Tag: fernando alonso

  • Formula 1, on-Line svelata la nuova McLaren-Honda

    Formula 1, on-Line svelata la nuova McLaren-Honda

    Si svela e si mostra al pubblico la nuova monoposto di Formula 1 del team di Woking (Regno Unito), bella e “cattiva” come non mai. Si chiamerà MP4/30 continuando la linea delle precedenti e segnando la voglia di riscatto del ritrovato binomio McLaren-Honda.

    Livrea con il classico (da fine anni ’90) grigio metallizzato, una linea rossa fosforescente ed una forma aerodinamica accattivante che prende spunto dai nuovi regolamenti in materia. A spingerla ci penserà il propulsore Honda che promette da subito prestazioni top e la volontà congiunta di riportare dalle prime gare la McLaren nelle prime posizioni. Alla guida, oltre al confermatissimo Jenson Button, ci sarà l’ex ferrarista Fernando Alonso.

    La nuova MP4/30 che correrà la stagione di Formula 1 2015 | Foto Web
    La nuova MP4/30 che correrà la stagione di Formula 1 2015 | Foto Web

    Come si comporterà e di quali prestazioni sia capace la nuova MP4/30 lo vedremo presto, perché la scuderia sarà pronta dal 1 febbraio a scendere in pista a Jerez de la Fronteira per i classici test pre-campionato.

    Proprio sul nuovo inizio tra McLaren e la Honda è proprio Yasuhira Arai, Capo Motorsport Honda, a dire che c’è stata una strettissima collaborazione tra le due basi logistiche di Milton Keynes e Sakura con continuo interscambio di informazioni e prove per far uscire una monoposto che non sia solo un compromesso tra consumi e aerodinamica, ma l’esaltazione di entrambe le componenti per raggiungere il meglio. In mezzo c’è tanta tecnologia, ce come sempre in Formula 1 va all’avanguardia per essere poi nel tempo esportata nella produzione di auto di serie.

    Dal punto di vista aerodinamico, la MP4/30 porta l’influenza del nuovo Capo Ingegniere Peter Prodromou che dal settembre scorso è approdato in McLaren dopo l’esperienza vincente alla Red Bull. Rispetto alla Williams, vista la settimana scorsa, si possono notare alcune piccole differenze come il muso allungato e tenuto basso mentre il posteriore è raccolto intorno al motore con una presa di raffreddamento alta più larga rispetto a quanto visto sulla Williams.

    Inutile dire che i due piloti mostrano nei primi commenti grande ottimismo, Jenson Button si dichiara entusiasta e desideroso di apprendere subito nei test il più possibile della nuova monoposto per poi portarla ai limiti nella stagione che dovrà affrontare. Alonso non è da meno, dichiarando che durante la pausa invernale ha fatto parecchio allenamento per essere in una forma fisica perfetta già dai primi test a Jerez.

    La McLaren-Honda MP4/30 | Foto Web
    La McLaren-Honda MP4/30 | Foto Web

    Insomma le componenti della McLaren-Honda hanno dato tutte il massimo per partire nella nuova stagione alla grande. Nei prossimi giorni avremo i primi riscontri.

     

  • Formula 1: Alonso verso l’ultima gara in rosso?

    Formula 1: Alonso verso l’ultima gara in rosso?

    Quattro anni fa in Bahrain iniziava in modo trionfale, vincendo la sua prima gara in rosso, l’avventura di Fernando Alonso in Ferrari. Un matrimonio cercato e voluto soprattutto dallo stesso pilota, ansioso di poter disporre di una macchina leggendaria della Formula 1 e competitiva dopo l’uscita dalla McLaren e due stagioni anonime in Renault.

    Dopo l’epopea di Schumacher sia i fan che la stessa Ferrari sognavano un ciclo vincente con il pilota iberico considerato ancora oggi uno dei pochi del circus capace di tirare fuori il cento per cento dalle monoposto ed invece la favola iniziata quattro anni prima è molto probabile giunga al termine senza un lieto fine.

    Infatti è atteso proprio per l’inizio della settimana prossima l’annuncio che le strade della rossa di Maranello e Alonso si dividano, a favore di un ritorno in McLaren per Fernando e dell’ingaggio di Sebastian Vettel per la Ferrari. Un risvolto della vicenda del resto su cui i protagonisti tengono tutti sulle spine fin dal Gran Premio di Suzuka attraverso qualche spiffero di rinnovo e tanti indizi che portano alla conclusione più ovvia, quella fatta dalla contabilità dei risultati e dal feeling rotto con la scuderia da qualche tempo.

    Fernando Alonso | Foto Twitter
    Fernando Alonso | Foto Twitter

    Arriverà quindi in rosso un altro pilota tedesco, Sebastian Vettel, considerato l’erede di Michael Schumacher, che dovrà fare tutto il possibile per riportare la Ferrari sul tetto del mondo della Formula 1 ed al tempo stesso rivitalizzare un ambiente che ha perso fiducia e competitività, mentre nel contempo se ne va un pilota imprevedibile, intelligente e capace di ribaltare il pronostico attraverso una guida sempre al limite per estrarre il meglio dal materiale messogli a disposizione ma al tempo stesso scomodo, provocatorio ed incapace di mentire a se stesso e alla squadra.

    La favola quindi di Fernando Alonso alla Ferrari si potrebbe chiudere tra otto giorni, con il Gran Premio di Abu Dhabi, nel modo in cui nessuno si poteva augurare, portando in dote solo una manciata di vittorie, punti importanti ma nessun titolo.

  • Gp Belgio: a Spa pole a Rosberg, Alonso quarto

    Gp Belgio: a Spa pole a Rosberg, Alonso quarto

    Nel leggendario circuito di Spa-Francorchamps in Belgio, in Formula 1 si consuma l’ennesima dimostrazione di dominio da parte delle Mercedes. La pole position va a Rosberg che precede il suo compagno di scuderia Hamilton in prima fila.

    Prima dell’inizio delle qualifiche su Spa si abbatte un acquazzone che bagna tutta la pista ed in pochi nei primi minuti della Q1 si avventurano sul tracciato, montando gomme intermedie. Gli apri-pista sono Kvyat, Ricciardo.

    Tuttavia poi si susseguono tutti gli altri, seguendo le indicazioni dei primi piloti scesi in pista e montando anche loro le gomme intermedie. Hamilton fa registrare il miglior tempo fino all’ingresso in pista di Rosberg, che già in Q1 mette subito le cose in chiaro con la pole provvisoria. Eliminati nella prima fase Maldonado, Hulkenberg, Chilton, Gutierrez, Lotterer ed Ericsson.

    Fernando Alonso sul bagnato di Spa | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Fernando Alonso sul bagnato di Spa | Foto Twitter / Il Pallonaro

    In Q2, si gira sempre con le gomme intermedie e sempre le Mercedes dettano legge tanto da sembrare imprendibili. Bene Alonso che fa registrare il terzo miglior tempo seguito da Bottas, Raikkonen, Massa, Ricciardo, Vettel, Button e Magnussen. Unica nota da rilevare il cambio al vertice, in questa fase è stato Hamilton il più rapido scalzando il compagno di scuderia.

    La Q3 viene aperta da Vettel mentre un bel sole illumina Spa facendo asciugare tratti della pista. Rosberg registra il miglior tempo, seguito al momento da Vettel, Alonso ed Hamilton. A due minuti dalla conclusione delle prove girandola ai box per montare le nuove gomme intermedie e tentare l’ultimo assalto alla pole.

    Tuttavia Rosberg resta al comando, seguito come detto in apertura da Hamilton con l’altra Mercedes. In terza posizione si piazza Vettel su Red Bull seguito dalla Ferrari di Alonso, poi Ricciardo, Bottas, Magnussen, Raikkonen, Massa e Button.

    Classifica Qualifiche Gp Belgio | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Classifica Qualifiche Gp Belgio | Foto Twitter / Il Pallonaro

    In un tracciato altamente tecnico le condizioni atmosferiche e le gomme potevano giocare il ruolo di variabili impazzite a sparigliare i valori, tuttava nemmeno la pioggia scalfisce la perfezione delle Mercedes di questa stagione.

     

  • F1, finalmente Alonso! Davanti solo uno scatenato Ricciardo

    F1, finalmente Alonso! Davanti solo uno scatenato Ricciardo

    F1 – Finalmente una buona prestazione per la Ferrari di Alonso che trova il miglior piazzamento stagionale: secondo posto, dietro a un Ricciardo assolutamente scatenato che in venti secondi passa prima Hamilton e poi il ferrarista. A proposito di Hamilton, altra grandissima rimonta dell’inglese che stavolta è stato costretto a partire ultimo dalla pit lane. La gara inizia subito con un lungo proprio di Lewis Hamilton, poi al nono giro incidente per Ericcson che porta la safety car per la prima volta in pista, nel frattempo tutti ne approfittano per fare cambio gomme. Nemmeno il tempo di far uscire la SC che Grosejan  ha un incidente simile a quello di Ericcson, prolungando la permanenza in pista della Safety Car. Poi, al 23° giro, altro incidente simile, stavolta per Perez che va contro il muro all’inizio del rettilineo principale. Nel frattempo le posizioni iniziali sono tutte scombinate: il poleman Rosberg si ritrova quarto, mentre Alonso conduce al primo posto ancora con le stesse gomme del secondo stop, quindi altamente usurate. Allora esplode Ricciardo, che passa Hamilton Alonso e va a vincere. Retroscena tra l’inglese e la Mercedes, che in un team radio gli aveva ordinato di far passare Rosberg dietro di lui. Ordine disubbidito, Hamilton dopo la gara si è giustificato dicendo che “Rosberg era troppo lontano”.

    Fernando Alonso sul podio, foto di Facebook / Il Pallonaro
    Fernando Alonso sul podio, foto di Facebook / Il Pallonaro

    1 Ricciardo

    2 Alonso +5.2

    3 Hamilton +5.8

    4 Rosberg +6.3

    5 Massa +29.8

    6 Raikkonen +31.4

    7 Vettel +40.9

    8 Bottas +41.3

    9 Vergne +58.5

    10 Button +58.5

    11 Sutil +1′ 8.10

    12 Magnussen +1′ 18.4

    13 Maldonado +1′ 24

    14 Kvyat +1 giro

    15. Bianchi +1 giro

    16. Chilton +1 giro

    Gutierrez, Kobayashi, Perez, Hulkenberg, Grosejan, Ericcson ritirati

    Questa la classifica piloti, con Rosberg che conduce ancora ma ha Hamilton a soli 11 punti (202 a 191). Seguono Ricciardo con 131 e Alonso con 115, poi la sorpresa Bottas con 95 punti, seguito a 88 da Vettel. 69 punti per Hulkenberg, 60 per Button, 40 per Massa, 37 per Magnussen, 29 per Perez, 27 per Raikkonen, 11 per Vergne, 8 per Grosejan, 6 per Kvyat, 2 per Bianchi e 0 per Sutil, Ericcson, Maldonado, Gutierrez, Chilton, Kobayashi.

    In classifica costruttori domina la Mercedes con 393 punti. Poi Red Bull a 219 e Ferrari a 142. Bene la Williams a 135, la Force India a 98 e non molto bene la McLaren solo sesta (97). Poi Toro Rosso a 17, Lotus solo a 8, Marussia a 2, Sauber e Caterham a 0.

    Prossima gara a SPA (Belgio) il 24 agosto 

  • F1, la Mercedes torna in prima fila, male Red Bull e Ferrari

    F1, la Mercedes torna in prima fila, male Red Bull e Ferrari

    Rosberg vince il Gran Premio d’Austria che dopo 11 anni torna a ospitare una gara di Formula 1, allungando in classifica sul compagno di scuderia Lewis Hamilton che arriva secondo. A seguire le sorprese del weekend: le Williams di Bottas Massa che erano partite in prima fila con il brasiliano in pole. Ancora molto deludenti Ferrari (Alonso 5°, Raikkonen 10°) e Red Bull (Ricciardo 8°, Vettel ancora ritirato).

    Alla partenza Massa prende il largo, poi dopo il suo pit-stop si trovano in vetta Bottas Perez che si alternano, fino a che entra in scena la Mercedes con Rosberg che dal 27° giro va in testa e da lì si trova a dominare la gara fino alla fine, conquistando il terzo successo stagionale (il sesto in carriera).

    Nico Rosberg, foto di Facebook / Il Pallonaro
    Nico Rosberg, foto di Facebook / Il Pallonaro

    L’ordine di arrivo:

    1. Rosberg

    2. Hamilton (+1. 932)

    3. Bottas (8. 172)

    4. Massa (17. 358)

    5. Alonso (18. 553)

    6. Perez (28. 545)

    7. Magnussen (32. 031)

    8. Ricciardo (43. 552)

    9. Hulkenberg (44. 137)

    10. Raikkonen (47. 777)

    11. Button (50. 966)

    12. Maldonado (+1 giro)

    13. Sutil (+1 giro)

    14. Grosejan (+1 giro)

    15. Bianchi (+2 giri)

    16. Kobayashi (ritirato)

    17. Chilton (ritirato)

    18. Ericsson (ritirato)

    19. Gutierrez (ritirato)

    20. Vergne (ritirato)

    21. Vettel (ritirato)

    22. Kvyat (ritirato)

    Ora la situazione in classifica vede Rosberg in testa a 165, poi Hamilton a 136 e Ricciardo a 83. Seguono Alonso (79), Vettel (60), Hulkenberg (59), Bottas (55), Button (43), Massa (30), Magnussen (29), Perez (28), Raikkonen (19), Grosejan, Vergne (8), Kvyat (4), Bianchi (2).

    Classifica costruttori monopolizzata dalla Mercedes che conduce a 301 punti, poi Red Bull con 143 e Ferrari solamente a 98.  Force India 87, Williams 85, McLaren 72, Toro Rosso 12, Lotus 8 e Marussia con i suoi unici punti (2) della storia.

    Per ora tre gran premi a Rosberg  (Australia, Monaco, Austria), quattro a Hamilton (di fila in Malesia, Bahrain, Cina e Spagna). L’ unico Gran Premio non andato alla Mercedes è quello canadese, vinto da Ricciardo. Prossimo appuntamento il 6 luglio a Silverstone, Gran Premio di casa per Lewis Hamilton che può e deve accorciare in classifica il gap con il compagno di scuderia.

    Per Rosberg “non è stata una gara semplice, ma alla fine avevamo una macchina molto veloce. E’ stato bellissimo tornare qui, l’Austria lo merita”.

  • GP di Montecarlo nel festival dei ritiri si impone Rosberg, 4° Alonso

    GP di Montecarlo nel festival dei ritiri si impone Rosberg, 4° Alonso

    Nel Principato non cambia la musica che si era vista anche nelle qualifiche: le prime due sono sempre le Mercedes. Non male le Ferrari alla partenza: Raikkonen guadagna il 4° posto ai danni di Vettel Alonso scivola di una posizione. Problemi alla power-unit proprio per Sebastian Vettel, che è costretto al ritiro, mentre le Mercedes prendono il largo, poi accorciato con l’entrata della safety car. Poi la sfortuna si scatena su Kimi: prima viene tamponato da Chilton, poi si tocca con Magnussen. Nel finale problemi a un occhio per Hamilton, che è comunque riuscito a tenere la posizione, vanificando gli attacchi di Ricciardo. Gara strana anche dal punto di vista dei piloti: hanno tagliato il traguardo solo 14 monoposto, di cui solo 4 non doppiate. Con così poche auto in pista c’è l’occasione per le piccole di andare a punti, e la Marussia ne ha approfittato conquistando i primi punti della sua storia. Gara vinta e dominata da Nico Rosberg, che trova la seconda vittoria di fila a Monaco, che è anche casa sua. Il tedesco sorpassa lo scontento Hamilton in classifica e si porta al primo posto. La sicurezza assoluta è nella classifica costruttori: Mercedes a 240, con 141 punti in più rispetto alla seconda (la Red Bull a 99).

    Rosberg dopo la vittoria di oggi / Foto Facebook
    Rosberg dopo la vittoria di oggi | Foto Facebook

    Se Rosberg commenta entusiasta “vittoria speciale, riprendersi la vetta a Montecarlo è fantastico. Sono riuscito a mantenere il gap perché avevo gomme più fresche. Ringrazio il team, mi ha dato una macchina straordinaria.”, Hamilton si rassegna alla superiorità che Rosberg ha dimostrato oggi: “Buona doppietta per la scuderia. Sì, Rosberg aveva un passo più veloce, anche se stavo andando forte, ma qui è molto difficile superare.”. Estremamente delusi invece Vettel e Raikkonen: “Avevo fatto una bella partenza – commenta il tedesco- poi ho perso pressione e potenza e il ritiro è stato inevitabile. Non voglio mettere pressione al team, ma di recente sono successe troppe cose negative.” “Il risultato fa schifo – commenta invece Kimi Raikkonen- ma non per colpa mia. Potevo chiudere 8°, ma non mi interessa prendere due punti. La gara è finita quando la Marussia di Chilton mi ha tamponato.” 

    La griglia d’arrivo finale:

    1 Rosberg

    2 Hamilton (+9.210)

    3 Ricciardo (+9.614)

    4 Alonso (+32.452)

    5 Hulkenberg (+1 giro)

    6 Button (+ 1 giro)

    7 Massa (+ 1 giro)

    8 Grosejan (+1 giro)

    9 Bianchi (+1 giro, penalizzato di 5 secondi)

    10 Magnussen (+1 giro)

    11 Ericsson (+ 1 giro)

    12 Raikkonen (+1 giro)

    13 Kobayashi (+ 3 giri)

    14 Chilton (+3 giri)

    RIT Gutierrez (+19 giri)

    RIT Bottas (+23 giri)

    RIT Vergne (+28 giri)

    RIT Sutil (+55 giri)

    RIT Kvyat (+68 giri)

    RIT Vettel (+73 giri)

    RIT Perez (+78 giri)

    RIT Maldonado (non partito)

  • F1, continua l’egemonia Mercedes, male la Ferrari

    F1, continua l’egemonia Mercedes, male la Ferrari

    Ormai bisogna abituarsi a questa che ormai è diventata una routine in ogni Gran Premio. Nonostante nelle prove libere del Gran Premio di Monaco le Ferrari fossero andate non male, le qualifiche invece deludono.

    Ancora una volta le Mercedes sono in prima fila, con uno scambio delle posizioni abitudinarie tra i due piloti: Rosberg primo e Hamilton secondo, con Ricciardo che si piazza in terza posizione, precedendo il compagno di scuderia Sebastian Vettel.

    Male, come detto, ancora le FerrariAlonso quinto, Raikkonen sesto.  Molto bene le Toro Rosso, che si qualificano al Q3 con un grande 7° posto di Vergne, che in alcuni momenti si è ritrovato anche primo.

    A un minuto dal termine del Q3 bandiera gialla per l’uscita lunga di Rosberg che  ha reso impossibile a tutti di migliorare i propri tempi, permettendo così al tedesco di conquistare la pole position e facendo andare su tutte le furie il porprio compagno di scuderia  Lewis Hamilton che avrebbe voluto provarci fino all’ultimo a prendersi la pole, ma stato impossibilitato da quanto accaduto. Fuori nel Q2 anche Button, insieme a Massa che, a causa di un incidente con Magnussen, non ha nemmeno girato.

    La Mercedes di Rosberg
    La Mercedes di Rosberg | Foto Twitter / Il Pallonaro

    ECCO TUTTI I TEMPI:

    (Q3)

    Rosberg (Mercedes) 1. 15. 989

    Hamilton (Mercedes) 1. 16. 048

    Ricciardo (Red Bull) 1. 16. 384

    Vettel (Red Bull) 1. 16. 547

    Alonso (Ferrari) 1. 16. 686

    Raikkonen (Ferrari) 1. 17. 389

    Vergne (Toro Rosso) 1. 17. 540

    Magnussen (McLaren Mercedes) 1. 17. 555

    Kvyat (Toro Rosso) 1. 18. 090

    10 Perez (Force India) 1. 18. 327

    (eliminati Q2)

    11 Hulkenberg (Force India) 1. 17. 846

    12 Button (McLaren Mercedes) 1. 17. 988

    13 Bottas (Williams) 1. 18. 082

    14 Grosejan (Lotus) 1. 18. 196

    15 Maldonado (Lotus) 1. 18. 356

    16 Massa (Williams) nessun tempo

    (eliminati Q1)

    17 Gutierrez (Sauber) 1. 18. 741

    18 Sutil (Sauber) 1. 18. 745

    19 Bianchi (Marussia) 1. 19. 332

    20 Chilton (Marussia) 1. 20. 005

    21 Kobayashi (Catheram) 1. 20. 133

    22 Ericsson (Catheram) 1. 21. 732

    Comanda la classifica piloti l’inglese Hamilton con 100 punti, secondo Rosberg (97) e terzo Alonso (49). Comanda indisturbata la classifica costruttori la Mercedes (197), con più di 100 punti di vantaggio dalla Red Bull (84). Ferrari terza a 66. Finora, dopo la vittoria di Rosberg in Australia, le ha vinte tutte Hamilton.

     

  • Ferrari, Mattiacci è il post-Domenicali

    Ferrari, Mattiacci è il post-Domenicali

    Il giorno dopo il terremoto Ferrari legato all’addio di Stefano Domenicali, è tempo di capire le ragioni alla base di uno strappo meditato a lungo ed avvenuto quando meno ce lo si poteva aspettare, alla vigilia di un Gran Premio delicato e nel pieno di una stagione partita in salita per la Ferrari. Stefano Domenicali ha già spiegato nelle sue dichiarazioni “a caldo” le motivazioni dell’addio, affermando che serviva una scossa all’ambiente e augurandosi che, così, possa arrivare un cambiamento positivo. Una decisione sofferta quanto meditata dopo 23 anni di Ferrari che lasciano il segno indelebile nel suo cuore. Un’esperienza lunga e intensa, un’esperienza fatta di responsabilità crescenti dal 2007 in poi, proprio nel periodo della ricostruzione del dopo Schumacher. Per questo motivo, i lunghi anni trascorsi hanno logorato il manager a capo della Gestione Sportiva di Maranello e lo hanno condotto a dire “basta”, improvvisamente. Al suo posto, come già annunciato, il presidente Montezemolo ha scelto Marco Mattiacci, uno dei manager di maggior talento di casa Ferrari, che lavora in azienda dal 1999: una scelta “interna” per fuggire alle logiche dei manager “mercenari” della Formula Uno.

    Ferrari, il post Domenicali è Mattiacci
    Ferrari, il post Domenicali è Mattiacci

     

    Mattiacci è sconosciuto al mondo delle corse automobilistiche ma è ben noto nel settore auto considerando che è stato lui il vero artefice del grande successo commerciale del marchio Ferrari in Asia Pacifico, Nord America e Cina. Marco Mattiacci è un 43 enne manager romano, laureato alla Sapienza in Economia e specializzato alla Columbia Business di New York, graditissimo a Marchionne e a John Elkann, noto come “decisionista”, abituato a tirar fuori il 120 per cento da ogni membro del suo team: un ottimo biglietto di presentazione, senza dubbio, anche se, a ben vedere, i problemi della Ferrari non sembrano essere primariamente di tipo gestionale, bensì prettamente tecnici. Per questo motivo, non è saggio ritenere che le dimissioni di Stefano Domenicali e il passaggio di consegne con Mattiacci possano essere la panacea di tutti i mali per la casa automobilista del Cavallino: se il 2014 è cominciato tanto male, gran parte delle cause sono da attribuirsi alla carenze della F14 T, ed in particolar modo al telaio, al motore e all’aerodinamica. Per questo motivo il compito di Marco Mattiacci risulta particolarmente arduo, anche perchè dovrà imparare in fretta a tenere a bada gli umori di Fernando Alonso che con Domenicali aveva un buon rapporto.

    La Ferrari, dunque, ha scelto la strada del rinnovamento, una scelta che solo il futuro potrà permettere di valutare: coraggiosa o azzardata?

  • Gp Malesia, doppietta Mercedes. Alonso 4°

    Gp Malesia, doppietta Mercedes. Alonso 4°

    Le qualifiche del sabato avevano fatto presagire ad un Gp Malesia dominato dalle Mercedes, alla luce della pole position di Hamilton e della terza posizione di Rosberg, un dominio interrotto solo dalla seconda posizione del campione del mondo in carica Sebastian Vettel: la gara domenicale del Gp Malesia ha confermato le sensazioni della vigilia. Doppietta (prima stagionale) per il duo Mercedes formato da Lewis Hamilton e Nico Rosberg, dominio assoluto e senza discussioni, con il pilota inglese (Hamilton) davanti fin dalla prima curva, dominando giro su giro con tempi stratosferici. Bene anche Sebastian Vettel che con orgoglio aveva da riscattare la delusione della prima gara a Melbourne, in Australia, e che ha conquistato un ottimo terzo sulla Red Bull, nonostante la sua vettura abbia evidenziato un eccessivo consumo di carburante. Il ferrarista Fernando Alonso quarto dopo un ottimo duello con Nico Hulkenberg nei giri finali: un sorpasso e contro sorpasso in cui lo spagnolo ha avuto la meglio grazie alla sua tecnica ma in cui il pilota della sorprendente Force India ha ottimamente impressionato. Nota negativa per Ricciardo che per gran parte della gara era riuscito a mantenersi davanti a Fernando Alonso: i suoi sforzi, però, sono stati vanificati da un pit stop sbagliato dai suoi meccanici.

    Gp Malesia, doppietta Mercedes
    Gp Malesia, doppietta Mercedes

    Nel Gp Malesia di Sepang quinto posto, appunto, per Nico Hulkenberg su Force India, sesto posto per il finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen che ha dovuto rimontare dopo un inizio in salita segnato dalla foratura di uno pneumatico dopo uno scontro nei giri iniziali con Magnussen. I meccanici Ferrari hanno rimediato prontamente dimostrando ancora una volta tutto il loro valore dopo la buona prova di ieri in cui avevano sostituito in soli tre minuti la sospensione danneggiata di Alonso.

    Nei primi dieci classificati del Gp Malesia, sesto l’inglese Button, poi a seguire Massa, Bottas, Magnussen, e Kvyat. Da segnalare, a margine della gara, i problemi in casa Williams dove un ordine di scuderia pare non sia andato giù a Felipe Massa, l’ex pilota brasiliano della Ferrari che per troppi anni ha dovuto obbedire anche agli ordini della scuderia del cavallino rampante e che, stavolta, non ha digerito l’ordine di lasciar spazio al compagno di squadra Bottas dimostrando di non accettare ben volentieri quello che è il ruolo di “gregario”.

  • Gp Malesia, Hamilton ancora in pole. Alonso 4°

    Gp Malesia, Hamilton ancora in pole. Alonso 4°

    Il Gran Premio della Malesia di Formula Uno è la seconda gara della stagione Mondiale e si preannuncia già come un importante banco di prova per i principali team, che sembrano essere all’inseguimento della Mercedes in grande spolvero. Le qualifiche del sabato del Gp Malesia, sotto una pioggia incessante e abbondante che ne ha condizionato lo svolgimento e ne ha anche ritardato l’inizio, hanno decretato proprio questo: pole position per Lewis Hamilton su Mercedes (bis dopo quella del Gp d’Australia), secondo tempo per  Sebastian Vettel con la sua Red Bull che prova a riscattare il pessimo inizio di Melbourne, terzo tempo per l’altro pilota su Mercedes, Nico Rosberg che proprio all’ultimo giro ha strappato la terza posizione ad Alonso. Quarto tempo proprio per il ferrarista spagnolo Fernando Alonso, che riesce a rimediare allo scontro con Kvyat che gli ha causato la rottura della sospensione anteriore sinistra e che avrebbe potuto compromettere tutte le qualifiche: fortunatamente i meccanici Ferrari sono stati in grado di riparare al danno in tempi da record (tre minuti) e di rimettere in pista la monoposto di Alonso che a fine qualifiche ha definito “lavoro super” quello dei suoi meccanici del cavallino, sbilanciandosi in una previsione-auspicio per la gara di domani “lottiamo per il podio”. Quinta posizione in griglia di partenza per Ricciardo e sesta per l’altro ferrarista, Kimi Raikkonen che ha dimostrato di non gradire particolarmente la pista bagnata di Sepang e che, almeno sul giro secco, è apparso in difficoltà rispetto ai primissimi.

    Gp Malesia, Hamilton in pole
    Gp Malesia, Hamilton in pole

    Di certo, il circuito malese è più tecnico rispetto al circuito cittadino di Melbourne e, dunque, il valore dei piloti in pista farà la sua parte: senza dubbio, però, è già emerso quello che potrebbe essere il “filo conduttore” della stagione di Formula Uno, e che il Gp Malesia (così come anche la giornata del Sabato del Gp Australia) ha evidenziato: la netta supremazia della Mercedes che costringerà la Red Bull e la Ferrari (che al momento sembrano le più quotate inseguitrici) a rincorrere costantemente le vetture della casa tedesca.

    Il Gp Malesia vedrà, dunque, i “due ritirati illustri” del Gp Australia sfidarsi fianco a fianco in prima fila, ma la Ferrari di Alonso e Nico Rosberg potrebbero essere il terzo (e quarto) incomodo del weekend. Pioggia permettendo ovviamente. 

    La diretta del Gp Malesia sarà visibile sui canali di Sky, a partire dalle ore 10.00, mentre la gara verrà poi trasmessa in chiaro in differita alle ore 14.00 su Rai Uno.