Nessuna sanzione in termini di classifica iridata per la Ferrari, che se la cava con un deferimento al Consiglio della Fia e con 100mila dollari di multa per aver dato “ordini di scuderia illlegali”, secondo il paragrafo 39.1 del regolamento. La decisione presa dalla Federazione è destinata ad aumentare le polemiche ed il clima di tensione che già si respira nel paddock. Dopo le dichiarazioni di vari piloti e del boss della McLaren Whitmarsh, ecco che anche il capo della Red Bull Chris Horner getta benzina sul fuoco e lancia pesanti accuse alla scuderia italiana: Horner si dice “scioccato” per il sorpasso di Alonso su Massa in quanto il regolamento vieta ordini di scuderia, e rincara la dose affermando che dopo la manovra si sono addirittura scusati con il pilota brasiliano, gesto molto evidente di scorrettezza.
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Alonso, trionfo e polemiche
Subito dopo la gara corsa ad Hockenheim, le reazioni degli addetti ai lavori sul sorpasso “ordinato” dalla Ferrari a Felipe Massa per far vincere Fernando Alonso non si sono fatte attendere. Nel paddock c’è chi esprime il suo parere in modo cauto e chi interviene pizzicando la scuderia di Maranello, ma i più duri senza dubbio sono gli attacchi dei giornali brasiliani, che definiscono “immonda” la vittoria dello spagnolo per via dell’ordine via radio del team. Indubbiamente la gara di Massa era stata fin lì impeccabile, autore di una grande partenza e di un piccolo vantaggio ben amministrato nei confronti del compagno di squadra e del tedesco Vettel, e quasi sicuramente avrebbe concluso il Gran Premio al primo posto, cosa che sarebbe risultata fantastica per il pilota brasiliano, ad un anno esatto dal terribile incidente occorsogli in Ungheria. Come dicevamo, diverse le reazioni a fine gara di alcuni piloti e dei team: l’ex Barrichello non è affatto sorpreso dall’accaduto (essendo stato lui stesso in passato vittima di uno stesso sorpasso quando era il compagno di squadra di Michael Schumacher) e afferma che queste cose non sono nuove in casa Ferrari.
Michael Schumacher invece tenta di “giustificare” il suo ex team dicendosi dispiaciuto per Felipe, ma solo uno alla fine può vincere il Mondiale ed è questa la cosa che conta di più.
Duro invece Martin Whitmarsh, responsabile della McLaren, il quale dà merito alla Ferrari per la doppietta, ma preferisce non esprimersi su quello che è accaduto.
Infine Jenson Button vorrebbe rivedere il sorpasso su Massa prima di esprimere il suo pensiero sulla vicenda. -
F1, GP Germania: trionfo rosso con giallo. Vince Alonso, secondo Massa
Una doppietta strameritata per la Ferrari ma che viene macchiata dall’ordine di scuderia che ha concesso ad Alonso di superare Massa, fin li in testa alla corsa, e di andare a vincere il Gran Premio di Germania sul circuito di Hockenheim, il secondo della stagione per il pilota spagnolo dopo il successo in Bahrain. Secondo, a completare la doppietta, Massa visibilmente deluso a fine corsa per aver dovuto cedere il passo al compagno di team che comunque in quel momento era il più veloce in pista. A completare il podio il pilota di casa Vettel con una Red Bull che è stata inferiore alla Rossa per tutti i 67 giri di Gran Premio così come lo è stato per la McLaren, alle prese con notevoli problemi di messa a punto della vettura per la durata di tutto il weekend tedesco.
Un corsa dominata dalla Ferrari: Massa alla partenza trova il guizzo vincente per portarsi in testa alla gara beffando sia Vettel che Alonso; lo spagnolo sopravanza il tedesco dopo una manovra azzardata di quest’ultimo al via e insieme al brasiliano impongono un ritmo insostenibile per i rivali. Hamilton supera Webber in rettilineo portandosi in quarta posizione, Button rimane in sesta. Non succede praticamente nulla fino al primo pit stop in cui l’inglese campione del mondo in carica, ritardando la sua sosta, sopravanza l’australiano della Red Bull.
Al giro 49 il “fattaccio” evidente, che alimenterà molte polemiche, che la Ferrari ha tentato “stupidamente” di nascondere nel dopo gara e per questo, personale opinione, mostrando una caduta di stile: Rob Smedley, ingegnere di pista di Massa, comunica a Felipe: “Alonso è più veloce di te, confermi?” Dall’abitacolo nessuna risposta del pilota che qualche tornata dopo, all’uscita di una curva, lascia spazio a Fernando. Chiaro che sia stato un ordine di scuderia. Confermato anche dallo stesso ingegnere qualche minuto più tardi che via radio si scuserà con il pilota brasiliano: “Ben fatto, sorry“, e dalla delusione di Massa che nelle interviste post gara risponderà all’inevitabile domanda: “C’è bisogno di commentare?“.
Per carità, gli ordini dai box ci sono sempre stati e sempre ci saranno, forse è proprio il regolamento che andrebbe rivisto in questo senso. L’importante è saper tenere la bocca chiusa quando la vicenda ha riguardato e riguarderà anche altri team….Non dovrebbero esserci squalifiche o provvedimenti particolari in merito perchè il paragrafo 39.1 del regolamento vieta espressamente ordini di scuderia come questo ma non ne specifica al meglio le sanzioni da applicare. Si va da una possibile cancellazione dalla classifica del Gran Premio a quella più grave della squalifica dal campionato fino ad arrivare a quella più leggera, e quella che presumibilmente verrà applicata alla Ferrari, di una semplice multa.
Alonso transita così per primo sotto la bandiera scacchi riaprendo il discorso Mondiale, seguito da Massa, Vettel, Hamilton, Button e Webber.
La delusione del pubblico per lo scarso rendimento della scuderia di casa, la Mercedes, e del suo pilota più amato Schumacher: il sette volte campione del mondo chiude in nona posizione, il compagno di squadra Rosberg lo precede in ottava. Per la scuderia tedesca un Gran Premio di casa da dimenticare.
Non c’è però il tempo per festeggiare perchè si vola subito per Budapest dove tra sette giorni si correrà il Gran Premio d’Ungheria nel quale la Ferrari cercherà di confermarsi.Ordine d’arrivo – GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI
1. ALONSO FERRARI 1h28’38”.866 2. MASSA FERRARI + 4”.196 3. VETTEL RED BULL RENAULT + 5”.121 4. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 26”.896 5. BUTTON McLAREN MERCEDES + 29”.482 6. WEBBER RED BULL RENAULT + 43”.606 7. KUBICA RENAULT + 1 giro 8. ROSBERG MERCEDES + 1 giro 9. SCHUMACHER MERCEDES + 1 giro 10. PETROV RENAULT + 1 giro 11. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 12. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 13. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 14. DE LA ROSA
SAUBER FERRARI 15. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 16. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 17. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 18. GLOCK VIRGIN COSWORTH 19. SENNA HISPANIA COSWORTH -
F1, qualifiche GP Germania: pole di Vettel, beffato Alonso di 2 millesimi
Di un niente, solo 2 millesimi! Questo quanto basta a Sebastian Vettel per strappare la pole position ad Alonso e domani nel Gran Premio di Germania ad Hockenheim partirà davanti a tutti. Il pilota tedesco di casa beffa Fernando nell’ultimo settore mentre lo spagnolo stava per assaporare la sua prima pole stagionale. E invece con un terzo intermedio strepitoso Vettel si prende la prima posizione girando in 1’13″791 conquistando l’11esima pole in carriera, la sesta stagionale ma soprattutto la terza di fila dopo Valencia e Silverstone.
Alle sue spalle, dicevamo, Fernando Alonso, ottimo in questa qualifica e che per una questione davvero di centimetri partirà in seconda posizione in griglia. Ma la cosa importante per la Rossa è che i progressi sperati sono stati raggiunti confermati anche dal terzo posto di Massa che precede l’altra Red Bull di Webber di pochissimo. In ogni caso Vettel e Alonso sembrano irraggiungibili per la gara di domani (sono oltre 5 i decimi di distacco tra piloti della prima fila e della seconda).
Subito dietro l’accoppiata Red Bull – Ferrari, le due McLaren che sembrano essere tagliate fuori per la corsa: Button è quinto, Hamilton sesto ma le vetture, in affanno per tutto il weekend, non sono competitive sul circuito di Hockenheim. Chiudono la top ten Kubica, Barrichello, Rosberg e Hulkenberg.
Delusione per Michael Schumacher, l’idolo di casa su una vettura tutta tedesca: il sette volte campione del mondo, eliminato nel Q2, viene beffato dai connazionali Rosberg e Hulkenberg e domani partirà dall’11esima posizione in griglia.
Griglia di partenza
1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’13”791 2. ALONSO FERRARI 1’13”793 3. MASSA FERRARI 1’14”290 4. WEBBER RED BULL RENAULT 1’14”347 5. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’14”427 6. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’14”566 7. KUBICA RENAULT 1’15”079 8. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’15”109 9. ROSBERG MERCEDES 1’15”179 10. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’15”339 11. SCHUMACHER MERCEDES Q2 12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2 13. PETROV RENAULT Q2 14. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2 15. DE LA ROSA SAUBER FERRARI Q2 16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2 17. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2 18. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1 19. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1 20. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1 21. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1 22. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q1 23. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH Q1 24. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1 -
F1: seconde libere ad Alonso. Le Ferrari volano
Le Ferrari ci sono. Nel secondo turno delle prove libere del venerdì in Germania il miglior tempo lo fa Fernando Alonso girando, sulla pista che si è asciugata rapidamente dalla pioggia caduta nella precedente prova, in 1’16”265 precedendo il compagno di squadra Felipe Massa che conferma la buona sessione del mattino andando a staccare il terzo tempo. Tra la morsa delle due Ferrari c’è Sebastian Vettel staccato dal pilota spagnolo di un soffio, solo 29 millesimi. Poi Mark Webber e le due Mercedes di Rosberg e Schumacher.
McLaren in ritardo: Hamilton, che ha girato per poco tempo visto che i suoi meccanici hanno dovuto fare gli straordinari per mettere a posto la macchina incidentata nella sessione della mattina, è settimo mentre Button addirittura 15esimo.
La Red Bull comunque è apparsa in gran forma nonostante non abbia fatto il miglior tempo e resta la vettura da battere. Domani le ultime libere della mattina, poi le qualifiche a partire dalle 14.I tempi della seconda sessione di prove libere del venerdì
1. Alonso (Ferrari) 1:16.265 35
2. Vettel (Red Bull Renault) 1:16.294
3. Massa (Ferrari) 1:16.438
4. Webber (Red Bull Renault) 1:16.585
5. Rosberg (Mercedes) 1:16.827
6. Schumacher (Mercedes) 1:16.971
7. Hamilton (McLaren Mercedes) 1:17.004
8. Kubica (Renault) 1:17.009
9. Barrichello (Williams Cosworth) 1:17.056
10. Hulkenberg (Williams Cosworth) 1:17.204
11. Kobayashi (Sauber Ferrari) 1:17.336
12. Petrov (Renault) 1:17.547
13. De la Rosa (Sauber Ferrari) 1:17.573
14. Sutil (Force India Mercedes) 1:17.701
15. Button (McLaren Mercedes) 1:17.739
16. Liuzzi (Force India Mercedes) 1:17.871
17. Buemi ( Toro Rosso Ferrari) 1:18.147
18. Alguersuari (Toro Rosso Ferrari) 1:19.327
19. Glock (Virgin Cosworth) 1:19.553
20. Trulli (Lotus Cosworth) 1:20.008
21. Di Grassi (Virgin Cosworth) 1:20.106
22. Kovalainen (Lotus Cosworth) 1:20.377
23. Senna (Hispania Cosworth) 1:21.988
24. Yamamoto (Hispania Cosworth) 1:23.066 -
F1: la Ferrari si sveglia nelle seconde libere ma il miglior tempo è di Webber
Cambia il pilota ma non la vettura: nelle libere pomeridiane del venerdì è Mark Webber a portare a casa il miglio tempo abbassando di un secondo esatto 1’31”234 la performance della mattinata del suo compagno di team Vettel che ha chiuso al terzo posto.
La Red Bull si è dimostrata così ancora una volta la migliore monoposto in pista anche sul circuito rinnovato di Silverstone dove domenica si correrà il Gran Premio di Gran Bretagna.Buone notizie arrivano dalla Ferrari: Alonso ha strappato il secondo tempo a 4 decimi da Webber mentre Massa risale dalla 17esima posizione della mattina con il quinto tempo. Ma è evidente che alla scuderia di Maranello manchi ancora qualcosa per poter lottare alla pari con Red Bull e McLaren che in questa seconda sessione si è un pò nascosta con Hamilton ottavo e Button 13esimo.
Risolto il giallo Bruno Senna: la Hispania ha comunicato che il pilota brasiliano rientrerà per il prossimo Gran Premio di Germania. Al suo posto il giapponese Yamamoto che ha conquistato un 24esimo posto (stamattina) e il 23esimo nella sessione appena conclusa.
I tempi delle prove libere del venerdì (pomeriggio):
1. Webber (Red Bull Renault) 1:31.234
2. Alonso (Ferrari) 1:31.626
3. Vettel (Red Bull Renault) 1:31.875
4. Massa (Ferrari) 1:32.099
5. Rosberg (Mercedes) 1:32.166
6. Schumacher (Mercedes) 1:32.660
7. Petrov (Renault) 1:32.745
8. Hamilton (McLaren Mercedes) 1:32.757
9. Sutil (Force India Mercedes) 1:32.787
10. Barrichello (Williams Cosworth) 1:32.967
11. Kubica (Renault) 1:33.019
12. Hulkenberg (Williams Cosworth) 1:33.164
13. Button (McLaren Mercedes) 1:33.200
14. Kobayashi (Sauber Ferrari) 1:33.402
15. Liuzzi (Force India Mercedes) 1:33.728
16. Buemi (Toro Rosso Ferrari) 1:33.836
17. de la Rosa (Sauber Ferrari) 1:34.051
18. Alguersuari (Toro Rosso Ferrari) 1:34.643
19. Kovalainen (Lotus Cosworth) 1:35.465
20. di Grassi (Virgin Cosworth) 1:36.237
21. Glock (Virgin Cosworth) 1:36.553
22. Chandhok (Hispania Cosworth) 1:37.019
23. Yamamoto (Hispania Cosworth) 1:38.303
24. Trulli (Lotus Cosworth) 1:42.901