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  • Rosberg in pole in Bahrain, Vettel 2° precede Alonso

    Rosberg in pole in Bahrain, Vettel 2° precede Alonso

    Nico Rosberg ha ottenuto la pole position del Gran Premio del Bahrain, quarto appuntamento del Mondiale 2013 di Formula 1.  (altro…)

  • Raikkonen davanti nelle prime libere in Bahrain. Bene le Ferrari

    Raikkonen davanti nelle prime libere in Bahrain. Bene le Ferrari

    Kimi Raikkonen è stato il pilota più veloce al termine della prima sessione di prove libere svoltasi sul circuito di Sakhir che domenica ospiterà la nona edizione del Gran Premio del Bahrain. Il pilota finlandese ha fermato il cronometro sul tempo di 1:34.154 rispondendo così alle due Ferrari che nella sessione del mattino si erano imposte grazie al primo e al secondo tempo di Massa e Alonso, effettuando un tempo di circa tre decimi più veloci rispetto ai due alfieri di Maranello.

    Kimi Raikkonen
    Kimi Raikkonen © Tom Gandolfini/Getty Images

    Raikkonen ha preceduto le due Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel, entrambe velocissime e staccate di un soffio dalla E21 del finlandese. L’australiano paga soltanto 30 millesimi mentre il tedesco poco più di un decimo, ma come sempre le due vetture di Milton Keynes sembrano essere messe bene soprattutto sul passo gara. Cosa che non sembra mancare neanche alla Ferrari che nel pomeriggio hanno un pò peggiorato la loro prestazione terminando rispettivamente in quarta e sesta posizione con Fernando Alonso e Felipe Massa.  Questo il verdetto di queste prime libere che hanno messo in mostra come Ferrari soprattutto, ma anche Red Bull e Lotus con Raikkonen abbiano un passo decisamente superiore rispetto agli altri il che fa presagire ad una lotta in qualifica e gara ristretta a questi cinque piloti che sono molto vicini in termini prestazionali. Con l’incognita Force India che con Paul Di Resta è riuscita a piazzarsi tra le due Rosse in quinta posizione a dimostrazione di come su questo tracciato le differenze siano pressochè minime.

    A seguire troviamo Romain Grosjean che ha chiuso in sesta posizione la sua giornata di prove. Il francese ha potuto usufruire del nuovo telaio portato appositamente per la sua E21 per questa gara da Enstone e il suo distacco dal compagno di squadra in vetta è racchiuso sotto il mezzo secondo. Attardate invece le due Mercedes che troviamo ai margini della top-ten con l’ottavo tempo di Nico Rosberg e il decimo di Lewis Hamilton. In particolare il pilota anglo-caraibico si è trovato molto in difficoltà con la gestione degli pneumatici che ancora una volta hanno mostrato un forte degrado, mentre il tedesco ha saputo difendersi meglio del compagno di team chiudendo in seconda posizione la prima parte di libere. Male ancora una volta le McLaren, ancora una volta fuori dalla top-ten in 11esima e 13esima posizione con Button e Perez e le prime vetture ad avere oltre un secondo di ritardo dalla vetta. Il sesto tempo dell’inglese nella sessione mattutina aveva illuso gli uomini di Woking che invece nel turno pomeridiano sono tornate a navigare a centro gruppo.

  • Alonso trionfa in Cina. Raikkonen e Hamilton a podio

    Alonso trionfa in Cina. Raikkonen e Hamilton a podio

    Fernando Alonso ha vinto la decima edizione del Gran Premio della Cina sul circuito di Shangai valevole per il terzo appuntamento del Mondiale 2013 di Formula 1. Lo spagnolo ha impiegato tre gare per ottenere il primo successo del 2013, riportando la Ferrari al successo dopo circa nove mesi, da un successo che mancava dal Gran Premio di Germania sul circuito di Hockenheim corso lo scorso luglio, ma quì in Cina è stato autore di una gara e una strategia veramente perfetta che gli hanno consentito di riscattare il disastroso GP della Malesia in cui aveva raccolto zero punti conquistando la vittoria numero 31 della carriera raggiungendo nella classifica di tutti i tempi un grande della Formula 1 come Nigel Mansell.

    L’asturiano ha messo le cose in chiaro sin dalla partenza scavalcando un incerto Raikkonen, rimasto piantato sulla propria casella e portando l’attacco al rivale di sempre Lewis Hamilton, che dopo pochi giri di gara è stato costretto a cedergli la posizione per un evidente calo dei suoi pneumatici Pirelli a mescola morbida. Ed è proprio questo il dato che fa impressione perchè Alonso ha martellato tempi inarrivabili per gli avversari dal primo all’ultimo giro e nonostante questo gli pneumatici non hanno mostrato segni di cedimento a dimostrazione di una Ferrari davvero ben bilanciata delicata sulle coperture mentre gli altri hanno pensato di risparmiare la gomma a discapito della prestazione. Con questa dimostrazione di forza il due volte campione del mondo ha dovuto soltanto gestire al meglio, senza neanche troppi problemi, il finale di gara per arrivare in solitaria al traguardo riavvicinandosi nuovamente alla vetta della classifica riaprendo il Mondiale.

    Fernando Alonso
    Fernando Alonso © Clive Mason/Getty Images

    Alle spalle dello spagnolo con un distacco abbondante hanno chiuso Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton che nonostante un ottimo risultato non sono mai stati in grado di impensierire seriamente la Ferrari numero 3. Il finlandese si è comunque difeso benissimo perchè dopo una partenza disastrosa che lo ha relegato dalla seconda alla quarta posizone alle spalle delle due Ferrari è stato abile a rimontare nonostante il danneggiamento dell’ala e del muso anteriore in un contatto con la McLaren di Perez durantte il valzer dei pit-stop. L’anglo-caraibicopuò recriminare per non aver saputo sfruttare al meglio la pole position ottenuta nelle qualifiche ma ha saputo limitare i danni con una Mercedes che ha mostrato ancora qualche problema nella gestione delle gomme. Per l’ex-pilota della McLaren anche qualche brivido finale dovuto alla grande rimonta di Sebastian Vettel che gli è arrivato vicinissimo grazie ad una strategia di gomme decisamente diversa, ma ciò non è servito a togliergli la soddisfazione del secondo podio consecutivo.

    Proprio Vettel non è incappato nella sua migliore giornata e ha sofferto tantissimo il Gran Premio cinese. Il tedesco ha provato a sovvertire il pronostico con una strategia diversa rispetto ai primi sette delle qualifiche ma ciò non è servito  a fargli agguantare per lo meno il podio che comunque è stato ad un passo fino all’ultima curva. E’ di consolazione il fatto di aver mantenuto la vetta solitaria della classifica del campionato ma la scarsa prestazione della RB9 deve cominciare a far riflettere il team anglo-austriaco perchè oggi si è dimostrata nettamente inferiore alle avversarie. A dimostrazione della non competitività della Red Bull il pessimo week-end del compagno di squadra Mark Webber, penalizzato prima dai commissari di gara che lo hanno retrocesso in ultima posizione dopo le qualifiche per essere rimasto senza benzina, e poi dai suoi meccanici che nel secondo cambio gomme si sono dimenticati di avvitargli il dado della ruota posteriore destra con conseguente ritiro e un brutto zero in classifica.

    Quinta posizione per Jenson Button, che ancora una volta ha salvato la faccia alla McLaren con una bella prestazione coronato con il quinto posto. Il pilota inglese ha nascosto ancora una volta le lacune tecniche di una Mp4-28 nata malissimo, oggi in versione B grazie agli aggiornamenti portati da Woking per questo week-end, con una strategia di gara veramente ottima che gli ha consentito di effettuare soltanto due soste e battagliare con i primi e alla fine il quinto posto finale è il giusto riconoscimento per la prestazione del campione del mondo 2009. Non si può dire altrettanto per il compagno di squadra Sergio Perez, ancora una volta anonimo e fuori dalla top-ten ad oltre un minuto dalla vetta.

    Gara sottotono invece per Felipe Massa che dopo una partenza fulmine aveva fatto sperare in un prosieguo di gara abbastanza incoraggiante. Dopo il primo pit-stop il brasiliano si è perso restando invischiato nella lotta per le posizioni di centro gruppo senza riuscire a replicare i tempi della prima metà di gara. Mentre si è tolto una bella soddisfazione Daniel Ricciardo che ha confermato con la Toro Rosso la settima posizione delle qualifiche chiudendo davanti alla Force India di Paul Di Resta e un sempre più deludente Romain Grosjean che non è andato oltre la nona posizione. Decimo posto per Nico Hulkenberg, anche lui autore di una bella gara condizionata dagli errori dei propri tecnici durante i pit-stop che lo hanno costretto a restare ai box più tempo del normale. Disastrosa la gara del compagno di squadra Esteban Gutierrez che ha speronato la Force India di Adrian Sutil ponendo fine alla gara di entrambi, cosi come per Nico Rosberg che per la seconda gara consecutiva è stato costretto al ritiro per problemi di affidabilità della W04.

    Il risultato finale di gara è stato per qualche minuto sub-judice poichè i commissari di gara hanno messo sotto la lente d’ingrandimento il comportamento di alcuni piloti che hanno utilizzato il DRS sotto regime di bandiere gialle. Tra questi c’erano Sebastian Vettel, Jenson Button, Mark Webber, Kimi Raikkonen e Romain Grosjean che tuttavia dopo essere stati ascoltati non hanno subito nessuna penalità e quindi il risultato finale di gara è stato confermato.

  • In Cina Hamilton sorprende tutti. Alonso terzo dietro Raikkonen

    In Cina Hamilton sorprende tutti. Alonso terzo dietro Raikkonen

    Il ruggito di Lewis Hamilton: nelle qualifiche del Gp della Cina il pilota inglese della Mercedes ottiene la sua prima pole con la scuderia tedesca, fermando il cronometro sull’1:34.484. Secondo sulla griglia di partenza c’è Kimi Raikkonen col tempo di 1:34.761, che ha la meglio per una manciata di decimi su Fernando Alonso, che partirà dunque in seconda fila affianco ad un altro pilota Mercedes, Nico Rosberg. Quinto partirà Massa, dietro di lui Romain Grosjean e in settima posizione scatterà un ottimo Daniel Ricciardo con la Toro Rosso. Ottavo tempo per Jenson Button su McLaren e Vettel, che non è sceso in pista durante la Q3 per risparmiare un treno di gomme morbide in vista della gara, partirà in nona posizione in una giornata dove le Red Bull hanno deluso e raccolto pochissimo, poichè anche il compagno Mark Webber naviga nelle retrovie: l’australiano, che inizialmente aveva ottenuto il quattordicesimo tempo, partirà in ultima posizione per la mancanza del quantitativo minimo di benzina e l’aria che si respira in casa Red Bull si fa sempre più pesante, con i due piloti che dopo le vicende di Sepang che li ha visti protagonisti, nonostante le scuse di facciata di Seb, faticano a parlarsi.

    Lewis Hamilton
    Lewis Hamilton © PETER PARKS/AFP/Getty Images

    A Shanghai le Mercedes si confermano veloci, così come era successo l’anno scorso con la prima fila conquistata da Rosberg e Schumacher, sorprendendo le Ferrari che nelle libere del venerdì avevano mostrato una certa superiorità soprattutto sul passo di gara. Fernando Alonso, che ha ottenuto il terzo tempo, è sembrato leggermente deluso dall’andamento delle qualifiche in quanto il potenziale espresso dalla F138 aveva fatto ben sperare in ottica pole position. Per lo spagnolo una piccola consolazione, quello di aver terminato una qualifica davanti al suo compagno di squadra Massa per la prima volta in stagione, con il brasiliano quinto a pochi decimi dai piloti di testa. Sempre in difficoltà le McLaren, che non vanno oltre l’ottavo posto di Button e il dodicesimo di Perez: il messicano finora è stato molto deludente, e il fatto di avere una macchina non competitiva come negli anni precedenti non può essere una scusante. Al contrario l’inglese, che si sta difendendo bene nonostante le difficoltà della monoposto, è sempre tra i più positivi sia in qualifica che in gara. Da sottolineare la grande qualifica di Daniel Ricciardo che piazza la sua Toro Rosso al settimo posto in griglia,

    Le qualifiche sul circuito cinese sono state condizionate dalle strategie in ottica gara, soprattutto sul risparmio degli pneumatici che su questo tracciato richiedono uno sforzo notevole, il che significa un maggiore grado di usura: le gomme morbide infatti, a detta di molti piloti, cominciano a creare problemi già dopo il primo giro, ed è per questo che Sebastian Vettel e Nico Hulkenberg nella Q3 hanno preferito sacrificare il loro giro di qualifica per partire con gomme dure che dovrebbero garantire una maggiore durata. Button invece ha stabilito il suo crono nell’ultima qualifica con le medesime gomme ma girando con un tempo altissimo (2:05.673).

  • Vettel vince a Sepang davanti a Webber. Alonso out

    Vettel vince a Sepang davanti a Webber. Alonso out

    Sebastian Vettel ha vinto un entusiasmante Gran Premio della Malesia, secondo appuntamento della stagione di Formula 1. Sul circuito di Sepang è andata in scena una gara spettacolare e ricca di sorpassi e colpi di scena, con il tedesco della Red Bull che ha conquistato la prima vittoria della stagione imponendosi di forza sul compagno di squadra Mark Webber al quale negli ultimi giri di gara ha effettuato un sorpasso da campione, percorrendo praticamente un intermedio affiancatogli ruota a ruota dopo essere andato quasi a toccare il muretto del rettilineo principale rischiando tantissimo di porre fine nel peggiore dei modi la gara di entrambi. Vettel ha avuto il grande merito di avere una fame fuori dal comune e di aver voluto a tutti i costi la vittoria, andando contro gli ordini di scuderia e non importa se questo gli è costato i richiami del suo box.

    Dal canto suo l’australiano, che grazie ad una ottima strategia stava conducendo la gara fino a pochi giri dal termine, è rimasto molto deluso e arrabbiato dall’atteggiamento assai rischioso del suo team-mate, reo di essere stato troppo aggressivo nel sorpasso quando la gara andava ormai avviandosi verso una doppietta tranquilla. Proprio per questo, nonostante l’aver ottenuto i primi due gradini del podio, nel box delle lattine sono cominciati ad affiorare i primi musi lunghi con Webber apparso molto scuro nel post-gara sebbene siano arrivate prontamente le scuse del tre volte campione tedesco dopo i richiami del team austriaco.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel © Paul Gilham/Getty Images

    E’ arrivata invece la prima gioia per Lewis Hamilton che  alla sua seconda gara in Mercedes è riuscito ad ottenere il primo podio stagionale. Veramente buona la gara del campione anglo-caraibico che per lunghi tratti di gara è stato anche capace di impensierire i due piloti di testa della Red Bull per poi calare alla distanza per il solito problema di usura gomme. Tantissimi sono stati infatti i pit-stop dei piloti con proprio Hamilton che alla sua prima sosta ha regalato un momento abbastanza comico rientrando nella piazzola del suo ex team, la Mclaren.

    Anche in casa Mercedes comunque non mancano i malumori con Nico Rosberg che alla fine non è rimasto affatto soddisfatto del quarto posto. Il pilota tedesco infatti era sembrato visibilmente più veloce del suo amico e compagno di squadra e capace di insidiare la sua posizione ma degli ordini di scuderia neanche troppo velati gli hanno impedito il sorpasso. Un grande passo in avanti comunque per il team di Stoccarda che in questa gara malese ha ampiamente dimostrato di poter lottare per le posizioni di vertice.

    Mezzo disastro invece in casa Ferrari dove Felipe Massa con l’unica Rossa superstite è riuscito a salvare il salvabile in una domenica che di buono ha avuto davvero ben poco. In primo luogo perchè il passo mostrato oggi dalla F138 non è stato all’altezza di quello fatto vedere in Australia, secondo perchè dopo una grande partenza che lo aveva portato ad insidiare seriamente Vettel per la prima posizione Fernando Alonso ha gettato al vento una gara che lo avrebbe potuto portare a lottare per la vittoria.

    Lo spagnolo infatti è stato protagonista di un contatto alla seconda curva con il tedesco che ha causato il danneggiamento dell’ala anteriore che per tutto un giro ha praticamente fatto scintille urtando il tracciato, ma l’asturiano, anzichè rientrare ai box per sostituirla ha preferito continuare sperando di poter restare attaccato ai primi e sfruttare la sosta per sostituire l’ala unitamente agli pneumatici intermedi visto che la pista, dichiarata bagnata ad inizio gara dai commissari, andava via via asciugandosi. Ma la scelta si è rivelata azzardata perchè sul rettilineo principale l’ala anteriore ha ceduto andando a finire sotto la vettura che ha tirato diritta andandosi ad insabbiare nella ghiaia. Non proprio il modo migliore per Nando di festeggiare i 200 Gran Premi in Formula 1, essendo stato costretto al ritiro dopo solo un giro di gara mandando cosi in fumo ogni sogno di gloria.

    Gara non esaltante neanche quella della Lotus, che ha compiuto mezzo passo indietro rispetto alla prestazione di Melbourne con Romain Grosjean che ha chiuso in sesta posizione davanti al compagno di squadra Kimi Raikkonen. La strategia della Lotus questa volta ha fatto acqua e pur con un pit-stop in meno rispetto agli altri alla fine entrambe le E21 sono state beffate da Massa che con una sosta in più ma con gomme più fresche ha recuperato ben 10 secondi in 5 giri.

    Ancora peggio è andata alla McLaren, la cui crisi sembra non avere proprio fine. Ancora una volta la Freccia d’argento entrata nella top-ten è solo una, quella di Sergio Perez che ha chiuso al nono posto dopo una gara pressochè anonima. Mentre invece Jenson Button, autore davvero di una bella gara, si è ritirato dopo aver visto la sua corsa compromessa all’ultimo pit-stop dai suoi stessi meccanici che si sono dimenticati di avvitargli il dado della ruota anteriore destra lasciandolo per oltre un minuto fermo nella corsia dei box. Davvero un peccato per l’inglese, quinto fino a quel momento, che con una sosta in meno avrebbe potuto impensierire almeno il duo Mercede per il podio.

    A punti sono andati anche Nico Hulkenberg, ottavo e autore di un bellissimo duello ruota a ruota e al limite del regolamento con Raikkonen, e Jean Eric Vergne che hanno portato rispettivamente 4 punti alla Sauber e uno alla Toro Rosso.

  • Fulmine Vettel a Sepang: è pole. Massa e Alonso alle sue spalle

    Fulmine Vettel a Sepang: è pole. Massa e Alonso alle sue spalle

    Sebastian Vettel si è aggiudicato al pole position del Gran Premio della Malesia, secondo appuntamento stagionale del mondiale di Formula 1. Sul circuito di Sepang il pilota della Red Bull ha fatto nuovamente la differenza sul giro secco stampando un tempo praticamente inarrivabile per gli avversari. Il tre volte campione tedesco si è dimostrato superiore a tutti nonostante le condizioni avverse della pista che nell’ultima parte della Q2 e per tutta la Q3 hanno visto protagonista assoluta la pioggia, annunciata e puntualmente arrivata ad abbattersi sul circuito malese per mescolare le carte in tavola.

    Vettel non si è scomposto e cosi come in Australia ha trovato il guizzo giusto per piazzare la sua RB9 davanti a tutti grazie al tempo irraggiungibile di 1:49.674, ben nove decimi inferiore rispetto a  quello fatto segnare da Felipe Massa, secondo, che affiancherà il pilota di Hoppenheim in prima fila. Il brasiliano è riuscito a strappare la seconda posizione al suo ultimo giro utile al compagno di squadra Fernando Alonso, terzo ad oltre un secondo dalla vetta.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel © Clive Mason/Getty Images

    Le due Ferrari nelle prime tre piazze dimostrano come la nuova F138 sia davvero competitiva in tutte le condizioni di pista, ed infatti proprio l’asturiano nei giorni scorsi aveva detto di sentirsi abbastanza sicuro della prima fila. Pronostico azzeccato ma con Massa che per la seconda volta su due gare è riuscito a balzargli davanti. In gara, anche grazie alle condizioni pazze del meteo malese le cose potrebbero cambiare radicalmente, soprattutto se come già visto in Australia la Red Bull si dimostrerà inferiore sul passo gara.

    Anche perchè proprio in questo senso l’avversario più pericoloso, Kimi Raikkonen, è stato retrocesso dai commissari di gara dalla settima alla decima posizione per aver ostacolato nel giro di qualifica Nico Rosberg. Il finlandese comunque non è apparso in condizioni brillanti cosi come la sua Lotus E21, sicuramente meno efficace che in Australia.

    Sarà quindi Lewis Hamilton a partire alle spalle delle due Ferrari in quinta posizione, non per la penalizzazione inflitta a Raikkonen, che comunque si era qualificato più indietro in griglia, ma per suoi grandi meriti avendo portato il team di Stoccarda nelle posizioni di vertice. Dietro di lui Mark Webber, ad una vita dal compagno di team che pare avere un altro mezzo tra le mani con i suoi oltre due secondi e mezzo di ritardo stretto nella morsa delle due Mercedes visto che alle sue spalle avrà la Freccia d’Argento di Rosberg che scatterà sesto.

    Passo in avanti incoraggiante per l’altra scuderia argentata, la McLaren, che approfitterà dell’arretramento di Raikkonen per partire dalla settima casella con Jenson Button. Pesante comunque resta il distacco dalla prima Red Bull, 3 secondi e mezzo anche se in condizioni di pista abbastanza avverse per tutti, mentre Sergio Perez che aveva chiuso la top-ten in decima posizione partirà nono. Buona prova ancora una volta di Adrian Sutil, unica Force India ad entrare nei migliori dieci, che dopo la grande prestazione a Melbourne scatterà tra le due monoposto di Woking a dimostrazione che il lungo periodo di attività non sembra avergli procurato alcuna ruggine. Fuori nella Q2 invece Romain Grosjean con la seconda Lotus, sfortunato ad essersi imbattuto nella pioggia nell’ultima parte di sessione che gli ha impedito di migliorare la prestazione.

     

     

  • Raikkonen trionfa a Melbourne. Secondo Alonso davanti a Vettel

    Raikkonen trionfa a Melbourne. Secondo Alonso davanti a Vettel

    E’ stato Kimi Raikkonen il trionfatore assoluto del Gran Premio d’Australia, gara inaugurale della stagione 2013 di Formula 1. Sul circuito di Melbourne, sul quale sin da sabato è successo davvero di tutto con la pioggia che aveva causato anche il rinvio della pole position a poche ore prima dell’inizio della gara, il finlandese ha avuto la meglio sugli avversari grazie ad una strategia di gara pressochè perfetta ed una gestione degli pneumatici Pirelli da vero maestro. Kimi infatti ha dimostrato che le ottime prestazioni viste nei test invernali della E21 non erano soltanto fumo, e lo ha messo in pratica sapendo tenere il piede pesante quando c’è stato bisogno di spingere e di aumentare il ritmo, ma nello stesso tempo leggero e delicato per permettere ai nuovi pneumatici, ancora meno resistenti rispetto allo scorso anno, di arrivare fino alla fine. Iceman è stato infatti l’unico dei piloti delle prime posizioni ad aver effettuato soltanto due soste, venendo ripagato dalla scelta di aver ritardato e allungato il primo stint con gomme supersoft che sulle altre vetture sono durate appena 6-7 giri(compresi anche quelli dell’ultima qualifica), strategia impossibile per tutti gli altri piloti, che ha permesso al campione del mondo 2007 di andare a vincere la prima gara dell’anno e la seconda della sua “nuova vita” in Formula 1.

    Fernando Alonso è riuscito a tenere il passo del pilota della Lotus, anzi alcune volte anche ad essere più veloce, ma neanche a lui è riuscita l’impresa di preservare come il rivale le sue gomme. Lo spagnolo come al solito è riuscito in ottimo spunto in partenza per poi tenere un ritmo indiavolato per tutta la gara ma alla fine è pesata molto la sosta in più effettuata al giro 40  ma in casa Ferrari si può essere molto soddisfatti per l’incoraggiante inizio di stagione che nulla ha a che fare con il disastroso inizio dello scorso anno. La base della F138 sembra essere molto competitiva, di un’altro livello rispetto alla F2012 e ne è la dimostrazione anche l’ottima prova di Felipe Massa, a volte anche più veloce del suo compagno di squadra, come nel giro di qualifica, che ha chiuso la gara al quarto posto. La Ferrari è sembrata la squadra più solida in questa gara d’inizio ed infatti comanda al momento la classifica costruttori con 30 punti, per cui il morale per il prosieguo della stagione resta alto.

    Kimi Raikkonen
    Kimi Raikkonen © GREG WOOD/Getty Images

    Ci si aspettava invece sicuramente di più dalla Red Bull che in qualifica, qualche ora prima della gara, si era dimostrata nettamente superiore a tutti monopolizzando la prima fila grazie alla pole di Sebastian Vettel e al secondo posto di Mark Webber. Ma se sul giro secco la lattina volante è sembrata imprendibile non altrettanto lo si può dire sul passo di gara che sicuramente quì a Melbourne non è stato superiore a quello degli avversari. Il tedesco pareva avere vita facile nei primi giri facendo pensare alla solita gara monotona alla “Vettel”, ma il leight-motiv della gara è cambiato dopo le soste. Il campione del mondo in carica infatti non è più riuscito a mettere in serie giri veloci e a mantenere un ritmo da “prima posizione” venendo beffato all’ultimo pit da Alonso. Finale di pura gestione poi, il numero 1 ha dovuto soltanto mantenere la terza posizione per portare a casa il terzo gradino del podio che gli ha dato comunque punti importanti, meno comunque rispetto a quelli che tutti, compreso lui, si aspettavano dopo le qualifiche.

    Ancora più delusione per il compagno di squadra Mark Webber autore di una partenza disastrosa che lo ha relegato dalla seconda alla settima posizione in un sol colpo e di una gara assolutamente priva di acuti. L’impressione è che la vettura anglo-austriaca, dominatrice degli ultimi tre campionati, quest’anno avrà da faticare parecchio per avere la meglio in ogni gara. L’australiano ha preceduto le ottime Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta, entrambe a punti in questo GP inaugurale.  Una nota di merito certamente va al tedesco, che si è ben comportato al suo rientro in Formula 1 dopo mesi di inattività comandando anche per un certo tratto la gara. Buona anche la sua strategia di gara a 1 sosta che lo aveva illuso fino a poche tornate dal termine ma che inevitabilmente a fine gara lo ha portato a guidare “sulle tele”. Comunque buona la sua settima posizione, cosi come buona è stata la prestazione del compagno di team, subito alle sue spalle.

    Aldilà di ogni aspettativa anche la prestazione della Mercedes. Lewis Hamilton dopo aver non poco impensierito il duo Red Bull in qualifica guadagnando la terza posizione si è esibito in una gara di tutto rispetto riportando nelle posizioni di vertice il team di Stoccarda chiudendo in quinta posizione alle spalle dei big. Certo l’anglo-caraibico ha dovuto fare i conti ancora con la troppa usura degli pneumatici, ma come per la Ferrari, anche il progetto della nuova W04 sembra essere nato bene. Bello il duello ruota a ruota con la Ferrari di Alonso al giro 31, ma per lottare con le migliori serve ancora qualcosina che di certo grazie al suo aiuto potrà arrivare in futuro.

    Notte fonda invece per la McLaren che chiude con i soli due miseri punti di Jenson Button arrivato in nona posizione. Sergio Perez ha chiuso in 11esima posizione fuori dalla zona punti dopo una qualifica disastrosa e a nulla sono valsi gli attacchi nel finale a Romain Grosjean che ha resistito fino alla fine portando a casa la decima posizione. Nessun incidente da segnalare, ma soltanto i ritiri di Nico Rosberg per un non ancora specificato problema tecnico al 26esimo giro, Pator Maldonado, Nico Hulkenberg e Daniel Ricciardo.

  • F1 si riparte da Melbourne. Vettel domina le libere

    F1 si riparte da Melbourne. Vettel domina le libere

    Con le prove libere andate in scena sul circuito dell’Albert Park di Melbourne è iniziato ufficialmente il nuovo Campionato di Formula 1, che ha aperto i battenti così come li aveva chiusi lo scorso anno, ovvero con il dominio delle Red Bull e di Sebastian Vettel, ancora una volta protagonisti indiscussi e favoriti per la vittoria finale. Il tedesco tre volte campione del Mondo ha conquistato entrambe le sessioni delle prove libere svoltesi quando in Italia era notte fonda, dominando la scena e rifilando, nella seconda sessione, quasi un secondo alle Ferrari di Fernando Alonso e Felipe Massa, con lo spagnolo che sarà il principale antagonista nella corsa al titolo di Seb. Il pilota di Heppenheim ha fermato il cronometro sul 1:25.908, ed è stato l’unico a scendere sotto il muro del 1 e 26, staccando di oltre due decimi il compagno di squadra Mark Webber, poi Nico Rosberg su Mercedes e le sorprendenti Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, insediatesi rispettivamente in quarta e quinta posizione. Sesto Alonso (con una Ferrari nettamente migliore rispetta a quella vista lo scorso anno) il quale precede Lewis Hamilton, l’unico pilota delle squadre di testa ad aver cambiato scuderia, passando dalla Mclaren alla Mercedes. Ottavo tempo per Felipe Massa a quasi un secondo dalla vetta della classifica, più attardate le deludenti Mclaren, che hanno ottenuto l’undicesimo e il tredicesimo tempo rispettivamente con Jenson Button e Sergio Perez.

     F1 Grand Prix -Melbourne Vettel | © Mark Thompson / Getty Images
    F1 Grand Prix -Melbourne Vettel | © Mark Thompson / Getty Images

    C’è soddisfazione in casa Ferrari dopo le prove libere del venerdì che hanno fornito indicazioni significative in vista della gara di domenica sul circuito australiano di Melbourne: la seconda e la terza posizione ottenuta durante le prime libere fanno pensare ad un lungo duello targato Red Bull-Ferrari per la lotta al titolo mondiale, con le altre scuderie di testa pronte a inserirsi minacciosamente durante l’arco della stagione. La superiorità delle “lattine volanti” è evidente e netta ma da Maranello hanno svolto un ottimo lavoro durante l’inverno per cercare di detronizzare chi da tre anni a questa parte sta dominando il circus a suon di titoli iridati. Inoltre la possibilità per Fernando Alonso di poter lottare ad “armi” pari fin da subito fa ben sperare i tifosi della Rossa, che, come lo stesso Fernando Alonso, hanno voglia di rivalsa dopo la sconfitta nel mondiale dello scorso anno all’ultima gara in Brasile.

    Delusione inaspettata in casa McLaren dopo le prestazioni nelle libere di Button e Perez: i piloti della scuderia di Woking hanno accusato un ritardo importante (oltre i 2 secondi) da Sebastian Vettel, e le difficoltà incontrate durante le sessioni di prove sono un evidente passo indietro fatto dalle frecce d’argento. Che sia segno di un’involuzione dopo l’addio di Lewis Hamilton?

    Classifica delle seconde libere:

    Pos  Pilota                Team                  Tempo      Gap      Giri
     1.  Sebastian Vettel      Red Bull-Renault      1m25.908            33
     2.  Mark Webber           Red Bull-Renault      1m26.172s  + 0.264  31
     3.  Nico Rosberg          Mercedes              1m26.322s  + 0.414  26
     4.  Kimi Raikkonen        Lotus-Renault         1m26.361s  + 0.453  37
     5.  Romain Grosjean       Lotus Renault         1m26.680s  + 0.772  30
     6.  Fernando Alonso       Ferrari               1m26.748s  + 0.840  35
     7.  Lewis Hamilton        Mercedes              1m26.772s  + 0.864  28
     8.  Felipe Massa          Ferrari               1m26.855s  + 0.947  32
     9.  Adrian Sutil          Force India-Mercedes  1m27.435s  + 1.527  34
    10.  Nico Hulkenberg       Sauber-Ferrari        1m28.187s  + 2.279  34
    11.  Jenson Button         McLaren-Mercedes      1m28.294s  + 2.386  30
    12.  Paul di Resta         Force India-Mercedes  1m28.311s  + 2.403  37
    13.  Sergio Perez          McLaren-Mercedes      1m28.566s  + 2.658  32
    14.  Daniel Ricciardo      Toro Rosso-Ferrari    1m28.627s  + 2.719  31
    15.  Esteban Gutierrez     Sauber-Ferrari        1m28.772s  + 2.864  33
    16.  Pastor Maldonado      Williams-Renault      1m28.852s  + 2.944  36
    17.  Jean-Eric Vergne      Toro Rosso-Ferrari    1m28.968s  + 3.060  35
    18.  Valtteri Bottas       Williams-Renault      1m29.386s  + 3.478  38
    19.  Jules Bianchi         Marussia-Cosworth     1m29.696s  + 3.788  30
    20.  Charles Pic           Caterham-Renault      1m30.165s  + 4.257  37
    21.  Max Chilton           Marussia-Cosworth     1m30.600s  + 4.692  34
    22.  Giedo van der Garde   Caterham-Renault      1m32.450s  + 6.542  11
  • Grosjean il più veloce a Barcellona

    Grosjean il più veloce a Barcellona

    Nella seconda giornata di test della Formula 1 sul circuito di Montmelò, Roman Grosjean ha ottenuto il miglior tempo fermando il cronometro sul 1:22.716, utilizzando le gomme a mescola morbida durante tutto l’arco della sessione. Il francese della Lotus ha preceduto la Mclaren di Jenson Button, leader della mattinata, distaccato di quattro decimi (1:23.181); a seguire Pastor Maldonado e Sebastian Vettel, che ha accusato un secondo di ritardo dallo stesso Grosjean. Fernando Alonso, che è sceso in pista principalmente per avere indicazioni sul passo gara della monoposto, ha ottenuto l’undicesimo tempo firmando il suo miglior passaggio in 1:27.878. Lo spagnolo della Ferrari come detto ha sfruttato la giornata odierna per la simulazione di gara con le gomme a mescola dura, in vista del Gran Premio d’Australia che si terrà tra due settimane all’Albert Park di Melbourne e che darà il via alla stagione 2013.

    Romain Grosjean
    Romain Grosjean © Mark Thompson/
    Getty Images

    Alonso alla fine della sessione ha affermato di essere molto soddisfatto delle indicazioni ricevute dalla F138, ritenendo di aver colmato il gap con le rivali e di essere già pronti e attrezzati per lottare fin da subito per il titolo Mondiale. Lo spagnolo è fiducioso per un inizio di stagione ad alti livelli, al contrario di quanto successo lo scorso anno che, nonostante la vittoria nel Gran Premio della Malesia, le difficoltà incontrate sin dalla prima gara sulla F2012 ne aveva limitato il rendimento. Il due volte campione del mondo promuove la nuova vettura definendole “200 volte meglio” della precedente F2012, poco prestante e inferiore rispetto a quelle rivali: l’auspicio è che si possa iniziare il campionato ad armi pari con la Red Bull campione uscente, con la sempre temibile McLaren e anche l’outsider Mercedes che con l’arrivo in squadra di Lewis Hamilton rappresenta una seria minaccia nella lotta al titolo mondiale, che si preannuncia sempre di più interessante e avvincente per tuti gli appassionati della Formula 1.

  • Ecco la nuova Ferrari F138 di Alonso e Massa

    Ecco la nuova Ferrari F138 di Alonso e Massa

    Dopo un’interminabile attesa e tanta curiosità è stata finalmente svelata la nuova Ferrari che Fernando Alonso e Felipe Massa guideranno nel prossimo campionato  di Formula 1. La nuova vettura della casa di Maranello è stata denominata F138 per la combinazione dell’anno di progettazione e il numero di cilindr, il V8, alla sua ultima apparizione nel Mondiale dato che dall’anno prossimo saranno sostituiti dai 1.6 turbo, e rappresenta un’evoluzione della  F2012, sebbene sia stata studiata per offrire prestazioni sicuramente migliori di quelle dello scorso anno, nel quale i piloti della “Rossa” hanno spesso faticato contro le rivali più accreditate. La F138 sarà la macchina con cui Fernando Alonso tenterà di contendere il titolo Mondiale al tre volte Campione del Mondo Sebastian Vettel, che con la sua Red Bull partirà con i favori del pronostico anche quest’anno, in vista dei test a Jerez che tanto dirà sul lavoro effettuato in fase di progettazione dalle varie scuderie.

    Ferrari F138
    Ferrari F138 © Handout/Getty Images

    La 59esima creatura della casa di Maranello si presenta come una logica evoluzione della monoposto dello scorso anno, auto che è arrivata a giocarsi il Mondiale con Sebastian Vettel e la Red Bull fino all’ultima gara della stagione. Tuttavia ogni area della vettura, a detta dello stesso direttore tecnico Pat Fry, è stata profondamente rivista per massimizzare le prestazioni in pista. Rispetto al 2012, come sulla McLaren presentata ieri a Woking, è stata alzata l’altezza da terra della parte anteriore della vettura, il muso è più alto per garantire l’ingresso di una maggiore quantità d’aria ed è sparito l’antiestetico muso a scalino che sarà mascherato con il “vanity panel” , introdotto quest’anno dalla Fia. Immutato invece il sistema della sospensione anteriore, che come sulla F2012 adotterà ancora il pull-rod.

    Diversa è anche la soluzione delle pance, decisamente più scavate e rastremate adifferenza della vettura dello scorso anno che aveva un disegno decisamente più ingombrante che non favoriva l’interazione tra aria fredda e aria calda dei gas discarico, punto debole della F2012. Simile è invece il disegno delle bocche d’ingresso d’aria nei radiatori se non per una parte decisamente più sinuosa nella parte superiore. Mantenuta invece la soluzione del doppio air-box, sopra la testa del pilota, il che potrebbe far pensare che anche la Ferrari quest’anno potrebbe avallare l’idea di un doppio DRS.

    La parte posteriore è quella con le maggiori novità tecniche.La nuova F138 è decisamente più snella e rispetto alla vettura dello scorso anno, il che dovrebbe favorire un miglioramento dell’aerodinamica, a cominciare dalla nuova soluzione degli scarichi a effetto “Coanda”, soluzione già vista nella parte finale dello scorso anno su Lotus e Mercedes, al fine di far interagire i gas caldi di scarico con la soluzione in carbonio siyuata davanti alle ruote posteriori. Mentre cosi come sulle altre due nuove nate Lotus e McLaren, anche sulla Ferrari le ali anteriori e posteriori dovrebbero essere quelle non definitive che verranno introdotte presumibilmente nei prossimi test di Jerez il prossimo 5 marzo.

    LE IMMAGINI DELLA NUOVA FERRARI F138