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  • F1, le pagelle del GP di Abu Dhabi. Hamilton e Alonso leoni

    F1, le pagelle del GP di Abu Dhabi. Hamilton e Alonso leoni

    Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio di Abu Dhabi 2011.

    Lewis Hamilton | © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

    Hamilton 10: visibilmente imbronciato al termine delle qualifiche per aver perso per un soffio una pole position che sembrava già sua, a Luigino torna finalmente il sorriso in gara salendo sul gradino più alto del podio a distanza di quasi 4 mesi. Dopo aver vissuto un periodo negativo tra prestazioni altalenanti e problemi di natura personale, Lewis fa una gara a dir poco perfetta e condotta con una concentrazione tale da non fare neanche una sbavatura. Sempre preciso e veloce ingaggia un bel duello, a debita distanza, con Alonso a suon di giri veloci resistendo alla pressione del ferrarista tenendo i nervi saldi, cosa che di recente non riesce ad avere. Certo, Vettel gli spalanca le porte del successo andando ko alla seconda curva ma l’inglese ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per portare a casa la vittoria anche se Vettel fosse rimasto in gara. Chapeau.

    Alonso 10: tornato sul luogo del “suicidio Ferrari” della scorsa stagione dove un errore di valutazione degli ingegneri nella strategia gli aveva fatto perdere il Mondiale, si mette tutto alle spalle e parte come come un razzo guadagnando subito dopo poche curve la seconda posizione. Pensare che dovrebbe essere normale per uno come lui e per una scuderia gloriosa come la Ferrari puntare alla vittoria invece la vettura mostra ancora delle lacune aerodinamiche e delle difficoltà a mandare in temperatura gli pneumatici che costringono il pilota spagnolo a compiere una vera e propria impresa, l’ennesima della stagione, arrivando secondo ed arrendendosi solo ad un Hamilton irresistibile. E’ l’unico a tenere il passo dell’inglese. Chiunque al suo posto farebbe peggio.

    Button 8: sale sul gradino più basso del podio anche se il suo obiettivo principale era quello di arrivare davanti ad Alonso per aumentare il vantaggio e difendere il secondo posto in classifica piloti. Si fa infilare dallo spagnolo sul primo rettilineo dopo la partenza, poi gli salta il Kers e deve fare gara di contenimento su Webber, cosa che gli riesce alla grande.

    Webber 6: appena la sufficienza per l’australiano che alla partenza si fa beffare da Alonso concedendogli troppa strada e poi non riesce ad avere la meglio su un Button costretto a difendersi dai suoi attacchi senza poter utilizzare il Kers. Ok che la Red Bull nelle mani di Vettel è un’altra cosa, ma il quarto posto odierno non è sicuramente il risultato migliore che ci si aspettava. E’ lontano dalla forma strepitosa dello scorso anno.

    Massa 5.5: nei primi giri è pimpante tant’è che resta agganciato al treno guidato da Button e Webber per diversi giri; poi però il brasiliano molla gradualmente e finirà quinto. Nei giri finali va anche in testacoda, cercherà il riscatto sulla pista di casa a San Paolo tra due settimane per il Gran Premio del Beasile.

    Rosberg 7: con un contratto appena rinnovato con la Mercedes (prolungamento fino al 2013 con opzione fino al 2014 a 12 milioni di euro a stagione) Nico fa il suo dovere in pista finendo davanti al compagno di squadra Schumacher e staccato di un paio di secondi da Massa. E’ la Mercedes che deve migliorare, non il pilota.

    Vettel 10/sv: era doveroso dare due voti, uno per la qualifica stupenda di ieri e che ha un significato ben preciso visto che ha eguagliato il record di pole position conquistate in una sola stagione (14) detenuto da Mansell e che resiste dal lontano 1992 e l’altro per la gara che lo ha visto ko incolpevolmente dopo poche centinaie di metri tradito da una foratura allo pneumatico posteriore destro.

    Sutil 8: pare che la Force India non voglia riconfermarlo per la prossima stagione, un peccato perchè Adrian è pilota costante e competitivo. Meriterebbe il salto in un top team, ma attualmente tutti i sedili sono occupati. Arriva ottavo e ancora una volta davanti al compagno di squadra Di Resta (nono), anche lui protagonista di una gara consistente e di “botte” con Buemi.

    Barrichello 8: quale miglior modo della rimonta dall’ultimo posto fino al 12esimo per rispondere alle voci che lo vorrebbero ormai un bollito e con una Williams che vorrebbe “silurarlo” per affidare il suo volante a Raikkonen. Il pilota più longevo della Formula 1 con le sue 325 gare, quello nella sua San Paolo tra due settimane potrebbe essere il suo ultimo Gran Premio in F1. Noi gli auguriamo, in caso di divorzio dalla Williams, di trovare un’altra sistemazione adeguata.

  • Hamilton re ad Abu Dhabi, Alonso 2°. Vettel out

    Hamilton re ad Abu Dhabi, Alonso 2°. Vettel out

    Dopo un lungo digiuno durato diversi mesi e prestazioni poco convincenti, Lewis Hamilton torna sul gradino più alto del podio vincendo il Gran Premio di Abu Dhabi, penultimo appuntamento del Mondiale 2011 di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren ottiene il suo terzo successo in stagione, dopo Cina e Germania, e il 17esimo in carriera, confermando la competitività della sua Freccia d’Argento sin dalle prime libere del venerdì.

    Lewis Hamilton | © Mark Thompson

    Partito dalla prima fila al fianco di Sebastian Vettel che il giorno prima gli aveva soffiato proprio all’ultimo tentativo la pole position, Hamilton ha avuto vita abbastanza facile nel corso del GP: il tedesco campione del mondo in carica infatti, scattato bene allo spegnimento del semaforo rosso mantenendo la prima posizione, è stato tradito da una foratura dello pneumatico posteriore destro – forse a causa della conformazione del cordolo del circuito di Yas Marina – che lo ha messo ko dopo solo due curve e dopo aver percorso solo poche centinaia di metri andando in testacoda e lasciando via libera all’anglo-caraibico. Vettel poi riuscirà a conquistare lentamente i box ma sarà costretto al ritiro per il danneggiamento del mozzo posteriore destro. Per il due volte campione del mondo si tratta del primo ritiro stagionale, non si ritirava infatti dal lontano Gran Premio di Corea dello scorso anno quando ruppe il propulsore mentre era in testa alla gara e compromettendo il campionato, poi comunque vinto.

    Hamilton si è dovuto così limitare a controllare Fernando Alonso, ancora una volta straordinario e protagonista di una meravigliosa partenza, cosa che recentemente gli riesce con molta facilità. Lo spagnolo infatti, partito quinto dallo schieramento, dopo le prime curve si ritrova terzo e in fondo al rettilineo porta l’attacco su Jenson Button superandolo e mettendosi così negli scarichi di Hamilton che però ben presto accumula un vantaggio oscillante nell’ordine di 2-3 secondi sul ferrarista.

    Dietro di loro Button e Mark Webber si danno battaglia per il terzo posto con Felipe Massa immediatamente dietro che poco a poco perde contatto. Nè il pilota McLaren nè l’unica Red Bull rimasta in pista però riescono a tenere il passo dei due davanti che fanno gara a sè. Al quattordicesimo giro Button accusa dei problemi al Kers e si stacca definitivamente dal duo di testa tenendo però sempre dietro l’australiano.
    Nella prima girandola dei pit stop le posizioni di testa non cambiano, salvo che i meccanici Red Bull impiegano troppo tempo nella sosta e ciò fa perdere a Webber la quarta posizione in favore di Felipe Massa. Per tentare di riportarsi sotto Button, gli ingegneri della scuderia austriaca modificano la strategia facendo compiere uno sosta in più al pilota con gomme morbide per poi montare le dure solo all’ultimo giro (il regolamento impone di utilizzare entrambe le mescole in gara). La rimonta però riesce solo a metà perchè Webber alla fine nei giochi di strategia sopravanza solo Massa mentre l’inglese della McLaren è riuscito nel suo intento di salire sul gradino più basso del podio,

    Fernando Alonso | © Clive Mason/Getty Images

    Il tutto mentre Hamilton e Alonso si sfidano a distanza a suon di giri veloci. La Ferrari capisce di non avere grosse chances di vittoria e modifica la strategia dello spagnolo azzardando un rientro ai box ritardato rispetto ad Hamilton ma alla fine l’inglese, su gomme dure, riesce a perdere solo pochi decimi nei confronti del ferrarista, con gomme morbide usurate, andando a trionfare sotto la bandiera a scacchi.

    Massa chiuderà in quinta posizione seguito dalle due Mercedes di Nico Rosberg, fresco di rinnovo con la scuderia di Stoccarda, e Michael Schumacher. Buone prestazioni anche per le due Force India, entrambe a punti, giunte all’ottavo e nono posto rispettivamente con Adrian Sutil e Paul Di Resta. Un risultato aspettato per la scuderia indiana visto il buon week-end trascorso ad Abu Dhabi. Chiude la top ten Kamui Kobayashi con la Sauber, restano fuori invece dalla zona punti le due Toro Rosso, con Sebastien Buemi aggressivo e in lotta con Di Resta per gran parte della gara ma costretto al ritiro, e le due Renault (13esimo Vitaly Petrov e 16esimo Bruno Senna). Buonissima la gara di Rubens Barrichello, che probabilmente l’anno prossimo cederà il suo volante a Kimi Raikkonen – signifivativa la presenza nel paddock del manager del pilota finlandese ex McLaren e Ferrari per un suo imminente ritorno in F1, che piazza la sua Williams in dodicesima posizione dopo essere partito dal fondo della griglia; tra luci e ombre invece la gara del compagno di team Pastor Maldonado che, partito anche lui dalle retrovie per aver finito la scorta di 8 motori da utilizzare nell’arco di tutto il campionato ricorrendone ad un nono, è giunto 14esimo ma beccandosi due penalità per non aver rispettato le bandiere blu.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1h37:11.886
    2.   ALONSO FERRARI +8.457
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES +25.881
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +35.784
    5.   MASSA FERRARI +50.578
    6.   ROSBERG MERCEDES +52.317
    7.   SCHUMACHER MERCEDES +1:15.900
    8.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:17.100
    9.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:40.000
    10.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    11.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    12.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    13.   PETROV RENAULT +1 GIRO
    14.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    15.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    16.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    17.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18.   TRULLI LOTUS RENAULT +2 GIRI
    19.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    20.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    21.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH RIT
    22.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI RIT
    23.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH RIT
    24.   VETTEL RED BULL RENAULT RIT
  • Capolavoro Vettel in India, Button e Alonso sul podio

    Capolavoro Vettel in India, Button e Alonso sul podio

    Vittoria, pole position, giro più veloce in gara e in testa alla gara dall’inizio alla fine. Capolavoro. Non c’è altra parola per definire il primo Grand Chelem di Sebastian Vettel, il più giovane in assoluto ad aver centrato tale traguardo, che vince anche la prima edizione del Gran Premio d’India di Formula 1 portando a 11 le sue vittorie stagionali e a 21 quelle in carriera, numeri straordinari per un pilota che ha solo 24 anni e si è già laureato per due volte campione del mondo.

    Sebastian Vettel | © Mark Thompson/Getty Images
    Sul nuovissimo tracciato, sporco di sabbia e altri detriti, di Buddh il tedesco mantiene la prima posizione al via e comincia con la sua Red Bull ad imporre il suo ritmo forsennato, l’unico a tenergli testa, per modo di dire, è Jenson Button che si rifà sotto a pochi giri dal termine della corsa ma Vettel a quel punto ristabilisce i 5 secondi di distacco che aveva guadagnato in precedenza con una serie di giri veloci da far paura battendo anche il miglior giro stabilito dal compagno di squadra Webber a dimostrazione anche di come il campione del mondo abbia cercato il Grand Chelem. Il podio è completato appunto da Button, partito quarto e autore di una fantastica partenza che lo ha portato in seconda posizione durante le prime fasi di gara, e da Fernando Alonso all’ennesima prova immensa e consistente in gara e che nel finale ha respinto gli assalti di Mark Webber giunto quarto al traguardo. Quinta e sesta piazza per le due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg che hanno preceduto Lewis Hamilton transitato settimo sotto la bandiera a scacchi. L’inglese della McLaren, che avrebbe dovuto partire dalla prima fila e che invece è stato retrocesso di 3 posizioni in griglia per aver non aver rispettato il limite di velocità imposto dalle bandiere gialle durante la prima sessione di prove libere del venerdì, è partito male scavalcato anche da Felipe Massa che poi gli è rimasto davanti per quasi metà gara fino a quando “Luigino” non ha tentato il sorpasso rimanendo coinvolto nell’ennesimo incidente con il brasiliano che verrà poi penalizzato dai commissari di gara con un drive-through. La dinamica del contatto però sembra abbastanza chiara e scagiona Massa che era in traiettoria e aveva mezza vettura davanti rispetto a quella del rivale che ha comunque tentato di frenare e di evitare il tamponamento. Lo stesso Massa sarà poi costretto al ritiro qualche giro più tardi per la rottura della sospensione, questa volta quella destra, su un cordolo dopo che ieri nelle qualifiche aveva rotto, sempre su un cordolo e con l’identica dinamica, quella sinistra. A chiudere la top ten Jaime Alguersuari, ottavo con la sua Toro Rosso, Adrian Sutil, nono con la scuderia di casa Force India, e Sergio Perez sulla Sauber. Restano fuori dalla zona punti le due Renault di Vitaly Petrov e Bruno Senna. Chiude in 17esima posizione il pilota indiano di casa Narain Karthikeyan, pilota titolare per l’occasione in questa gara al posto del nostro Vitantonio Liuzzi, e che ha preceduto il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo (18esimo). La Formula 1 ha ricordato Marco Simoncelli e Dan Wheldon, i due piloti scomparsi tragicamente pochi giorni fa il primo nel Gran Premio di Malesia di MotoGP a Sepang e il secondo in una gara di Formula Indy sull’ovale di Las Vegas. Per loro tanti gli omaggi dei piloti con tanto di raffigurazioni sui caschi e un minuto di assoluto silenzio poco prima della partenza in ricordo dei due colleghi che hanno perso la vita in circostanze assurde mentre svolgevano il proprio lavoro. LE PAGELLE

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:35.002
    2.   BUTTON McLAREN MERCEDES +8.433
    3.   ALONSO FERRARI +24.301
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +25.529
    5.   SCHUMACHER MERCEDES +1:05.421
    6.   ROSBERG MERCEDES +1:06.851
    7.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +1:24.183
    8.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    9.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    10.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    11.   PETROV RENAULT +1 GIRO
    12.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    13.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    14.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +2 GIRI
    15.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +2 GIRI
    16.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    17.   KARTHIKEYAN HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    18.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    19.   TRULLI LOTUS RENAULT +4 GIRI
    20.   MASSA FERRARI RIT
    21.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI RIT
    22.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    23.   GLOCK VIRGIN COSWORTH RIT
    24.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI RIT
  • In India ennesima pole di Vettel

    In India ennesima pole di Vettel

    Sebastian Vettel centra la sua 13esima pole stagionale al Buddh International Circuit nei pressi di Nuova Delhi, in India. Il bicampione del mondo ottiene la prima piazza con il tempo di 1.24.178, staccando proprio all’ulimo tentativo l’inglese Lewis Hamilton di 3 decimi (1.24.474).

    Sebastian Vettel | © MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images
    Proprio quest’ultimo però sarà retrocesso al quinto posto per aver ricevuto una penalizzazione nelle libere di ieri dovuta ad una negligenza in regime di bandiere gialle. Quindi affianco al tedesco partirà il suo compagno Mark Webber per una prima fila targata Red Bull, seguiti dalla Ferrari di Fernando Alonso (1.24.519) e da Jenson Button su McLaren, che ha accusato ben 7 decimi di distacco da Vettel. Sesto Felipe Massa, autore di un incidente nell’ultimo tentativo disponibile dovuto ad una rottura della sospensione causata da un cordolo sporgente. Per il brasiliano nessuna conseguenza fortunatamente ma un pò di rammarico per una qualifica che poteva regalargli una posizione migliore in griglia, visto il buon passo avuto durante le libere e le prime qualifiche. Da segnalare l’ottima prestazione delle Toro Rosso, entrambe nella top ten, a discapito della Mercedes di Schumi (12esimo) e della più quotata, nonchè scuderia di casa, Force India di Paul di Resta (11esimo). Rientrano nella top ten Nico Rosberg (Mercedes) settimo, e Adrian Sutil (Force India) ottavo.

  • A Massa le libere in India, Hamilton penalizzato per la gara

    A Massa le libere in India, Hamilton penalizzato per la gara

    Sul nuovissimo circuito di Buddh dove domenica si correrà il primo Gran Premio d’India della storia, è di Felipe Massa il miglior tempo della prima giornata di prove libere. Il pilota brasiliano della Ferrari ha realizzato un buon 1:25.706 che l’ha portato a scalare la classifica migliorando il miglior tempo della mattina di Lewis Hamilton di oltre un secondo.

    Felipe Massa | © Mark Thompson/Getty Images
    Massa ha preceduto il neo campione del mondo Sebastian Vettel di 88 millesimi (1:25.794) e il compagno di scuderia Fernando Alonso (1:25.930) che nel primo turno aveva accusato dei problemi al motore della sua Ferrari compiendo solo 4 giri e chiudendo all’ultimo posto. A seguire Hamilton, Webber e Button. Nella prima sessione era stato l’anglo-caraibico della McLaren a staccare il miglior giro con 1:26.836 facendo meglio delle due Red Bull di Vettel e Webber. Il tempo però è stato realizzato in regime di bandiere gialle, una leggerezza che costerà cara ad Hamilton che domenica verrà retrocesso di 3 posizioni sulla griglia di partenza. Poi Button, le due Mercedes di Schumacher e Rosberg e Massa. Durante la sessione molti piloti hanno avuto problemi di aderenza per l’asfalto ancora sporco di materiale da costruzione, gli ultimi lavori sono stati ultimati solo qualche giorno fa, e di sabbia portata in pista dal vento.

  • Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Dopo essersi preso una pausa nello scorso Gran Premio del Giappone a Suzuka Sebastian Vettel torna a dettare legge e lo fa imponendosi senza alcuna discussione nel Gran Premio di Corea sul circuito di Yeongam, festeggiando nel migliore dei modi il titolo conquistato la settimana scorsa. Il campione tedesco si sbarazza già dalla partenza della McLaren di Lewis Hamilton che non sfrutta a dovere la sua pole position facendosi beffare dopo poche curve, e prende il largo giro dopo giro sfruttando la superiorità della lattina volante che si impone in testa alla gara dall’inizio alla fine. Neanche la safety-car, entrata in pista al 19esimo giro per un incidente che ha messo fuori causa Michael Schumacher e Vitaly Petrov, ha scombussolato i piani del bicampione del mondo che ha mantenuto la freddezza necessaria per arrivare fino in fondo al comando stampando proprio all’ultimo giro un formidabile miglior giro della gara in 1:30.605. Soltanto Alonso, durante il valzer dei pit-stop, è stato in grado di soffiargli la prima posizione, seppur per sole due tornate. Vettel conquista con la vittoria odierna il suo 20esimo successo in carriera eguagliando nella classifica di tutti i tempi il finlandese Mika Hakkinen, regalando alla Red Bull il secondo titolo mondiale

    Sebastian Vettel | © Clive Mason/Getty Images
    Con il suo decimo sigillo stagionale Vettel vede sempre più da vicino Michael Schumacher, che detiene il record con ben 13 successi in una sola stagione. Gli toccherà vincere tutte e tre le gare rimanenti per eguagliare il sette volte campione del mondo, impresa che si presenta difficile ma non impossibile per il binomio campione del mondo. Alle spalle dell’inarrivabile Vettel è stata vera battaglia tra Lewis Hamilton e Mark Webber. L’australiano, ritrovatosi terzo dopo il primo pit-stop, le ha provate tutte per superare l’inglese che però ha resistito da campione, questa volta senza commettere alcuna scorrettezza. Visto il potenziale che presenatva oggi la Red Bull la prestazione di Hamilton è stata super. L’apice della lotta fra i due è culminato al 34esimo giro, al rientro in pista dopo una doppia sosta ai box, Webber cerca di sfruttare un errore di Hamilton alla curva quattro affiancandolo e percorrendo quattro curve praticamente appaiati, ma l’inglese è riuscito a resistergli costringendolo a rinunciare al sorpasso. Duello che si ripete al 49esimo giro quando Webber riesce a superare momentaneamente Hamilton alla curva 1 sfruttando anche l’ostacolo di un doppiaggio. L’inglese però ha risposto subito risuperandolo sul rettilineo opposto sfruttando il DRS. Da li in poi è riuscito a congelare la posizione e a controllare Webber, che si deve accontentare del gradino più basso del podio. Gara senza acuti invece per il vincitore di Suzuka Jenson Button, che pur avendo a tiro la coppia Hamilton-Webber non è mai riuscito a portarsi sotto il secondo per sferrare l’attacco decisivo. Grandissima ultima parte di gara invece per la Ferrari di Fernando Alonso che dopo essersi sbarazzato di Massa e Rosberg riesce a portarsi a ridosso del gruppetto di testa a suon di giri veloci, ma non è riuscito a portare un attacco concreto alla McLaren avendo sfruttato un pò troppo le gomme nel tentativo di rimonta. La nuova ala, montata solo sulla sua vettura, ha funzionato meglio in gara, ma per essere più competitivi bisogna migliorare innanzitutto le prestazioni in qualifica, in cui le Rosse sono ancora due passi indietro rispetto ai rivali. Male invece Massa, al suo 150esimo GP in carriera. Il brasiliano, come spesso gli accade, chiude una gara senza acuti chiudendo in ultima posizione il gruppetto dei migliori sei. Anche per lui il problema di aver avuto Rosberg per gran parte di gara a fargli da tappo ma questa non può essere certo una scusante. Bella gara delle due Toro Rosso di Alguersuari e Buemi che terminano entrambe nella top-ten a dimostrazione dei progressi della monoposto di Faenza. Le gemelle delle lattine volanti chiudono nella morsa la Mercedes di Nico Rosberg, velocissima in rettilineo, ma con ancora qualche problema di aerodinamica. Un punto anche per Paul Di Resta che chiude il gruppo dei primi dieci. LE PAGELLECLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:01.994
    2.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +12.019
    3.   WEBBER RED BULL RENAULT +12.477
    4.   BUTTON McLAREN MERCEDES +14.694
    5.   ALONSO FERRARI +15.689
    6.   MASSA FERRARI +25.133
    7.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +49.538
    8.   ROSBERG MERCEDES +54.053
    9.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1:02.762
    10.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:08.602
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:11.229
    12.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1:33.068
    13.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    14.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    15.   KOBAYASHI   SAUBER FERRARI +1 GIRO
    16.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    17.   TRULLI LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    19.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    20.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    21.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    22.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    23.   PETROV RENAULT RIT
    24.   SCHUMACHER MERCEDES RIT
  • F1, pole di Hamilton in Corea

    F1, pole di Hamilton in Corea

    A distanza di quasi un anno e mezzo e 26 Gran Premi disputati, Lewis Hamilton torna in pole position. Non accadeva dal lontano 12 giugno 2010 e si correva in Canada, la gara poi fu vinta proprio dal pilota inglese che mette così in bacheca la sua 19esima pole position in carriera, ovviamente la prima di quest’anno, spezzando il dominio di Vettel in pole da 5 gare consecutive. Hamilton regala così una prima soddisfazione alla McLaren che proprio nel weekend di Corea festeggia i 700 Gran Premi in Formula 1.

    Lewis Hamilton | © Clive Mason/Getty Images
    Sulla pista di Yeongam, questa volta in condizioni di asciutto dopo l’acquazzone abbattutosi ieri sul circuito, Hamilton si è riconfermato il più veloce chiudendo la sessione di qualifica con il miglior tempo di 1:35.820, unico a scendere sotto il muro dell’1:36. A rovinare una prima fila tutta McLaren ci ha pensato Sebastian Vettel che nell’ultimo tentativo si è migliorato riuscendo a scalzare dalla seconda posizione Jenson Button di soli 84 millesimi: 1:36.042 per il tedesco, 1:36.126 per l’inglese vincitore in Giappone. A chiudere la seconda fila l’altra Red Bull di Mark Webber che si becca oltre 6 decimi da Hamilton (1:36.468). Le Ferrari occupano la terza fila: così come avvenuto a Suzuka, Felipe Massa precede Fernando Alonso di un decimo e mezzo ma quello che più preoccupa il team del Cavallino è il ritardo accusato dalla pole, oltre un secondo. Domani in gara ci si aspetta l’ennesima impresa di Alonso, se solo avesse avuto una Ferrari più performante durante la stagione lo spagnolo avrebbe sicuramente lottato per la vittoria ovunque. Quarta fila per Nico Rosberg e Vitaly Petrov, unici piloti Mercedes e Renault ad entrare nella top ten: Michael Schumacher infatti ha avuto problemi di settaggio della sua vettura e si è piazzato 12esimo mentre Bruno Senna domani scatterà dalla 15esima posizione in griglia, un risultato deludente. A chiudere la top ten ci sono le due Force India di Paul Di Resta e Adrian Sutil che non hanno effettuato nessun giro cronometrato nell’ultima parte di qualifica per preservare le gomme morbide in gara. Buona inoltre la qualifica di Jaime Alguersuari, 11esimo, mentre male hanno fatto le due Williams di Pastor Maldonado, 16esimo, e Rubens Barrichello, 18esimo, il brasiliano ha fatto meglio solo delle due Lotus, le due Virgin e le due Hispania. Domani, alle 8:00 di mattina italiane, il via al secondo Gran Premio di Corea della storia della F1. L’anno scorso vinse Alonso avvantaggiato però dal ritiro di Vettel per la rottura del motore della sua Red Bull.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:35.820
    2.   VETTEL RED BULL RENAULT 1:36.042 +0.222
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1:36.126 +0.306
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT 1:36.468 +0.648
    5.   MASSA FERRARI 1:36.831 +1.011
    6.   ALONSO FERRARI 1:36.980 +1.160
    7.   ROSBERG MERCEDES 1:37.754 +1.934
    8.   PETROV RENAULT 1:38.124 +2.304
    9.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    10.    SUTIL FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    11.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    12.   SCHUMACHER MERCEDES Q2
    13.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    14.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    15.   SENNA RENAULT Q2
    16.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q2
    17.   PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    18.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q1
    19.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    20.   TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    21.   GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1
    24.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1: a Button il GP del Giappone, a Vettel il Mondiale

    F1: a Button il GP del Giappone, a Vettel il Mondiale

    Attendevamo solo di avere la certezza aritmetica, a Suzuka gli bastava fare solo un misero punto per vincere il titolo Mondiale. Sul circuito dove nel passato tanti altri campioni hanno celebrato il titolo iridato (Ayrton Senna, Alain Prost, Damon Hill e Michael Schumacher), Sebastian Vettel si laurea campione del mondo di Formula 1 per la seconda volta nella sua carriera, il pilota più giovane ad aver centrato tale obiettivo.

    Vettel e Button | © JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images
    Partito dalla pole position, il tedesco della Red Bull alle fine si accontenta del terzo posto che gli consegna ugualmente l’iride bissando il successo dell’anno passato. Se l’anno scorso il titolo era arrivato all’ultima gara e in seguito al pasticcio degli uomini Ferrari, quello di quest’anno è stato un vero e proprio trionfo per il pilota di Heppenheim che ha dominato la stagione fin dall’inizio a Melbourne con numeri strepitosi e quasi da record: 9 vittorie, 12 pole position, 114 punti di vantaggio sul secondo in classifica e salendo sempre sul podio, a parte il Nurburgring dove è arrivato quarto, nei 15 Gran Premi fin qui disputati. Tutto questo anche merito di quel gioiello di vettura che si ritrova tra le mani progettato da Adrian Newey. Gli è mancata solo la vittoria oggi, il Gran Premio del Giappone è stato vinto infatti da un impeccabile Jenson Button che è riuscito a sopravanzare il tedesco durante la prima sosta ai box per poi rimanergli davanti fino alla bandiera a scacchi. Il pilota inglese della McLaren centra il suo terzo successo in stagione, il 12esimo in carriera, in quello che lui considera come secondo Gran Premio di casa (la fidanzata Jessica Michibata è giapponese) festeggiando così nel migliore dei modi il rinnovo di contratto con la scuderia di Woking e precedendo Alonso e, appunto, Vettel. Button aumenta il suo vantaggio sullo spagnolo nella lotta al secondo posto nella classifica mondiale piloti portandolo a 8 punti (210 contro i 202) diventando il favorito per la conquista del titolo di vice-campione del mondo e, presumibilmente, il pilota di punta della McLaren considerando l’ennesimo flop di Lewis Hamilton.
    Fernando Alonso | © Clive Mason/Getty Images
    Può sorridere Fernando Alonso autore di un’altra straordinaria prestazione in gara dopo la delusione di ieri in qualifica (partiva quinto anche dietro al compagno di squadra Felipe Massa). Il ferrarista è veloce, costante e non sbaglia nulla, ciò gli permette nell’ultimo pit stop di sopravanzare Vettel. Lo spagnolo prima si difende brillantemente dagli attacchi del tedesco e poi va all’attacco di Button arrivandogli addirittura ad 1 secondo di distanza a 2 giri dal termine nonostante fosse con le gomme a mescola più dura che tanto hanno fatto soffrire la Ferrari quest’anno. Al quarto posto si piazza la seconda Red Bull di Mark Webber che solo nel finale da segnali di risveglio, poi Lewis Hamilton con una gara dai due volti: l’inglese parte bene e guadagna una posizione al via agevolato dalla manovra aggressiva, a tagliare la strada, di Vettel su Button; all’inizio sembra l’unico a tenere il ritmo indiavolato del tedesco ma una piccola foratura gli fa perdere pressione allo pneumatico costringendolo ad un pit stop anticipato. Da lì in poi l’anglo-caraibico si perde e si ritrova a lottare con Massa per la quinta piazza (scintille ancora tra i due che arrivano al contatto alla staccata della chicane con il brasiliano che perde un pezzo di carbonio dalla sua vettura). Lewis sta pagando a caro prezzo i molteplici errori commessi quest’anno che lo hanno reso più vulnerabile sotto il profilo psicologico e con Button che ultimamente, a partire dal Gran Premio d’Ungheria, gli finisce costantemente sempre davanti questo non lo aiuta ad uscire dal “tunnel” nel quale è entrato di recente. Sesto Michael Schumacher che per un paio di giri si è ritrovato addirittura in testa alla corsa prima di affrontare il suo ultimo pit stop. Il 7 volte campione del mondo ha preceduto Felipe Massa, a punti vanno anche Sergio Perez, Vitaly Petrov e Nico Rosberg, autore di una grande rimonta dopo essere partito dall’ultima fila sulla griglia di partenza. Fuori dalla top ten le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta e la Sauber dell’idolo di casa Kamui Kobayashi che, nonostante sia partito dalla settima posizione, non è riuscito nel suo Gran Premio ad ottenere un risultato soddisfacente. La Formula 1 non si ferma. In settimana il Grande Circus si trasferirà dal Giappone alla vicina Corea, domenica si farà tappa a Yeongam dove andrà in scena il secondo GP coreano della storia della F1.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1h30:53.427
    2.   ALONSO FERRARI +1.160
    3.   VETTEL RED BULL RENAULT +2.006
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +8.071
    5.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +24.268
    6.   SCHUMACHER MERCEDES +27.120
    7.   MASSA FERRARI +28.240
    8.   PEREZ SAUBER FERRARI +39.377
    9.   PETROV RENAULT +42.607
    10.   ROSBERG MERCEDES +44.322
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +54.447
    12.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:02.326
    13.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:03.705
    14.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +1:04.194
    15.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1:06.623
    16.   SENNA RENAULT +1:12.628
    17.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1:14.191
    18.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1:27.284
    19.   TRULLI LOTUS RENAULT +1:36.140
    20.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    21.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    22.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    24.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI RIT
  • Button domina le libere a Suzuka

    Button domina le libere a Suzuka

    Nelle prove libere del venerdì valide per il Gran Premio del Giappone, Jenson Button è stato il più veloce in entrambe le sessioni. Il pilota inglese della McLaren, fresco di rinnovo contrattuale, al mattino ha ottenuto un 1:33.634 precedendo di soli 91 millesimi il compagno di team Lewis Hamilton e di quasi 4 decimi Sebastian Vettel, che qui a Suzuka può conquistare il suo secondo titolo Mondiale, rimasto vittima di un fuori pista danneggiando contro le barriere l’ala anteriore della sua Red Bull.

    Jenson Button | © TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images
    Quarto tempo per Fernando Alonso che ha concluso il primo turno di libere con un tempo di 1:34.372 seguito da Mark Webber e dall’altra Ferrari di Felipe Massa. Ottime le prestazioni della Toro Rosso, Jaime Alguersuari e Sebastien Buemi si classificano rispettivamente sesto e ottavo. Nelle libere pomeridiane Button si ripete abbassando notevolmente il tempo fatto durante la mattina, di ben un secondo e 6 decimi. L’inglese ferma il cronometro sull’1:31.901 dimostrandosi già in forma per qualifica e gara. Migliora anche Alonso che conclude con il secondo miglior tempo di tutta la giornata (1:32.075) mentre Vettel si riconferma con il terzo tempo ma vicinissimo al ferrarista e staccato di soli 2 centesimi. Seguono Webber e Massa mentre Hamilton, nella seconda sessione, è stato più lento anche delle due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg chiudendo con l’ottavo tempo a un secondo e tre decimi dal compagno di scuderia. Qui a Suzuka Sebastian Vettel ha l’opportunità di laurearsi campione per la seconda volta dopo il successo all’ultima gara dello scorso anno. Il tedesco, che ha a disposizione “5 match ball” deve fare solo 1 punto da qui fino al termine della stagione. Sarebbe un’impresa titanica non farlo. Domani, le 7 del mattino in Italia e le 14 ora locale, le qualifiche del Gran Premio del Giappone precedute poche ore prima dalla terza e ultima sessione di prove libere.

  • F1, a Singapore la “nona sinfonia” di Vettel

    F1, a Singapore la “nona sinfonia” di Vettel

    Alzi la mano chi ha scommesso un solo euro sulla vittoria di Alonso, Button, Hamilton, Webber o chiunque altro. Sebastian Vettel è il dominatore incontrastato del Mondiale e lo dimostra ancora una volta vincendo anche il Gran Premio di Singapore, disputato in notturna nella cornice suggestiva del circuito di Marina Bay, mettendo in bacheca la sua nona vittoria stagionale (terza consecutiva) e la 19esima in carriera che lo porta ad un solo successo da Mika Hakkinen, due volte campione del mondo proprio come sta per diventarlo lui.

    © ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images
    A cinque gare dal termine della stagione infatti solo Jenson Button, che conquista un ottimo secondo posto, è rimasto in corsa, si fa per dire, per il titolo Mondiale. Il pilota inglese della McLaren ha 124 punti da recuperare sul tedesco con 125 punti ancora in palio. In pratica a Vettel basterà conquistare un solo punto da qui fino alla fine della stagione per laurearsi campione del mondo e bissare il successo dello scorso anno. Il tedesco è stato praticamente perfetto per tutto il week-end con pole al sabato, vittoria e in testa per tutto il Gran Premio oggi. A rovinargli un possibile e meritato Grand Chelem Jenson Button che nelle battute finali, nel tentativo di recuperargli terreno, gli ha strappato il giro più veloce della gara. Sul podio anche l’altro pilota della Red Bull Mark Webber che vince il duello con Fernando Alonso con una Ferrari che ancora una volta è andata in difficoltà con le gomme. Per lo spagnolo, che ha combattuto e si è difeso finchè la sua vettura glielo ha permesso, “solo” un quarto posto. Alle sue spalle un confusionario e colpevole Lewis Hamilton che, nonostante la sua McLaren si sia dimostrata molto performante, si è estromesso da solo nella lotta per il podio danneggiando l’alettone anteriore della sua McLaren in seguito ad un contatto con la Ferrari di Felipe Massa che gli è costato il rientro ai box per sostituire l’ala e il giustissimo drive-through per aver rovinato la gara del brasiliano, costretto anche lui al pit stop per la foratura dello pneumatico posteriore destro dopo il tamponamento. E non è la prima volta che i due arrivano al contatto, Felipe infatti in questa stagione si era lamentato molto per la condotta di gara di Hamilton accusandolo di poter causare incidenti piuttosto seri. Nonostante sia scivolato nelle retrovie, Hamilton è riuscito alla fine comunque ha ottenere un quinto posto mentre Massa è giunto nono. Grande gara per Paul Di Resta che taglia il traguardo in sesta posizione ottenendo il suo miglior risultato stagionale al suo primo anno in Formula 1, la Force India lascia Singapore euforica anche per l’ottavo posto di Adrian Sutil. In mezzo alle due vetture indiane, Nico Rosberg. Mercedes che giunge al traguardo solo con il tedesco, Michael Schumacher infatti si è reso protagonista di un incidente spettacolare andando a tamponare Sergio Perez, che porta a casa un punto con il decimo posto, nel tentativo di sorpassarlo rischiando letteralmente di decollare. Fortunatamente nessuna conseguenza per il sette volte campione del mondo. Tra due settimane si vola in Giappone, a Suzuka Vettel, a meno di ritiri o altro, conquisterà quindi il suo secondo titolo Mondiale consecutivo. Manca solo l’aritmetica.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL 1h59:06.537
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES +1.737
    3. WEBBER RED BULL +29.279
    4. ALONSO FERRARI +55.449
    5. HAMILTON McLAREN MERCEDES +1:07.766
    6. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES 1:51.067
    7. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    8. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    9. MASSA FERRARI +1 GIRO
    10. PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    11. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    12. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    13. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    14. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +2 GIRI
    15. SENNA RENAULT +2 GIRI
    16. KOVALAINEN LOTUS RENAULT +2 GIRI
    17. PETROV RENAULT +2 GIRI
    18. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    19. RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +4 GIRI
    20. LIUZZI HISPANIA COSWORTH +4 GIRI
    21. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI RIT
    22. SCHUMACHER MERCEDES RIT