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  • Brasile 2014, gruppo F con Argentina, Nigeria,Iran e Bosnia Herzegovina

    Brasile 2014, gruppo F con Argentina, Nigeria,Iran e Bosnia Herzegovina

    Nel Campionato del Mondo di Brasile 2014 il gruppo F vede la partecipazione dell’Argentina, la Nigeria, l’Iran e la Bosnia Herzegovina. L’Argentina, come da tradizione, è una delle favorite d’obbligo per la vittoria finale del Mondiale. Si è qualificata alla fase finale dominando il maxi-girone riservato alle squadre della Conmebol. Nove vittorie, cinque pareggi e due sole sconfitte, entrambe in trasferta, con un filotto di quattordici partite consecutive senza k.o. L’albiceleste non ha trovato grandi ostacoli nel suo cammino verso il Brasile, vantando anche il miglior attacco del Sudamerica con 35 gol realizzati in 16 partite. argentinaNominato C.t. dell’Argentina nel 2011, Alejandro Sabella è riuscito a costruire una squadra Messi centrica, con lui Leo è diventato capitano; ma che non sia solo esclusivamente dipendente dalle giocate della punta del Barcelona. Sabella è arrivato alla guida della Sellecion dopo aver portato l’Estudiantes sul trono argentino e alla conquista della Coppa Libertadores. Il C.t ha scelto il 4-3-3 come modulo. I Problemi per l’Argentina riguardano il portiere: tra i pali l’ex Sampdoria Romero che paradossalmente non è titolare nel suo club ma è intoccabile in nazionale, non garantisce piena sicurezza. Le riserve saranno Mariano Andujar e Agustin Orion: il trentaduenne nel giro della Nazionale dal 2007, che potrebbe giocare titolare se, in Brasile, Sabella avrà conferme sulla scarsa sicurezza della difesa con Romero tra i pali. In difesa al momenti i titolari inamovibili sono il terzino del Manchester City Pablo Zabaleta, Ezequiel Garay del Benfica. Un gradino sotto trovano posto Marcos Rojo del Benfica e Hugo Campagnaro dell’Inter. Da segnalare la presenza di Federico Fernandez titolare fisso nel Napoli di Benitez. Martin Demichelis arriva al Mondiale carico dalla conquista dello scudetto in Premier League con il Manchester City. Sono stati convocati e meritano attenzione Lisandro Lopez del Getafe, Jose Basanta del Monterrey. A centrocampo la qualità aumenta grazie alla presenza di Javier Mascherano del Barcelona e di Fernando Gago.Da osservare ci sarà Ricky Alvarez il quale potrebbe dare spessore al centrocampo: trequartista mancino, può essere impiegato anche come mezz’ala o in altri ruoli del centrocampo. Lucas Biglia può vivere un Mondiale da protagonista: è un regista dotato di notevole tecnica, personalità e visione di gioco. L’attacco dell’Argentina è semplicemente stellare. Lionel Messi, Angel Di Maria, Gonzalo Higuaín, Sergio Agüero: un attacco cosi forte non si trova nelle altre partecipanti al torneo. Il problema per Sabella sarà l’abbondanza della scelta, senza dimenticare gente del calibro di Ezequiel Lavezzi e Rodrigo Palacio. Ecco la lista dei convocati da parte del C.t Alejandro Sabella: Portieri: Mariano Andujar (Catania/ITA), Sergio Romero (Monaco/FRA), Agustin Orion (Boca Juniors) Difensori: Lisandro Lopez (Getafe/ESP), Hugo Campagnaro (Inter Milan/ITA), Federico Fernandez (Napoli/ITA), Pablo Zabaleta (Manchester City/ENG), Ezequiel Garay (Benfica/POR), Marcos Rojo (Sporting Lisbon/POR), Jose Basanta (Monterrey/MEX), Nicolas Otamendi (Atletico Mineiro/BRA), Martin Demichelis (Manchester City/ENG), Gabriel Mercado (River Plate) Centrocampisti: Javier Mascherano (Barcelona/ESP), Jose Sosa (Atletico Madrid/ESP), Augusto Fernandez (Celta Vigo/ESP), Ricky Alvarez (Inter Milan/ITA), Lucas Biglia (Lazio/ITA), Ever Banega (Newell’s Old Boys), Fernando Gago (Boca Juniors), Maxi Rodriguez (Newell’s Old Boys), Enzo Perez (Benfica/POR), Fabian Rinaudo (Catania/ITA) Attaccanti: Lionel Messi (Barcelona/ESP), Angel Di Maria (Real Madrid/ESP), Rodrigo Palacio (Inter Milan/ITA), Gonzalo Higuaín (Napoli/ITA), Sergio Agüero (Manchester City/ENG), Ezequiel Lavezzi (Paris SG/FRA), Franco Di Santo (Werder Bremen/GER) NIGERIA La Nigeria ha chiuso al primo posto il girone F con 12 punti davanti a Malawi, Kenya e Namibia frutto di tre vittorie e tre pareggi. Negli spareggi i nigeriani hanno avuto la meglio sull’Etiopia, vincendo per 2.1 la gara d’andata e per 2-0 il match di ritorno. Le “super aquile” arrivano al Mondiale da detentori della Coppa d’Africa, vinta nel 2013 in Sudafrica contro il Burkina Faso. Stephen Keshi è senza dubbio uno dei migliori tecnici africani in attività. L’ex difensore si impose all’attenzione del Mondo quando riusci a portare il Togo alla sua prima qualificazione della storia in un Mondiale nel 2006, pur non potendo poi seguire la squadra nella fase finale, essendo sostituito con Otto Pfister. E’ stato C.t. della Nigeria anche nella scorsa Confederation Cup. In porta ci sarà Vincent Enyeama. In alternativa saranno disponibili Austin Ejide, Daniel Akpeyi e Chigozie Agbim. La difesa è il punto debole della Nigeria e rischia di causare non pochi problemi ai Campioni d’Africa. Sull’esterno di destra ci sarà Efe Ambrose il quale con il Celtic sta maturando un pò di esperienza internazionale. Godfrey Oboabona e Kenneth Omeruo comporranno il pacchetto centrale arretrato mentre Elderson Echiejile sarà impiegato sulla fascia sinistra. A centrocampo John Mikel Obi è molto forte fisicamente e vanta una discreta esperienza in coppe europee. Se saprà crescere a livello di personalità, potrebbe essere l’uomo in grado di trascinare la Nigeria. Classe, intuito e forza fisica non mancano di certo a Ogenyi Onazi, giovane centrocampista di proprietà della Lazio: affronta in Brasile il primo Mondiale in carriera. Se riuscirà a trovare una continuità di rendimento e a reggere a livello temporamentale una manifestazione di questo livello, il torneo potrà rivelarsi per lui il trampolino di lancio per una brillante carriera. In avanti Victor Moses è una giovane ala ventitreenne del Liverpool. Da tenere d’occhio è il ventiseienne Emmanuel Emenike, gioca nel Fenerbache e in questa stagione ha realizzato 12 reti, ci si aspetta di vederlo emergere in questo torneo. Insieme a lui Ahmed Musa del CSKA Moscow. Ecco l’elenco dei convocati del C.t Stephen Keshi: Portieri: Vincent Enyeama (Lille , Francia), Austin Ejide (Hapoel Be’er Sheva, Israele), Daniel Akpeyi (Heartland), Chigozie Agbim (Gombe United) Difensori: Elderson Echiejile (Monaco, Francia), Efe Ambrose (Celtic, Scozia), Godfrey Oboabona (Rizespor, Turchia) , Azubuike Egwuekwe (Warri Wolves), Kenneth Omeruo (Middlesbrough, Inghilterra), Juwon Oshaniwa (FC Ashdod, Israele) Joseph Yobo (Norwich City, Inghilterra), Kunle Odunlami (Sunshine Stars) Centrocampisti: John Mikel Obi (Chelsea, Inghilterra), Ramon Azeez (Almeria, Spagna), Ogenyi Onazi (Lazio, Italia ), Joel Obi (Parma, Italia), Nnamdi Oduamadi (Varese, Italia), Ejike Uzoenyi (Enugu Rangers), Nosa Igiebor (Real Betis, Spagna), Domenica Mba (CA Bastia, Francia), Reuben Gabriel (Waasland – Beveren, Belgio), Michael Babatunde (Volyn Lutsk, Ucraina) Attaccanti: Ahmed Musa (CSKA Moscow, Russia), Shola Ameobi (Newcastle, Inghilterra), Emmanuel Emenike (Fenerbahçe, Turchia), Victor Obinna (Chievo Verona, Italia), Peter Odemwingie (Stoke City, Inghilterra), Michael Uchebo (Cercle Bruges, Belgio), Victor Moses (Liverpool, Inghilterra), Uche Nwofor (Heerenveen, Paesi Bassi). IRAN L’Iran, con l’arrivo in panchina dell’esperto Carlos Queiroz è stata riorganizzato e resa competitivo, tanto da arrivare prima nel gruppo A di qualificazione davanti alla più attrezzata Corea del Sud, battuta in casa nell’ultima gara di qualificazione. Mix di giovani ed esperti la squadra ha gli uomini migliori dalla cintola in sù mentre nel reparto arretrato emergono evidenti lacune. La Federazione Iraniana, di cui l’ex difensore del Messina Rezaei è responsabile del settore giovanile, ha scommesso sulla rinascita del C.t. portoghese Carlos Queiroz, reduce dalle esperienze non troppo felici con il Real Madrid e Portogallo. Carattere difficile, Queiroz è stato per anni il vice di Sir Alex Ferguson al Manchester United; il suo stile di gioco basato sul 4-2-3-1 è stato fino ad ora la carta vincente dell’Iran. In porta ci sarà Daniel Davari, giocatore che milita nella Serie B tedesca, oltre a lui Alireza Haghighi, Rahman Ahmadi e Sousha Makani Il pacchetto arretrato sarà composto da Steven Beitashour, Hossein Mahini e Pejman Montazeri comporranno il pacchetto centrale, Mehrdad Pooladi sarà il terzino sinistro. A centrocampo Javad Nekounam è sicuramente il giocatore più rappresentativo, dopo 6 stagione e 172 presenze con l’Osasuna è tornato in patria all’Esteghlal. Nelle qualificazioni mondiali è stato lui il vero trascinatore. l’Iran si affida al suo numero sei per stupire. In mediana insieme a lui Andranik Teymourian. Nel reparto offensivo occhio a Alireza Jahanbakhsh, nome da scrivere e soprattutto da imparare a leggere. Vent’anni, 183 centimetri, è un’ala destra naturale ma può essere impiegato su tutto il fronte d’attacco. Ha esordito lo scorso 15 ottobre in nazionale contro la Thailandia. Ashkan Dejagah era definito fino a qualche anno fa uno degli astri nascenti del calcio tedesco.Poi, però, dopo tutta la trafila nelle nazionali giovanili teutoniche, l’esplosione e la conseguente chiamata nella nazionale maggiore non sono arrivate, e allora ha deciso, nel febbraio 2012, di accettare la chiamata da parte dell’Iran. Ecco la lista dei convocati del C.t Carlos Queiroz : Portieri: Daniel Davari (Eintracht Braunschweig/Ger), Alireza Haghighi (Sporting Covilha/Por), Rahman Ahmadi (Sepahan Isfahan), Sousha Makani (Foolad Khuzestan); Difensori: Hosro Heidari (Esteghlal), Hossein Mahini (Persepolis), Steven Beitashour (Vancouver Whitecaps/Can), Pejman Montazeri (Umm Salal/Qat), Jalal Hosseini (Persepolis), Amir Hossein Sadeghi (Esteghlal), Mohammad Reza Khanzadeh (Zob Ahan), Ahmad Alenemeh (Naft), Hashem Beikzadeh (Esteghlal), Ehsan Hajsafi (Sepahan Isfahan), Mehrdad Pooladi (Persepolis); Centrocampisti: Javad Nekounam (Kuwait SC/Kuw), Andranik Teymourian (Esteghlal), Reza Haghighi (Persepolis), Ghasem Hadadifar (Zob Ahan Isfahan), Bakhtiar Rahmani (Foolad Khuzestan); Attaccanti: Ashkan Dejagah (Fulham/Ing), Masoud Shojaei (Las Palmas/Spa), Alireza Jahanbakhsh (Nec Nijmegen/Ola), Mohammad Reza Khalatbari (Persepolis), Mehdi Sharifi (Sepahan Isfahan), Reza Ghoochannejhad (Charlton/Ing), Karim Ansarifard (Tractor Tabriz), Sardar Azmoun (Rubin Kazan/Rus). BOSNIA HERZEGOVINA Cammino quasi perfetto quello effettuato dalla Bosnia Herzegovina nel gruppo G: 25 punti totali e primo posto in coabitazione con la Grecia frutto di 8 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta. Sono stati un rullo compressore capace di segnare 30 reti e di subirne soltanto 6. La rosa è composta da elementi di buon spessore abbinati ad un giusto livello di esperienza, è questa la caratteristica principale di una Bosnia la quale è stata capace di conquistare per la prima volta la partecipazione ad un Mondiale; e perchè no magari sognare un cammino da inattesa “outsider” in mezzo alle grandi potenze presenti al torneo. Tanta panchina in Turchia, poi l’approdo al timone della nazionale bosniaca nel 2010. Safet Susic, è il commissario tecnico capace di guidare i suoi fino alla storica qualificazione ad una fase finale dei Mondiali. Il suo curriculum da allenatore parla di Cannes e Al-Hilal. Oltre alle esperienze alla guida di Istanbulspor, Konyaspor, Ankaragucu, Rizespor e Ankaraspor. In porta ci sarà Asmir Begovic il quale vanta una buona dose di esperienza internazionale maturata in Premier Leagur. Con lui Jasmin Fejzić e Asmir Avdukic. In difesa Avdija Vrsajevic è un terzino destro molto veloce e all’occorrenza può fare anche l’ala destra. Ermin Bicakcic difensore dell’Hoffenheim vesta da poche partite la maglia della nazionale, classe 1990, può approfittare del Mondiale per farsi conoscere dagli osservatori presenti. Emir Spahic del Bayer Leverkusen e Sejad Salihovic ultimereranno il pacchetto arretrato. A centrocampo il romanista Miralem Pjanic, per cartà didentità e qualità tecniche, rappresenta la pedina di spicco in rapporto all’età e al talento; il centrocampista è il faro della Nazionale in grado di dettare i tempi della manovra e farsi trovare in zona gol, è reduce da una stagione da protagonista nella Roma, la Nazionale si attende molto da lui. In attacco nonostante il suo scarso impiego nel Manchester City Edin Dzeko è l’elemento più rappresentativo: è il terminale offensivo e la sua qualità unita ad una grande forza fisica è in grado di rendere competitivo il reparto avanzato; tecnicamente abile con entrambi i piedi abbina ha un grande senso del gol. Vedad Ibisevic è una punta forte fisicamente cn un buon senso del gol; è bravo con i piedi e si è specializzato nel segnare reti in acrobazia, ma anche gol da opportunista. Ecco la rosa del C.t Safet Susic: Portieri: Jasmin Fejzić (Aalen), Asmir Begovic (Stoke City), Asmir Avdukic (Borac Banja Luka) Difensori: Sead Kolasinac (Schalke), Ervin Zukanovic (Gent), Avdija Vrsajevic (Hajduk Split), Ermin Bicakcic (Braunschweig) Toni Sunjic (Zorya Lugansk) Ognjen Vranjes (Elazigspor) Mensur Mujdza (Friburgo), Emir Spahic (Leverkusen) Centrocampisti: Izet Hajrovic (Galatasaray), Sejad Salihovic (Hoffenheim), Haris Medunjanin (Maccabi Tel-Aviv), Senad Lulic (Lazio), Miralem Pjanic (Roma), Zvjezdan Misimovic (Dynamo Mosca), Edin Višća (Istanbul BB), Tino-Sven Susic (Hajduk Spalato), Muhamed Besic (Ferencvaros), Senijad Ibricic (Erciyesspor), Anel Hadzic (Sturm Graz) Attaccanti: Edin Dzeko (Manchester City), Vedad Ibisevic (Stoccarda),Edin Višća (Istanbul BB/TUR)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A Girone B Girone C Girone D Girone E Girone F Girone G Girone H

  • Serie A, squalificati 15 Giornata. Roma decimata contro la Juve

    Serie A, squalificati 15 Giornata. Roma decimata contro la Juve

    Problemi di formazione per la Roma in vista del big match della 15esima giornata contro la Juve. Luis Enrique infatti non potrà contare sull’apporto di tre pedine fondamentali come Juan, Gago e Bojan squalificati tutti per un turno dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel in seguito alle espulsioni che hanno rimediato domenica a Firenze lasciando la squadra giallorossa in 8 contro 11 contro i viola.

    Bojan | © Marco Luzzani/Getty Images

    Il tecnico spagnolo, al quale è stata rinnovata la fiducia, a tempo, dopo le due sconfitte consecutive e le deludenti prestazioni della sua squadra, ritroverà però Osvaldo dopo il turno “punitivo” per il pugno sferrato al compagno di squadra Lamela e con ogni probabilità si affiderà alla classe di capitan Francesco Totti, il grande escluso della partita di Firenze. Niente prova tv invece per Gabriel Heinze per la gomitata a Gamberini giudicata involontaria e che poteva aggravare ulteriormente la posizione della Roma. Con la Juve il difensore ex Manchester United, Real Madrid e Marsiglia ci sarà.

    Oltre ai tre giallorossi, sono altri 9 i calciatori appiedati per una giornata, in relazione al 15esimo turno di Serie A, dal giudice sportivo: si tratta del portiere del Cesena Francesco Antonioli, espulso in occasione di Juventus – Cesena, il difensore e il centrocampista dell’Udinese Damiano Ferronetti e Giampiero Pinzi, il primo espulso per doppio giallo dopo aver commesso il fallo da rigore su Milito e le seguenti proteste, il secondo, in diffida, per l’ammonizione rimediata nella stessa partita con l’Inter, il difensore del Genoa Kakhaber Kaladze, espulso nella gara contro il Milan, il difensore dell’Atalanta Stefano Lucchini, i centrocampisti di Palermo, Bologna e Lecce Giulio Migliaccio, Nico Pulzetti e Rodney Strasser e il capitano dell’Inter Javier Zanetti, alla sua prima espulsione in assoluto in campionato dopo 551 presenze in Serie A (la sola ed unica espulsione dell’argentino prima di sabato era stata rimediata in Coppa Italia). Infine un turno all’ex tecnico del Lecce Eusebio Di Francesco, espulso in occasione di Napoli – Lecce, e fresco di esonero.

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  • Fiorentina Roma, le pagelle. Super star Jo-Jo Jovetic!

    Fiorentina Roma, le pagelle. Super star Jo-Jo Jovetic!

    Brutta scoppola per la Roma di Luis Enrique che dopo la sconfitta rimediata contro l’Udinese va a sbattere contro un’ottima Fiorentina e un Super Jovetic, autopunendosi in maniera gratuita regalando la superiorità numerica agli avversari. Passi il fallo di Juan, ma il fallo di Gago a centrocampo con l’argentino già ammonito rasenta la stupidità, e anche l’ingenuità con cui Bojan salva sulla linea parando come un portiere di ruolo farà molto discutere, ragionando in vista della delicatissima sfida in programma nel prossimo turno contro la Juventus. Splendida invece la Fiorentina ridisegnata dal nuovo tecnico Delio Rossi che sceglie un modulo  a due punte, con il ritorno di entrambe le punte Gilardino e Jovetic con quest’ultimo apparso a livelli stratosferici. Funziona ancora una volta la linea verde di Corvino che ha scoperto un altro giocatore interessantissimo classe 93, preso dal Partizan Belgrado, il serbo Nastasic, che non fa assolutamente rimpiangere l’indisponibile Natali al centro della difesa.

    Stevan Jovetic e Alessandro Gamberini | ©Claudio Villa/Getty Images

    Le pagelle di Fiorentina Roma

    Pagelle Fiorentina

    Nastasic 6,5 Sentiremo ancora a lungo parlare di lui. È un classe 93, ma non gli manca l’esperienza per reggere l’impatto con il nostro calcio. Schierato al fianco di Gamberini dopo il debutto in coppa Italia è pronto per la prima da titolare in serie A dimostrando di avere tutte le caratteristiche del buon difensore centrale. Sfiora anche il gol nel finale trovando solo la parata perfetta di Bojan.

    Gamberini 7 Quando vede la Roma vede rosso, e sceglie nei capitolini la sua vittima preferita per fare gol. Statistiche alla mano realizza il suo terzo gol consecutivo alla Roma, portando i suoi sul punteggio di 2 a 0 congelando la partita. Ottima prova anche in fase difensiva, dove praticamente non concede nulla agli attaccanti di Luis Enrique.

    Jovetic 7,5 E’ la sua annata e dopo aver passato la scorsa stagione ai box per l’infortunio al crociato, vuole dimostrare a tutti di essere tornato ai suoi livelli e anche più in alto. Nella sua miglior stagione aveva realizzato 6 gol, con quello messo a segno oggi eguaglia il suo record personale e si candida a diventare il nuovo bomber viola in attesa del miglio Gilardino. Si guadagna il rigore e lo batte con una freddezza da killer, inventando assist e  magie per i compagni che deliziano gli occhi di tutti i tifosi amanti del bel calcio.

    Montolivo 6,5 Si sente il suo nome solo in merito alla scadenza contrattuale, e al prossimo club nel quale giocherà, ma troppo spesso ci si dimentica di quanto possa essere importante avere un giocatore come lui in mezzo al campo. Cuce il gioco e detta i tempo della manovra viola, il tutto con un’eleganza da grande campione.

    Pagelle Roma

    Juan 5 Su di lui c’era tutta la responsabilità della retroguardia giallorossa, perché dopo l’infortunio di Burdisso e Kjaer era necessario ritrovare il vero Juan. C’è molta strada da fare, visto l’intervento scomposto su Jovetic che regala il rigore ai viola e gli costa l’espulsione nei primi minuti di gioco.

    Gago 4 Partita di sacrificio per il mediano argentino che deve rincorrere troppo spesso i velocissimi esterni viola. Si fa ammonire nella ripresa per un brutto intervento su Beherami protestando inutilmente, poi alla mezz’ora inspiegabilmente spegne il cervello, stendendo in corsa da dietro Jovetic a centrocampo regalandosi gli spogliatoi in anticipo e mettendo ulteriormente nei guai i suoi compagni.

    Bojan 4 Decisamente lontano anni luce dal giocatore fenomenale che avevamo ammirato al Barcellona. Ancora non perfettamente ambientato al nostro calcio non gli riesce praticamente nulla in una partita che lo vede protagonista solo da “portiere” quando mura sulla linea una conclusione di Nastasic regalando il secondo rigore ai viola e finendo la partita anzitempo.

    De Rossi 6 Unico vero gladiatore romano, gioca una partita di grinta, fatica e sudore chiudendo dove può e adattandosi a fare il difensore centrale come gli chiede il suo tecnico. Le sirene inglesi o spagnole in merito al rinnovo del contratto non sembrano disturbarlo affatto. Professionista e calciatore esemplare.

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  • Roma – Lecce 2-1, le pagelle. Brilla il centrocampo romanista

    Roma – Lecce 2-1, le pagelle. Brilla il centrocampo romanista

    La Roma gioca una partita strepitosa: ritmi sempre alti, possesso di grande qualità, costante movimento senza palla unito a disciplina tattica, concentrazione e cattiveria agonistica. Il risultato sconta la imbarazzante imprecisione sotto porta degli attaccanti. La nota negativa è il gol subito al primo pericolo e le occasioni o quasi-occasioni concesse nel finale in sporadici momenti di puro sbandamento. Il Lecce fa davvero poco: è bravo a rimanere sempre in partita, ma ciò accade più per demerito dei giallorossi. La squadra di Di Francesco non riesce a mordere le caviglie degli avversari e non sa proporre ripartenze organizzate.

    Roma | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    PAGELLE ROMA

    Stekelenburg 6 Inoperoso.

    Rosi 6 Partita senza grandi squilli offensivi, ma comunque giocata su buoni livelli di concentrazione.

    Kjaer 5,5 Anticipa sempre l’attaccante con interventi puliti e regna sul gioco aereo, ma si perde Bertolacci sul gol leccese e dopo rischia di far capitolare la squadra con qualche incertezza di troppo.

    Heinze 6 Match senza sbavature fatto di attenzione e concretezza. Sul gol forse poteva aiutare Kjaer.

    Taddei 7 Grande prestazione da terzino per il brasiliano. Nel primo tempo spinge come un treno regalando un assist al bacio sfruttato da Pjanic per l’1-0. Nella ripresa dimostra di stare bene fisicamente e continua la fase offensiva di qualità senza scordare quella difensiva.

    Gago 7,5 E’ una diga. Fa il mediano dai piedi buonissimi segnando un bel gol con un tiro da fuori.

    De Rossi 7,5 Gioca una partita immensa di intensità e concentrazione. Sradica tanti palloni dai piedi degli avversari e gestisce il possesso con grande qualità e visione di gioco.

    Pjanic 7,5 Completa la grande prestazione del centrocampo romanista. Il suo ottimo palleggio impone alti ritmi di circolazione della palla ad un tasso di precisione invidiabile. Segna con un puntuale inserimento in area. Nel secondo tempo cala un pochino, ma la prestazione rimane da incorniciare.

    Lamela 6,5 Accarezza la palla con sapienza e scatta con grande rapidità. E’ nel vivo del gioco e sforna un assist e palle filtranti sempre potenzialmente decisive. Macchia la prestazione col gol fallito solo davanti ad Julio Sergio.

    Bojan 4,5 Gioca una partita di alto livello sotto il profilo dei movimenti, della corsa e della partecipazione attiva e di qualità alle manovre della squadra. Il problema è che fallisce almeno tre colossali occasioni da rete che tengono il Lecce sempre in partita.

    Osvaldo 6 E’ il più in ombra dei giallorossi: un pò impacciato e impreciso quando in due occasioni non fa il bomber. Ma la strepitosa rovesciata che insacca in rete valeva il prezzo del biglietto. Peccato che l’errore della terna cancelli un gesto tecnico stupendo. Totti 6 (dal 23′ s.t.) A sorpresa entra solo nel finale regalando qualche pezzo di alta classe.

    Luis Enrique 6,5 La sua Roma convince tantissimo in fase offensiva dove si vede concretamente l’ottimo lavoro svolto. La difensiva rimane ad oggi il problema. Sempre gli stessi errori con le stesse dinamiche. Forse bisognerà arretrare la posizione dei terzini e sistemare i meccanismi difensivi per evitare di buttare via partite dominate con autorità come questa.

    PAGELLE LECCE

    Julio Sergio 6 L’evidente indecisione sul gol di Gago è cancellata da almeno altre quattro parate decisive. All’emozionante ritorno all’Olipico è aiutato dalla giornata nera di Bojan e Osvaldo in fase realizzativa.

    Oddo 4,5 Si fa saltare in lungo e in largo da Taddei e Lamela. E’ l’anello debole della difesa salentina nonostante la grande esperienza. Brivio (dal 40′ p.t.) 6 Entra al posto dell’infortunato Carrozzieri: non spinge praticamente mai sulla fascia, ma almeno non cade in distrazioni difensive.

    Esposito 4,5 Si perde spesso l’avversario in area concedendogli facili occasioni. Non è facile giocare 90′ minuti in difesa, ma non per questo può mancare la concentrazione per lunghi tratti della partita.

    Tomovic 4,5 Il serbo fa il paio col compagno centrale di difesa, un reparto che sconta probabilmente la giovane età.

    Grossmuller 5 Dovrebbe sostituire Giacomazzi, ma dell’uruguayano non si vede nulla. Manca la grinta e la qualità per dare respiro alla difesa sotto attacco.

    Strasser 5 Il centrocampo del Lecce non aggredisce gli avversari pressandoli alti e questo dipende anche dalla sua giornata no che gli toglie il consueto dinamismo e la facilità di corsa.

    Cuadrado 6,5 E’ uno dei pochi ad essere pimpante. Praticamente da solo rischia di far prendere un incredibile punto al Lecce con due tiri velenosi che sfilano fuori. La sua spinta sarebbe costante se i compagni lo mettessero in condizione di attaccare gli spazi come riesce a fare alla grande nelle poche chance avute.

    Bertolacci 7 Il giovane romano gioca un’ottima partita fatta di una corsa quasi solitaria per fare pressing e coronata da un pregevole gol che rimette in careggiata il Lecce.

    Olivera 4,5 Dovrebbe essere il leader per esperienza e tasso tecnico, ma non si illumina mai. Riceve poche palle buone e quelle che ha le spreca malamente. Non è mai nel vivo del gioco e non riesce a guidare il pressing offensivo oppure a dare qualità alla giocata d’attacco.

    Corvia 5,5 Può fare davvero poco da unica punta senza una squadra che lo sorregga. Non riceve mai palle giocabili ed è abbandonato lì su al suo destino.

    Di Francesco 4 Non riesce a dare al Lecce la mentalità e la preparazione giusta per la partita. La sua è una squadra rinunciataria e senza mordente. Paga l’inesperienza dei suoi ragazzi, ma non riesce a coagulare le energie dei giovani in un gioco di grande organizzazione difensiva e ripartenza veloce. Almeno stasera non c’è un’impronta di gioco nel Lecce.

  • Roma-Milan, le pagelle. Aquilani-Ibra duetto d’autore

    Roma-Milan, le pagelle. Aquilani-Ibra duetto d’autore

    Burdisso 6,5: ha il merito di siglare il gol del momentaneo pareggio rimediando così all’errore di marcatura su Ibra nel primo gol milanista, prova ad arginare le sortite offensive degli avanti rossoneri e ci riesce, da rivedere sui calci da fermo. Pizarro 7: come Giovanni Battista ieri sera predica nel deserto, prende per mano la squadra e cerca di portarla ad un risultato positivo, ma non è coadiuvato a dovere e il suo lavoro si perde tra le maglie del centrocampo ospite Gago 5: don Fabio Capello l’aveva fortemente voluto al Real e a tratti se ne capisce il perchè, ma da un giocatore con la sua levatura tecnica ci si aspetta molto ma molto di più, contrastato bene non si rende mai pericoloso, da rivedere. Bojan 6,5: i suoi primi mesi nella capitale non sono entusiasmanti, il piccoletto ci prova e arriva anche al gol che riaccende però troppo tardi le speranze giallorosse. Osvaldo 5: abulico e senza verve, l’unica occasione buona gli arriva su calcio d’angolo lui è pronto ad intervenire sul cross e Abbiati è pronto a compiere il miracolo dopo di che più nulla per tutta la gara, non si capisce perchè Borriello sia rimasto a guardare contro la sua ex squadra Roma (4-3-1-2): Stekelenburg 5,5; Cassetti 5,5, Burdisso 6,5, Juan 5 (26′ st Heinze 5,5), J.Angel 6,5; Pizarro 7, De Rossi 6, Gago 5 (18′ st Lamela 6,5); Pjanic 6,5; Borini 6 (38′ Bojan 6,5), Osvaldo 5. A disp.: Curci, Heinze, Perrotta, Greco, Borriello.

    Zlatan Ibrahimovic| © Paolo Bruno/Getty Images
    Abbiati 7,5: è tornato il giocatore eccezionale che tutti conosciamo, incolpevole su entrambe le reti giallorosse, compie dei veri e propri miracoli su più di un tentativo degli attaccanti giallorossi, specie nell’azione che porta al secondo gol, mura Lamela ma nulla può su Bojan lasciato colpevolmente solo. Nesta 7: vince il suo personalissimo derby contro i cugini romanisti, lui laziale di nascita e tifoso degli aquilotti, sarà strafelice di aver battuto gli “odiati” giallorossi, siglando per giunta un gol. Macchia la sua prestazione con un unico errore sul gol di Bojan, concede all’ex catalano troppo spazio e non proteggendo il proprio portiere sulla corta respinta, ma mancano pochi minuti alla fine e ci può stare. Aquilani 7,5: di solito un romano, ex romanista che torna all’Olimpico dovrebbe soffrire di sindrome da rientro, non è così per lui, quando si trova davanti alla sua ex squadra si scatena e regala prestazioni di alta qualità, fornisce due assist al bacio ad Ibra ed è presente su ogni azione pericolosa della sua squadra, rigenerato. Ibrahimovic 7,5: nonostante i due gol non una prestazione eccelsa, anzi quasi nella norma per uno come lui che ci ha abituato a cose fantasmagoriche, ma se la normalità sono due gol ben venga l’essere normali. Robinho 5,5: troppo poco incisivo, quasi invisibile e avulso dalla manovra a dire il vero non entusiasmante dei suoi, ma lui non si da molto da fare, Cassano che gli subentra sembra essere molto più in palla. Milan (4-3-1-2): Abbiati 7,5; Abate 6,5, Nesta 7, T.Silva 6,5, Zambrotta 5; Aquilani 7,5, Van Bommel 5, Nocerino 5,5 (43′ st Ambrosini sv); Boateng 5 (21′ st Emanuelson 6); Ibrahimovic 7,5, Robinho 5,5 (28′ st Cassano 7). A disp.: Amelia, Taiwo, Yepes, Bonera, Ambrosini.

  • Luis Enrique fa le prove per l’Inter

    Luis Enrique fa le prove per l’Inter

    Tutti a cena insieme, per invito del capitano e la volontà di far gruppo per mantenere viva la concentrazione su un’annata cominciata come peggio non poteva, questa la situazione in casa Roma dopo la sconfitta casalinga contro il Cagliari all’esordio in campionato. Tutti uniti sotto il progetto barçelonista del nuovo mentore Luis Enrique, che dopo aver avuto qualche screzio con il pupone ha capito che in terra capitolina uno come Totti è sempre meglio averlo al proprio fianco piuttosto che contro. Sancita questa santa alleanza almeno per il momento la panchina del neo tecnico sembra essere saldamente incollata al terreno dell’Olimpico, certo che dopo una degna campagna acquisti, i dirigenti si aspettano sicuramente qualcosa di più, ma hanno piena fiducia nel progetto e lo difendono a spada tratta. Risultati che dovranno venire già dal prossimo turno, nella delicatissima sfida in trasferta a Milano in casa dell’Inter, delicata per la situazione dei giallorossi, ma anche per quella dei nerazzurri.

    Luis Enrique © Andreas Solaro/Getty Images
    In previsione del match di sabato sera il tecnico spagnolo ha in mente numerosi cambiamenti di formazione, a partire dal reparto arretrato, dove escluso Juan, uscito anzitempo dall’allenamento per un problema al ginocchio, ci dovrebbero essere alcune novità come l’inserimento del recuperato Cicinho al posto di Rosi e quello di Kjaer. A centrocampo il cileno Pizarro pare favorito su Gago nel ruolo di regista, con De Rossi e Pjanic a completare il reparto. Ma la vera rivoluzione sarà in attacco dove Bojan e Osvaldo dovrebbero far spazio a Borriello e Borini, al fianco dell’ inamovibile, Totti.

  • Roma Kjaer Gago e Pjanic adesso tocca a Luis Enrique

    Roma Kjaer Gago e Pjanic adesso tocca a Luis Enrique

    Il mercato giallorosso è decollato nelle ultime 24 ore consegnando a Luis Enrique un organico di tutto rispetto tenendo fede all’input iniziale dettato dagli americani. La nuova Roma non parte infatti da un progetto estemporaneo come nel recente passato passando da acquisti spesso incomprensibili (Adriano, Baptista) ad una gestione oculata e con un suo filo conduttore: squadra giovane, brillante e che giochi bene a calcio.

    ©Andreas Solaro/Getty Images
    Il progetto è ambizioso e se i tifosi giallorossi daranno tempo al tecnico asturiano di far capire la sua idea di gioco e alla società di rivoluzionare un antico modo di concepire il calcio si toglieranno grosse soddisfazioni. Tornando all’organico ma ancora forse qualcosa in difesa sopratutto sugli esterni anche se sulla destra potrebbe stupire Cicinho finalmente a suo agio con un tecnico che predilige il possesso palla. Kjaer, Juan, Burdisso ed Heinze garantiscono esperienza e qualità in mezzo. Il pezzo forte della nuova Roma sarà senza ombra di dubbio il centrocampo. Gago può rivelarsi per i capitolini quello che Sneijder fu per l’Inter di Mourinho, l’argentino è un top player e la sua presenza non può che fare bene a De Rossi (adesso deve rinnovare). Non è da sottovalutare nemmeno l’acquisto di Pjanic un ragazzino si ma con tre anni di Champions League alle spalle e tutte le caratteristiche per far male ed imporsi in Italia. Il suo acquisto potrà far ambientare meno velocemente Lamela il colpo del mercato per costi d’operazione e aspettative. In avanti con il solo campionato da disputare ci sono forse troppi “galli” Bojan e Totti dovranno giocare sempre o quasi, poi Borriello, Osvaldo e Borini potranno esser delle valide alternative. se bisogna far un appunto alla nuova Roma e a Sabatini è la rosa troppo ampia per un solo impegno importante e la gestione dei capitoli Totti e Borriello, ma da giovani si sa si può sbagliare. La pagelle del calciomercato: Roma voto 7 La probabile formazione della Roma 2011-2012

  • Arrivano Gago e Borini, adesso è Roma Super

    Arrivano Gago e Borini, adesso è Roma Super

    Se il titolo di reggina di mercato va al Napoli le ultime 24 ore sono a completo appannaggio di Walter Sabatini e della sua Roma. Ai colpi chiusi nella notte di Kjaer e Pjanic si sono aggiunti nel rush finale quelli di Fernando Gago e Matteo Borini.

    © Denis Doyle/Getty Images
    L’argentino del Real Madrid nelle ultime ore era stato vicino al Palermo disposto a prenderlo a titolo definitivo ma il giocatore ha declinato la destinazione scegliendo la Roma nonostante il club giallorosso non andasse oltre il prestito. Con Gago e Pjanic il centrocampo della Roma acquista nuova qualità candidandosi ad esser uno dei più interessanti di tutta la serie A. Nonostante la non partenza di Borriello (aspettiamo le 19) arriva anche Matteo Borini. Il giovane Under 21 acquistato solo questa estate dal Parma dopo una prolifica parentesi inglese andrà a rinforzare l’attacco giallorosso sugli esterni proprio come richiesto da Luis Enrique che adesso non può davvero sbagliare. Borini arriva in prestito oneroso di 1,5 milioni di euro e diritto di riscatto fissato a 7 da esercitare nella prossima stagione

  • Fernando Gago al Palermo, che colpaccio di Zamparini

    Fernando Gago al Palermo, che colpaccio di Zamparini

    Zamparini aveva qualcosa da farsi perdonare dai suoi tifosi e per farlo ha pescato dal cilindro un colpaccio riuscendo a convincere il Real Madrid a cedere Fernando Gago.

    ©Shaun Botterill/Getty Images
    Il centrocampista argentino chiuso a Madrid dalle scelte di Mourinho era da tempo sul mercato alla ricerca di una destinazione allettante che gli desse nuova luce anche per la riconquista della nazionale. Su Gago c’era il Tottenham e la Roma ma alla fine a spuntarla è stata il Palermo trovando l’accordo lampo con il Real Madrid. L’ufficialità dovrebbe arrivare domattina mentre questa notte i dirigenti rosanero la useranno per risolvere gli ultimi dettagli con il giocatore. La notizia del giorno in casa Palermo è il possibile e clamoroso esonero di Pioli con Zamparini e Sogliano in pressing su Delio Rossi.

  • Da Kaka a Canales, la lista degli epurati di Mourinho

    Da Kaka a Canales, la lista degli epurati di Mourinho

    Al suo secondo anno in nerazzurro Josè Mourinho chiese un rinforzo per reparto per vincere la Champions League, Moratti lo accontentò con Lucio, Sneijder e Milito e come andò a finire lo ricordiamo tutti. La stampa spagnola oggi pubblica la lunga lista dei giocatori che lo Special One vuole mandar via da Madrid per la prossima stagione ancor prima di pensare a quelli in entrata.

    La lista “degli epurati” potrebbe nascondere colpi interessanti per il calcio italiano e come dimostrano le “nuove primavere” di Cambiasso e Sneijder in nerazzurro, Robben al Bayern Monaco e Van der Vaart al Tottenham pescare dai galattici può esser davvero conveniente.

    Il primo nome della lista è quello di Kaka, il brasiliano attraverso Bosco Leite, padre procuratore, inizia a sondare il mercato alla ricerca di una sistemazione appetibile. Milan e Chelsea per ragione affettive sono le prime scelte ma per l’ex Pallone d’Oro pare si siano mosse dalla Russia alla Turchia, ovviamente c’è sempre il City tra le mine vaganti mentre in Italia sembra ormai remota l’opzione Inter, potrebbe decollare invece il discorso con la Juve.

    Oltre al brasiliano nomi interessanti sono quelli dei giovani Pedro Leon e Canales acquistati in estate a suon di milioni e messi all’indice dal tecnico portoghese. Il centrocampista ex Getafe in estate fu seguito dal Milan e proprio a San Siro si mise in luce segnando il gol del pari nei minuti di recupero. Il giovane Canales è considerato un craque e il Real potrebbe cederlo in prestito per farlo sbocciare definitivamente, potrebbe esser un opzione interessante per tante italiane di media classifica.

    Per il centrocampo c’è da segnalare ancora Gago e Lassana Diarra, per la difesa Garay. Discorso a parte è quello di Karim Benzema rinato proprio quando Mou lo ha messo in discussione con Adebayor, è giovane ed ha qualità ma il Real non lo svende.