Tag: filippo pozzato

  • GP di Harelbeke: Vince Fabian Cancellara, Daniel Oss terzo

    GP di Harelbeke: Vince Fabian Cancellara, Daniel Oss terzo

    Lo svizzero Fabian Cancellara vince il Gp di Harelbeke, sesta prova del World Tour 2013 di ciclismo che tradizionalmente apre il periodo delle grandi classiche del Nord. Oggi non c’era proprio nulla da fare contro il diretto di Berna che colleziona il terzo successo personale in questa corsa molto dura che ha visto fra i protagonisti anche un ottimo Daniel Oss che si è piazzato alla fine in  terza posizione con Peter Sagan in seconda posizione. Lo sconfitto di giornata è ovviamente il campione nazionale belga Tom Boonen, vincitore la passata edizione, che non ha saputo tenere le ruote dello svizzero nel momento clou della corsa e fallendo il sesto sigillo personale in questa durissima classica del Nord.

    Fabian Cancellara ©Bryn Lennon/Getty Images
    Fabian Cancellara ©Bryn Lennon/Getty Images

    La corsa è vissuta sulla tattica messa in atto dalle due formazioni più forti, l’Omega Pharma di Tom Boonen e Sylvain Chavanel e la Cannondale dello slovacco Peter Sagan. Proprio l’Omega Pharma non saputo comandare bene la corsa individuando come uomo di punta Tom Boonen tralasciando il francese Chavanel ed aiutando quest’ultimo quando ormai la corsa era andata. Fantastico Cancellara che ha tenuto a distanza da solo i cinque inseguitori: Chavanel, Sagan, Oss, Thomas e Langeveld  che non hanno potuto nulla nemmeno unendo le forze facendo le prove generali in vista del Giro delle Fiandre dove si presenterà come favorito numero uno dopo la sfortuna dell’anno scorso con la caduta che gli condizionò tutto l’inizio di stagione 2012.

    Ottima prova in casa Italia del 26enne del team BMC Daniel Oss protagonista e sempre davanti, una prova che deve fare credere assolutamente nelle proprie potenzialità in vista delle prossime classiche, Giro Delle Fiandre e Parigi – Roubaix su tutte, bene anche Luca Paolini mentre molto deludente Filippo Pozzato, mai davanti e sempre nelle retrovie.

    Ordine d’arrivo

    1 Fabian CANCELLARA SUI RLT      5 37’20”
    2 Peter SAGAN
    SVK CAN          59”
    3 Daniel OSS
    ITA BMC          59”
    4 Geraint THOMAS GBR SKY          59”
    5 Sebastien LANGEVELD ITA FDJ          59”
    6 Sylvain CHAVANEL GBR OPQ          59”
    7 Tom BOONEN BEL OPQ          2’17”
    8 Luca PAOLINI ITA KAT          2’17”
    9 Edvald BOASSON HAGEN NOR SKY          2’17”
    10 Sebastien TURGOT FRA SKY          2’17”
  • Slalom di Ventoso, cade Cavendish. Hesjedal sempre in rosa

    Slalom di Ventoso, cade Cavendish. Hesjedal sempre in rosa

    Lo spagnolo del team Movistar Francisco Ventoso conquista la nona tappa della corsa rosa in uno sprint rocambolesco fatto di cadute in cui lo spagnolo è stato uno dei pochi velocisti a salvarsi.

    Finale mozzafiato a Frosinone con la caduta ai meni 300m dall’arrivo causata da Pippo Pozzato in cui a farne le spese sono stati sia il campione del Mondo Mark Cavendish che l’australiano Matthew Goss.

    Doveva essere una tappa tranquilla quella che portava i corridori da San Giorgio del Sannio a Frosinone, 166 km pianeggianti con dei saliscendi insidiosi negli ultimi 10 km. L’inizio di tappa è caratterizzato dalla fuga di tre uomini, partita già al km 2 di corsa e che vede protagonisti Pierre Cazaux, della Euskaltel Euskadi, Brian Bulgac, della Lotto Belisol, e Martijn Keizer, della Vacansolei. La fuga, tenuta sotto controllo fin dai primi km di corsa dal Team Sky, ha un vantaggio massimo di 4’11” e, dai 28 all’arrivo, vede protagonista solitario l’olandese della Vacansoleil, Keizer che viene però ripreso ai meno 17 dal traguardo.

    A movimentare il finale di tappa ci pensa lo spagnolo “Purito” Rodriguez che attacca ai meno 8 dall’arrivo, l’attacco del capitano del team Katusha costringe i big a muoversi con Kreuziger, Pozzovivo e Basso nelle prime posizioni. A 2 km dall’arrivo il gruppo è compatto, davanti c’è la GreenEdge a fare il ritmo per Goss, subito dietro c’e’ anche il team Sky per Cavendish. Ai meno 300 metri dall’arrivo, il capitombolo generale che segna lo sprint: segnalata perfettamente dall’organizzazione della corsa, c’è una curva secca a sinistra, che va presa in un certo modo per evitare rischi inutili. I primi passano, poi però Pozzato sbaglia traiettoria e tampona Goss, che si ritrova per terra in un attimo. Stessa fine capita anche a Cavendish e ai fratelli Haedo. Ventoso è l’unico dei velocisti importanti che riesce ad evitare la caduta vincendo lo sprint su un bravissimo Fabio Felline (Androni-Venezuela), terzo chiude Giacomo Nizzolo, del Team RadioShack.

    Ryder Hesjedal ©Luk Beines/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Ventoso: “Con un gruppo molto numeroso io faccio fatica, ma al termine di una tappa come quella di oggi tutto cambia. Sono uscito bene dall’ultima curva e ho avuto lo spunto migliore. Visconti lo aveva previsto: mi aveva detto che oggi avrei vinto. Ringrazio ovviamente la squadra, sono molto, molto contento. I rischi alla fine? Credo che la gente non guarda bene la cartina; era segnalata benissimo

    Tutto invariato in classifica generale con il canadese del team Garmin Ryder Hesjedal (settimo al traguardo) che conserva la maglia rosa con 9” su Rodriguez e 15 su Tiralongo. Si attendono però scossoni nella decima tappa, quella che porterà la carovana da Civitavecchia ad Assisi per un totale di 186 km: arrivo in salita con gli ultimi 4 km molto impegnativi. C’è subito il Muro di San Damiano, 1500 metri all’11% con punte del 15%. E poi l’ultimo chilometro in pavé alla media dell’8,5%.

    Classifica Generale

    1 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    20:25:28

    2 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    +9

    3 Paolo Tiralongo  ITA TEAM ASTANA

    +15

    4 Roman KREUZIGER  CZE TEAM ASTANA

    +35

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +40

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +40

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +45

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +46

    9 Frank SCHLECK  LUX RADIOSHACK – NISSAN

    +48

    10 Eros CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +52

  • Impresa Rubiano a Porto S.Elpidio, Malori in rosa

    Impresa Rubiano a Porto S.Elpidio, Malori in rosa

    Il colombiano Miguel Angel Rubiano ha vinto la sesta tappa del Giro 2012 grazie ad una azione spettacolare partita sin dai primi km della tappa, secondo e nuova maglia rosa, l’italiano della Lampre Adriano Malori con il polacco  Michal Golas, a completare il podio di una delle tappe più belle della storia del Giro.

    L’ultima volta che l’arrivo della corsa rosa fu a Porto S.Elpidio s’impose Mario Cipollini nel 1992, ma oggi le ruote veloci non hanno avuto scampo con Rubiano, autore di una vera e propria impresa.

    Lo scalatore dell’Androni-Venezuela è il promotore della fuga di giornata assieme a Michal Golas, Pablo Lastras e Cesare Benedetti con la Liquigas di Ivan Basso e la Farnese Vini a tirare la fuga. Il primo ad arrendersi dei fuggitivi è lo sfortunatissimo Pablo Lastras che al km 92 è autore di una rovinosa caduta che lo costringe al ritiro. A 62 km dal traguardo sono otti i corridori in fuga: Malori, Dyachenko, Bauer,  Smukulis, Rubiano Chavez, Golas, Benedetti e Roberts con il gruppo della maglia rosa distanziato di oltre sei minuti. Il colombiano Chavez si dimostra il più pimpante degli attaccanti conquistando tutti i gran premi di montagna presenti sul percorso e riuscendo a fare una netta selezione fra gli attaccanti. Dietro è la Farnese Vini di Pippo Pozzato che detta il ritmo con la maglia rosa del lituano Navardauskas completamente in crisi e fuori gara. Lo sforzo di Pozzato è inutile e forse partito con un colpevole ritardo considerata la durezza del percorso già conosciuto agli appassionati della Tirreno – Adriatico, corsa sottotono da parte dei big, a eccezione della Liquigas di Ivan Basso, che si è preso la responsabilità di tenere l’andatura del gruppo fino alla salita del passo della Cappella.

    Adriano Malori ©Luk Beines/AFP/GettyImages

    Rubiano è ormai imprendibile e sul lungomare di Porto S.Elpidio si gode la vittoria più bella della sua carriera, dietro è battaglia durissima fra Adriano Malori e Golas che viene vinta dall’azzurro allo sprint conquistando anche, grazie agli abbuoni, la prima maglia rosa italiana di questa edizione del Giro.

    Le dichiarazioni di Rubiano all’arrivo: “Una tappa bellissima, ho gestito molto bene la fuga. Prima pensavo solo ai Gpm, dopo l’ultimo ho avuto un po’ paura del ritorno del gruppo, ma conoscevo queste strade, ho abitato a Montegranaro tanti anni, ho rischiato ed e’ andata bene

    E quelle della nuova maglia rosa Adriano Malori: “Sono molto contento, ho preso la fuga buona e ho fatto una fatica bestiale. Ma quando mi hanno detto che potevo conquistare la maglia rosa ho dato veramente tutto. Non vedevo piu’ la strada ma che emozione!

    E da domani arrivano le salite, con il doppio arrivo in salita prima a Rocca di Cambio e poi, domenica, su Lago Laceno.

    Ordine d’arrivo

    1 Miguel RUBIANO CHAVEZ  Col ANDRONI – VENEZUELA

    5:38:30

    2 Adriano MALORI  Ita LAMPRE ISD

    +1:10

    3 Michal GOLAS  Pol OMEGA PHARMA

    +1:10

    4 Alexsandar DYACHENKO  Kaz TEAM ASTANA

    +1:10

    5 Cesare BENEDETTI  Ita NETAPP

    +1:10

    Classifica Generale

    1 Adriano MALORI  Ita LAMPRE ISD

    20:25:28

    2 Michal GOLAS  Pol OMEGA PHARMA

    +15

    3 Ryder HESJEDAL  Can GARMIN – BARRACUDA

    +17

    4  Miguel RUBIANO CHAVEZ  Col ANDRONI – VENEZUELA

    +30

    5 Christian VANDELVELDE  Usa GARMIN – BARRACUDA

    +32

    6 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  Spa KATUSHA TEAM

    +36

    7 Peter STETINA  Usa GARMIN – BARRACUDA

    +37

    8 Moreno FERNANDEZ DANIEL  Spa KATUSHA TEAM

    +39

    9 Enrico GASPAROTTO  Ita TEAM ASTANA

    +39

    10 Luke ROBERTS  Aus SAXO BANK

    +41

  • Giro d’Italia, al via domani da Herning. Scarponi e Kreuziger i favoriti

    Giro d’Italia, al via domani da Herning. Scarponi e Kreuziger i favoriti

    Partirà domani da Herning (Danimarca), con una cronometro l’edizione numero 95 della corsa rosa. Un edizione, quella 2012 del Giro d’Italia, che in molti considerano non troppo dura e selettiva rispetto agli anni precedenti.

    Infatti gli organizzatori hanno optato per una corsa che possa rappresentare interesse giorno dopo giorno anche se non mancano le tappe veramente cruciali, una su tutte, la tappa di Pampeago dove molto probabilmente si deciderà il tutto.

    Tanti i big del ciclismo nazionale ed internazionale presenti in Danimarca dove si è scelti di partire quest’anno più per ragione puramente economiche che per vere e proprie ricorrenze storiche come d’abitudine nelle partenze della corsa rosa. Le punte italiane per la vittoria finale sono rappresentate dal capitano della Lampre Michele Scarponi, che partirà con il numero 1 per la vittoria a tavolino dell’anno scorso causa la squalifica di Alberto Contador ed Ivan Basso che non ha vissuto un inizio di stagione sicuramente facile. Altro nome illustre alla partenza è quello del maggiore dei fratelli lussemburghesi  Frank Schleck che cercherà di mettere un sigillo importante in una delle corse più prestigiose al mondo come il ceco Roman Kreuziger, capitano dell’Astana ed atteso alla definitiva consacrazione dopo la maglia bianca di miglior giovane conquistata nel 2011.

    I protagonisti della corsa rosa ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Outsider di lusso sono il francese John Gadret (terzo la passata stagione), gli spagnoli “Purito” Rodriguez  e Mikel Nieve ed il nostro Damiano Cunego anche se il principino di Cerro Veronese, forse dovrebbe definitivamente puntare alle vittorie di tappa. La BMC orfana di Cadel Evans punterà sulle vittorie di tappa con l’ex campione del mondo Thor Hushovd ed il nostro Alessandro Ballan mentre le volate vedranno la lotta fra il campione del Mondo Mark Cavendish e lo statunitense Tyler Farrar con terzo incomodo il nostro Sasha Modolo anche se, l’inizio del 2012 per il velocista azzurro, è stato un po’ incolore.

    Altri italiani al via che potrebbero lasciare il segno nella corsa rosa sono ovviamente Pippo Pozzato, reduce da un ottima campagna primaverile sulle Ardenne dove è mancata solamente la vittoria ma anche Domenico Pozzovivo che tenterà di sorprendere i big in salita.

  • Giro d’Italia 2012, addio maglia verde, c’è l’azzurro

    Giro d’Italia 2012, addio maglia verde, c’è l’azzurro

    Sono state presentate oggi le nuove maglie del Giro d’Italia edizione 2012 che partirà con un cronoprologo da Herning, in Danimarca il 5 maggio.

    È l’attrice Giorgia Wurth (Ex, Box office, Femmine contro Maschi, Maschi contro Femmine), la madrina della presentazione delle nuove casacche della corsa rosa, in una serata di gala al Just Cavalli Cafè di Milano alla presenza di Mario Cipollini, Filippo Pozzato, dei grandi nomi di Rcs Sport, della Gazzetta dello Sport e di alcuni grandi sponsor. Nuove casacche che hanno lasciata qualche perplessità ai tifosi più nostalgici.

    Infatti il simbolo del miglior scalatore non sarà più rappresentato dal colore verde, ma sarà l’azzurro a tingere il simbolo del corridore più forte in salita della corsa rosa. Resta ovviamente il rosa per il primato nella classifica generale mentre, come un anno fa, la maglia bianca premierà il miglior giovane (nato dopo il primo gennaio 1987) e quella rossa la classifica a punti.

    Le perplessità sono quindi molte fra i tanti tifosi, infatti se si poteva capire il cambio dalla fantastica (per chi vi scrive) maglia ciclamino con quella rossa per simboleggiare i 150 anni d’unità italiana, abbinandola appunto con il verde della classifica di miglior scalatore ed il bianco di miglior giovane formando di fatto la bandiera italiana, non si comprende perché sostituire adesso la maglia verde con l’azzurra che fino all’anno scorso rappresentava il primato nell’intergiro. Inoltre sia la maglia rossa che quella azzurra risultano essere poco distinguibili all’interno del gruppo, a differenza del colore ciclamino e del verde, due colori che vengono utilizzati pochissimo dalle squadre. Da questo punto di vista, e meno male solo per questo, il tradizionalismo francese del Tour de France ha tanto da insegnare agli organizzatori della corsa rosa, infatti cosa sarebbe il primato di miglior scalatore in Francia senza la fantastica, pittoresca ed originalissima “maglia a Pois”?

    Pagina Facebook Giro d’Italia

  • Parigi – Roubaix, poker di Tom Boonen. Alessandro Ballan terzo

    Parigi – Roubaix, poker di Tom Boonen. Alessandro Ballan terzo

    Il belga dellOmega-Quick Step Tom Boonen vince per la quarta volta in carriera la Parigi – Roubaix con un azione da assoluto dominatore relegando al ruolo di vere e proprie comparse tutti i suoi avversari.

    Quarta Roubaix per l’ex campione del Mondo, che è il dominatore di questo inizio di stagione dopo le vittorie alla Gand – Wevelgem  ed al Giro delle Fiandre della scorsa settimana. Peccato per la prestazione dei due italiani più in forma del momento, Pippo Pozzato ed Alessandro Ballan che si sono lasciati sfuggire l’occasione di seguire Boonen nel momento dell’attacco decisivo del belga.

    Infatti ai meno 55km dall’arrivo, Pozzato e Boonen si staccano dal gruppo con Ballan ed il compagno di squadra di  Tom Boonen, l’olandese Terpstra gli unici a tenere testa ai due. Tre km dopo, prima di uno dei tratti di pavé più duri di tutta la corsa, Terpstra si piazza davanti con Boonen subito a ruota, Pozzato e Ballan litigano per chi deve andare a chiudere il buco facendosi beffare dal duo dell’Omega-Quick Step che piazza l’allungo decisivo. Sfruttato il lavoro di Terpstra, Boonen si mette in proprio ammazzando di fatto la gara e raggiungendo in solitaria il velodromo di Roubaix a braccia alzate. Il podio viene completato dal francese Turgot che beffa di pochi centimetri Alessandro Ballan. Belle prestazioni di Matteo Tosatto che chiude alla fine in settima posizione e di Luca Paolini, undicesimo.

    Tom Boonen ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Quella messa in atto da Boonen è una delle imprese più belle di tutte le 110 edizioni della corsa sul pavé, chissà cosa sarebbe successo se lo svizzero Fabian Cancellara non fosse caduto al Fiandre la scorsa settimana anche se, con un Boonen del genere, anche per il treno di Berna sarebbe stata molto dura tenere la ruota della bici del belga che sul pavé parigino, sembrava una vera e proprio moto.

    Ordine d’arrivo   

    1 Tom Boonen Bel
    2 Sebastien Turgot Fra
    3 Alessandro Ballan Ita
    4 Juan Antonio Flecha Spa
    5 Niki Terpstra Ola
    6 Lars Boom Ola
    7 Matteo Tosatto Ita
    8 Matthew Hayman Aus
    9 Johan Van Summeren Ola
    10 Marten Wynants Bel
  • Giro delle Fiandre, Tom Boonen concede il tris. Pozzato secondo

    Giro delle Fiandre, Tom Boonen concede il tris. Pozzato secondo

    Il belga dellOmega-Quick Step Tom Boonen vince per la terza volta in carriera una delle corse monumento di tutto il panorama ciclistico mondiale e cioè il Giro delle Fiandre che vede grandi protagonisti anche i corridori italiani, con Filippo Pozzato secondo e Alessandro Ballan terzo.

    l’ex campione del Mondo, dopo aver vinto il GP di Harelbeke (considerato da molti il piccolo Giro delle Fiandre), e la Gand – Wevelgem la scorsa settimana, si dimostra il corridore più in forma del momento rintuzzando alla grande i ripetuti attacchi dei due ciclisti italiani. Peccato per l’altro favorito di giornata, lo svizzero Fabian Cancellara, rimasto coinvolto in una caduta a 68 km dall’arrivo e costretto al ritiro.

    La corsa si sviluppa in maniera abbastanza tranquilla fino ai meno 35km dall’arrivo quando sul Paterberg si avvantaggiano Paolini, Boonen, Pozzato, Ballan, con lo slovacco della Liquigas, Peter Sagan, che rimane indietro insieme al norvegese Edvald Boasson Hagen a causa di una caduta. Il team Sky riesce a riportare Boasson Hagen nel gruppo principale, ma il norvegese deve alzare bandiera bianca sul Quaremont, il penultimo muro di giornata, dove a fare la differenza è Alessandro Ballan che riesce a staccare il gruppo con i soli Pozzato e Boonen a rimanere sulle sue ruote. A 13 km dall’arrivo ecco l’ultimo muro rappresentato dal Paterberg, una salita di 400m già affrontata nel corso delle gara con una pendenza massima del 20%, Pozzato tenta l’allungo Ballan resiste ma anche Boonen riesce a tenere mettendo le basi per la vittoria finale. Infatti il gruppo dietro non riesce più a recuperare i tre fuggitivi, Ballan tenta di sorprendere Boonen all’ultimo km, ma il belga controlla da padrone la situazione alzando le braccia al cielo in una volata senza storia. Pozzato si piazza al secondo posto con forse qualche rimpianto di non aver deciso di attaccare in contropiede dopo l’allungo di Ballan all’ultimo km e credendo di battere Boonenin volata.

    Boonen con Pozzato e Ballan ©DIRK WAEM/AFP/Getty Images

    Per Tom Boonen è il terzo Giro delle Fiandre in carriera, il belga è l’assoluto dominatore di questo inizio di stagione con la piacevole sorpresa rappresentata dall’ormai sicura competitività ritrovata dal ciclismo italiano nelle classiche con le belle prestazioni di Pozzato e Ballan oggi e di Vincenzo Nibali alla Milano – Sanremo.

    Ordine d’arrivo   

    1 Tom Boonen Bel
    2 Filippo Pozzato Ita
    3 Alessandro Ballan Ita
    4 Greg Van Avermaet Bel
    5 Peter Sagan Svk
    6 Niki Terpstra Ola
    7 Luca Paolini Ita
    8 Thomas Voeckler Fra
    9 Matti Breschel Den
    10 Sylvain Chavanel Fra
  • Gand – Wevelgem, Tom Boonen pigliatutto. Sesto Bennati

    Gand – Wevelgem, Tom Boonen pigliatutto. Sesto Bennati

    Il belga dellOmega-Quick Step Tom Boonen vince per la terza volta in carriera, la seconda consecutiva, la Gand Wevelgem, la classicissima per i velocisti dimostrandosi il ciclista più in forma del momento.

    Infatti l’ex campione del Mondo, dopo aver vinto nemmeno due giorni fa il GP di Harelbeke (considerato da molti il piccolo Giro delle Fiandre), precede in una volata ristretta lo slovacco della Liquigas Peter Sagan ed il danese della Rabobank, Matti Breschel.

    Come sabato scorso alla Sanremo, il campione del mondo Mark Cavendish ha dovuto issare bandiera bianca sul muro finale dimostrandosi in ritardo di condizione anche se il britannico, come tutti sanno, ha in mente solo ed esclusivamente la medaglia d’oro olimpica a Londra. Altro campione in crisi è il belga Philippe Gilbert mai visto davanti al gruppo ma è notizia di oggi che il suo ritardo di condizione in questo inizi di stagione è causato da una brutta infezione ai denti, difficilmente diagnosticabile nei mesi scorsi.

    La corsa si è decisa sull’ultimo muro, il Kemmelberg, dove l svizzero Cancellara ha cercato di fare la differenza spezzando letteralmente in due il gruppo. Tuttavia la selezione non è stata eccessiva ed all’ultimo km, vi erano almeno venti corridori a giocarsi la vittoria finale. Lo sprint di Boonen è sontuoso precedendo a braccia alzate Saganche ottiene un altro piazzamento dopo il quarto posto alla Sanremo.

    Tom Boonen ©Bryn Lennon/Getty Images

    Queste le parole di Sagan all’arrivo “Sentivo che oggi era la giornata buona per fare risultato ed ho provato in tutti modi a cogliere quello pieno. All’ultimo passaggio sul Kemmelberg ho seguito Cancellara ma il gruppo ci ha ripreso. A quel punto mi sono focalizzato sull’arrivo in volata, a tenere le posizioni migliori e le ruote dei favoriti, Boonen e Freire su tutti. Daniel Oss mi ha lanciato in maniera splendida sul rettilineo finale e credo di non aver sbagliato nessuna mossa. Semplicemente Boonen si è dimostrato superiore: gli faccio i complimenti”

    Tutto sommato bene il comportamento dei corridori italiani, quattro nei primi dieci con Bennati sesto, Marcato settimo, Pozzato nono ed il campione italiano Visconti, decimo.

    Ordine d’arrivo   

    1 Tom Boonen Bel
    2 Peter Sagan Svk
    3 Matti Breschel Dan
    4 Oscar Freire Spa
    5 Edvald Boasson Hagen Nor
    6 Daniele Bennati Ita
    7 Marco Marcato Ita
    8 Steve Chainel Fra
    9 Filippo Pozzato Ita
    10 Giovanni Visconti Ita
  • Milano – Sanremo, Simon Gerrans ringrazia Cancellara. Terzo Nibali

    Milano – Sanremo, Simon Gerrans ringrazia Cancellara. Terzo Nibali

    L’australiano del team GreenEdge Simon Gerrans vince l’edizione n.103 della Milano Sanremo, superando in volata l’elvetico Fabian Cancellara ed un indomito Vincenzo Nibali.

    Seconda vittoria australiana in due anni, Gerrans succede infatti a Matthew Goss con Cancellara che conquista il podio, anche lui, per il secondo anno consecutivo senza riuscire però ad alzare le braccia al cielo sul rettilineo finale di via Aurelia.

    I 298km della massacrante classica di primavera si aprono con una fuga di nove corridori: Ji Cheng, Laengen, Gruzdev, Suarez, Pagani, Oroz Ugalde, De Negri, Morkov e Berdos che raggiungono un vantaggio massimo di 13’. La gara inizia a farsi dura già sulla salita delle Manie dove a farne le spese è addirittura il campione del Mondo Mark Cavendish, la discesa è molto tortuosa con il colombiano Quintero che finisce rovinosamente a terra subendo un trauma cranico ma senza ulteriori gravi danni per la sua salute. Ai piedi del capo Berta i nove coraggiosi vengono ripresi dal gruppo con ancora una caduta che coinvolge il campione belga Philippe Gilbert e l’italiano Danilo Di Luca. Il gruppo viaggia spedito e si riduce ad una trentina di unità quando, sul Poggio, ad accendere i fuochi è Valerio Agnoli del team Liquigas.

    Simon Gerrans ©Bryn Lennon/Getty Images

    L’attacco di Agnoli è il preludio a quello del suo capitano Vincenzo Nibali che infatti parte nel punto più duro del Poggio con Gerrans e Cancellara alle sue spalle. I tre scollinano con poco più di sei secondi di vantaggio sul gruppo degli inseguitori, un esigua manciata di secondi che vengono mantenuti sino ai duecento metri finali grazie soprattutto al fantastico lavoro di Cancellara, che si mette davanti senza mai chiedere un cambio. Parte la volata dei tre con Nibali che issa subito bandiera bianca a differenza di Gerrans che sorpassa Cancellara ai meno 50m trionfando a braccia alzate.

    Queste le parole del campione nazionale australiano dopo l’arrivo “È un giorno incredibile, non ci posso credere, devo ringraziare tutti i miei compagni di squadra. Ho capito di poter dire la mia sul Poggio, quando sono riuscito a stare assieme a Cancellara e Nibali. Goss? Non l’ho sentito, ma sono sicuro che è felice per me”.

    Ottima comunque la prova degli italiani in gara con Nibali a sfiorare la vittoria e con Pozzato, Ballan, Bennati e Daniel Oss che si piazzano nelle prime dieci posizioni.

    Ordine d’arrivo

    1 Simon Gerrans Aus
    2 Fabian Cancellara Sui
    3 Vincenzo Nibali Ita
    4 Peter Sagan Svk
    5 John Degenkolb Ger
    6 Filippo Pozzato Ita
    7 Oscar Freire Gomez Spa
    8 Alessandro Ballan Ita
    9 Daniel Oss Ita
    10 Daniele Bennati Ita
  • Puzzle Sport Di tutto un po’. Kobe Bryant lontano dall’Italia

    Puzzle Sport Di tutto un po’. Kobe Bryant lontano dall’Italia

    BASKET. Non trovano conferme le voci, comunque insistenti per la verità, che vogliono Kobe Bryant possibile stella del campionato italiano in caso di prolungata ed indefinita serrata NBA. Virtus Bologna ed Olimpia Milano, date sulle sue tracce, dovrebbero infatti esporsi ad un’operazione ingentissima che male si coniuga con la crisi economica mondiale che riverbera fisiologicamente i suoi nefasti riflessi sul mondo dello sport e su quello del basket in particolare. Più plausibili sembrano le piste che porterebbero il campionissimo statunitense in Grecia o in Russia o addirittura in Cina.

    CICLISMO. Pippo Pozzato, campione italiano del pedale, nella prossima stagione agonistica difenderà i colori della Farnese Vini – Neri Sottoli, squadra che nel 2011 ha avuto nelle sua fila Giovanni Visconti. L’ex Re della Milano-Sanremo 2006,intende alle dipendenze del D.S. Luca Scinto rilanciarsi dopo una stagione avara di successi e soddisfazioni.

    CALCIO A 5. Partirà nel prossimo weekend il massimo campionato nazionale di fusa. Nell’ideale griglia di partenza, sono 5 le squadre candidate alla vittoria finale: i campioni in carica della Marca, i Campioni d’Europa del Montesilvano, i vice campioni tricolori della Ponzio Pescara, i detentori della Coppa Italia della Lazio ed i funamboli della Luparense. Possibili le sorprese in chiave playoff con gli abruzzesi dell’Acqua&Sapone Fiderma che puntano a divenire gli ousiders di lusso puntando soprattutto sulla vena realizzativa di Hector e sulla sagacia tattica del nuovo trainer Bellarte.

    CALCIO. Un piccolo centro abruzzese sale alla ribalta delle cronache sportive nazionali. Capita infatti che Miglianico, paese in provincia di Chieti, grazie alla sua squadra di calcio ed al suo Sindaco, Dino De Marco, finisca sotto i riflettori della più longeva trasmissione televisiva dedicata al mondo dello sport, la ‘Domenica Sportiva’ della Rai. Nella puntata di domenica 18 Settembre, infatti, all’interno della rubrica ‘Storie dell’altro calcio’, un servizio del giornalista Ciro Venerato è stato interamente dedicato alla squadra gialloblu e al primo cittadino nella sua veste di medico sociale del team cittadino. De Marco, nella sconfitta per 2-0 contro l’Agnonese è stato espulso e successivamente squalificato per sei turni dal Giudice Sportivo calamitando la curiosità del mondo sportivo e del prestigioso programma. All’interno del servizio, oltre a raccontare brevemente la vicenda, il Sindaco De Marco ha annunciato l’intenzione di proseguire nel mondo del calcio ma solo come appassionato lasciando la collaborazione con la società la cui squadra è stata protagonista di un avvio di campionato non ottimale.