Tag: fabrizio lori

  • Mantova, arrestato Fabrizio Lori per bancarotta fraudolenta

    Mantova, arrestato Fabrizio Lori per bancarotta fraudolenta

    Molti si ricorderanno di Fabrizio Lori, ex presidente del Mantova che diede vita ad un fallimento generale della società ma anche dell’azienda che suo padre gli aveva lasciato in eredità: nella mattinata di oggi infatti gli uomini del Nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di Finanza sono andati a prelevare l’imprenditore arrestandolo per bancarotta fraudolenta. Negli anni scorsi, e precisamente a partire dal 2008, nonostante l’ottimo lavoro effettuato nei mesi precedenti dove la Nuova Pansac ha toccato altissiimi livelli, l’azienda è entrata in crisi dando vita ad una caduta infinita che ha portato all’estromissione di Fabrizio Lori dal cda e dal commissariamento dell’azienda. Non bastasse ovviamente Lori ha dovuto mettere in cassa integrazione più della metà dei dipendenti non avendo modo di stipendiarli dato che aveva creato un buco da 40 milioni di euro.

    Fabrizio Lori arrestato per bancarotta fraudolenta © Dino Panato/Getty Images

    Direttamente al fallimento della Nuova Pansac e soprattutto ad alcuni ingaggi troppo alti è cominciata la caduta dell’AC Mantova la quale con tanta fatica era riuscita a conquistare negli anni importanti successi: dal 2004, anno in cui Lori divenne presidente del club, si cominciò un progetto che in un solo anno portò il Mantova dalla Serie C1 alla Serie B. La squadra, nel 2007 ha sfiorato la promozione in Serie A perdendo il match nei play off contro i granata: con il passare del tempo però i soldi sono cominciati a scarseggiare e, complice anche la mancata vittoria, Lori si è ritrovato a dover denunciare l’ennesimo fallimento nel mese di giugno del 2010.

    Durante questi anni di indagini la Guardia di Finanza ha ricostruito i flussi finanziari di Fabrizio Lori andando a trovare molti trasferimenti illeciti a favore dell’AC Mantova e anche per poter acquistare e successivamente ristrutturare la propria casa, concedersi qualche sfizio e pagare alcuni debiti. Nonostante il fallimento della società i tifosi dell’AC Mantova hanno sempre sostenuto Lori: la conferma è arrivata anche nel finale della scorsa stagione dove, durante la partita contro la Vibonese, l’imprenditore ha fatto parte degli ultra in curva assieme agli altri accaniti seguaci.

  • Cosenza: Pagliuso trova l’accordo ma la società smentisce

    Cosenza: Pagliuso trova l’accordo ma la società smentisce

    Sono ore decisive queste per il futuro del Cosenza; nei giorni scorsi, subito dopo la vittoria del campionato di Seconda Divisione girone C, il CdA della società si era dimesso con l’intento di facilitare il passaggio del club a nuovi imprenditori. Si sono fatti i nomi dell’ex patron Paolo Fabiano Pagliuso su tutti con l’obiettivo di riprendersi Paolo Fabiano Pagliusoquella Serie B che gli è stata “scippata” anni fa, del commercialista Sganga, che vorrebbe riunire alcuni imprenditori pronti ad investire nel Cosenza e non ultimo del presidente del Mantova Fabrizio Lori, che secondo alcune voci in città lo vogliono come nuovo proprietario della società silana (ipotesi remotissima).
    Oggi si apprende direttamente da Pagliuso, attraverso un’intervista rilasciata all’emittente televisiva locale “Ten“, che esiste una scrittura privata tra lui e l’attuale dirigenza per rilevare l’intera società ma che ci sono dei problemi che andrebbero risolti quanto prima come lui stesso spiega: “Sono pronto a rientrare perché la nostra squadra deve essere risarcita di quello che le è stato tolto nel 2003. Ho già rilevato la società nel 1994 con un debito che è diventata una tegola pesantissima. Non lo farò più. Esiste ora un verbale della Guardia di Finanza e c’è un ricorso presentato da Sganga, ma se dice che non esiste anche il commercialista sbaglia. Ho chiesto agli attuali proprietari di mettere a posto le cose e di approvare il bilancio al 30 giugno. Se dovesse essere comminata una multa, che si accollino loro la contravvenzione. A quel punto pagherò quello che sarà il prezzo fissato per la società. Io non ho assolutamente fatto un passo indietro, l’accordo con l’attuale società era già trovato. La scrittura era stata già firmata poi è uscito questo ostacolo. Aspettiamo il 16 giugno e l’esito del ricorso. Sono disposto perfino a dare una mano a questi imprenditori coraggiosi con una sponsorizzazione. E’ un dovere civico sostenere la squadra, ma se il il contenzioso col fisco dovesse andare male, bisogna che la multa la paghino altri. Io dovrò corrispondere le quote per entrare ed allestire una compagine di prim’ordine per riportare il Cosenza in B. Ripeto: pago anche centomila euro in più, non voglio nulla gratis“.
    In definitiva Pagliuso resterà alla finestra in attesa di conoscere se e a quanto ammonterà la multa (la sentenza è in programma per fine mese se non ci saranno contrattempi) e soltanto dopo che l’attuale proprietà pagherà l’eventuale sanzione, prenderà in mano le redini della società.
    Alle dichiarazioni di Pagliuso di essere in possesso di un accordo, arriva puntuale la smentita del club bruzio: “E’ con forza che si intende ribadire il concetto ampiamente espresso, anche attraverso comunicati ufficiali della società stessa, nelle ultime settimane. Preme sottolineare che il grido di allarme lanciato per dare un futuro dignitoso al Cosenza Calcio 1914 srl, è stato accolto da diversi ambienti tra professionisti, imprenditori, associazioni, istituzioni e privati. In tanti stanno lavorando a delle idee progettuali al fine di assicurare il meglio a questa società. Con nessuno di essi, in ogni caso, sono stati presi impegni attraverso atti, scritture private e compromessi. Se mai dovessero esserci professionisti, imprenditori, associazioni, istituzioni e privati che avrebbero in mano un documento del genere, che lo tirino fuori e lo rendano pubblico, così da fare chiarezza sulle eccessive contraddizioni registrate in questi giorni. Nel ringraziare, a nome di tutti quelli che vogliono il bene del Cosenza Calcio 1914 srl, le entità che si stanno prodigando, considerata la delicatezza della situazione di una società che appartiene a tutti i cosentini e alla sua ampia provincia, si chiede di lasciare lavorare serenamente e tranquillamente quanti sono scesi in campo per continuare a fare splendere e sventolare il vessillo rossoblu. Osservando la disomogeneità nel procurarsi, trattare, commentare, allestire tavole rotonde e interviste, sarebbe opportuno che non si andasse a caccia degli imprenditori che hanno manifestato ampia disponibilità al nostro invito. Evidentemente il loro interesse verso il Cosenza Calcio 1914 srl intendono gestirlo rimanendo dietro le quinte e senza l’investitura del palcoscenico mediatico, così da uscire allo scoperto appena le trattative su cui si sta lavorando saranno concretizzate
    Nel frattempo questa mattina il vice presidente uscente Pino Citrigno ha lasciato la dirigenza cedendo il suo 11% all’ex amministratore delegato Pino Chianello.

  • Il presidente del Mantova Fabrizio Lori vuole acquistare il Cosenza

    Il presidente del Mantova Fabrizio Lori vuole acquistare il Cosenza

    Dopo l’interessamento di Pagliuso, che vorrebbe tornare alla guida del Cosenza Calcio, e il progetto Scanga, ecco spuntare il nome di un altro acquirente: si tratta dell’attuale proprietario del Mantova Fabrizio Lori, che è atteso in Fabrizio Loricittà per avviare la trattativa nella giornata di lunedì.
    Il patron biancorosso è pronto a rilevare l‘intera società (si parla di una cifra che si aggira sui 10 milioni di euro) e porterebbe con se gran parte del suo staff: Giuseppe Magalini sostituirà nel ruolo di direttore generale Massimo Mirabelli mentre Mario Somma prenderà il posto del tecnico Mimmo Toscano.
    Stesso percorso per i giocatori Riccardo Fissore, Gaetano Caridi, fantasista di Reggio CalabriaGabriele Graziani, figlio del più noto Ciccio, attaccante ex Roma e Torino, e Andy Selva del Sassuolo.
    Il Cosenza si sta preparando per il triplo salto di categoria in tre anni (mai nessuna squadra ha conquistato tre promozioni consecutivamente) per riabbracciare quella Serie B, tolta ingiustamente qualche anno addietro, che manca tanto ai tifosi rossoblu.