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  • Finale Coppa Italia Lega Pro: Cosenza – Lumezzane. Risultato Live

    Va in scena oggi pomeriggio alle 18:30 il secondo atto, quello conclusivo, della finale di Coppa Italia di Lega Pro. Teatro dell’evento lo stadio San Vito dove i padroni di casa del Cosenza cercheranno di recuperare il 4-1 subito nella gara d’andata dal Lumezzane, reti di Daud, Emerson (doppietta) e Bradaschia per i bresciani e Porchia per i silani.
    Nessuna delle due squadre ha mai alzato il trofeo. A fine gara il presidente della Lega Pro Macalli premierà i vincitori della competizione.

    IL LUMEZZANE VINCE LA COPPA ITALIA DI LEGA PRO

    • COSENZA – LUMEZZANE 1-1 (finale)
      62′ Galabinov (L), 67′ Scotto (C)

    COSENZA (3-5-2): Ameltonis; Musca, Scognamiglio, Chianello (52′ Fanucci); Virga, La Canna, Marsili, De Rose, Maggiolini (57′ De Pascalis); Olivieri, Scotto.
    A disposizione: Gabrieli, Di Bari, Amico, Bernardi, Giardina, De Pascalis, Biancolino.
    Allenatore: Glerean.
    LUMEZZANE (4-4-2): Trini; Nicola, Checcucci (40′ Mei, 72′ Romeo), Emerson, Pini; Calliari (61′ Faroni), Grippo, Bradaschia, Lauria; Galabinov, Daud.
    Allenatore: Menichini.
    Arbitro: Carbone
    Ammoniti: De Rose (C), Emerson (L), Calliari (L)

  • Finale Coppa Italia Lega Pro: Cosenza e Lumezzane si giocano il trofeo

    Va in scena oggi pomeriggio alle 18:30 il secondo atto, quello conclusivo, della finale di Coppa Italia di Lega Pro. Teatro dell’evento lo stadio San Vito dove i padroni di casa del Cosenza cercheranno di recuperare il 4-1 subito nella gara d’andata dal Lumezzane.
    Compito davvero arduo per la squadra di Glerean che non sta attraversando un periodo felicissimo della sua stagione (sono ormai mesi che i silani faticano a fare risultato) con una situazione di classifica in campionato che ha stravolto i piani societari di inizio stagione.
    Dall’altra parte il Lumezzane di Menichini potrà controllare agevolmente le tre reti di vantaggio cercando di non prendere troppi rischi e portare così a casa la Coppa Italia.
    All’andata finì appunto 4-1 con le reti di Emerson (doppietta), Daud e Bradaschia per i bresciani, di Porchia il gol della bandiera cosentino.
    A fine partità si svolgerà la cerimonia di premiazione con il presidente di Lega Pro Mario Macalli che consegnerà il trofeo ai vincitori; si tratterebbe della prima affermazione in questa competizione per entrambe le squadre.

    Probabili formazioni COSENZA – LUMEZZANE (ore 18:30)

    COSENZA (3-5-2): Ameltonis; Musca, Scognamiglio, Chianello; Virga, La Canna, Marsili, De Rose, Maggiolini; De Pascalis, Scotto.
    A disposizione: Gabrieli, Di Bari, Amico, Bernardi, Giaridna, Olivieri, Biancolino.
    Allenatore: Glerean.
    LUMEZZANE (4-4-2): Gazzoli; Nicola, Checcucci, Emerson, Pini; Pintori, Calliari, Bradaschia, Lauria; Galabinov, Daud.
    Allenatore: Menichini.

  • Tris di Olic al Lione, Bayern Monaco in finale di Champions

    Tris di Olic al Lione, Bayern Monaco in finale di Champions

    Il Bayern Monaco è la prima finalista di questa edizione della Champions League: i bavaresi, che tornano in finale 9 anni dopo il successo di San Siro contro il Valencia, dominano allo stadio de Gerland sui padroni di casa del Lione in una partita in cui non c’è mai stata storia vincendo, meritatamente, per 3-0 e trascinati da Olic autore della tripletta che manda al tappeto i francesi.

    Senza Ribery squalificato (domani si saprà se il fantasista francese potrà giocare la finalissima), gli uomini di Van Gaal, forte dell’1-0 dell’andata, annientano la squadra allenata da Puel con estrema facilità sfiorando il gol dopo solo 2 minuti di gioco con Muller che, servito in area dal protagonista assoluto del match Olic, non inquadra la porta mandando di pochissimo a lato. I tedeschi pressano bene togliendo ossigeno al cervello dei portatori di palla francesi e si procurano numerosi spazi muovendosi in perfetta sincronia.
    Al 26′ la rete del vantaggio: l’azione parte sempre dai piedi di Robben che da in profondità per Muller, l’attaccante a sua volta serve in mezzo Olic che disorienta Cissokho e in girata mette alle spalle di Lloris. La reazione del Lione è tutta in una conclusione al volo di Bastos che spreca malamente un ottimo assist di Lisandro Lopez.

    Nella ripresa va in scena lo stesso film: Lione disorganizzato e Bayern pungente. Ci provano Schweinsteiger e Robben ma senza fortuna, a complicare la vita dei francesi ci si mette anche Cris che si fa espellere in maniera ridicola da Busacca: il difensore viene prima ammonito e poi applaude ironicamente il direttore di gara che gli sventola il secondo giallo mandandolo negli spogliatoi. E con una voragine lasciata in difesa i bavaresi dilagano: al 66′ Olic fa 2-0, poi chiude i conti 11 minuti più tardi con un perfetto colpo si testa su assist di Lahm. Nel finale Altintop sfiora il poker.
    Da elogiare l’incitamento nonostante l’eliminazione e la brutta sconfitta, anche sul punteggio di 3-0, dei tifosi francesi verso i propri beniamini che comunque si possono ritenere soddisfatti per aver centrato per la prima volta nella loro storia la semifinale di Champions League.

    Il Bayern stacca così il biglietto per Madrid, teatro della finale, e aspetta di conoscere la sua avversaria in finale. Sarà l’Inter di Mourinho o il Barcellona di Messi? I nerazzurri partono con il vantaggio di 3 reti a 1 conquistato a San Siro nella gara di andata. Per la risposta bisognerà attendere ancora un giorno.

    Il tabellino
    LIONE – BAYERN MONACO 0-3
    26′ Olic, 66′ Olic, 77′ Olic
    LIONE (4-2-3-1): Lloris; Reveillere, Cris, Boumsong, Cissokho (46′ Gomis); Gonalons, Makoun; Govou, Delgado (67′ Pjanic), Bastos; Lisandro (79′ Ederson).
    A disposizione: Vercoutre, Anderson, Gassama, Kallstrom.
    Allenatore: Puel.
    BAYERN MONACO (4-4-2): Butt; Lahm, Van Buyten (46′ Demichelis), Badstruber, Contento; Robben (75′ Klose), Van Bommel, Schweinsteiger (78′ Alaba), Altintop; Muller, Olic.
    A disposizione: Rensing, Gorlitz, Gomez.
    Allenatore: Van Gaal.
    Arbitro: Busacca
    Ammoniti: Gonalons (L), Altintop (B)
    Espulsi: Cris (L)

  • Coppa Italia: La Roma perde ma va in finale. All’Udinese non basta l’1-0

    Coppa Italia: La Roma perde ma va in finale. All’Udinese non basta l’1-0

    Una grande Udinese non riesce a ribaltare il risultato della gara d’andata e permette alla Roma, nonostante la sconfitta per 1-0, di accedere in finale di Coppa Italia. Un semifinale giocata ad altissima intensità agonistica per gli uomini di Marino che meritavano qualcosa in più da questa gara; i giallorossi con Totti, Vucinic, Juan e Pizarro in panchina, tengono bene il campo durante tutto il primo tempo giocato più per difendere il 2-0 dell’andata che ad offendere. L’Udinese però nella prima parte di gara non ci crede come nel secondo tempo e infatti le due squadre vanno a riposo senza che una delle due prenda il sopravvento sull’altra.

    La ripresa è totalmente in mano ai friulani che scendono in campo con altro piglio: Di Natale spreca da ottima posizione, Pepe non è fortunato nella sua conclusione e Burdisso rischia di farsi un’autorete. Ranieri capisce il momento critico per la sua squadra e corre ai ripari richiamando Toni e Faty inserendo Menez e Tonetto. Marino fa altrettanto rischiando il tutto per tutto manadando in campo Corradi.
    Gli ultimi 20 minuti sono da assedio ma ai padroni di casa manca lo spunto vincente: la svolta potrebbe arrivare a 10 dal termine quando Sanchez brucia Riise e batte Julio Sergio. La Roma resta pure in dieci per l’espulsione di Cassetti, il pubblico del Friuli s’infiamma e spinge la proprio squadra alla ricerca della seconda rete che potrebbe prolungare la gara ai supplementari ma il palo prima e il volto di Julio Sergio poi sulla conclusione di Inler dalla distanza sbarrano la strada ai desideri di finale bianconeri.
    L’ultimo sussulto arriva dai piedi di Pepe che di destro al volo non inquadra la porta a due passi dal portiere giallorosso.

    La Roma approda così in finale di Coppa Italia dove ad attenderla ci sarà l’Inter di Mourinho: ironia della sorte la data è di quelle storiche, il 5 maggio all’Olimpico. Brutti ricordi per i nerazzurri che in quella data e in quello stadio persero malamente lo scudetto del 2002 battuti dalla Lazio a favore della Juventus.
    Si tratta della quinta volta in sette anni che le due squadre si incontrano in finale di Coppa Italia con 2 affermazioni a testa (2005, 2006 Inter – 2007, 2008 Roma).

    Il tabellino
    UDINESE – ROMA 1-0
    81′ Sanchez
    UDINESE (4-4-2): Handanovic, Ferronetti (71′ Corradi), Zapata, Lukovic, Pasquale; Isla, Sammarco (27′ Inler), Asamoah, Pepe; Sanchez, Di Natale.
    A disposizione: Belardi, Domizzi, Cuadrado, Badu, Floro Flores.
    Allenatore: Marino.
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio, Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; De Rossi, Faty (65′ Tonetto); Taddei, Baptista (80′ Vucinic), Brighi; Toni (60′ Menez).
    A disposizione: Doni, Juan, Pizarro, Totti.
    Allenatore: Ranieri
    Arbitro: Luca Banti
    Ammoniti: Cassetti (R), Sanchez (U)
    Espulsi: Cassetti (R)

  • Masters Series: Nadal da record. Sesta vittoria di fila a Montecarlo

    Rafa Nadal ritorna a vincere un torneo dopo 11 mesi, ultima vittoria a Roma quasi un anno fa. Con questa vittoria lo spagnolo di Manacord diventa il primo tennista della storia ad aggiudicarsi un torneo per sei edizioni consecutive.

    E’ stata una finale senza storia, durata appena 85 minuti e vinta da Rafael Nadal su Fernando Verdasco con un umiliante 6-0 6-1. Nadal ha interpretato la gara in modo perfetto, scoraggiando da subito Verdasco che non è mai riuscito ad entrare in partita. Verdasco ha tenuto soltanto il primo game del secondo set, in mezzo due parziali devastanti di 6 game consecutivi vinti da Nadal che ha chiuso con 16 vincenti e 14 errori gratuiti contro i 14 vincenti e i 32 errori non provocati dell’avversario. Nel secondo parziale qualcosa in più si vede, ma neanche tanto. Un paio di game lunghi, tirati, ai vantaggi. Uno è il terzo, lungo quasi dieci minuti, l’altro il sesto, ma poi lo spazio è tutto per  Rafa che chiude con un perentorio diritto vincente lungo linea che gli dà la possibilità di sdraiarsi sulla terra del Country Club in preda a un’esultanza e a una commozione che sa proprio di liberazione.

    Per Nadal si tratta del 37esimo titolo della carriera, del 16esimo Masters 1000, tanti quanti ne ha vinti Roger Federer, uno in meno del recordman assoluto che è Andre Agassi. Nadal ha vinto 6 volte Montecarlo, 4 volte Roma, 2 volte Indian Wells, 2 volte l’Open del Canada, una volta Amburgo e una volta Madrid.

  • Finale Coppa Italia Lega Pro: Lumezzane – Cosenza. Risultato Live

    Tra qualche minuto andrà in scena al Nuovo Stadio Comunale di Lumezzane la finale d’andata di Coppa Italia di Lega Pro tra i padroni di casa e il Cosenza del nuovo tecnico Glerean. I silani stanno attraversando un periodo buio della loro stagione e un risultato positivo potrebbe riaccendere quela fiammella che in questo momento manca per concludere al meglio il campionato (attualmente settimi) ottenendo un piazzamento playoff e conquistare il primo titolo della storia del club divenendo la prima squadra calabrese a vincere il trofeo.
    Se il Cosenza naviga in acque tempestose, al contrario il Lumezzane di mister Menichini, quinto in classifica e in piena lotta playoff ma reduce dalla sconfitta di Monza, sta facendo un gran campionato dimostrato anche dall’eliminazione dalla Coppa Italia nelle semifinali del più quotato Varese.
    Il ritorno è in programma al San Vito di Cosenza il 28 aprile.

    LUMEZZANE – COSENZA 4-1 (finale)
    20′ Daud (L), 33′ rig Emerson (L), 40′ Bradaschia (L), 61′ Porchia (C), 90′ Emerson (L)

    LUMEZZANE (4-4-2): Gazzoli; Nicola (79′ Romeo), Checcucci, Emerson, Pini; Pintori (85′ Formiconi), Calliari, Bradaschia, Lauria; Galabinov, Daud.
    Allenatore: Menichini.
    COSENZA (3-5-2): Ameltonis; Musca, Ungaro, Scognamiglio; Bernardi, De Rose, Giardina, Virga (46′ Danti), Chianello; De Pascalis (58′ Porchia), Scotto (49′ Biancolino).
    Allenatore: Glerean.
    Ammoniti: De Rose (C), Pintori (L), Porchia (C)

  • Finale Coppa Italia Lega Pro: il Cosenza va a Lumezzane

    Si gioca oggi alle 18 al Nuovo Stadio Comunale di Lumezzane la finale d’andata di Coppa Italia di Lega Pro tra i padroni di casa e il Cosenza del nuovo tecnico Glerean. I silani stanno attraversando un periodo buio della loro stagione e un risultato positivo potrebbe riaccendere quela fiammella che in questo momento manca per concludere al meglio il campionato (attualmente settimi) ottenendo un piazzamento playoff e conquistare il primo titolo della storia del club divenendo la prima squadra calabrese a vincere il trofeo.
    Se il Cosenza naviga in acque tempestose, al contrario il Lumezzane di mister Menichini, quinto in classifica e in piena lotta playoff ma reduce dalla sconfitta di Monza, sta facendo un gran campionato dimostrato anche dall’eliminazione dalla Coppa Italia nelle semifinali del più quotato Varese.
    Il ritorno è in programma al San Vito di Cosenza il 28 aprile.

    Probabili formazioni LUMEZZANE – COSENZA (ore 18:00)

    LUMEZZANE (4-4-2): Gazzoli; Formiconi, Checcucci, Emerson, Pini; Pintori, Calliari, Bradaschia, Lauria; Galabinov, Daud.
    COSENZA (4-4-2): Gabrieli; Bermardi, Scognamiglio, Porchia, Chianello; Virga, De Rose, Giardina, La Canna; Biancolino, Danti.
    A disposizione: Ameltonis; Ungaro, Fanucci; Olivieri, Marsili, De Pascalis; Scotto.
    Allenatore: Glerean.

  • Coppa Italia Lega Pro: Cosenza in finale, battuto il Gubbio 2-0

    Coppa Italia Lega Pro: Cosenza in finale, battuto il Gubbio 2-0

    E’ il Cosenza la prima finalista della Coppa Italia di Lega Pro edizione 2009-2010: al San Vito nella gara di ritorno i Lupi rossoblu riescono a ribaltare il risultato dell’andata, persa 2-1, rifilando un secco 2-0 al Gubbio che ridà morale e fiducia dopo le ultime prestazioni in campionato tutt’altro che esaltanti. Vittoria che regala ai silani per la prima volta nella loro storia la finale di questa competizione.

    Dopo un primo tempo abbastanza noioso (unica azione degna di nota la traversa di Danti) con la squadra di Toscano in avanti per cercare di agguantare il vantaggio e il Gubbio del tecnico Torrente che rimane sulla difensiva a creare un muro invalicabile, la ripresa è piacevole e riserva non poche emozioni. La gara cambia con l’ingresso in campo del fantasista montenegrino Olivieri, quasi mai utilizzato quest’anno da Toscano, al posto dell’evanescente Scotto e che si rende protagonista in occasione dei due gol.
    Al 48′ Olivieri serve un pallone invitante a Chianello che resiste ad un avversario entrando in area di rigore e trafigge il portiere Lamanna. Basterebbe questo gol a qualificare il Cosenza ma all’88’ ci pensa Scognamiglio a mettere il risultato al sicuro siglando di testa il gol del definitivo 2-0 su un calcio d’angolo calciato dal montenegrino.

    Il Cosenza ora attende la semifinale tra Varese e Lumezzane in programma domani alle 18:30 per conoscere l’avversaria che affronterà in finale; il Lumezzane all’andata si impose per 1-0.

    Il tabellino
    COSENZA – GUBBIO 2-0
    48′ Chianello, 88′ Scognamiglio
    COSENZA (3-4-3): Ameltonis; Musca, Di Bari, Scognamiglio; Bernardi, De Rose, Roselli, Chianello (63′ Virga); La Canna, Scotto (46′ Olivieri), Danti.
    A disposizione: Gabrieli, Fanucci, Giardina, Marsili, Virga, Olivieri, Viscardi
    Allenatore: Toscano
    GUBBIO (4-4-2): Lamanna, Anania (87′ Fiumana), Briganti, Boisfer, Bruscagnin, Marconi, Gomez (79′ Duraneti), Sandreani, Perez, Taddei (53′ Bertinelli), Gonzales.
    A disposizione: Marinelli, Allegrini, Gaggiotti, Fiumana, Manzo, Bertinelli, Duraneti.
    Allenatore: Torrente
    Ammoniti: Danti (C)

  • Carling Cup: al Manchester United derby e finale, Rooney condanna il City di Mancini

    Non ce l’ha fatta il Manchester City a centrare l’impresa di accedere alla finale di Carling Cup dopo 24 lunghi anni dall’ultimo trionfo. All’Old Trafford i Citizens sono stati battuti nel derby dai cugini dello United che hanno capovolto il 2-1 dell’andata rispondendo con un secco 3-1. Le reti, tutte nella ripresa, portano le firme di Scholes (51′) che porta i Red Devils in vantaggio per poi giungere al raddoppio con Carrick (71′); il discorso qualificazione viene riequilibrato dal grande ex della gara Tevez che accorcia le distanze ad un quarto d’ora dal termine ma al 90′ arriva la doccia gelata per Mancini con Rooney che regala a Ferguson la finale di Wembley contro l’Aston Villa il prossimo 28 febbraio.

    Manchester United – Manchester City 3-1
    51′ Scholes (MU), 71′ Carrick (MU), 76′ Tevez (MC), 90′ Rooney (MU)

  • Euro 2012: finale a Kiev, gara d’apertura a Varsavia

    Si giocherà a Kiev l’1 luglio la finale dei prossimi Europei che si terranno nel 2012 in Polonia e Ucraina; questo quanto decretato dalla Uefa che ha stabilito anche Varsavia città che ospiterà la gara d’apertura (9 giugno) della rassegna continentale.
    Ancora non è stato varato il calendario ma in compenso sono state già designate le 8 città (4 in Ucraina e 4 in Polonia) che saranno sede delle gare: le ucraine Kiev, Donetsk, Lviv e Kharkiv e le polacche Varsavia, Danzica, Poznan e Wroclaw.

    Polonia e Ucraina avevano battuto la concorrenza dell’Italia che era, sulla carta, la maggiore indiziata per ospitare gli Europei del 2012. Una vera e propria beffa per il calcio nostrano.