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  • Coppa Italia: c’è Milan – Udinese. L’obiettivo è ripartire! Turnover per i rossoneri, ancora out D’Agostino

    Milan e Udinese si incontrano questa sera con il chiaro obiettivo di mettersi alle spalle le deludenti sconfitte di domenica. In casa rossonera è fondamentale ripartire subito e continuare sulla scia dell’entusiasmo a cercare gioco e risultati. Il match di oggi è importantissimo proprio per questo motivo, la sconfitta contro i nerazzurri all’andata infatti contribuì a far cadere le convinzioni nei giocatori che inanellarono poi parecchi risultati deludenti. Leonardo sa dell’importanza della partita e sta caricando i suoi a dovere per non correre rischi e regalare ai presenti a San Siro le semifinali contro la Roma.

    Tornerà in campo dal primo minuto Cristian Abbiati fermo ormai da più di un anno per infortunio e scalzato dai pali dal recupero di Dida, sarà un occasione per mettersi in mostra per Bonera e Kaladze. Dovrebbe esserci anche Zambrotta finalmente recuperato, a centrocampo si rivedranno Gattuso e Flamini mentre in avanti agiranno gli scontenti Inzaghi e Huntelaar con Di Gennaro alle spalle.

    La situazione in casa Udinese non è delle più semplici il cambio in panchina da Marino a De Biasi non ha portato gli effetti sperati e c’è da risolvere il caso D’Agostino, il playmaker bianconero vive ormai da separato in casa e anche questa sera partirà dalla panchina. Turno di riposo per Di Natale in avanti Sanchez farà coppia con Floro Flores.

    Probabili Formazioni:
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Zambrotta, Bonera, Kaladze, Antonini, Flamini, Gattuso, Jankulovski, Di Gennaro, Huntelaar, Inzaghi. All: Leonardo A disposizione: Roma, Abate, De Vito, Thiago Silva, Ambrosini, Pirlo, Borriello
    Udinese (4-4-2): Belardi, Pasquale, Basta, Zapata, Coda, Pepe, Lodi, Inler, Isla, Sanchez, Floro Flores. All: De Biasi. A disposizione: Handanovic, Chara, Quadrado, Sammarco, D’Agostino, Di Natale, Corradi

  • Milan: scoppia il caso Inzaghi?

    La cocente sconfitta ad opera dell’Inter nel derby potrebbe non esser l’unica preoccupazione di Leonardo e dei dirigenti rossoneri oggi alla ripresa degli allenamenti in vista della partita di Coppa Italia contro l’Udinese in programma mercoledi. Tra i più delusi nel Milan c’è Pippo Inzaghi per la scarsa considerazione che il tecnico brasiliano gli dimostra, superPippo oramai è una riserva, scavalcato nelle gerarchie da Marco Borriello e da ieri sera anche dall’olandese Huntelaar.

    Inzaghi in questi mesi ha sempre pensato al bene del gruppo inghiottendo il mal contento e cercando di farsi trovare pronto sul campo, ma l’atteggiamento di Leonardo che lo ha lasciato a scaldare per quasi tutto il secondo tempo per poi preferirgli l’ariete olandese nel finale. C’è chi è pronto a giurare di un possibile ripensamento da parte dell’attaccante che adesso sarebbe disposto ad accettare la corte di Ghirardi e trasferirsi al Parma.

  • Huntelaar “voglio andare via per dimostrare il mio valore”

    Lo straordinario periodo del Milan e in particolare di Marco Borriello relega ad un ruolo di comparsa gli altri attaccanti rossoneri. E’ inevitabile che siano scontenti ma se Pippo Inzaghi è sicuro che prima o poi verrà il suo turno per lo spilungone olandese Klaas Jan Huntelaar il discorso è in parte diverso.

    L’ex attaccante del Real Madrid ha giocato pochi minuti quest’anno, la maggior parte ad inizio campionato quando il Milan stentava a decollare ed ha messo a segno tre reti ma come lo stesso olandese confessa al tedesco Telegraaf ha voglia di giocare con più continuità per dimostrare il suo valore e non perdere la convocazione in nazionale per i prossimi mondiali.

    “Sto pensando di andarmene – ha detto l’olandese – quando ho parlato con i dirigenti, mi hanno confortato e mi hanno detto di avere fiducia in me. Ho giocato un po’ di minuti, ma voglio di più: è importante per me, perché il nostro c.t. ci ha spiegato tante volte che per andare in nazionale bisogna giocare molto nei propri club. E per me non è così”
    . L’olandese ha poi spiegato di non volere affatto un addio definitivo ai colori rossoneri: >”Vorrei restare in un campionato importante per dimostrare di essere da Milan. Mi piacerebbe andare in prestito e poi tornare”.

  • Coppa Italia: Milan – Novara 2-1. Inzaghi, Flamini e Gonzales eurogol a San Siro

    Il Milan ha superato l’ostico Novara a San Siro guadagnandosi i quarti. E’ stata una bellissima partita grazie al sorprendente e terribile squadra di Tesser che davanti a diecimila temerari al seguito ha dato tutto il possibile per continuare il sogno. Il primo tempo dei rossoneri è stato perfetto, Inzaghi dopo appena 12′ regala in vantaggio ai rossoneri con un gol bellissimo di sinistro. Il Milan vorrebbe chiudere la contesa ma sulla sua strada trova un super Fontana abile a strozzare in gola la gioia del gol alla squadra di Leonardo.

    Nel secondo tempo però il Novara entra in campo ancora più agguerrito e trova subito il pari con un siluro dalla sinistra dell’attaccante Gonzales, il Milan subisce il colpo e il Novara con in ripartenza cerca di far male. Nella seconda parte però prima vien annullato un gol regolare a super Pippo Inzaghi per un inesistente fuorigioco e poi Flamini trova il jolly con un tiro dalla distanza che va a finire sotto l’incrocio battendo imparabilmente il bravo Fontana.

    Il Novara non demerita e dimostra che le vittorie su Siena e Parma non sono frutto di casualità ma di un progetto serio che sicuramente darà gioie ai tifosi novaresi per il futuro. Nel Milan si rivede Bonera, bene il giovanissimo De Vito sulla sinistra. Strepitosa partita di Pippo Inzaghi che ancora una volta dimostra con i fatti la sua voglia di esser protagonista.

    TABELLINO
    MILAN – NOVARA
    1-1 12′ pt Inzaghi (M), 1′ st Gonzales (N), 35′ Flamini (M)
    MILAN (4-3-1-2): Storari, Bonera (1′ st Abate), Kaladze, Favalli, De Vito, Flamini, Ambrosini, Jankulovski, Di Gennaro (22′ st Verdi), Inzaghi, Huntelaar. A disposizione: Abbiati, Thiago Silva, Antonini, Gattuso, Zigoni. All. Leonardo

    NOVARA (4-3-1-2): Fontana, Cossentino, Centurioni, Ludi (27′ st Lisuzzo), Gheller, Shala, Porcari, Tombesi, Rigoni, Bertani, Gonzales. A disposizione: Ujkani, Juliano, Evola, Ledesma, Rubino, Motta. All. Tesser
    ARBITRO: Candussio

  • Coppa Italia: Milan – Novara. E’ l’occasione per Inzaghi e Huntelaar

    Coppa Italia: Milan – Novara. E’ l’occasione per Inzaghi e Huntelaar

    pippo inzaghi
    Oggi pomeriggio alle ore 16 il Milan giocherà davanti ai propri tifosi la gara valevole per gli ottavi di Coppa Italia contro il sorprendente Novara di Nicola Ventola. Sarà una giornata di festa per i settemila tifosi al seguito che per un giorno rivivranno il clima affascinante di uno stadio come San Siro. Il Novara di Emilio Tesser sta facendo meraviglie in Lega Pro e anche in Coppa Italia ha un discreto ruolino di marcia avendo eliminato in rapida successione Pescina, Parma e Siena.

    Il Novara del giovane presidente Massimo De Salvo in questa stagione sta battendo tutti i record: primo in classifica con 5 punti di vantaggio sulla Cremonese; unica squadra ancora imbattuta tra le 122 professioniste; difesa record con appena 8 gol subiti. Tanti i volti noti nella squadra e qualche stellina che si sta pian piano mettendo in luce, fanno parte dell’organico infatti vecchie conoscenze come Fontana e Ventola.

    Nel Milan ci sarà un consistente turnover con Storari che torna tra i pali dopo l’infortunio, in difesa si rivedono Bonera e Jankulovsky ormai pienamente recuperati. In attacco ci dovrebbe esser la coppia di scontenti Huntelaar-Inzaghi serviti dal giovane Di Gennaro. Sarà un occasione per mettersi in luce e dimostrar quindi a Leonardo di poter esser ancora utili alla causa rossonera.

    PROBABILI FORMAZIONI:
    MILAN: Storari, Bonera, Kaladze, Favalli, Jankulovski, Flamini, Ambrosini, Gattuso, Di Gennaro, Huntelaar, Inzaghi.
    NOVARA: Ujkani, Gheller, Lisuzzo, Ludi, Tombesi, Shala, Porcari, Gemiti, Motta, Rubino, Bertani.
    Arbitro: Candussio di Cervignano del Friuli

  • Calciomercato: la top 11 degli svincolati. Affaroni a parametro zero

    Mercato di riparazione, lo chiamavano così. Eppure in questa stagione tutte le società, dalla prima all’ultima, si stanno muovendo: dalla Juventus – che ha preso Fischnaller, movimento minore, e tiene d’occhio Ledesma – all’Inter (Pandev e un centrocampista per rimpiazzare Vieira), a Lazio, Roma, Milan e chi più ne ha più ne metta, forse a eccezione del Parma. Sicuramente, oltre a questo mese, sarà importantissimo il prossimo, quando i giocatori saranno a sei mesi dalla scadenza contrattuale e potranno accordarsi tranquillamente con un’altra società. Proviamo, nel calcio europeo, a orientarci su chi potranno essere i prossimi colpi di mercato dei club italiani.

    In porta trova posto l’esperto Nelson Dida, tornato alle luci della ribalta con un errore marchiano al Bernabeu, ma poi capace di riprendersi con parate spettacolari e una sicurezza d’altri tempi, quando si contendeva – con Buffon – lo scettro di migliore al mondo.
    A destra comanda Marco Cassetti, terzino destro della Roma, che dall’alto delle sue trentadue (prossime trentatré) primavere non è considerato un giocatore da top team.
    Come centrale di difesa inseriamo Diego Godin, calciatore uruguagio (trentaquattro presenze e tre gol con la Celeste) del Villarreal, e Jonathan Evans, uno dei possibili craque futuri anche se tenuto molto in considerazione da sir Alex Ferguson, tanto che è considerato la prima alternativa alla coppia Ferdinand-Vidic. Fabio Aurelio del Liverpool, a sinistra, è praticamente indispensabile.

    Centrocampo a tre: il nome esaltante è quello di Joe Cole, volante del Chelsea e della nazionale inglese. Da una selezione all’altra, è il momento del tedesco Hilbert, centrocampista dello Stoccarda di appena ventisei anni e con già otto presenze con la Germania allenata da Joachim Low. Altro nome di sicuro interesse è quello di Simon Vukcevic, che s’è messo in mostra con la maglia dello Sporting Lisbona nel preliminare contro la Fiorentina: velocità e fantasia sono gli elementi principali del montenegrino.
    Davanti c’è da sbizzarrirsi: scegliamo il tridente, con Kevin Kuranyi, Marouane Chamakh e Filippo Inzaghi. Tre pezzi da novanta del calcio europeo, con il marocchino che è pronto a fare scatenare un’asta, mentre Kuranyi – attaccante dal triplo passaporto, brasiliano panamense e tedesco – piace e molto alla Roma.

    Un 4-3-3 quindi, composto da Dida in porta, Cassetti e Fabio Aurelio sulle fasce, Godin ed Evans centrali, Joe Cole, Hilbert e Vukcevic a centrocampo, con Kuranyi-Chamakh-Inzaghi a fare gli attaccanti. Se non vi bastasse potete sbizzarrirvi con Flavio Roma o Edwin Van der Sar per la porta. Belletti, Metzelder, Yepes e Gobbi per la difesa, Hitzlsperger (da fare giocare titolare), Bresciano, Fabio Simplicio ed Enoh (dell’Ajax) per il centrocampo. Il fantasista dello Stoccarda Cacau, a supporto di Milan Jovanovic – segnatevi questo nome, dello Standard Liegi – e di Sidney Govou. A completare Jadson e Fernandinho (Shakhtar Donetsk) o Kim Kallstrom (chi gioca a Football Manager lo ricorderà nel Djurgarden). C’è anche Ruud Van Nistelrooy, ma quello lo conoscete già tutti, no?
    via: tmw

  • Leonardo l’opposto di Mourinho: educato, disponibile e sorridente

    Leonardo l’opposto di Mourinho: educato, disponibile e sorridente

    leonardo 1
    Milano vive un momento di grande soddisfazione dal punto di vista calcistico, le due maggiori squadre cittadine sono agli ottavi di Champions League in campionato i nerazzurri comandano oramai da tre anni mentre i rossoneri stanno vivendo un ottimo momento galvanizzati dalla cura Leonardo.

    Paradossalmente l’Inter pluriscudettata vive un momento stranissimo, in piena corsa su tutti i fronti ma incazzata con il mondo, le conferenze stampa vengono disattese e quando sono obbligatorie (partite di Champions) vengono utilizzare per inveire contro chiunque tanto da darsi questo tono burbero.

    Se Mourinho annulla le conferenze stampa per una sconfitta contro la Juventus, Leonardo come al solito arriva alla conferenza stampa della vigilia sempre tranquillo e disponibile verso i giornalisti per analizzare la sfida contro il Palermo che come indica il brasiliano sarà ricca di insidie “E’ una squadra che gioca un ottimo calcio e sarà una partita interessante”. “Nel passaggio da Zenga a Rossi é rimasta sicuramente un’identità e un modo di giocare. La squadra rosanero è composta da giocatori duttili che possono cambiare modo di giocare, quindi dobbiamo fare attenzione, hanno giocatori dinamici e questo fa del Palermo una squadra pericolosa”

    Leonardo analizza anche il difficile momento dei senatori rossoneri con le proteste plateali di Gattuso e i mugugni silenziosi di Abbiati e Inzaghi “Capisco il suo malumore ma al momento è un giocatore infortunatoNon c’é gelo, tutti loro sanno quello che penso io. Sono giocatori al Milan da tanti anni vincendo tutto, è normale che anche le difficoltà siano più difficili da gestire, ma sono situazioni normali e comprensibili”. Spezzata invece una lancia a favore anche di Pato: “E’ difficile che ogni giocatore dotato di un grande talento possa essere costante per 90 minuti per 60 partite all’anno. Lui è ancora molto giovane ed essendo un giocatore pericoloso viene marcato molto. Non credo che abbia bisogno di fare panchina per imparare “.

    Sul turno di Champions il tecnico rossonero non si sbilancia consapevole della forza degli avversari e quindi di non aver preferenze. Infine elogi per Abate e Ronaldinho, il primo si è calato al meglio in un ruolo non suo mentre il brasiliano è quasi tornato ai livelli di Barcellona e il premio come miglior giocatore del decennio lo fa solo continuare a crescere di condizione.

    Infine un commento sul Progetto Milan’: “L’idea della società è quella di riuscire ad avvicinare il livello di gioco della Primavera affinchè possa essere utile alla prima squadra. In prima squadra c’è una rosa importante e a livello di opportunità per i Primavera non è facile. Ma tra i giovani ci sono giocatori che hanno la possibilità di giocare in prima squadra come Merkel, Zigoni, Albertazzi”.

  • Serie A: Catania – Milan 0-2. Clamoroso al Massimino si sveglia Huntelaar

    Continua inesorabile la scalata del Milan verso le posizioni che contano della classifica ma per aver la meglio di un ordinato ma non trascendentale Catania si è dovuto aspettare i minuti di recupero quando l’olandese Klaas Jan Huntelaar ha deciso di svegliarsi dal letargo e regalare i punti ai rossoneri che consentono di superare la Juventus al secondo posto.

    Il Milan però gioca sotto ritmo e si rende pericoloso solo durante la prima parte di gara con Seedorf autore di tutti i tiri del Milan nel primo tempo, ma poi non riesce ad attuare il cambio di marcia venendo respinta senza grossi problemi dal Catania di Atzori. Leonardo allora decide di cambiare prima entrano Pippo Inzaghi e Huntelaar e i due in coppia creano in pochi minuti lo stesso numero di azioni da rete create in tutto l’arco della partita dai rossoneri con la differenza di averne messo due in rete.

    L’obiettivo tre punti è raggiunto ma il Milan deve aver più convinzione adesso per mantenere la posizione e dichiararsi prima antagonista dell’Inter, il Catania invece seppur ordinata è apparsa troppo rinunciataria e deve obbligatoriamente aver un inversione di rotta se vuol provare a salvarsi.

    IL TABELLINO
    CATANIA-MILAN 0-2
    48′ e 49′ Huntelaar (M)

    Catania (4-3-2-1):
    Andujar; Bellusci, Silvestre, Spolli, Alvarez; Biagianti, Carboni, Llama (16′ st Izco); Martinez, Mascara; Morimoto (33′ st Ricchiuti). A disposizione: Campagnolo, Potenza, Capuano, Ledesma, Plasmati. All.: Atzori.

    Milan (4-2-1-3): Dida; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta (20′ st Antonini); Flamini (39′ st Huntelaar), Ambrosini; Seedorf; Pato, Borriello (29′ st F.Inzaghi), Ronaldinho. A disposizione: Storari, Kaladze, Favalli, Di Gennaro, Huntelaar. All.: Leonardo.
    Arbitro: Brighi
    Ammoniti: Flamini (M), Biagianti (C), Martinez (C), Spolli (C), F.Inzaghi (M)

  • Champions League: il Milan affronta il Marsiglia per gli ottavi. Ci sarà Pato, Borriello forse

    Il Milan vuol continuare nel momento d’oro continuando ad esaltare il modulo entusiasmo cosi come coniato da Galliani. Allarme rientrato per Pato che sarà della partita mentre per Marco Borriello sarà decisivo l’ultimo allenamento, in caso di forfait è comunque pronto il talismano di Champions League Pippo Inzaghi. L’intento dei rossoneri è quello di chiudere già questa sera il discorso qualificazione con una vittoria respingendo cosi il prepotente ritorno dei francesi. Non sarà comunque una partita semplice visto l’abilità dell’ex juventino Deshamps nel preparare la partita.

    Formazione scontata per i rossoneri con Nesta e Thiago Silva davanti a Dida, Oddo e Zambrotta sulle fasce, il centrocampo a tre vedrà Pirlo e Ambrosini a protezione di Seedorf e del trio meraviglia con Ronaldinho e Pato sugli esterni e Borrriello o Pippo Inzaghi nel ruolo di prima punta. Deshamps ha le idee chiare e confessa di voler fare la rincorsa sul Milan visto che impossibile aver la meglio del Real Madrid dopo il tre a zero rifilato all’andata.

    Probabili Formazioni:
    Milan (4-3-3): 1 Dida, 44 Oddo, 13 Nesta, 33 Thiago Silva, 15 Zambrotta, 23 Ambrosini, 21 Pirlo, 10 Seedorf, 7 Pato, 9 Inzaghi, 80 Ronaldinho. (30 Storari, 4 Kaladze, 20 Abate, 77 Antonini, 16 Flamini, 11 Huntelaar, 22 Borriello). All.: Leonardo.

    Olympique Marsiglia (4-3-1-2): 30 Mandanda, 24 Bonnart, 21 Diawara, 19 Heinze, 3 Taiwo, 18 Abriel, 17 Mbia, 7 Cheyrou, 8 Lucho, 9 Brandao, 11 Niang. (40 Andrade, 5 Hilton, 26 Valbuena, 6 Cissè, 14 Konè, 10 Ben Arfa, 23 Morientes). All.: Deschamps.
    Arbitro: Webb (Ing).

  • Inzaghi al Chiambretti Night: “E’ il momento migliore della mia carriera, il rinnovo non è un problema”

    Lo show di Piero Chiambretti in onda su Italia 1 è ormai un appuntamento fisso per tutti i protagonisti del mondo pallonaro, che il conduttore stesso lo definisce il programma dei numeri uno. L’appellativo di numero uno calza a pennello su Pippo Inzaghi ed è per questo che non poteva mancare la sua presenza tra gli invitati dello show.

    Il bomber rossonero non è riuscito a sottrarsi alle domande dell’irriverente Chiambretti parlando anche di temi caldi come il rinnovo contrattuale e la Nazionale. Superpippo confessa di non esser preoccupato per il contratto “per quanto riguarda il mio futuro sono molto tranquillo perchè Galliani mi ha assicurato che ne parleremo a gennaio. Se i dirigenti lo vorranno, resterò in rossonero dove sogno di chiudere la mia carriera. Altrimenti andrò a giocare da un’altra parte perchè negli ultimi anni non mi sono mai sentito bene come adesso”

    Anche se la proposta di rinnovo tarda ad arrivare dalla dirigenza rossonera non ha senso montare un caso in quanto sicuramente non ci saranno problemi per il rinnovo per la riconoscenza e stima che il mondo rossonero ha nei confronti di Inzaghi a cui comunque non mancano i corteggiatori. Nonostante la veneranda età SuperPippo sarebbe accolto benissimo dal presidente del Parma Tommaso Ghirardi per far da chioccia ai tanti giovani in organico ma anche la Fiorentina di Prandelli penserebbe ad un talismano come Inzaghi per migliorarsi in Champions.

    L’ultima battuta è sulla Nazionale dove Pippo si chiama fuori per rispetto di chi ha conquistato la partecipazione al Mondiale “Credo che sia giusto che vada al Mondiale chi ha fatto le qualificazioni, per giugno io posso già prenotare le vacanze”