Aspettando il GP d’Italia che si terrà domenica 12 Settembre, gli occhi della Formula Uno saranno puntati sulla vicenda che riguarda la Ferrari a proposito degli ordini di scuderia impartiti ai due piloti nel GP di Germania sul circiuto di Hockenheim.
La FIA, infatti, ha deciso di convocare per la giornata di mercoledi, la scuderia di Maranello per deporre i fatti al Consiglio Mondiale Del Motor Sport, che deciderà in merito. All’ udienza dovranno essere presenti anche Stefano Domenicali e il team manager Massimo Rivola.
In Ferrari si respira un’aria del tutto tranquilla, certi che gli organi competenti comprenderanno le motivazioni in merito.
Di tutt’altro avviso, invece, Helmut Marko, ex pilota di F1 e ora consulente Red Bull, secondo il quale alla Ferrari verrà inflitta una penalità in termini di punti.
Il verdetto dovrebbe essere atteso per la stessa giornata di mercoledi, dopodichè, preso atto delle conseguenze, sia la Ferrari che i team rivali potranno prepararsi al meglio per il GP di Monza.
Certo è che se, i fatti dovrebbero confermare le impressioni che girano nel paddock e nn solo, alla Ferrari verrebbe data una penalizzazione che riguarderebbe il punteggio nelle classifiche mondiali, allora per gli uomini in Rosso diventerebbe ancora più complicata una rimonta su agguerritissimi avversari come Red Bull e McLaren, e i sogni di raggiungere entrambi i titoli mondiali potrebbero definitivamente infrangersi.
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Ferrari convocata dalla FIA per i fatti di Hockenheim
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Nuovi test per la Ferrari in vista di Monza
Il week-end belga di Spa Francorchamps ha lasciato qualche incertezza alla Ferrari. I miglioramenti apportati alla vettura nei Gp precedenti erano riusciti ad invertire il trend di negatività trasformandolo in risultati positivi, con la doppietta ad Hockeneim, e il secondo posto di Alonso a Budapest. La Ferrari, ora, sembra aver fatto un passo indietro rispetto a Red Bull e McLaren nelle prestazioni, anche se i fattori esterni come le condizioni meteorologiche incerte hanno inciso sulle prestazioni dei piloti di Maranello, soprattutto quelle di Fernando Alonso.
Alla Ferrari bisognerà capire cosa non ha funzionato e in tal senso sono stati programmati dei test sul circuito di Vairano, in cui la macchina verrà provata in rettilineo e verranno testate soluzioni aerodinamiche nuove e vecchie, in vista del GP di Monza.
L’appuntamento di casa rappresenta un’occasione importante per la Ferrari, che tiene a far bene difronte al suo pubblico, anche perchè un’altro passo falso significherebbe compromettere ancor di più la rincorsa al titolo piloti e a quello costruttori. -
Massa sbaglia allineamento sulla griglia a Spa
All’indomani dell’ultimo GP disputato sul circuito di Spa Francorchamps, una foto scattata da uno spettatore in tribuna mostra un episodio alquanto curioso. Le immagini mostrano come, dopo aver effettuato il giro di riscaldamento, Felipe Massa abbia guadagnato alcuni metri sulla griglia di partenza.
Non sappiamo se si sia trattato di malizia da parte del pilota brasiliano, oppure abbia sbagliato a calcolare il tempo della frenata. Fatto sta che la “manovra”, non notata da nessuno degli addetti ai lavori, avrebbe dovuto essere punita con un passaggio a velocità ridotta nella corsia box. -
F1, GP Belgio: a Spa dominio di Hamilton, Alonso fuori
Trionfo di Lewis Hamilton nel Gran Premio del Belgio sul circuito di Spa Francorchamps, il più bello e più tecnico del Mondiale di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren, partito dalla seconda posizione, ha approfittato della partenza maldestra di Webber, scattato dalla pole position, per girare in testa alla prima curva. Hamilton poi ha condotto la gara dall’inizio alla fine senza intoppi fino a quando non è arrivata la pioggia a 9 giri dal termine che ha creato non pochi problemi ai piloti e con lo stesso Hamilton che ha rischiato di finire contro le barriere. Per lui si tratta del primo successo a Spa, il terzo in questa stagione e il 14esimo in carriera.
Leadership della classifica piloti riconquistata ai danni di Mark Webber, secondo al traguardo, favorito dall’inconveniente ai box occorso a Kubica (fin li perfetto) salito poi sul gradino più basso del podio. Buon quarto posto per Massa mentre Alonso si è ritirato per aver danneggiato irrimediabilmente la sua Ferrari andando in testa coda causato da un cordolo scivoloso.Si parte con pista asciutta: al via Hamilton, Button, Vettel e Kubica beffano Webber, autore di una pessima partenza. Massa mantiene la posizione mentre Alonso ne guadagna due (partiva decimo). Ma una leggera pioggia, già al secondo giro, crea scompiglio: in prossimità dell’ultima curva, al termine del lungo rettilineo, un pò tutti i piloti vanno lungo nella via di fuga, lo spagnolo della Ferrari viene speronato da Barrichello ed è costretto al rientro ai box. La Ferrari azzarda gomme intermedie ma la scelta si rivela errata perchè dopo qualche giro sul circuito esce addirittura il sole. Alonso così deve rientrare per la seconda volta, nell’arco di pochi giri, ai box per montare le gomme slick.
Hamilton prende subito il largo mentre Button e Vettel ingaggiano un bel duello per il secondo posto. Al 16esimo giro però il tedesco, ormai in scia del campione in carica, perde il controllo della sua Red Bull alla “Bus Stop” tamponando la McLaren di Button mettendola ko. Vettel invece riesce a rientrare in pista ma viene penalizzato con un drive through per aver causato l’incidente.
Si procede con le posizioni congelate fino al 35esimo giro: Hamilton, Kubica, Webber, Massa, Sutil e Alonso. Il peggio per lo spagnolo però deve ancora arrivare. Arriva la pioggia, Hamilton rischia tantissimo andando lungo alla “Rivage” toccando lievemente le barriere ma senza riportare danni; al cambio gomme Kubica non si ferma in modo adeguato nella piazzola di sosta a causa dell’asfalto viscido perdendo la seconda posizione in favore di Webber che cerca di andare alla caccia di Hamilton inutilmente. Al 38esimo giro Alonso tocca ingenuamente il cordolo bagnato alla “Malmedy” andando a sbattere contro le barriere di protezione con il muso anteriore perdendo l’alettone. Gara finita per lui e Mondiale quasi compromesso. La safety car entra in pista ricompattando il gruppo ma senza alterare l’ordine d’arrivo con Hamilton che controlla negli ultimi km su Webber andando a tagliare per primo il traguardo sotto la bandiera a scacchi. Kubica termina terzo, vanno a punti Massa (quarto), Sutil, Rosberg, Schumacher (ottimo il recupero delle due Mercedes che partivano dalle retrovie), Kobayashi, Petrov e Alguersuari.
Ordine d’arrivo – GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI
1. HAMILTON
McLAREN MERCEDES 1h29’04”.268 2. WEBBER
RED BULL RENAULT + 1”.571 3. KUBICA
RENAULT + 3”.493 4. MASSA
FERRARI + 8”.264 5. SUTIL
FORCE INDIA MERCEDES + 9”.094 6. ROSBERG
MERCEDES + 12”.359 7. SCHUMACHER
MERCEDES + 15”.548 8. KOBAYASHI
SAUBER FERRARI + 16”.678 9. PETROV
RENAULT + 23”.851 10. ALGUERSUARI
TORO ROSSO FERRARI + 29”.457 11. LIUZZI
FORCE INDIA MERCEDES 12. DE LA ROSA
SAUBER FERRARI 13. BUEMI
TORO ROSSO FERRARI 14. HULKENBERG
WILLIAMS COSWORTH 15. VETTEL
RED BULL RENAULT 16. KOVALAINEN
LOTUS COSWORTH 17. DI GRASSI
VIRGIN COSWORTH 18. GLOCK
VIRGIN COSWORTH 19. TRULLI
LOTUS COSWORTH 20. YAMAMOTO
HISPANIA COSWORTH -
F1: pole di Webber a Spa, Alonso solo decimo
In una qualifica incerta per le bizze metereologiche, Mark Webber ricomincia a martellare con la sua Red Bull esattamente da dove aveva lasciato circa un mese fa e conquista la pole position a Spa dove domani si correrà il Gran Premio del Belgio staccando il miglior tempo in 1’45”778. Per lui si tratta della quinta pole in stagione, la sesta in carriera che permetterà al leader della classifica iridata di partire dalla prima piazza.
Al suo fianco domani partirà Lewis Hamilton che con un colpo di reni all’ultimo tentativo riesce a beffare Kubica e Vettel migliorando il suo precedente miglior giro nonostante l’asfalto reso scivoloso da una pioggerellina caduta sul circuito negli ultimi minuti di qualifica che ha impedito a tutti gli altri di migliorarsi. Il pilota inglese, apparso in forma, si trova staccato di meno un decimo dall’australiano mentre la McLaren sembra essersi ritrovata dopo lo smarrimento delle ultime gare con Button che fa il quinto tempo.Seconda fila firmata Kubica e Vettel: il polacco riesce a portare nuovamente la Renault nelle posizioni che contano dopo un periodo un pò sottotono, il tedesco rivale di Webber sarà costretto a partire dalla quarta posizione. Male le Ferrari: Massa fa il sesto tempo, Alonso addirittura è il più lento del Q3 e partirà dalla decima posizione ma tutto sommato la scuderia di Maranello sembra essere competitiva.
Da segnalare infine che la Mercedes non era riuscita ad entrare nella top ten: Schumacher e Rosberg partiranno dall’11esima e 12esima posizione ma entrambi verranno retrocessi in griglia rispettivamente di 10 posizioni (Schumacher) per la manovra pericolosa su Barrichello durante l’ultimo Gran Premio d’Ungheria e di 5 (Rosberg) per aver sostituito il cambio sulla propria vettura.Griglia di partenza
1. WEBBER
RED BULL RENAULT 1’45”778 2. HAMILTON
McLAREN MERCEDES 1’45”863 3. KUBICA
RENAULT 1’46”100 4. VETTEL
RED BULL RENAULT 1’46”127 5. BUTTON
McLAREN MERCEDES 1’46”206 6. MASSA
FERRARI 1’46”314 7. BARRICHELLO
WILLIAMS COSWORTH 1’46”602 8. SUTIL
FORCE INDIA MERCEDES 1’46”659 9. HULKENBERG
WILLIAMS COSWORTH 1’47”053 10. ALONSO
FERRARI 1’47”441 11. ALGUERSUARI
TORO ROSSO FERRARI Q2 12. LIUZZI
FORCE INDIA MERCEDES Q2 13. BUEMI
TORO ROSSO FERRARI Q2 14. KOVALAINEN
LOTUS COSWORTH Q2 15. GLOCK
VIRGIN COSWORTH Q2 16. ROSBERG
MERCEDES Q2 17. TRULLI
LOTUS COSWORTH Q2 18. KOBAYASHI
SAUBER FERRARI Q1 19. SENNA
HISPANIA COSWORTH Q1 20. YAMAMOTO
HISPANIA COSWORTH Q1 21. SCHUMACHER
MERCEDES Q1 22. DE LA ROSA
SAUBER FERRARI Q1 23. DI GRASSI
VIRGIN COSWORTH Q1 24. PETROV
RENAULT Q1 -
F1: Alonso primo nelle libere a Spa
In una sessione segnata dalla pioggia sul circuito di Spa-Francorchamps, Fernando Alonso fa segnare il miglior tempo dimostrando subito una buona competitività da parte della Rossa. Lo spagnolo della Ferrari ferma il crono sul tempo di 2.00.797, staccando di oltre 7 decimi il rivale della McLaren Lewis Hamilton.
Terza la Renault di Robert Kubica, ad oltre un secondo dal leader, davanti alla prima Red Bull di Sebastian Vettel.
La Force India di Adrian Sutil conferma un buon feeling su asfalto bagnato e chiude in quinta posizione, tenendo alle spalle Button e Webber.
In decima posizione Michael Schumacher, 11ma l’altra Ferrari di Felipe Massa.
Tutti si aspettano una seconda sessione con condizioni normali di pista per avere dei rilevamenti più significativi delle reali forze in vista delle qualifiche e de GP di domenica.I tempi delle prime libere:
1. Fernando Alonso Ferrari 2.00.797
2. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 2.01.567 + 0.770s
3. Robert Kubica Renault 2.02.081 + 1.284s
4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 2.02.450 + 1.653s
5. Adrian Sutil Force India-Mercedes 2.02.646 + 1.849s
6. Jenson Button McLaren-Mercedes 2.02.913 + 2.116s
7. Mark Webber Red Bull-Renault 2.02.926 + 2.129s
8. Kamui Kobayashi BMW Sauber-Ferrari 2.03.401 + 2.604s
9. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 2.03.424 + 2.627s
10. Michael Schumacher Mercedes 2.03.489 + 2.692s -
F1: l’extraterrestre Webber vince il GP d’Ungheria
Straordinario, immenso. Mark Webber trionfa nel Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring a Budapest con una Red Bull perfetta e velocissima. La vittoria matura anche grazie ad una perfetta strategia dell’australiano che gli permette di prendere il comando della corsa e di non lasciarlo più fino alla fine. Per l’australiano si tratta della sesta vittoria in carriera e la quarta stagionale, nessuno ha vinto come lui quest’anno. E con il successo arriva anche il primato in classifica, sia per Webber per quanto riguarda la piloti che per la Red Bull nella costruttori.
Al secondo posto Fernando Alonso, soddisfatto del piazzamento e per aver accorciato le distanze sui rivali rientrando a tutti gli effetti in corsa per il titolo piloti. Lo spagnolo ritrova una Ferrari performante e competitiva, importante per non far rimanere isolato il trionfo di sette giorni fa in Germania ad Hockenheim quando la scuderia di Maranello conquistò la doppietta.
Sul gradino più basso del podio Sebastian Vettel, autore della pole position e in testa alla gara fino all’entrata in pista della safety car quando il tedesco verrà penalizzato con un drive through che gli farà perdere anche la seconda posizione.
Ai piedi del podio Felipe Massa, un pò anonimo dopo la convincete prestazione di una settimana fa nonostante il quarto posto portato a casa oggi, a seguire l’ottimo Petrov in quinta posizione, al suo migliore piazzamento in Formula 1. Applausi anche per Hulkenberg e De La Rosa, sesto e settimo, a chiudere le prime dieci posizioni il deludente Button, il grandioso Kobayashi che recupera dall’ultima fila in griglia e il redivivo Barrichello che si “vendica” negli ultimi giri di Schumacher con un grosso brivido. Fuori Hamilton per un problema al cambio della sua McLaren.Alla partenza è buono lo spunto di Alonso che beffa Webber e si mette subito dietro negli scarichi di Vettel; Massa mantiene la sua posizione mentre Hamilton ne perde una a favore di Petrov poi riconquistata prontamente al giro successivo. La gara si delinea con Vettel che prende un buon margine di distacco dagli inseguitori ma è la safety car alla 16esima tornata a resettare tutto, anzi a stravolgere la testa della corsa: il tedesco della Red Bull rientra così come tutti gli altri, resta in pista invece Webber che con le gomme morbide farà incredibilmente 43 giri in totale e una trentina in cui farà registrare tempi record portandosi ad un vantaggio di circa 25 secondi che basteranno per conservare la prima posizione dopo il suo pit stop. Nel frattempo Vettel era stato penalizzato con un drive through dalla direzione di gara per aver lasciato troppa distanza fra se e Webber favorendo una fuga del compagno di squadra alla ripartenza dopo il rientro ai box della safety car, errore che gli costerà la seconda posizione; inutili infatti si rivelano gli attacchi del tedesco ad Alonso, marcato stretto per oltre metà gara dal pilota della Red Bull.
Hamilton deve fermarsi al giro 25 per la rottura del cambio mentre si trovava in quarta posizione, Button non pervenuto: il campione del mondo in carica non riesce a scrollarsi di dosso neanche la Sauber di Kobayashi che rimane incollato negli scarichi della sua McLaren: le Frecce d’Argento sono in calo di prestazioni e oggi perdono entrambe le leadership delle classifiche. Bisognerà lavorare tanto per ritrovare lo smalto della prima parte della stagione.
Nel finale, a posizioni congelate, è la battaglia Barrichello – Schumacher a riavvivare la corsa in memoria dell’antica “amicizia” (ironia voluta): il pilota brasiliano, con gomme più fresche sulla sua Williams, attacca l’ex compagno ai tempi della Ferrari e sul rettilineo effettua il sorpasso. Schumi però non ci sta e per difendere la decima posizione stringe Barrichello che per un pelo non si schianta sul muro dei box. La manovra del tedesco, pericolosa, è attualmente sotto inchiesta dai commissari di gara che dovranno decidere se punire il sette volte campione del mondo o no.
La Formula 1 ora va in vacanza: piloti e tecnici rompono le righe, le fabbriche rimarranno chiuse. Si torna il 29 agosto con il Gran Premio del Belgio sul circuito si Spa-Francorshamp.
Ordine d’arrivo – GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI
1. WEBBER
RED BULL RENAULT 1h41’05”.571 2. ALONSO
FERRARI + 17”.821 3. VETTEL
RED BULL RENAULT + 19”.252 4. MASSA
FERRARI + 27”.474 5. PETROV
RENAULT + 1’13”.100 6. HULKENBERG
WILLIAMS COSWORTH + 1’16”.700 7. DE LA ROSA
SAUBER FERRARI + 1 giro 8. BUTTON
McLAREN MERCEDES + 1 giro 9. KOBAYASHI
SAUBER FERRARI + 1 giro 10. BARRICHELLO
WILLIAMS COSWORTH + 1 giro 11. SCHUMACHER
MERCEDES 12. BUEMI
TORO ROSSO FERRARI 13. LIUZZI
FORCE INDIA MERCEDES 14. KOVALAINEN
LOTUS COSWORTH 15. TRULLI
LOTUS COSWORTH 16. GLOCK
VIRGIN COSWORTH 17. SENNA
HISPANIA COSWORTH 18. DI GRASSI
VIRGIN COSWORTH 19. YAMAMOTO
HISPANIA COSWORTH -
F1: Ecclestone sta con la Ferrari. Quando il vero problema è il regolamento…
Il polverone alzato in questi giorni dal caso Ferrari, ha fatto “scendere in pista” anche il boss della Formula 1 Bernie Ecclestone. Il padre padrone del Grande Circus, in merito a quanto successo nell’ultimo Gran Premio di Germania con il sorpasso di Alonso su Massa platealmente ordinato dal box, si è schierato apertamente con la Ferrari:
- “Gli ordini di scuderia? Devo confessare che sarei d’accordo con chi pensa che sarebbe il caso di abolirlo. Credo che ciò che fanno i componenti all’interno del team, e come gestire il loro team, spetti a loro“.
La stampa mondiale nei giorni scorsi si era scagliata contro il comportamento della scuderia di Maranello, accusata di aver ridicolizzato la Formula 1. Tante le critiche piovute addosso, ma quello che ha sorpreso di più è stata l’accusa di un quotidiano spagnolo a Massa reo di aver macchiato la vittoria di Alonso con la sua manovra, passando così da vittima a carnefice.
La regola, istituita a partire dal Gran Premio di Zeltweg del 2002 quando sul traguardo dell’A1 Ring Barrichello fece superare Schumacher, è facilmente aggirabile e per questo inutile anche perchè la pena inflitta in questa occasione alla Ferrari di 100 mila dollari, spiccioli in confronto a quanto si andrebbe a guadagnare con un piazzamento migliore in classifica costruttori, non ha sicuramente gli stessi effetti di come può averli una penalizzazione nell’ordine d’arrivo o in classifica piloti e costruttori. Quindi o vengono applicate pene severe oppure è meglio toglierla perchè diverrebbe una norma inutile.
I giochi di squadra ci sono sempre stati: la McLaren, ai tempi di Hakkinen e Coulthard, ne ha beneficiato un paio di volte, lo stesso non si può dire quando Alonso ed Hamilton erano i compagni-rivali al volante delle Frecce d’Argento, la Ferrari è la scuderia che ne ha abusato di più con Barrichello costretto a cedere il passo al capitano Schumacher varie volte; in questo caso la cosa che ha fatto imbestialire di più è che non c’era nessun bisogno di avvantaggiare Schumi perchè il tedesco in quegli anni vinceva i campionati già a metà stagione.
E allora il discorso è semplice: se le regole ci sono vanno rispettate, sia che siano a sfavore della Ferrari sia che lo siano per la McLaren, Red Bull e così via per non far perdere credibilità alla Formula 1. E soprattutto le accuse reciproche dei vari team non hanno ragione di esistere: tanto la questione è “oggi l’hai fatto tu, domani lo faccio io…“. Le polemiche che hanno investito la McLaren nelle settimane scorse, provenienti soprattutto dal team in rosso, ora stanno facendo il percorso inverso: la Formula 1 è una ruota che gira.
Quello che chiediamo tutti alla Federazione Internazionale dell’Automobile sono regole precise che vengano rispettate e in caso di violazione delle stesse che vengano sanzionate con le giuste pene. Chiediamo troppo? -
La stampa mondiale attacca la Ferrari
Non è piaciuto alla stampa mondiale l’ordine di scuderia evidente impartito dalla Ferrari che ha costretto Massa a lasciare strada al suo compagno di squadra Alonso, che poi è andato a vincere la gara, nell’ultimo Gran Premio disputato in Germania sul circuito di Hockenheim. La FIA, per l’accaduto, ha deciso sanzionare con una multa di 100 mila dollari la scuderia di Maranello per la violazione del paragrafo 39.1 del regolamento della Formula 1.
Al contrario dei quotidiani italiani, che hanno difeso a spada tratta l’operato della Rossa, quella inglese ma soprattutto quella brasiliana vanno giù pesante.
“Una domenica di vergogna per Massa, per Alonso, per la Formula 1, per lo sport” con queste parole il giornalista del blog brasiliano Folha de Sao Paulo Fabio Seixas descrive il comando partito dai box a Massa. Seixas poi rincara la dose “Da parte della Ferrari e di Alonso, mancanza di sportività; da parte di Massa servilismo e mancanza di coraggio“.Fanno eco i tabloid britannici con il Sun in testa che scrive “La reputazione di Fernando Alonso scende di nuovo al minimo e la Ferrari trasforma la Formula 1 in una barzelletta“. Seguono a ruota il Daily Mail “Fernando Alonso usurpa la vittoria a Felipe Massa“, il Guardian “La vittoria di Alonso e Massa al Gp di Germania è in dubbio” e il Telegraph “Gli “ordini di scuderia della Ferrari sono dannosi per la Formula 1“.
Critiche, ma più contenute, dalla stampa spagnola: “Il modo in cui ha vinto Alonso rovina la doppietta della Ferrari” è la considerazione generale dei quotidiani iberici. El Pais bacchetta la Rossa scrivendo che “E’ stato un errore perchè lo spagnolo avrebbe superato Massa ugualmente considerato che era il più veloce in pista“.
Presa di posizione diversa invece per El Mundo “Ristabilito l’esatto ordine di gara in vista della corsa al titolo mondiale” e Marca che difendono le scelte della Ferrari. In particolare quest’ultimo attribuisce la colpa a Massa titolando “Un pastrocchio di Massa abbruttisce una vittoria di Alonso“. Mai come in questo caso è appropriato il detto popolare “cornuto e mazziato”….