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  • Formula 1: Addio Marussia, ecco il palinsesto 2015

    Formula 1: Addio Marussia, ecco il palinsesto 2015

    Un’avventura sfortunata quella del team anglo-russo della Marussia che definitivamente lascia la Formula 1. La dipartita del team comporta anche notevoli perdite per la Ferrari e per la McLaren che rispettivamente avevano in piedi con Marussia la fornitura dei motori per la prossima stagione la prima e l’assistenza tecnica la seconda.

    E’ il Sunday Telegraph che cita le cifre per cui i due team sono coinvolti nella fallimentare avventura di Marussia. Secondo il magazine britannico infatti la Ferrari conta perdite per 21 milioni di Euro, mentre la McLaren subisce una perdita di 9 milioni. I dati resi noti dal Sunday Telegraph sono stati raccolti attraverso i documenti della FRP Advisor che amministra la scuderia Marussia e sono datati 18 dicembre.

    La Marussia di Jules Bianchi al box | Foto Twitter
    La Marussia di Jules Bianchi al box | Foto Twitter

    La Marussia ha smesso di partecipare ai gran premi nello scorso novembre, lasciando il campionato a tre gare dal termine proprio per problemi economici. In cinque anni di partecipazione alla Formula 1 la Marussia ha raccolto solo due punti, conquistati da Jules Bianchi a Montecarlo. Il pilota poche settimane dopo ebbe il grave incidente da cui ancora deve riprendersi pienamente.

    Come gli anni scorsi RAI e SKY si sono accordate per la definizione del palinsesto e la divulgazione in diretta delle gare della prossima stagione. Più della metà degli eventi verranno trasmessi, come la scorsa stagione, con cinque ore di differita nella televisione di Stato mentre SKY avrà la diretta di tutto il week-end. La Pay-Tv ha i diritti della messa in onda del Campionato Mondiale di Formula 1 già da due anni ed il 2015 sarà il terzo.

    Per farla breve SKY avrà l’esclusiva di ben 11 gare, mentre RAI avrà a disposizione 9 Gran Premi, c’è indecisione sull’orario per il gran Premio del Messico previsto il primo di novembre, mentre il Gran Premio di Corea è calendarizzato ma ancora non si sa se si correrà poiché non ha ancora ricevuto il nulla osta della FIA.

    CALENDARIO CAMPIONATO DI FORMULA 1 2015 E PALINSESTO:

    15/03 Australia – SKY
    29/03 Malesia – SKY
    05/04 Barhein – SKY e RAI
    19/04 Cina – SKY e RAI
    10/05 Spagna – SKY
    24/05 Montecarlo – SKY
    07/06 Canada – SKY e RAI
    21/06 Austria – SKY e RAI
    05/07 Gran Bretagna – SKY
    19/07 Germania – SKY
    26/07 Ungheria – SKY e RAI
    23/08 Belgio – SKY
    06/09 Italia – SKY e RAI
    20/09 Singapore – SKY e RAI
    27/09 Giappone – SKY
    11/10 Russia – SKY
    25/10 USA – SKY e RAI
    01/11 Messico – Orari da definire
    15/11 Brasile – SKY
    22/11 Abu Dhabi – SKY e RAI

  • Ferrari: rivoluzione totale, irrompe Carlos Slim

    Ferrari: rivoluzione totale, irrompe Carlos Slim

    La Ferrari sta attraversando un momento storico che determinerà in maniera decisiva il suo futuro. Dopo gli addii di Montezemolo e di conseguenza di Alonso e Mattiacci, voluti proprio dal manager romagnolo ecco la profonda trasformazione dell’organico che a partire dal mondiale 2015 tenterà di riportare in alto il Cavallino Rampante.

    La nuova gestione targata Sergio Marchionne, come ci si aspettava è fatta di tagli degni della più affilata scure e di cambiamenti pesanti. Alonso è stato sostituito da Sebastian Vettel, ottimo pilota e pluricampione del mondo con la Red Bull al quale però si lasciano alcune incertezze sulle sue capacità di preparazione della monoposto, o meglio sapendo l’immane lavoro che faceva Alonso per portare la Ferrari ai limiti non si sa se il tedesco sia capace di fare altrettanto.

    Marchionne inoltre ha spazzato via anche due responsabili tecnici non da poco, il greco Tombazis che è stato il padre delle ultime deludenti monoposto e Pat Fry autore di un’organizzazione interna alla scuderia al quanto discutibile dove spesso i ruoli parevano invertiti e poco chiari. Il nuovo Direttore Tecnico sarà James Allison a cui dovranno rendere conto Simone Resta e Mattia Binotto, quest’ultimo coadiuvato da Lorenzo Sassi, con una strutturazione dei ruoli piramidale e compiti perfettamente definiti che riguardano tutta la scuderia, dal reparto corse alla Ferrari Driver Accademy.

    Insomma Sergio Marchionne non lascia nulla al caso ed il primo compito che gli era stato chiesto lo ha fatto in un battibaleno riorganizzare ai vertici la scuderia, del resto la Formula 1 è soprattutto organizzazione e dove c’è questa arrivano i risultati.

    Carlos Slim | Foto Twitter
    Carlos Slim | Foto Twitter

    Dal Messico inoltre rimbalza una notizia importante, l’organizzazione è importante ma ci vogliono anche i mezzi finanziari adeguati per competere con Mercedes e Co., tra gli sponsor della Ferrari entra anche il multimiliardario Carlos Slim con i suoi marchi ed il gruppo America Movil (Telmex e Telcel y Claro). Secondo la stampa messicana il magnate della telefonia rientra all’interno della Formula 1 attraverso la Ferrari per la sua sponsorizzazione diretta verso il pilota Gutierrez, neo-acquisto come collaudatore della Ferrari. La stessa cosa, in maniera decisamente minore, Slim l’aveva fatta quando il pilota era alla Sauber ed oggi accoppiare i suoi marchi alla scuderia di Formula 1 più famosa al mondo sarebbe un duplice vantaggio.

    La Ferrari quindi si sta rifacendo il trucco ed è pronta, quasi, a livello organizzativo per intraprendere al meglio la prossima stagione di Formula 1.

  • Formula 1: Alonso verso l’ultima gara in rosso?

    Formula 1: Alonso verso l’ultima gara in rosso?

    Quattro anni fa in Bahrain iniziava in modo trionfale, vincendo la sua prima gara in rosso, l’avventura di Fernando Alonso in Ferrari. Un matrimonio cercato e voluto soprattutto dallo stesso pilota, ansioso di poter disporre di una macchina leggendaria della Formula 1 e competitiva dopo l’uscita dalla McLaren e due stagioni anonime in Renault.

    Dopo l’epopea di Schumacher sia i fan che la stessa Ferrari sognavano un ciclo vincente con il pilota iberico considerato ancora oggi uno dei pochi del circus capace di tirare fuori il cento per cento dalle monoposto ed invece la favola iniziata quattro anni prima è molto probabile giunga al termine senza un lieto fine.

    Infatti è atteso proprio per l’inizio della settimana prossima l’annuncio che le strade della rossa di Maranello e Alonso si dividano, a favore di un ritorno in McLaren per Fernando e dell’ingaggio di Sebastian Vettel per la Ferrari. Un risvolto della vicenda del resto su cui i protagonisti tengono tutti sulle spine fin dal Gran Premio di Suzuka attraverso qualche spiffero di rinnovo e tanti indizi che portano alla conclusione più ovvia, quella fatta dalla contabilità dei risultati e dal feeling rotto con la scuderia da qualche tempo.

    Fernando Alonso | Foto Twitter
    Fernando Alonso | Foto Twitter

    Arriverà quindi in rosso un altro pilota tedesco, Sebastian Vettel, considerato l’erede di Michael Schumacher, che dovrà fare tutto il possibile per riportare la Ferrari sul tetto del mondo della Formula 1 ed al tempo stesso rivitalizzare un ambiente che ha perso fiducia e competitività, mentre nel contempo se ne va un pilota imprevedibile, intelligente e capace di ribaltare il pronostico attraverso una guida sempre al limite per estrarre il meglio dal materiale messogli a disposizione ma al tempo stesso scomodo, provocatorio ed incapace di mentire a se stesso e alla squadra.

    La favola quindi di Fernando Alonso alla Ferrari si potrebbe chiudere tra otto giorni, con il Gran Premio di Abu Dhabi, nel modo in cui nessuno si poteva augurare, portando in dote solo una manciata di vittorie, punti importanti ma nessun titolo.

  • Finisce l’era di Montezemolo in Ferrari, arriva Marchionne

    Finisce l’era di Montezemolo in Ferrari, arriva Marchionne

    8 mondiali piloti, 11 mondiali costruttori, 123 gran premi: questo è il palmares della Ferrari nei 23 anni di Luca Cordero di Montezemolo. La spiegazione del suo addio è un po’ la stessa che ha dato Antonio Conte dando l’addio alla Juventus: è finito un ciclo. La rossa viene da due anni in rosso, tanto per fare un gioco di parole. Un rosso non tanto economico quanto prestazionale. Il mondo Formula 1 è tecnologicamente andato avanti e la Ferrari è rimasta indietro.

    Luca Cordero di Montezemolo
    Luca Cordero di Montezemolo

    Nemmeno l’addio di Domenicali e il successivo arrivo di Mattiacci hanno portato il cavallino al successo. E col GP di Monza è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: se due piloti campioni del mondo come Raikkonen Alonso fanno insieme solo 162 punti in 13 gare, meno anche della Williams, il problema lo ha la macchina. E per una monoposto come la Ferrari di quest’anno, lenta sul rettilineo, Monza è la pista peggiore che si possa desiderare. E’ finita un era e Montezemolo lo ha capito, stamattina al cda è arrivata l’ufficialità della separazione consensuale.

    Il marchio Ferrari appartiene solo per il 10% a Piero Ferrari, tutto il restante 90% appartiene alla FIAT, il suo ammistratore delegato Sergio Marchionne prenderà in mano anche la rossa. Sono arrivati tanti saluti per Montezemolo: John Elkann ringrazia a nome di tutta la famiglia:“ha reso grande la Ferrari”. Marchionne:“Ringrazio Luca per quanto ha fatto per Ferrari, FIAT e per me. Con lui grandi successi. C’è stata qualche in comprensione, ma è per il bene della Ferrari”. Montezemolo ha ringraziato donne e uomini che hanno lavorato per la Ferrari e tutti i tifosi che l’hanno sempre sostenuta:“23 anni meravigliosi, ringrazio tutti per le memorabili vittorie”.

    Tanti di quei successi di cui parlavamo prima, sono di Michael Schumacher. Arrivano notizie confortanti ma non troppo per Schumi, che lo scorso inverno aveva avuto un incidente sugli sci. E’ tornato a casa per la riabilitazione, apre gli occhi e riconosce i parenti più stretti, ma, come dice l’agente Sabine Kehm, c’è ancora tanto lavoro e il recupero sarà lungo e difficile.

  • GP d’Italia, Mercedes imprendibile anche a Monza.

    GP d’Italia, Mercedes imprendibile anche a Monza.

    Ancora una volta, anche nel GP d’Italia di Formula 1, la Ferrari delude tantissimo, mentre l’ennesimo duello stagionale tra le due frecce d’argento delle Mercedes stavolta viene vinto da Lewis Hamilton, che diminuisce di 7 punti il gap che lo separa da Rosberg, diminuito da 29 a 22 punti. Ancora una volta sorprendono sia in qualifica che in gara le Williams di Massa (3°) e Bottas (4°). Come detto, malissimo le rosse, su cui si è parlato molto nel week-end per la faccenda riguardante MontezemoloKimi Raikkonen è solo nono, ennesima bruttissima prestazione per lui quest’anno; era andato meglio ma non troppo Alonso, che si è dovuto ritirare dopo 29 giri a causa di un guasto al motore, interrompendo una serie di ben 86 gare completate senza ritiri).

    La Williams di Massa
    La Williams di Massa

    Dopo le Williams, nel GP d’Italia, si piazzano le due Red Bull, andando a completare la terza doppietta nell’ordine d’arrivo: Mercedes-Mercedes-Williams-Williams-Red Bull-Red Bull. Grande rimonta di Daniel Ricciardo, che distacca di 9 secondi il compagno di scuderia Sebastian Vettel. Settima la Force India di Perez, poi Button, Raikkonen, Magnussen (che ha ricevuto 5 secondi di penalità per una manovra pericolosa: il suo tempo infatti è di 1.01.171, sarebbe arrivato settimo). 11° Kvyat, poi Hulkenberg e Vergne. Doppiati di un giro Maldonado, Sutil, Grosejan, Kobayashi Bianchi, due giri per Gutierrez ed Ericsson. Si ritirano Alonso e Chilton.

    Parte male Hamilton che si ritrova quarto, passato dalle due Williams. Ne approfitta Rosberg, che poi però sbaglia due frenate in chicane ed è costretto a tagliarle, permettendo al compagno di squadra inglese, che intanto si era ripreso la seconda posizione, di passarlo. Molto acclamato sul podio dai suoi ex tifosi è stato Felipe Massa, che ritorna sul podio per la prima volta dopo l’addio alla Ferrari.

    Per dimostrare che i motori Mercedes sono assolutamente i migliori basta guardare la griglia di arrivo di questo GP d’Italia: tra le prime 10, 7 sono motorizzate Mercedes: oltre alle due Mercedes vere e proprie, ci sono le due Williams, la Force India di Perez e le McLaren di Button e Magnusson.

    A sei gare dal termine, la classifica è questa:

    Rosberg 238, Hamilton 216, Ricciardo 166, Bottas 122, Alonso 121, Vettel 106, Button 72, Hulkenberg 70, Massa 55, Raikkonen 41, Perez 39, Magnussen 38, Vergne 11, Grosejan 8, Kvyat 8, Bianchi 2. Sutil, Ericsson, Maldonado, Gutierrez, Chilton, Kobayashi e Lotterer a 0.

  • Gp Belgio: a Spa pole a Rosberg, Alonso quarto

    Gp Belgio: a Spa pole a Rosberg, Alonso quarto

    Nel leggendario circuito di Spa-Francorchamps in Belgio, in Formula 1 si consuma l’ennesima dimostrazione di dominio da parte delle Mercedes. La pole position va a Rosberg che precede il suo compagno di scuderia Hamilton in prima fila.

    Prima dell’inizio delle qualifiche su Spa si abbatte un acquazzone che bagna tutta la pista ed in pochi nei primi minuti della Q1 si avventurano sul tracciato, montando gomme intermedie. Gli apri-pista sono Kvyat, Ricciardo.

    Tuttavia poi si susseguono tutti gli altri, seguendo le indicazioni dei primi piloti scesi in pista e montando anche loro le gomme intermedie. Hamilton fa registrare il miglior tempo fino all’ingresso in pista di Rosberg, che già in Q1 mette subito le cose in chiaro con la pole provvisoria. Eliminati nella prima fase Maldonado, Hulkenberg, Chilton, Gutierrez, Lotterer ed Ericsson.

    Fernando Alonso sul bagnato di Spa | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Fernando Alonso sul bagnato di Spa | Foto Twitter / Il Pallonaro

    In Q2, si gira sempre con le gomme intermedie e sempre le Mercedes dettano legge tanto da sembrare imprendibili. Bene Alonso che fa registrare il terzo miglior tempo seguito da Bottas, Raikkonen, Massa, Ricciardo, Vettel, Button e Magnussen. Unica nota da rilevare il cambio al vertice, in questa fase è stato Hamilton il più rapido scalzando il compagno di scuderia.

    La Q3 viene aperta da Vettel mentre un bel sole illumina Spa facendo asciugare tratti della pista. Rosberg registra il miglior tempo, seguito al momento da Vettel, Alonso ed Hamilton. A due minuti dalla conclusione delle prove girandola ai box per montare le nuove gomme intermedie e tentare l’ultimo assalto alla pole.

    Tuttavia Rosberg resta al comando, seguito come detto in apertura da Hamilton con l’altra Mercedes. In terza posizione si piazza Vettel su Red Bull seguito dalla Ferrari di Alonso, poi Ricciardo, Bottas, Magnussen, Raikkonen, Massa e Button.

    Classifica Qualifiche Gp Belgio | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Classifica Qualifiche Gp Belgio | Foto Twitter / Il Pallonaro

    In un tracciato altamente tecnico le condizioni atmosferiche e le gomme potevano giocare il ruolo di variabili impazzite a sparigliare i valori, tuttava nemmeno la pioggia scalfisce la perfezione delle Mercedes di questa stagione.

     

  • F1, finalmente Alonso! Davanti solo uno scatenato Ricciardo

    F1, finalmente Alonso! Davanti solo uno scatenato Ricciardo

    F1 – Finalmente una buona prestazione per la Ferrari di Alonso che trova il miglior piazzamento stagionale: secondo posto, dietro a un Ricciardo assolutamente scatenato che in venti secondi passa prima Hamilton e poi il ferrarista. A proposito di Hamilton, altra grandissima rimonta dell’inglese che stavolta è stato costretto a partire ultimo dalla pit lane. La gara inizia subito con un lungo proprio di Lewis Hamilton, poi al nono giro incidente per Ericcson che porta la safety car per la prima volta in pista, nel frattempo tutti ne approfittano per fare cambio gomme. Nemmeno il tempo di far uscire la SC che Grosejan  ha un incidente simile a quello di Ericcson, prolungando la permanenza in pista della Safety Car. Poi, al 23° giro, altro incidente simile, stavolta per Perez che va contro il muro all’inizio del rettilineo principale. Nel frattempo le posizioni iniziali sono tutte scombinate: il poleman Rosberg si ritrova quarto, mentre Alonso conduce al primo posto ancora con le stesse gomme del secondo stop, quindi altamente usurate. Allora esplode Ricciardo, che passa Hamilton Alonso e va a vincere. Retroscena tra l’inglese e la Mercedes, che in un team radio gli aveva ordinato di far passare Rosberg dietro di lui. Ordine disubbidito, Hamilton dopo la gara si è giustificato dicendo che “Rosberg era troppo lontano”.

    Fernando Alonso sul podio, foto di Facebook / Il Pallonaro
    Fernando Alonso sul podio, foto di Facebook / Il Pallonaro

    1 Ricciardo

    2 Alonso +5.2

    3 Hamilton +5.8

    4 Rosberg +6.3

    5 Massa +29.8

    6 Raikkonen +31.4

    7 Vettel +40.9

    8 Bottas +41.3

    9 Vergne +58.5

    10 Button +58.5

    11 Sutil +1′ 8.10

    12 Magnussen +1′ 18.4

    13 Maldonado +1′ 24

    14 Kvyat +1 giro

    15. Bianchi +1 giro

    16. Chilton +1 giro

    Gutierrez, Kobayashi, Perez, Hulkenberg, Grosejan, Ericcson ritirati

    Questa la classifica piloti, con Rosberg che conduce ancora ma ha Hamilton a soli 11 punti (202 a 191). Seguono Ricciardo con 131 e Alonso con 115, poi la sorpresa Bottas con 95 punti, seguito a 88 da Vettel. 69 punti per Hulkenberg, 60 per Button, 40 per Massa, 37 per Magnussen, 29 per Perez, 27 per Raikkonen, 11 per Vergne, 8 per Grosejan, 6 per Kvyat, 2 per Bianchi e 0 per Sutil, Ericcson, Maldonado, Gutierrez, Chilton, Kobayashi.

    In classifica costruttori domina la Mercedes con 393 punti. Poi Red Bull a 219 e Ferrari a 142. Bene la Williams a 135, la Force India a 98 e non molto bene la McLaren solo sesta (97). Poi Toro Rosso a 17, Lotus solo a 8, Marussia a 2, Sauber e Caterham a 0.

    Prossima gara a SPA (Belgio) il 24 agosto 

  • F1, il punto dopo 10 gare: la Mercedes domina, la Ferrari delude

    F1, il punto dopo 10 gare: la Mercedes domina, la Ferrari delude

    In F1 non è cambiata la storia in Germania, nemmeno un incidente nel Q1 per Hamilton è riuscito a fermare la doppietta Mercedes sul podio insieme alla Williams di Bottas di cui parleremo dopo. I numeri della classifica costruttori riassumono perfettamente l’inizio di questa stagione di Formula 1. La Mercedes ha 178 punti in più rispetto alla Red Bull, poi la grande sorpresa Williams, che ha conquistato 3 podi consecutivi con Bottas e avrebbe anche molti punti in più senza i ritiri di Massa. Ecco poi, quarta, la Ferrari, 116 punti di cui 97 conquistati da Alonso. Sì, Kimi Raikkonen ha guadagnato, in 10 gare, appena 19 punti, quelli che si guadagnano sommando un secondo posto e un decimo. Numeri che hanno portato Niki Lauda addirittura a descrivere la Ferrari come “un’auto di mer….”. Peggio solo la McLaren che, già dall’ anno scorso, ha dimostrato di avere un enorme gap senza Hamilton rispetto agli altri top team.  Proviamo a dividere scuderie e piloti in tre categorie: sorprese, nella norma e delusioni.

    La Williams di Bottas, foto di Facebook / Il Pallonaro
    La Williams di Bottas, foto di Facebook / Il Pallonaro

    SORPRESE: Mercedes, Ricciardo, Williams, Force India, Marussia

    NELLA NORMA: Vettel, Toro Rosso, Lotus, Catheram, Sauber

    DELUSIONI: Ferrari, McLaren

    Inutile dire perché la prima dell’elenco è la Mercedes, mentre Ricciardo ha superato la concorrenza di Vettel conquistando risultati superiori a quelli del compagno di squadra 4 volte campione. Poi la Williams che ora è terza in classifica costruttori, con i podi di Bottas e gli sfortunati incidenti di Massa. Bene anche la Force India, quinta, senza prestazioni eccezionali ma sempre bene. Poi tra le sorprese mettiamo la Marussia per un semplice motivo: nonostante sia andata a punti solo una volta (grazie a innumerevoli ritiri di altri piloti), sono gli unici due punti della storia della scuderia, che quindi permettono al team di non trovarsi ultima insieme alle colleghe Catheram e Sauber. E’ Jules Bianchi il record-man della Marussia.

    Nella norma invece Vettel che spesso non fa grandi prestazioni. Dalla Red Bull alla Toro Rosso, fino alla Lotus da cui comunque ci si poteva aspettare di più. Nella norma anche Catheram Sauber, 0 punti, ma dalle quali non ci si aspettava niente di più.

    Le delusioni sono Ferrari McLaren. Gli inglesi erano andati male già l’anno scorso con l’addio di Hamilton, la Ferrari non aveva dato spettacolo ma di certo non era andata così male, soprattutto Massa non aveva fatto male come Raikkonen. Non ha cambiato molto l’arrivo di Mattiacci al posto di Domenicali.

  • F1, vince Ricciardo che interrompe l’egemonia Mercedes

    F1, vince Ricciardo che interrompe l’egemonia Mercedes

    Daniel Ricciardo vince in Canada il primo Gran Premio della carriera e si porta al terzo posto della classifica, sfruttando i problemi avuti da entrambe le Mercedes. A seguirlo Rosberg Vettel. Ferrari ancora malissimo che guadagna posizioni solo grazie ai ritiri. Da evidenziare che sia al primo che all’ultimo giro c’è stata la Safety Car per due incidenti non indifferenti.

    Subito dopo la partenza scontro tra le due Marussia di Chilton e Bianchi, entrambi costretti al ritiro; nel frattempo la Mercedes conduce come al solito con Rosberg e Hamilton. A metà gara arriva la svolta della gara: problemi di riscaldamento ai freni per Hamilton che è costretto al ritiro, mentre Rosberg accusa problemi alla power-unit. Allora gli altri ne approfittano e si forma un trenino con otto monoposto racchiuse in 10 secondi. A due giri dalla fine Ricciardo riesce a passare Nico Rosberg, mentre dietro di Vettel terzo Perez tocca la ruota anteriore sinistra di Massa, causando un’uscita di pista per entrambi e soprattutto un violento botto che per fortuna non ha causato danni a nessuno dei due. Si chiude con la safety car in pista. Perez nel prossimo Gran Premio partirà con 5 posizioni di penalizzazione.

    La Red Bull di Ricciardo, foto di Twitter / Il Pallonaro
    La Red Bull di Ricciardo, foto di Twitter / Il Pallonaro

    1. Ricciardo

    2. Rosberg (+4.236)

    3. Vettel (+5.247)

    4. Button (+11.755)

    5. Hulkenberg (+12.843)

    6. Alonso (+14.869)

    7. Bottas (+23.578)

    8. Vergne (+28.026)

    9. Magnussen (+29.254)

    10. Raikkonen (+53.678)

    11. Perez (+1 giro)

    12. Massa (+1 giro)

    13. Sutil (+1 giro)

    14. Gutierrez (+6 giri)

    15. Grosejan (+9 giri)

    La classifica ora vede Rosberg in testa con 140 punti, segue Hamilton a 118, poi Ricciardo 79, Alonso 69, Vettel 60, Hulkenberg 57, Button 43, Bottas 40, Magnussen 23, Perez 20, Massa 18, Raikkonen 18, Grosejan 8, Vergne 8, Kvyat 4, Bianchi 2. Nella classifica costruttori domina la Mercedes con 258 punti, segue la Red Bull con 139, poi Ferrari a 87, Force India a 77, McLaren solo a 66, Williams a 58, Toro Rosso a 12, Lotus a 8, Marussia a 2.

    “Sono ancora in stato di shock, grazie a tutti. La corsa ha preso vita negli ultimi 15-20 giri. La situazione è davvero incredibile!” ha commentato Ricciardo.

  • GP di Montecarlo nel festival dei ritiri si impone Rosberg, 4° Alonso

    GP di Montecarlo nel festival dei ritiri si impone Rosberg, 4° Alonso

    Nel Principato non cambia la musica che si era vista anche nelle qualifiche: le prime due sono sempre le Mercedes. Non male le Ferrari alla partenza: Raikkonen guadagna il 4° posto ai danni di Vettel Alonso scivola di una posizione. Problemi alla power-unit proprio per Sebastian Vettel, che è costretto al ritiro, mentre le Mercedes prendono il largo, poi accorciato con l’entrata della safety car. Poi la sfortuna si scatena su Kimi: prima viene tamponato da Chilton, poi si tocca con Magnussen. Nel finale problemi a un occhio per Hamilton, che è comunque riuscito a tenere la posizione, vanificando gli attacchi di Ricciardo. Gara strana anche dal punto di vista dei piloti: hanno tagliato il traguardo solo 14 monoposto, di cui solo 4 non doppiate. Con così poche auto in pista c’è l’occasione per le piccole di andare a punti, e la Marussia ne ha approfittato conquistando i primi punti della sua storia. Gara vinta e dominata da Nico Rosberg, che trova la seconda vittoria di fila a Monaco, che è anche casa sua. Il tedesco sorpassa lo scontento Hamilton in classifica e si porta al primo posto. La sicurezza assoluta è nella classifica costruttori: Mercedes a 240, con 141 punti in più rispetto alla seconda (la Red Bull a 99).

    Rosberg dopo la vittoria di oggi / Foto Facebook
    Rosberg dopo la vittoria di oggi | Foto Facebook

    Se Rosberg commenta entusiasta “vittoria speciale, riprendersi la vetta a Montecarlo è fantastico. Sono riuscito a mantenere il gap perché avevo gomme più fresche. Ringrazio il team, mi ha dato una macchina straordinaria.”, Hamilton si rassegna alla superiorità che Rosberg ha dimostrato oggi: “Buona doppietta per la scuderia. Sì, Rosberg aveva un passo più veloce, anche se stavo andando forte, ma qui è molto difficile superare.”. Estremamente delusi invece Vettel e Raikkonen: “Avevo fatto una bella partenza – commenta il tedesco- poi ho perso pressione e potenza e il ritiro è stato inevitabile. Non voglio mettere pressione al team, ma di recente sono successe troppe cose negative.” “Il risultato fa schifo – commenta invece Kimi Raikkonen- ma non per colpa mia. Potevo chiudere 8°, ma non mi interessa prendere due punti. La gara è finita quando la Marussia di Chilton mi ha tamponato.” 

    La griglia d’arrivo finale:

    1 Rosberg

    2 Hamilton (+9.210)

    3 Ricciardo (+9.614)

    4 Alonso (+32.452)

    5 Hulkenberg (+1 giro)

    6 Button (+ 1 giro)

    7 Massa (+ 1 giro)

    8 Grosejan (+1 giro)

    9 Bianchi (+1 giro, penalizzato di 5 secondi)

    10 Magnussen (+1 giro)

    11 Ericsson (+ 1 giro)

    12 Raikkonen (+1 giro)

    13 Kobayashi (+ 3 giri)

    14 Chilton (+3 giri)

    RIT Gutierrez (+19 giri)

    RIT Bottas (+23 giri)

    RIT Vergne (+28 giri)

    RIT Sutil (+55 giri)

    RIT Kvyat (+68 giri)

    RIT Vettel (+73 giri)

    RIT Perez (+78 giri)

    RIT Maldonado (non partito)