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  • Llorente fischiato, i tifosi cantano “vattene alla juventus”

    Llorente fischiato, i tifosi cantano “vattene alla juventus”

    I tifosi dell’Athletic Bilbao hanno scelto. Non vogliono più veder giocare con la propria maglia Fernando Llorente e hanno fischiato a più riprese il bomber basco nel corso dell’ultima partita europea contro l’Hapoel Kiryat Shmona. Una situazione difficile quella del club spagnolo che si ritrova un patrimonio importante in scadenza di contratto e da separato in casa. Il tecnico Bielsa continua a puntare sull’attaccante che l’anno scorso a suon di gol ha trascinato il Bilbao fino alla doppia finale di coppa del Re e Europa League. La curva basca però ha intonato cori a favore della sua cessione alla Juventus “vattene a Torino” aggiungendo che non vogliono mercenari in rosa decretando così la fine dell’amore.

    IL GIOCATORE– Llorente minimizza la situazione, dichiarando che al momento non pensa al proprio futuro e che farà di tutto per riconquistare la fiducia dei tifoso. Ma lo stesso attaccante della nazionale spagnola, ha intuito che al momento dovrà stringere i denti e tapparsi le orecchie aspettando gennaio.

    Llorente in azione in Europa League © RAFA RIVAS/AFP/GettyImages

    IL CLUB – L’Athletic Bilbao in estate ha rifiutato offerte importanti dalla Juventus per trattenere il giocatore, invitando i club interessati ad offrire l’intera clausola di rescissione da 36 milioni di euro per acquistare Llorente, non calcolando la possibilità di perdere il bomber a parametro zero a giugno 2013.

    I BIANCONERI – La società di corso Galileo Ferraris ha capito di avere in mano l’attaccante spagnolo e valuterà in questi mesi se anticipare l’arrivo a Torino di Fernando Llorente acquistandolo nel mercato invernale, ad un costo tra gli 8 e i 10 milioni di euro, oppure se aspettare la naturale scadenza del contratto. Attenzione agli inserimenti di squadre come Barcellona, Manchester City e Liverpool anche se il giocatore avrebbe già fatto la sua scelta. La Juventus.

    E’ bastata una giornata estiva, con Llorente che dichiara di non voler rinnovare il contratto in scadenza e di voler provare un’esperienza fuori dalla Spagna, per rovinare il rapporto tra il pubblico di Bilbao e il suo bomber. Ed ora si attende solamente la chiusura definitiva con la sua cessione.

  • Llorente avvicina la Juve: “A gennaio lascio l’Athletic Bilbao”

    Llorente avvicina la Juve: “A gennaio lascio l’Athletic Bilbao”

    Nonostante la rete del momentaneo 2-2 durante l’incontro tra l’Athletic Bilbao e l’Espanyol, Fernando Llorente sembra non voler saperne di rimanere a giocare in terra spagnola. Nel match disputatosi ieri infatti il bomber della Spagna è partito dalla panchina e, quando al 26′ di gioco del secondo tempo Marcelo Bielsa ha deciso di farlo entrare, lui ha ripagato tutti i presenti insaccando la rete neanche dopo due minuti dal proprio ritorno in campo. Il tecnico del club spagnolo aveva infatti scelto di lasciare fuori rosa il calciatore durante le prime tre giornate di campionato in quanto quest’ultimo aveva dichiarato di voler andarsene già durante l’estate.

    Purtroppo però durante il mercato estivo nemmeno la Juventus era riuscita a strappare il talentuoso centravanti spagnolo e, nonostante l’aria in casa Bilbao fosse a dir poco pesante, il fuoriclasse era rimasto alla corte di Bielsa. Probabilmente la scelta di riportarlo in panchina e di inserirlo a gara iniziata era frutto di un voler tenersi ben stretto Llorente ma, neanche il tempo di esultare, il giocatore a fine gara ha voluto precisare:

    Fernando Llorente © Jorge Guerrero/AFP/Getty Images

    “Da gennaio sarò ancora libero di negoziare. Si tratta di una decisione personale e deve essere rispettata. Anche se un giorno non giocherò più per l’Athletic, sarò sempre tifoso di questa squadra. Mi ha dato tutto, mi ha fatto crescere”.

    Un’ultima frase che viene di certo detta per tenere tranquilli i tifosi del club i quali, proprio durante la fase di preparazione atletica avevano fischiato più volte Llorente nel corso degli allenamenti, riservandogli anche frasi poco carine, ma anche per ringraziare tutto lo staff che compone la squadra.

    Importanti notizie dunque per Beppe Marotta in quanto la Juventus non ha ancora messo a segno il colpo finale ed è alla ricerca di un giocatore che sappia fare la differenza a livello offensivo: di certo Fernando Llorente saprebbe dare quel tocco in più al club bianconero, il quale sta già dimostrando di avere forza e determinazione per imporsi in questo campionato.

  • Fernando Llorente alla Juventus. Marotta alza l’offerta

    Fernando Llorente alla Juventus. Marotta alza l’offerta

    E’ un pressing asfissiante quello che la Juventus sta effettuando su Fernando Llorente, il corteggiamento della Vecchia Signora verso l’attaccante dell’Atletico di Bilbao è ormai palese e presto la love story che sta accompagnando questa calda estate potrebbe registrare un lieto fine. L’attaccante negli scorsi giorni ha precisato di non voler rinnovare il proprio accordo con gli spagnoli, da qui la protesta dei tifosi che non hanno perso tempo nel contestare in maniera plateale il loro ex idolo accusandolo di essere un mercenario. A tutto il caos degli scorsi giorni si aggiunga anche che Marcelo Bielsa ha deciso di non convocare Llorente per la prima in campionato spagnolo contro il Betis e tutto fa supporre che il giocatore ormai sia ufficialmente sul mercato.

    Fernando Llorente ©RAFA RIVAS/AFP/GettyImages
    Per portare Fernando Llorente alla Juventus Marotta aveva offerto 16 milioni di euro per assicurarsi il Campione del Mondo e d’Europa, l’offerta però non ritenuta congrua dalla dirigenza spagnola. Secondo quanto riporta oggi il “Mundo Deportivo” sembra che i bianconeri siano tornati alla carica rilanciando fino a 18 milioni di euro, una cifra che rimane ancora lontana dalla richiesta di Josu Urrutia, presidente della società basca. L’Athletic Bilbao chiede infatti 36 milioni per la clausola rescissoria ma, pur di non perdere il giocatore a parametro zero con un contratto in scadenza nel 2013, l’offerta della Juve potrebbe essere quella adatta ad accontentare Urrutia da un lato e Llorente dall’altro il quale non ha mai nascosto di voler trovare nuovi stimoli altrove, in un  altro campionato, ammiccando l’occhiolino ai bianconeri.

    I prossimi giorni sono fondamentali per scoprire se il futuro dei bianconeri e quello dell’attaccante spagnolo si uniranno, intanto la Juventus prepara le mosse per far cassa per l’acquisto del top player. In partenza ci sono Vincenzo Iaquinta che potrebbe volare in Germania dove la corte dell’Amburgo si è intensificata negli ultimi giorni, Martinez che sembra aver estimatori in Spagna e Germania. Inoltre si aspetta di conoscere il destino di Alessandro Matri molto corteggiato dal Milan di Allegri oltre a capire le reali intenzioni del Paris Saint Germain di prelevare Lichtsteiner dalla corazzata di Conte.

  • Video Llorente fischiato dai suoi tifosi. Un arma in più per la Juve

    Video Llorente fischiato dai suoi tifosi. Un arma in più per la Juve

    Ai tifosi dell’Athletic Bilbao sembrano non bastare i 16 anni in cui Fernando Llorente ha vestito la maglia del club biancorosso: nell’ultimo allenamento disputato infatti gli ultras della società spagnola si sono presentati con tanto di striscioni, intonando cori poco carini nei confronti del Campione del Mondo e d’Europa e del compagno di squadra Javi Martinez, vicinissimo al Bayer Monaco. L’interesse che la Juve ha dichiarato nei confronti di Fernando ha infatti innalzato un polverone tra i tifosi, costringendo inoltre il tecnico Marcelo Bielsa a lasciare fuori entrambi per la prima partita di questa nuova stagione.

    Una scelta che costerà molto sul piano tecnico e tattico ma che farà stare calmi i tifosi che in questi giorni hanno dimostrato di volere fuori rosa sia Llorente che Martinez: gli striscioni esposti durante l’allenamento riportavano infatti frasi come “Llorente vattene” e “Vogliamo un Athletic senza mercenari”, mentre alcuni tifosi hanno intonato cori che finivano invitando Llorente di avere il coraggio almeno per guardarli in faccia, il tutto contornato da fumogeni e fischi.

    Fernando Llorente © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/GettyImages

    Tutti questi avvenimenti sono di certo un segnale forte verso la società bianconera, la quale ha già presentato un’offerta all’Athletic Bilbao pari a 16 milioni di euro più bonus per il nuovo “Top Player” dato che Van Persie, Suarez e Higuain sono sfumati in un batter d’occhio. Sicuramente ora il club biancorosso sarà costretto a vendere sia Llorente che Martinez, in quanto sia in campo che fuori tra i tifosi il clima è diventato a dir poco irrespirabile: l’asticella che Urrutia, presidente del club spagnolo, aveva fissato a 36 milioni di euro dovrà quindi abbassarsi notevolmente se vorrà vendere in questi ultimi giorni di mercato estivo l’ormai ex biancorosso.

    Quest’ultima è quindi una notizia positiva per Marotta e compagni che potranno approfittare dei problemi interni dell’Athletic Bilbao per mettere a segno il vero colpo di mercato. Quel che è certo è che in questa estate le sorprese non sono mancate quindi la Juventus dovrà saper cogliere al balzo l’occasione per portarsi a casa il campione spagnolo prima che qualche inconveniente faccia saltare anche questa trattativa.

    LE PAROLE DEI TISOFI DELL’ATHLETIC BILBAO VERSO LLORENTE

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  • Juve, l’inspiegabile acquisto di Fernando Llorente

    Juve, l’inspiegabile acquisto di Fernando Llorente

    La Juventus in questi ultimi giorni bollenti di calciomercato è finalmente uscita allo scoperto individuando nello spagnolo della Atletico Bilbao Fernando Llorente, l’attaccante che potrebbe far fare alla Vecchia Signora il definitivo salto di qualità.

    Ecco quindi che il caro e buon Marotta ne sta combinando un’altra delle sue andando a spendere la bellezza di 16 milioni di euro più bonus per un giocatore si bravo, ma che sicuramente non adatto a spostare gli equilibri in senso positivo di una squadra.

    Come l’anno scorso con il “Kun” Aguero, anche quest’anno la Juventus è andata alla ricerca di un c.d. Top Player senza nessun risultato positivo (vedi la telenovela Van Persie) anzi, Marotta è stato molto impegnato a cercare di piazzare giocatori come Elia e Krasic, esempio lampante di come si possano buttare via i soldi in un momento così delicato.

    Fernando Llorente ©RAFA RIVAS/AFP/GettyImages

    Altro mistero del pensiero marottiano è perché comprare un attaccante di queste caratteristiche quando se ne ha già uno in casa (Matri) oppure se ne potrebbe comprare un altro senza spendere così tanto e facendo anche un grosso favore ai tanti amati amici nerazzurri (Pazzini). In questi due anni chi vi scrive si è sempre posto il problema di giudicare l’operato del Direttore Generale juventino che in molti casi ha lasciato alquanto a desiderare ultimo su tutti, l’inspiegabile acquisto del brasiliano Lucio protagonista di prestazioni estive a dir poco imbarazzanti.

    Lasciando per il momento da parte la “pazzia” Llorente, la Juventus per il momento ha la compagine sicuramente più competitiva in Italia e di questo se ne deve dare sicuramente atto a Marotta di avere allestito con tanti soldi, situazione che ricordiamo sempre mai da sottovalutare, una rosa che può tranquillamente comandare in Italia e fare una discreta figura all’estero. Tuttavia ci sembra opportuno non prendere in giro i tifosi bianconeri che comunque sono già abbastanza contenti del mercato estivo e che hanno sicuramente capito quali e quanti siano i problemi che attanagliano i calcio italiano.

  • Spagna-Irlanda, le furie rosse a caccia della prima vittoria

    Spagna-Irlanda, le furie rosse a caccia della prima vittoria

    Questa sera alle 20:45 va in scena Spagna-Irlanda, partita che chiuderà la seconda giornata del gruppo C di Euro 2012. Le furie rosse, reduci dal pareggio della prima giornata con l’Italia, cercano la prima vittoria in questi europei e proveranno a centrarla a Danzica contro l’Irlanda di Giovanni Trapattoni. Gli irlandesi sembrano propensi a recitare il ruolo di cenerentola del gruppo C, vista la netta sconfitta (1-3 con la Croazia) patita nella prima partita. Tuttavia il Trap ha invitato tutti a non considerare la sua squadra già battuta e per fermare la squadra campione del mondo ha in mente il solito modulo difensivista per la precisione un 4-5-1. Basterà impostare la partita sulla difensiva per intrappolare una squadra dalle infinite qualità tecniche come la Spagna?

    Non basterà di certo, dato che l’Irlanda vista in campo 4 giorni fa non sembra in grado di saper svolgere al meglio neanche la fase difensiva, principale marchio di fabbrica del Trap. I croati Mandzukic e Jelavic ne sono la conferma evidente, loro due insieme hanno bucato la difesa irlandese per ben 3 volte e i ragazzi di Vicente Del Bosque hanno le capacità per bucarli altrettante e più volte. Resta da capire chi sarà il finalizzatore dello scacchiere spagnolo visto che il ct delle furie rosse sembra molto propenso a schierare una vera punta a differenza della formazione anti-Italia.

    Vicente Del Bosque © Handout/UEFA/Getty Images

    Chi tra i due Fernando? Il ritorno al 4-2-3-1 genera in Del Bosque il dilemma Llorente-Torres. L’attaccante del Chelsea nonostante un paio di gol sbagliati ha inciso positivamente quando è subentrato nella ripresa di Spagna-Italia e quindi non è da escludere una chance da titolare per el nino. L’altro Fernando non ha ancora visto il campo in questa rassegna europea ma è un centravanti che quest’anno ha visto molto bene la porta visti i suoi 29 gol stagionali siglati con la maglia dell’Athletic Bilbao. A far posto ad uno dei due Fernando dovrebbe essere Xabi Alonso, centrocampista del Real Madrid chiamato ad un turno di riposo. Per quanto riguarda lo scacchiere irlandese, Giovanni Trapattoni dovrebbe optare per un modulo più abbottonato con l’inserimento di Gibson al posto di Doyle mentre il peso dell’attacco graverà sulle spalle dell’ex Inter Robbie Keane.

    PRECEDENTI E QUOTE – Sono 24 (10 in amichevole) i precedenti tra Spagna e Irlanda e il bilancio vede il predominio degli spagnoli vincitori in ben 13 occasioni. A completare il quadro ci sono 7 pareggi e solo 4 vittorie irlandesi. Non hanno dubbi gli scommettitori sull’esito finale della partita visto che la vittoria delle furie rosse è quotata a 1,20 mentre sono di molto più alte le quote su pareggio e vittoria irlandese bancate rispettivamente a 5,75 e 16. Interessante come per gli scommettitori i principali indiziati a siglare il primo gol della sfida siano Llorente e Torres, quotati entrambi a 5. Solo uno di loro giocherà titolare e avrà quindi maggiori possibilità di essere il primo marcatore di Spagna-Irlanda.

    PROBABILI FORMAZIONI SPAGNA-IRLANDA

    Spagna (4-2-3-1): Casillas, Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba, Busquets, Xavi, Iniesta, David Silva, Fabregas, Torres. A disposizione: Victor Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Xabi Alonso, Cazorla, Jesus Navas, Pedro, Mata, Llorente, Negredo. Allenatore: Vicente Del Bosque.

    Irlanda (4-5-1): Given, O’Shea, Dunne, St Ledger, Ward, Whelan, McGeady, Gibson, Andrews, Duff, Keane. A disposizione: Westwood, Forde, Kelly, McShane, 0′Dea, Hunt, Green, McClean, Doyle, Walters, Cox, Long. Allenatore: Giovanni Trapattoni.

    Arbitro: Proenca (Portogallo)

    SPECIALE EURO 2012

  • Spagna Euro 2012, Del Bosque boccia Thiago Alcantara

    Spagna Euro 2012, Del Bosque boccia Thiago Alcantara

    E’ Vincente Del Bosque il primo commissario tecnico a render ufficiali i convocati per l’oramai imminente Europeo 2012 in programma dall’8 al 19 giugno in Polonia e Ucraina. La Spagna, inserita nel girone C insieme all’Italia, è la nazione detentrice dell’Europeo ma pur avendo sempre i favori dei pronostici non sembra adesso il dream team che conquistò il Mondiale in Sudafrica nel 2010 per via di un cambio generazionale che tarda ad arrivare. Nei 23 convocati della Spagna Euro 2012 ci sono tante conferme ma anche qualche clamorosa sorpresa come l’assenza di Soldado, Muniain e Thiago Alcantara considerati non pronti dal punto di vista fisico e mentale per dar il loro apporto alla causa delle furie Rosse.

    Assenti gli infortunati David Villa e capitan Puyol Vincente Del Bosque si è affidato ancora una volta allo zoccolo duro di Barcellona e Real Madrid per tentare il grande slam conquistando anche Euro 2012.

    Vincente Del Bosque annunia i 23 Spagna Euro 2012 | ©ALEXANDER KLEIN/AFP/GettyImages
    Sono sette i giocatori catalani in organico con maggior concentrazione ovviamente a centrocampo con il trio Xavi, Fabregas e Iniesta chiamati ad illuminare il gioco grazie all’enorme tasso tecnico di cui dispongono, cinque invece i madrileni a cui Del Bosque si affiderà sopratutto nel reparto arretrato condotto da capitan Casillas tra i pali e Sergio Ramos al centro della difesa.

    In attacco i due maggiori club di Spagna non hanno molto da dare alle Furie Rosse con Pedro che conquista un posto al fotofinish ma che almeno in avvio non dovrebbe esser considerato una prima scelta. Il peso del reparto avanzato poggerà dunque su Fernando Torres dal quale tutta la Spagna si aspetta un ritorno ai massimi livelli e su Fernando Llorente autore di un ottima stagione con la maglia dell’Athletic Bilbao.

    Spagna Euro 2012 i 23 convocati da Del Bosque
    Portieri: Iker Casillas (Real Madrid), Victor Valdes (Barcellona), Pepe Reina (Liverpool).
    Difensori: Alvaro Arbeloa (Real Madrid), Sergio Ramos (Real Madrid), Gerard Piqué‚ (Barcellona), Jordi Alba (Valencia), Raul Albiol (Real Madrid), Javi Martinez (Athletic Bilbao), Juanfran (Atletico Madrid).
    Centrocampisti: Xavi (Barcellona), Xabi Alonso (Real Madrid), Sergio Busquets (Barcellona), Andres Iniesta (Barcellona), Cesc Fabregas (Barcellona), Santi Cazorla (Malaga).
    Attaccanti: Fernando Torres (Chelsea), Fernando Llorente (Athletic Bilbao), Alvaro Negredo (Siviglia), Jesus Navas (Siviglia), Pedro (Barcellona), David Silva (Manchester City), Juan Mata (Chelsea).

    EURO 2012 CALENDARIO, GIRONI E PROGRAMMA

  • Athletic Bilbao Barcellona 0-3. Guardiola chiude vincendo la Coppa del Re

    Athletic Bilbao Barcellona 0-3. Guardiola chiude vincendo la Coppa del Re

    Si chiude con un successo l’avventura di Pep Guardiola sulla panchina del Barcellona. I blaugrana infatti superano per 3 a 0 l’Athletic Bilbao e si aggiudicano cosi la Coppa del Re. Un match che per i baschi è durato veramente poco, ben 25’: il tempo per i catalani di infilare per tre volte la porta avversaria e di ipotecare un successo mai in discussione. A decidere il match Pedro e Messi, i quali hanno regalato il titolo numero 14 in 4 anni a Guardiola. Poco da fare per Bielsa, anch’esso, da quanto sembra, al capolinea per ciò che riguarda la guida tecnica della propria squadra. Ancora una volta è stato costretto ad arrendersi in finale.Ma se contro l’Atletico Madrid si era parlato di braccino corto, stavolta il discorso è differente: troppo ampio il margine tra le due compagini.

    Prima del match bordata di fischi da parte delle due tifoserie presenti al Vicente Calderon di Madrid al momento dell’esecuzione dell’inno spagnolo: come previsto alla vigilia dunque. Poche sorprese nel Barcellona: l’unica novità infatti è legata all’impiego di Pedro al posto di Fabregas. Mossa assolutamente azzeccata, come vedremo tra poco. Dall’altro lato inspiegabile cambio di schema da parte di Bielsa che schiera i suoi con un 4-2-3-1 che sa di suicidio, specie in considerazione della richiesta ai difensori di seguire a uomo Messi e Pedro.

    Barcellona vince Coppa del Re © JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Che le cose per i biancorossi non siano semplici lo si capisce dopo pochi secondi con un tiro di poco a lato di Messi. Al 3’ il gol: su azione d’angolo un rimpallo di Javi Martinez dà il via libera a Pedro che insacca. Il Bilbao è in bambola e al 20’ i catalani raddoppiano: Iniesta fa quello che vuole palla al piede e smarca Messi che di destro non perdona. Il Barcellona non è sazio e decide di chiudere subito i conti: è il 25’ quando Xavi appoggia per Pedro che dai venti metri infila il portiere avversario.

    Messi prova a più ripresa a rimpinguare il proprio bottino stagionale cercando di portarlo a quota 74 gol mentre dall’altro lato sono veementi le proteste per un netto fallo da rigore commesso da Piqué, che nella circostanza andava anche espulso, su Llorente. Ad inizio ripresa Bielsa getta nella mischia Ander e I. Perez ma tocca subito a Ibai Gomez tentare di riportare in gara i suoi. Il risultato però non cambia, nemmeno quando Messi al 25’ si fa buona parte del campo palla al piede e supera tutti ma Gorka gli nega la gioia. Finisce cosi con un 3 a 0 che vuol dire addio con il sorriso per Guardiola. Amarezza per l’ennesimo traguardo fallito invece per i baschi.

    Le pagelle di Athletic Bilbao Barcellona:
    Gorka 6,5: Evita ai suoi un passivo ben più pesante con qualche intervento decisivo, vedi quello su Messi nella ripresa.
    Amorebieta 4,5: In confusione totale, specie nei primi 25’. Questa gara vorrà dimenticarla il più velocemente possibile.
    Llorente 6: Il capitano fa il possibile, guadagnandosi anche un rigore che l’arbitro gli nega.
    Iniesta 7,5: Particolarmente ispirato, propizia un gol ma nel complesso regala giocate spettacolari.
    Messi 7: Avesse segnato il gol nella ripresa, lo stadio sarebbe venuto giù. Ma per la vittoria della Coppa è stato sufficiente quello del primo tempo.
    Pedro 7,5: Chiude la stagione con due gol all’attivo che regalano ai suoi la Coppa.

    ATHLETIC BILBAO (4-2-3-1): Gorka 6,5; Iraola 5,5, Ekiza 5, Amorebieta 4,5, Aurtenetxe 5,5; De Marcos 5 (1′ st I.Perez 6), Javi Martinez 6; Susaeta 5 (1′ st Ander 6), Munain 6, Ibai Gomez 5,5; Llorente 6 (28′ st Toquero 5,5). In panchina: R.Fernandez, I.Martinez, Gurpegi, S.José. Allenatore: Bielsa 5
    BARCELLONA (4-3-3): Pinto 6; Montoya 6,5, Piqué 6, Mascherano 7, Adriano 6; Xavi 7 (36′ st Fabregas sv), Busquets 6,5, Iniesta 7,5; Sanchez 6 (26′ st Keita 6), Messi 7, Pedro 7,5 (41′ st Thiago Alcantara sv). In panchina: Valdes, Bartra, Tello, Afellay. Allenatore: Guardiola 7,5

    La video sintesi di Athletic Bilbao Barcellona:
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  • Coppa del Re, stasera la finale. Athletic Bilbao e Barcellona cercano il riscatto

    Coppa del Re, stasera la finale. Athletic Bilbao e Barcellona cercano il riscatto

    Si giocherà stasera alle 22 la finale di Coppa del Re tra Athletic Bilbao e Barcellona. Teatro della sfida il Vicente Calderon di Madrid, equamente diviso tra le due tifoserie. Due formazioni che arrivano da momenti molto delicati: i baschi dal pesante ko maturato nella finale di Europa League contro l’Atletico Madrid, i catalani dal secondo posto alle spalle del Real Madrid in campionato e dall’eliminazione in semifinale di Champions League contro il Chelsea. Baschi e catalani. Proprio su di loro stasera è concentrata l’attenzione: si vocifera infatti che ambedue le tifoserie fischieranno l’inno spagnolo prima dell’inizio dell’incontro.

    Bielsa, probabilmente alla sua ultima gara alla guida dei baschi, schiererà i suoi con un 4-3-3. Davanti al portiere Iraizoz, ci sarà una difesa formata da Javi Martinez e Amorebieta centrali con Iraola e Aurtenexe laterali. In mezzo al campo Iturraspe con Ander Herrera e De Marcos mentre in attacco Susaeta e Muniain agiranno vicino alla stella Llorente.

    Barcellona Athletic Bilbao © Jasper Juinen/Getty Images

    Guardiola, al passo di addio, dal canto suo dovrà rinunciare, oltre ad Abidal, anche a Puyol e Dani Alves. Nel suo 4-3-3 l’allenatore catalano schiererà, davanti al portiere Pinto, utilizzato in Coppa del Re al posto di Valdes, mentre la difesa sarò formata da Piqué e Mascherano centrali con Montoya e Adriano esterni. In mezzo al campo agiranno Busquets, Xavi e Iniesta con Fabregas e Messi che in avanti saranno a supporto di Messi.

    Le probabili formazioni di Athletic Bilbao Barcellona:
    ATHLETIC BILBAO (4-3-3) Iraizoz; Iraola, Javi Martínez, Amorebieta, Aurtenexe; Iturraspe, Ander Herrera, De Marcos; Susaeta, Muniain, Llorente. In panchina: Raul, Ekiza, San José, Inigo Perez, Gabilondo, Ibai Gomez, Toquero. Allenatore: Bielsa
    BARCELLONA (4-3-3) Pinto; Montoya, Piqué, Mascherano, Adriano; Busquets, Xavi, Iniesta; Fábregas, Messi, Sánchez. In panchina: Valdes, Bartra, Keita, Thiago Alcantara, Cuenca, Pedro, Tello. Allenatore: Guardiola

  • Super Falcao, l’Atletico Madrid trionfa in Europa League

    Super Falcao, l’Atletico Madrid trionfa in Europa League

    La finale dell’Europa League 2011/2012 vede il trionfo dell’Atletico Madrid che travolge 3-0 i baschi dell’Athletic Bilbao, visibilmente frenati dall’importanza del match. Mattatore della serata, così come tutti noi pensavamo, è stato Radamel Falcao, a segno con una doppietta nella prima frazione di gioco e ancora una volta dimostratosi implacabile nei pressi della porta avversaria. Per il colombiano seconda Europa League vinta in 2 anni, dopo il trionfo dell’anno scorso con il Porto mentre per l’Atletico Madrid si tratta del secondo successo negli ultimi 3 anni.

    Primo trionfo da allenatore in campo europeo per Diego Simeone, tecnico dei colchoneros dal Dicembre 2011, che entra anche nella storia per aver vinto questo trofeo sia da giocatore (con l’Inter nel 1998) che da allenatore, prima di lui c’erano riusciti solo in due: Dino Zoff con la Juventus (1977 e 1990) e Huub Stevens con il PSV (1978) e con lo Schalke (1997). Niente da fare per l’Athletic Bilbao costretto ancora una volta ad abdicare in una finale europea. I baschi erano alla caccia del loro primo titolo in campo internazionale sfuggito nel 1977 nella doppia finale della Coppa Uefa contro la Juventus. Il 25 Maggio i baschi proveranno a consolarsi nella finale della Coppa del Re contro il Barcellona.

    PAGELLE ATLETICO MADRID – ATHLETIC BILBAO

    Radamel Falcao alza la coppa © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/GettyImages

    Falcao 9,5: 30 goal in 30 presenze di Europa League, numeri spaventosi per un giocatore che farebbe comodo alle migliori squadre d’europa. Ieri sera è stato maledettamente decisivo segnando con estrema tecnica i due gol che hanno spezzato il sogno basco. Arrivato quest’ anno all’Atletico per 40 milioni di euro, non dovrebbe restarci a lungo se continua a infiammare le platee con queste gemme. Top player.

    Diego 7,5: lo ricordavamo ai tempi della Juventus dove aveva espresso solo a sprazzi le sue qualità. Nell’Atletico ha ritrovato la giusta linfa e ieri dopo che nel primo tempo Falcao lo aveva messo un pò in ombra, trova coraggio nella ripresa con un goal di pregevole fattura che chiude il risultato sul 3-0. Bentornato

    Llorente 4,5: doveva essere l’antagonista di Falcao ma il campo ha detto il contrario. L’attaccante spagnolo non ha avuto vita facile con i centrali dell’Atletico Godin e Miranda, ma quando ha avuto la sua occasione goal ad inizio partita non l’ha messa dentro. Poco incisivo.

    Aurtenexte 4: colpevole su entrambe le azioni che vedono Falcao andare a segno. Non era la sua serata e Marcelo Bielsa lo rimpiazza ad inizio ripresa con Ibai Gomez. Da rivedere.

    Amorebieta 4: va a braccetto con il suo compagno di reparto Aurtenexte, perdendo malamente un pallone davanti alla difesa da cui scaturisce il secondo gol. Nel finale si fa saltare come un birillo dal brasiliano Diego che la mette dentro. Stralunato.

    Atletico Madrid (4-2-3-1): Courtois 7; Juanfran 7, Godín 7,5, Miranda 7, Luis Felipe 7; Mario Suarez 7, Gabi 7; Turan 7 (92’ Alvaro Domínguez sv), Diego 7 ,5 (89’ Koke sv), Adrian Lopez 6,5 (87’ Salvio sv); Falcao 9,5. A disp.: Asenjo, Antonio Lopez, Paulo Assunçao, Martín. All.: Simeone 9

    Athletic Bilbao (4-3-3): Iraizoz 6; Iraola 6, Javi Martinez 5,5, Amorebieta 4, Aurtenexte 4 (46’ Iñigo Perez 6); Herrera 5,5 (62’ Toquero 6), Iturraspe 5,5 (46’ Ibai Gomez 6,5), De Marcos 6; Susaeta 6, Llorente 4,5, Muniaín 6. A disp.: Raúl, San José, Equiza, Gabilondo. All.: Bielsa 5,5

    VIDEO ATLETICO MADRID – ATHLETIC BILBAO 3-0

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