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  • F1: Webber si conferma il più veloce nelle seconde libere

    F1: Webber si conferma il più veloce nelle seconde libere

    E’ ancora Mark Webber il pilota più veloce nelle prime libere del Gran Premio di Spagna. Il pilota australiano ha abbassato di circa tre secondi il tempo fatto segnare nella mattinata girando in 1:22.470, ma questa volta i distacchi non sono stati cosi pesanti poichè Lewis Hamilton con la McLaren è riuscito a girare più lento soltanto di 39 millesimi, nonostante abbia completato otto tornate in meno.
    Al terzo posto l’altra Red Bull di Sebastian Vettel, staccato di tre decimi da Webber, che precede la McLaren di Button, che riesce a girare meglio rispetto alla mattinata, ma non abbastanza per impensierire i primi tre. Sono infatti sette i decimi di ritardo dal primo, ma, tuttavia, i due team hanno monopolizzato queste seconde libere.

    Ancora una volta quinto Fernando Alonso, che con il miglior tempo di 1:23.568, gira in 1″ e un decimo più lento del leader, sentendo il fiato sul collo delle due Mercedes di Rosberg e Schumacher, che a loro volta precedono l’altra Ferrari di Felipe Massa (a 1″ e otto dalla vetta).

    Chiudono la top-ten la Sauber di Kamui Kobayashi e la Renault di Nick Heidfeld, staccati solamente di 76 millesimi.

    I tempi delle seconde libere

    1. Mark Webber Red Bull-Renault 1m22.470s 35
    2. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m22.509s + 0.039 27
    3. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m22.826s + 0.356 37
    4. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m23.188s + 0.718 32
    5. Fernando Alonso Ferrari 1m23.568s + 1.098 34
    6. Nico Rosberg Mercedes 1m23.586s + 1.116 35
    7. Michael Schumacher Mercedes 1m23.981s + 1.511 30
    8. Felipe Massa Ferrari 1m24.278s + 1.808 30
    9. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m24.290s + 1.820 33
    10. Nick Heidfeld Renault 1m24.366s + 1.896 31
    11. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m24.483s + 2.013 38
    12. Vitaly Petrov Renault 1m24.786s + 2.316 43
    13. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m25.296s + 2.826 33
    14. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m25.303s + 2.833 38
    15. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m25.457s + 2.987 34
    16. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m25.603s + 3.133 43
    17. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m26.073s + 3.603 32
    18. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m26.417s + 3.947 37
    19. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m27.123s + 4.653 20
    20. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m27.189s + 4.719 34
    21. Jerome D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m28.036s + 5.566 36
    22. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m28.062s + 5.592 28
    23. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m29.469s + 6.999 28
    24. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m29.476s + 7.006 31

    Foto credits F1GRANDPRIX

  • F1: nelle libere in Spagna è ancora Red Bull

    F1: nelle libere in Spagna è ancora Red Bull

    Mark Webber è stato il più veloce nelle prime libere sul circuito del Montmelò, che domenica ospiterà il GP di Spagna. Il pilota australiano ha realizzato il miglior tempo di giornata in 1:25.142 infliggendo distacchi pesanti a tutta la compagnia, partendo dal compagno di squadra Sebastian Vettel, staccato di addirittura 1″.
    Terzo Nico Rosberg su Mercedes, a due decimi dal campione del mondo in carica mentre Fernando Alonso insegue a 1″ e tre dal leader.
    Quinta posizione per la Suaber di Sergio Perez, che precede la McLaren, zeppa di ben 12 novità, di Lewis Hamilton, che però naviga a quasi due secondi da Webber, subito seguito dal sette volte campione del mondo Michael Schumacher.

    Turno non felicissimo per Jenson Button che chiude al nono posto a 2″ dalla vetta, ma ancor più male è andato Felipe Massa che con i suoi 3″ e mezzo di ritardo chiude in 16esima posizione.
    Da segnalare l’unico fuoripista di Pastor Maldonado alla curva 12, che gli ha impedito di ritornare in pista nonostante il pilota venezuelano avesse evitato l’impatto con le barriere.

    Molte sono state le vetture che hanno presentato novità aerodinamiche. Dicevamo della McLaren, che ha presentato molte novità, alcune visibili e altre meno, cosi come la Ferrari, che è intervenuta sugli scarichi, ora simili a quelli della stessa McLaren e della Red Bull, ma che forse saranno vietati dal GP del Canada in poi a causa di una polemica innescata forse dalla Williams che reputa irregolare il soffiaggio “regolare”, quindi in fase di frenata e di staccata, degli scarichi al diffusore.
    Red Bull a proposito: la casa austriaca ha portato delle significative novità agli scarichi, che però non saranno svelate forse per timore di essere nuovamente copiati dagli altri team.

    I tempi delle prime libere

    1. Mark Webber Red Bull-Renault 1m25.142s 27
    2. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m26.149s + 1.007 20
    3. Nico Rosberg Mercedes 1m26.379s + 1.237 29
    4. Fernando Alonso Ferrari 1m26.480s + 1.338 27
    5. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m26.738s + 1.596 26
    6. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m26.988s + 1.846 19
    7. Michael Schumacher Mercedes 1m27.016s + 1.874 32
    8. Nick Heidfeld Renault 1m27.132s + 1.990 21
    9. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m27.138s + 1.996 22
    10. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m27.212s + 2.070 20
    11. Vitaly Petrov Renault 1m27.241s + 2.099 22
    12. Daniel Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m27.471s + 2.329 23
    13. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m28.005s + 2.863 11
    14. Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 1m28.027s + 2.885 26
    15. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m28.163s + 3.021 22
    16. Felipe Massa Ferrari 1m28.654s + 3.512 28
    17. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m28.819s + 3.677 23
    18. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m28.995s + 3.853 9
    19. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m29.231s + 4.089 21
    20. Jerome D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m30.896s + 5.754 18
    21. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m31.235s + 6.093 24
    22. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m31.268s + 6.126 23
    23. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m31.418s + 6.276 12
    24. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m32.106s + 6.964 25

    Foto credits F1GRANDPRIX

  • Alonso rinnova fino al 2016:”voglio chiudere la mia carriera alla Ferrari”

    Alonso rinnova fino al 2016:”voglio chiudere la mia carriera alla Ferrari”

    Fernando Alonso e la Ferrari insieme fino al 2016. E’ quello che si apprende sul sito del Cavallino, che comunica di aver ufficialmente chiuso la trattativa del rinnovo del contratto che legherà lo spagnolo alla Rossa ancora per altri cinque anni, per la soddisfazione di entrambe le parti:“Sono molto felice di aver raggiunto questo accordo”, ha commentato Alonso. “Mi sono trovato subito a mio agio alla Ferrari e ormai la sento come una seconda famiglia. Ho grandissima fiducia nelle donne e negli uomini che lavorano a Maranello e in chi li guida: è stato quindi naturale per me decidere di estendere il rapporto così a lungo termine con quella che sarà l’ultima squadra della mia carriera in Formula 1.”
    Alonso, il cui contratto sarebbe scaduto alla fine della stagione 2012, percepirà un ingaggio di circa 10 milioni, a cui vanno aggiunti naturalmente i premi legati ai risultati ottenuti.

    Soddisfazione anche da parte del presidente Luca Cordero di Montezemolo che ha definito Alonso “un vincente,lo è sempre stato anche nelle condizioni più difficili, ed è per questo che ci fa molto piacere aver prolungato il nostro rapporto. Inoltre Fernando ha tutte le qualità, tecniche ed umane, per essere parte a pieno titolo della storia della Ferrari che, lo speriamo, potrà arricchirsi presto di nuovi successi.”

  • Ferrari, la Red Bull ora è più vicina

    Ferrari, la Red Bull ora è più vicina

    Siamo arrivati alla settimana che porterà al Gran Premio di Spagna, terra di casa per Fernando Alonso, che dopo il buon risultato ottenuto in Turchia sul circuito di Istanbul park vuole continuare sulla strada intrapresa.
    Analizzando i risultati delle prime quattro gare il team di Maranello pare abbia fatto il salto di qualità proprio nelle settimane di pausa antecedenti al GP turco, nelle quali lo spagnolo si è concentrato molto sullo sviluppo al simulatore di parti aerodinamiche, che pare abbiano funzionato al meglio.
    Ma Fernando non vuole fermarsi qui, e difficilmente si accontenterà di piazzamenti per il resto della stagione, anche perchè, in fondo, la natura della Ferrari, storico marchio fondato da Enzo Ferrari, facente parte del Gruppo Fiat, è sempre stata quella di vincere .
    In realtà, per suo stesso dire, i miglioramenti visti ad Istanbul non sono stati poi cosi netti in confronto ai GP precedenti, ma in Turchia si è capitalizzato al meglio un risultato che poteva già arrivare in Malesia.

    Nella settimana di pausa, in vista del Gran Premio di Spagna sul circuito di Barcellona, il team di Maranello si è concentrato sullo sviluppo di alcuni aggiornamenti da introdurre sulla 150 Italia per il prossimo week-end, svolgendo una sessione di test sul lungo rettilineo di Vairano. L’obiettivo del team è trovare una configurazione che permetta di essere più veloce in qualifica, perchè se è vero che sul passo gara il rendimento della Rossa non è stato poi cosi disastroso, sul giro singolo qualche problema di troppo lo si è evidenziato, non a caso nei primi tre GP su piste extraeuropee, la Ferrari beccava oltre un secondo dalla Red Bull.
    Ora sembra colmato il gap con la McLaren, ma le lattine (soprattutto quella volante del campione del mondo in carica Sebastian Vettel) sono ancora lontane. In questa direzione si stanno muovendo gli ingegneri, che stanno sviluppando una soluzione degli scarichi che permetta di essere veloci sul giro singolo e che verrà introdotta già nelle libere del GP di Spagna il prossimo 22 Maggio.

    Il distacco dal leader della classifica Vettel è vero, è già molto ampio e con una Red Bull in questa condizioni, veloce, ma soprattutto affidabile rispetto agli anni scorsi, rimontare potrebbe essere un’impresa impossibile, ma basta pensare al campionato scorso per far sperare ai tifosi che anche quest’anno le possibilità di lottare per il titolo non mancheranno.
    Del resto la voglia di migliorare e vincere a tutto il team Ferrari non manca di certo.

  • F1: in Turchia vince Vettel. Doppietta Red Bull, Alonso sul podio

    F1: in Turchia vince Vettel. Doppietta Red Bull, Alonso sul podio

    Sebastian Vettel trionfa, senza particolari problemi, ad Istanbul dove si è disputato il Gran Premio di Turchia, quarto appuntamento stagionale del Mondiale 2011 di Formula 1. Il tedesco della Red Bull infila la terza vittoria su quattro gare disputate e da il primo scossone al campionato dall’alto dei suoi 34 punti di vantaggio sul secondo in classifica iridata Lewis Hamilton, quarto al traguardo oggi dopo aver spezzato il dominio del campione in carica tre settimane fa in Cina. Si tratta della 13esima vittoria in carriera dell’erede di Schumacher.

    Al secondo posto Mark Webber a completare la doppietta tutta la Red Bull dopo aver lottato a lungo con Fernando Alonso, splendido terzo posto per il ferrarista che al tempo stesso è reso amaro dalla perdita del secondo posto nelle ultime fasi di gara in favore dell’australiano le cui gomme forse hanno tenuto di più nel finale. Un weekend incoraggiante per la scuderia di Maranello, guardando la prestazione dello spagnolo al suo primo podio stagionale, considerati i tempi simili della Red Bull di Webber e nettamente migliori rispetto alle due McLaren che si piazzano quarta con Hamilton e sesta con Jenson Button, in mezzo la Mercedes di Nico Rosberg.

    Delude invece l’altra Ferrari di Felipe Massa che dopo una prima parte di gara grintosa e all’attacco delle due Frecce d’Argento, conclude 11esimo, fuori anche dalla zona punti e dietro le due Renault di Nick Heidfeld, Vitaly Petrov, e le motorizzate Ferrari della Toro Rosso di Sebastien Buemi e della Sauber di Kamui Kobayashi. Annaspa anche il sette volte campione del mondo Michael Schumacher che subisce molti sorpassi e si difende al limite rischiando di provocare diversi incidenti. In crisi anche le due Williams di Rubens Barrichello e Pastor Maldonado, rispettivamente giunti in 15esima e 17esima posizione.
    Prossimo appuntamento il 22 maggio a Barcellona per il Gran Premio di Spagna.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:17.558
    2. WEBBER RED BULL RENAULT +8.807
    3. ALONSO FERRARI +10.075
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES +40.232
    5. ROSBERG MERCEDES +47.539
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES +59.431
    7. HEIDFELD RENAULT +1:00.857
    8. PETROV RENAULT +1:08.168
    9. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1:09.394
    10. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:18.021
    11. MASSA FERRARI +1:19.823
    12. SCHUMACHER MERCEDES +1:25.444
    13. SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    14. PEREZ
    SAUBER FERRARI +1 GIRO
    15. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    17. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    18. TRULLI
    LOTUS RENAULT +1 GIRO
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    20. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    21. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    22. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH +5 GIRI
    23. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES RIT
    24. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH RIT

  • F1: Vettel cala il poker in Turchia. Prima fila Red Bull

    F1: Vettel cala il poker in Turchia. Prima fila Red Bull

    Quarta pole consecutiva per il campione del mondo in carica Sebastian Vettel. Il pilota tedesco, nonostante i problemi avuti nella giornata di ieri a causa dell’incidente che ha danneggiato la sua monoposto non permettendogli di realizzare molti giri, conquista in scioltezza sul tracciato di Istanbul park che domani ospiterà il Gran Premio della Turchia, la sua 20esima prima piazza in carriera, firmando uno strepitoso 1:25.049, abbassando di ben otto decimi il precedente record del tracciato che apparteneva a Michael Schumacher dal 2005, e staccando il suo compagno di squadra Mark Webber di 4 decimi, che ritorna in prima fila dopo un’ assenza di 5 gare.
    Cosi la Red Bull torna a dominare in qualifica conquistando le prime due piazze permettendosi il lusso di risparmiare un set di gomme morbide per la gara di domani, rinunciando al secondo tentativo lanciato.

    In terza posizione la Mercedes di Nico Rosberg che al suo ultimo tentativo beffa la McLaren di Lewis Hamilton. I due comunque sono vicinissimi, a meno di un decimo e partiranno affiancati domani in griglia.
    La terza fila viene aperta dalla Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo realizza un buon tempo considerati i problemi idraulici accusati ieri dalla sua vettura ma non è ancora al livello dei primi: distacco di 8 decimi per lui dal leader. Di fianco a lui in terza fila partirà la McLaren di Jenson Button, che dopo il miglior tempo nelle seconde libere ha deluso un pòl le aspettative.
    Settima e ottava posizione per la Renault di Vitaly Petrov, che ancora una volta batte il suo compagno di squadra Nick Heidfeld soltanto nono, e per la Mercedes di Michael Schumacher, che per la prima volta quest’anno è riuscito ad entrare nei migliori dieci.
    Chiude la top-ten la Ferrari di Felipe Massa. Il brasiliano non ha girato nell’ultima qualifica a causa di un problema al motore che è stato sostituito per precauzione, ma avrà comunque a disposizione due set di gomme morbide nuove domani per la gara.
    Alle sue spalle partirà il connazionale Rubens Barrichello. Il pilota della Williams è in difficoltà da inizio stagione a causa delle prestazioni deludenti della FW33 e non a caso quest’anno non è riuscito mai ad entrare nell top-ten.
    In 12esima posizione la Force India di Adrian Sutil che per la prima volta in questa stagione è riuscito a battere il suo compagno di squadra Paul Di Resta (13esimo alle sue spalle).
    Gli italiani si trovano in 19esima posizione con Jarno Trulli, e 21esima con Vito Liuzzi.
    Chiude la classifica il giapponese Kamui Kobayashi. Il giapponese è stato fermato nel suo primo giro in Q1 da un problema alla pompa della benzina della sua Sauber e non è stato in grado di completare neanche un giro lanciato, ma domani prenderà ugualmente parte alla gara dato che la regola del 107% non verrà applicata a coloro che in qualifica avranno problemi tecnici alle proprie vetture.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:25.049
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 1:25.454 +0.405
    3. ROSBERG MERCEDES 1:25.574 +0.525
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:25.595 +0.546
    5. ALONSO FERRARI 1:25.851 +0.802
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:25.982 +0.933
    7. PETROV RENAULT 1:26.296 +1.247
    8. SCHUMACHER MERCEDES 1:26.646 +1.597
    9. HEIDFELD RENAULT 1:26.659 +1.610
    10. MASSA FERRARI NO TIME
    11. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q2
    12. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    13. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    14. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    15. PEREZ
    SAUBER FERRARI Q2
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    19. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    20. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    21. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH Q1
    22. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH Q1
    24. KOBAYASHI
    SAUBER FERRARI Q1
  • F1, Turchia: seconde libere a Button, problemi per Alonso

    F1, Turchia: seconde libere a Button, problemi per Alonso

    Nella seconda sessione di prove libere ad Istanbul, con pista completamente asciutta, Jenson Button fa segnare il giro più veloce fermando il crono sull’1:26.456. Il pilota della McLaren si afferma proprio nel finale precedendo Nico Rosberg, di un soffio (soli 65 millesimi) e il compagno di squadra Lewis Hamilton che questa mattina era rimasto a guardare dai box non effettuando neanche un giro. Per l’anglo-caraibico mezzo secondo di ritardo dall’altra Freccia d’Argento. Seguono Michael Schumacher e Mark Webber.

    Sessione travagliata invece per Fernando Alonso che non riesce a replicare il miglior tempo segnato in mattinata sul bagnato terminando addirittura con l’11esimo tempo (1:28.069) ad oltre un secondo e mezzo da Button. Lo spagnolo ha dovuto fare i conti con diversi problemi sulla sua vettura, prima un guasto idraulico e poi un testacoda vicino l’ingresso della corsia box che lo ha costretto al rientro a motore spento spinto dai commissari. Felipe Massa invece ha concluso le sue libere con il sesto tempo (1:27.340) non troppo lontano dal tempo realizzato da Mark Webber. In casa Ferrari però, nonostante tutto, traspare fiducia.

    Non ha girato invece, causa l’incidente di stamattina, Sebastian Vettel. I meccanici hanno lavorato duramente per rimettere a posto la Red Bull incidentata e danneggiata soprattutto sulla parte anteriore. Domani alle 10:00 ora italiana le ultime libere e poi le qualifiche alle 13:00.

  • F1, Alonso davanti nelle libere in Turchia, Vettel distrugge la Red Bull

    F1, Alonso davanti nelle libere in Turchia, Vettel distrugge la Red Bull

    Messe al momento da parte le voci di una cessione da Bernie Ecclestone al consorzio formato dalle società d’investimento di John Elkann (Exor) e Rupert Murdoch (News Corporation), la Formula 1 va avanti e per questo week-end fa tappa ad Istanbul dove domenica si correrà il Gran Premio di Turchia, quarto appuntamento del campionato Mondiale 2011.

    Sul circuito reso bagnato dalla pioggia a dettare legge nelle libere della mattina è Fernando Alonso che fa segnare il miglior tempo e rifila distacchi abissali a chi lo segue e alle rivali: lo spagnolo ferma il crono sul 1:38.670 girando di circa un secondo e mezzo più veloce rispetto alle più immediate inseguitrici, le Mercedes di Nico Rosberg e Michael Schumacher. Sull’acqua bene anche le due Renault che fanno il quarto e quinto tempo con Heidfeld e Petrov mentre la seconda Ferrari, quella di Felipe Massa, fa il settimo miglior tempo.

    Sessione difficile e che ha visto il leader Sebastian Vettel andare a sbattere contro le barriere danneggiando seriamente la sua Red Bull dopo aver perso aderenza su un cordolo in accelerazione all’uscita della curva 8. Lavoro straordinario per i meccanici della scuderia campione del mondo.
    Le cose non vanno bene neanche per il compagno di team Mark Webber che effettua solo 5 giri totalizzando l’undicesimo miglior crono, ancora peggio le due McLaren che con Jenson Button si trova in 23esima posizione e con il vincitore di Cina Lewis Hamilton che non è neanche sceso in pista. Vettura non a posto o solo strategia?

  • La “spia” Coughlan torna in F1, sarà capo ingegneri in Williams

    La “spia” Coughlan torna in F1, sarà capo ingegneri in Williams

    Destò molto scapore quattro anni or sono la spy story di cui si resero protagonisti l’ingegnere capo progettista della McLaren Mike Coughlan e il capo meccanico della Ferrari Nigel Stepney, poi licenziati dai rispettivi team, e che costò il Mondiale costruttori 2007 alla scuderia inglese. In particolare Stepney aveva trafugato dati, progetti e quant’altro alla Ferrari inviandoli al collega in Inghilterra e solo grazie alla segnalazione dell’impiegato della copisteria, grande appassionato di Formula 1, dove si era rivolto Coughlan per fotocopiare tutta la documentazione era stato possibile ottenere un mandato per una perquisizione della sua abitazione dove era stato ritrovato il dossier riguardante i segreti della Rossa. Tra l’altro Stepney fu anche condannato per essere stato colto nelle mani nel sacco per aver cercato di sabotare la vettura di Kimi Raikkonen introducendo nel serbatoio della polvere bianca nel tentativo di provocare il grippaggio del motore.

    La storia dello spionaggio industriale costò a Coughlan 2 anni di squalifica dalla Formula 1 oltre ad essere costretto a pagare una sanzione pecuniaria. Ora il ritorno: l’inglese infatti sarà, a partire dalla prossima stagione, l’ingegnere capo della Williams e andrà a sostituire i responsabili del progetto di quest’anno, il direttore tecnico Sam Michael e il capo aerodinamico Jon Tomlinson che a fine stagione lasceranno la scuderia di Grove rassegnando le dimissioni dai rispettivi incarichi.

  • Dieci anni fa moriva Michele Alboreto

    Dieci anni fa moriva Michele Alboreto

    Dieci anni fa se ne andava il pilota italiano più forte degli ultimi decenni e uno dei più amati di sempre: Michele Alboreto perse tragicamente la vita il 25 aprile del 2001. Quel maledetto giorno Michele stava effettuando dei test sul circuito, altrettanto maledetto, tedesco del Lausitzring, nei pressi di Dresda (dove perse entrambe le gambe in un incidente 5 mesi più tardi Alex Zanardi), quando perse il controllo della sua Audi R8 Sport con la quale avrebbe dovuto partecipare alle 24 ore di Le Mans probabilmente, perchè le cause sono ancora da accertare, per l’esplosione di uno pneumatico, quello sinistro, che fece sbandare la vettura in pieno rettilineo. Aveva 44 anni Michele quando se ne andò, morto sul colpo mentre stava facendo il suo lavoro in un banale test.

    Pilota dal grande carisma e dal grande cuore e approdato in Ferrari nel 1984 negli anni in cui sembrava proibita ai piloti italiani, Alboreto nei 5 anni trascorsi con la scuderia di Maranello vinse 3 Gran Premi sfiorando il titolo iridato nel 1985 nella sua seconda stagione in Rosso perso proprio a causa di un calo di affidabilità del motore della Rossa numero 27 che non gli permise di giungere al traguardo negli ultimi 4 Gran Premi rimanenti al termine della stagione, a vantaggio di Alain Prost che si laureò campione del mondo per la prima volta nella sua carriera proprio nel 1985.
    Voluto fortemente da Enzo Ferrari che di lui disse “Michele mi ricorda Ascari“, Alboreto purtroppo non riuscì più nei tre anni seguenti a ripetere la bella stagione dell’85 ed essere competitivo con una Ferrari che stava attraversando il suo periodo di crisi chiudendo la sua avventura con la scuderia di Maranello nel 1988 per far ritorno alla Tyrrell, la scuderia che la quale aveva debuttato in Formula 1 nel 1981 e con la quale vinse gli altri due Gran Premi dei 5 totali nella sua lunga carriera di pilota di Formula 1 fatta di ben 194 GP.

    Ritiratosi dalla Formula 1 nel 1994 a 38 anni, Alboreto non smise di continuare a coltivare la sua grande passione delle corse e gareggiò in campionati minori con vetture a ruote coperte prima di concentrarsi esclusivamente sulle gare endurance più famose trionfando nel 1997 nella celeberrima 24 ore di Le Mans al volante di una Porsche e nella 12 ore di Sebring nel 2001 con un’Audi, ultima vittoria questa prima che il destino decise di portarselo via per sempre in un maledetto pomeriggio del 25 aprile di 10 anni fa.