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  • Moratti:”Mascherano? Costa troppo. Mi intriga Melo, Balotelli resta”

    Massimo Moratti, ai microfoni della Rai, comincia a sbilanciarsi sulle strategie dell’Inter per il prossimo mercato. Il presidente nerazzurro non si è stancato di vincere, anzi rilancia ancora la sfida all’Europa: “Vogliamo ripartire alla grande e vin­cere tutto anche la prossima stagione. In Ita­lia sono convinto che possiamo conquistare anche i prossimi due scudetti, ma per resta­re al top in Champions League servirà un col­po. Mascherano è forte, ma è improba­bile che arrivi. Costa troppo e non è detto neppure che il Liverpool lo venda. Melo? E’ un’idea che ci sta intrigando e sulla quale stiamo lavorando. Coutinho? E’ il nostro vero colpo, davvero un feno­meno. Tornerà ad inizio luglio e sarà la sor­presa dell’anno. Può giocare trequartista con Sneijder arretrato. Benitez è un tipo diverso da Mou­rinho e ci dovremo adattare, ma è bravo, un gran lavoratore, uno molto pignolo”.

    Il paragone con la Grande Inter non dispiace al numero uno di Corso Vittorio Emanuele. Le squadre erano diverse, ma avevano entrambe un Moratti al timone: “Formazioni diver­se, in epoche diverse. La famiglia Moratti evi­dentemente è destinata a regalare emozioni agli interisti”.

     Infine, c’è un accenno anche al mercato in uscita, un mercato che non riguarderà Balotelli e Milito: “Mario Balotelli è il nostro futuro, ricominceremo da lui. Mili­to? Non si muoverà. Maicon? Vediamo…”.

  • Felipe Melo all’attacco: “Nel Brasile tutti amici, alla Juve no”

    Felipe Melo all’attacco: “Nel Brasile tutti amici, alla Juve no”

    «L’ambiente qui è completamente diverso rispetto alla Juve: nella Selecao siamo tutti amici, c’è tanta allegria». Nel ritiro del Brasile oggi è stato il giorno di Felipe Melo, che – oltre a rimproverare i giornalisti del suo paese che avrebbero inventato «la pagliacciata di un presunto litigio fra Dani Alves e Julio Baptista» e a promettere loro che al Mondiale cercherà di stare attento «a quelle entrate che in effetti nelle qualificazioni mi hanno creato qualche problema, e procurato qualche cartellino giallo di troppo» – ha approfittato per togliersi qualche ‘sassolinò dalle scarpe.

    Lo ha fatto parlando dell’Italia, per sottolineare come siano diversi gli ambienti in cui si trova ad operare: da una parte l’allegria di un Brasile che è sempre lo stesso nonostante Dunga e la sua mania per gli allenamenti ‘di nascostò; dall’altra la freddezza dello spogliatoio bianconero. «Per quanto mi riguarda – ha detto Felipe Melo – mi prendo la mia parte di colpe, ma di ciò che è accaduto alla Juve è responsabile l’intero gruppo. La squadra non funzionava collettivamente. Comunque anche altre grandi squadre, come il Real Madrid, quest’anno non hanno vinto niente».

    Ma perchè, invece, il Felipe Melo dell’anno prima, quello della Fiorentina, era uno dei migliori giocatori della serie A italiana? «Le mie due stagioni non sono assolutamente confrontabili – risponde -. Nella Fiorentina c’era un gruppo che funzionava, nella Juve le cose non andavano collettivamente. Quest’anno le cose non sono andate bene, ma io nella stagione precedente sono stato definito il miglior giocatore del campionato italiano». «In ogni caso, rimango dove sono, perchè l’anno prossimo cercheremo di riscattarci e ce la metteremo tutta per fare come l’Inter», promette.

    Poi il discorso, anche per l’insistenza della stampa brasiliana, è tornato sulla selezione pentacampione del mondo. «La stampa, invece d’inventare certe storie – ha detto il mediano -, come anche quella dei problemi fra me e Kakà, dovrebbe fare gruppo con noi: se vinciamo il titolo, anche voi reporter sarete campioni del mondo. Siamo tutti brasiliani, e anche voi volete vederci l’11 luglio mentre solleviamo la Coppa». «In ogni caso mettetevelo bene in testa: qui in Nazionale regna un’armonia totale», sottolinea. Però lui sarà costretto a recitare comunque la parte del duro, Melo è l’uomo che con Gilberto Silva farà rivivere la coppia Dunga-Mauro Silva, quella di un Brasile che è già stato campione del mondo: basti ricordarsi del rigore sbagliato da Baggio a Pasadena 16 anni fa.

  • Tempesta Ciro Ferrara: Del Piero un problema, Melo irrispettoso, e su Mou…

    Un vero e proprio fiume in piena, Ciro Ferrara che in un intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ritorna a parlare della sua esperienza in bianconero:“Giocatori che si sono lamentati di me poi hanno fatto peggio: si vede che sono proprio asini. Del Piero è la storia, ma vuole giocare sempre e questo a volte diventa un problema e lo sara’ anche il prossimo anno. Melo è supponente, Felipe deve imparare a farsi volere bene dai compagni. E’ tutt’altro che un cattivo ragazzo, però la supponenza con la quale si allenava ha indispettito molti, e in campo questo si nota”. 

    Nel finale dell’intervista poi esprime anche dei suoi pareri nei confronti di Josè Mourinho, suo ex avversario in campionato: “Con me fu un vero signore al momento dell’esonero. Considerata la rivalità che c’è tra Inter e Juve, si può dire che la sensibilità sia venuta dalla persona meno attesa. Io credo che se ne sia andato perché l’Inter non è una squadra giovane. Se fosse rimasto avrebbe dovuto fare scelte difficili, tagliando giocatori ai quali e’ molto legato. E io so bene quanto sia complicato”.

  • Calciomercato Juventus: Offerta per Aquilani. Palombo più lontano

    Con il cda straordinario conclusosi ieri, è ufficialmente partito il nuovo corso Bianconero con molti, anzi moltissimi dubbi ed un unica certezza, Beppe Marotta. vi è la certezza che il nuovo Direttore sportivo bianconero ruscirà a fare bene sul mercato, il punto però è un’ altro: farà sognare i tanti tifosi juventini delusi, oppure li riporterà ad una cruda realtà fatta di un ridimensionamento ormai consolidato in campo internazionale è sempre più vicino in ambito italiano?

    la risposta a questo quesito verrà data nei prossimi giorni, ma le voci di mercato sembrano orientare la vecchia signora, ad un nuovo periodo di transizione. Tuttavia, anche se ridimensionata la squadra ha pur sempre bisogno di un volto nuovo, magari più giovane e che abbia voglia di riscatto.

    L’ identikt in questione è quello di Alberto Aquilani, il romano non ha passato una grande stagione in Inghilterra e la Juve tenterà in tutti i modi di poterselo accaparrare. La prima offerta è già arrivata a Rafa Benitez, 11 Milioni cash, ma il manager spagnolo l’ ha respinta. Tuttavia i margini per chiudere la trattativa in maniera positiva ci sono e qui starà a Marotta fare la nuova mossa per chiuderla.

    Intanto, si raffredda la pista Palombo. L’ alta valutazione data dalla famiglia Garrone (18/20 Milioni), la non più giovane età (28 anni) e la presenza nella rosa bianconera di Momo Sissoko e Felipe Melo, hanno fatto dirottare l’ attenzione del nuovo entourage bianconero verso altri lidi.

  • Brasile: Dunga boccia Pato, Ronaldinho e Adriano

    Carlos Dunga mantiene fede alle sue idee e non fa sconti per i milanisti Pato e Ronaldinho escludendoli dalla rosa dei 23 che partiranno per il Sud Africa. A niente è valsa dunque la stagione positiva di Dinho in rossonero e la vita condotta da atleta modello, Pato paga invece i molteplici infortuni che lo hanno costretto a saltare larga parte della stagione.

    Un pò più a sorpresa è l’esclusione di Adriano sempre convocato da Dunga sin dal ritorno in Brasile e autore di un campionato più che positivo con la maglia del Flamengo. L’Imperatore paga forse l’assenza ingiustificata del primo maggio scorso quando all’allenamento dei rossoneri era presente il secondo di Dunga. Nonostante la stagione negativa hanno trovato un posto tra i 23 l’ex milanista Kaka, Felipe Melo e Julio Baptista. In avanti preferiti a Pato e Adriano sono il giovane Nilmar e Grafite.


    Portieri:
    Julio Cesar (Inter), Doni (Roma), Heurelho Gomes (Tottenham)
    Difensori: Maicon (Inter), Daniel Alves (Barcellona), Michel Bastos (Lione), Gilberto (Cruzeiro), Lucio (Inter), Juan (Roma), Luisao (Benfica), Thiago Silva (Milan)
    Centrocampisti: Felipe Melo (Juventus), Gilberto Silva (Panathinaikos), Josuè (Wolfsburg), Kleberson (Flamengo), Kakà (Real Madrid), Ramires (Benfica), Elano (Galatasaray), Julio Baptista (Roma)
    Attaccanti: Luis Fabiano (Siviglia), Robinho (Santos), Nilmar (Villarreal), Grafite (Wolfsburg)

  • La Juventus torna a vincere, battuta l’Atalanta 2-1. Decide Felipe Melo

    La Juventus torna a vincere, battuta l’Atalanta 2-1. Decide Felipe Melo

    Torna al successo la Juventus che interrompe così una serie di risultati negativi; dopo l’eliminazione dall’Europa League, le sconfitte consecutive contro Napoli e Sampdoria negli scontri diretti per il quarto posto e il pareggio-suicidio di 3 settimane fa contro il Siena, i bianconeri battono in un Olimpico semi deserto l’Atalanta per 2-1. Il gol che decide le sorti del match arriva dall’uomo, quando meno te lo aspetti, più contestato dalla tifoseria juventina, quel Felipe Melo insultato e fischiato continuamente che dopo il gol si è reso protagonista di un bellissimo gesto di riappacificazione verso i tifosi, congiungendo le mani come a chiedere scusa. Il pubblico apprezza applaudendo il centrocampista. Pace fatta?

    Passando ad analizzare la partita, la Juventus è stata premiata per averci creduto fino in fondo a differenza delle precedenti uscite. Dopo una prima parte di studio di entrambe le squadre, Trezeguet si vede annullare, giustamente, un gol per posizione di fuorigioco, poi è Tiribocchi a provare a dare la carica ai bergamaschi con una conclusione bloccata da Manninger.
    Il gol del vantaggio arriva dal calcio di punizione tirato con maestria da Del Piero, una parabola a scendere all’incrocio dei pali imparabile per Consigli. Gol numero 302 con la maglia bianconera per il capitano della Juventus. Ma le solite disattenzione difensive sono dietro l’angolo e puntualmente arrivano poco prima del fischio finale del primo tempo: lancio di Valdes, Legrottaglie si dimentica completamente di Amoruso che, solo davanti a Manninger, firma il classico gol dell’ex. Uno a uno e spettatori, davvero pochi, che ricominciano a rumoreggiare. Da segnalare l’infortunio numero 69 di questa maledetta stagione questa volta capitato a Diego che è costretto ad uscire dal campo.

    Nella ripresa l’Atalanta, rivitalizzata dal gol di Amoruso, comincia a crede nel colpaccio prendendo in mano la partita. La Juve, come successe nella gara di Napoli, rimane con la testa e le gambe negli spogliatoi e in balia dell’avversario fino a 20 minuti dal termine. Buffon capisce il momentaccio e scende dagli spalti nel tunnel degli spogliatoi per sostenere e incitare i suoi compagni, Zaccheroni si gioca le cartuccie Amauri e Felipe Melo ed è proprio quest’ultimo che regala ai tifosi la gioia della vittoria andando a staccare di testa beffando Consigli sul secondo palo. Tre punti che alla Juventus in questo momento fanno più che comodo, ma bisogna ritrovare il giusto spirito per affronatare il resto delle partite come se fossero delle finali. La classifica, certo, non è delle migliori ma i bianconeri rimangono comunque in corsa per la qualificazione in Champions League.
    L’Atalanta invece resta ancorata al terz’ultimo posto; i nerazzurri non possono permettersi altri passi falsi, situazione delicata per il tecnico Mutti.

    Il tabellino
    JUVENTUS – ATALANTA 2-1
    30′ Del Piero (J), 45′ Amoruso (A), 84′ Melo (J)
    JUVENTUS (4-3-2-1): Manninger; Zebina, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Candreva (58′ Melo), Sissoko, Marchisio; Diego (35′ Giovinco); Del Piero, Trezeguet (71′ Amauri).
    A disposizione: Pinsoglio, Grygera, Marrone, Paolucci.
    Allenatore: Zaccheroni.
    ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Garics, Bianco, Manfredini, Peluso (84′ Volpi); Ferreira Pinto (88′ Ceravolo), Padoin, De Ascentis, Valdes; Amoruso, Tiribocchi.
    A disposizione: Coppola, Capelli, Radovanovic, Caserta, Gabbiadini.
    Allenatore: Mutti
    Arbitro: Gervasoni
    Ammoniti: De Ascentis, Peluso (A), Zebina, Giovinco (J)

  • Juventus: ceffoni, uova e urla all’indirizzo di Zebina

    Ignobile e meritevole di non essere neanche raccontato il gesto di un tifoso della Juventus all’indirizzo di Zebina. La squadra bianconera e relativa dirigenza stava per trasferirsi allo Stadio Olimpico dove tra meno di un’ora dovrà affrontare l’Atalanta e sperare di vincere per non abbandonare definitivamente i sogni nell’Europa che conta. Mentre i giocatori si dirigevano al pullman una cospicua rappresentanza di tifosi ha accompagnato la passerella dei giocatori con urla come “infami”, lancio di uova all’indirizzo anche di Bettega (solo sfiorato) e Secco, mentre un tifoso, riuscito a svincolarsi dal cordone della security, ha raggiunto il contestatissimo Zebina, riuscendo a colpire con un “ceffone” sulla nuca il terzino bianconero, il quale, con molta compostezza non ha reagito all’ignobile gesto. Per tutta risposta il tecnico bianconero, per scelta tattica o per per chissà quale altro motivo, ha pensato bene di escludere sia Zebina che Felipe Melo (altro super contestato dai tifosi) dalla lista dei titolari.

    Ricordiamo che nella mattinata Alex Del Piero aveva avuto un colloquio con i tifosi, raccomandandosi di non far mancare il sostegno alla squadra in questo momento difficile. Evidentemente però la lingua parlata dal capitano non è uguale a quella di questi “pseudo” tifosi che nulla hanno a che fare con il gioco del calcio!

  • Calciomercato Juventus : Nuovi nomi per “Madama”

    Calciomercato Juventus : Nuovi nomi per “Madama”

    Con il cda straordinario conclusosi ieri, è ufficialmente iniziato il nuovo corso Bianconero. Le novità sono previste su tutti i fronti : sponsor, dirigenti, allenatore e calciatori.

    Il nuovo sponsor, con ogni probabilità, sarà una famosa società internazionale di scommesse sportive che ha garantito di versare nelle casse Bianconere per il prossimo anno, ben 11 milioni di euro indipendentemente da una eventuale qualificazione in Champions. Linfa vitale per la campagna acquisti della prossima stagione;

    Il quadro dirigenziale sarà completamente stravolto: l’ attuale presidente Blanc verrà ridimensionato e si occuperà esclusivamente dell’ aspetto economico della società, il nuovo presidente potrebbe ritornare ad essere un ‘ Agnelli, in questo caso Andrea, figlio del Dottor Umberto.  Alessio Secco pagherà le sue campagne acquisti, a dir poco scellerate, con la perdita del ruolo di Direttore Sportivo. La pista più concreta è sempre rappresentata da Beppe Marotta, ma occhio anche al “disoccupato di lusso” Pasquale Marino. L’ unico a salvarsi è Roberto Bettega che curerà il mercato affianco al nuovo Ds grazie ai suoi ottimi rapporti a livello internazionale.

     Il nuovo corso ha dettato due linee guida : occhio ai giovani e comprare pochi calciatori ma che siano dei campioni. Il primo nome è quello di Frank Ribery, con lui la Juve ritornerebbe ad avere in rosa un fuoriclasse di livello mondiale; l’ altro è il difensore centrale, qui la scelta ricadrà o su Leonardo Bonucci o su Simen  Kjaer;  se arriva Prandelli, vi sarà l’ assalto a Manuel Vargas e ad Alberto Gilardino, due suoi pupilli. Altrimenti in attacco si punterà su Giampaolo Pazzini.  La linea giovane sarà rappresentata dal possibile arrivo del talentino Colombiano Rodriguez, del ritorno di fiamma per Alberto Aquilani, dai riscatti di Caseres, Candreva e dalla conferma di Sissoko, Marchisio, De Ceglie, Ariaudo, Giovinco e Chiellini, quest’ ultimo il più vecchio di questi e futuro capitano, con i suoi 25 anni.

    Del attuale rosa non faranno più parte : Cannavaro, Trezeguet, Camoranesi, Salihamidzic, Legrottaglie. Non vi sarà rinnovo per i loro contratti in scadenza. Felipe Melo, se vi sarà un offerta verrà ceduto, con buona pace dell’ intera tifoseria Bianconera, anche se si sono raffreddate le piste, che lo volevano in Inghilterra dopo la sua prestazione contro il Fulham. Per  Diego e Buffon,uno dei due sarà sacrificato per convincere il Bayern a cedere Ribery. Mentre si cercherà di racimolare qualche gruzzolo con le cessioni di: Zebina, Molinaro,Grygera, Tiago, Almiron, Amauri. Le uniche conferme sono rappresentate da capitan Del Piero, Iaquinta e Poulsen, tutti e tre disponibili a giocarsi il posto il prossimo anno.

    Il totoallenatori, vede ormai la cerchia restringersi a tre nomi : Rafa Benitez, Cesare Prandelli e la sorpresa degli ultimi giorni Laurent Blanc, autore con il suo Bordeaux, di ottime prestazioni  sia in Francia che in Europa.

  • Calciomercato Juventus: Diego e Melo verso la bocciatura. Ritorna il “Made in France”.

    Calciomercato Juventus: Diego e Melo verso la bocciatura. Ritorna il “Made in France”.

    Il trauma di ieri sembra aver svegliato la dirigenza Bianconera che ha deciso di chiudere l’ esperimento Brasile. la vecchia signora volta pagina e parla di nuovo francese. L’ avventura di Diego e Felipe Melo in maglia bianconera è finita, dopo l’ ennesima partita deludente in Europa League. Infatti, in Germania danno per conclusa, l’ operazione che porterà sotto la mole l’ ex rossonero ed attuale faro del Bordeaux  Yoann Gourcuff.

    Sarà lui infatti, il primo acquisto estivo della Juventus, per il gioiellino transalpino un contratto fino a Giugno 2016 di 4,2 milioni l’ anno, mentre al Bordeaux andranno 25 milioni più altri 5 condizionati al raggiungimento di determinati obiettivi.  Secondo il sito tedesco “4-4-2.com”, la vecchia signora avrebbe battuto sul tempo la concorrenza di Inter, Bayern Monaco e Lione. Proprio con il Bayern è in ballo un’ altra importante trattativa che vede sempre un giocatore francese protagonista, l’ ala Frank Ribery. Il fuoriclasse andrà in scadenza nel 2011, pronta un offerta della vecchia signora che metterebbe sul piatto il cartellino di Diego più 10 milioni.

    Per Felipe Melo, invece il futuro potrebbe parlare inglese, l’ Arsenal lo cerca da un po’ di tempo, anche se sarà un impresa per la Juve riuscire a strappare più di 10 milioni ad Arsene Wenger viste le prestazioni a dir poco deludenti del brasiliano.

  • Juve, ennesima contestazione dei tifosi. Presi di mira Felipe Melo e Zebina

    Dopo la drammatica sconfitta e conseguente eliminazione dall’Europa League, unico obiettivo rimasto in questa stagione fallimentare, la Juventus è stata contestata per l’ennesima volta da alcuni gruppi di ultrà che attendevano l’arrivo della squadra all’aeroporto di Caselle. I rappresentanti delle tifoserie hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il vice direttore generale Roberto Bettega e il capitano Alessandro Del Piero, colloquio che è durato circa un quarto d’ora per chiedere spiegazioni non solo dell’umiliante sconfitta in terra inglese ma soprattutto per i comportamenti di Felipe Melo e Zebina che non sono piaciuti per niente alla tifoseria.
    In particolar modo il centrocampista è da un pò di tempo che viene beccato dal pubblico di fede bianconera, anche ieri il brasiliano non ha gradito ed ha risposto per le rime. Inoltre non capisce, come lui stesso ha spiegato, questo accanimento contro di lui:

    Io ho corso, ho dato tutto: che vogliono da me i tifosi, stavolta? La mia parte la farò, mi pagano e difenderò la maglia della Juventus. So che è il momento di stare zitti, ma dopo aver corso tanto contro il Fulham nessuno può parlare di me. E ai tifosi dico: prendete esempio dai fan del Fulham. Erano in svantaggio, ma hanno sostenuto la squadra, volendo fortemente la rimonta e insieme hanno vinto. Nella gara contro la Sampdoria avremmo bisogno di loro, di essere tutti dalla stessa parte: se saremo coordinati, squadra e tifosi, possiamo riprenderci e ottener la qualificazione in Champions. Se ci resteranno lontani, sarà tutto più difficile. Io ero arrivato per vincere scudetto ed essere protagonista in Champions, ora ci resta il quarto posto, ma la mia parte la farò“.

    Il difensore francese, mentre usciva dal campo per aver rimediato il cartellino rosso, non le ha mandate a dire rendendosi protagonista di un gestaccio verso il settore occupato dai tifosi juventini. Zebina poi si è scusato, in parte, per il gesto ribadendo che era rivolto a quei “teppisti che hanno seguito la squadra a Londra solo per insultarmi“.

    In fin dei conti quel che rimane è che la sconfitta di Londra sarà ricordata come una disfatta totale, un incubo che rimarrà stampato per sempre nella mente dei tifosi e che ha macchiato, in modo indelebile, la storia gloriosa della Juventus.