Tag: fifa

  • Mondiale per Club, quanti talenti dal Kashima

    Mondiale per Club, quanti talenti dal Kashima

    Sembrava una vera e propria favola calcistica, da ultimi arrivati alla competizione per aver vinto il titolo nazionale solo qualche giorno prima, i giapponesi del Kashima Antlers da Cenerentola del Mondiale per Club si stavano per trasformare in principessa se non fosse stato per Cristiano Ronaldo che ha deciso con la sua tripletta di spegnere tutti i sogni della compagine guidata da Mr Ishii. 

    La massima competizione per club organizzata dalla FIFA ha permesso però alla squadra nipponica di metter in mostra, dinanzi a tutto il mondo calcistico, alcuni calciatori davvero interessanti e talenti che potrebbero ben presto arrivare a calcare i panorami del football anche nel vecchio continente.

    Veniamo quindi ad analizzare quei calciatori del Kashima che hanno “rubato l’occhio” nelle quattro gare disputate.

    Il calciatore che certamente ha colpito più di tutti, vincitore anche del Pallone di Bronzo della competizione, è stato il centrocampista Gaku Shibasaki.

    Centrocampista centrale, classe ’92, con spiccata abilità nell’impostare il gioco, Shibasaki vanta anche la gran duttilità nel sapersi adattare ad altri ruoli come quello del trequartista e se necessario anche da esterno. Ha un buon tiro dalla distanza e anche se non è il classico centrocampista goleador, nella finale del Mondiale per Club è stato in grado di realizzare una doppietta al Real Madrid. Vanta già anche tredici presenze in nazionale maggiore con tre reti segnate, per molti pare esser l’erede di Yasuhito Endo. 

    Nonostante i quattro gol subiti in finale, una nota di merito per tutto il torneo disputato va alla coppia di centrali difensivi Gen Shoji e Naomichi Ueda. Nato nel 1992 il primo, nel 1994 il secondo, Shoji e Ueda hanno dimostrato di essere una coppia ben affiatata, anche il talento immenso di Cristiano Ronaldo ha trovato difficoltà contro loro due. Ueda miscela in se forza fisica (1.86 per 77 kg) ad una buona velocità che gli permette di riuscire spesso a tenere il passo anche di attaccanti brevilinei. Insidioso anche nell’area avversaria per la sua abilità nel colpo di testa. Shoji ha mostrato ottimo senso della posizione ed una sicurezza nella marcatura dell’avversario.

    Sulla fascia destra del Kashima hanno agito Daigo Nishi e Yasushi Endo, entrambi hanno disputato una gran competizione. Il terzino Nishi, classe ’89, ha percorso su e giù la per la sua zona del campo in maniera continua ed efficace in entrambe le fasi, Endo invece, di un anno più grande, ha anche messo in mostra una certa qualità, come si è potuto notare nel suo colpo di tacco geniale per il momentaneo 2-0 all’Atletico Nacional.

    Due segnalazioni anche per l’attacco, senza dimenticare Mu Kanazaki che però era già conosciuto anche per la sua precedente esperienza europea con le maglie di Norimberga e Portimonense, Shoma Doi e Yuma Suzuki. 

    Doi, nato nel 1992, è parso un vero e proprio folletto dell’attacco, abile nell’uno contro uno, può coprire diversi ruoli dalla seconda punta in appoggio al centravanti, sino all’esterno sinistro in un tridente offensivo. Il suo nome resterà nella storia del calcio in quanto è stato lui a calciare il primo rigore assegnato con la tecnologia della VAR.

    Yuma Suzuki ha dalla sua anche la giovane età. Nato il 26 aprile 1996, Suzuki ha avuto a disposizione pochi minuti ma ha saputo sfruttarli bene, gol da opportunista per sigillare il 3-0 nella semifinale e gran colpo di testa che ha centrato la traversa sfiorando così il possibile 3-3 nei supplementari contro il Real Madrid. Statistiche alla mano il giovane attaccante dei Kashima Antlers ha dimostrato di avere senso del gol e caratteristiche ideali per renderlo appetibile a diversi club europei.

  • Blatter-Platini condannati. Il calcio deve cambiare

    Blatter-Platini condannati. Il calcio deve cambiare

    Blatter-Platini, due nomi noti nel mondo del calcio, Blatter-Platini squalificati dalla Fifa, i due dirigenti che faranno ricorso contro una squalifica, a loro dire, ingiusta e architettata. Blatter-Platini: due nomi che sentiremo ancora nominare parecchio da oggi in avanti.

    Blatter-Platini, condannati a 8 anni.
    Blatter-Platini, condannati a 8 anni.

    Il Comitato Etico ha giudicato non convincente la difesa di Blatter, sul pagamento di circa 2 milioni di euro circa un favore di Platini nel 2011, poco prima che si svolgessero le elezioni presidenziali. Nel pagamento non viene citato che si tratta di un pagamento per Platini da parte della Fifa, ed entrambi gli accusati hanno confermato che si è trattato di un accordo verbale: un fatto che non va di pari passo con le leggi svizzere.

    Il Comitato Etico della Fifa, presieduto da Hans-Joachim Eckert, ha ritenuto illegale e privo di fondamento giuridico il pagamento di circa due milioni di franchi svizzeri effettuati dalla Fifa a Platini nel 2011. Questo è quanto appare nel comunicato in cui viene inflitta la sanzione di 8 anni al Presidente della Fifa uscente e al Presidente dell’Uefa.

    Blatter-Platini: entrambi sono stati banditi da qualsiasi attività legata al calcio con effetto immediato.  Il Comitato ha inoltre multato Blatter di 50 mila franchi svizzeri (46 mila euro) e Platini di 80 mila (74 mila euro). I due, ovviamente, hanno sempre negato ogni accusa, sostenendo che quei soldi rappresentavano un reale pagamento per consulenze effettuate da Platini, presso la Fifa negli anni precedenti.

    Una botta soprattutto per il candidato alla poltrona della Fifa che, a 60 anni, vede la sua scalata al vertice del calcio mondiale interrompersi; l’ex calciatore della Juventus, non potrà candidarsi alla Presidenza della Fifa. Mentre,a 79 anni, per Blatter si chiudono nel modo peggiore tutte le porte di plenipotenziario del calcio mondiale. Al vertice della Fifa dal 1998, l’ex colonnello svizzero era sempre uscito vincitore da ogni tipo di scandalo e accuse di corruzione varie.

    Forse questa sentenze, in attesa di ricorsi e contro ricorsi, è la grande occasione per tutto il movimento calcistico di virare in un’altra strada, forse ci voleva, forse no, solo il tempo lo saprà dire a patto che si prenda questa vicenda come esempio, per chi dovrà governare il calcio negli anni futuri.

  • Cristiano Ronaldo fa suo il Pallone d’Oro

    Cristiano Ronaldo fa suo il Pallone d’Oro

    Era il favorito della vigilia, tutti davano per certo il suo successo e così è stato, a conquistare il Pallone d’Oro 2014 è stato il portoghese del Real Madrid Cristiano Ronaldo.

    Cr7 conquista così il suo terzo pallone d’Oro andando ad eguagliare veri e propri miti del calibro di Michel Platini, Johann Cruijff e Marco Van Basten e avvicinandosi al suo storico rivale Leo Messi.

    Cristiano Ronaldo ed il Pallone d'Oro | Foto Twitter
    Cristiano Ronaldo ed il Pallone d’Oro | Foto Twitter

    Ronaldo che nella scorsa stagione ha alzato al cielo la Champions League con il suo Real Madrid, ha segnato 61 gol nell’anno solare, di cui 17 nella massima competizione europea, che hanno sicuramente pesato nel giudizio finale.

     

    Il portoghese ha ottenuto oltre il 37% dei voti, al secondo posto si è piazzato Leo Messi che ha surclassato di pochissimo il portiere del Bayern Monaco e della nazionale tedesca campione del mondo Manuel Neuer.

     

    Nel suo discorso di ringraziamento Cristiano Ronaldo ha voluto nominare la famiglia, l’allenatore i compagni di squadra, il presidente ed ha voluto far capire che è sempre più agguerrito per cercare di conquistare il trofeo anche nella prossima stagione ed agganciare Messi.

    La Germania, delusa dal 3° posto di Neuer ha avuto di che consolarsi portando a casa altri 3 premi: il pallone d’oro femminile con Nadine Kessler del Wolfsburg, toccante il suo ricordo di Junior Malanda giovane del Wolfsburg maschile morto sabato in un incidente stradale,  che ha battuto Wambach e Marta, e quello degli allenatori al maschile Joachim Low, sconfitti Ancelotti e Simeone, e per il femminile Ralf Kellermann.

    Il Puskas Award per il titolo del gol più bello dell’anno se lo giocavano James Rodriguez, Robin Van Persie e Stephanie Roche. A vincere è stato il colombiano Rodriguez grazie al gioiello realizzato negli ottavi di finale del mondiale brasiliano contro l’Uruguay.

    Un vero e proprio super team è l’undici selezionato come miglior squadra dell’anno: Neuer tra i pali, linea difensiva formata da Lahm, Thiago Silva, David Luiz e Sergio Ramos, a centrocampo un trio composto da Iniesta, Kroos e Di Maria ed un tridente d’attacco stellare, Messi, Cristiano Ronaldo e Robben. 

     

     

  • Barcellona, ricorso respinto, il mercato resta bloccato

    Barcellona, ricorso respinto, il mercato resta bloccato

    Il Barcellona attendeva la risposta del ricorso presentato al Tas per lo stop al mercato inflitto dalla FIFA per alcune irregolarità da parte del club blaugrana relativamente al tesseramento di alcuni calciatori minorenni.

    Luis Suarez e Leo Messi | Foto Twitter
    Luis Suarez e Leo Messi | Foto Twitter

    Ciò che ha deciso il Tribunale di Losanna però lascia decisamente l’amaro in bocca al Barça. Il Tas infatti ha respinto la richiesta del Barcellona ed ha deciso di confermare la sanzione inflitta dal massimo organismo del calcio europeo, con due sessioni di calciomercato bloccate. Sanzione che proprio in attesa di questa decisione era stata sospesa e che aveva permesso al club catalano di poter tesserare Luis Suarez nello scorso calciomercato estivo.

    Il Barcellona ha violato le norme sulla tutela dei minori nelle accademie. Di conseguenza, la decisione della Fifa è confermata in pieno e la sanzione resta in vigore.

    Questo il comunicato del Panel del Tas presieduto da Petros Mavroidis.

    Dunque va complicandosi la situazione per il Barcellona che sino a Gennaio 2016 non potrà intervenire sul mercato e che dovrà anche pagare una multa da 450mila Franchi Svizzeri (circa 375mila Euro).

    Il club catalano però non è rimasto in silenzio ed ha prontamente emanato il seguente comunicato, nel quale il Barcellona si difende ritenendo spropositata la sanzione subita e mantenendo aperta la possibilità di rivolgersi ad altre sedi per vedere annullata questa punizione.

    Il Barcellona vuole manifestare il suo totale disaccordo con la decisione del Tas. Il club ha dimostrato in ogni grado di giudizio che condivide e appoggia la politica di tutela dei minori e la preoccupazione per il loro sviluppo e per la loro formazione. Gli errori che il club ha potuto commettere, e che ha riconosciuto di fronte alle autorità competenti, sono di tipo amministrativo e sono causate dal conflitto normativo esistente fra i regolamenti Fifa e la legislazione spagnola. Eravamo convinti di operare nel giusto. Per questo riteniamo la sanzione assolutamente sproporzionata. Quando le motivazioni della decisione del Tas verranno rese noto, il club le esaminerà e analizzerà le differenti opzioni legali, fra le quali la possibilità di appellarsi al Tribunale Federale Svizzero.

  • Scoppia il caso Luisao, il Benfica pronto a denunciare la Juventus

    Scoppia il caso Luisao, il Benfica pronto a denunciare la Juventus

    Il caso Luisao sta diventando internazionale. Il Benfica, infatti, è pronto a rivolgersi alla Fifa dopo il pressing della Juventus nel tentativo di acquistare il difensore brasiliano con passaporto portoghese.

    Come spesso e volentieri accade in queste sessioni mercato la Juventus ha già raggiunto un accordo di massima con il calciatore, ma non ha mai avuto nessuno contatto con il Benfica, club di appartenza del difensore. La società portoghese, visibilmente contrariata, ha prima avvisato la Juventus, ma non ricevendo le risposte desiderate, ha deciso di passare all’attacco.

    Il Benfica ha la possibilità di appellarsi al comma 3 dell’articolo 18 del regolamento Fifa si trasferimenti che spiega come un club debba prima interpellare la squadra proprietaria del cartellino di un giocatore prima di poter parlare privatamente con lo stesso.

    luisaoIl Presidente del club lusitano Luis Felipe Vieira  non ha per nulla gradito digerito il comportamento ed è pronto a far sentire le proprie ragioni alla Fifa. Luisao ha un contratto con il Benfica che andrà in scadenza nel 2016; la possibilità di liberarsi dal club portoghese avverrebbe nel caso di un pagamento che, i dirigenti bianconeri, non vorrebbero fosse alla cifra di 4 milioni di euro ma minore data la non più giovanissima età del calciatore. Il comunicato del Presidente Vieira inviato alla società di Corso Galileo Ferraris ha il tono di una vera minaccia: ” Smettetela di trattare con l’agente del nostro tesserato Luisao, altrimenti vi denuncieremo alla Fifa “.

    Nei giorni a ridosso di ferragosto la Juventus aveva cercato di intavolare la trattativa per cercare di portare a Torino Luisao, la società della famiglia Agnelli è alla ricerca di un difensore centrale per sostituire l’infortunato Andrea Barzagli.  I bianconeri si erano, inizialmente, messi in contatto con il procuratore, ottenendo una disponibilità di massima, ma l’idea iniziale era quella di portare il calciatore sotto la Mole soltanto a parametro zero. Il Benfica aveva assunto una posizione chiara e precisa: “Luisao non si vende, è incedibile“, aveva dichiarato Vieira.

    La storia rischia seriamente di finire sulla scrivania della Fifa. Il mercato, a poche settimane dalla fine delle trattative, entra ora nella fase cruciale, nella fase in cui le società tenteranno gli affondi decisivi; ricordiamo che la scadenza è fissata il 1 settembre alle ore 23.

  • Il commento di Chiellini: “La squalifica di Suarez è eccessiva”

    Il commento di Chiellini: “La squalifica di Suarez è eccessiva”

    Il giorno dopo la decisione della Commissione Disciplinare della FIFA che ha inflitto a Luis Suarez, per il morso rifilato a Chiellini durante Italia-Uruguay, una squalifica di 9 gare ufficiali con la maglia della Celeste e 4 mesi di inibizione dai campi da calcio con il ritiro dell’accredito che non consentirà all’attaccante di stare vicino ai compagni di squadra nel proseguimento del Mondiale, cominciano arrivare le reazioni dal mondo del calcio, uno di questi è proprio l’altro protagonista della vicenda, ovvero Giorgio Chiellini.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini

    Il difensore della Nazionale italiana e della Juventus ha voluto affidare al proprio sito ufficiale le sue opinioni sulla vicenda Suarez:

    Dentro di me ora non ci sono sentimenti di gioia, di vendetta o di rabbia contro Suarez per un incidente che è accaduto in campo ed è finito lì. Rimangono solo la rabbia e delusione per la partita persa. Al momento il mio unico pensiero è per Luis e la sua famiglia, perché si troveranno ad affrontare un periodo molto difficile. Ho sempre considerato inequivocabili gli interventi disciplinari da parte degli organi competenti, ma allo stesso tempo credo che la formula proposta sia eccessiva. Spero sinceramente che gli sarà consentito, almeno, di stare vicino ai suoi compagni di squadra durante le partite perché tale divieto è davvero alienante per un giocatore.

    Dunque Chiellini, colui che ha subito il morso dal Pistolero, perdona l’avversario e ritiene pesante il provvedimento per Suarez, ma quella del difensore toscano non è stata l’unica reazione, c’è stata anche quella più pesante del presidente dell’Uruguay José Mujica che ha voluto esprimere la propria opinione sulla vicenda e come riporta “La Gazzetta dello Sport”, lo ha fatto tramite i microfoni della trasmissione “De Zurda” condotta da Diego Armando Maradona e Victor Hugo Morales:

    Siamo furiosi perché la Fifa usa due pesi e due misure. Sono anziano e ne ho viste tante in vita mia, ma questa volta si è passato il limite. Si vedono di continuo falli e gesti ben più gravi, ma si permettono di trattarci con i piedi solo perché siamo un Paese piccolo e contiamo poco.

    Diego Armando Maradona
    Diego Armando Maradona

    La stessa Gazzetta riporta anche le parole di Maradona, il Pibe de Oro ha chiaramente mostrato il suo appoggio a Suarez, indossando anche una maglietta con su scritto “Luisito estamos con vos” (Luis siamo con te):

    Non capiscono nulla, si sono voluti accanire contro Luis in maniera spietata. E’ chiaro che la Fifa abbia voluto penalizzare l’Uruguay perché se usasse lo stesso metro di giudizio con tutti le partite terminerebbero cinque contro cinque.

    Per Suarez però i problemi non si limiteranno alla squalifica, l’Adidas ha deciso di sospendere gli spot con Luis Suarez, e come riporta l’Ansa, la società tedesca ha fatto sapere riconsidererà il rapporto con il giocatore al termine del mondiale.

     

  • La FIFA ha deciso, 9 giornate di stop per Suarez

    La FIFA ha deciso, 9 giornate di stop per Suarez

    La decisione tanto attesa sul caso Suarez-Chiellini è arrivata pochi minuti fa, il morso di Suarez sulla spalla del difensore della nazionale italiana è costata molto all’Uruguay, la commissione della FIFA ha deciso di punire l’attaccante con una squalifica di 9 turni nelle gare con la maglia della nazionale e lo ha bandito per 4 mesi da qualsiasi altra attività calcistica.

    Tale comportamento non può essere tollerato in qualsiasi campo di calcio, e in particolare non ad una Coppa del Mondo FIFA quando gli occhi di milioni di persone sono sulle stelle in campo. La Commissione Disciplinare ha tenuto conto di tutti i fattori del caso e del grado di colpevolezza del signor Suárez in conformità delle pertinenti disposizioni del Codice.

    Queste sono le parole di Claudio Sulser, presidente della Commissione Disciplinare della FIFA riportate dal sito ufficiale del massimo organo del calcio mondiale.

    Luis Suarez ha violato l’articolo 48 par. 1 del Codice Disciplinare della FIFA e anche l’art. 57 relativamente al comportamento antisportivo tenuto nell’occasione.

    Il Morso di Suarez a Chiellini
    Il Morso di Suarez a Chiellini

    Ricordiamo il fatto, al minuto 80 della gara valevole come terza giornata del Gruppo D tra Italia ed Uruguay, dopo un contrasto di gioco Suarez si avventava sulla spalla di Chiellini mordendolo. Gli ufficiali di gara non vedevano il fatto e nonostante le proteste del difensore azzurro, che mostrava anche il segno dei denti, decidevano di non prendere provvedimenti. Per questo motivo al termine della gara la FIFA ha aperto un inchiesta che ha portato poi a questa squalifica per Suarez di 9 gare ufficiali con la maglia della Celeste e a 4 mesi lontano da qualsiasi attività calcistica ufficiale, oltre ad una multa di centomila Franchi svizzeri.

    Molo probabilmente sulla pesantezza del provvedimento hanno influito anche i precedenti del Pistolero, soprannominato anche il Cannibale o il vampiro, che già in passato ai tempi dell’Ajax aveva morso Bakkal del Psv nel novembre 2010, venendo squalificato per 7 turni, poi si era ripetuto nell’aprile 2013 con la maglia del Liverpool ai danni del difensore del Chelsea Ivanovic subendo una squalifica di 10 giornate.

    Questa decisione peserà anche sul calciomercato, Suarez era ambito da diverse squadre tra le quali Barcellona e Real Madrid, adesso ci sarà da capire se le pretendenti saranno disposte ad un grande investimento per un calciatore di grande talento che non solo sarà fermo sino a fine ottobre, ma che ha dimostrato anche di non riuscire a controllare i propri istinti.

  • Platini: “Per premiare la Juve mi serviranno altri mandati”

    Platini: “Per premiare la Juve mi serviranno altri mandati”

    Anche quest’anno, come già accaduto spesso negli anni passati, la Juventus ha vinto in Italia ma ha raccolto dei flop nelle campagne europee, un suo grande ex, Michel Platini ha voluto “infierire” su questa situazione con una sua battuta.

    Il presidente dell'Uefa Michel Platini
    Il presidente dell’Uefa Michel Platini

    Ieri il presidente dell’Uefa, Michel Platini, si trovava a  Torino, e prima della finale di Europa League allo Juventus Stadium tra Siviglia e Benfica, vinta poi dagli spagnoli ai calci di rigore, ha rilasciato a Sky questa dichiarazione:

    Se ci vorrà ancora molto tempo perché io possa premiare la Juventus? Puó darsi che io debba fare qualche mandato in più. L’ho detto ad Andrea Agnelli, lui mi vuole all’Uefa dunque non vuole vincere.

    Platini quindi ha così voluto parlare della squadra che gli ha permesso di raggiungere diversi successi da calciatore negli anni 80. L’ex numero 10 bianconero non si è limitato a parlare di Juventus ma in un incontro con i Media tenutosi nella mattinata di ieri, con la presenza del responsabile degli arbitri dell’Uefa Pierluigi Collina, ha voluto analizzare i problemi del calcio italiano:

    Il problema del calcio italiano non sono gli arbitri ma la violenza negli stadi, che si combatte con strutture più moderne.

    Proprio riguardo alla situazione della categoria arbitrale, il presidente dell’Uefa Platini ha voluto punzecchiare il presidente della FIFA Blatter:

    Quando sono diventato presidente dell’Uefa ho subito pensato che servivano più occhi sul campo e ho sempre creduto che si potessero aggiungere due arbitri. Il primo esperimento venne effettuato per un campionato Under 17 in occasione di una sfida fra Armenia e Islanda. Quella gara fu arbitrata da cinque arbitri ed è è stato illuminante. Da quel momento mi sono adoperato per avere cinque arbitri ma non è stato facile, perché se l’idea non è della Fifa è difficile da concretizzare. Non è un sistema perfetto, ma ci ha aiutato a ridurre gli errori.

    In conclusione Michel Platini ha voluto anche dire la sua sulla tecnologia in campo che può esser utile in certi casi ma inutile in altri:

    Io sono sempre favorevole alla tecnologia se aiuta gli arbitri in modo intelligente. Per esempio sui gol fantasma, ma su un fuorigioco credo possa fare poco.

  • La Fifa ha deciso di bloccare il mercato del Barcellona per due sessioni

    La Fifa ha deciso di bloccare il mercato del Barcellona per due sessioni

    Fosse arrivata ieri, probabilmente nessuno avrebbe dato peso a questa notizia pensando al più classico degli scherzi del 1° Aprile, invece è tutto reale. Dal proprio sito ufficiale la Fifa infatti ha comunicato il blocco di due sessioni di mercato per il Barcellona a causa di alcuni tesseramenti irregolari riguardanti minorenni messi sotto contratto nel periodo che va dal 2009 al 2013.

    Come si legge nel comunicato del massimo organismo del calcio mondiale, l’indagine è stata portata avanti dalla FIFA Transfer Matching System ed ha avuto inizio nel 2013. Il Barcellona è stato riconosciuto colpevole dalla commissione disciplinare di aver violato “diverse disposizioni” riguardanti i trasferimenti internazionali e l’ingaggio di minorenni stranieri, le infrazioni commesse siano state dieci, in un periodo che va dal 2009 al 2013.

    Barca sanzione

    In sostanza il Barcellona non avrebbe rispettato l’articolo 19 del regolamento internazionale, che regola i trasferimenti internazionali dei minorenni e permette che questi vadano in porto soltanto in particolari circostanze valutate dal “Players’ Status Commitee”. Per questo motivo la commissione disciplinare ha deciso di sanzionare il club catalano con una multa da circa 370mila euro ma sopratutto ha imposto il blocco di due sessioni di mercato, estivo del 2014 ed invernale del 2015, i blaugrana così in questo periodo non potranno muoversi sul mercato nazionale e internazionale.

    il Barcellona ha tempo 90 giorni per regolarizzare la posizione dei minorenni acquistati appunto nel periodo sotto indagine.

    Anche la Federcalcio spagnola è stata sanzionata con una multa di 410mila euro per non aver sorvegliato adeguatamente sulla controversa vicenda.

    Al momento dal Barcellona non sono arrivate risposte ufficiali a questa vicenda ma per la squadra catalana si pone principalmente adesso il problema portiere.

    Victor Valdes è infatti in scadenza di contratto e nella prossima sessione di mercato sarebbe libero di firmare con qualsiasi squadra, il Barcellona però potrebbe rischiare di rimanere solo con Pinto come estremo difensore, infatti andrà valutato se sarà reso valido il trasferimento già fatto del portiere tedesco Andrè Ter Stegen.

    Ad alto livello però esiste un precedente che potrebbe far sorridere il Barcellona, riguarda il Chelsea nell’inverno del 2010. La società di Abramovich fu sanzionata per il  trasferimento dell’allora diciassettenne Gael Kakuta. I Blues fecero ricorso al Tas e le sanzioni vennero prima sospese e poi definitivamente cancellate.

  • Brasil 2014: lavori in ritardo, Joseph Blatter preoccupato

    Brasil 2014: lavori in ritardo, Joseph Blatter preoccupato

    L’estate scorsa mentre si giocava la Confederation Cup vedendo le immagini delle zone attigue agli stadi della rassegna avevamo avuto un leggero sospetto che in Brasile la preparazione al Mondiale prossimo non fosse proprio una marcia spedita. Tuttavia il paese sudamericano stava attraversando un momento difficile, c’erano proteste pesanti ed una crisi spaventosa. Poi le parole del Presidente brasiliano e alcune riforme avevano iniziato a tranquillizzare un po’ l’ambiente, crisi e proteste di piazza sono rimaste, ma più soft.

    Sono passati più di sei mesi e sono trapelate indiscrezioni, per qualche tempo smentite, riguardanti i preparativi di Brasil 2014 poco rassicuranti. Intervistato da France Football, Joseph Blatter ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno lasciato perplesso l’ambiente, mostrando grande preoccupazione anche dal massimo esponente della F.I.F.A.

    I lavori in Brasile sono molto in ritardo, basti pensare che 4 anni fa in questo periodo, in Sudafrica, la situazione era migliore“.

    Insomma una vera e propria stilettata agli organizzatori, e pensare che lo stesso Joseph Blatter appena pochi giorni fa e il presidente Dilma Rousseff avevano assicurato: “Brasile 2014 sarà l’edizione dei Mondiali di calcio più spettacolare di sempre”.

     

    Il Presidente brasiliano Dilma Rousseff e Joseph Blatter | © Fabrice Coffrini / Getty Images
    Il Presidente brasiliano Dilma Rousseff e Joseph Blatter | © Fabrice Coffrini / Getty Images

    Sarà sicuramente un evento spettacolare e se lo augurano altrettanto sicuramente le varie emittenti televisive che hanno sborsato fior di milioni per accaparrarsi i diritti di trasmissione in diretta delle partite, tuttavia la preoccupazione serpeggia, soprattutto per quanto riguarda la situazione di Curitiba.

    L'Arena da Baixada, lo stadio di Curitiba, situazione poco prima di Natale | © Shaun Botterill / Getty Images
    L’Arena da Baixada, lo stadio di Curitiba, situazione poco prima di Natale | © Shaun Botterill / Getty Images

    L’Arena da Baixada (che ospiterà, o meglio dovrebbe ospitare tre partite della fase a gironi, Iran-Nigeria, Honduras-Ecuador e Algeria-Russia) è quella che appare più in difficoltà.

    Il discorso riguarda i finanziamenti per i lavori nello stadio, che arrivano con il conta gocce e rallentano così la messa in opera. Una soluzione curiosa potrebbe arrivare dalla rete, o meglio da uno sponsor che opera in rete. Si tratta di AshleyMadison.com, popolare sito specializzato in incontri extraconiugali che sarebbe disposto a finanziare i lavori per ultimare lo stadio di Curitiba.

    La candidatura alla sponsorizzazione arriva direttamente da  Eduardo Borges, direttore di AshleyMadison per il Brasile.

    Noi siamo lontani dalle ipocrisie, gli infedeli aumentano sempre di più e abbiamo un iscritto ogni 9 secondi. Curitiba è la nostra quarta città per numero di contatti, non può perdere il Mondiale. Sponsorizzare lo stadio sarebbe un affare”.

    La F.I.F.A. avrebbe già dato parere positivo all’accordo ma ovviamente vuole far rientrare la sponsorizzazione, come tutte le altre, sotto l’ala protettrice e sotto gli accordi commerciali del massimo organo calcistico. In poche parole nessun nome abbinato allo sponsor per lo stadio e ovviamente pagamento delle competenze come gli altri sponsor.

    Un Mondiale è un’occasione, e noi lo sappiamo bene, per un paese di rifare buona parte degli impianti sportivi ed avere un rilancio economico da una competizione che porta un enorme flusso di capitali freschi da turismo e indotto nelle città coinvolte, pertanto in un modo o nell’altro Brasil 2014 non può steccare, soprattutto per il Brasile stesso.