Tag: fernando torres

  • Milan, Cerci-Torres è fatta!

    Milan, Cerci-Torres è fatta!

    Come spesso ci ha abituati, Adriano Galliani stupisce tutti ed in tempi non sospetti chiude una trattativa che poteva diventare il tormentone della sessione invernale di mercato per il Milan, lo scambio Cerci-Torres. Quest’estate dopo lunga parte del periodo di mercato passato al mare in Versilia negli ultimi giorni chiudeva per Bonaventura, Alex, Menez e Torres oggi invece, prima che apra il mercato di gennaio, mette a segno lo scambio con l’Atletico Madrid per portare a Milano Alessio Cerci e dare Fernando Torres agli iberici.

    Prima era solo un sussurro, poi è diventata una possibilità ed infine una trattativa serrata, a guastare la festa poi, ci ha provato l’Inter che aveva una maggiore preferenza del giocatore dovuta a qualche remora sul progetto rossonero. Oggi si è chiusa nel migliore dei modi con la decisione di Alessio Cerci che ha detto sì al Milan e di conseguenza sblocca anche la via d’uscita per El Nino che tornerà così alla casa madre dopo un lungo pellegrinare per l’Europa, proprio all’Atletico Torres esplose facendosi conoscere in tutto il mondo.

    Alessio Cerci è un nuovo giocatore del Milan | Foto Twitter
    Alessio Cerci è un nuovo giocatore del Milan | Foto Twitter

    In realtà Alessio Cerci dalle Maldive, dove stava passando le vacanze con la famiglia, aveva pubblicato sui social un post negativo mostrando qualche perplessità su entrambe le milanesi, tuttavia la destinazione scelta per le vacanze lasciava qualche indizio, infatti dalle Maldive è semplicissimo raggiungere Doha, dove proprio il Milan è in tournée in relazione agli accordi commerciali con Fly Emirates. Inoltre altro indizio del primo pomeriggio è stato il completo passaggio di Fernando Torres in rossonero, altro segno che la trattativa era conclusa in quanto un affare era legato all’altro. Adesso per il giocatore ex-Torino rimane da passare le visite mediche e poi mettersi a disposizione di Filippo Inzaghi. Le date ufficiali dei due trasferimenti saranno datate 5 gennaio per ovvi motivi legati all’apertura ufficiale del mercato, tuttavia in entrambi i casi le operazioni sono concluse e i due giocatori con i placet delle rispettive società potranno raggiungere i nuovi compagni per gli allenamenti.

    Alessio Cerci darà al Milan uno sfogo ulteriore per l’attacco e andrà a riempire quella corsia di destra offensiva che spesso viene invasa da Honda e Menez senza però avere un padrone definitivo, come per esempio nel caso della zona d’attacco di sinistra dove El Sharaawy è più stazionario. Inoltre per Inzaghi si prospettano anche maggiori varianti nel modulo, perché Cerci come faceva nel Torino può anche essere utile in fase di copertura con ripartenze velocissime. Le uniche perplessità a questo punto, in casa rossonera, riguardano l’abbondanza di trequartisti e pochi interditori di qualità, viene da sé quindi immaginare l’uscita di qualche altro pezzo per rimpinguare il reparto arretrato della rosa.

  • Torres c’è, ma il Milan fatica a Empoli

    Torres c’è, ma il Milan fatica a Empoli

    Il Milan di Filippo Inzaghi sembra aver perso lo smalto delle prime partite, sembra non ritrovarsi e ad Empoli dopo essere andato sotto per due gol inizia una faticosa rimonta, prima con Torres e poi con Honda, ma che porta solo un punto a casa e mette ancora più insicurezze ad una squadra che finora ha sempre preso gol in tutte e quattro le apparizioni stagionali (in totale 8).

    Si è trattato di un confronto tra due formazioni che hanno messo in mostra tutto quanto è stato fatto sia di positivo che di negativo in questo inizio di stagione, in pratica si è visto tuto di Empoli e Milan in novanta minuti. A tenere banco c’era il debutto di Fernando Torres dal primo minuto, ma i rossoneri prima di entrare in partita hanno dovuto subire un uno-due terrificante da parte della squadra di Sarri che ancora una volta esce con tanti complimenti ma con pochi punti in saccoccia.

    Parte forte l’Empoli da subito, che cerca con una difesa alta ed un buon pressing di mettere sotto il Milan con atteggiamento sfrontato e naturalmente inaspettato dai rossoneri che si lasciano nei primi minuti aggredire troppo. Quando sembra che l’Empoli riprenda fiato arriva il vantaggio, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, sul traversone svetta Tonelli che di testa indirizza il pallone in porta, palla sul palo e gol nulla da fare per Abbiati.

    I minuti che seguono mostrano l’imbarazzo dei rossoneri che accusano il colpo, prima Tavano e poi Vecino potrebbero raddoppiare se non fosse per un attento Abbiati, ma al 23° il Milan si addormenta su un calcio di punizione, la palla finisce a Pucciarelli che solissimo davanti all’estremo difensore meneghino facilmente porta i padroni di casa sul 2-0.

    Al 31° Van Ginkel si fa male e Inzaghi lo sostituisce con Bonaventura ma è sempre l’Empoli a rischiare di fare il terzo gol con Verdi servito benissimo da Laurini. Il primo tiro del Milan è con Honda al 35° che prova la conclusione sull’imbeccata di Ménez, un minuto dopo tocca a Bonaventura tentare sempre senza fortuna di iniziare la risalita rossonera complice un Empoli che inizia a patire la stanchezza di quasi tutto un primo tempo tirato.

    Il momento del gol di Torres | Foto Twitter
    Il momento del gol di Torres | Foto Twitter

    Al 43° Abate dalla trequarti fa partire un cross dentro l’area, Torres svetta altissimo e colpisce il pallone alzando una palombella che s’insacca battendo Sepe che puà solo guardare il pallone scendere dentro la sua porta. Vecino potrebbe rimettere a posto le distanze ma spara fuori. Il primo tempo si chiude tra le proteste dei padroni di casa per un tocco di mano di Bonera che non viene sanzionato dall’arbitro, a farne le spese è Sarri che nella ripresa non ritornerà in panchina, espulso.

    Nel secondo tempo Inzaghi inserisce Poli  al posto di un inconsistente Muntari  ma è sempre l’Empoli a dirigere la danza, al 56° dopo un bel dialogo con Pucciarelli, Tavano si ritrova a tu per tu con Abbiati ma fallisce clamorosamente l’occasione del 3-1. Questo episodio paradossalmente rappresenta il cambio d’inerzia della partita, Honda al 57° insacca il pareggio con un preciso tiro rasoterra che batte Sepe alla sua sinistra dopo un’azione iniziata da Ménez. Lo stesso attaccante francese al 62° colpisce un palo dopo una bella azione di Bonaventura, l’Empoli sostituisce l’attivissimo Tavano con Maccarone ma è sempre il Milan ad andare vicino al terzo gol con una punizione insidiosa di Honda. A questo punto il Milan sostituisce un positivo Torres, con Pazzini. All’84° un altro episodio che potrebbe dare il ko ai padroni di casa, viene espulso Valdifiori, ma l’Empoli resiste agli attacchi rossoneri anche dopo ben 4′ di recupero. Finisce 2-2.

    EMPOLI-MILAN 2-2 (2-1) – 13° Tonelli (E), 21° Pucciarelli (E), 43° Torres (M), 57° Honda (M).

    Empoli (4-3-1-2): Sepe 6; Laurini 7 (69° Hysaj 6); Rugani 6; Tonelli 6; Mario Rui 6; Vecino 6; Valdifiori 5; Verdi 6,5; Croce 6,5; Tavano 5,5 (64° Maccarone 6).

    All.: Maurizio Sarri 6,5

    Milan (4-3-3): Abbiati 6; Abate 6; Zapata 5,5; Bonera 5,5; De Sciglio 6, Van Ginkel 6 (31° Bonaventura 6,5); De Jong 6; Muntari 5 (46° Poli 6,5); Honda 6.5; Torres 6,5 (81° Pazzini S.V.); Ménez 6.

    All.: Filippo Inzaghi 6

    Ammoniti: Zapata (M), Muntari (M), De Sciglio (M), Vecino (E), Valdifiori (E). Espulsi: Valdifiori (E).

     

  • Calciomercato Milan: Torres approda in rossonero

    Calciomercato Milan: Torres approda in rossonero

    Lo avevamo preannunciato nelle scorse settimane, per le big il mercato più importante è quello che si muove negli ultimi giorni e dopo settimane di immobilismo e colloqui apparentemente inutili in Versilia, tra Adriano Galliani ed i vari operatori di mercato o Presidenti di altre società, i rossoneri hanno piazzato il doppio colpo in avanti. Prima piazzando in Premier League l’indesiderato Mario Balotelli facendo cassa e poi trovando l’accordo prima con Fernando Torres e poi con il Chelsea per portare in Italia l’attaccante iberico.

    Certamente qualcuno non sprizza gioia da tutti i pori per le ultime stagioni de El Nino però nessuno può negare che si tratti di uno dei grandissimi attaccanti che sono sparsi per l’Europa e che magari sono vittime degli accentramenti dei grandi nomi nelle squadre che fanno incetta di campioni a suon di milioni ma ai quali poi tarpano le ali per il poco spazio. E’ il caso di Torres, voluto fortemente dal Chelsea poi rimpiazzato dalla prima parentesi di Drogba ed ora rimesso da parte da Mourinho.

    Nel frattempo però Torres è stato come un vulcano poco attivo ma che poteva diventare devastante, come per la conquista dell’Europa League nel 2013 contro il Benfica dove realizzò il primo vantaggio per i londinesi.

    Fernando Torres in azione | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Fernando Torres in azione | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il Milan ed il Chelsea hanno trovato l’accordo sulla base di un prestito biennale che verrà definito nella giornata di domani in forma ufficiale. Sono da ratificare  termini del prestito, il possibile inserimento di un riscatto al termine dei due anni e l’eventuale onerosità del trasferimento provvisorio. Insomma le parti sono tutte d’accordo, rimane da limare i dettagli.

    Intanto Fernando Torres è atteso oggi a Milano alle ore 12:00 per le visite mediche che sanciranno definitivamente il superamento dell’ultimo ostacolo, poi, ovviamente non sarà impiegato nell’esordio in campionato contro la Lazio ma sarà a disposizione di Filippo Inzaghi.

    I tifosi rossoneri sono spaccati, da una parte lo si ritiene un grande colpo del calciomercato, dall’altra c’è chi sostiene, vedendo le sue poche apparizioni nella scorsa stagione e condite da prestazioni negative, che ormai Torres sia da considerare un ex-calciatore.

    Una cosa è certa, per un attaccante avere la possibilità di ricominciare una nuova vita professionale con la possibilità di ricevere i consigli di Filippo Inzaghi non può che essere un fattore positivo che può solo risvegliare un grande campione che forse ha solo perso provvisoriamente la strada del gol.

  • Calciomercato: il valzer delle punte fa ballare Juve, Milan e Roma

    Calciomercato: il valzer delle punte fa ballare Juve, Milan e Roma

    Il Calciomercato sta pian piano volgendo alla conclusione e negli ultimi giorni si è acceso un ballo che ci terrà compagnia sino all’ultimo minuto possibile per stilare le trattative: il Valzer delle punte.

    Tre grandi della Serie A, Juventus, Milan e Roma sono infatti alla ricerca di una punta da inserire nel proprio organico.

    Radamel Falcao e Lukas Podolski
    Radamel Falcao e Lukas Podolski

    Partiamo dai bianconeri che sin dal primo momento dopo all’infortunio di Morata, si sono messi alla ricerca di un calciatore per poter arricchire il parco attaccanti a disposizione di Allegri che al momento è limitato a Llorente, Tevez, Giovinco e il giovane Coman. Il sogno della Juventus sarebbe quello di portare in Italia dal Monaco l’attaccante colombiano Radamel Falcao. Una trattativa difficile non solo perchè la squadra del Principato non è così convinta di cederlo in prestito ma anche perchè è sempre presente la forte concorrenza del Real Madrid. Detto del Tigre, ci sono altri nomi sul taccuino di Marotta, Lukas Podolski per esempio fino a ieri sembrava un obiettivo decisamente vicino al vestire il bianconero, l’Arsenal però chiede 12 milioni circa e la Juventus non pare intenzionata a spendere quella cifra, Podolski quindi potrebbe finire al Wolfsburg. Restano quindi altri due nomi tutti da valutare e su cui lavorare ovvero Chicharito Hernandez dal Manchester United e Shaqiri dal Bayern Monaco.

    Le altre due società vedono il mercato degli attaccanti intrecciarsi.

    Mattia Destro e Fernando Torres
    Mattia Destro e Fernando Torres

    Il Milan infatti, ceduto Balotelli al Liverpool, e viste le enormi difficoltà nell’arrivare a Jackson Martinez, il Porto è una bottega piuttosto costosa e non pare pronta a far sconti sulla clausola rescissoria da 35 milioni, si è lanciato forte sull’attaccante giallorosso Mattia Destro, la prova è il pranzo a Forte dei Marmi tra Adriano Galliani e Walter Sabatini. La Roma però non è certo disposta a regalare il suo attaccante e chiede 25 milioni di euro, mentre il Milan vorrebbe operare con un prestito oneroso con obbligo di riscatto per una cifra intorno ai 16/17 milioni. Una distanza quindi difficile da colmare al momento. Per questo motivo il Milan ha provato a contattare il Chelsea per il prestito di Fernando Torres, operazione fattibile se non fosse per l’alto ingaggio del giocatore che frena la trattativa. Pare poco più di una suggestione un possibile arrivo di Samuel Eto’o in maglia rossonera.

    Veniamo alla Roma, i giallorossi al momento sarebbero a posto per quanto riguarda l’attacco ma se dovesse partire Mattia Destro, andrebbe certamente rimpiazzato, ed anche qua torna il nome di Fernando Torres. L’attaccante dei Blues potrebbe essere inserito nella trattativa per portare Destro a Stamford Bridge, anche qua il nodo da sciogliere è sempre l’ingaggio dello spagnolo.

  • SimeONE domina in casa Mourinho, l’Atletico vola in finale

    SimeONE domina in casa Mourinho, l’Atletico vola in finale

    Per una notte il Cholo Diego Simeone si trasforma in Sime-ONE e va a dominare a Stamford Bridge nella casa dello Special One Josè Mourinho. I Colchoneros hanno fatto la gara, sono andati sotto al 35° ma hanno saputo reagire trovando il pari prima della fine del tempo e poi ha continuato a premere nella ripresa trovando i due gol della sicurezza. I Blues hanno evidenziato parecchi limiti, troppo poco propositivi, non hanno saputo gestire il vantaggio di Torres e nella ripresa hanno avuto solo  una reazione d’orgoglio dopo il 2-1 e nei minuti di recupero, troppo poco  per far male ai biancorossi. A Lisbona sarà derby di Madrid mentre per Mourinho arriva la 4° eliminazione consecutiva nelle semifinali di Champions League.

    Per quanto riguarda le formazioni, Mourinho schiera un Chelsea prudente con un 4-2-3-1 che prevede 6 difensori nella formazione iniziale: Schwarzer tra i pali, Cole, Terry, Cahill e Ivanovic in difesa, David Luiz e Ramires in mediana, Azpilicueta, Willian e Hazard alle spalle di Torres.

    Simeone sceglie ancora di tenere in panchina Villa e nel 4-4-2 inserisce Adrian Lopez al fianco di Diego Costa con un centrocampo composto da Arda Turan, Suarez, Tiago e Koke, Courtois tra i pali con Juanfran, Godin, Miranda e Filipe Luis in difesa.

    L'esultanza dei Colchoneros
    L’esultanza dei Colchoneros

    Si parte e c’è subito uno spavento per i tifosi di casa con un cross dell’Atletico che sorprende Schwarzer, il pallone supera il portiere ma sbatte prima sulla traversa, poi sul palo ed infine deviato dalla difesa finisce sul fondo. Il Chelsea risponde con una conclusione in rovesciata di David Luiz fuori di poco al 22°. L’equilibrio regna senza altre grandi occasioni sino al 36° quando Willian si inventa una giocata, arriva Azpilicueta che dal fondo mette un cross rasoterra arretrato per l’accorrente Torres che calcia di prima intenzione, il suo tiro deviato leggermente da Miranda mette fuori causa Courtois per il vantaggio Blues. La gioia del Chelsea non arriva nemmeno all’intervallo perchè al 44° Tiago pennella un lancio che taglia il campo e trova Juanfran solissimo che fa la sponda ad Adrian Lopez che dentro l’area impatta trovando il pareggio, si va al riposo sul 1-1.

    Nella ripresa parte fortissimo l’Atletico che però rischia al 53° con Courtois costretto a sfoderare una grande parata su Terry e poi vede premiati i propri sforzi al 60° quando Eto’o, entrato da pochi minuti, commette un’ingenuità in fase difensiva con un intervento da rigore su Diego Costa, l’attaccante naturalizzato spagnolo si presenta dal dischetto e batte senza problemi Schawarzer per il vantaggio Colchoneros. Il Chelsea reagisce d’orgoglio e sfiora il pareggio al 64° quando David Luiz colpisce il palo con Courtois bravo a deviare in seguito il pallone in corner. Al 72° arriva il colpo del K.o, azione fotocopia del 2-1, lancio di Tiago sponda di Juanfran con Arda Turan al posto di Adrian Lopez, la conclusione del turco finisce sulla traversa ma il 10 biancorosso è pronto a ribadire in gol la respinta del legno per il 3-1 che in pratica consegna il biglietto per Lisbona ai suoi. I Blues di Mourinho infatti subiscono il colpo psicologico e non riescono a riaprire la gara, al 95° Rizzoli fischia la fine certificando che la finale non solo sarà tutta spagnola ma sarà un Derby di Madrid con le merengues di Carletto Ancelotti che proveranno a fermare i Colchoneros del Cholo Simeone che nella notte di Stamford Bridge è diventato Sime-ONE.

     

    CHELSEA – ATLETICO MADRID 1-3 (1-1) (36° Torres (C), 44° Adrian (A), 60° rig. Diego Costa (A), 72° Arda Turan (A)).

    Chelsea (4-2-3-1): Schwarzer 6; Ivanovic 5.5, Terry 5.5, Cahill 5, Cole 4.5 (54° Eto’o 4); David Luiz 6, Ramires 5.5; Azpilicueta 5, Willian 5.5 (76° Schurrle 5.5), Hazard 6; F. Torres 6.5 (67° Ba 5.5).

    Allenatore: Mourinho.

    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois 7; Juanfran 7.5, Miranda 6.5, Godin 7, Filipe Luis 6.5; Arda Turan 7.5 (84° Rodriguez sv), Mario Suarez 6, Tiago 8, Koke 7; Adriàn 7 (66° Raul Garcia 6), Diego Costa 7.5 (76° Sosa 6).

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Cahill (C), Diego Costa (A), Adrian (A).

     

  • Calciomercato Napoli, el Niño più 30 milioni per Cavani

    Calciomercato Napoli, el Niño più 30 milioni per Cavani

    Sembra sempre più deciso il Chelsea nel voler portare Edinson Cavani alle dipendenze di Josè Mourinho, neo allenatore dei Blues. (altro…)

  • Benitez al Napoli, si attende l’annuncio

    Benitez al Napoli, si attende l’annuncio

    Si attende ormai soltanto l’annuncio, probabilmente via Twitter, da parte del presidente Aurelio De Laurentiis: Rafa Benitez ed il Napoli sono, dunque, ormai vicinissimi ad unire le proprie strade per affrontare la prossima stagione in cui il Napoli ritornerà dalla porta d’ingresso principale nell’Europa che conta, quella della Champions League. Ci si affiderà, così, all’esperienza dell’ex tecnico di Liverpool, Inter e Chelsea, con il quale ha appena vinto l’Europa League, e che avrà una chance di riscatto personale dopo la poco felice avventura italiana sulla panchina nerazzurra (in cui, però, vinse il Mondiale per Club, ndr) nell’era del post-Mourinho. Al momento, però, il tecnico spagnolo non è ancora giunto in Italia per incontrare la dirigenza napoletana perchè impegnato in una tournè di fine stagione con il Chelsea negli Stati Uniti, ma ha delegato il suo manager Manuel Garcia Quilon che, infatti, nei giorni scorsi ha incontrato a Roma il direttore sportivo partenopeo Bigon e l’amministratore delegato della Filmauro Chiavelli con i quali si sarebbe trovato un accordo di massima, che andrà poi dettagliato a dovere nei prossimi giorni, quando lo stesso Benitez – che per ora sta seguendo le trattative telefonicamente – dovrebbe giungere in Italia.

    Benitez al Napoli, si attende l'annuncio | © Scott Heavey/ Getty Images
    Benitez al Napoli, si attende l’annuncio | © Scott Heavey/
    Getty Images

    Il tema centrale dell’incontro tra l’agente di Benitez e gli uomini di De Laurentiis è stato, come è facile ipotizzare, la discussione sulle condizioni economiche dell’ingaggio, per il quale si parte da una base di 3,5 milioni a stagione per un contratto biennale con opzione per il terzo anno. Altra questione calda sarebbe, poi, quella relativa all’entourage di Benitez che vorrebbe portare con sè i suoi fidati collaboratori, a partire dal suo vice, l’ex ala del Liverpool Zenden, fino al preparatore Paco de Miguel, che collabora con il tecnico spagnolo fin dai tempi della vincente esperienza con il Liverpool.

    Dopo l’annuncio ufficiale che, come detto, si attende a breve, sarà possibile ipotizzare quale sarà il profilo del Napoli per la prossima stagione, andando a capire in che direzione si muoverà la campagna acquisti-cessioni. Di certo, se arrivasse Rafael Benitez, potrebbero salire notevolmente le quotazioni del Ninho Torres – pupillo del tecnico fin dai tempi del Liverpool – come sostituto di Edinson Cavani che, così, potrebbe rendere meno amara l’eventuale partenza dell’uruguaiano, corteggiatissimo da Manchester City e Real Madrid.

    Per acquistare Torres dovrebbero “bastare” circa 20 milioni di euro da offrire al Chelsea e, dunque, il sacrificio di Edinson Cavani potrebbe portare le risorse economiche necessarie, anche per tentare qualche altro rinforzo in chiave Europea. Oppure, e in questo caso i tifosi napoletani non potrebbero che sognare in grande, il presidente De Laurentiis potrebbe anche tentare il “colpo di teatro” e trattenere il Matador Cavani in modo da comporre un reparto d’attacco stellare, in coppia con lo stesso Torres oppure, in alternativa, con Dzeko, un altro uomo molto gradito a Rafa Benitez per il quale, però, ci sarebbe l’ostacolo della pesante clausola rescissoria.

    L’arrivo di Benitez, in ogni caso, sarebbe garanzia di grandi ambizioni, e di volontà di fare il “salto di qualità” con nomi di rilievo internazionale per plasmare al meglio il modulo prediletto dal tecnico spagnolo, ossia il 4-2-3-1.

  • Fiorentina, si sogna in grande. Obiettivi Borini e Torres

    Fiorentina, si sogna in grande. Obiettivi Borini e Torres

    La Fiorentina pensa al futuro e sogna in grande. Dopo l’acquisto di Giuseppe Rossi, arrivato da Villareal a gennaio per 10 milioni di euro più bonus, la società viola non si ferma e sarebbe disposta ad investire pesantemente sul campionato inglese. Esattamente a Londra e Liverpool ci sono due giocatori che fanno gola a Montella e all’intera dirigenza toscana, parliamo di Fabio Borini e Fernando Torres. Il primo, anche a causa di qualche problemino fisico, non sembra godere della fiducia del manager Rodgers, mentre lo spagnolo, dopo il suo trasferimento al Chelsea sta vivendo un periodo nero della sua ricca carriera e neanche l’arrivo del suo mentore (Benitez) sembra averlo rigenerato. Sembrano solamente sogni, ma anche l’arrivo di Joe Red sembrava impossibile fino ad un mese fa.

    Economicamente sembra una vera e propria pazzia, ma gli ottimi risultati in questa stagione, potrebbe spingere la proprietà ad affrontare investimenti importanti per mantenere la Fiorentina ad alti livelli.

    Torres, sogno estivo della Fiorentina © Clive Rose/Getty Images
    Torres, sogno estivo della Fiorentina © Clive Rose/Getty Images

    In entrata – Per questo finale di stagione, Vincenzo Montella avrà a disposizione una batteria d’attaccanti di tutto rispetto con Jovetic e Toni, sicuri titolari, Giuseppe Rossi in fase di recupero (potrebbe rientrare a fine stagione) ed infine due riserve El Hamdaoui e Larrondo. Se i primi tre godono della massima stima del pubblico toscano e del tecnico viola, il marocchino e l’argentino devono dimostrare ancora di poter far parte della Fiorentina del futuro. Per questa ragione, Pradè e Macia, sarebbe nuovamente a lavoro (nonostante il mercato sia finito da soli sette giorni) per poter imbastire importanti trattative. L’operazione Borini, confermata anche dal giornalista Mario Sconcerti (legato alla dirigenza viola, per un suo passato in società), è già stata avviata. L’unico ostacolo sarebbe la cifra da sborsare per il suo acquisto, visto che il Liverpool appena sei mesi fa ha dovuto sborsare quasi 15 milioni di euro (tra cash e bonus) per riportare in Inghilterra l’attaccante dell’Under 21 italiana.

    Il sogno Torres invece è legato al raggiungimento del terzo posto in classifica nella stagione attuale, che darebbe la possibilità alla Fiorentina di giocarsi l’accesso alla Fase a Gironi di Champions tramite Preliminare. In una formazione, definita “spagnola”, l’attaccante del Chelsea non avrebbe grosse difficoltà ad adattarsi e diventerebbe la punta di riferimento dei viola. Naturalmente non sarà una trattativa facile a causa degli elevati costi dell’operazione. I blues però, con l’acquisto di Demba Ba dal Newcastle, potrebbero privarsi dell’ex Liverpool a cifre non eccessive e l’ingaggio verrebbe spalmato su più anni, permettendo allo stesso Torres di concludere la carriera in Italia, in un campionato che ha sempre apprezzato. Rimane pur sempre un sogno e sarebbe la ciliegina sulla torta di una rosa già piuttosto competitiva.

    Addio Jovetic? – A questo punto, la Fiorentina potrebbe finanziare i due acquisti con la cessione del montenegrino. Jojo, nonostante le varie smentite, avrebbe iniziato a preparare la proprietà viola ad una sua eventuale richiesta di cessione. Il numero 8 viola sente stretta la piazza di Firenze e vorrebbe giocare altrove per poter puntare a traguardi importanti. La Juventus non ha mai smesso di interessarsi, anche se la richiesta da 30-35 milioni della Fiorentina spaventa i dirigenti bianconeri. E’ più probabile un suo trasferimento in Premier o in Liga.

    Con un attacco composto da Rossi, Borini, Toni e Torres, i tifosi viola si sentirebbero in diritto di sognare in grande.

  • Tutto facile per Benitez, Monterrey-Chelsea 1-3

    Tutto facile per Benitez, Monterrey-Chelsea 1-3

    E’ il Chelsea la seconda finalista del Mondiale per Club. Gli inglesi hanno battuto in semifinale i messicani del Monterrey, andando a conquistare il traguardo minimo della spedizione giapponese. Sarà quindi Corinthians-Chelsea la finale 2012 dell’ex Intercontinentale. Si avvera il sogno per Rafa Benitez, che ha la possibilità di mettere in bacheca il secondo Fifa World Club della sua carriera, dopo quello ottenuto nel 2010 sulla panchina dell’Inter. A decidere l’incontro di quest’oggi sono stati gli spagnoli Mata e Torres. L’ex Liverpool ha confermato di attraversare un buon momento di forma, segnando il quinto gol da quando Benitez è sulla panchina del Chelsea. Dato che stupisce se consideriamo i precedenti record di Torres, 9 reti lo scorso anno e quattro nel primo.

    SBLOCCA MATA – L’imbarazzante dominio iniziale del Chelsea viene premiato al 17 minuto con il gol dell’iberico Mata, bravo a finalizzare una bellissima azione orchestrata dai Blues con la mente Oscar e il braccio Cole.

    SEGNALI DI VITA– Il Monterrey ha una reazione di orgoglio, che comunque risulta inefficace contro l’organizzazione messa in mostra dalla squadra di Benitez. La vitalità messicana ha il merito però di mantenere ancora aperta una partita che altrimenti sarebbe già stata etichettata con il classico game over.

    CF Monterrey v Chelsea FC - FIFA Club World Cup Semi Final
    Juan Manuel Mata trascina il Chelsea in finale del Mondiale per Club | ©Lintao Zhang/Getty Images

    L’ESPERIENZA – Delgado e compagni riescono in ogni caso a farsi beffare dal Chelsea ad inizio ripresa, quando i Blues approfittano della scarsa capacità degli avversari di essere da subito “sul pezzo” per chiudere il match nel giro di tre minuti.

    SPAGNA SHOW – In un amen il Chelsea raggiunge il 3-0, frutto delle reti di Torres (6 gol in Premier, 3 in Champions, 1 in Coppa, 1 nel Mondiale per Club) e dell’autogol del difensore Chavez sul cross di Mata per l’accorrente Oscar. Quando manca ancora tutto il secondo tempo, gli inglesi possono già festeggiare l’accesso alla finalissima di domenica.

    PER L’ONORE – Nel finale di match arriva il gol della bandiera di Aldo De Nigris, che sancisce il definitivo 3-1 dell’incontro. L’onore dei messicani è salvo, per loro ancora l’opportunità di conquistare il terzo posto nella finalina di domenica mattina contro gli egiziani dell’Al Ahly.

    Il video di Monterrey-Chelsea 1-3, semifinale Mondiale per Club 2012 [jwplayer config=”120s” mediaid=”163846″]

  • Drogba torna al Chelsea per festeggiare la Champions

    Drogba torna al Chelsea per festeggiare la Champions

    Didier Drogba sembra avere un’incredibile nostalgia dell’Europa ed, approfittando della sosta invernale del campionato cinese, ha deciso di compiere un tuffo nel suo recente passato e di tornare a Londra, sponda Chelsea, per una visita di cortesia ai suoi ex compagni di squadra. Ma, ogni visita che si rispetti non può non prevedere un “dono” e, dunque, il generoso Drogba non ha badato a spese, regalando ai i componenti della squadra che sei mesi fa trionfò in Champions League, un anello dal valore di circa 800 mila sterline, tempestato di zaffiri e diamanti.

    Un presente importante e, forse, “anche un po’ truzzo” – come definito dalla giornalista di Sky Sport Lia Capizzi – che riporta la scritta “Uefa Champions League 2011-2012” con in evidenza le stelle nella parte superiore, sul quale non poteva mancare certamente il nome della squadra, ovvero il Chelsea e, per ognuno, il proprio nome e numero di maglia, oltre che il punteggio finale e alla data della finalissima vinta dai Blues contro il Bayern Monaco. Un anello che ricorda lo stile Nba&Nfl e che, nell’idea di Drogba, dovrà essere un simbolo “per ricordare  quel momento” con estremo orgoglio per ciò che il club ha raggiunto in quella magica notte del trionfo europeo.

    Drogba anello regalo al Chelsea per ricordare la Champions
    Drogba anello regalo al Chelsea per ricordare la Champions | foto dal web

    La squadra ha organizzato, così, una grande cena per l’occasione, presso il prestigioso “Chelsea Harbour Hotel” alla quale risaltava l’assenza di due importanti componenti: Fernando Torres e l’ex tecnico Roberto Di Matteo. Le malelingue ed i tabloid inglesi si sono già scatenati per cercare di indagarne le cause, scavando in quelli che – nella scorsa stagione – potevano essere i possibili dissapori tra Drogba e Torres che, con Di Matteo in panchina, si sono contesi a lungo la maglia da titolare, anche se – a conti fatti – era l’ivoriano a risultare sempre decisivo con i suoi gol soprattutto in Champions League.

    Anche se Didier Drogba ha lasciato i Blues, non è escluso che su Fernando Torres pesi ancora quel confronto, considerando il difficile momento della squadra di Benitez e le responsabilità che molti gli attribuiscono, anche all’interno dello spogliatoio: in tal senso, basti pensare alle recenti dichiarazioni di Mata, trequartista del Chelsea, che ha rivelato come la partenza di Drogba sia stato uno shock per tutta la squadra, considerando che il gioco del Chelsea era creato su misura per le caratteristiche dell’ivoriano al quale “bastava dare la palla e sapevi che poteva rendersi pericoloso” sottolineando che, nonostante il grande valore del Nino spagnolo, “Torres non è Drogba”. Un commento lapidario che, di certo, l’attaccante spagnolo non avrà gradito e che lascia comprendere in maniera nitida, se ce ne fosse ancora bisogno, quale fosse il peso in squadra di Drogba e quale vuoto abbia lasciato la sua partenza.

    Dal canto suo, Didier Drogba sembra essere ancora profondamente legato all’ambiente dei Blues e l’anello appena donato non è altro che un ulteriore di conferma di questo. Ma, se la parentesi londinese è ormai conclusa, la sua nostalgia per il calcio europeo potrebbe essere colmata con l’approdo alla Juventus, che insegue il bomber ivoriano ed i suoi gol, e pare abbia offerto al fratello-agente del calciatore una proposta di sicuro interesse: contratto di un anno e mezzo a sei milioni di euro a stagione: la presenza della Juventus negli ottavi di Champions League potrebbero solleticare in Drogba la voglia di tentare un’altra cavalcata europea.