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  • F1, a Montecarlo il ruggito del leone. Schumacher in pole

    F1, a Montecarlo il ruggito del leone. Schumacher in pole

    Ritorno al passato a Monaco. Michael Schumacher infatti piazza la zampata del campione conquistando la pole position del Gran Premio di Montecarlo, la prima dal suo rientro in Formula 1 nel 2010, tornando davanti a tutti dopo ben 6 anni, l’ultima pole position infatti risale al Gran Premio di Francia nel 2006. Il campione tedesco, nel sesto appuntamento della stagione, mette a segno un ultimo giro praticamente perfetto segnando il miglior tempo in 1:14.301, spazzando via le voci che lo vogliono nuovamente prossimo alla pensione alla fine di questa stagione. Miglior risposta Schumi non poteva dare, qui a Monaco, uno dei pochi circuiti dove il pilota può ancora fare veramente la differenza, aggiornando il suo già ricco palmares portando a quota 69 lo score delle pole position in carriera.

    La gioia della pole si trasforma però in delusione per il sette volte campione del mondo, che a causa della penalizzazione inflittagli al Gran Premio di Spagna per l’incidente con Bruno Senna, sarà arretrato di cinque posizioni in griglia di partenza e scatterà dalla terza fila in sesta posizione. Il tutto a vantaggio di Mark Webber, che si è visto soffiare proprio all’ultimo secondo la prima posizione per soli 80 millesimi, valevole comunque soltanto per le statistiche visto che ad usufruire della prima casella domani in gara sarà proprio lui. Risultato inaspettato viste le difficoltà incontrate nei tre turni di libere, ma l’australiano è riuscito a portare a casa la miglior posizione possibile nel GP in cui la pole position vale sicuramente più che in ogni altro circuito viste le caratteristiche del tracciato molto angusto e stretto.

    Michael Schumacher © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Il pilota della Red Bull dovrà fare attenzione all’altra Mercedes di Nico Rosberg, che complice l’arretramento del compagno di squadra manterrà il verde-argento della casa di Stoccarda in prima fila. Il tedesco potrà lottare sicuramente per la vittoria visto che anche nelle terze libere era stato il pilota più veloce della sessione. Appena dietro partirà Lewis Hamilton, che con il suo solito guizzo nel giro secco porta in quarta posizione una McLaren non perfetta e poco veloce. Basti pensare che il compagno di squadra Jenson Button partirà dalla 13esima posizione costretto a fermare la sua Mp4-27 appena dopo la Q2.

    Alle spalle dell’inglese in quinta posizione la Lotus di Romain Grosjean, più volte a rischio eliminazione nella Q2 cosi come quella del compagno di squadra Kimi Raikkonen, soltanto ottavo. La vettura di Enstone, additata da molti nei giorni scorsi di essere la vettura più veloce su questo circuito ha un pò deluso le aspettative. Cosi come la Ferrari, che forse aveva abituato troppo i tifosi nei tre turni di libere a stare nelle posizioni davanti, e invece sia Fernando Alonso che Felipe Massa hanno fatto più fatica del previsto, anche se le due Rosse hanno avuto la capacità di qualificarsi alla terza qualifica senza troppi sforzi. Lo spagnolo è l’ultimo dei piloti ad usufruire della penalità di Schumacher e scalerà dalla sesta alla quinta posizione. Il brasiliano partirà settimo davanti a Raikkonen e alle spalle del Kaiser, non certo il cliente più comodo da affrontare.

    Oltre a Schumi anche un altro pilota sarà penalizzato. Pastor Maldonado, vincitore dell’ultimo Gran Premio di Spagna sarà costretto ad arretrare di 10 posizioni per aver colpito nelle libere della mattina il messicano Sergio Perez sotto il tunnel che porta alla chicane Nouvelle .Il venezuelano così dalla nona sarà retrocesso in 19esima posizione, mentre Perez partirà ultimo a causa di un incidente nei primi minuti della sessione provocato dal cedimento della sospensione anteriore sinistra alla curva delle piscine.

    Crisi nera invece per Sebastian Vettel che chiude la sessione di qualifica in decima posizione scegliendo di non effettuare giri cronometrati. Scelta abbastanza anomala e discutibile quella del campione del mondo in carica, in un circuito dove partire dietro non aiuterà certamente visto la difficoltà nei sorpassi. Inoltre il tedesco si era dimostarto in difficoltà già dalla Q1 in cui era stato costretto a montare le gomme a mescola più morbida, le supersoft. Guadagnerà comunque la nona posizione ai danni di Maldonado.

  • F1, a Montecarlo Alonso e Button svettano nelle libere

    F1, a Montecarlo Alonso e Button svettano nelle libere

    La giornata delle prime prove libere, che a Montecarlo si disputano tradizionalmente di giovedì, ha registrato gli acuti di Fernando Alonso e Jenson Button che si sono aggiudicati rispettivamente prima e seconda sessione. Sul circuito monegasco dove domenica si correrà l’attesissimo Gran Premio di Monaco, considerato da sempre il gioiello della Formula 1 e la gara più affascinante della stagione, lo spagnolo della Ferrari ha messo tutti in fila durante le libere della mattina fermando il cronometro sull’1:16.265, precedendo la Lotus di Romain Grosjean di 3 decimi e mezzo.

    Gli aggiornamenti aerodinamici che il team di Maranello ha portato nel Principato non solo hanno permesso all’asturiano di ridurre il gap dai top team e top driver, gap colmato già dallo scorso Gran Premio con il secondo posto di Fernando in Spagna, ma di lanciare loro un messaggio chiaro e preciso, avere ottime possibilità di contendere pole position e vittoria anche sul tortuoso circuito cittadino di Montecarlo dove è sempre stato importante partire davanti a tutti per vedere le proprie chance di successo aumentare in maniera esponenziale. Le barriere protettive adiacenti alla pista non consentono infatti di poter effettuare sorpassi o comunque li rendono complicati, sono davvero pochi i punti della pista dove i piloti possono provarci.

    A dimostrazione che la Ferrari si trova a proprio agio sul circuito monegasco, dove è necessario avere una vettura impostata su un setup che prevede un maggiore carico aerodinamico e una minore efficienza e potenza del motore, il sesto posto di Felipe Massa che poi nella seconda sessione con pista bagnata ha fatto ancora meglio chiudendo la giornata al terzo posto precedendo anche Alonso (solo 59 millesimi il divario tra i due). Terzo tempo per Sergio Perez in costante crescita con la sua Sauber, quarto crono per Lewis Hamilton mentre per trovare la prima Red Bull dobbiamo scorrere fino alla nona posizione occupata dal campione del mondo in carica Sebastian Vettel.

    Fernando Alonso © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Nella sessione pomeridiana, svoltasi sul bagnato, il miglior tempo è stato di Jenson Button che lo ha realizzato qualche istante prima dell’arrivo della pioggia sul tracciato: il pilota inglese della McLaren ha sfruttato la mescola supersoft, utilizzate per la prima volta in questa stagione – la Pirelli per questo week-end ha portato le mescole più morbide, ovvero supersoft (banda rossa) e soft (banda gialla) – chiudendo le prove con un 1:15.746. Alle sua spalle si conferma Romain Grosjean che paga quasi 4 decimi seguito, come dicevamo, dalle due Ferrari di Massa e Alonso. Quinto tempo per l’eroe di Barcellona Pastor Maldonado, che replica la prestazione ottenuta sull’asciutto nelle libere della mattina. E le Red Bull? Mark Webber ha chiuso settimo, Sebastian Vettel decimo, entrambi a un secondo e mezzo dal leader: giovedì da dimenticare o la scuderia austriaca ha preferito nascondersi consapevole della propria forza sulla pista di Montecarlo dove a contare è unicamente l’aderenza e non la velocità di punta?

    Domani consueto giorno di riposo, poi sabato alle 11:00 l’ultima sessione di prove libere prima delle qualifiche alle 14:00, stesso orario per la gara domenica.

  • Massa in bilico, la Ferrari pensa al suo sostituto?

    Massa in bilico, la Ferrari pensa al suo sostituto?

    Felipe Massa rischia il posto. Esauriti i termini del week-end spagnolo che ha regalato ancora una volta una prestazione deludente del brasiliano che chiuso soltanto 15esimo, si torna a parlare del suo possibile futuro, che oggi più che mai sta facendo riflettere e non poco i piani alti di Maranello.

    Alle prestazioni eccelse del compagno di squadra Fernando Alonso, primo nel Mondiale in coabitazione con Sebastian Vettel a quota 61 punti, fanno da contraltare infatti quelle poco brillanti del vice-campione del mondo 2008, che ha a malapena raccolto due punti nel Gran Premio del Bahrain. La Ferrari, nonostante un periodo poco brillante a livello prestazionale sta pensando seriamente ai due titoli mondiali in ballo, e se grazie allo spagnolo quello piloti è ancora tutto da combattere, in quello costruttori la quarta posizione alle spalle anche della Lotus non soddisfa affatto, per questo nel team si sta pensando già ad un possibile sostituto che possa prendere il posto del brasiliano in questa avvincente stagione.

    Già qualche tempo fa si era accostato alla Rossa il nome di Sergio Perez, pilota di proprietà Ferrari ma che difficilmente la Sauber farà ritornare a stagione in corso alla casa madre, e per questo motivo si vagliano altre offerte, in primis quella di Paul Di Resta, promettente pilota scozzese attualmente in forza alla Force India. Il giovane pilota occupa la 12esima posizone in classifica e vive una situazione simile a quella della Ferrari visto che con i suoi 15 punti sta stracciando il suo compagno di squadra Nico Hulkenberg, 15esimo ma a quota 3 soli punti.

    Felipe Massa © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Di Resta sarebbe il pilota ideale, farebbe da degno secondo ad Alonso e inoltre porterebbe punti importanti in cascina per aumentare le possibilità di avvicinare i primi nel campionato costruttori. Nei giorni scorsi, durante il week-end del Gran Premio di Spagna, Anthony Hamilton, padre di Lewis e manager dello scozzese, è stato avvistato nel box Ferrari ad intrattenersi con alcuni uomini di Maranello, e tutto lascia pensare che l’operazione potrebbe essere completata dopo il Gran Premio di Montecarlo, ma non è da scartare nenache l’ipotesi Hulkenberg, che non sta riuscendo ad espremersi ai massimi livelli apprezzati in Williams, con la quale conquistò la pole del Gran Premio del Brasile nel 2010.

    Il sedile lasciato scoperto nella scuderia indiana potrebbe essere preso, anzi ripreso da Adrian Sutil, che ha chiuso la causa penale con Eric Lux, manager della Lotus che era stato ferito in locale dal pilota tedesco con conseguente condanna a 18 mesi con condizionale. Il pilota era stato dunque sospeso dalla Force India in attesa della conclusione del processo, e adesso potrebbe far ritorno nel team che lo ha scaricato.

    A questo punto ci si aspettano delle risposte (in pista) da Felipe Massa, uno dei piloti più discussi di sempre, prepariamoci dunque a vivere delle possibili sorprese in un Mondiale che di sorprese ne sta già regalando parecchie, come dimostrano i risultati di queste prime 5 gare che hanno visto vincitori 5 piloti di 5 costruttori diversi.

  • Super Maldonado batte Alonso a Barcellona. Vettel 6°

    Super Maldonado batte Alonso a Barcellona. Vettel 6°

    Cinque su cinque. Tanti infatti sono i vincitori diversi delle prime cinque gare di questo equilibratissimo Mondiale 2012 di Formula 1, che oggi ha visto trionfare Pastor Maldonado, salito sul gradino più alto del podio assaporando il gusto dolce della prima vittoria in Formula 1, ma non è tutto.

    L’ex campione del mondo della GP2 è infatti il primo venezuelano a centrare un successo in F1, e lo fa vincendo il Gran Premio di Spagna sul circuito del Montmelò nei pressi di Barcellona, regalando a Frank Williams il ritorno alla vittoria proprio nel giorno del suo 70esimo compleanno, vittoria che mancava da ben otto anni dal Gran Premio del Brasile del 2004 con Juan Pablo Montoya. Non è un caso che il ritorno alla vittoria coincida con l’anno del ritorno del motore Renault, binomio che ha caratterizzato le vittorie della scuderia negli anni 90, e con questo meritatissimo successo il team di Groove diventa la quinta vettura diversa vincente nei primi cinque GP di quest’anno.

    Da evidenziare la prestazione di Maldonado, che dopo aver perso la testa della corsa alla partenza in favore di Fernando Alonso, riesce a recuperare con una grandissima strategia di gara e a scavalcare lo spagnolo al secondo pit-stop, grazie anche ad un giro record che gli permette di guadagnare ben 2 secondi all’idolo di casa. Da vero veterano poi la gestione della prima posizone, mai messa in dubbio neanche nel finale quando Alonso cominciava a farsi minaccioso negli specchietti ma senza riuscire a trovare il guizzo giusto per portargli l’attacco definitivo.

    Il pilota della Ferrari dal canto suo deve recriminare per quel doppiaggio su Charles Pic della Marussia in prossimità della sua seconda sosta che gli ha fatto perdere decimi importanti per la vittoria, anche se è fuori di dubbio che anche senza questo episodio difficilmente avrebbe battuto il super-Maldonado di oggi. Non è bastato infatti l’apporto incredibile del suo pubblico allo spagnolo che nel finale deve ancora lottare con problemi di usura gomme, ma tutto sommato può comunque consolarsi per la continua crescita della Ferrari che nelle sue mani sembra davvero efficace, e per la ritrovata vetta della classifica in coabitazione con Sebastian Vettel.

    Anzi nel finale il pilota della Rossa ha il suo bel da fare per mantenere a distanza uno scatenato Kimi Raikkonen, che grazie alla maggior freschezza delle sue gomme a mescola dura gli recupera secondi su secondi portandosi negli scarichi della F2012, me per il sorpasso è troopo tardi. Costa caro al finlandese volante l’ aver ritardato di qualche giro il suo ultimo pit-stop, ma in definitiva il week-end spagnolo conferma il suo buon periodo di forma, basta pensare che il finnico è stato l’unico a mantenere il passo dei primi due piloti, e quindi podio più che meritato.

    Pastor Maldonado © DIMITAR DILKOFF/Getty Images

    Medaglia di legno per l’altra Lotus di Romain Grosjean, ancora una volta protagonisti, mentre bella la prestazione della Sauber di Kamui Kobayashi che vede premiata la scelta di risparmiare un set di gomme nelle qualifiche con un’ottima quinta posizione.

    Dalla settima posizione in poi, a prte Alonso naturalmente, troviamo tutti gli altri big. A cominciare dal campione del mondo in carica Sebastian Vettel che salva il salvabile chiudendo la gara in sesta posizone, che viste come si erano messe le cose, è oro colato. Partendo da una discutibile penalizzazione per non aver rispettato le bandiere gialle per l’incidente occorso a Michael Schumacher e Bruno Senna, che ha causato al tedesco la perdita di molte posizioni, per passare alla strana sostituzione del nuovo muso anteriore che apparentemente non sembrava avere problemi.

    Nonostante ciò il numero uno in carica riesce a terminare davanti all’unica Mercedes superstite di Nico Rosberg che con il settimo posto chiude degnamente il week-end spagnolo del team tedesco, visto l’ennesimo ritiro del compagno di squadra. Non è bastata infatti come in Cina la super-velocità del propulsore Mercedes sul rettilineo principale per competere per la prima posizone e anzi la W03 ha dovuto fare i conti con l’usura degli pneumatici che con il caldo torrido di Barcellona sono ritornati punto debole della vettura.

    Mezzo disastro in casa McLaren dove l’unica nota positiva è ancora una volta la rimonta di Lewis Hamilton, che dall’ultima posizione, dopo la squalifica inflittagli nella giornata di ieri, riesce a limitare i danni e a chiudere davanti al suo compagno di squadra Jenson Button. L’anglo-caraibico ha gestito al meglio i suoi pneumatici dimostrando di non essere poi cosi aggressivo come si dice e la tattica delle due soste ha pagato, almeno per quanto riguarda lo scontro in famiglia, ma un ottava e una nona posizione non possono essere certo risultati positivi per il team di Woking, che deve fare ancora i conti con gli errori dei meccanici ai box durante i pit-stop. E’ toccato nuovamente ad Hamilton che al momento di uscire dalla sua piazzola passa sopra la pistola di avvitamento dei dadi della ruota posteriore sinistra, fortunatamente per lui senza conseguenze.

    Alle spalle delle due McLaren la Force India di Nico Hulkenberg che chiude la top-ten in decima posizione, mentre da dimenticare la gara dell’altra Red Bull di Mark Webber, 11esima ad un giro di distacco, e per l’altra Ferrari di Felipe Massa, che come Vettel ha dovuto subire il drive throught per aver ignorato le bandiere gialle, chiudendo la sua gara soltanto in 15esima posizione.

     

  • F1, pole di Hamilton a Barcellona. Alonso 3°

    F1, pole di Hamilton a Barcellona. Alonso 3°

    Lewis Hamilton conquista la pole position del Gran Premio di Spagna sul circuito del Montmelò alle porte di Barcellona, quinta prova del Mondiale 2012 di Formula 1. Il pilota anglocaraibico conquista con un giro stratosferico la terza pole personale della stagione dopo quelle ottenute in Australia e in Malesia, portando a 22 quelle in carriera e a cifra tonda, 150, quelle della McLaren.

    Giro perfetto quello del campione del mondo 2008 che firma un irraggiungibile 1:21.707, unico pilota capace di scendere sotto il muro dell’1:22, scegliendo di seguire nel suo ultimo tentativo la vera sorpresa di giornata, Pastor Maldonado, che riporta la Williams in prima fila, che mancava dal Gran premio del Brasile del 2010, in cui Nico Hulkenberg, allora compagno di Rubens Barrichello, conquistò la prima posizione. Non solo questione di fortuna la prestazione del pilota venezuelano che, nonostante il mezzo secondo accusato dal primo, ha dimostrato di essere molto veloce anche nelle prime due sessioni di qualifica, chiuse entrambe con il primo posto e solo una prestazione superlativa di Hamilton gli ha tolto la gioia della prima pole position.

    Dunque indeedita prima fila domani, con Maldonado che potrebbe essere sicuramente la mina vagante di giornata. Terza posizone per Fernando Alonso che apre la seconda fila con il tempo di 1:22.302, a due centesimi dalla seconda posizione. Lo spagnolo, spinto dal tifo del pubblico, è riuscito come al solito a sfoderare una prestazione al di sopra delle possibilità di questa Ferrari, anche se deve ringraziare la strategia rinunciataria degli altri big che hanno preferito risparmiare le gomme per la gara di domani, che si annuncia “infuocata”, non soprattutto per le condizioni metereologiche.

    Lewis Hamilton © Paul Gilham/Getty Images

    E’ il caso di Kamui Kobayashi, che non ha effettuato tempi cronometrati nell’ultima qualifica a causa anche dell’ennesimo problema sulla sua C31, dimostratasi ancora una volta troppo fragile. Il giapponese partirà dalla decima posizione, ultimo disponibile nella Q3, e chiuderà la top-ten. Cosi come Michael Schumacher e Sebastian Vettel, che invece hanno effettuato soltanto il giro di lancio per poi rientrare nei rispettivi box e conservare un prezioso set di gomme morbide per la gara. I due tedeschi infatti sono i due piloti che hanno più set di gomme nuove a disposizione e nonostante partano dalla ottava e dalla nona posizione hanno tutte le possibilità di recuperare terreno sul passo gara. Il tutto a vantaggio delle due Lotus, in quarta e quinta posizione con Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, seguiti dalla Sauber di Sergio Perez e la Mercedes di Nico Rosberg.

    Tante le esclusioni eccellenti dalla Q3 in una delle qualifiche più strane degli ultimi tempi. L’altra parte del box McLaren ha poco da sorridere con Jenson Button che chiude in 11esima posizione, stesso discorso per la Red Bull di Mark Webber, alle spalle dell’inglese in 12esima posizione. Ancora peggio va all’altra Ferrari di Felipe Massa alle prese con la peggior qualifica della stagione in 17esima posizione. Anche problemi di traffico per il brasiliano che forse qualche decimo gliel’ha fatto perdere ma che ancora una volta non giustifica il distacco dal compagno di squadra. Fuori dalla gara il solo Narai Karthikeyan, che non ha superato il 107% del tempo della pole position.

  • Button in testa nelle libere 2 in Spagna

    Button in testa nelle libere 2 in Spagna

    Dopo l’exploit di questa mattina di Fernando Alonso, Jenson Button ha fatto sua la seconda sessione di prove libere sul circuito del Montmelò a Barcellona dove nel week-end si correrà il Gran Premio di Spagna, quinto appuntamento stagionale del Mondiale 2012 di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren ha chiuso la prima giornata con il miglior tempo di 1:23.399 abbassando di quasi un secondo netto il crono dello spagnolo della Ferrari fatto registrare qualche ora prima.

    Alle spalle di Button il trionfatore dell’ultimo GP nonchè campione del mondo in carica Sebastian Vettel che dopo un avvio in tutto in salita è riuscito in Bahrain a centrare il primo successo stagionale rinfrancato anche da una Red Bull notevolmente migliorata da marzo ad oggi. Solo 164 millesimi dividono l’inglese dal tedesco che domani saranno sicuri protagonisti nella qualifica che assegnerà la pole position. Terzo tempo per Nico Rosberg con la prima delle Mercedes che ha preceduto l’altra McLaren di Lewis Hamilton, a mezzo secondo dal compagno di team e leader della giornata. Anglo-caraibico in leggero ritardo rispetto a Button con la nuova Freccia d’Argento che presentava un nuovo muso anteriore, più alto e sinuoso quasi a “scivolo”, soluzione aerodinamica introdotta dagli ingegneri di Woking a partire da questo week-end.

    Jenson Button © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Subito dietro le due Lotus protagoniste in Bahrain e che hanno occupato i due posti più bassi del podio, Kimi Raikkonen ha preceduto Romain Grosjean di soli 46 millesimi di secondo dimostrando comunque un ottimo passo gara. Più indietro le due Ferrari, Felipe Massa ha fatto meglio di Fernando Alonso piazzandosi in 11esima posizione mentre lo spagnolo che qui corre il Gran Premio di casa ha chiuso soltanto con il 14esimo tempo ma a preoccupare maggiormente i tecnici di Maranello non è la posizione con la quale l’asturiano ha chiuso la sessione ma il tempo registrato, addirittura peggiore di due decimi rispetto a quello ottenuto in mattina che gli era valsa la leadership provvisoria.

    Per quanto riguarda gli altri big Mark Webber e Michael Schumacher si sono attestati in settima e ottava posizione a quasi 7 decimi dalla vetta mentre è da registrare la buona performance della Force India di Nico Hulkenberg e della Sauber di Kamui Kobayashi, entrambi entrati nella top ten. Domani alle 11:00 terza e ultima sessione di prove libere, alle 14:00 le qualifiche vere e proprie.

  • F1, Alonso al comando nelle prime libere di Barcellona

    F1, Alonso al comando nelle prime libere di Barcellona

    E’ stato Fernando Alonso il pilota più veloce nelle prime libere del Gran Premio di Spagna che domenica sarà teatro del quinto appuntamento della stagione 2012 sul circuito i Barcellona. Il pilota asturiano, nonchè ndiscusso idolo di casa ha girato con il miglior tempo di 1:24.430, ottenuto con gomme dure, al pari di tutti gli altri piloti, e risultando anche uno dei piloti più attivi in pista portando a termine ben 20 giri anche se la sua Ferrari F2012 è stata ferma ai box per gran parte della sessione.

    Dunque le modifiche introdotte per questo GP e provate nei test della scorsa settimana al Mugello sembrano aver dato i frutti sperati, nonostante il primo pilota della Rossa continui a predicare un cauto pessimismo. Le modifiche alla F2012 rispetto al Gran Premio del Bahrain sono sostanziali. La scuderia di Maranello ha infatti aggiornato le due ali, sia l’anteriore che il posteriore e una modifica anche agli scarichi, soffianti in alto e al centro, che almeno in questa sessione hanno dimostrato di essere efficaci.

    Alonso precede la Red Bull del vincitore dell’ultimo GP Sebastian Vettel, secondo ma a quasi quattro decimi dalla prima Ferrari. Anche per la scuderia campione del mondo sono visibili degli aggiornamenti rispetto alla gara scors, soprattutto nella zona del musetto che risulta essere meno sottile e più corto rispetto al suo predecessore. Al terzo posto a sorpresa l’ottima Sauber di Kamui Kobayashi, a quasi mezzo secondo da Alonso ma a un solo decimo dalla Red Bull di Vettel.

    Fernando Alonso © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Quarto tempo per Jenson Button con la McLaren Mercedes che ha presentato per la prima volta in stagione una sorta di scalino sul muso anteriore molto alto come sulle altre vetture sebbene sulla vettura di Woking abbia una forma sempre molto lineare rispetto alle altre. La scuderia inglese che non ha girato con i piloti titolari negli ultimi test al Mugello, era munita di indicatori aerodinamici per testare le nuove componenti.

    Buona sessione per la Williams Renault di Bruno Senna che precede la prima delle Mercedes di Michael Schumacher. Sembrano essersi nascoste invece le due Lotus-Renault, molto competitive sia in Bahrain che al Mugello, con Romain Grosjean settimo alle spalle del tedesco e Kimi Raikkonen nono. In mezzo l’altra McLaren di Lewis Hamilton che si colloca in ottava posizione a otto decimi dalla vetta. Decimo Nico Hulkenberg che chiude la top-ten con la Force India.

    La seconda faccia della Ferrari, quella meno sorridente, è quella di Felipe Massa, 12esimo staccato di un secondo pieno dal compagno di squadra in testa alla classifica. Peggio di lui Mark Webber, 13esimo alle spalle proprio del brasiliano. A seguire Nico Rosberg in 14esima posizione. 15esima posizone per Sergio Perez, che ancora una volta deve fare i conti con la fragilità della sua Sauber C31 andata a fuoco ancora una volta nella zona degli scarichi cosi come nei test del Mugello. Il debuttante americano Alexander Rossi, sostituto di Heikki Kovalainen chiude 21esimo. Ultimo posto per Dani Clos su HRT.

    La seconda sessione di prove libere riprenderà alle 14 dopo la pausa pranzo.

  • F1, Vettel domina a Sakhir, rinascita Raikkonen 2°. Alonso 7°

    F1, Vettel domina a Sakhir, rinascita Raikkonen 2°. Alonso 7°

    Sebastian Vettel vince il Gran Premio del Bahrain sul circuito di Sakhir, quarta prova del Mondiale 2012 di Formula 1. Il campione del mondo tedesco centra il suo primo successo stagionale tornando alla vittoria che gli mancava da ben cinque gare, ultimo ottenuto nel GP d’India dello scorso anno e si porta per la prima volta quest’anno in testa alla classifica mondiale.

    Il pilota della Red Bull domina la corsa dall’inizio alla fine centrando l’Hat Trick avendo ottenuto pole, vittoria e giro veloce riportando un pò di quella serenità che nel box si era perduta a causa di un inizio di stagione non proprio esaltante. Tuttavia i problemi sembrano essere stati risolti grazie all’innovazione di questi nuovi scarichi che pare abbiano portato un miglioramento delle prestazioni. Con la vittoria di oggi diventano quattro i piloti e i costruttori diversi ad aver vinto i primi quattro GP disputati a  dimostrazione di quanto questo campionato sia equilibrato.

    Alle spalle del campione del mondo in carica la vera sorpresa di giornata, le due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean che portano a casa una bella quanto inaspettata doppietta con il secondo e il terzo posto finale. Le due vetture del team di Enstone si sono dimostrate velocissime soprattutto in rettilineo essendo le due monoposto con la velocità di punta più alta. Inoltre entrambi i piloti hanno gestito bene il degrado degli pneumatici anche avendo optato per due strategie diverse, situazione che ha permesso a Kimi Raikkonen di scavalcare il compagno di squadra dopo il secondo pit-stop.

    Il finlandese è stato anche l’unico a mettere un pò di pressione e a minare, anche se per pochi giri, la leadrship di Vettel non riuscendo a trovare il guizzo giusto per portarsi davanti, ma è da sottolineare la prestazione del campione del mondo del 2007 che dimostra di essere ritornato nel circus alla grande. Ottima ancjhe la prestazione di Grosjean che porta a casa il suo primo podio della carriera in Formula 1.

    Le due Lotus tra le due Red Bull. Ai piedi del podio infatti troviamo l’altra lattina volante di Mark Webber, che non ha mai avuto però il passo per stare con i primi tre ma bisogna dire che è anche grazie ai suoi 12 punti se la Red Bull si riporta in testa al campionato del mondo.

    Sebastian Vettel © Mark Thompson/Getty Images

    In quinta posizione il vincitore del Gran premio di Cina Nico Rosberg, autore di una gara ai limiti della regolarità. Il tedesco si è reso protagonista di una manovra che deve essere ancora esaminata attentamente dai commissari di gara prima con Hamilton e poi con Alonso, costretti ad andare fuori pista in manovra di sorpasso proprio ai danni del pilota della Mercedes, quindi la classifica finale potrebbe subire ancora delle variazioni se la segnalazione dovesse tradursi in penalità in termini di secondi. Rosberg ha poi fermato la sua W03 all’uscita dei box una volta tagliato il traguardo a causa di un problema allo scarico.

    Festa anche in casa Force India, che riesce a portare a casa una importante sesta posizione con Paul Di Resta, che sfrutta al meglio la strategia di gara con due soli pit-stop. L’inglese è cosi riuscito a chiudere davanti alla Ferrari di Fernando Alonso, anche se con difficoltà visto che nel finale i suoi pneumatici hanno avuto un brusco calo di prestazione. Lo spagnolo invece porta ancora una volta a casa punti importantissimi ai fini della sua classifica personale, e riesce a limitare i danni per quanto riguarda il distacco dalla vetta della classifica, che in queste prime quattro gare, definite di transizione prima dell’inizio della stagione, ammonta a soli 10 punti.

    Alonso riesce a terminare ancora una volta davanti alla McLaren di Lewis Hamilton, l’unica superstite visto che Jenson Button è stato costretto al ritiro a pochi giri dalla fine presumibilmente per un problema al motore della sua MP4-27. L’anglo-caraibico deve appellarsi letteralmente alla sfortuna che lo ha fermato ai box per ben due volte oltre il tempo limite nei pit-stop, a causa ancora una volta di un problema al dado della ruota posteriore sinistra che aveva qualche difficoltà ad avvitarsi, lo stesso che ha impedito a Button di lottare per la vittoria la scorsa settimana a Shangai.

    Alle spalle di Hamilton l’altra Ferrari di Felipe Massa, che porta a casa un nono posto importantissimo che glipermette di guadagnare i suoi primi due punti mondiali. Chiude la top-ten la Mercedes di Michael Schumacher, partito in ultima fila a causa della sostituzione del cambio nel venerdi, ma bravissimo nel rimontare fino alla decima posizione davanti alla Sauber di Sergio Perez.

    Discorso inverso invece per Daniel Ricciardo, che dopo una bella qualifica chiusa con il sesto tempo si perde in gara non riuscendo ad andare oltre la 15esima posizione.

  • Pole di Vettel in Bahrain, Hamilton in prima fila. Alonso 9°

    Pole di Vettel in Bahrain, Hamilton in prima fila. Alonso 9°

    Con il focolaio dei disordini e delle manifestazioni della popolazione contro il regime del sovrano Hamad Bin Isa Al Khalifa ancora acceso a pochi chilometri dal circuito, in Bahrain si sono svolte regolarmente le qualifiche del Gran Premio che si correrà domani alle 13:00 (ora italiana). A conquistare la pole position è stato Sebastian Vettel che nell’ultimo tentativo disponibile ha beffato Lewis Hamilton il quale si è dovuto accontentare della seconda posizione in griglia. L’anglo-caraibico, autore in stagione di due pole position su quattro, domani partirà comunque in prima fila al fianco del campione del mondo in carica, tornato a ruggire dopo i precedenti deludenti risultati (un secondo, un undicesimo e un quinto posto in gara, ndr) per quella che è la sua prima pole position stagionale e la 31esima in carriera.

    Meno di un decimo a dividere i due piloti, 1:32.422 per Vettel, 1:32.520 per Hamilton che è seguito dall’altra Red Bull di Mark Webber (1:32.637). Le lattine volanti sembrano essere tornate competitive ma non ancora abbastanza per tornare sui livelli stratosferici dello scorso anno. In seconda fila a far compagnia all’australiano e a chiudere il gioco delle coppie, Jenson Button con l’altra McLaren dal quale domani ci si attende, come al solito, una gara di vertice potendo contare sulla sua estrema costanza sul passo gara.

    Sebastian Vettel © Paul Gilham/Getty Images

    L’eroe della Cina di una settimana fa Nico Rosberg partirà dalla quinta piazza, il tedesco, al contrario dei primi quattro i quali hanno conservato per l’ultima e decisiva sessione due set di gomme morbide, ha effettuato un solo tentativo di giro lanciato ottenendo un discreto 1:32.821, seguito dalla sorpresa Daniel Ricciardo che ha portato la Toro Rosso in terza fila. Romain Grosjean e Sergio Perez occuperanno la settima e ottava posizione con le loro Lotus e Sauber mentre non hanno effettuato nessun tentativo Fernando Alonso e Paul di Resta. Lo spagnolo della Ferrari aveva usato tutti i treni di gomme morbide nella Q1 e nella Q2 per poter garantirsi l’ingresso nella top ten e ha preferito non uscire dai box per risparmiare le gomme in previsione della gara sperando in un exploit per la gara di domani.

    Fuori dalla top ten Kimi Raikkonen sulla seconda Lotus (11esimo), Felipe Massa (14esimo) con l’altra Ferrari e Michael Schumacher che è stato eliminato addirittura nella Q1; sulla Mercedes del tedesco pare sia stato riscontrato un problema tecnico che non lo ha potuto far scendere in pista nelle fasi finali della prima sessione per rispondere ai miglioramenti dei rivali che lo hanno fatto arretrare progressivamente in griglia fino alla definitiva 17esima posizione.

    L’appuntamento è per domani alle 14:00 per il via al blindatissimo Gran Premio del Bahrain (massiccia la presenza dell’esercito nell’area che delimita il circuito per garantire la massima sicurezza), quarta prova del Mondiale 2012 di Formula 1, caratterizzato dal clima di tensione che si respira da ormai oltre un anno a Sakhir e nei dintorni dell’arcipelago del Golfo Persico.

  • F1, Hamilton e Rosberg nelle prime libere in Bahrain

    F1, Hamilton e Rosberg nelle prime libere in Bahrain

    Con la preoccupazione e l’allarme per i disordini, le rivolte e le manifestazioni anti-governative della popolazione che stanno proseguendo ormai da oltre un anno, piloti e scuderie si trovano costretti ad affrontare questo fine settimana un Gran Premio del Bahrain in un clima di totale assurdità e non consono ad una manifestazione sportiva e ad spettacolo come lo è la Formula 1.

    Il boss della F1 Bernie Ecclestone non poteva proprio rinunciare ai petroldollari degli sceicchi dal momento che per lui la Formula 1 non è nient’altro che business e chi se ne importa se a pochi chilometri di distanza dalla capitale dell’arcipelago del Golfo Persico Sakhir e dal circuito ci sono scontri tra dimostranti sciiti, che manifestano giorno e notte per difendere i propri diritti cercando di sovvertire il governo del sovrano sunnita, e le forze dell’ordine. In tutto questo clima surreale, l’altro ieri si è sfiorata la tragedia con un mezzo della Force India sfiorato da un ordigno mentre stava percorrendo la strada che separa l’hotel nel quale alloggiano i tecnici e i meccanici del team indiano e il circuito, la cui area in queste ore è blindatissima dall’esercito per garantire la massima sicurezza al Grande Circus.

    Ma per il “grande capo” the show must go on, contro tutto e tutti. Così oggi hanno preso il via le prime prove libere con Lewis Hamilton e Nico Rosberg che si sono spartiti il venerdì. Il pilota della McLaren è stato il più veloce nella sessione della mattina con il miglior tempo di 1:33.572 precedendo il campione in carica Sebastian Vettel su Red Bull di 3 decimi, Paul di Resta al volante della Force India e Nico Rosberg su Mercedes; nel pomeriggio a svettare è stato proprio il tedesco vincitore del Gran Premio della Cina, il suo primo in assoluto in Formula 1, abbassando il miglior tempo della mattina di ben 7 decimi chiudendo al comando con il miglior crono di 1:32.816. A seguire le due Red Bull di Mark Webber e Vettel che su questo circuito sembrano aver ritrovato la competitività smarrita in questa stagione mentre al quarto posto si è piazzato Hamilton seguito da Michael Schumacher e Jenson Button.

    Hamilton e Rosberg © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

    Male le Ferrari in entrambe le sessioni, nelle prove della mattinata Fernando Alonso e Felipe Massa hanno chiuso lontano dalla vetta, in 13esima e 15esima posizione rispettivamente ad un secondo e otto decimi e oltre due secondi; in quella pomeridiana lo spagnolo ha fatto leggermente meglio staccando l’ottavo tempo ad un secondo e sei decimi dal miglior tempo mentre il brasiliano ha stabilito il 12esimo crono. Per le Rosse si prospetta un altro Gran Premio tutto in salita e in difesa per portare a casa punti importanti in attesa di rientrare in Europa e apportare alla vettura quelle soluzioni aerodinamiche che consentirebbero al team di Maranello di fare un passo in avanti e avvicinarsi ai top team.

    Fatto curioso, un gruppo di hacker informatici, firmatosi Anonymous, è riuscito ad intrufolarsi nel sistema del sito ufficiale della Formula 1 mandandolo in tilt (tutt’ora è oscurato) mentre su un altro sito ha diffuso un messaggio contro il regime oppressivo del re Hamad bin al Khalifa rivendicando diritti civili e politici per la popolazione del Bahrain.