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  • Hamilton in pole in Brasile. Vettel è davanti ad Alonso

    Hamilton in pole in Brasile. Vettel è davanti ad Alonso

    Lewis Hamilton ha conquistato la pole position del Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento della stagione di Formula 1 decisivo per l’assegnazione del titolo Mondiale tra Sebastian Vettel e Fernando Alonso. Il pilota anglo-caraibico ha costruito un giro pressochè perfetto nella Q3 fermando il cronometro sul tempo di 1:12.458, firmando la sua 26esima pole della carriera e quella che per lui sarà l’ultima al volante della McLaren.

    Ma per la Freccia d’Argento quella di Interlagos è stata una qualifica praticamente perfetta perchè al secondo posto troviamo Jenson Button, che dopo aver ottenuto il miglior tempo nelle terze libere si è ripetuto in qualifica con una grande prestazione che gli permetterà di affiancare domani in griglia il compagno di squadra, e che ha permesso al team di Woking di raggiungere il record di 62 prime file nella storia della Formula 1, nessun team ci è ancora riuscito.

    Lewis Hamilton © Clive Mason/Getty Images Sport

    L’inglese ha confermto lo straordinario momento di forma della McLaren fermandosi a soli cinque centesimi da Hamilton, e ha preceduto le due Red Bull che domani comunque partiranno a posizioni invertite. Mark Webber infatti si è dimostrato più veloce del compagno di squadra Sebastian Vettel, apparso molto nervoso nonostante il vantaggio in classifica sia abbastanza rassicurante. Il tedesco evidentemente ha tutto da perdere e prorpio questa situazione di incertezza in cui non si era mai trovato prima lo mette molto sotto pressione, situazione che lo ha portato a sbagliare tantissimo nell’ultima qualifica, sprecando il suo primo tentativo e commettendo qualche errorino di troppo anche nella seconda, ma la nota positiva per il campione del mondo è che almeno il primo round con il rivale nella lotta al titolo Fernando Alonso è andato a suo favore.

    Lo spagnolo infatti non è andato oltre l’ottavo tempo in qualifica manifestando tutti i problemi della F2012 sul giro singlolo. E’ inutile dire che in Ferrari, nonostante le smentite diplomatiche dell’asturiano, sperano fortemente nell’aiuto della pioggia, caduta, anche se leggermente, all’inizio delle qualifiche per poi lasciare la scena ad un pallido sole che ha asciugato in fretta la traiettoria. Ma è tuttavia difficile capire il set-up scelto dagli alfieri di Maranello, poichè sia Alonso che Felipe Massa hanno dimostrato di essere molto veloci nell’ultimo settore, quello dove serve meno carico aerodinamico e quindi non è detto che abbiano scelto un assetto da bagnato nonostante le previsioni per domani diano per certo una gara con pioggia abbondante.

    Il brasiliano è stato ancora una volta più veloce del compagno di squadra aiutato anche dall’apporto del pubblico di casa e si è piazzato immediatamente alle spalle delle due Red Bull. Tra le due Ferrari si sono frapposte la Williams di Pastor Maldonando e la Force India di Nico Hulkenberg che nel 2010 con condizioni simili aveva ottenuto la pole position al volante della Williams. Tuttavia il pilota venezuelano sarà retrocesso di 10 posizioni in griglia, da sesto a 16esimo, per non essersi fermato in tempo alle verifiche tecniche per il peso aiutando Alonso che così gadagnerà una posizione. Alle spalle di Nando invece troviamo la Lotus di Kimi Raikkonen e la Mercedes di Nico Rosberg che ha chiuso la top-ten.

    Michael Schumacher alla sua ultima qualifica della carriera ha chiuso in 14esima posizione. Paura invece per Romain Grosjean con la seconda Lotus, uscito di scena già in Q1 a causa di contatto ad alta velocità sul rettilineo principale con la HRT di Pedro De La Rosa che lo ha costretto a rientrare ai box a pochi minuti dal termine e cambiare l’ala anteriore completamente distrutta: Partirà 18esimo, ma potrebbe subire l’ennesima penalizzazione della stagione che potrebbe portarlo a schierarsi dall’ultimo posto della griglia di partenza.

  • Hamilton domina le libere a Interlagos. Alonso 5°

    Hamilton domina le libere a Interlagos. Alonso 5°

    Lewis Hamilton è stato il pilota più veloce al termine della prima giornata di prove libere sul circuito di Interlagos, 20esima gara e ultimo appuntamento del Mondiale che domenica ospiterà il consueto Gran Premio del Brasile e calerà il sipario sulla stagione 2012 di Formula 1. Il pilota inglese ha fatto segnare il miglior tempo in entrambe le sessioni con il giro più veloce nella seconda con il tempo di 1:14.026, tempo migliore di un solo decimo rispetto a quello ottenuto nella prima sessione con le gomme medium e hard sperimentali per la prossima stagione, contraddistinte dalla banda di color arancione.

    Il pilota della McLaren, dopo la bella vittoria ottenuta la scorsa settimana nel Gran Premio degli Stati Uniti sul circuito di Austin si è confermato ancora una volta più veloce davanti alla Red Bull di Sebastian Vettel, alle spalle dell’anglo-caraibico di oltre due decimi. Il pilota tedesco nella seconda sessione si è peggiorato però di un decimo e mezzo cosi come anche il compagno Mark Webber, quarto ma a quasi mezzo secondo dalla prima posizione.

    Lewis Hamitlon © Paul Gilham/Getty Images Sport

    Alle spalle delle due Red Bull troviamo le due Ferrari, con Felipe Massa che come a Austin è stato più veloce del compagno di team Fernando Alonso seppur di pochi millesimi. Le due Rosse sono distanziate da Hamilton di mezzo secondo ma il team di Maranello si è concentrato maggiormente sull’assetto da gara provando con entrambi i piloti delle soluzioni aerodinamiche come la nuova ala anteriore portata appositamente per questa gara. Dunque Ferrari ancora indietro, almeno sul giro secco, rispetto ai principali rivali, ma a creare un pò di incertezza a quest’ultimo e decisivo appuntamento del Mondiale sarà il meteo visto che per questo fine settimana saranno attesi degli scrosci di pioggia che potrebbero modificare quelli che sono i reali valori in campo

    In crescita anche la Mercedes con Michael Schumacher e Nico Rosberg subito dietro alle due Ferrari. Contenuti anche i distacchi delle due vetture di Stoccarda, 6 decimi per il kaiser, alla sua ultima apparizione in Formula 1, e otto decimi per il compagno di squadra anche se in previsione di gara si prospettano i soliti problemi con l’usura degli pneumatici che quest’anno hanno davvero perseguitato le W03. Più attardato invece Jenson Button, che dopo aver ottenuto il quarto tempo nella prima sessione a meno di un decimo di Hamilton, nel pomeriggio non è riuscito a scendere sotto gli otto decimi di distacco dal compagno conquistando soltanto l’ottava posizione. Nona posizione per Romain Grosjean che è andato decisamente meglio del compagno di squadra Kimi Raikkonen, soltanto 12esimo, mentre ancora una volta bene la Force India in decima e 11esima posizione: Paul Di Resta ha chiuso la top-ten mentre Nico Hulkenberg si è piazzato immediatamente alle sue spalle.

  • Gp Brasile, Alonso e Domenicali credono nel miracolo. Se piove…

    Gp Brasile, Alonso e Domenicali credono nel miracolo. Se piove…

    Gp Brasile. Ce la farà o dovrà arrendersi alla netta superiorità della Red Bull? Alonso ci crede e con lui anche Stefano Domenicali che spera più che altro in una serie di eventi che aiuterebbero la Ferrari nella rimonta dei 13 punti che distanziano il pilota spagnolo da Vettel che guida la classifica piloti. Il Gran Premio del Brasile chiuderà la stagione 2012 del Mondiale di Formula 1. Fernando Alonso è pronto a dar battaglia nei 71 giri finali, cercando innanzitutto la vittoria e successivamente preoccupandosi del piazzamento del suo rivale, nella speranza che Massa possa essere d’aiuto e soprattutto che la monoposto non riservi sorprese. Ancora pochi giorni d’attesa prima del verdetto finale. Vettel difenderà il vantaggio oppure Alonso riuscirà nella difficile rimonta?

    ALONSO – Lo spagnolo sembra carico e pronto per affrontare gli ultimi chilometri del Mondiale 2012. Una stagione ottima fino alle ultime gare, quando è uscita fuori la supremazia della vettura targata Red Bull e una serie di fattori sfortunati (vedi gli incidenti ai danni dell’ex pilota Renault) hanno costretto la Ferrari a lasciare il passo proprio ai rivali. Fernando è riuscito a tirare fuori il meglio da una monoposto che probabilmente con un altro pilota arriverebbe costantemente tra la sesta e la decima posizione. Nonostante ciò, rimane fiducioso anche se ammette che l’impresa è di quelle difficili, che non dipendono esclusivamente dalla propria prestazione.

    Stefano Domenicali
    Domenicali, spera in un miracolo brasiliano © Mark Thompson/Getty Images

    DOMENICALI – “Adesso andiamo in Brasile con la consapevolezza di dover dare il massimo, di crederci fino in fondo, di lottare fino in fondo contro un pilota ed una squadra molto forti“, parole del dirigente ferrarista che cerca di carica l’ambiente. Servono massima concentrazione e un po di fortuna, ma nello sport basta un semplice episodio per cambiare le sorti di una gara e di un’intera stagione. Domenicali si dice comunque soddisfatto per essere arrivato all’ultimo Gran Premio della stagione ancora in corsa per il titolo piloti, viste le difficoltà riscontrate nel corso del week end negli Stati Uniti.

    A CHI AFFIDARSI – Felipe Massa è sembrato in gran forma negli Stati Uniti e nel GP casalingo ha sempre dimostrato di poter raccogliere ottimi risultati. Il brasiliano potrebbe essere l’arma in più in casa Ferrari, e cercherà di piazzarsi davanti al Campione del Mondo 2010 e 2011. Un altro aiuto potrebbe arrivare da Lewis Hamilton, giunto ai saluti finali con la McLaren e carico per ottenere un ottimo piazzamento. Anche Raikkonen potrebbe aiutare la sua vecchia scuderia, inserendosi davanti al pilota tedesco della Red Bull. Ed infine la pioggia. In Brasile danno per certa la presenza di temporali in occasione del week end automobilistico e a quel punto, la bravura del pilota conterà più di qualsiasi altra cosa e ogni errore può costar caro. Fermo restando che… Alonso deve vincere e Vettel arrivare al massimo quinto.

    Sarà miracolo brasiliano oppure Vettel vincerà il terzo titolo Mondiale consecutivo? 

  • GP Stati Uniti: Hamilton padrone ad Austin. Le pagelle

    GP Stati Uniti: Hamilton padrone ad Austin. Le pagelle

    Le pagelle del GP degli Stati Uniti svoltosi sul nuovissimo circuito di Austin in Texas, sul quale quest’anno si correva per la prima volta. Il vincitore è stato Lewis Hamilton, migliore interprete del tracciato, che ha preceduto Sebastian Vettel e Fernando Alonso, il trio delle meraviglie della Formula 1 moderna che stranamente, fino a ieri, non era mai salito insieme sul podio. L’anglo caraibico con la quarta vittoria stagionale ha tenuto ancora vivo il Mondiale e le speranze dell’asturiano che in questa gara ha perso altri tre punti dal tedesco leader del mondiale. Gli sevirà perciò un’impresa nell’ultimo appuntamento in Brasile tra una settimana, ma il mondiale è pronto a riservare altri colpi di scena.

    Hamilton 10 : in Texas si è visto il vero talento del campione del mondo 2008, ritrovatosi dopo un periodo di sbandamento coinciso con l’addio alla McLaren, team che lo ha cresciuto sportivamente sin da piccolo. Non ha mai mollato di un centimetro Vettel guidando al limite come solo lui sa fare e ha sfruttato l’unico errore del tedesco in un doppiaggio per sverniciarlo a velocità supersonica sul rettilineo principale. Con le quattro vittorie in stagione è secondo soltanto al campione del mondo ma è ormai fuori dalla lotta al titolo perchè pesano tantissimo i 5 “zero”in classifica in quella che per l’anglo-caraibico resterà la stagione dei rimpianti.

    Vettel 8 : non può nulla per tenere a bada quel diavolo di Hamilton che gli è rimasto incollato per 40 giri nei tubi di scarico per poi superarlo nel finale con un gran sorpasso all’esterno. Il giro più veloce all’ultima tornata del Gran Premio è servito a poco in una domenica in cui Seb ha dimostrato di non essere perfetto come al solito, ma si sa, le gare riservano sempre incognite impreviste. Poteva chiudere già in Texas i conti mondiali e invece avrà ancora da soffrire per i 68 giri di Interlagos, tenuto in apprensione da una Red Bull in crisi di affidabilità e da un motore che ha già tanti chilometri sulle spalle.

    Alonso 8 : parte alla sua maniera scavalcando tre avversari e portandosi alle spalle di Webber e tutto lascia presagire ad un’altra gara da fenomeno. E invece la sua verve finisce lì perdendo contatto con il terzetto di testa con una Ferrari al di sotto delle aspettative. Anche lui forse non era nella migliore giornata e i 40 secondi di ritardo accusati dalla vetta ne sono una dimostrazione ma chiedergli dei miracoli ogni domenica con un mezzo nettamente inferiore sarebbe davvero troppo. Servirà un mezzo miracolo per poter agguantare un mondiale che è con un piede e mezzo già nel box Red Bull ma intanto arriverà a Interlagos con la consapevolezza di potersela giocare.

    PODIO GP STATI UNITI © JIM WATSON
    AFP/GETTY IMAGES

    Massa 9 : da gran signore il gesto di farsi da parte come richiesto dal team per far sopravanzare in griglia il compagno di squadra Alonso e farlo partire dal lato pulito della pista. Lui ci rimette cinque posizioni ma mette in mostra una gara da fenomeno come poche volte abbiamo ammirato dal brasiliano in questi ultimi anni. Sarà stata la mente libera o la voglia di dimostrare il suo valore sta di fatto che Felipe già in qualifica si è dimostrato più veloce del suo capo squadra e visti i tempi sul giro avrebbe avuto la possibilità anche di arrivargli davanti in gara.

    Button 8 : come Massa, bella anche la gara dell’inglese che per un problema all’acceleratore è stato costretto a partire dall 12esima piazza. Alla partenza con le gomme dure non ancora entrate bene in temperatura scivola in 16esima posizione ma ha la forza di riprendersi e di rimontare fino al quinto posto con una grande serie di sorpassi. Da manuale ancora una volta la gestione delle gomme, ma ancora una volta sembra mancargli quel pizzico di cattiveria in più nei sorpassi che invece non manca affatto al compagno di squdra. Di fatti ne esce ancora una volta sconfitto nel confronto diretto in famiglia.

    Red Bull 9,5 : terzo titolo mondiale dei costruttori conquistato in otto anni di Formula 1, la consapevolezza di essere ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, la miglior macchina del lotto e quella con la capacità di meglio interpretare un regolamento dove le regole hanno molto margine di interpretazione. Gli togliamo soltanto mezzo punto per la scarsa affidabilità mostrata fino a questo momento, se vogliamo vero unico punto debole del missile di Milton Keynes che tiene ancora aperto il Mondiale fino all’ultima curva di Interlagos.

    Webber sv : il passo dei primi due era davvero irraggiungibile anche per lui che siede sulla vettura più forte del campionato ma di sicurio il terzo posto l’avrebbe colto a occhi chiusi vista la scarsa vena di giornata di Alonso. Ma il solito problema all’alternatore lo ha appiedato nei primi giri di gara regalando una posizione allo spagnolo che ha ancora una speranza di poter riagguantare questo mondiale. Sfortunato, capitano davvero tutte a lui.

    Schumacher 5 : chiudere in 16esima non era proprio il massimo delle aspettative alla vigilia, dopo aver conquistato un grande quinto posto nelle qualifiche. Di fatto la domenica del kaiser termina lì, con una Mercedes (voto 2) mai competitiva e in difficoltà nel portare a temperatura le gomme. Gli resta la soddisfazione di aver aggiunto un altro record al suo già grandioso e ricchissimo palmares, quello del pilota con più chilometri percorsi in carriera.

    Ferrari 4 : partiamo dalla scelta non eticamente corretta di far arretrare sulla griglia Massa che in qualifica si era dimostrato più veloce di Alonso, per far partire lo spagnolo dalla parte pulita della pista e fargli guadagnare una posizione. In Ferrari, più che a queste tattiche, farebbero meglio a concentrarsi a migliorare la vettura che invece ad ogni GP sembra fare un passo indietro nonostante gli aggiornamenti che evidentemente non funzionano. Finiamo nel dire che proprio per questo se Alonso vincerà il mondiale non sarà di certo per merito della F2012, ma per molto merito del pilota e una gran dose di fortuna che ad Interlagos per forza di cose non dovrà assolutamente mancare. Resta da difendere il secondo posto in costruttori da una arrembante McLaren, al momento più forte della Rossa soprattutto nelle mani di Hamilton.

    Texas 10 : finalmente il progettista Hermann Tilke sembra averne imbroccato una giusta. Il tracciato di Austin, seppur simile nel disegno a tanti altri creati dallo stesso progettista, sembra essere davvero adatto alle vetture di Formula 1 e ha regalato ieri alla sua prima edizione una gara ricca di emozioni e tanti sorpassi. Speriamo di rivederne una altrettanto bella il prossimo anno.

  • Hamilton batte Vettel ad Austin e tiene vivo il mondiale. Alonso 3°

    Hamilton batte Vettel ad Austin e tiene vivo il mondiale. Alonso 3°

    Lewis Hamilton ha vinto la prima edizione del Gran Premio degli Stati Uniti sul nuovissimo circuito di Austin, dove si è corsa la 19esima e penultima gara della stagione di Formula 1. Il pilota della McLaren, oggi alla sua penultima apparizione con il team inglese in quanto prossimo al passaggio in Mercedes a fine stagione, è stato il migliore interprete del nuovo tracciato che ha regalato tantissime emozioni e una delle gare più belle degli ultimi tempi, grazie ai tanti sorpassi effettuati dai piloti  nei 56 giri totali. Quello di Lewis è arrivato al giro numero 41, sfruttando un incertezza del leader Sebastian Vettel in un doppiaggio dopo averlo braccato per tutta la gara attendendo per lungo tempo un errore che gli avrebbe permesso di avvicinarsi agli scarichi del tedesco per prenderne la scia sul rettilineo principale con l’aiuto del DRS, errore che ha permesso all’anglo-caraibico di sfruttare la maggiore velocità in rettilineo della McLaren rispetto a quella della Red Bull sverniciandolo a velocità supersonica e andando ad amministrare con tranquillità gli ultimi 15 giri di gara culminati con la 21esima vittoria in carriera.

    Questa volta nulla ha potuto Sebastian Vettel contro la voglia di Hamilton di prendersi questa vittoria, se non la magra consolazione di togliergli il giro più veloce della gara proprio all’ultima tornata, quando comunque ormai i giochi erano già fatti, chiudendo a soli sei decimi dalla McLaren numero 4. La vittoria di Hamilton tiene ancora aperto il campionato e rimanda alla prossima gara in Brasile, ultimo appuntamento dell’anno, i giochi per il Mondiale, che vede ancora in testa Vettel che ha guadagnato altri tre punticini sul diretto inseguitore Fernando Alonso, terzo al termine della gara.

    Lewis Hamilton © Clive Mason/Getty Images Sport

    Lo spagnolo nonostante abbia effettuato come al suo solito una grande partenza recuperando 3 posizioni non ha mai dato l’impressione di poter tenere il passo dei primi due, davvero inarrivabile per una Ferrari che più va avanti è più sembra peggiorare. I 40 secondi di ritardo dalla vetta ne sono una chiara dimostrazione e il pilota asturiano deve ringraziare una serie di circostanze positive che gli hanno permesso di limitare i danni. In primis il ritiro di Mark Webber, dovuto ai soliti problemi all’alternatore , che gli ha permesso di guadagnare una posizione, senza contare il fatto di aver ricevuto l’aiuto del team che ha deciso strategicamente prima della gara di rompere i sigilli del cambio sulla vettura del compagno di squadra Felipe Massa per permettergli di guadagnare una posizione in griglia e partire dal lato pulito della pista. Tattica che comunque non ha nascosto i problemi e le difficoltà della F2012, troppo distante dalle prestazioni attuali di McLaren e Red Bull, che oggi nonostante il ritiro di Webber ha conquistato il terzo mondiale costruttori della sua storia.

    Alle spalle di Alonso un gladiatorio Massa che nonostante l’imposizione forzata del suo team di retrocederlo in griglia è stato autore davvero di una bella gara e di una grande rimonta dall’11esima alla quarta posizione, segno che il pilota di San Paolo in quest’ultima parte di stagione sembra essere ritrovato, il che è molto importante per il team di Maranello che tra sette giorni ad Interlagos dovrà contare, oltre ad una buona dose di fortuna, anche sul suo aiuto. Bella rimonta anche per Jenson Button che dopo una partenza disastrosa che lo aveva relegato dalla 12esima alla 16esima posizione ha recuperato fino alle spalle del brasiliano anche grazie ad una strategia diversa rispetto agli altri piloti: il pilota inglese infatti, uscito nelle qualifiche già nella Q2 per un problema all’acceleratore della Mp4-27, ha scelto di montare alla partenza le gomme dure sacrificando la prima parte di gara per poi montare le morbide nel finale e recuperare fino alla quinta posizione scavalcando le due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, efficaci nel misto ma insolitamente troppo lente in rettilineo.

    Alle spalle dei due alfieri di Enstone si è confermata la Force India di Nico Hulkenberg che ha chiuso in zona punti davanti alle due Williams di Pastor Maldonado e Bruno Senna che hanno chiuso la top-ten e che nel finale hanno dimenticato di essere compagni di squadra arrivando più volte al contatto. Disastrosa ancora una volta la gara delle Mercedes, con Nico Rosberg in 13esima posizione e Michael Schumacher che dopo essere partito in quinta posizione ha chiuso con un deludente 16esimo posto.

    L’appuntamento è tra sette giorni in Brasile, GP che chiuderà la stagione della Formula 1. Tutto è ancora possibile, con Alonso che dovrà rimontare 13 punti su Vettel, impresa non impossibile ma non facilissima viste le prestazioni attuali della Ferrari. Il volto di Alonso a fine gara era tutto un programma, servirà, oltre al talento dello spagnolo che fino ad ora ha dato il 120%, anche tanta fortuna e sperare in qualche errore da parte degli uomini Red Bull che oltre ad aver conquistato il mondiale costruttori hanno in pugno anche quello piloti. Soltanto loro a questo punto della stagione possono perdere il titolo, ma i colpi di scena sono dietro l’angolo e potrebbero riservare altre sorprese fino alla bandiera a scacchi di questo combattutissimo campionato del mondo.

  • Vettel in pole a Austin, male Alonso: è 8°

    Vettel in pole a Austin, male Alonso: è 8°

    Sebastian Vettel in pole nel Gran Premio degli Stati Uniti, penultimo appuntamento della stagione di Formula 1. Il campione del mondo dopo aver ottenuto i migliori tempi in tutte e tre le sessioni di prove libere si è ripetuto in qualifica facendo sua la sesta pole position stagionale, 36esima della carriera dando così un chiaro segnale al campionato e alla lotta al titolo Mondiale. Che intende mantenere all’interno del box Red Bull.

    Il tedesco ha ottenuto la migliore prestazione grazie al tempo di 1:35.657, tempo inavvicinabile per tutti tranne che per Lewis Hamilton, con il quale ha dato vita ad un duello emozionante sul filo dei millesimi. L’inglese inaspettatamente ha tenuto alla grande il passo di Vettel ed è stato l’unico assieme al tedesco a scendere sotto il muro del minuto e 35, ma ha ha dovuto rinunciare alla pole per soli 109 millesimi di secondo accontentandosi di piazzare la sua McLaren tra le due Red Bull.

    Mark Webber infatti è stato relegato in terza posizione ma non ha mai dato l’impressione di poter impensierire i primi due che oggi hanno praticamente fatto un altro sport. Così l’australiano si è dovuto accontentare della terza posizione e sarà affiancato in seconda fila da Kimi Raikkonen che comunque in qualifica ha ottenuto il quinto tempo. Il finlandese beneficerà dell’arretramento del compagno di squadra Romain Grosjean che dalla quarta posizione sarà arretrato di cinque posizioni per la sostituzione del cambio. Grande la prestazione delle due Lotus che anche qui ad Austin hanno dimostrato di essere competitive.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel pole nel GP Stati Uniti © JIM WATSON/AFP/Getty Images

    Così come grande è stata la prestazione di Michael Schumacher che con un guizzo è riuscito ad agguantare la sesta posizione, galavanizzato forse dalla possibilità domani di poter raggiungere un altro record, quello del pilota con il maggior numero di chilometri percorsi in carriera che attualmente spetta a Rubens Barrichello, e per farlo gli basterà compiere soltanto due giri. La prestazione del kaiser ottiene maggiore risalto considerando il fatto di aver tenuto dietro le due Ferrari, che hanno effettuato una qualifica davvero disastrosa.

    Felipe Massa, che per la prima volta in stagione ha battuto il compagno di squadra Fernando Alonso, ha chiuso in settima posizione mentre lo spagnolo partirà in nona posizione, soltanto grazie alla penalità che dovrà scontare Grosjean che partirà alle sue spalle. Pesanti i distacchi dalla vetta, un secondo e quattro il brasiliano, un secondo e nove l’asturiano, ma soprattutto sono tantissimi i problemi  sulla F2012, a partire dagli aggiornamenti portati per questo GP che non sembrano migliorare le prestazioni della Rossa, e a finire con il solito problema nel portare a temperatura gli pneumatici, problema che da tanti anni la Ferrari si porta dietro. Nell’ultima qualifica, per sopperire a questo problema, sulle vetture di Maranello sono state montate delle gomme medie già utilizzate nel tentativo di portare gli pneumatici prima in temperatura, mossa che però non ha pagato e che anzi ha relegato ancora più indietro la Ferrari rispetto alle ultime uscite.

    Tra le due Rosse si è piazzata la Force India di Nico Hulkenberg mentre in decima posizione troviamo Pastor Maldonando che ha chiuso la top-ten con oltre due secondi di distacco. Delusione per Jenson Button che non è riuscito ad entrare nell’ultima qualifica per un problema all’acceleratore. Partirà alle spalle della seconda Williams di Bruno Senna. Soltanto 17esimo Nico Rosberg.

  • Raikkonen vince il GP di Abu Dhabi. Alonso a -10 da Vettel

    Raikkonen vince il GP di Abu Dhabi. Alonso a -10 da Vettel

    E’ successo di tutto nei 55 giri del Gran Premio di Abu Dhabi, 18esimo e terzultimo appuntamento della stagione e uno dei più belli degli ultimi anni. Sul circuito di Yas Marina ha trionfato Kimi Raikkonen che è ritornato sul gradino più alto del podio dopo quasi tre anni dalla sua ultima vittoria datata Gran Premio del Belgio 2009 al volante della Ferrari. Il pilota della Lotus, a cui quest’anno mancava soltanto la vittoria per coronare un campionato molto più che positivo, ha vinto meritatamente la prima gara dopo il suo rientro in Formula 1, correndo una gara accorta ed intelligente dopo aver guadagnato la seconda posizione ai danni di Webber alla partenza, centrando il suo 19esimo successo della carriera sfruttando al meglio il ritiro di Lewis Hamilton che al 20esimo giro è stato costretto al ritiro mentre era saldamente in testa alla gara per un problema tecnico sulla sua Mp4-27, che nella stessa situazione di Singapore ha peccato ancora una volta di affidabilità.

    Il successo del finlandese però è dolce-amaro visto che nonostante la vittoria e i 25 punti conquistati è uscito matematicamente dalla lotta al titolo Mondiale che ora riguarda soltanto Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Nell’ordine perché lo spagnolo ha chiuso in seconda posizione mentre il tedesco, partito dalla pit-lane per la penalità inflittagli dai commissari per essere rimasto senza benzina alla fine delle qualifiche, ha compiuto una grande rimonta che lo ha portato al terzo posto finale, limitando i danni in un week-end che dopo i problemi del sabato sembrava non poter portare a nulla di buono. Invece il campione del mondo in carica ha saputo rispondere in pista da vero fuoriclasse, aiutato senza dubbio anche dalla doppia entrata in pista della safety-car, limitando a solo 3 i punti guadagnati dal ferrarista nei suoi confronti quando al termine della stagione mancano solo 2 gare e 50 punti a disposizione. E visto i 10 punti di vantaggio potrebbe chiudere i conti Mondiali già in Texas, gara in programma tra 2 settimane.

    Kimi Raikkonen © KARIM SAHIB/AFP/Getty Images
    Doveva essere la grande occasione per Alonso che invece ha dovuto accontentarsi di recuperare tre soli miseri punti al rivale nella lotta al titolo, pochi ripensando a come era iniziata la gara ma non per questo potrebbero rivelarsi meno importanti. Già perché in gara lo spagnolo ha mostrato il solito incoraggiante passo seppur soltanto nel finale dopo l’entrata della seconda sefety-car, dopo aver gestito al meglio, grazie ad un’ottima velocità di punta nei due rettilinei, gli attacchi della McLaren di Jenson Button, arrivato a fine corsa con gli pneumatici alla frutta. L’inglese, dopo aver cullato l’idea di conquistare la seconda posizione ai danni dell’asturiano, ha dovuto subire anche il sorpasso di Vettel che grazie alla strategia di gara adottata e un pizzico di fortuna si è ritrovato negli ultimi giri con gomme più nuove e performanti, le morbide, trovandosi relegato in quarta posizione ai piedi del podio con l’unica McLaren superstite. Il ritiro di Hamilton infatti ha messo in serio pericolo la possibilità di aggancio alla seconda posizione nel campionato costruttori, occupata momentaneamente dalla Ferrari, e si vede ora insidiata dalla Lotus per la terza.

    Discorso simile per la Red Bull, che avrebbe potuto chiudere già qui ad Abu Dhabi i giochi per il Mondiale e invece il ritiro di Mark Webber ha complicato i piani del team di Milton Keynes, che pur tenendo saldamente la testa della classifica ha dovuto rimandare i festeggiamenti. All’australiano infatti ne sono capitate di tutti i colori, prima il solito sorpasso subito da Alonso, poi un testacoda per un contatto con Maldonado nel tentativo di rimonta e alla fine l’ incidente con Romain Grosjean che lo ha messo definitivamente k.o., nella carambola causata da Sergio Perez, poi penalizzato, e che ha coinvolto anche la Force India di Paul Di Resta, che comunque è riuscito a terminare la sua gara in nona posizione e a portare 2 punti preziosi al team.

    Tornando alla classifica finale quindi alle spalle di Button ha chiuso Pastor Maldonado che come al suo solito ha lottato e ha fatto a sportellate per difendere la sua posizione. Il giusto premio per la sua tenacia è stato il quinto posto finale che nonostante la quarta posizione iniziale resta un gran risultato. Alle spalle della sua Williams troviamo la Sauber di Kamui Kobayashi, anche lui autore di una grande gara, entrambi hanno chiuso davanti alla Ferrari di Felipe Massa che non è andato oltre la settima posizione in una gara priva di acuti degni di nota.

    Ottavo Bruno Senna che ha portato anche la seconda Williams a punti davanti a Di Resta e a Daniel Ricciardo con la Toro Rosso che ha chiuso la top-ten. Ancora anonima la gara della Mercedes se non fosse per lo spaventoso incidente che ha coinvolto Nico Rosberg e Narain Karthikeyan nelle prime battute di gara. La W03 del tedesco è decollata sopra la vettura dell’indiano che aveva subito un rallentamento anomalo proprio all’ultima curva del circuito causando la prima safety-car della gara e il doppio ritiro dei due piloti. Il compagno di squadra Michael Schumacher è invece riuscito a terminare la gara ma in 11esima posizione al di fuori della zona punti.

  • Hamilton in pole ad Abu Dhabi beffa le Red Bull. Alonso 7°

    Hamilton in pole ad Abu Dhabi beffa le Red Bull. Alonso 7°

    Lewis Hamilton ha conquistato la pole position del Gran Premio di Abu Dhabi, 18esima gara del Mondiale di Formula 1. Sul circuito di Yas Marina il pilota inglese della McLaren, dopo aver prenotato la pole position ottenendo il miglior tempo nelle terze libere, ha dominato le qualifiche completando il giro migliore in Q3 che gli è valso la pole in 1:40.630 regalando al team di Woking la 154esima pole della storia.

    A Hamilton è bastato un unico tentativo in Q3 per portare a casa la 25esima pole della carriera e interrompere lo strapotere in qualifica della Red Bull che durava da 4 gare, dimostrando di avere un altro passo rispetto alla concorrenza ottenendo i tempi migliori in tutte e tre le sessioni di qualifica grazie ad una serie di giri veloci inarrivabili per gli avversari, e questa volta neanche la Red Bull ha potuto nulla contro lo strapotere dell’anglo-caraibico. Anche per questo i due alfieri delle lattine volanti hanno commesso moltissimi errori che alla fine del turno sono riusciti parzialmente a rimediare ottenendo il secondo e il terzo posto ma a posizioni inverite visto che Mark Webber, unico insieme a Hamilton a scendere sotto il muro dell’1:41, partirà davanti a Sebastian Vettel sulla griglia di partenza.

    Lewis Hamilton © Ker Robertson/Getty Images Sport

    Il tedesco è sembrato molto nervoso e ha rischiato di uscire dalle qualifiche già al primo turno a causa di un contatto con il muretto alla curva 19 nella parte finale del circuito a dimostrazione del fatto che la vettura anglo-austriaca non è imbattibile su questo tracciato. In più il campione del mondo in carica ha completato la sua giornata nera parcheggiando a fine turno la sua Red Bull a bordo pista per un presunto problema tecnico. Non proprio il massimo per stare tranquilli visto che la RB8 continua a soffrire di affidabilità dopo che in mattinata, nelle terze libere, sempre Vettel era stato condizionato da un problema ai freni. Ma anche senza problemi tecnici sarebbe stato molto difficile battere un Hamilton che ancora una volta su questo circuito si è dimostrato pilota da battere e i distacchi pesanti, 3 decimi per l’australiano, 4 per il tedesco, lo dimostrano.

    Ancora più indietro la Ferrari che nonostante gli aggiornamenti apportati sulla vettura sembra essere peggiorata sul giro secco in qualifica dove ha perso altre due posizioni rispetto al GP d’India della scorsa settimana. La F2012 infatti ha sofferto dannatamente e non è riuscita ad andare oltre al settimo tempo di Fernando Alonso che ha chiuso con un ritardo di quasi un secondo da Hamilton. Ancora peggio Felipe Massa, relegato alla fine del turno in nona posizione anche se il distacco dal compagno di squadra è di un solo decimo, segno che il livello della Rossa in qualifica non è superiore a quello mostrato.

    Ma soprattutto in previsione gara preoccupano i tanti piloti posizionati davanti ai due di Maranello, perchè nonostante i due lunghi rettilinei non sarà facile effettuare sorpassi su un circuito con queste caratteristiche. Anche perchè davanti allo spagnolo troviamo la Williams di Pastor Maldonado, bravissimo a conquistare la quarta posizione ai danni di Kimi Raikkonen e da un deludente Jenson Button, sesto, ma capace nel finale di trovare il guizzo giusto per piazzarsi davanti alla Rossa numero 5.

    In mezzo alle due Ferrari troviamo la Mercedes che ha trovato uno spiraglio di luce grazie alla prestazione di Nico Rosberg, ottavo. Romain Grosjean con il decimo tempo ha invece chiuso la top-ten. Delusione invece nell’altra parte del box Mercedes con Michael Schumacher che come nelle libere ha confermato che oltre la 14esima posizione proprio non riesce ad andare. Davanti a lui le due Force India di Nico Hulkenberg, 11esimo e Paul Di Resta, 13esimo, con la Sauber di Sergio Perez che le divide in 12esima posizione.

  • Ad Abu Dhabi Vettel davanti alle McLaren. 7° Alonso

    Ad Abu Dhabi Vettel davanti alle McLaren. 7° Alonso

    Sebastian Vettel ha ottenuto il miglior tempo nella prima giornata di prove libere sul circuito di Yas Marina dove domenica andrà in scena il Gran Premio di Abu Dhabi, 18esimo e terzultimo appuntamento della stagione. Il campione del mondo in carica ha ottenuto il giro migliore di giornata nella seconda sessione grazie al tempo di 1:41.751 appena dopo aver montato la mescola più morbida portata dalla Pirelli per questa gara beffando la McLaren di Lewis Hamilton, in testa fino a quel momento, per un solo decimo di secondo e che aveva ottenuto il tempo migliore nella prima sessione.

    A seguire l’altra Ferccia d’Argento di Jenson Button staccato però di sei decimi dalla vetta e di mezzo secondo dal compagno di squadra ma anche quì come accaduto nel GP d’India la McLaren sembra essere molto vicina alle prestazioni della Red Bull sul passo gara e potrebbe sicuramente svolgere un ruolo da protagonista inserendosi nella lotta al titolo tra il tedesco e Fernando Alonso.

    Sebastian Vettel © KARIM SAHIB/AFP/Getty Images

    Alonso che non è andato oltre il settimo tempo alle spalle della seconda Red Bull di Mark Webber, alle prese ancora una volta con il solito problema al Kers che lo aveva rallentato anche nel corso del GP di India facendogli perdere la posizione in favore del ferrarista, e delle due Lotus di Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, fresco di rinnovo contrattuale con il team francese. Lo spagnolo ha accusato a fine turno un riotardo di otto decimi dal rivale nella lotta al titolo, nonostante in Ferrari abbiano fatto i miracoli per presentare al meglio la vettura nelle prove libere. I meccanici infatti hanno cominciato a lavorare all’alba per montare sulla F2012 i nuovi aggiornamenti, soprattutto quelli dell’ala anteriore e posteriore provati prima da Massa e poi da Alonso che però sembrano non garantire il salto di qualità per impensierire sul giro secco la Red Bull, almeno da quello che si è evinto da questa prima giornata.

    Felipe Massa si è classificato in ottava posizione ad oltre un secondo di ritardo dalla prima posizione e ha preceduto la Williams di Pastor Maldonado e la Sauber di Sergio Perez, che ha chiuso la top-ten delle prove libere, dove ancora una volta non figura la Mercedes, che naviga a metà classifica con Nico Rosberg in 12esima posizione e il compagno di squdra Michael Schumacher in 14esima ad un secondo e mezzo di ritardo. Non c’è dubbio che il team di Stoccarda stia attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia.

  • Vettel centra il poker e allunga su Alonso

    Vettel centra il poker e allunga su Alonso

    Sebastian Vettel ha dominato e vinto il Gran Premio d’India al Buddh International Circuit nei pressi di Nuova Delhi. Il campione del Mondo  in carica ha ottenuto una vittoria facile controllata abbastanza agevolmente, e ha ora 13 punti di vantaggio sul rivale Fernando Alonso, giunto secondo dopo una grande rimonta dalla quinta piazza, ottenendo così il massimo risultato possibile dalla gara  per via dello strapotere delle “lattine volanti”, assolutamente impeccabili negli ultimi Gran Premi.

    Sin dalla partenza Vettel è scappato vestendo i panni della lepre, con tanti saluti al compagno Webber e al duo Mclaren-Ferrari. Nella bagarre alle spalle del tedesco il più vivace è Alonso, che si sbarazza senza particolari problemi di Jenson Button e Hamilton, andando ad insidiare il secondo posto di Mark Webber. Per il resto poche emozioni per quanto riguarda lo spettacolo, se non per un duello Massa-Raikkonen con il primo a spuntarla sul secondo per la sesta piazza, e per un piccolo problema sul fondo della vettura di Vettel, che per un attimo ha fatto pensare ad un guasto serio  sulla Red Bull numero 1.

    Podio GP India
    Podio GP India © Clive Mason/Getty Images

    Fernando Alonso, consapevole di non poter insidiare la posizione di Vettel, a 18 giri dal termine ha avvicinato Webber superandolo  e aggiudicandosi quella seconda posizione che ancora lo mantiene saldamente in lotta per il titolo a 3 gare dal termine, considerato la stato di forma della scuderia anglo-austriaca. Deludenti le McLaren con Button ed Hamilton giunti rispettivamente 4° e 5° ma mai pericolosi durante tutto il Gran Premio, nonostante le confortanti prestazioni nelle prove e in qualifica. La scuderia di Woking ha subito una secca  involuzione causata dalla rottura del rapporto collaborativo con Lewis Hamilton, non dedicandosi più allo sviluppo della monoposto. Felipe Massa, giunto sesto, è riuscito ad ottenere il massimo risultato dalla sua Ferrari nonostante i problemi avuti durante tutto il weekend, riuscendo a concludere la gara davanti alla Lotus di Raikkonen. Fuori dalla zona punti le due Mercedes, con Rosberg giunto 11° e Michael Schumacher ultimo. A punti vanno Nico Hulkenberg (8°), Romain Grosjean (9°) e Bruno Senna (10°).

    A tre Gran premi dal termine per Alonso è vietato sbagliare, così come per Vettel, consapevole di dover gestire un vantaggio esiguo di 13 punti su 75 disponibili, ma allo stesso tempo rassicurante in quanto la Red Bull in questo momento è imprendibile. Lo spagnolo dovrà avere la lucidità che ha sempre avuto e dimostrato ad ogni gara, magari sperando in un errore o un eventuale passo falso di Sebastian Vettel, che attualmente “vola” e sembra non avere rivali in pista. Lo scenario si fa sempre più intrigante di domenica in domenica, i colpi di scena non sono esclusi, d’altronde questo è il bello della Formula 1. Appuntamento tra una settimana sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi.

    CLASSIFICA PILOTI – Vettel 240, Alonso 227, Raikkonen 173, Webber 167, Hamilton 165, Button 141, Rosberg 93, Grosjean 90, Massa 89, Perez 66, Kobayashi 50, Hulkenberg 49, Di Resta 44, Schumacher 43, Maldonado 33, Senna 26, Vergne 12, Ricciardo 9

    CLASSIFICA COSTRUTTORI – Red Bull 407, Ferrari 316, McLaren 306, Lotus 263, Mercedes 136, Sauber 116, Force India 93, Williams 59, Toro Rosso 21