Tag: Filip Djordjevic

  • Gioia Roma, Derby e secondo posto. Lazio Ko

    Gioia Roma, Derby e secondo posto. Lazio Ko

    Il Derby ha dato la sua sentenza, vince la Roma che con i gol del tanto atteso Iturbe e dell’inaspettato Yanga Mbiwa conquista il successo per due a uno, per la Lazio aveva momentaneamente pareggiato Djordjevic.

    Non è stata una gara spettacolare, anzi sino al minuto 73 ha dominato la noia nonostante il forte agonismo. Il gol di Iturbe è stato come togliere il tappo ad una bottiglia di champagne, la Lazio ha reagito e dopo 8 minuti ha pareggiato con il colpo di testa di Djordjevic. Addirittura l’inerzia sembrava spostarsi verso i biancocelesti ed invece Yanga Mbiwa al 85° ha girato in rete di testa il perfetto calcio di punizione di Pjanic. 

    L'esultanza di Yanga-Mbiwa | Foto Twitter
    L’esultanza di Yanga-Mbiwa | Foto Twitter

    Merito a Garcia che ha saputo fare i cambi giusti, togliendo uno spento Totti per un vivace Ibarbo e Pjanic per Keita, che hanno cambiato la gara.

    La Lazio ha mostrato tanta stanchezza e può recriminare sull’occasione fallita nei primissimi minuti da Klose che avrebbe potuto dare una svolta alla sfida.

    La Roma quindi si aggiudica matematicamente il terzo posto mentre la Lazio dovrà andare a Napoli, con due risultati su tre, per cercare di difendere il terzo posto.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pioli recupera Biglia e schiera i suoi con un 4-2-3-1 che vede Lulic spostarsi sulla linea dei difensori, con Mauri insieme a Candreva e Felipe Anderson alle spalle di Klose.

    Garcia risponde con il 4-3-3 con Holebas sulla fascia in difesa, Keita preferito a Pjanic a centrocampo e con Florenzi spostato nel tridente d’attacco insieme a Totti ed Iturbe.

    La partenza vede una Lazio decisamente brillante con Klose che al 5° con il colpo di testa in tuffo fallisce il vantaggio, a due passi dalla porta. I giallorossi sembrano soffrire l’aggressivo inizio della Lazio, ma grazie alla grinta di Florenzi creano una potenziale chance al 11°. La gara sale di tensione con i contrasti che si fanno aggressivi e con l’equilibrio che la fa da padrone e le occasioni che latitano. Il finale di frazione si accende appena ma il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte, senza cambi, ma con la speranza di vivere 45 minuti più emozionanti. L’inizio sembra promettente per lo spettacolo, al 47° infatti una bella azione biancoceleste viene conclusa dal diagonale di Basta fuori di poco. E’ un’illusione perchè poi le squadre tornano a studiarsi, senza prendersi troppi rischi. Lulic rischia di prendere il secondo giallo per un fallo su Totti e allora Pioli non rischia e lo toglie per Cavanda. Al 69°, sul corner successivo ad una bella giocata di Florenzi, Ibarbo ha una chance enorme a centro area, ma calcia fuori. L’ingresso di Ibarbo però vivacizza la Roma e al 73° su un contropiede è proprio il colombiano a servire un assist perfetto a Iturbe che sotto porta anticipa la difesa e segna il vantaggio. La Lazio sembra incassare il colpo ma poi reagisce e al 81° Felipe Anderson pennella il cross in area, Klose fa la sponda e Djordjevic da due passi pareggia. Le emozioni mancate nel primo tempo riappaiono nel finale, al 85° infatti la Roma ritrova il vantaggio con un colpo di testa vincente di Yanga-Mbiwa su punizione di Pjanic. La Lazio reagisce, ci prova ma non crea niente di pericoloso e dopo 5 minuti di recupero sono i giallorossi a far festa, per gli uomini di Garcia è secondo posto matematico mentre la Lazio dovrà giocarsi il tutto nel prossimo turno a Napoli. 

     

    LAZIO – ROMA 1-2 (73° Iturbe (R), 81° Djordjevic (L), 85° Yanga-Mbiwa (R))

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, de Vrij, Gentiletti, Lulic (55° Cavanda); Parolo, Biglia (78° Cataldi); Candreva, Mauri (76° Djordjevic), Felipe Anderson; Klose.

    Allenatore: Pioli.

    Roma(4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Keita (68° Pjanic), De Rossi (85° Doumbia), Nainggolan; Florenzi, Totti (61° Ibarbo), Iturbe.

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Totti (R), Lulic (L), Gentiletti (L), Biglia (L), Torosidis (R), Klose (L), Iturbe (R), Florenzi (R)

  • Felipe Anderson Show, Samp Ko e Lazio terza da sola

    Felipe Anderson Show, Samp Ko e Lazio terza da sola

    Una super prestazione di Felipe Anderson permette alla Lazio di battere agevolmente con un netto 3-0 la Sampdoria ed issarsi, in attesa del Napoli, da sola al terzo posto.

    Molto bella la Lazio, molto brutta la Sampdoria. La squadra di Mihajlovic non ha praticamente mai impensierito Marchetti e non è riuscita ad abbozzare una reazione dopo le reti subite.

    Pioli invece può essere certamente raggiante per una Lazio che si è presentata in campo brillante dopo la sosta e con l’entusiasmo giusto per avvicinarsi al derby.

    Veniamo al racconto della gara.

    Il tecnico della Lazio sceglie il suo 4-3-3 con Felipe Anderson e Mauri ad accompagnare Djordjevic in attacco.

    Mihajlovic, alla prima senza Gabbiadini, schiera la Samp con un 4-3-1-2 che vede Soriano partire alle spalle del duo Eder-Okaka. 

    Felipe Anderson | Foto Twitter
    Felipe Anderson | Foto Twitter

    I primi minuti non mostrano un gioco brillante, c’è equilibrio e la gara rimane senza emozioni. Intorno al 20° i padroni di casa mostrano segnali di crescita e spaventano Viviano con una punizione di Biglia e con Djordjevic che però non sfrutta un errore della difesa blucerchiata. La Sampdoria però non sta a guardare e tenta di rendersi insidiosa con le ripartenze. Al 38° gli sforzi della Lazio vengono premiati, giocata di Felipe Anderson che mette un cross rasoterra per l’accorrente Parolo che calcia di prima battendo Viviano. Passano 3 minuti e Felipe Anderson, migliore in campo sino a quel momento, s’inventa una gran conclusione da fuori che non lascia scampo a Viviano. Il primo tempo si chiude con i padroni di casa avanti di due gol.

     

    La ripresa vede una Lazio propositiva che va alla ricerca del terzo gol che viene sfiorato al 51° quando, dopo un’uscita scriteriata di Viviano, Romagnoli è bravo a salvare la conclusione a botta sicura di Djordjevic. Il copione non cambia è sempre la Lazio a gestire il gioco con una Sampdoria praticamente mai pericolosa. Al 66° Felipe Anderson torna super protagonista, azione superba del numero 7 che salta gli avversari come birilli e poi appoggia a Djordjevic che a porta vuota spinge in gol. E’ sostanzialmente il colpo del K.O. la Sampdoria non trova alcun modo per provare a riaprirla, i biancocelesti non si limitano solo al controllo e possesso palla ma cercano anche il 4° gol che però non arriva, al fischio finale è 3-0 per la Lazio.

    LAZIO – SAMPDORIA 3-0 (2-0) (38° Parolo, 41° Felipe Anderson, 66° Djordjevic)

    Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Cana (46° Cavanda), Radu; Parolo, Biglia, Lulic (50° Onazi); Felipe Anderson, Djordjevic, Mauri (78° Candreva).

    Allenatore: Pioli.

    Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Cacciatore, Gastaldello, Romagnoli, Regini; Rizzo (46° Wszolek), Palombo, Obiang (67° Bergessio); Soriano; Okaka, Eder (74° Duncan).

    Allenatore: Mihajlovic.

    Arbitro: Calvarese.

    Ammoniti: Gastaldello (S), Cana (L), Basta (L), Soriano (S).

  • Tim Cup: vanno avanti Lazio, Sassuolo e Verona

    Tim Cup: vanno avanti Lazio, Sassuolo e Verona

    Oggi si è aperto il 4° turno eliminatorio della Tim Cup, in programma c’erano tra sfide: Lazio – Varese, Sassuolo – Pescara e Verona – Perugia.

    I pronostici sono stati rispettati e a passare il turno sono state le tre compagini di Serie A, la Lazio con un netto 3-0 al Varese mentre il Sassuolo ed il Verona hanno faticato un po’ di più ma alla fine si sono imposte entrambe per 1-0.

    Veniamo quindi a raccontare le tre gare.

    LAZIO – VARESE 3-0 (24° Konko, 26° Djordjevic, 80° Felipe Anderson)

    Felipe Anderson
    Felipe Anderson

    Alle 16 la Lazio di Stefano Pioli ha avuto vita piuttosto facile con il Varese anche se nei primi minuti gli ospiti hanno avuto una grossa chanche con Borghese che ha sfiorato il gol colpendo il palo. Scampato il pericolo i biancocelesti si sono buttati in avanti e nel giro di due minuti hanno sostanzialmente chiuso la gara. Al 24° infatti la conclusione di Konko, deviata da un difensore, ha sbloccato la gara e al 26° Djordjevic, dopo essersi inserito in area ha lasciato partire un tiro potente che non ha lasciato scampo al portiere ospite. Nella ripresa ancora Borghese sfiora il gol che avrebbe riaperto la partita ma il suo colpo di testa esce di poco. La gara la chiude Felipe Anderson con un gran tiro da fuori al 80°. Con questo successo la Lazio si guadagna la sfida con il Torino agli ottavi di finale.

     

    SASSUOLO – PESCARA 1-0 (57° Floro Flores)

    Il Sassuolo soffre contro un buonissimo Pescara ma grazie al gran gol di Floro Flores al 57° conquistano il successo per 1-0 ed il passaggio del turno. Gli abruzzesi però non mollano fino alla fine, ci provano prima con Politano, con Pomini che salva e poi in pieno recupero con una percussione di Maniero con la palla che va beffarda a sbattere sul palo e consegna al Sassuolo la sfida agli ottavi di finale contro il Milan.

    VERONA – PERUGIA (17° rig. Saviola)

    Nell’ultima gara disputatasi oggi il Verona ha rispettato il pronostico e allo stadio Bentegodi, grazie al calcio di rigore procurato e trasformato da Saviola al 17°, si è imposto per 1-0 contro il Perugia. Il Verona torna al successo che in gara ufficiale mancava dal 4 ottobre ma i complimenti vanno anche al Perugia che pur rimasto in 10 ad inizio ripresa per il rosso a Giacomazzi, ha provato a trovare il pari che non è arrivato. Il Verona affronterà la Juventus negli ottavi di finale di Tim Cup.

     

    RISULTATI 

    LAZIO – VARESE 3-0

    SASSUOLO – PESCARA 1-0 

    VERONA – PERUGIA 1-0

     

     

  • Udinese il sogno continua, Djordjevic-tris lancia la Lazio

    Udinese il sogno continua, Djordjevic-tris lancia la Lazio

    I posticipi della 5° giornata di Serie A sono stati ricchi di gol ed emozioni ed hanno visto l’Udinese, guidata dall’inossidabile Totò Di Natale, imporsi per 4-2 su un coriaceo Parma e la Lazio, trascinata da una super tripletta di Djordjevic, espugnare con un netto 4-0 il campo del Palermo.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo, in ordine cronologico da quella disputatasi alle 19 allo stadio Friuli.

    Antonio Di Natale
    Antonio Di Natale

    L’Udinese si presentava alla sfida con 9 punti conquistati e con la concreta possibilità di riprendersi il 3° posto. Stramaccioni schiera ancora la difesa a 4 con in avanti Di Natale appoggiato da Koné e Thereau. Il Parma invece veniva messo in campo da Donadoni con un 4-3-3 con Mauri, Acquah e Jorquera a metà campo con un trio d’attacco formato da Coda, Cassano e De Ceglie.

    I primi 20 minuti della gara sono privi di emozioni e con la palla che staziona principalmente a metà campo. Poi al 22° il match esplode con Mauri che, imbeccato da Cassano, controlla e batte Karnezis per il suo primo gol in Serie A ed il vantaggio ospite. Neanche il tempo di gioire che al 28° Badu fa la sponda giusta per Di Natale che solo in mezzo all’area colpisce al volo e pareggia. Karnezis sfodera un paio di super interventi e al 45° Di Natale concede il bis: cross basso di Widmer, velo di Thereau e Totò non perdona Mirante. Al riposo però non si va sul vantaggio dei friulani perchè al 3° minuto di recupero Mauri si inserisce in area e subisce il fallo di Widmer, è rigore! Cassano trasforma con un cucchiaio che tocca sotto la traversa ed entra.

     

    Nella ripresa al 57° Herteaux, su perfetto cross di Widmer, s’inventa una rovesciata fantastica che non lascia scampo a Mirante per il 3-2 Udinese. Al 78° la gara del Parma si complica ulteriormente con Acquah che prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al minuto 83° arriva il colpo del definitivo K.o. con Thereau che ruba palla a Lucarelli, entra in area e piazza il colpo vincente. La gara si chiude sostanzialmente qua e al fischio finale è gioia per i  ragazzi di Stramaccioni che si portano a 12 punti, al terzo posto, a -3 dal duo di testa.

     

    UDINESE – PARMA 4-2 (2-2) (22° Mauri (P), 28°, 45° Di Natale (U), 45°+3 rig. Cassano (P), 57° Herteaux (U), 83° Thereau (U))

    UDINESE (4-3-2-1): Karnezis; Widmer, Heurtaux, Danilo, Piris; Badu, Guilherme (87° Pasquale), Allan; Kone (65° Domizzi), Thereau; Di Natale (71° Muriel).

    Allenatore: Stramaccioni.

    PARMA (4-3-3): Mirante; Mendes (46° Santacroce), Felipe, Lucarelli, Gobbi; Acquah, Jorquera (65° Galloppa), Mauri; De Ceglie (60° Belfodil), Cassano, Coda.

    Allenatore: Donadoni.

    Arbitro: Calvarese.

    Ammoniti: Koné (U), Widmer (U).

    Espulsi: Acquah (P).

     

    I compagni festeggiano Filip Djordjevic
    I compagni festeggiano Filip Djordjevic

    Nel secondo anticipo entrambe le squadre andavano a caccia di punti. Iachini in partenza confermava il 3-4-1-2 visto con il Napoli con le eccezioni di Feddal e Lazaar dal primo minuto per Bamba e Daprelà. Pioli invece schierava i suoi con un 4-2-3-1 con Onazi e Parolo in mediana, Candreva, Mauri e Lulic sulla trequarti alle spalle di Djordjevic.

     

     

     

     

    Anche a Palermo i primi minuti non sono esaltanti, all’inizio cerca di far pressione la Lazio ma i rosanero pian piano crescono e nella seconda parte del tempo creano due enormi occasioni con Vazquez, fuori di poco, e Dybala, ottima risposta di Marchetti. Quando sembra esser tutto pronto per il vantaggio del Palermo, al 45° è la Lazio a trovare il gol: cross forte e basso di Candreva, Sorrentino è superato e Djordjevic è pronto da due passi a siglare il vantaggio.

     

    Nella ripresa è ancora il Palermo ad avere le migliori chance, Feddal ne fallisce una clamorosa. Anche Djordjevic avrebbe la palla dello 0-2 ma il suo colpo di tacco non sorprende Sorrentino. Doppietta solo rimandata perchè al 75° l’attaccante serbo è bravo con una finta a mettere a sedere il difensore avversario e a piazzare un sinistro vincente. La super serata di Djordjevic non è finita qua perchè al 83° il centravanti sfrutta un errore di Andelkovic e dopo il rimbalzo del pallone fredda Sorrentino con un diagonale da posizione angolata. Lo 0-3 sarebbe già troppo pesante per il Palermo, autore di un buonissimo primo tempo, al 92° arriva addirittura il Poker della Lazio con Parolo che aggancia in area una punizione di Ledesma, si gira e supera il portiere rosanero. La Lazio reagisce allo stop di giovedì ed è concreta, il Palermo, ora ultimo con Empoli e Sassuolo a quota 3, gioca bene, fa bel gioco ma non riesce a portar a casa nemmeno un punto.

     

    PALERMO – LAZIO 0-4 (0-1) (45°, 75°, 83° Djordjevic, 92° Parolo)

    PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino; Andelkovic, Terzi, Feddal; Morganella, Rigoni, Barreto (82° Quaison), Lazaar (56° Emerson); Vazquez; Belotti, Dybala (76° Makienok).

    Allenatore: Iachini.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Cavanda, De Vrij, Cana, Braafheid (77° Ciani); Parolo, Onazi; Lulic, Mauri (82° Ledesma), Candreva (57° Felipe Anderson); Djordjevic.

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Di Bello.

    Ammoniti: Parolo (L), Morganella (P), Mauri (L), Cana (L), Marchetti (L), Vazquez (P)

  • Buona la prima di Inzaghi, ma la Lazio spreca tanto

    Buona la prima di Inzaghi, ma la Lazio spreca tanto

    Il Milan di Inzaghi non stecca l’esordio in campionato battendo 3-1 la Lazio davanti agli occhi di Berlusconi e Fernando Torres. Le due squadre delusione dell’anno scorso oggi hanno iniziato una stagione di riscatto, ma solo i rossoneri l’hanno iniziata al meglio. Oltre al risultato, i biancocelesti hanno da recriminare moltissime occasioni fallite, tra cui un rigore nel finale. Benissimo El Shaarawy, che parte subito forte con un’accelerazione sulla sinistra: cross basso per Honda che di piatto sinistro fa passare la palla sotto le gambe di Berisha: secondo gol in Serie A per lui. Alla fine del primo tempo il risultato è di 1-0, ma a dominare è il Milan, che poi nella ripresa trova il raddoppio: cross dalla destra di Abate e zampata vincente di Muntari (54°). Al 64° calcio di rigore per i rossoneri: Menez messo giù da De Vrij (non un esordio indimenticabile per lui) e Tagliavento non ha dubbi. Dal dischetto si presenta proprio il francese, che torna al gol in Serie A. La partita sembra chiusa, ma appena tre minuti dopo (67°) accorcia la Lazio con autogol di Alex, che nel tentativo di fermare Djordjevic in scivolata trova un rimpallo sfavorevole. Allora la Lazio prende coraggio e guadagna varie occasioni da gol. Quella più grande arriva troppo tardi e viene anche sprecata: al 94° fallo di Abate e rigore. Ma Candreva tira troppo piano e Diego Lopez  para.

    L'esultanza di Honda dopo il gol, qui insieme a Zapata
    L’esultanza di Honda dopo il gol, qui insieme a Zapata

    Milan-Lazio 3-1 (7° Honda [M], 54° Muntari [M], 64° rig. Menez [M], 67° aut. Alex [L])

    Ammoniti: De Jong (M), Radu, Lulic, De Vrij (L)

    Milan: Diego Lopez 7, Alex 6, Abate 6, Bonera 6, Zapata 6.5, De Jong 6.5, Honda 6.5, Menez 6.5, Poli 6, Muntari 6.5, El Shaarawy 6.5 (subentrati: Essien 6)

    Lazio: Berisha 6, De Vrij 5.5, Radu 5.5, Basta 5.5, Lulic 6, Candreva 5.5, Parolo 5.5, Cana 5, Biglia 5, Keita 5, Klose 5 (subentrati: Mauri 6, Felipe Anderson 5.5, Djordjevic 6)

    L’altra sfida delle 18 è stata Atalanta-Verona. Partita a reti bianche e con pochissime occasioni: una per Jankovic nel primo tempo (ottimo esordio del portiere atalantino Sportiello che para), una per Juanito Gomez nella ripresa e una per Boakye nel finale.

    Atalanta-Verona 0-0

    Ammoniti: Hallfredsson, Christodoulopoulos, Ionita (V), Drame, Boakye (A)

    Atalanta: Sportiello 6.5, Zappacosta 6.5, Biava 6, Benalouane 6, Dramè 5.5, Carmona 6, Bonaventura 6, Cigarini 6, Estigarribia 6, Moralez 5.5, Denis 5 (subentrati: Bianchi 6, Boakye 6)

    Verona: Rafael 6, Marquez 6.5, Moras 6, Martic 6, Agostini 6, Hallfredsson 6, Obbadi 6, Jankovic 6, Tachtsidis 6, Toni 5.5, Juanito Gomez 5.5 (subentrati: Ionita 5.5, Christodoulopoulos 6)

     

  • Fantacalcio 2014/15, gli arrivi dall’estero su cui puntare

    Fantacalcio 2014/15, gli arrivi dall’estero su cui puntare

    Proseguiamo la nostra analisi sui calciatori consigliati per la stagione di Fantacalcio che sta per andare ad iniziare.

    Nella prima puntata vi abbiamo suggerito 8 nomi di giovani interessanti che potrebbero far le fortune dei fantallenatori, oggi tocca agli stranieri neoarrivati e che potrebbero rivelarsi pedine vincenti nella stagione fantacalcistica 2014/15.

    Nemanja Vidic
    Nemanja Vidic

     

    Partiamo dalla difesa dove non si può non consigliare il difensore centrale serbo ex Manchester United appena arrivato all’Inter Nemanja Vidic. Un difensore capace di segnare 45 gol in 440 partite nelle squadre di club in cui ha militato fa sicuramente gola ai fantallenatori. Un freno può esser dato dalla valutazione di 13 fantamilioni però uno sforzo per acquistarlo sia a listone che in un’asta, va fatto.

     

    Stefan de Vrij
    Stefan de Vrij

    Rimanendo sempre in difesa consigliamo il neo laziale Stefan de Vrij. 22 anni compiuti a febbraio, si è messo in luce disputando un buon mondiale con la maglia dell’Olanda, dove ha trovato anche il gol nel match d’esordio contro la Spagna. Può garantire buoni voti e qualche gol vista la sua abilità nel gioco aereo. Costo 12 fantamilioni.

     

     

    Patrice Evra
    Patrice Evra

    Sempre dall’Inghilterra arriva in Italia, ma per lui si tratta di un ritorno visto il passato diversi anni fa con Marsala e Monza, Patrice Evra. Il nuovo acquisto della Juventus ha come caratteristica la spinta sulla fascia e l’abilità nel cross con il quale può regalare assist ai fantallenatori che investiranno gli 11 fantamilioni del suo costo.

     

     

    Rafael Marquez
    Rafael Marquez

    Altro difensore che potrà fare molto bene è il messicano Rafa Marquez, colpo a sorpresa e di gran prestigio del Verona. Esperienza, abilità, magari non avrà dalla sua la carta d’identità ma può regalare buoni voti e non è da escludere qualche incursione vincente nell’area avversaria. Per acquistarlo a listone servono soltanto 8 fantamilioni.

     

     

    Marko Marin
    Marko Marin

    Scendendo verso il centrocampo un nome da consigliare è quello del tedesco della Fiorentina Marko Marin. Il centrocampista proveniente dal Siviglia ad inizio carriera era considerato un vero e proprio talento, negli ultmi anni si è un po’ perso ma con la tecnica che ha potrebbe ritrovarsi in questa stagione. Unico dubbio è il prezzo, 11 fantamilioni sono certamente un’azzardo che però si può provare.

     

    Diego Perotti
    Diego Perotti

    E’ considerato centrocampista ma nel 3-4-3 di Gasperini dovrebbe far parte del tridente d’attacco del Genoa. Stiamo parlando di Diego Perotti, un investimento da 10 fantamilioni che si può fare tranquillamente visto che nel listone è considerato centrocampista e che giocando nei tre davanti può regalare diversi bonus, più probabilmente assist, ma magari anche qualche gol.

     

    Filip Djordjevic
    Filip Djordjevic

    Per quanto riguarda l’attacco un nome che ci viene da suggerire è quello del nuovo attaccante della Lazio Filip Djordjevic. Nel precampionato ha fatto molto bene, potrebbe partire dalla panchina per fare il vice di Klose ma visto che il senso del gol non gli manca potrebbe sfruttare i minuti che Pioli deciderà di dargli. Costo 17 fantamilioni ma averlo in rosa potrebbe rivelarsi mossa vincente ed azzeccata.

     

    Giorgi Chanturia
    Giorgi Chanturia

    L’ultimo nome degli otto di oggi è più una sorpresa/azzardo piuttosto che una certezza: il giovane attaccante georgiano del Verona, Giorgi Chanturia. Il 21enne attaccante proveniente dal Vitesse avrà il compito di sostituire Iturbe, non sarà facile ma il costo piuttosto abbordabile di 10 fantamilioni e le sue caratteristiche, buon dribbling, rapidità e discreto sinistro, ci spingono a suggerire un suo acquisto. Chissà che non sia proprio il “Messi della Georgia” la sorpresa del Fantacalcio 2014/15.

  • Calciomercato Lazio: ufficiali gli arrivi di Basta, Djordjevic e Parolo

    Calciomercato Lazio: ufficiali gli arrivi di Basta, Djordjevic e Parolo

    Cominciano ad arrivare le ufficialità in questa sessione estiva di calciomercato 2014/2015, per la Lazio è arrivato un trio di rinforzi, uno per reparto.

    Per la difesa, più precisamente sull’esterno è arrivato dall’Udinese Dusan Basta, a centrocampo il neo tecnico Pioli potrà contare sull’ex Parma Marco Parolo ed in attacco, colpo già prenotato nella scorsa sessione invernale, Filip Djordjevic.

    Dusan Basta, Filip Djordjevic e Marco Parolo
    Dusan Basta, Filip Djordjevic e Marco Parolo

    Dusan Basta arriva dall’Udinese, esterno abile a ricoprire tutta la fascia può adattarsi bene sia ad una difesa a 4 dove può fare il terzino ma anche in un 3-5-2 giocando sull’esterno nei cinque di centrocampo. Il calciatore serbo lascia i bianconeri friulani dopo ben 5 stagioni nelle quali ha disputato 123 presenze realizzando 11 reti, ed ha portato un sostanzioso contributo alla qualificazione ai preliminari di Champions League da parte della squadra del presidente Pozzo.

    Marco Parolo nazionale azzurro in questi ultimi mondiali disputati in Brasile, centrocampista abile nell’inserimento e con senso del gol e buon tiro da fuori, potrebbe rivelarsi il valore aggiunto nel centrocampo biancoceleste. Parolo arriva dal Parma per circa 5,5 milioni più bonus, lascia la società ducale dopo 2 stagioni in cui ha disputato 75 presenze, tra Serie A e Coppa Italia, andando in gol 11 volte.

    Quella di Filip Djordjevic invece non è altro che l’ufficialità dell’accordo che il calciatore aveva già trovato con la Lazio nel marzo scorso, arriva quindi a parametro zero. Il presidente Lotito ed i tifosi biancocelesti confidano nel fatto che Djordjevic possa essere quella punta che possa far fare il salto di qualità all’attacco della Lazio che nelle ultime stagioni ha dovuto contare principalmente su Miroslav Klose e purtroppo il tedesco ha dovuto convivere spesso con infortuni. Djordjevic come detto arriva a parametro zero dopo sei stagioni e mezzo giocate nel Nantes con la cui maglia ha giocato 198 partite andando a segno per 69 volte.

    Stefano Pioli adesso dovrà sfruttare i nuovi arrivati, probabilmente non saranno le uniche mosse di Lotito e Tare, per cercare di cancellare la brutta scorsa stagione e tornare a far sognare i tifosi della società biancoceleste della Capitale.

     

     

     

  • Lazio, per il dopo Klose c’è Djordjevic

    Lazio, per il dopo Klose c’è Djordjevic

    Grandissimo colpo della Lazio che si muove veloce e senza improntare una trattativa lunga e deleteria come era stata quella per Burat Yilmaz. In estate il club capitolino si era infognato in un estenuante tira e molla  fino al termine della sessione del mercato, per poi dirottare all’ultimo su Quagliarella che per diktat di Antonio Conte rimase a Torino.

    Nei piani della Lazio anche sull’allenatore ci si è dovuti arenare, l’ingaggio di Edy Reja doveva essere finalizzato al traghettamento della squadra fino al termine della stagione, poi Lotito aveva trovato un mezzo accordo con il tecnico del Basilea Burat Yakin. Il tecnico del team svizzero però proprio i primi di gennaio ha rinnovato di un altro anno il proprio contratto mettendo in condizione la Lazio, se proprio vuole, questo allenatore, di dover sborsare un indennizzo, cosa che Lotito non intende fare.

    Così si deve fare di necessità virtù ed il meglio sulla piazza, visto che poi è già sulla piazza, è proprio Edy Reja. Il tecnico goriziano ha chiarito che vuole fare, se interessa, un discorso programmatico e che sono necessari rinforzi. L’avventura di Miro Klose alla Lazio, è già da qualche mese che si sa, è giunta al termine per volontà del giocatore tedesco e così la Lazio parte a costruire la nuova squadra proprio da qui.

    Il “mercato di riparazione“, così come chiamata questa sessione, spesso viene utilizzata per aprire le strade che poi verranno battute in estate. Ed ecco che quindi la Lazio si è preparata per tempo trovando il sostituto di Klose e rinforzandosi in attacco, ma per giugno quando il tedesco andrà via ed il nuovo giocatore arriverà a parametro zero, ergo zero spese e zero perdite.

    Filip Djordjevic | © Jean-Sebastien / Getty Images
    Filip Djordjevic | © Jean-Sebastien / Getty Images

    Il giocatore in questione è Filip Djordjevic, attaccante serbo che sta stupendo in Ligue 1 con la maglia del Nantes, campionato dove, seppur il livello tecnico delle squadre sia più basso di quello italiano, c’è la concorrenza di certi nomi quali Falcao e Ibrahimovic.

    Il calciatore, che ha come procuratore Alessandro Lucci, pare abbia già accettato un contratto quinquennale con la società biancoceleste che nelle ultime ore ha battuto la concorrenza del Tottenham. I contatti proseguono ma il grosso è fatto, a fine mese o al massimo i primi di febbraio arriveranno anche le cifre ufficiali di un’affare davvero interessante per quello che sarà l’erede di Miroslav Klose.

    Filip Djordjevic, nazionale croato di 26 anni ha disputato in questa stagione 23 partite realizzando 11 reti tra Ligue 1, Coppa di Lega e Nazionale. Si tratta di un giocatore con le caratteristiche molto simili a quelle di Klose, mobile, veloce e scaltro in area di rigore. In Serie A potrebbe fare molto bene anche se le difese sono molto più chiuse e arcigne di quelle della Ligue 1.

    Questa operazione, come detto ai dettagli, si concluderà effettivamente a giugno, tuttavia la Lazio è comunque attiva nell’immediato per dare a Reja quello che ha chiesto. Mentre registra movimenti e sondaggi su Hernanes soprattutto dall’Inter, che ha trovato un accordo con il giocatore ma non con Lotito e con Milan, le inglesi Arsenal e Liverpool e la spagnola Atletico Madrid alla finestra, la Lazio tratta con il Bologna per cedere Floccari e si prepara per dare l’assalto a Quagliarella. Solo con l’uscita di un giocatore in attacco, il patron si muoverà per arrivare al rinforzo offensivo tanto desiderato da Edy Reja. Al momento, dopo aver ottenuto l’ok del calabrese al trasferimento in rossoblù, i due club stanno trattando per trovare l’accordo definitivo sulla cifra.