: la Lazio si impone ai rigori e conquista la sua quinta coppa

    Finale Coppa Italia: la Lazio si impone ai rigori e conquista la sua quinta coppa

    La Lazio si aggiudica la Coppa Italia, la quinta della sua storia, battendo all’ “Olimpico” di Roma la Sampdoria di Cassano e Pazzini. I biancocelesti hanno avuto la meglio sui blucerchiati ai calci di rigore dopo che i 90′ e i tempi supplementari erano finiti sull’1-1. Errore decisivo dal dischetto di Campagnaro che regala il trofeo ai capitolini.
    Coppa Italia LazioDelio Rossi manda in campo la coppia Zarate-Pandev in avanti con Foggia a giostrare alle loro spalle, mentre Mazzarri si affida ai collaudatissimi “gemelli del gol” Cassano-Pazzini e Palombo in cabina di regia.
    La Lazio parte, come era prevedibile, per fare la partita, e al 4′ è già in vantaggio: Zarate va via sulla sinistra, si libera bene di un paio di avversari e libera un diagonale sul secondo palo imprendibile per Castellazzi. La Samp, che aveva preparato una partita di rimessa, a questo punto stravolge i piani e comincia a creare azioni di gioco, ma i biancocelesti tengono bene il campo e si proiettano spesso e volentieri in attacco, come al minuto 27 quando Kolarov, dalla stessa posizione del gol di Zarate, innesca il tiro ma il portiere doriano respinge la conclusione e sulla ribattuta si supera anche su Pandev.
    Mazzarri spera nelle giocate di Cassano; il barese lo accontenta al 31′ quando dalla sinistra apre sul lato opposto per Stankevicius che con un cross preciso trova la testa di Pazzini che porta la Samp al pareggiosi va a riposo sull’1-1.
    Nella ripresa, dopo un leggero predominio blucerchiato, è la Lazio a prendere in mano le redini del gioco, favorita anche dall’ingresso in campo di Tommaso Rocchi al posto del macedone Pandev, che da un pò di vivacità in più li davanti, dove Foggia è imprendibile e sguscia da tutte le parti. Ma il risultato non si sblocca e le squadre vanno ai supplementari.
    Cassano sfiora l’incrocio dei pali dalla distanza, ma la stanchezza la fa da padrona e in molte occasioni è la lucidità sotto porta a mancare. Negli ultimi minuti le squadre si allungano e si scivola verso la lotteria dei rigori: primo rigore Samp affidato a Cassano che sbaglia, poi è anche Rocchi a fallire la trasformazione e dopo altri 5 rigori è l’argentino Hugo Campagnaro a farsi ipnotizzare da Muslera che respinge il tentativo, mentre è Dabo a regalare l’urlo di gioia ai circa 60000 tifosi biancocelesti. 

    Il tabellino

    LAZIO-SAMPDORIA 7-6 (d.c.r., 1-1 al 120′, primo tempo 1-1)
    4′ Zarate (L), 31′ Pazzini (S)
    Sequenza rigori: Cassano (S) parato, Ledesma (L) gol, Palombo (S) gol, Rocchi (L) palo, Pazzini (S) gol, Rozenhal (L) gol, Gastaldello (S) gol, Kolarov (L) gol, Accardi(S) gol, Zarate (L) gol, Delvecchio (S) gol, Lichsteiner (L) gol, Campagnaro (S) parato, Dabo (L) gol.

    LAZIO (4-4-2): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Rozenhal, Kolarov; Brocchi (103′ De Silvestri), Dabo, Ledesma, Foggia (80′ Del Nero); Zarate, Pandev ( 73′ Rocchi). A disposizione: Carrizo, Radu, Diakite, Mauri. All. Rossi.
    SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Campanaro, Lucchini (96′ Gastaldello), Accardi; Stankevicius, Sammarco (46′ Dessena), Palombo, Franceschini (87′ Delvecchio), Pieri; Pazzini, Cassano. A disposizione: Mirante, Padalino, Delvecchio, Marilungo. All. Mazzarri.
    Arbitro: Rosetti di Torino (Calcagno-Ayroldi).
    Note: spettatori 70 mila circa, incasso 2,5 milioni circa. Ammoniti: Foggia (L) per comportamento non regolamentare, Lucchini (S), Siviglia (L), Accardi (L), Delvecchio (S), Gastaldello (S) e Palombo (S) e Campagnaro (S) per gioco scorretto. Recuperi: 0′ pt, 2′ st, 0′ pts, 0’sts

    ALBO D’ORO

    1922 Vado 1981 Roma
    1936 Torino 1982 Inter
    1937 Genoa 1983 Juventus
    1938 Juventus 1984 Roma
    1939 Inter 1985 Sampdoria
    1940 Fiorentina 1986 Roma
    1941 Venezia 1987 Napoli
    1942 Juventus 1988 Sampdoria
    1943 Torino 1989 Sampdoria
    1958 Lazio 1990 Juventus
    1959 Juventus 1991 Roma
    1960 Juventus 1992 Parma
    1961 Fiorentina 1993 Torino
    1962 Napoli 1994 Sampdoria
    1963 Atalanta 1995 Juventus
    1964 Roma 1996 Fiorentina
    1965 Juventus 1997 Vicenza
    1966 Fiorentina 1998 Lazio
    1967 Milan 1999 Parma
    1968 Torino 2000 Lazio
    1969 Roma 2001 Fiorentina
    1970 Bologna 2002 Parma
    1971 Torino 2003 Milan
    1972 Milan 2004 Lazio
    1973 Milan 2005 Inter
    1974 Bologna 2006 Inter
    1975 Fiorentina 2007 Roma
    1976 Napoli 2008 Roma
    1977 Milan 2009 Lazio
    1978 Inter    
    1979 Juventus    
    1980 Roma    

    VITTORIE PER CLUB

    9 Roma
    9 Juventus
    6 Fiorentina
    5 Torino
    5 Milan
    5 Inter
    5 Lazio
    4 Sampdoria
    3 Napoli
    3 Parma
    2 Bologna
    1 Atalanta
    1 Genoa
    1 Venezia
    1 Vado
    1 Vicenza
  • NBA playoff 2009: Denver in Finale di Conference dopo 24 anni

    NBA playoff 2009: Denver in Finale di Conference dopo 24 anni

    E’ Denver la prima finalista della Western Conference, in attesa di conoscere l’avversaria che uscirà dalla sfida tra Los Angeles Lakers e Houston (3-2). La franchigia del Colorado da un’altra lezione a Dallas, vincendo per 124-110 raggiungendo così la loro terza Finale di Conference
    Chauncey Billups e Carmelo Anthonydella loro storia e la prima dopo 24 anni.
    Partita già chiusa nel primo tempo (69-55), in cui Carmelo Anthony segna 21 punti (chiuderà con 30 punti e 5 rimbalzi); senza trascurare la classe di Billups che sfodera una super prestazione firmando 28 punti, 12 assist, e 7 rimbalzi.
    Nella ripresa Nowitzki (32 punti, 10 rimbalzi e 7 assist) prova a riportare i suoi sotto, aiutato da Jason Kidd (19 punti e 9 assist), che segna tre triple consecutive e da Jason Terry che segna il canestro del -7. Ma a riportare i binari nella giusta direzione ci pensa Billups che segna i canestri più importanti respingendo l’assalto finale di Dallas.

    Il risultato del 13 maggio:

    Denver-Dallas 124-110
    Den Anthony 30, Billups 28, Smith 18, Nene 17, Martin 15
    Dal Nowitzki 32, Kidd 19, Bass 17, Howard 14, Terry 11
    Denver vince la serie 4-1

    Le situazioni

    Eastern Conference

    ClevelandAtlanta 4-0
    Boston-Orlando 3-2 gara 6 stanotte ad Orlando

    Western Conference

    L.A.Lakers-Houston 32 gara 6 stanotte a Houston
    DenverDallas 4-1 gara

    Primo turno

    Eastern Conference

    ClevelandDetroit 4-0
    BostonChicago 4-3
    OrlandoPhiladelphia 4-2
    AtlantaMiami 4-3

    Western Conference

    L.A.LakersUtah 4-1
    DenverNew Orleans 4-1
    San AntonioDallas 1-4
    PortlandHouston 2-4

  • Finale di Coppa Italia: stasera la gara che vale una stagione

    Finale di Coppa Italia: stasera la gara che vale una stagione

    Lazio e Sampdoria si giocano l’accesso alla nuova coppa Uefa

    Rossi e Mazzarri potrebbero regalare uno storico trofeo ai propri tifosi prima dell’addio, infatti i due tecnici sono in forte dubbio sulla riconferma per la prossima stagione, Mazzarri, come ha ammesso il ds della Samp Marotta, vorrebbe far il salto di categoria allenando una squadra con piu alte ambizioni, zarateRossi continua a vivere un rapporto strano con Lotito e alla fine ci potrebbe esser il divorzio. Vincere la Coppa Italia però oltre a salvare la stagione potrebbe far cambiare idea ai due allenatori. La Samp se vincesse potrebbe finire nella stessa Europa del Genoa, annullando di fatto in un sol colpo i derby persi e la classifica del campionato, col Genoa tornato avanti, pensate, dopo addirittura 32 anni. Se invece vincesse la Lazio il derby europeo sarebbe ancora più maligno. Perché la Roma in Europa non è affatto sicura di poterci arrivare, e con il 6.o posto poi, ci sarebbe l’accesso solo ai preliminari alla futura Uefa, l’Europa League. Sarà la sfida tra Zarate e Cassano, i due avranno il compito di illuminare il gioco ed esser decisivi per la propria squadra, ma un altra sfida interessante tra Palombo e Ledesma a centrocampo. Rossi recupera Pandev checassano partirà titolare al fianco di Zarate con Rocchi in panchina, Mazarri si affida alla coppia d’oro Cassano-Pazzini e dovrà sciogliere due dubbi Lucchini o Gastaldello al centro della difesa e a chi affidare la fascia destra con Raggi in vantaggio su Padalino e Stankevicius. L’ultima curiosità: le due squadre hanno vinto 4 Coppa Italia a testa ma con un uomo in comune:il Mancio, oltre ad esser un ex illustre per entrambe le squadre è riuscito a vincere 4 trofei con la Samp da giocatore e tre con la Lazio due da giocatore ed una da tecnico.

    Le probabili formazioni:

    Lazio (4-4-2): 86 Muslera, 2 Lichtsteiner, 13 Siviglia, 22 Rozehnal, 3 Kolarov, 5 Brocchi, 6 Dabo, 24 Ledesma, 18 Foggia, 10 Zarate, 19 Pandev. (1 Carrizo, 29 De Silvestri, 32 Radu, 23 Meghni, 11 Mauri, 81 Del Nero, 18 Rocchi).
    All.: Rossi.
    Sampdoria (3-5-2): 1 Castellazzi, 16 Campagnaro, 6 Lucchini, 5 Accardi, 84 Raggi, 21 Sammarco, 17 Palombo, 19 Franceschini, 46 Pieri, 99 Cassano, 10 Pazzini. (83 Mirante, 28 Gastaldello, 3 Ziegler, 20 Padalino, 88 Dessena, 23 Stankevicius, 89 Marilungo).
    All.: Mazzarri.

  • NBA playoff 2009: Cleveland in finale di Conference, show tra Nowitzki e Anthony

    NBA playoff 2009: Cleveland in finale di Conference, show tra Nowitzki e Anthony

    I Cleveland Cavaliers sono la prima squadra ad accedere alla finale di Conference sbarazzandosi di Atlanta 4-0 e senza incontrare mai difficoltà. James e soci si impongono anche in gara 4 ad Atlanta 84-74, grazie ai 27 punti, 8 rimbalzi e 8 assist dell’MvP della stagione; ci mettono il loro anche Delonte West (21 punti, 6 assist) e Mo Williams (12 LeBron Jamespunti derivanti da 4 bombe e 5 assist). Tra le linee nemiche buone prestazioni di Josh Smith e Joe Johnson che chiudono rispettivamente con 26 punti e 8 rimbalzi il primo, 18 punti, 6 rimbalzi e 7 assist il secondo. Onore comunque agli Hawks che proprio non potevano contrastare in nessun modo lo strapotere di “King James”. Ora Cleveland aspetterà la vincente della serie tra Boston ed Orlando, serie condizionata dal grande equilibrio, ferma sul 2-2 e che con ogni probabilità potrebbe durare fino a gara 7.
    Dallas esce vittoriosa da gara 4 contro Denver e tiene ancora vive le speranze di una rimonta che pare pressochè impossibile (serie sul 3-1 Nuggets). Finisce 119-117 con i tiri liberi decisivi allo scadere prima di Nowitzki (44 punti e 13 rimbalzi) e di Terry dopo (12 punti). Partita molto equilibrata, come lo era stata anche gara 3, ed Anthony che fa registrare il suo massimo in carriera in punti nei playoff (41) e catturando ben 11 rimbalzi. A fine partita si conteranno ben 7 falli tecnici e momento di tensione nel secondo quarto dopo un muso contro muso tra Anthony e Antoine Wright che stando ad alcune testimonianze avrebbe insultato il proprietario di Dallas, Mark Cuban.

    I risultati dell’11 maggio:

    Atlanta-Cleveland 74-84
    Atl Smith 26, Johnson 18, Murray 14, Pachulia 9, Williams 4
    Cle James 27, West 21, Ilgauskas 14, Williams 12, Szczerbiak 6
    Cleveland vince la serie 4-0

    Dallas-Denver 119-117
    Dal Nowitzki 44, Howard 21, Kidd 13, Terry 12, Bass 11
    Den Anthony 41, Billups 24, Smith 19, Jones 10, Nene 9
    Denver guida la serie 3-1

    Le situazioni

    Eastern Conference

    ClevelandAtlanta 4-0
    Boston-Orlando 2-2 gara 5 domani notte a Boston

    Western Conference

    L.A.Lakers-Houston 2-2 gara 5 stanotte a Los Angeles
    Denver-Dallas 3-1 gara 5 domani notte a Denver

    Primo turno

    Eastern Conference

    ClevelandDetroit 4-0
    BostonChicago 4-3
    OrlandoPhiladelphia 4-2
    AtlantaMiami 4-3

    Western Conference

    L.A.LakersUtah 4-1
    DenverNew Orleans 4-1
    San AntonioDallas 1-4
    PortlandHouston 2-4

  • NBA playoff 2009: Cleveland batte Atlanta, Denver si porta sul 2-0

    Cleveland vince agevolmente gara 1 nella semifinale di Conference contro Atlanta con il fresco vincitore del titolo di MVP della stagione James che sfodera una prestazione super (34 punti e 10 rimbalzi); non solo James però perchè Mo Williams ne mette 21. Atlanta parte bene, trascinata dalle triple di Mike Bibby (19 punti, 5/7 da tre) e dalle giocate sopra il ferro di un Josh Smith (22 punti, 6 rimbalzi), ma Cleveland, forse un po’ arrugginita nei minuti iniziali per la lunga e inconsueta inattività (8 giorni di sosta dopo il 4-0 su Detroit nel primo turno), risorge sul finire del primo quarto. La gara si spezza in due nel terzo periodo quando James segna 7 punti consecutivi che allontanano definitivamente Atlanta. Serata negativa di Joe Johnson, decisivo in gara-7 contro Miami per la qualificazione alle semifinali, impalpabile in questa serata chiusa con 11 punti in 39 minuti di gioco.
    Ad ovest erano impegnate Denver e Dallas in gara 2: i Nuggets vincono e allungano 2-0 nella serie. Trascinati da un incredibile Nowitzki (35 punti e 9 rimbalzi), i texani riescono ancora a tenere testa agli avversari per 3/4 di gara; poi Anthony e Nenè (25 punti a testa) ingranano la quarta e Dallas non riesce più a ritornare in partita.

    I risultati del 5 maggio:

    Cleveland-Atlanta 99-72
    Cle James 34, Williams 21, West 13, Ilgauskas 7, Pavlovic 7
    Atl Smith 22, Bibby 19, Johnson 11, Evans 6, Murray 5
    Cleveland guida la serie 1-0

    Denver-Dallas 117-105
    Den Anthony 25, Nene 25, Smith 21, Billups 18, Martin 12
    Dal Nowitzki 35, Terry 21, Wright 10, Bass 8, Hollins 8
    Denver guida la serie 2-0

    Le situazioni

    Eastern Conference

    Cleveland-Atlanta 1-0 gara 2 domani notte a Cleveland
    Boston-Orlando 0-1 gara 2 stanotte a Boston

    Western Conference

    L.A.Lakers-Houston 0-1 gara 2 stanotte a Los Angeles
    Denver-Dallas 2-0 gara 2 domani notte a Dallas

    Primo turno

    Eastern Conference

    ClevelandDetroit 4-0
    BostonChicago 4-3
    OrlandoPhiladelphia 4-2
    AtlantaMiami 4-3

    Western Conference

    L.A.LakersUtah 4-1
    DenverNew Orleans 4-1
    San AntonioDallas 1-4
    PortlandHouston 2-4

  • Manchester Utd in finale, piegata l’Arsenal 3-1

    Manchester Utd in finale, piegata l’Arsenal 3-1

    Il Manchester United è la prima finalista della Champions League edizione 2008/2009 battendo all’”Emirates Stadium” di Londra l’Arsenal per 3-1 con la doppietta di Cristiano Ronaldo e la rete di Park.
    Il tecnico dei “Gunners” Arsene Wenger vuole ribaltare lo 0-1 subito a Manchester e schiera i suoi secondo un 4-3-2-1 Cristiano Ronaldocon Adebayor punta centrale e supportato da Van Persie e Walcott che dovrebbe portare più vivacità in attacco; Ferguson risponde con uno schema molto simile: Rooney in attacco con Ronaldo e Park a giostrare alle sue spalle.
    Pronti via e il Manchester passa subito in vantaggio all’8′ sfruttando la prima occasione da gol della serata: cross basso dalla sinistra del fuoriclasse portoghese, svarione di Gibbs che regala la palla a Park che tutto solo contro Almunia deposita la palla in rete. Passano solo 3 minuti e i “Red Devils” raddoppiano grazie ad una violenta punizione dalla distanza calciata da Ronaldo con il portiere londinese non esente da colpe. Arsenal ko e Manchester che si limita a controllare la gara forte anche del risultato dell’”Old Trafford”.
    Nella ripresa si aspetta la reazione della squadra di casa che tarda ad arrivare, infatti al 61′ Ronaldo firma la sua personale doppietta: contropiede strepitoso della squadra ospite con il portoghese abile a recuperare palla nella propria metà campo e servire Park, quest’ultimo gira su Rooney che a sua volta la da nuovamente al Pallone d’Oro 2008 che trafigge Almunia per la seconda volta portando la sua squadra sul 3-0.
    Qui si ha la reazione d’orgoglio dell’Arsenal che arrivano al gol della bandiera al 75′ grazie ad un rigore trasformato da Van Persie e procurato da Fabregas atterrato in area da Fletcher che viene espulso perchè ultimo uomo.
    Non succede più niente e triplice fischio di Rosetti che manda il Manchester verso la finale (la seconda consecutiva) del 27 maggio a Roma, che ora attende la partita di domani sera per sapere chi tra Chelsea e Barcellona cercherà di contendergli il titolo.

    Per il tabellino clicca qui

  • Finale Coppa Italia di Lega Pro: trionfa il Sorrento

    Dopo lo 0-0 dell’andata il Sorrento grazie ad un acuto di Giampaolo si impone sulla Cremonese e alza la Coppa Italia di Lega Pro, per i campani è la prima affermazione in questa competizione. Sorrento e Cremonese danno vita ad una bella partita decisa da un lampo del “vecchio” Giampaolo e alle super parate di Spadavecchia. Per la Cremonese non è stato decisivo l’ingresso nel secondo tempo di Riganò e Colucci.

    SORRENTO – CREMONESE 1-0 (38’pt Giampaolo)

    SORRENTO:  Spadavecchia, Panarelli, Angeli, Nicodemo, De Martis, Lo Monaco, Vanin, Maiorano, Ripa, Giampaolo (35’st Biancone), Greco (14′ st Arcidiacono). A disp.: Locatelli, Minadeo, Ferrara, Hodza, Visone. All:. Simonelli
    CREMONESE: Paoloni, Vitofrancesco, Cremonesi, Fietta, Bianchi A., Argilli, Gori, Saverino, Coda (22’st Riganò), Tacchinardi (1’st Colucci), Guidetti (32’st Temelin). A disp.: Bianchi G., Davini, Favalli, Borilli. All.: Venturato
    ARBITRO: Galliano di Alessandria

    L’ALBO D’ORO – Questo l’albo d’oro della Coppa Italia di serie C, da quest’anno Coppa Italia di Lega Pro:
    1973 Alessandria; 1974 Monza; 1975 Monza; 1976 Lecce; 1977 Lecco; 1978 Udinese; 1979 Siracusa;
    1980 Padova; 1981 Arezzo; 1982 L.R. Vicenza; 1983 Carrarese; 1984 Fanfulla; 1985 Casarano; 1986 Virescit Bergamo; 1987 Livorno; 1988 Monza; 1989 Cagliari;
    1990 Lucchese; 1991 Monza; 1992 Sambenedettese; 1993 Palermo; 1994 Triestina; 1995 Varese; 1996 Empoli; 1997 Como; 1998 Alzano Virescit; 1999 Spal;
    2000 Pisa; 2001 Prato; 2002 Albinoleffe; 2003 Brindisi; 2004 Cesena; 2005 Spezia; 2006 Gallipoli; 2007 Foggia; 2008 Bassano Virtus; 2009 Sorrento.


  • Finale Coppa Italia Lega Pro: Cremonese-Sorrento senza reti

    Finale Coppa Italia Lega Pro: Cremonese-Sorrento senza reti

    Il ritorno a Sorrento sarà decisivo per l’assegnazione della Coppa

    Emiliano MondonicoLa finale d’andata di Coppa Italia di Lega Pro tra Cremonese e Sorrento è terminata 0-0. I campani, guidati da Gianni Simonelli, partono indubbiamente meglio degli avversari, dominando la prima metà del primo tempo e sfiorando il gol in 2 occasioni con una punizione di Agnelli deviata a fatica dal portiere grigiorosso Bianchi e con un’azione di Biancone che viene anticipato in extremis dallo stesso portiere.
    Allora la squadra di Emiliano Mondonico prende le misure e vanno vicini al gol prima con Guidetti che prova una semirovesciata che termina di poco a lato e poi con Gori che ci prova di testa ma la palla non entra nel sette.
    Nella ripresa è la Cremonese a cercare il gol con più insistenza ma Guidetti viene fermato dal palo e pochi minuti dopo Spadavecchia, servito da Morfeo, prova il diagonale che sfiora il legno. Poi il Sorrento controlla gli avversari senza rischiare più nulla; il ritorno è in programma allo stadio “Italia” di Sorrento il 23 aprile.
    Mondonico nel dopo partita dichiara: “Abbiamo fatto una buona partita, costringendo il Sorrento alla difensiva. Ci è mancata soltanto un pò di buona sorte. Abbiamo affrontato questa gara in un’atmosfera che mi auguro non sia per noi un ostacolo verso il raggiungimento della salvezza (mancanza dei tifosi grigiorossi sugli spalti). Possibilità per il ritorno? 50% e 50%”.
    Il tecnico rossonero Simonelli ribatte: “Abbiamo giocato bene. Sono soddisfatto: eravamo presenti e ben concentrati. Certo, se avessimo fatto almeno un gol sarebbe stato meglio, ma va bene così”.

  • Finale Viareggio: il punto del presidente CGC, le immagini della finalissima e i premi speciali.

    Il bilancio di Alessandro Palagi, presidente del CGC

    • «Una finalissima fantastica. Per i contenuti tecnici e agonistici che hanno espresso i giocatori della Juventus, ma anche quelli della Sampdoria. Grande pubblico, come da anni non si vedeva allo stadio di Viareggio. Ad un certo punto abbiamo dovuto smettere di vendere biglietti per questioni di sicurezza. Siamo soddisfatti a 360 gradi. C’è stato un grande spettacolo.
    • Una finale senza tatticismi e con la sola voglia di vincere da parte dei ragazzi in campo. Questo è il vero spirito del calcio, quello che piace alla gente. Siamo contenti di aver contribuito, grazie alla massiccia presenza della Rai, a regalare momenti di bel calcio giovanile in molte case degli italiani. Trenta ore di calcio in televisione, nessun torneo giovanile al mondo ha una tale copertura di immagini televisive e intorno a noi sta crescendo l’interesse anche oltre confine. Abbiamo contatti per cedere i diritti televisivi all’estero. Dopo 61 anni questo torneo prende nuove strade, cambia rotta».
    • La nuova formula e le novità apportate al programma del torneo hanno dato ottime risposte: «Ci siamo ringiovaniti decisamente ed il responso è stato positivo. Abbiamo cambiato abito e siamo pronti a proseguire su questa rotta anche in futuro. Dobbiamo stare al passo coi tempi e lo faremo con grande determinazione».
    • Come il 1° Golden Boy? «Marilungo della Sampdoria è il primo talento del torneo premiato attraverso una giuria di giornalisti accreditati e sotto l’egida del CGC. Lo premierò personalmente alla Domenica Sportiva. Ha battuto Daud della Juventus, un altro ragazzo che farà tanta strada. È stato il capocannoniere con otto reti e l’ultima, nella finale, è stata bellissima. Ma abbiamo visto anche un grande portiere nel blucerchiato Fiorillo: potrebbe diventare il nuovo Buffon».

    guarda gli highligths della finalissima

    I premi speciali della 61a edizione

    GOLDEN BOY: Guido Marilungo (Sampdoria)

    MIGLIOR PORTIERE: Vincenzo Fiorillo (Sampdoria)

    CAPOCANNONIERE: Ayub Daud (Juventus) con 8 reti

    GIOCATORE PIU’ GIOVANE DELLA FINALE: Alberto Libertazzi (Juventus)

    Il premio Golden Boy sarà consegnato dal presidente Alessandro Palagi domenica 1 marzo nel corso della trasmissione “La Domenica sportiva”, in onda su Raidue alle 22.30.

    Classifica marcatori finale:Daud vince ed eguaglia il record di Banchelli (8 reti)

    8 reti: Daud (Juventus)

    6 reti: D’Onofrio (Torino, 2), Iannazzo (Reggina)

    4 reti: Ferrari (Sampdoria), Immobile (Juventus)

    3 reti: Mattia Marchi (Rimini), Yakovlev (Spartak Mosca), Morbidelli (Cisco Roma), Kozak (Lazio), Destro (Inter), Minesso (Vicenza, 1), Misuraca (Palermo), Marilungo (Sampdoria)

    2 reti: Crisci (Parma), German (Queen’s Park Rangers), Bazhev (1), Kozlov e Ananindze (Spartak Mosca), Zerbo (Racing Club de Bobo), Perez (Bari), Giovio (Palermo, 1), Lamenza (Reggina), Lepri (1) e Khouma (Fiorentina, 1), Scotto e El Shaarawy (Genoa), Fagerberg (Midtjylland), Zamblera e Di Leva (Sampdoria), Kouko (Rappresentativa Serie D), Viola P. (Reggina, 1), Sola (Cisco Roma), Larrondo e Giannetti (Siena), Napoli (Inter, 1), Comi (Torino).

    1 rete: Esposito, Caldirola, Tremolada, Giacomelli, Fortunato, Daminuta, Khrin, Bocalon e Beretta (Inter), Rose, Maguire (1) e Parker (Queen’s Park Rangers), Carbonaro, Borromeo, Pitarresi e Conti (Palermo), Trifiro e Oliveira (A.P.I.A.), De Paola e Marrone (Juventus), Golasa (1), Ghadir (1) e Nassir (Maccabi Haifa), Formuso (Parma), Lorini, F. Scarsella e Cardinali (Frosinone), Suciu, Nitride e Avanzi (Torino), Markov e Misovski (Belasica), Bellomo (Bari), Alvarez, Orozco (1) e Baez (Independiente), Perazzo e Mustacchio (Sampdoria), Tattini, Pasi e Perelli (Bologna), Karimov e Shikhov (Pakhtakor), Lo Cicco, Mugelli, Caponi, Hemmy (1) e Mori (Empoli), Bigeschi, Castaldo e Romano (Siena), Martinez, Galeano, Verdun e Cabrera (Club Nacional), Ozobic (Spartak Mosca), Angelilli, Strasser, Ruggeri (1) e Ikande (Milan), De Buen (Pumas, 1), Palumbo, Tonucci e Righini (Cesena), Ricci (Vicenza), Scardina, Babbucci, Massimo e Di Stefano (Roma), Adejo e Giannattasio (Reggina), Luciani e Mallardi (Cisco Roma), Jefferson, Tagliani, Chinellato (1) e Maritato (Fiorentina), Lazckovic (1), Cermak, Uhlir, Stochl, Mudra, Kelic e Mesanovic (Dukla), D’Antoni, Taugourdeau e Palamara (Pisa), Alesci e Bernardo (New York), Igboun, Kiilerich e Albaek (Midtjylland), Bianchi, Gilardi (1), Ilari, Modolo (Rappresentativa Serie D), Parfait, Lazarevic e Boakye (Genoa), Lukaku, Diandy e Sterckx (Anderlecht), Ricci, Sciamanna (1), Luciani, De Dominicis, Tuia (1) e Sevieri (Lazio), Diabate, Camara e Ouattara (Racing de Bobo).

    Autoreti: Sperduti (Frosinone, pro Juventus), Perazzo (Sampdoria, pro Juventus).

    fonte:torneoviareggio.it

  • Finale Viareggio:è la Juve ad esultare

    JUVENTUS-SAMPDORIA 4-1 (aut.Perazzo 13°pt, Immobile 38°pt, Daud 3°st,Di Leva 38°st, Immobile 46° st)

    JUVENTUS: PINSOGLIO, DURAVIA, ARIAUDO, DE PAOLA, ESPOSITO(27°st ROSSI), MARRONE, CASTIGLIA, GIOVINCO (18°st EKDAL), IMMOBILE, DAUD.

    SAMPDORIA:FIORILLO,PATACCHIOLA, GRIECO, REGINI, MUSTACCHIO (14°ZAMBLERA), MURATORE, SORIANO,  PERAZZO, PONDACO (37° st DI LEVA), MARILUNGO(27° st LAMORTE), FERRARI.

    La 61° edizione del Torneo di Viareggio va alla Juventus.La squadra di Pea(viareggino doc) ha interpretato la finale al meglio, dominando per tutti i 90°. Inizia forte la Juve e gia dopo pochi minuti costringe Fiorillo al miracolo su Esposito, ma il gol non tarda ad arrivare con uno sciagurato rimpallo è Perazzo a battere Fiorillo. La Samp non si demoralizza e attacca a spron battuto, ha delle buone occasioni per riequilibrare l’incontro con Patacchiola e Ferrari e sembra aver in mano l’incontro. Quando tutti aspettano il pari con un contropiede micidiale il bomber Immobile fredda i doriani e porta la juve sul due a zero prima del riposo.
    Inizia la ripresa ed arriva la doccia fredda per i blucerchiati, è un capolavoro di Daud(capocannoriere del torneo) a metter la parola fine al match.La sampdoria comunque non ci sta a fare da vittima sacrificale e con grande orgoglio cerca di insidiare la difesa bianconera,ma spreca due ghiotte occasioni con Soriano e Marilungo.Al 38° però trova il gol della bandiera con una punizione del nuovo entrato Di Leva.Nel recupero è ancora Immobile a render piu grande il divario tra le due squadre.  Grande Juve insomma, i bianconeri sono sembrati sempre piu in partita ma questa finale ci regalerà tanti campioncini per il futuro.

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