Tag: falcao

  • Arriva Essien, primo colpo dell’era Seedorf

    Arriva Essien, primo colpo dell’era Seedorf

    Ufficiale ormai la notizia di Michael Essien ai rossoneri, preso dal Chelsea a parametro zero. Ha firmato un contratto che lo legherà alla squadra rossonera fino al 2015. (altro…)

  • Calcio, un anno che se ne va. I migliori del 2012

    Calcio, un anno che se ne va. I migliori del 2012

    Il 2013 é ormai dietro l’angolo e, nel calcio cosî come in ogni ambito della vita, é possibile fare una lista di tutto il meglio e il peggio che ci ha accompagnati nell’intero anno solare passato. I migliori del 2012 : abbiamo deciso di concentrarci soltanto su quei personaggi e su quei dati, in un certo senso positivi. Spazio dunque ai migliori giocatori, ruolo per ruolo, allenatori e squadre dell’intero pianeta, lasciando perdere per una volta, chi invece ha deluso veramente.

    IL MESSIA – Se si parla di record, non é possibile non citare Leo Messi, super talento del Barcellona che si sta avviando a conquistare il suo quarto Pallone d’Oro consecutivo. Oltre ai tantissimi trofei vinti con i blaugrana, da segnalare il nuovo traguardo del giocatore, forse, piü forte di tutti i tempi: aver superato il leggendario Muller nella classifica dei gol segnati in un anno. La Pulce ha addirittura fatto meglio del suo avversario polverizzando ogni record esistente. Gol come se piovesse. Sempre in Spagna, sponda Real Madrid, un elogio va anche a Cristiano Ronaldo, anch’egli una poderosa macchina da gol che, purtroppo per lui, non viene giustamente riconosciuto per via della presenza di Messi nel suo campionato. Un paragone troppo difficile per essere sopportato anche dall’asso portoghese.

    RIVELAZIONI – Ogni anno ci sono delle squadre che a sorpresa riescono a raggiungere traguardi insperati per le loro aspettative. Una di queste é senza dubbio l’Atletico Madrid del bomber Falcao. Gli spagnoli, grazie soprattutto alle reti della punta colombiana, hanno portato a casa una Europa League e una Supercoppa Europea. Davvero niente male per i ragazzi di Simeone. In Italia dobbiamo per forza dare spazio alla cavalcata vincente della Juventus. I bianconeri, partiti quasi senza speranza di vittoria all’inizio di settembre, si sono ritrovati a maggio con il tricolore sul petto. Merito senza dubbio di Antonio Conte, allenatore dell’anno che ha saputo infondere nei suoi ragazzi un coraggio e una rabbia fuori dal comune.

    CASO PER CASO – Adesso focalizziamo la nostra attenzione ai migliori giocatori del 2012, ruolo per ruolo. In porta ci sono pochi dubbi: Buffon é tornato il portierone che tutti conoscevano. In difesa hanno fatto molto bene Thiago Silva, ora al PSG, e Barzagli. In mezzo al campo fate spazio alla fantasia e al genio di Iniesta, cervello del Barcellona. Davanti la scelta diventa difficile ma basta un nome per toglierci di testa tutti i dubbi: Messi.

  • Liga, Barça e Real non decollano

    Liga, Barça e Real non decollano

    Vabbè che siamo solo alla quinta giornata (la quarta giocata) ma le due superpotenze del calcio spagnolo, europeo e mondiale stentano a decollare. Dopo che blaugrana e merengues negli ultimi due anni si sono dati battaglia fino alla fine oltrepassando nettamente il limite dei 90 punti, Barcellona e Real Madrid in questa stagione stanno faticando più del previsto.

    © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images
    Il Barça, quarto in classifica con 8 punti, ha strappato in extremis un 2-2 con la capolista Valencia al Mestalla grazie alla rete a 10 minuti dal termine del figliol prodigo Fabregas; il Real, settimo con 7 punti ottenuti in 4 gare, non è riuscito a Santander a sfondare il muro difensivo del Racing, formazione di media classifica oltretutto in crisi. Chi invece può sorridere dopo il buio degli ultimi anni è il neo-promosso Betis Siviglia che stasera nel posticipo con il Saragozza può centrare la quarta vittoria consecutiva e balzare da solo in vetta alla classifica della Liga a punteggio pieno. Bene anche il Malaga dello sceicco Abdullah Bin Nassar Al-Thani che regola 1-0 l’Athletic Bilbao con la rete dell’ex gioiello del Villarreal prelevato in quest’ultima sessione di calciomercato Santi Cazorla portandosi in seconda posizione. A proposito di Villarreal, il Sottomarino Giallo, dopo l’avvio difficile di inzio stagione, centra la prima vittoria in campionato, a farne le spese il Maiorca, con le reti di Giuseppe Rossi e del brasiliano Nilmar. Infine l’Atletico Madrid affonda il fanalino di coda Sporting Gijon 4-0 con doppietta di Falcao, giunto già al quinto sigillo in campionato. Risultati e marcatori 5 Giornata Liga 2011-2012 OSASUNA – SIVIGLIA 0-0 REAL SOCIEDAD – GRANADA 1-0 65′ Estrada VILLARREAL – MAIORCA 2-0 8′ Rossi, 53′ Nilmar ATLETICO MADRID – SPORTING GIJON 4-0 28′ aut Lora (S), 69′ Salvio (A), 73′ Falcao (A), 81′ Falcao (A) MALAGA – ATHLETIC BILBAO 1-0 63′ Cazorla RACING SANTANDER – REAL MADRID 0-0 RAYO VALLECANO – LEVANTE 1-2 10′ Valdo (L), 28′ Ballesteros (L), 73′ Tamudo (R) VALENCIA – BARCELLONA 2-2 12′ aut Abidal (B), 14′ Pedro (B), 23′ Pablo Hernandez (V), 79′ Fabregas (A) stasera ESPANYOL – GETAFE BETIS SIVIGLIA – SARAGOZZA

    CLASSIFICA

    Pos Squadre Pt G
    1. VALENCIA 10 4
    2. MALAGA 9 4
    3. BETIS SIVIGLIA 9 3
    4. BARCELLONA 8 4
    5. SIVIGLIA 8 4
    6. LEVANTE 8 4
    7. REAL MADRID 7 4
    8. ATLETICO MADRID 7 4
    9. REAL SOCIEDAD 7 4
    10. RAYO VALLECANO 5 4
    11. OSASUNA 5 4
    12. VILLARREAL 4 4
    13. SARAGOZZA 4 3
    14. ESPANYOL 3 3
    15. MAIORCA 3 4
    16. GRANADA 3 4
    17. RACING SANTANDER 2 4
    18. ATHLETIC BILBAO 1 4
    19. GETAFE 1 3
    20. SPORTING GIJON 0 4
  • Falcao supera Klinsmann. Vince il Villareal ma la finale è del Porto

    Falcao supera Klinsmann. Vince il Villareal ma la finale è del Porto

    Dopo il pokerissimo rifilato all’andata in Portogallo la trasferta in Spagna per il Porto dello Special Two era poco più di una passeggiata. Il Villareal però ha dimostrato ancora una volta carattere e voglia di superarsi e sopratutto nella prima mezzora di partita ha dato l’impressione di poter davver recuperare le sorti del match.

    Garrido sceglie uno schieramento più offensivo del solito e opta per il tridente composto da Nilmar, Ruben e Giuseppe Rossi e rispolvera il “vecchio” Capdevila sull’out sinistro. Villas Boas invece non abbandona il suo credo tattico riproponendo il solito 4-3-3 con Fernando davanti alla difesa e Hulk e Rodriguez alla spalle di Falcao.

    Il sottomarino giallo parte fortissimo trascinata da un ispiratissimo Ruben autore di due assist e di tante giocate pericolose. Al 16′ arriva il vantaggio firmato da Cani, il Porto sembra spento e per i gialli di Spagna si susseguono le occasioni pericolose è Giuseppe Rossi a sbagliare il gol del raddoppio. Al 40′ arriva però la beffa quando Bruno è protagonista in negativo deviando un tiro di Hulk in rete che vale il pari.

    La parola fine sulla qualificazione la scrive Falcao nel recupero segnando la 16esima rete nella competizione, battuto il record di Klinsmann di 15 goal stabilito nella Coppa Uefa 1995/96, in cui conquistò il trofeo con la maglia del Bayern Monaco.

    La ripresa è più soft e il Villareal trova con Capdevila la rete del parie con Giuseppe Rossi su calcio di rigore la rete della vittoria. la rimonta però non riesce è il Porto a volare a Dublino per la finalissima tutta lusitana contro il Braga.

  • Falcao sarà l’allenatore dell’Internacional di Porto Alegre

    Falcao sarà l’allenatore dell’Internacional di Porto Alegre

    A volte ritornano… E’ proprio il caso di dirlo a proposito di Paulo Roberto Falcao, ex campione brasiliano – uno dei 125 più grandi calciatori viventi – che all’età di 57 anni ha deciso di rimettersi in pista, ributtandosi a capofitto nell’ambiente calcistico, calcando nuovamente il campo come allenatore della squadra del cuore, l’Internacional di Porto Alegre.

    Falcao, infatti, vestì la maglia dei ‘Colorados’ dell’Inter Brasiliana dal 1973 al 1979, conquistando ben 5 campionati gaùcho e 3 campionati brasiliani, segnando 22 reti in campionato, ed ottenendo per due volte il Bola de Ouro, un prestigioso premio assegnato dalla rivista brasiliana Placar al miglior giocatore del campionato brasiliano, prima di intraprendere la fortunata esperienza italiana e trasferirsi alla Roma di Diinno Viola nel 1980.

    Il primo amore non si scorda mai, si suol dire: ecco, quindi, che il campione brasiliano non poteva rifiutare la proposta del Porto Alegre che, in crisi di risultati, dopo la sconfitta in coppa Libertadores contro la squadra messicana dei Jaguares, ha deciso di affidarsi al carisma di Falcao, ex campione ancora amatissimo dai tifosi brasiliani. La scelta, dunque, è parsa più affettiva che puramente tecnica, anche in considerazione del fatto che sono ben 17 anni che Falcao non allena, dopo l’ ultima esperienza come commissario tecnico della nazionale giapponese nel 1994.

    L’avventura nipponica non ebbe esito felice, ma le sue responsanbilità in merito furono comunque limitate, in quanto la nazionale giapponese non era ancora una squadra vera, ma risultava composta perlopiù da dilettanti di belle speranze, appena affacciatisi al mondo del calcio, con un movimento calcistico ancora agli albori.

    Da allora, però, Falcao decise di allontanarsi dal mondo del calcio, forse deluso dall’esito non positivo di quell’esperienza, scegliendo di ritirarsi a vita privata proprio nella sua Porto Alegre, anche alla luce delle altre non esaltanti esperienze in panchina, come commissario tecnico del Brasile (con il quale conquistò una medaglia d’argento in Coppa America nel 1991. Nel frattempo, nel 2003 ha sposato (come secondo matrimonio) la presentatrice televisiva Christina Ranzolin, occupandosi di commenti tecnici per il campionato brasiliano per la televisione Rete Globo, e collaborando come opinionista del giornale Zero Horas e dell’emittente Radio Gaúcha.

    La vita da allenatore, dissero in molti, non fa per lui perchè è troppo sedentaria per fornire stimoli adeguati ad un uomo abituato a scendere in campo da protagonista, in prima persona, per un grande campione acclamato dalle folle, idolo della Roma giallorossa nonostante il rigore fallito nella finale di Coppa Campioni contro il Liverpool, che era abituato ad essere “allenatore in campo”, oltre che elegantissimo nel suo tocco di palla, prezioso nell’intelligente di lettura tattica delle partite e capace di “essere sempre al posto giusto e di far correre la palla più che le gambe“. Era giusto, dunque, che gli si desse un’altra possibilità di mettersi in gioco, affrontando un’avventura che – anche in virtù del legame affettivo con la squadra e con la città – saprà stimolarlo a dovere, risvegliando la passione, forse sopita, per il campo e la sua natura di uomo di calcio.

    L’ufficialità non è ancora giunta, ma Rete Globo, popolare tv brasiliana, ha fatto trapelare nella giornata di ieri che a breve sarà diramato in merito un comunicato ufficiale dall’Internacional di Porto Alegre. Per ora, Paulo Roberto Falcao, ha deciso di non sbilanciarsi troppo nelle dichiarazioni, ammettendo soltanto la sua piena disponibilità nell’affrontare tale esperienza, anche nel rispetto dell’allenatore prossimo all’esonero, Celso Roth: ” Non è ancora il momento di parlarne, ma se mi vo­gliono, sono pronto a ri­cominciare ad allenare di nuovo”.

    E chissà che, se l’avventura brasiliana dovesse andare nel verso giusto, gli stimoli ritrovati non lo spingano a riaffrontare il viaggio verso l’Italia, e verso la Roma giallorossa che non l’ha mai dimenticato, con un ruolo dirigenziale nella creatura di DiBenedetto. Non è escluso che in futuro possa accadere ed, anche in questo caso, sarebbe una scelta “sentimentale”, dettata dal cuore.

  • Champions League, ottavi: il Porto ringrazia Fabianski, i lusitani si impongono sull’Arsenal 2-1

    Champions League, ottavi: il Porto ringrazia Fabianski, i lusitani si impongono sull’Arsenal 2-1

    Nell’andata degli ottavi di finale di Champions League il Porto si è imposto sull’Arsenal per 2-1 grazie alla papera di Fabianski che, ingenuamente, ha regalato il gol della vittoria ai portoghesi siglato da Falcao.
    I londinesi sono scesi in campo allo stadio Do Dragao decimati da assenze pesanti (Gallas, Eduardo, Van Persie, Arshavin e Almunia su tutti) consapevoli che un pareggio sarebbe equivalso ad una vittoria. Il Porto ha giocato meglio e creduto più nella vittoria che per la gara di ritorno sposterà tutta la pressione sui Gunners.

    Le reti del match sono state realizzate da Varela all’11’ con la collaborazione del portiere inglese Fabianski che non trattiene un tiro cross dell’attaccante portoghese mandandolo nella propria rete. Poco prima i biancoblu erano andati vicino al vantaggio con Rubin Micael e Hulk. L’Arsenal però è rimasta in partita e al 18′ ha pareggiato i conti con l’eterno Sol Campbell (titolare per l’infortunio di Gallas) che sugli sviluppi di un calcio d’angolo ha messo la “testata” vincente.
    Nella ripresa il fattaccio che ha deciso la partita quando Campbell ha sfiorato leggermente il pallone raccolto con le mani da Fabianski con il direttore di gara che ha concesso la punizione in area: il portiere dando la palla a Ruben Micael ha permesso al giocatore portoghese di servire tutto solo a porta spalancata Falcao che ha fissato il puntaggio sul definitivo 2-1.
    Ritorno fra 15 giorni all’Emirates Stadium di Londra con il discorso qualificazione tutt’altro che chiuso.