Tag: Figc

  • Moratti tuona contro la Federazione: “aveva ragione Mourinho”

    Non è andata giù a Massimo Moratti la sentenza per il caso Motta – Milito che lo obbligherà a demandare tutti i compiti da presidente per i prossimi tre mesi.

    Il patron, dopo l’attacco diretto di qualche giorno fa, contro la nuova regola sul tesseramento degli extracomunitari spara ancora più pesante facendo intuire una rivalsa da parte della Federazione nei confronti dell’Inter.

    “Io non mi sento assolutamente colpevole, non hanno per nulla tenuto conto della nostra difesa e delle nostre giustificazioni. Rispetto i giudici, non la federazione. Aveva ragione Mou nel dire che ce l’avrebbero fatta pagare“.

    L’Inter ha presentato immediatamente il ricorso contestando l’operato dei giudici per aver fatto fede all’intervista di Preziosi piuttosto che le dichiarazioni in aula.

  • Caso Motta – Milito: 3 mesi di inibizione a Moratti, 6 a Preziosi

    Se la cavano con un multa e qualche mese di inibizione Enrico Preziosi e Massimo Moratti per il trasferimento dei giocatori Milito e Motta dal Genoa all’Inter.

    Il presidente Preziosi per un deferimento pregresso non poteva trattare alcun giocatore ma come dimostrato dalla procura federale i due furono parte attiva nella trattativa. Il patron Moratti dovrà demandare il prossimo mercato nerazzurro e le attività da presidente per i prossimi tre mesi. Saranno sei invece i mesi per Preziosi, alle società va pure una pena pecuniaria. Di seguito il dispositivo:

    Il dispositivo
    al Sig. Enrico Preziosi l’inibizione di mesi 6 (sei);
    al Sig. Massimo Moratti l’inibizione di mesi 3 (tre);
    alla Società Genoa Cricket & Football Club Spa la sanzione pecuniaria di Euro 90.000,00 (Euro novantamila/00) di ammenda;
    alla Società F.C. Internazionale Milano Spa quella di € 45.000,00 (Euro quarantacinquemila/00).

  • Regola extracomunitari: la tomba della serie A

    L’assurda e improvvisa decisione presa dal Consiglio Federale rischia di esser la pietra tombale del calcio italiano. La possibilità di tesserare un solo extracomunitario per le società italiane aumenta di fatto il gal dagli altri campionati europei dove la norma non è cosi restrittiva permettendo di fatto un vantaggio competitivo non di poco conto sulle trattative di mercato.

    La Figc si sarebbe dovuta muovere magari chiedendo all’Uefa un ritorno globale alla nazionalizzazione dei club rivendicando tradizioni e appartenenza piuttosto che obbligare le società italiane a rivoluzionare il mercato.

    Bloccare agli extracomunitari in secondo luogo non vieta alle società di tesserare infiniti calciatori comunitari e non italiani che occupano comunque il posto ai possibili “azzurrabili”.

    Ancora una volta la decisione presa dal presidente Abete e dai suoi adepti merita la protesta di tutti gli appassionati del mondo calcistico e le sue dimissioni prima dell’ennesimo fallimento.

  • Serie A: la Figc riduce il numero degli extracomunitari, i club protestano

    Il Consiglio Federale della Figc ha approvato la riduzione, a partire da questa stagione, la 2010-2011, del numero degli extracomunitari tesserabili durante la finestra di calciomercato da due a uno. La decisione è stata presa nel pomeriggio nonostante il parere negativo della Lega di Serie A durante la riunione che ha confermato, tra l’altro, alla presidenza della Federazione Giancarlo Abete.

    Dunque i club italiani dovranno limitare il proprio raggio d’azione per quanto riguarda possibili acquisti da Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea. Nelle ultime due stagioni il regolamento prevedeva che una società di calcio ne poteva acquistare al massimo due a condizione che questi andassero a prendere il posto in squadra di altrettanti extracomunitari.

    Dura la presa di posizione dei club di Serie A. Tutti sulla stessa lunghezza d’onda, a partire dal presidente della Lega Calcio di Serie A Maurizio Beretta:

    • “Regola extracomunitari? Polvere negli occhi. Se questa è la risposta al problema dei vivai, è alquanto riduttiva e per di piu’ avviene in una fase di mercato aperto. Avrei preferito un progetto organico condiviso, che arrivasse anche a questa decisione ma magari a partire dalla finestra del mercato di gennaio. Dico questo con rammarico, perchè la discussione del mattino era stata interessante e costruttiva: le squadre di Serie A investono tanto nei vivai, questa decisione rischia di complicare la vita delle società senza sortire effetti reali”.

    Galliani: “Preferisco non commentare. Il mio parere è perfettamente espresso dal presidente Beretta: la nostra posizione si allinea perfettamente con quella espressa dalla Lega di Serie A“.

    Lotito: “Questa decisione penalizza alcuni club di A che hanno intavolato delle trattative che oggi non possono più concludersi, rischiando anche responsabilità contrattuali. Non è il momento di aprire processi, però questa decisione non è la soluzione ai problemi sollevati“.

    Corvino: “La diminuzione degli extracomunitari tesserabili è una brutta notizia che mi lascia perplesso e rammaricato. Il danno di questa decisione non è solo economico ma tecnico, negli altri paesi non si guarda a queste cose ma si privilegia la qualità“.

    Zamparini: “E’ la più grande cavolata che si possa fare. E’ un provvedimento fatto da incapaci. Chi ha preso questa decisione deve andare a casa. Quando fanno queste cose in corsa dimostrano di essere delle persone incapaci. Invece di gestire le cose per bene fanno solo del male, come se il campionato del mondo l’avessimo perso per i due extracomunitari. Chi ha preso questo provvedimento deve vergognarsi e i fatti lo dimostreranno, ma questi non hanno vergogna di nulla“.

  • Prandelli può esordire: 11 Agosto la prima amichevole a Londra

    Con un inconcepibile ritardo la Federazione Italiana è riuscita a metter in piedi la prima amichevole della gestione Prandelli. L’ex tecnico della Fiorentina sarà presentato a Londra il 10 agosto e il giorno successivo ci sarà la prima amichevole del nuovo corso azzurro.

    L’avversaria ancora è misteriosa ma uscirà dalle contrattazioni con Costa d’Avorio, l’Egitto e l’Uruguay. La Federazione infatti è a lavoro per trovare l’accordo con gli omologhi enti degli altri paesi. Scongiurato il primo intoppo ma per Prandelli l’avventura azzurra è in salita.

  • Abete non molla la poltrona: “c’è delusione ma ripartiamo”

    “C’è tanta amarezza, tristezza e delusione per quanto successo ma dobbiamo assumerci le nostre responsabilità per quanto accaduto. Ora dobbiamo ripartire, consapevoli di un abbassamento preoccupante della qualità. C’è poca esperienza a livello internazionale”

    Il presidente federale Giancarlo Abete al pari del ct Marcello Lippi e dei giocatori azzurri si prende la sua parte di responsabilità per il catastrofico mondiale azzurro. Ma chi si aspettava un suo passo indietro resterà profondamente deluso, dal primo di luglio con Prandelli in panchina il cammino azzurro ripartirà con lo stesso quadro dirigenziale che da Germania 2006 ha saputo partorire la delusione dell’Europeo di Austria e Svizzera e la secca bocciatura dell’idea di ospitare gli Europei 2016.

    “Siamo un po’ preoccupati da una situazione che però è sotto gli occhi di tutti, anche a livello di club. C’è poca esperienza internazionale e questo si riflette anche sulla Nazionale che sta trovando sempre maggiore competitività e difficoltà, basti ricordare la sofferenza contro Cipro per citarne una”
    – continua Abete – “Quelle che mi competono come presidente della Federcalcio. Non rinnego la scelta di Lippi perché non ho motivo di farlo. C’è gratitudine nei suoi confronti ma anche il giusto spirito critico per ciò che non ha funzionato in questo Mondiale”.

    “Non possiamo però intristirci troppo, abbiamo il dovere di ripartire. E’ un obbligo dell’intero movimento italiano. Non si tratta di pessimismo ma di valutazioni: se l’Under 21 ha difficoltà a qualificarsi agli Europei, se la Nazionale non ha ancora vinto nel 2010, il problema è un dato oggettivo e come tale va risolto.”.

    “Siamo preoccupati ma non pessimisti – aggiunge Abete – C’è un problema qualitativo di giocatori selezionabili, molti grandi club sono pieni di giocatori stranieri e quindi i giocatori italiani sono poco esperti a livello internazionale. Ci aspettiamo tante critiche ma non insulti che sono sempre gratuiti, siamo sereni ma non irresponsabili. Dobbiamo però mantenere un equilibrio in questo momento difficile”.

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  • Pagano solo Lippi e Cannavaro? Pretendiamo le dimissioni di Abete

    Pagano solo Lippi e Cannavaro? Pretendiamo le dimissioni di Abete

    E’ tempo di verdetti in casa azzurri. Germania 2006 è cosi lontana tanto da far sembrare la delusione di questa sera ancor più grande della immensa gioia della notte di Berlino. Un Italia cosi incolore non può che esser frutto di scelte sbagliate e quindi non posso che inserire Lippi in cima alla lista dei colpevoli.

    Il ct campione del mondo ha sbagliato a fidarsi dei suoi uomini di Germania. Dal capitano Fabio Cannavaro a Iaquinta, tutti hanno deluso ed è giusto che adesso vengano messi sulla graticola.

    Ma se il Sudafrica ormai è passato il futuro non può che esser ancor più buio. Il primo motivo è perchè non cambieranno i vertici delle Federazione, chi ha rimesso in sella Lippi è lo stesso che scelse Donadoni per poi pentirsene. Stiamo parlando del presidente Giancarlo Abete colui che guidò la delegazione azzurra negli insuccessi all’Europeo di Svizzera e Austria e sopratutto alle magre figure nella scelta di Euro 2016 e per ultimo la scelta di far consegnare la nostra coppa del mondo ad un francese.

    Se rivoluzione deve esser, questa volta, deve esserlo a 360° e con Lippi, Cannavaro e gli altri responsabili della debacle sudafricana devono pagare i vertici della nostra Federazione. Toccherà a Prandelli rifondare ma non con Abete in sella. Pretendiamo le sue dimissioni.

  • Moggi attacca la Figc: “Puniti i Menarini, ma Moratti e Preziosi?”

    La lotta tra Luciano Moggi e la Figc continua ad animare l’estate mondiale. L’ex dg bianconero dalle pagine del quotidiano Libero, attacca, senza mezzi termini il comportamento della Figc rea a suo dire di aver punito i Menarini, ormai ex proprietari del Bologna, per aver intrattenuto rapporti con lui, mentre è inspiegabilmente sorda e muta sulla vicenda dei trasferimenti di Motta e Milito

    “La condanna della Figc nei confronti dei Menarini per essersi intrattenuti a cena con il sottoscritto è una vicenda che meriterebbe una rassegna estiva di teatro dell’assurdo. Poiché non faccio più parte dell’ordinamento federale dal maggio 2006, mentre la mia infondata condanna sportiva è del luglio 2006, sono da tempo un privato cittadino che, evidentemente, la giustizia sportiva non cessa di perseguitare esponendosi, ora, a gravi responsabilità per illegittima ingerenza in dimensioni private, come quella cena.

    Sorprende rilevare come, pur di trovare un appiglio, si siano inventati una falsità, manipolando maldestramente la successione dei fatti, documentabili, poiché affermano nella sentenza che le mie dimissioni sarebbero successive all’irrogazione della squalifica; non considerano che maggio vien prima di luglio, almeno nel calendario occidentale, anche se ammetto la mia ignoranza su quello Maya, forse appeso alle pareti federali.

    L’intento è evidente e la famiglia Menarini, come altri in passato, sono stati condannati perché strumentalizzati dalla Federazione, nel senso che il vero obiettivo di questa farsesca iniziativa sono io. Ho immaginato i tentativi elaborati in notturne riunioni tenutesi in via Po, nel corso delle quali si è cercato un appiglio per riportarmi dinanzi ai giudici sportivi, ma non essendoci riusciti, si sono accaniti su coloro che hanno avuto il solo torto di avermi invitato a cena. In quell’occasione erano presenti decine di persone, eravamo in un locale pubblico, pensate che segretezza e quanto fosse illecito un accordo che non è mai esistito, nel senso che mi indicavano quale deus ex machina di un contratto, quello tra Ceravolo ed il Bologna Calcio, che non è mai avvenuto: come condannare qualcuno per omicidio senza che ci sia alcun morto. Un noto conduttore tv diceva «la domanda sorge spontanea»: ma sei i Menarini, per una semplice cena, sono stati condannati a 3 mesi di squalifica, Moratti e Preziosi, considerate le pubbliche ammissioni di Preziosi ed i contratti effettivamente firmati da Thiago Motta e Milito, a quale pena dovrebbero condannarli?

    Pensate come s’è mossa la Procura federale: poiché non c’erano prove, e nulla di illecito è stato mai commesso, allora si è affidata alle “impressioni” (avete letto bene) di soltanto due dei tanti convitati, senza essersi premurata di ascoltare anche le “impressioni” di tutti gli altri. Invece nulla, anzi, nel timore di non avere nemmeno sensazioni favorevoli in mano, hanno ascoltato il tecnico del Bologna, Papadopulo, ma non nell’immediatezza dei fatti, come gli altri, bensì dopo 6 mesi, dopo essere stato esonerato.”

  • Fiorentina: Attacco alla FIGC. Pronta la replica della Federcalcio

    La Fiorentina attacca duramente la FIGC. La società viola è andata su tutte le furie per non essere stata informata dell’accordo raggiunto fra il presidente Abete e l’allenatore viola Cesare Prandelli, che sarà il nuovo Commissario Tecnico azzurro dopo il Mondiale di Sud Africa.

    Ecco la nota apparsa sul sito ufficiale del club viola:

    • In riferimento a quanto emerso ieri e oggi sugli organi d’informazione, relativamente all’accordo raggiunto tra FIGC e Cesare Prandelli quale nuovo Commissario Tecnico della Nazionale, l’ACF Fiorentina comunica che, ad oggi, la Società non è ancora stata né informata né avvertita da nessuno degli interessati. Abbiamo appreso soltanto dal sito della FIGC e dai media dell’accordo raggiunto tra il Presidente Abete e Cesare Prandelli; reputiamo grave questo comportamento, una grande mancanza di rispetto verso la Società ed i suoi tifosi. Come già accaduto nel recente passato, quando i media anticiparono la notizia di un’imminente offerta della FIGC per Cesare Prandelli, la Federazione ha comunicato in maniera autonoma e tramite stampa, senza alcun tipo di coinvolgimento della proprietà e della dirigenza dell’ACF Fiorentina. Ci auguriamo che tali metodologie comunicative possano non ripetersi più da qui in avanti, anche per non ritardare la programmazione tecnica dell’ACF Fiorentina“.

    Non si è fatta attendere la replica della Federcalcio:

    • Grande stupore e rammarico da parte della Figc di fronte alla presa di posizione della Fiorentina sul prossimo incarico di Cesare Prandelli come Commissario Tecnico della Nazionale. Fin dai giorni successivi alla conclusione del campionato, sono stati chiari il percorso individuato e le volontà di tutte le parti interessate, così come il livello di informazione. Come già reso noto l’accordo annunciato ieri sarà perfezionato nei prossimi giorni con la firma del contratto“.

    Insomma una questione spinosa che si sarebbe potuta gestire in modi migliori e sicuramente meno velenosi.

  • Calciopoli: oltre lo scudetto la Juve chiede il deferimento

    La Juventus in virtù delle nuove intercettazioni, venute alla luce nel dibattimento del processo a Calciopoli in corso al Tribunale di Napoli, ha inviato un esposto alla Federcalcio nel quale chiede la revoca dello scudetto assegnato dall’allora commissario generale Guido Rossi all’Inter e il deferimento di tutti i soggetti protagonisti delle nuove intercettazioni.

    Nell’esposto, preparato dall’avvocato Michele Briamonte e firmato dall’ex presidente bianconero Jean Claude Blanc, si chiede la non assegnazione dello scudetto proprio in virtù di un etica deficitaria comune a molte società partecipanti a quel campionato. Il comportamento comune fa cadere un dei principi cardine del parere dei tre saggi “assenza dei comportamenti poco limpidi”.

    L’avvocato Briamonte ieri in Lega per la riunione straordinaria sui diritti tv si è detto fiducioso sulla revoca ma la Juve pretende anche il deferimento di tutti i soggetti coinvolti in quello che viene definito Calciopoli 2. Per il legale bianconero il numero di intercettazioni, i protagonisti e gli argomenti trattati pareggiano il malloppo indiziario del 2006 che portò la Juventus in B per responsabilità oggettiva e al deferimento dei suoi maggiori dirigenti e a tal proposito auspica lo stesso trattamento.

    Puoi scaricare l’esposto della Juventus dal sito Tuttosport