Tag: fernando torres

  • FA Cup, pari per Chelsea e Tottenham, l’Arsenal è fuori

    FA Cup, pari per Chelsea e Tottenham, l’Arsenal è fuori

    Si è giocato in Inghilterra il quinto turno di FA Cup. Il calendario vedeva in campo fra sabato e domenica tre londinesi, Chelsea, Arsenal e Tottenham. I Blues sono stati i primi a scendere in campo all’ora del lunch di sabato, affrontando in casa a Stamford Bridge il Birmingham, retrocesso dalla Premier League la passata stagione. Il Chelsea va in campo con il classico 4-3-3, ancora con Fernando Torres al centro dell’attacco, sempre a digiuno di reti, con Mata e Sturridge al suo fianco e in panchina si rivede Drogba appena rientrato dalla Coppa d’Africa.

    Il match per gli uomini di Villas-Boas si mette subito male, con il Birmingham che va in vantaggio al 19′ con rete di Murphy sugli sviluppi di un corner, con la difesa del Chelsea che non riesce a liberare e il terzino insacca da due passi. I Blues cercano il pareggio nel primo tempo prima con una conclusione di Sturridge dal limite che esce di un soffio, e subito dopo Ramires si conquista un calcio di rigore che Mata si fa respingere dal portiere. Il primo tempo finisce sull’1-0 per il Birmingham, entra Drogba per Torres dando un po’ più di peso e profondità alla squadra, che trova il pareggio al 61′ con Sturridge che insacca di testa su cross dalla destra di Ivanovic. Ora le due squadre dovranno affrontarsi nel replay della sfida a campo invertito il 6 marzo.

    L’Arsenal ancora scosso dalla sconfitta in settimana di Champions League contro il Milan per 4-0, affronta il Sunderland in trasferta, campo su cui ha vinto in Premier la settimana scorsa. La trasferta non è fortunata come la passata, visto che i Black Cats vincono agevolmente per 2-0 con reti di Richardson e nel primo tempo e autogol di Chamberlain nella ripresa nel disperato tentativo di liberare la porta. Adesso i Gunners sono virtualmente fuori da ogni competizione, avendo come unico obiettivo il quarto posto in classifica.

    Chelsea Birmingham | © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Il Tottenham era impegnato oggi a due passi da Londra sul campo dello Stevenage e non è riuscito ad andare oltre un opaco 0-0. Redknapp schiera Defoe in avanti insieme a Saha, e a centrocampo non c’è Modric vicino a Parker ma Livermore e Walker e la differenza a livello qualitativo è stata enorme. Gli Spurs si sono resi pericolosi in un paio di occasioni con una punizione bomba di Kaboul e con un guizzo di Saha. Ora come il Chelsea il Tottenham dovrà disputare il replay durante la settimana, togliendo un po’ di energie alla corsa per il titolo contro le due di Manchester.

    RISULTATI QUINTO TURNO

    Chelsea-Birmingham 1-1

    Sunderland-Arsenal 2-0

    Stevenage-Tottenham 0-0

    Everton-Blackpool 2-0

    Norwich-Leicester 1-2

    Milwall-Bolton 0-2

    Liverpool-Brighton 6-1

    Crawley Town-Stoke 0-2

  • Cuore Red Devils, Chelsea Manchester United 3-3

    Cuore Red Devils, Chelsea Manchester United 3-3

    Pomeriggio freddo a Londra, temperatura vicina allo zero ma il clima partita e la posta in palio sono altissimi. Chelsea Manchester United sono scese in campo per il big match di giornata. Per i Blues le motivazioni  sono forti, sia per difendere il quarto posto in classifica e per non perdere troppo terreno dal Tottenham terzo in classifica, sia per dare un senso a questa stagione transitoria, mentre per i Red Devils fare punti era fondamentale per rimanere attaccati in vetta alla classifica ai cugini del Manchester City.

    Villa Boas mette in campo il solito 4-3-3, Sturridge, Torres e Malouda più Mata a centrocampo, con Essien e Raul Meireles a fare da schermo davanti alla difesa. Lo United si presenta con un 4-4-2 con Rooney e Welbeck in attacco, e Valencia e Young a supporto sugli esterni. Nella fase iniziale del primo tempo gli uomini di Ferguson controllano il gioco e si rendono pericolosi al 10′ con un contatto dubbio fra Cahill e Welbeck in area e al 28′ con Rooney che cerca con un gran passaggio in area  Welbeck che viene anticipato con un super intervento da parte di Ivanovic a un metro dalla porta . Passano alcuni minuti e il Chelsea va in vantaggio al primo affondo al 35′, con Sturridge che riesce ad arrivare sul fondo sulla destra, crossa teso in area andando a colpire Evans che mette la palla alle spalle di De Gea. Lo United sotto di un gol non si butta troppo giù di morale, e reagisce arrivando alla conclusione con Young e Welbeck entrambi bloccati in modo brillante da Cech.

    La prima frazione si conclude sull’1-0 e nella ripresa pronti via e il Chelsea raddoppia al 46′, Fernando Torres in versione uomo assist mette un cross al bacio dalla destra e Juan Mata al volo di sinistro piazza la palla sotto la traversa in modo imparabile per De Gea. Lo United stavolta è stordito e dopo appena 4′ al 50′ arriva addirittura il 3-0, Mata calcia una punizione dalla destra, David Luiz viene dimenticato dai difensori dello United e di testa infila De Gea per la terza volta, segnando il gol che chiude virtualmente la partita.

    Sul 3-0 il match sembra chiuso, ma lo United inizia a premere e a cercare il gol che potrebbe dare speranza, e al 57′ Evrà si avventura sulla sinistra, entra in area e Sturridge interviene in modo un po’ troppo irruento sul francese che si lascia cadere, per l’arbitro è calcio di rigore che Rooney trasforma con una botta sotto l’incrocio dei pali. Passano 10 minuti e lo United accorcia ulteriormente le distanze ancora su calcio di rigore, molto dubbio stavolta, con Sturridge che cerca nettamente il contatto con Ivanovic che ha fatto di tutto per evitare l’attaccante, ma per l’arbitro non ci sono dubbi e Rooney spiazza nuovamente Cech cambiando angolo. A questo punto il Manchester United ci crede veramente, e completa l’incredibile rimonta all’83’, quando Giggs pennella un cross in area dalla sinistra e Hernandez stacca fra Cahill e Luiz e trafigge Cech tra l’incredulità di Villa Boas e dei tifosi dei Blues. La partita termina senza troppi scossoni, con il Chelsea che esce veramente a testa bassa da questo match, consapevole di aver buttato al vento 3 punti fondamentali per la rincorsa al terzo posto del Tottenham, domani impegnato con il Liverpool nel monday night, e il Manchester ha dimostrato di essere veramente una grande squadra, non è una novità, dando un grosso segnale al City che dovrà veramente sudare tanto per vincere questo campionato.

    Video Chelsea Manchester United 3-3 highlights youtube
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  • Ancelotti “Mi è stato offerto Cavani”

    Ancelotti “Mi è stato offerto Cavani”

    Clamorosa rivelazione del neo-tecnico del Paris Saint Germain Carlo Ancelotti: in un’intervista alla Gazzetta dello Sport il tecnico di Reggiolo ha affermato di aver ricevuto moltissime richieste da procuratori di calciatori importanti che nonostante abbiano un contratto oneroso e lungo con i rispettivi club sarebbero disposti a fare “armi e bagagli” e trasferirsi nella Ligue One, campionato appena rifiutato da due campioni come Tevez e Pato.

    Carlo Ancelotti | © FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty Images

    Parole che accendono i cuori dei tifosi parigini, che dopo anni di buio potrebbero sognare in grande grazie allo sceicco Al-Thani e ai suoi investimenti, tra cui quello di Pastore dal Palermo che è tuttora il trasferimento più costoso mai verificatosi nel campionato francese. Ancelotti però ha smorzato subito gli entusiasmi, dichiarando che punta molto su Gameiro ma che nonostante ciò arriverà qualcuno a rinforzare il reparto offensivo, avendo espresso il bisogno di avere quattro punte nella rosa. I nomi che circolano sono insospettabili ma di grosso calibro, da Berbatov a Fernando Torres, dal russo Pavlyuchenko a Edinson Cavani, lo stesso Tevez e anche Llorente. Chiunque farebbe carte false per portarsi a casa attaccanti del genere capaci di realizzare almeno 20 gol in una stagione, e il fatto che questi giocatori siano stati proposti al club parigino è motivo di orgoglio per Ancelotti perchè il progetto è entusiasmante, c’è voglia di stupire sia entro i confini nazionali ma anche in Champions League dove potrebbero accedere già in questa stagione magari vincendo il campionato; lo stesso tecnico italiano non nasconde comunque il fatto che i tanti soldi a disposizione del club potrebbero far vacillare qualsiasi calciatore e che questo costituisca una grande attrazione non solo per loro ma anche per i loro procuratori, desiderosi di portare a termine qualche trattativa plurimilionaria.

    Per il momento “Carletto” non ha intenzione di sondare il terreno per i nomi circolati in queste ore: che sia una forma di depistaggio per lavorare con calma a un grande colpo di mercato, magari già in questa sessione invernale?

  • Scholes lancia il Manchester United in vetta, Chelsea ok

    Scholes lancia il Manchester United in vetta, Chelsea ok

    Il sabato di Premier League metteva in campo per quanto riguarda i piani alti della classifica il Manchester United, il Tottenham e il Chelsea, l’Arsenal sarà in scena domani pomeriggio sul campo dello Swansea e il Manchester City lunedì in trasferta contro il Wigan Athletic.

    Paul Scholes | © Alex Livesey/Getty Images

    I Red Devils agganciano il City in vetta con una netta e convincente vittoria in casa contro il Bolton, e come è successo in FA Cup per Henry, che al rientro all’Arsenal ha segnato subito, oggi è stato il turno della favola Scholes, che dopo il ritiro della scorsa stagione, si ripresenta all’Old Trafford e timbra subito il cartellino, a testimoniare che la classe e il carattere sono rimasti gli stessi, anche dopo qualche mese di inattività. Il Manchester United parte forte e domina in tutte le parti il Bolton, conquistando un calcio di rigore con Welbeck al 22′, ma Rooney si fa parare il tiro dal dischetto. Gli uomini di Ferguson ci provano ancora con Rooney e poi con Welbeck senza però trovare la via del gol e al 45′ ci pensa allora Scholes a sbloccare il risultato raccogliendo una palla vagante in area e mettendola alle spalle del portiere. Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-0 e nel secondo tempo il copione è lo stesso, con lo United che arrotonda il risultato prima con Welbeck servito da Rooney e il 3-0 è ad opera di Carrick che piazza la palla nell’angolino con un preciso sinistro da fuori area.

    Arrivano i tre punti anche per il Chelsea di Villas-Boas, anche se ha dovuto faticare un po’ di più contro un Sunderland ben messo in campo, compatto e aggressivo, che fino al 90′ ha cercato il pareggio. I Blues scendono in campo privi di Drogba e Kalou, impegnati con la Costa d’Avorio in Coppa d’Africa, Sturridge in panchina e con Fernando Torres e Mata in avanti, supportati da Lampard e Ramires. Il Chelsea parte al piccolo trotto, cercando di controllare il possesso palla, ma è il Sunderland che è più pericoloso e dinamico, soprattutto con Bendtner che procura anche un’ammonizione a Luiz dopo appena 8 minuti. Dopo appena 5′ la fase di studio da parte del Chelsea finisce, e Mata accelera sulla destra arrivando sul fondo, Torres sul cross del compagno si coordina per una spettacolare rovesciata che colpisce in pieno la traversa e sulla respinta Lampard è il più veloce di tutti e insacca. Da sottolineare il gran gesto atletico-tecnico di Fernando Torres, veramente sfortunato in questa occasione. Il primo tempo scorre via senza troppe emozioni, solo la supremazia territoriale da parte del Chelsea e qualche conclusione ancora con Torres e una punizione di Mata. Il secondo tempo si apre con il Sunderland più motivato aggredendo alto il Chelsea che inizia ad andare in affanno rischiando veramente grosso quando McLean si mangia il gol del pareggio a porta quasi sguarnita. Poi la partita scorre lenta senza troppe emozioni, fino al 75′ quando fa il suo ritorno in campo Essien, dopo il lungo infortunio al ginocchio, prendendosi tutta l’ovazione di Stamford Bridge.

    Il Tottenham dopo l’aggancio al Manchester United al secondo posto in classifica, a Londra nell’ultima settimana non si è fatto altro che parlare sui giornali della possibilità della vittoria della Premier League. Oggi però gli Spurs, si inceppano in casa contro il Wolverhampton, pareggiando per 1-1, con reti di Modric e di Fletcher per gli ospiti. In casa Liverpool invece, con l’entusiasmo della vittoria in casa del Manchester City in FA Cup e del rinnovo di capitan Gerrard oggi ci si aspettava una vittoria in casa con lo Stoke City, trovando però uno 0-0 che non serve molto alla corsa Champions League, e soprattutto ad evidenziare quanto i Reds soffrano l’assenza di Suarez.

    RISULTATI 21 GIORNATA

    Manchester United-Bolton 3-0
    Chelsea-Sunderland 1-0
    Tottenham-Wolverhampton 1-1
    Liverpool-Stoke City 0-0
    Aston Villa-Everton 1-1
    WBA-Norwich 1-2
    Blackburn-Fulham 3-1

  • Torres al Barcellona per tre “canterani”

    Torres al Barcellona per tre “canterani”

    Al Barcellona non basta mai la sua potenza irraggiungibile, per ora, nel panorama calcistico, anzi, i blaugrana sono intenzionati a rafforzarsi ulteriormente in questa finestra di mercato invernale, puntando la propria attenzione su un centravanti “autoctono”, ossia di Nazionalità spagnola, Fernando Torres.

    Fernando Torres, vicino al Barcellona | © Gary M. Prior/Getty Images

    La notizia è stata riportata dal Mundo Deportivo e illustra uno scenario di trattativa già molto ben avviato, con uno scambio che porterebbe al Chelsea Montoya, Sergi Roberto e Cuenca, tre elementi di spicco della cantera blaugrana, che potrebbero, quindi, approdare alla corte di Villas Boas per lasciar partire el nino Torres in direzione Barcellona.

    In tal senso, quindi, Torres andrebbe a sostituire l’infortunato David Villa in questo campionato, perchè in Champions non potrà essere schierato in quanto è già sceso in campo con la maglia del Chelsea,. L’elemento maggiormente sorprendente nella vicenda di mercato, però, riguarda il fatto che l’iniziativa dello scambio fra Torres ed i tre canteranos sarebbe partita dal tecnico del Chelsea, e non da Pep Guardiola, in quanto lo “Special Two” avrebbe intenzione di ringiovanire la rosa della sua squadra, con innesti di qualità, ed in particolare proprio con Sergi Roberto e Montoya, che segue già da tempo. In aggiunta, però, Villas Boas avrebbe chiesto anche il blaugrana Pedro, che al momento è considerato un incedibile da parte di Guardiola.

    L’affare, comunque, potrebbe concludersi, ed anche in tempi brevi, soprattutto per stringere la trattativa e metterla al riparo da possibili interferenze esterne, ossia dalla concorrenza di altri club interessati a Fernando Torres. Su tutti, quello della Juventus che, in alternativa a Borriello, aveva puntato gli occhi su Torres, proponendo al Chelsea uno scambio con Milos Krasic, oggetto più che misterioso dell’attuale stagione Juventina, dopo che nello scorso campionato si era mostrato un elemento importante. L’addio di Krasic alla Juve sembra cosa imminente, stando anche alle parole del suo procuratore, il quale sembra realmente intenzionato ad indirizzare Milos verso il Chelsea.

    Rimane da capire se gli intrecci di mercato porteranno le due trattative ad incrociarsi in qualche modo, anche se quando il Barcellona chiama, non saraà facile per “el nino” dire di no.

  • Juve: scambio Torres Krasic, l’affare si può

    Juve: scambio Torres Krasic, l’affare si può

    Dopo le abbuffate natalizie la Juventus potrebbe già sferrare il colpo del mercato di riparazione, martedi infatti potrebbe essere il giorno decisivo per portare il centravanti della Roma, Marco Borriello 29 anni, in maglia bianconera. Per quel giorno, infatti, secondo quanto riportato da “Il Romanista”, Marotta dovrebbe ricevere una risposta dal collega giallorosso Sabatini, in merito alla proposta fatta alla Roma per la cessione del giocatore (prestito oneroso a 1 milione di euro e riscatto a fine stagione a 8 milioni) in caso di risposta affermativa, Borriello dovrebbe diventare un giocatore della Juve a tutti gli effetti già nel mese di Gennaio.

    Fernando Torres può infiammare il calciomercato Juve | ©CARL COURT/Getty Images

    Ma in corso Galileo Ferraris si sta portando avanti una clamorosa trattativa per il calciomercato Juve che coinvolgerebbe anche il Serbo Milos Krasic, ormai sicuro partente. Il nome nuovo, secondo i ben informati, sarebbe quello dello Spagnolo Fernando Torres, 27 anni attaccante campione d’Europa e del Mondo con la maglia delle furie rosse spagnole e attualmente tesserato al Chelsea e non più nelle grazie di Villas Boas.
    Krasic e la Juventus dopo appena un’anno d’amore con tutta probabilità già a gennaio si separeranno, e il Chelsea sembra la squadra che maggiormente ha cercato e seguito il Serbo. Il suo procuratore al riguardo ha espresso parole che hanno il significato di un addio:

    Il ragazzo lascerà la Juventus. Non è stato affatto tranquillo negli ultimi due mesi, soprattutto a causa dei rumors di mercato apparsi su alcuni giornali, il Chelsea ? Loro sono interessati al giocatore“.

    Marotta starebbe pensando ad uno scambio Krasic-Torres con la formula del prestito per poi rimandare tutto a fine stagione. Il colpo non sembra impossibile anche se recentemente il Nino sembra essersi risentito delle insistenti voci di mercato che lo vogliono in partenza, infatti, il giocatore ci tiene a sottolineare di non lasciare ii blues:

    “La mia condizione non è stata ottima, ma io sono campione del Mondo e d’Europa e merito più rispetto. E’ difficile stare in panchina, ma io rispetto i giocatori che stanno giocando. Ho intenzione di sostenere la mia squadra e tornare in alto”.

    Resta comunque il dato di fatto che il Chelsea, soprattutto i tifosi, non sono soddisfatti dello scarno bottino regalato dall’attaccante (solo 5 gol in 35 partite ufficiali).

  • Tevez costa troppo? Il Milan vira su Torres

    Tevez costa troppo? Il Milan vira su Torres

    Tevez costa troppo? No problem, il Milan ha già in mente il piano di riserva. Dopo la doccia gelata di Mancini, che non vuole cedere l’Apache in prestito come vorrebbe il club di via Turati, e quella seguente di Berlusconi, il quale ha affermato che l’attaccante argentino ha un costo troppo elevato per le casse societarie, gli uomini mercato rossoneri hanno virato con decisione su Fernando Torres allacciando i contatti con il Chelsea.

    Fernando Torres | © Scott Heavey/Getty Images

    L’attaccante spagnolo, che era stato già ad un passo dall’indossare la casacca rossonera nel 2007 quando poi fu il Liverpool ad assicurarsi le sue prestazioni, non sta vivendo uno dei suoi momenti migliori allo Stamford Bridge, arrivato a Londra lo scorso gennaio in 25 presenze con la maglia dei Blues il Nino è andato a segno solo 3 volte in Premier League, una media reti imbarazzante per un attaccante che a Liverpool ne aveva una stratosferica (65 gol in 102 presenze) tanto che Roman Abramovic, per accontentare Carlo Ancelotti, dovette pagarlo a peso d’oro firmando ai Reds un assegno consistente di circa 60 milioni di euro.

    Vecchio pallino di Galliani, Torres potrebbe lasciare Londra in prestito per ritrovare altrove la sua vena realizzativa di un tempo, e quale posto migliore se non al Milan? Inoltre il Chelsea in questo momento è una vera e propria polveriera con i senatori dello spogliatoio che sembrano non gradire più la presenza del tecnico Andrè Villas Boas, a farne le spese per primi Nicolas Anelka, che alla riapertura del mercato si accaserà nel club cinese dello Shanghai Shenhua, e il difensore Alex, sul quale c’è l’interessamento della Juventus, messo fuori rosa e in attesa di trasferimento. Potrebbero seguirli presto anche Didier Drogba, il cui contratto scadrà a giugno, e Frank Lampard.

    Il viaggio di Braida domani in Inghilterra servirà a capire quante possibilità esistono per convincere il Manchester City e Mancini ad ammorbidire le proprie richieste su Tevez, partendo dal fatto che l’attaccante argentino ha fatto sapere di volere solo il Milan rifiutando le offerte di Tottenham e Paris Saint Germain. Se le cose a Manchester non dovrebbero andare per il verso giusto, Braida, prima di fare ritorno in Italia, farà scalo a Londra per intavolare la trattativa Torres.

  • Barcellona e Arsenal ok, il Chelsea travolge il Genk

    Barcellona e Arsenal ok, il Chelsea travolge il Genk

    Nella terza giornata di Champions League il Barcellona risponde alla vittoria del Milan e con il medesimo risultato fa fuori il Viktoria Plzen. Al Camp Nou i campioni d’Europa in carica vanno subito in vantaggio con Iniesta al 10′, poi inizia lo show di Messi che però non riesce a trovare la via del gol fermato dal palo e dal portiere ceco Cech. I blaugrana mettono in cassaforte il match all’83’ con la rete di David Villa che vale il primato del girone insieme ai rossoneri a quota 7 punti. Tagliate quasi fuori ormai sia Bate Borisov che Viktoria Plzen ferme ad un solo punto e che si giocheranno il terzo posto che da l’accesso ai sedicesimi di Europa League.

    Chelsea | © GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Passeggiata del Chelsea di Villas Boas contro il Genk: i Blues vanno al riposo già sul 4-0, Raul Meireles sblocca il risultato con una conclusione dalla distanza, Fernando Torres raddoppia segnando il suo primo gol in Champions con la maglia dei londinesi e poi replica firmando la sua personale doppietta. Tutto questo quando ancora è il 27esimo del primo tempo. A 3 dal duplice fischio del direttore di gara Ivanovic porta a quattro le marcature; nella ripresa il Chelsea non infierisce più di tanto ma trova la quinta rete con Kalou. Nell’altra gara per stabilire la seconda forza del girone E la spunta il Bayer Leverkusen che batte a domicilio il Valencia dopo essere passato in svantaggio: a Jonas rispondono Schurrle e Sam. Spagnoli che con i soli due punti in classifica ora sono attardati rispetto agli inglesi (7 punti) e tedeschi (6 punti). Vittoria in zona Cesarini per l’Arsenal che espugna il Velodrome di Marsiglia grazie alla rete, giunta al 93′, del giovane gallese Ramsey. Gunners che con la vittoria ottenuta scavalcano proprio i francesi in vetta alla classifica del Gruppo F guidandolo con 7 punti. Il Borussia Dortmund le prende in terra ellenica dall’Olympiakos (3-1) dove va a segno anche l’ex Cagliari Modesto. Infine chiudiamo con il raggruppamento al momento più incerto, quello G: entrambe le gare finiscono in parità, il Porto rischia il ko in casa con la sorpresa Apoel Nicosia (1-1) che negli ultimi minuti di gioco rischia di fare il colpaccio, 2-2 tra Shakhtar Donetsk e lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti. Le posizioni restano così congelate con i ciprioti dell’Apoel a guidare in classifica con 5 punri, a seguire lo Zenit e il Porto a 4 mentre chiudono gli ucraini di Mircea Lucescu con soli 2 punti all’attivo. Risultati e marcatori 3 Giornata Champions League 2011-2012 Gruppo E CHELSEA – GENK 5-0 8′ Raul Meireles, 11′ Torres, 27′ Torres, 42′ Ivanovic, 72′ Kalou BAYER LEVERKUSEN – VALENCIA 2-1 24′ Jonas (V), 53′ Schurrle (B), 57′ Sam (B) Classifica: Chelsea 7, Bayer Leverkusen 6, Valencia 2, Genk 1 Gruppo F MARSIGLIA – ARSENAL 0-1 93′ Ramsey OLYMPIAKOS – BORUSSIA DORTMUND 3-1 8′ Holebas (O), 26′ Lewandowski (B), 40′ Djebbour (O), 79′ Modesto (O) Classifica: Arsenal 7, Marsiglia 6, Olympiakos 3, Borussia Dortmund 1 Gruppo G PORTO – APOEL NICOSIA 1-1 13′ Hulk (P), 19′ Ailton (A) SHAKHTAR DONETSK – ZENIT SAN PIETROBURGO 2-2 15′ Willian (S), 33′ Shirokov (Z), 46′ Luiz Adraino (S), 61′ Fayzulin (Z) Classifica: Apoel Nicosia 5, Zenit San Pietroburgo 4, Porto 4, Shakhtar Donetsk 2 Gruppo H BARCELLONA – VIKTORIA PLZEN 2-0 10′ Iniesta, 83′ Villa MILAN – BATE BORISOV 2-0 33′ Ibrahimovic, 71′ Boateng Classifica: Barcellona 7, Milan 7, Viktoria Plzen 1, Bate Borisov 1

  • Torres e Dzeko si sbloccano. Lo United non perde un colpo

    Torres e Dzeko si sbloccano. Lo United non perde un colpo

    La settimana di Pasqua ha portato bene ai bomber in crisi della Premier League, sabato Fernando Torres ha finalmente rotto il digiuno con la maglia dei Blue segnando la seconda rete nel tre a zero con cui il Chelsea ha superato il West Ham.

    Gol ancora più importante per Edin Dzeko, il primo gol in Premier vale l’allungo sul Tottenham per il quarto posto valevole per la Champions League. Il bosniaco entrano nel finale del match alla prima occasione utile con un bel tiro ha messo la palla alle spalle di Robinson consentendo ai Citizens di espugnare Blackburn.

    Crolla l’Arsenal consegnando il titolo allo United ancora vittorioso sull’Evertono grazie all’ennesimo gol di Hernandez.

  • Manchester Utd – Chelsea: per Ancelotti è la partità della verità

    Manchester Utd – Chelsea: per Ancelotti è la partità della verità

    All’ Old Trafford di Manchester il Chelsea di Carlo Ancelotti ricerca una difficile qualificazione alla semifinale di Champions League contro il Manchester United, costretto a ribaltare il risultato di 0-1 dell’andata, con rete Red Devil segnata da Rooney. Non sarà un’impresa semplice, anche perchè il Manchester in casa è uno squadrone sempre temibile, che, però, nello stadio amico difficilmente giocherà per difendere un pareggio a reti inviolate.

    L’esito della sfida avrà importanti risvolti, perchè determinerà una delle quattro semifinaliste e perchè determinerà il futuro di Carlo Ancelotti: infatti, se il tecnico ex Parma, Juventus e Milan, dovesse fallire la qualificazione e non dovesse portare a casa l’ambito trofeo, rischierebbe il posto in panchina nonostante i positivi risultati conseguiti nella scorsa stagione, ossia la vittoria della Premier League e della Fa Cup, il “double” inglese.

    Come spesso accade in Italia, nel caso del Chelsea il “padrone – paperone” Roman Abramovich non sembra dotato della cosiddetta virtù dei forti, ossia la calma, la pazienza di attendere. La conquista della Champions e del potere Europeo pare ossessionarlo, ed è proprio tale obiettivo a spingerlo a continui investimenti nella squadra, con acquisti importanti sul mercato, come quello di Fernando Torres, deciso ed eseguito da Abramovich in prima persona, prelevato dal Liverpool nel mercato di Gennaio per ben 50 milioni di sterline, che ha disputato solo 648 minuti non riuscendo mai a segnare.

    La  spesa complessiva del multimiliardario russo, in otto anni di presidenza, si aggira sugli 800 milioni di sterline, ma non è ancora servita per “acquistare” la tanto ambita coppa con le grandi orecchie: per tal motivo, sono stati licenziati dei big della panchina quali Ranieri, Mourinho, Hiddink, Scolari. E, quest’anno, potrebbe essere il turno di Carletto Ancelotti se l’obiettivo dovesse sfuggire nuovamente.

    Alla vigilia della partita d’andata, Ancelotti aveva voluto rasssicurare l’ambiente londinese del Chelsea, elargendo parole di ottimismo e manifestando il suo piacere di allenare i Blues ancora per il futuro: “Ma io qui mi trovo a meraviglia. Sono stato in panchina cento volte, sono pronto a starci altrettante!”

    Lui sarebbe pronto a restare, ma tutto dipenderà dall’umore del Paperone: in alternativa, se a fine stagione venisse esonerato, potrebbe essere proprio lui l’allenatore della Roma di DiBenedetto, Paperone a stelle e strisce.

    In proposito, Ancelotti ha sempre dichiarato il suo attaccamento ai colori giallorossi, alla maglia on la quale ha giocato per lungo tempo in passato, e la sua grande ammirazione per Capitan Fancesco Totti: “Un giorno mi piacerebbe allenare Francesco. Non ora naturalmente. Ho un contratto di un altro anno con il Chelsea”.

    Il destino della sua avventura londinese è nelle sue mani, e degli undici che andranno in campo questa sera all’Old Trafford, in una sfida che negli ultimi anni, sia in Champions che in Premier League, si è rivelata spesso decisiva. Lo scorso anno, nel campionato Inglese, Carlo Ancelotti riuscì a battere l’armata di Sir Alex Ferguson per 1-2 nel suo fortino, con reti di Ashley Cole e Didier Drogba per il Chelsea.

    L’impresa, dunque, non è impossibile ed Ancelotti vuol proprio sottolinearlo anche per caricare psicologicamente i suoi: “Chi lo dice che è impossibile batterli? Lo abbiamo già fatto un anno fa. Due a uno. Era decisiva per il campionato”.

    Questa sera, Carletto potrebbe accantonare il modulo 4-4-2 che era stato costretto a rispolverare con l’arrivo di Fernando Torres  a Gennaio, e ritornare alle spregiudicate tre punte: Anelka, Drogba e Torres, o, il alternativa, Malouda al posto del nino spagnolo che andrebbe, così, in panchina.

    Quel che è certo, assicura Carletto, è che le scelte di campo non vengono fatte in base al costo del cartellino dei calciatori: una frecciatina al presidente che, invece, vorrebbe sempre in campo Torres. Screzi verbali che potrebbero tramutarsi in una decisione più drastica. Tutto dipenderà dall’esito del ritorno del quarto di finale di questa sera: in caso di sconfitta, il volo di ritorno per l’Italia potrebbe essere già stato prenotato.