Tag: fabrizio miccoli

  • Inter Palermo 4-4, le pagelle. Milito e Miccoli eroi nel ghiaccio

    Inter Palermo 4-4, le pagelle. Milito e Miccoli eroi nel ghiaccio

    Partita che dal punto di vista dello spettacolo regala la massima intensità mostrando a pieno a chi non fosse mai stato innamorato di questo sport la bellezza e l’imprevedibilità del calcio. Volendo fare un’analisi dal punto di vista tattico, rimane più di qualche dubbio sulla solidità difensiva della retroguardia nerazzurra, prima con Ranocchia, poi con Lucio entrambi superati dalla velocità e dalla bravura di uno stratosferico Miccoli in serata di grandi numeri. Dopotutto se una partita regala così tante reti ed emozioni non è solo merito degli attaccanti, ma soprattutto demerito delle difese che lasciano troppo spazio di movimento a due giocatori micidiali in area come Milito e Miccoli.

    PAGELLE INTER

    Julio Cesar 5 Inevitabilmente se ne prendi 4 in una sola partita un minimo di responsabilità ricadono sul portiere e anche in questo caso non c’è eccezione che regga. Incolpevole sul primo gol, sul secondo rimane immobile sul diagonale di Miccoli, convinto che la palla finisca fuori. Sul terzo nuovamente poche colpe, ma nel finale si fa nuovamente beffare dalla stessa conclusione di Miccoli non riuscendo a tuffarsi in tempo. Ricorda la partita contro il Tottenham con Bale al posto di Miccoli.

    Nagatomo 6 Parte frenato nel primo tempo, si riscatta nella ripresa spingendo moltissimo sulla sua fascia, riuscendo a guadagnarsi con astuzia il rigore del 2 a 2. Nota negativa quando si fa bruciare da Miccoli sul colpo di testa che porta il Palermo sul 3 a 3.

    Ranocchia 5 Non una serata perfetta, soprattutto quando uno con le sue leve lunghe deve vedersela contro uno scatenato piccoletto come Miccoli.  Si fa sorprendere dalla velocità del numero dieci rosanero sul gol del 2 a 1, quando Miccoli lo porta a spasso in area e poi lo beffa calciando sul palo opposto. Stesso scherzetto con Lucio, anche lui autore di una prova da dimenticare.

    Sneijder 6+ Parte bene e prova con qualche conclusione a sbloccare il risultato. Ranieri cambia modulo e lui finisce esterno a sinistra, senza sfigurare mai, anzi, servendo palloni e cambi di gioco col goniometro. Nel finale di primo tempo gli manca il cinismo sottoporta quando avrebbe potuto calciare invece di provare l’assist anticipato dall’intervento miracoloso di Balzaretti. Difficile da spiegare e soprattutto da digerire il cambio fatto da Ranieri sul 3-3.

    Milito 8,5 Il Principe è ufficialmente tornato ai suoi livelli, trasformando come Re Mida faceva con l’oro ogni pallone toccato in gol. Pokerissimo stasera per lui, anzi cinque addirittura i gol segnati volendo contare quello annullato dall’arbitro sul cross di Maicon finito fuori dalla linea di fondo campo. Anche in questo caso inspiegabile la sua sostituzione da parte di Ranieri sul 4-4, togliendo dal campo l’uomo con più voglia di vincere tra i suoi.

    Fabrizio Miccoli | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    PAGELLE PALERMO

    Munoz 4,5 Sbaglia ingenuamente l’intervento su Nagatomo nella ripresa, trattenendolo per la maglia in area dopo essersi fatto superare in velocità, regalando di fatto il rigore del 2-2 all’Inter.

    Mantovani 5,5 Buona la sua prova all’inizio, quando si inserisce con il tempo perfetto in area, approfitta del liscio di Pazzini, si libera dalla marcatura e realizza il gol dell’1-0 per il Palermo. Soffre come tutto il suo reparto sui gol realizzati da Milito.

    Balzaretti 6,5 Partita da incorniciare, dove riesce nel primo tempo a salvare il risultato sulla linea di porta anticipando l’assist di Sneijder per Cambiasso, e poi nella ripresa quando mette dentro un pallone forte e teso per il colpo di testa di Miccoli.

    Miccoli 9 In una parola devastante. Quando vede Julio Cesar si trasforma e mette i panni del cecchino implacabile, realizzando una tripletta con 3 tiri in porta. Si toglie la soddisfazione di segnare anche di testa e vista la sua altezza non è poco. Chapeaux per gli altri due gol realizzati con coefficiente di difficoltà molto elevati. Legittima il titolo di Romario del Salento!

    HIGHLIGHTS INTER PALERMO 4-4

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”122369″]

  • Inter Palermo, Ranieri lancia Sneijder con Pazzini

    Inter Palermo, Ranieri lancia Sneijder con Pazzini

    Appena chiuso il mercato di riparazione che ha di fatto rivoluzionato la mediana nerazzurra (con un Thiago Motta in meno) Ranieri torna a San Siro dopo la sconfitta di Lecce, trovando sulla sua strada il Palermo di Mutti.

    Nonostante il caso Sneijder impazzi in casa Inter, Ranieri ha l’obbligo di non perdere ulteriori punti cercando di rimanere incollato al treno che porta al terzo posto in classifica, sfruttando magari un passo falso di Lazio e Udinese davanti. Il Palermo ha riscoperto un reparto offensivo in gran forma con Mutti e grazie al suo capitano Miccoli vuole bissare il colpaccio del turno d’andata battendo nuovamente i nerazzurri. Occhio al numero dieci salentino che vede nei nerazzurri e in particolare in Julio Cesar una delle su vittime preferite con 5 gol segnati al portiere brasiliano.

    INTER – Ranieri in conferenza stampa ha cercato di buttare acqua sul fuoco sul cocente nodo Sneijder, spiegando come l’olandese sia fondamentale per la sua rosa aggiungendo però come l’adattamento del singolo è prioritario sull’adattamento del gruppo nei suoi confronti. La rincorsa che ha permesso ai nerazzurri di tornare in alto è stata realizzata con il 4-4-2, tanta corsa e tanto sacrificio da parte di tutti senza aver in dote le prestazioni dell’olandese. Quindi ora è proprio Sneijder a doversi integrare e inserire al meglio nei movimenti che la squadra ha già automatizzato e non il contrario. L’olandese deve parlare la stessa lingua della squadra, altrimenti Ranieri come ha già spiegato non avrà paura di prendere scelte anche impopolari per portare l’equilibrio che con il trequartista manca alla sua Inter.

    Wesley Sneijder | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Contro il Palermo rimangono i dubbi sul nuovo modulo da utilizzare, poiché Alvarez è affaticato e probabilmente non sarà titolare, quindi Ranieri potrà scegliere il modulo con l’olandese dietro una o due punte, oppure schierandolo in un 4-4-2 come seconda punta. Più probabile la prima ipotesi con l’utilizzo del 4-4-1-1 dove in difesa potrebbe avere un turno di riposo Samuel e la coppia di centrali dovrebbe essere Lucio e Ranocchia con Maicon e Chivu sugli esterni. In mediana salutato Thiago Motta c’è spazio per Cambiasso e capitan Zanetti al centro, mentre più larghi agiranno Obi e Nagatomo spostato sull’esterno di centrocampo. Solo panchina per il nuovo arrivato Palombo. Sneijder si muoverà da trequartista  dietro l’unica punta Pazzini, leggermente favorito su Milito.

    PALERMO – Mutti sull’onta dell’entusiasmo sfrutta il morale alto dopo le due vittorie consecutive contro Genoa e Novara, cercando di sbancare uno stadio notoriamente ostico ai suoi. Fare risultato fuori casa è la nuova mission rosanero, dopo i pessimi risultati raccolti in questa stagione lontano dal Barbera. Difficoltà climatiche a parte l’allenatore rosanero si presenterà a Milano cercando di imporre il proprio gioco, schierando le due punte che ultimamente hanno fatto benissimo in coppia: Miccoli e Budan. L’unico dubbio che rimarrà fino all’ultimo momento riguarda la scelta del trequartista da schierare dietro le due punte, con un ballottaggio serrato tra Bertolo e Ilicic.

    Mutti quindi dovrebbe confermare lo stesso modulo utilizzato nelle ultime due partite, schierando un 4-3-1-2 con in difesa Mantovani e Silvestre centrali, Balzaretti e Munoz sulle corsie laterali. Centrocampo solido con al centro l’ultimo arrivato Donati, affiancato da Migliaccio e Barreto ai lati. Già annunciato il ballottaggio tra Bertolo e Ilicic per il posto da trequartista, mentre davanti nessun dubbio con la confermatissima coppia del gol Miccoli Budan.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER PALERMO

    INTER (4-4-1-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Chivu; Zanetti,  Cambiasso, Obi, Nagatomo; Sneijder; Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Samuel, Palombo, Alvarez, Zarate, Castaignos, Milito
    Allenatore: Claudio Ranieri.

    PALERMO (4-3-1-2): Viviano; Munoz, Silvestre, Mantovani, Balzaretti; Migliaccio, Donati, Barreto; Bertolo; Miccoli, Budan.
    A disposizione: Tzorvas, Pisano, Aguirregaray, Zahavi, Ilicic, Vazquez, Lores.
    Allenatore: Bortolo Mutti.

  • Palermo Napoli 1-3, le pagelle. Eurogol di Cavani

    Palermo Napoli 1-3, le pagelle. Eurogol di Cavani

    Palermo che non ha convinto per nulla, soprattutto in difesa. L’unico a salvarsi sembra essere Miccoli, autore del gol della bandiera in pieno recupero. Dall’altra parte voti alti per tutti, in particolare per i tre davanti andati tutti a segno. Le pagelle di Palermo Napoli.

    Napoli | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Pagelle Palermo

    Benussi 5 Sulle marcature napoletane appare disattento. Una serata non da incorniciare
    Munoz 5 Non si esprime sui suoi livelli e il resto della difesa perde un punto di riferimento.
    Silvestre 5,5 Ci mette l’impegno, ma questo ragazzo sembra aver subito un’involuzione rispetto a quando era a Catania
    Cetto 5 Ancora una volta un oggetto misterioso l’ex giocatore del Tolosa.
    Balzaretti 5 Malissimo in fase di copertura, cerca di farsi perdonare con qualche rapida folata ma non incide.
    Della Rocca 5 Evanescente. Mutti lo toglie dopo appena un tempo, e questo cambio spiega in pieno la prestazione del centrocampista rosanero.
    Migliaccio 6 Tra i pochissimi a salvarsi nel Palermo. Ci mette tanta buona volontà trovando anche il gol dell’1-1 a fine primo tempo. L’arbitro però glielo annulla per fuorigioco
    Barreto 5 Partita completamente da dimenticare. Praticamente non ne azzecca una
    Vazquez 5,5 Lascia intravedere qualche buona giocata e avrebbe la possibilità di andare subito in gol su assist di Budan ma spreca.
    Budan 6 Un altro tra coloro che riesce a salvarsi in una serata nel complesso deludente.
    Miccoli 6,5 Indipendentemente dal gol sul finire di gara si danna l’anima per tutti i 90’.
    Acquah 5 Gioca solo il secondo tempo ma non riesce a dare la scossa che serviva alla squadra
    Alvarez 5 Non riesce ad incidere sul match.

    Pagelle Napoli

    De Sanctis 6,5 Viene impegnato poche volte e da grande giocatore qual è risponde sempre presente.
    Campagnaro 6,5 Come spesso gli riesce, giganteggia nel proprio reparto arretrato.
    Cannavaro 6,5 Da buon capitano infonde tranquillità al resto della ciurma.
    Aronica 6,5 Giocava nella sua città ma non si è fatto tradire dall’emozione.
    Inler 7 Dà tanto ordine in mezzo al campo, fornendo anche un assist decisivo. Come al solito prezioso
    Gargano 7 Ottima prova la sua. E regala anche un assist a Pandev.
    Maggio 6 Prova sufficiente per Superbike. Non fa gli straordinari, ma può comunque bastare.
    Dossena 6,5 In dubbio sino all’ultimo, ripaga Mazzarri con una gara molto generosa.
    Hamsik 7 Sigla il gol che chiude l’incontro, ma come al solito si sobbarca una mole di lavoro enorme.
    Cavani 7,5 Lo applaude anche il suo ex pubblico. Realizza un grandissimo gol ma non solo, aiuta i compagni nella manovra offensiva più volte.
    Pandev 7 Nell’occasione non fa rimpiangere Lavezzi. Fa un gol, colpisce un palo. Davvero una bella gara la sua.

    HIGHLIGHTS PALERMO NAPOLI 1-3

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”118106″]

  • Napoli show a Palermo, applausi per Cavani

    Napoli show a Palermo, applausi per Cavani

    Il Napoli di Walter Mazzarri comincia il 2012 da dove aveva finito il 2011, ovvero da una convincente vittoria. A farne le spese stavolta è stato il Palermo di Bortolo Mutti, al secondo scivolone interno consecutivo dopo ben sei vittorie di fila. Il 3-1 finale in favore degli Azzurri non ammette discussioni, con i rosanero che devono inchinarsi tra le mura amiche ai campani dopo ben 43 anni dall’ultima volta.

    Edinson Cavani | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nonostante l’assenza di Lavezzi il tridente partenopeo ha funzionato alla meraviglia trovando la via del gol al gran completo. E se su Cavani ed Hamsik non vi erano dubbi, Pandev si è confermato su alti livelli di rendimento. E con l’arrivo di Vargas, il quale esordirà in Coppa con la nuova settimana, questo reparto offensivo fa ancora più paura. Male invece il Palermo, incappato in una serata in difesa dove ha concesso sin troppo agli avversari. L’acuto di Miccoli nel finale serve solo a rendere meno pesante la sconfitta.

    La gara. Mutti deve fare a meno di diversi elementi, Ilicic, squalificato, su tutti. Subito in campo il neo acquisto Vazquez, davanti alla coppia Miccoli-Budan. In panchina invece Pinilla, desiderio di numerose squadre in questo mercato di riparazione. Mazzarri invece deve rinunciare al solo Lavezzi, infortunato. Al suo posto c’è Pandev. Dossena invece vince il ballottaggio con Zuniga, in tribuna l’ultimo arrivato Vargas.

    Partono meglio i rosanero con un bel diagonale di Budan che chiama in causa De Sanctis. Replica poco dopo Gargano, autore di un’ottima prova, ma Benussi non si fa sorprendere. Si mette in moto anche Dossena che serve Cavani il cui tiro termina alto. Palermo che però non sta a guardare e va vicino al gol prima con Miccoli e al minuto 24 con l’ultimo arrivato Vazquez. Il suo tocco sotto però è da dimenticare. Al 26’ ecco che ci prova Gargano con un gran tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Il match viaggia su buoni ritmi e con rapidi capovolgimenti di fronte. Alla mezz’ora protagonista Miccoli: l’attaccante rosanero raccoglie un assist di Balzaretti ma di testa sbaglia tutto. Gol fallito, gol subito: al 34’ infatti Gargano sulla destra serve in mezzo Pandev che in girata fulmina Benussi. Prima della fine altri due brividi: uno lo regala Pandev che calcia a lato, l’altro Migliaccio che insacca ma l’arbitro annulla per fuorigioco.

    Ad inizio ripresa il Palermo si presenta in campo con due novita: Acquah e Alvarez subentrano a Della Rocca e Vazquez. Ma è il Napoli ad impressionare di più, tanto che Pandev si fa subito vivo ma Benussi blocca. Al 8’ il gol che di fatto stronca le velleità siciliane: Cavani con una bella conclusione a girare sul palo opposto supera Benussi raccogliendo anche gli applausi dei suoi ex tifosi. E lui non esulta. Palermo stordito e Pandev al 12’ potrebbe fare 3-0, ma il palo gli nega questa gioia. Passano appena 3’ però ed ecco che la rete la gonfia Hamsik: liberato da Inler in area di rigore, lo slovacco scarta il portiere avversario e da posizione defilata non sbaglia. E a questo punto la partita ha veramente poco da dire. Mazzarri lascia spazio a Dzemaili, Zuniga e Chavez che subentrano a Gargano, Hamsik e Pandev, dall’altra parte Mehmeti viene schierato al posto di Budan. In pieno recupero Miccoli, di testa, supera De Sanctis per il gol della bandiera. Ma la festa, a fine gara, è tutta napoletana.

  • Pagellone Serie A. Palermo insufficiente, super Udinese

    Pagellone Serie A. Palermo insufficiente, super Udinese

    Quarta e ultima parte del nostro super pagellone inerente al 2011 delle squadre che partecipano alla Serie A [PRIMA PARTESECONDA PARTETERZA PARTE]. Qui vengono trattate le annate insufficienti di Palermo e Parma, quelle di Roma e Siena non rimandate e quella meravigliosa dell’Udinese che continua a stupire.

    Palermo 4: la squadra isolana è la peggiore della classe in questo pagellone di fine anno, le partenze importanti subite in estate, vedi Pastore e Sirigu, non sono state attutite dalla squadra che rimasta senza due pezzi fondamentali della rosa s’è ritrovata molto indebolita. Uscita subito dalle coppe faticosamente conquistate nello scorso campionato, s’è ritrovata come unico obiettivo il campionato, dove però non sta rendendo per quanto sperato, arrivando a conquistare punti importanti solo in casa e racimolando fuori casa magre figure anche in campi di avversarie tecnicamente inferiori, almeno sulla carta. Il punto di forza dopo la partenza di Pastore è rimasto solo capitan Miccoli, mentre chi sta deludendo le aspettative è Josip Ilicic che ad oggi sta facendo rimpiangere il collega argentino passato al Psg.

    Parma 4,5: dopo i fasti del grande Parma, veder lottare ogni anno i gialloblu per la salvezza non è proprio il massimo, anche l’anno scorso i ducali si sono salvati raggiungendo un modesto 12°posto. Nel campionato in corso le cose hanno ripreso lo stesso andazzo di quello passato con la squadra guidata da Colomba impegnata a lottare sempre nella zona bassa della classifica, alternando prestazioni lodevoli, figlie sopratutto delle invenzioni dei singoli talenti, a prestazioni a dir poco imbarazzanti. Il solo Giovinco, non può bastare a superare le difficoltà che un campionato insidioso come nostro può nascondere, pur essendo il talento piemontese la punta di diamante di tutta la rosa a disposizione di Colomba.

    Roma 6: la rifondazione cominciata durante la scorsa stagione con l’avvento degli americani, faceva presupporre ad un inizio di stagione migliore rispetto a quanto visto, ma la sufficienza piena è dettata dal fatto che potenzialmente se a Roma si deciderà di dar fiducia al progetto a lungo termine del tecnico spagnolo Luis Enrique, si potranno vedere grossi risultati, Si tratta di una sufficienza sulla fiducia per una squadra che potrà rivelarsi una piacevole sorpresa nella seconda parte della stagione. I gioielli di casa sono tanti ma chi sta garantendo quantità e qualità nel rendimento è Osvaldo, che a differenza del tanto acclamato Bojan, si sta guadagnando a suon di gol la fiducia del proprio tecnico.

    Antonio Di Natale | © Anteprima/AFP/Getty Images

    Siena 5,5: Risalita con pieno merito in serie A, guidata dall’attuale tecnico della Juventus, Antonio Conta, la squadra toscana sta avendo qualche difficoltà in questo campionato dove purtroppo la robur, affidata in estate a Sannino, si ritrova a lottare con affanno e per il momento con scarsi risultati, per ottenere punti decisivi per raggiungere una salvezza che sembrerebbe alla portata dell’organico. L’arrivo durante la scorsa sessione di mercato di un centrocampista di qualità come D’Agostino e di un giovane di prospettiva, come Mattia Destro, parevano aver risolto i problemi in zone cruciali del campo, ma lo scarso rendimento di entrambe sta condizionando e non poco tutto l’apparato tattico dei bianconeri.

    Udinese 8: conquistata con grande merito la qualificazione ai preliminari di Champions nella scorsa stagione, quest’anno i friulani hanno provato a raggiungere la tanto agognata fase a gironi, trovando purtroppo sulla loro strada un avversario ostico come l’Arsenal. Gli uomini di Guidolin, hanno però dimostrato, nonostante la perdita di pedine importanti come Zapata e Sanchez, di saperci fare sia in campionato, dove lottano a tutt’oggi per piazze ben più gloriose del quarto posto, sia in Europa League, dove hanno conquistato una complicata qualificazione ai sedicesimi di finale della seconda competizione europea, il tutto investendo, come tradizione vuole, su giovani promesse provenienti da diversi continenti e dando dimostrazione di bel gioco. A guidare questa baby generation un capitano di lungo corso, che ha rinunciato a piazze ben più blasonate per rimanere in provincia e diventare protagonista assoluto come bomber di razza, stiamo parlando di Totò Di Natale. Per lui parlano i numeri due volte di fila capocannoniere del campionato e quest’anno già attestato a quota 11 reti alle spalle dello straordinario Denis di questo inizio stagione.

  • Pagelle Palermo-Fiorentina. Ilicic si riprende il Barbera

    Pagelle Palermo-Fiorentina. Ilicic si riprende il Barbera

    Benussi 6,5: Mangia lo sceglie al posto di Tzorvas e lui lo ripaga con degli interventi degni di nota e che danno sicurezza ad un reparto non proprio impenetrabile. Migliaccio 7: il suo schieramento alla Mascherano, ovvero arretrandolo al centro della difesa, funziona e anche discretamente bene, visto il risultato. Blocca spesso sul nascere ogni tentativo di far male da parte del Gila e co.
    Ilicic 7,5: corre, dribbla e regala spettacolo, un altro giocatore rispetto a quello visto a Torino. Fornisce l’assist del vantaggio a Miccoli e chiude la pratica su calcio di punizione.

    Zahavi 6: Pinilla non è ancora al meglio e lui lo sostituisce senza infamia e senza lode, di certo al Barbera si aspettano molto di più.

    Miccoli 7: Mette a segno la sua quarta rete in questa stagione e poi esce per infortunio lasciando di fatto senza attaccanti la propria squadra. Però in quella mezz’ora regala sprazzi di bel gioco, totalmente diverso da quanto visto con la Juve, si vede che l’aria di casa lo rinvigorisce.

    Palermo (4-3-2-1): Benussi 6,5; Pisano 6,5, Silvestre 6,5, Migliaccio 7, Mantovani 6; Acquah 5, Bacinovic 6, Barreto 6; Ilicic 7,5 (37′ st Bertolo sv), Zahavi 6 (18′ st Pinilla 6); Miccoli 7 (42′ Lores 6). A disp.: Tzorvas, Cetto, Munoz, Aguirregaray.

    Josip Ilicic| © Maurizio Lagana/Getty Images

    Natali 5: è praticamente l’uomo più pericoloso della viola, bravo Benussi su un suo colpo di testa e sfortunato quando colpisce la traversa che sarebbe valso il pareggio. Poi perde la testa e si fa espellere stupidamente.

    Montolivo 6,5: ci prova da lontano e quel tipo di tiro si sa è nelle sue corde, ma Benussi è in stato di grazia e c’è ben poco da fare.

    Vargas 6: rientra bene disputando una partita sufficientemente positiva che non regala grosse emozioni. senza infamia e senza lode.

     Gilardino 5: abulico e poco attivo, un giocatore molto diverso rispetto a quello visto in tante occasioni, forse soffre troppo la solitudine a cui è abbandonato dai propri compagni.

    Cerci 5,5: e pensare che quest’anno aveva cominciato bene, così come aveva finito, ma a quanto pare la poca fiducia o chissà quale altro fattore, lo hanno a poco a poco riportato nell’ombra. Rossi deve assolutamente recuperarlo è una pedina troppo importante per questa squadra.

    Fiorentina (4-3-1-2): Boruc 5; De Silvestri 5,5, Gamberini 5, Natali 5, Pasqual 5 (28′ st Nastasic 6); Behrami 6, Montolivo 6,5, Vargas 6; Lazzari 5 (26′ st Ljajic 6); Gilardino 5 (13′ st Silva 5), Cerci 5,5. A disp.: Neto, Romulo, Munari, Salifu.

  • Al Barbera non si passa. Palermo corsaro in casa

    Al Barbera non si passa. Palermo corsaro in casa

    Sei su sei e confermata anche oggi la legge del Barbera, dove il Palermo di Mangia ha superato con una bella prova di forza, dopo il K.O. esterno con la Juve, la Fiorentina dell’ex Delio Rossi, accolto con una standing-ovation al suo rientro in campo, anche se da avversario. Ma i sentimenti nel calcio contano il giusto e i rosanero non hanno nessuna intenzione di fare sconti al loro ex mister. Dal canto suo l’allenatore romagnolo, visibilmente commosso ad inizio gara, pur dovendo far fronte a numerose assenze non poteva pensare di non inseguire la vittoria per risollevare morale e classifica della squadra viola. E proprio per perseguire questo obiettivo i viola nei primi minuti della gara attaccano e si rendono pericolosi con un bel colpo di testa di Natali ben parato da Benussi. Un’occasione solare ma di fatto l’unica perchè dopo sale in cattedra Josip Ilicic e la partita cambia volto e direzione. Il trequartista sloveno con una splendida performance si fa perdonare gli erroracci visti nel match della scorsa settimana, è lui, infatti, a rompere l’equilibrio della gara mandando in rete con una bella verticalizzazione il proprio capitano Miccoli ed è sempre lui a chiudere la gara al 74° con un delizioso calcio di punizione che fissa il risultato sul definitivo 2-0 e rispedisce a casa Delio Rossi con un ulteriore dispiacere.

    Josip Ilicic| © Maurizio Lagana/Getty Images

    In mezzo però non c’è solo Palermo, si vedono piccoli sprazzi di Fiorentina che prova a reagire e a siglare la rete che dopo il gol dell’ex Miccoli, poi uscito per infortunio, la riporterebbe in partita, così non è. Benussi preferito a Tzorvas si supera in più occasioni ingaggiando un duello personale con Montolivo che ci prova spesso dalla distanza, ma che trova sulla propria strada sempre l’estremo difensore rosanero. I viola sono anche sfortunati, quando al 70° poco prima del raddoppio di Ilicic, colpiscono una traversa con Natali che stavolta però impatta di piede, lo stesso difensore viola sarà poi espulso e questo spegnerà ogni velleità della squadra ospite. Una sconfitta per Rossi che ha ancora molto da fare con gli effettivi a disposizione e che spera di poter recuperare Jovetic, autore della metà dei gol viola, già dalla prossima gara. Per Mangia, invece, solo un rammarico, che non si possa giocare solo in casa, ciò vorrebbe dire vittoria certa stando alle statistiche dei siciliani.

  • Palermo-Fiorentina probabili formazioni. Rossi ritorno da nemico

    Palermo-Fiorentina probabili formazioni. Rossi ritorno da nemico

    Partita delicata quella di oggi pomeriggio al Renzo Barbera, si affrontano, infatti, due squadre che hanno bisogno di punti per risalire la china e migliorare la loro attuale posizione in classifica lontana, ma non molto, dalle aspettative pre-campionato. In casa Palermo il tecnico Mangia pare intenzionato a stravolgere in parte la formazione che ha rimediato una figuraccia allo Juventus Stadium. Sicuri del posto solo il capitano Miccoli e Ilicic, quest’ultimo apparso comunque in forma nonostante le tre occasioni da gol fallite nel match della scorsa settimana, lo sloveno agirà verosimilmente alle spalle dell’attaccante salentino e del ritrovato Pinilla. A centrocampo Acquah, Bacinovic e Barreto formeranno la diga a protezione della perforatissima difesa rosanero, composta da una linea a quattro che vedrà Pisano e Mantovani sugli esterni, quest’ultimo sostituto dello squalificato Balzaretti, mentre per garantirsi maggiore protezione il tecnico dei siciliani ha deciso di spostare al centro Migliaccio a far coppia con Silvestre.

    Palermo (4-3-1-2): Tzorvas; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Mantovani; Acquah, Bacinovic, Barreto; Ilicic; Miccoli, Pinilla.
    A disp.: Benussi, Munoz, Aguirregaray, Della Rocca, Bertolo, Zahavi, Lores Varela

    Delio Rossi| © Gabriele Maltinti/Getty Images

    In casa viola partita dalle grosse emozioni per il neo-tecnico Rossi che ritorna a Palermo da “nemico” dopo aver lasciato un segno indelebile nei cuori di tutti i tifosi. L’allenatore non sa ancora se potrà contare o meno su Jovetic, ma al 90% il montenegrino non sarà della partita, al suo posto giocherà Munari con l’avanzamento di Lazzari sulla linea di trequarti a far coppia con Cerci dietro le spalle del bomber Gilardino, non molto amato da quelle parti dopo l’episodio del gol segnato con un evidente tocco di mano. Detto di Munari, la mediana dovrebbe essere completata da capitan Montolivo e da Behrami. Mentre in difesa non ci sarà sull’esterno il grande ex di turno Cassani, al suo posto De Silvestri con Pasqual sull’out di sinistra e Gamberini e Natali a completare il reparto. In porta il solito Boruc.

    Fiorentina (4-3-2-1): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Munari; Lazzari, Cerci; Gilardino. In panchina: Neto, Romulo, Nastasic, Vargas, Salifu, Ljajic, Silva.

  • Palermo-Bologna probabili formazioni. Miccoli in panchina, gioca Zahavi

    Palermo-Bologna probabili formazioni. Miccoli in panchina, gioca Zahavi

    Incrocio pericoloso quello delle 18:00 fra Palermo e Bologna che apre l’unidicesima giornata di Serie A, soprattutto per i desideri di rivalsa del tecnico dei rossoblu, Pioli, esonerato nel mese di Luglio (a stagione non ancora iniziata, ndr) da Zamparini che gli preferì l’attuale tecnico rosanero Mangia sulla panchina palermitana.

    Eran Zahavi | © Maurizio Lagana/Getty Images
    Il Bologna giunge a Palermo galvanizzato dalla vittoria contro l’Atalanta, oltre che dal rinnovo del contratto del talento uruguaiano, Gaston Ramirez, avvenuto in settimana. Il Palermo, invece, è reduce dalla sconfitta contro la Fiorentina e da una settimana con la volontà di riscattarsi al Barbera, fra le mura amiche. Tatticamente, i padroni di casa rosanero si schiereranno con il modulo 4-3-1-2, ritrovando il recuperato Hernandez in avanti, e con i seguenti undici in campo dal primo minuto: Tzorvas, Pisano, Silvestre, Cetto, Balzaretti, Migliaccio, Bacinovic, Acquah, Ilicic, Zahavi, Hernandez, con Miccoli in panchina. Il Bologna si schiererà con modulo analogo, 4-3-1-2, con Gillet, Raggi, Loria, Cherubin, Morleo, Kone, Mudingayi, Perez, Ramirez, Di Vaio, Acquafresca.

  • L’Udinese va con Di Natale formato Nazionale, Palermo battuto 1-0

    L’Udinese va con Di Natale formato Nazionale, Palermo battuto 1-0

    Udinese – Palermo era la partita delle conferme che Francesco Guidolin cercava e che ha trovato, con un gol, firmato dalla sua certezza per eccellenza, il capocannoniere Totò Di Natale, al settimo gol in campionato.

    Antonio Di Natale | © Dino Panato/Getty Images
    Era in dubbio la sua presenza, ma nonostante le condizioni non perfette si è dimostrato un bomber infallibile, pronto per essere riconvocato in Nazionale da Cesare Prandelli per il prossimo impegno in Polonia. Una Udinese che, al pari di Di Natale, si è mostrata pronta a rispondere dopo la sconfitta contro il Napoli di mercoledì scorso, partendo subito forte, con la traversa colpita da Floro Flores al 7′ del primo tempo. Al 37′, poi, arriva il gol decisivo di Di Natale, su cross di Basta, che di destro infila il portiere rosanero Tzorvas. Dopo la rete del vantaggio friulano, il Palermo sfiora il pareggio con un’occasione per Miccoli, che però viene recuperato da Danilo. Ancora pochi minuti dopo Di Natale sfiora il raddoppio, con un cucchiaio alto di poco. Ancora pericoli di marca friulana con Armero che colpisce il palo in un’occasione in cui il portiere greco Tzorvas non avrebbe potuto far nulla. Nei minuti finali sono i siciliani con Cetto ad avere una clamorosa occasione per il pareggio che non viene realizzato. Il Palermo conferma il mal di trasferta, l’Udinese, invece, ritrova la vittoria e si proietta al secondo posto in classifica, subito dietro la capolista Juventus. Per i friulani, però, e per Di Natale in particolare, la parola scudetto non può esser pronunciata: “Scudetto? Non scherziamo“. Da buon Napoletano, la scaramanzia è d’ obbligo per Totò, che ora attende la chiamata di Prandelli.