Tag: fabrizio castori

  • Carpi: il coronamento di un sogno, la Serie A è tua

    Carpi: il coronamento di un sogno, la Serie A è tua

    Il Carpi ce l’ha fatta, il calcio italiano scrive una altra storia bella da raccontare, che rimarrà negli annali di questo sport. Una storia iniziata nel 2009 ed è iniziata a Lamezia Terme quando il Carpi conquistava la certezza matematica di tornare nel calcio professionistico dopo 9 anni. E, ieri sera, è stata messa la ciliegina sulla torta, è arrivata la storica promozione in Serie A.

    Bastava conquistare un punto alla formazione di Castori per poter festeggiare, anche se la sconfitta maturarata dal Vicenza al “Rigamonti” per mano del Brescia dava, anche in caso di sconfitta, la certezza di potere essere in Serie A.

    I giocatori del Carpi festeggiano la vittoria sul Bari e la promozione in A.
    I giocatori del Carpi festeggiano la vittoria sul Bari e la promozione in A.

    Il secondo campionato in cadetteria del  Carpi era cominciato, come lo scorso, con  l’obiettivo di  conquistare la salvezza, ma man mano che le settimane passavano, si aveva la consapevolezza di una squadra che prendeva sempre più coscienza dei propri mezzi e della propria forza: al termine del 2014 la squadra di Castori ha virato con 9 punti di vantaggio sulle seconde; c’è stato un piccolo passaggio a vuoto nei mesi di febbraio e  di marzo per poi ripredere la cavalcata trionfale culminata nel mese di aprile con 7 vittorie su 8 gare disputate prima della sconfitta, indolore, di Frosinone.

    Gran merito va dato al tecnico Fabrizio Castori, in estate scelte ben precise con la fiducia nella vecchia guardia, Pasciutti approdato dalla Serie D, Poli e Di Gaudio in C2; sono stati pochi gli innesti effettuati: sono arrivati in prestito Gabriel e Struna arrivati in estate insieme a Suagher; da sottolineare la rande stagione di Jerry M’Bakogu, autore di 14 reti, che il D.S. Guntoli ha prevelato in estate dopo il fallimento del Padova.

    L’incognita per la prossima stagione è rappresentata dallo stadio, serve un ampliamento dei posti attualmente disponibili che sono 4200; cosi le destinazioni più probabili sono Modena o Pama, località temporanee per una piazza che vuole giocare al “Cabassi”, per una piazza che ha festeggiato una promozione, fino a un anno fa, impensabile.

  • Serie B, i posticipi vanno a Cittadella e Cesena. E’ crisi per il Varese

    Serie B, i posticipi vanno a Cittadella e Cesena. E’ crisi per il Varese

    Sono Cittadella e Cesena ad imporsi nel doppio posticipo del settimo turno di Serie B. I veneti superano con un netto 3-0 la matricola Pro Vercelli mentre i romagnoli hanno la meglio contro il Varese dell’ex Castori che dopo un ottimo inizio sembra attraversare un momento di crisi.

    CITTADELLA-PRO VERCELLI 3-0
    E’ infallibile il Cittadella che tra le mura amiche incassa la terza vittoria in altrettanti match. Stavolta a farne le spese è una Pro Vercelli che ancora una volta si è dimostrata incapace di fare risultato fuori casa. Prima del match la formazione padovana ha ricevuto dal presidente della Lega di Serie B Abodi anche il premio Fair Play e la coppa disciplina della passata stagione. Partono meglio gli ospiti che ci provano con Caridi ma la difesa locale sventa il pericolo. Ci prova anche Biraghi, ma Valentini è bravo a sventare la minaccia. La partita non decolla, ma il Cittadella pian piano esce allo scoperto e sfiora il gol prima con un bel destro di Di Carmine e poi con un colpo di testa di Sosa terminato di poco alto sulla traversa.

    Al 39’ ecco la rete che sblocca la partita: su angolo di Biraghi ecco che sale in cielo Coly che di testa non perdona. Ad inizio secondo tempo il raddoppio dei padroni di casa: stavolta tocca a Di Roberto sfruttare un assist di Paolucci e battere da due passi Valentini. La Pro Vercelli è incapace di reagire e cosi il Cittadella rischia di dilagare: Di Carmine e Maah infatti vengono fermati solo da Valentini. Al 19’ però ecco il 3-0 con Di Carmine che brucia Masi e mette la palla sotto l’incrocio. Maah potrebbe calare il poker, ma sbaglia clamorosamente una ghiotta chance. Tre punti importanti per il Cittadella.

    Esultanza Cesena © Giuseppe Bellini/Getty Images

    CESENA-VARESE 2-0
    Dopo il ko di Ascoli si riprende immediatamente il Cesena di Bisoli che batte 2-0 il Varese allenato dall’applauditissimo ex Castori. Per la prima volta la formazione lombarda esce a mani vuote da una trasferta e dopo il pesante ko per 3-0 in casa contro il Verona arriva un’altra sconfitta che non aiuta a rimanere in contatto con le battistrada. Nei primi 45’ c’è grande equilibrio tanto che alla prima vera occasione arriva il gol: è da poco passata la mezz’ora quando Djokovic calcia dalla distanza e Bressan sbaglia la respinta. Si avventa cosi sul pallone Comotto che da una manciata di metri non può far altro che gonfiare la rete.

    Ci prova subito il Varese a tornare in gara ma Zecchin dal limite spreca una buona chance calciando alto. Nel secondo tempo Bisoli getta nella mischia anche Rossi mentre Castori, nel tentativo di riaprire la contesa, mette in campo Martinetti al posto di un non entusiasmante Eusepi. Ed è proprio il nuovo entrato ad avere la palla del pareggio ma un grande Belardi gli dice di no. A metà tempo però ecco l’episodio che di fatto consegna la gara al Cesena: Rea rifila un pestone a Comotto e l’arbitro Di Bello lo butta fuori. Il Varese si fa vedere solo con una punizione di Zecchin terminata a lato e Bisoli dal canto suo getta nella mischia Graffiedi nel tentativo di chiudere la gara. Quest’ultimo avrebbe anche una bella occasione alla mezz’ora ma Bressan gli dice di no. Poco dopo Martinetti entra duro su Djokovic e l’arbitro estrae l’ennesimo rosso per un giocatore del Varese. In pieno recupero tocca a Defrel chiudere definitivamente la contesa con il gol del 2-0.

  • Bari rimonta in 3′, Caputo e Borghese beffano il Varese

    Bari rimonta in 3′, Caputo e Borghese beffano il Varese

    E’ pareggio per 2 a 2 tra nella sfida Varese-Bari. Un risultato che permette ad entrambe di mantenere l’imbattibilità ma al termine dei 90’ di gioco c’è una sola squadra che impreca: è quella lombarda che avanti di due gol a 3’ dalla fine si è fatta rimontare. Un punto d’oro dunque per il Bari per come si era messa la partita, con i gol di Ebagua (perennemente in guerra con la propria tifoseria) e Kone che sembravano aver indirizzato la gara in un certo modo.

    Ma negli ultimi 3’ accade l’imponderabile con Caputo e Borghese che vanno a segno pareggiando il match e vedendosi anche annullare un gol per fuorigioco. Il punto conquistato permette al Varese di tenersi alle spalle il Verona mentre il Bari sale così a quota 5, mantenendo immutati i quattro punti di distanza dal terzo posto. Dopo il minuto di raccoglimento in memoria dell’ex presidente del Varese Pietro Maroso, scomparso domenica notte, ha preso il via la sfida con i due schieramenti uguali a quelli previsti alla vigilia.

    Padroni di casa più propositivi in avvio ma presto si complicano le cose per Castori che perde causa infortunio Neto Pereira: al suo posto c’è Eusepi. Il Bari minuto dopo minuto cresce ed è proprio la squadra pugliese a realizzare il primo tiro in porta di una certa personalità con Iunco: Bressan mette in calcio d’angolo. Risponde subito il Varese con Zecchin, ma Lamanna è attento anche sul tentativo di ribattuta di Ebagua. Al 40’ la più ghiotta palla gol del primo tempo: triangolazione Ebagua-Eusepi-Ebagua con quest’ultimo che centra il palo della porta difesa da Lamanna.

    Francesco Caputo esulta © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Ancora il nigeriano e poi Zecchin ci provano, ma Lamanna non si fa sorprendere portando i suoi al riposo sullo 0-0. Nella ripresa bastano solo 8’ affinché il punteggio si sblocchi: angolo di Zecchin e colpo di testa preciso di Ebagua, con gli ultras del Varese che in contestazione con il giocatore non esultano. Il Bari, scosso dal gol, rischia di subirne un altro subito dopo prima con Eusepi e poi con Rea, ma si salva. Al 23’ invece si addormenta la difesa di casa ma Iunco riesce ad ottenere solo un calcio d’angolo. Il Bari prova a combinare qualcosina di buona ma Bressan non rischia nulla.

    E a 8’ dalla fine l’incontro sembra virtualmente chiuso quando Kone si fa beffe della difesa avversaria perforandola centralmente e superando con un pallonetto Lamanna. Il Bari però ancora ci crede e quando al 90’ mancano appena 3’ trova il gol con Caputo che sfrutta una mezza dormita di Bressan su corner e lo infila. Intanto Torrente si gioca l’ultima carta, ovvero Borghese per Defendi. E questa mossa risulterà decisiva visto che il nuovo entrato prima si fa annullare un gol per fuorigioco e poi, al primo minuto di recupero, sfrutta al meglio un traversone proveniente dalla destra depositando in rete. Negli istanti conclusivi il Varese reclama un rigore per un fallo di mani di Polenta ma l’arbitro lascia correre: per il Bari è un punto d’oro.

    Le immagini di Varese-Bari:
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  • Varese-Bari, è sfida tra imbattute. Ospiti con Ghezzal titolare

    Varese-Bari, è sfida tra imbattute. Ospiti con Ghezzal titolare

    Tre partite tre vittorie per entrambe. Ma finora nessuna delle due è stata al primo posto in classifica. Un po’ paradossale ma frutto del calcioscommesse la situazione di classifica delle due squadre che stasera scenderanno in campo al Franco Ossola per il posticipo della quarta giornata di Serie B. Varese-Bari è un vero e proprio big match dunque a dispetto di quanto reciti la classifica. Entrambe fin qui non hanno sbagliato un colpo ma adesso almeno una delle due si dovrà fermare.

    Il tecnico dei padroni di casa Castori ha ancora il dubbio relativo a Troest, ancora alle prese con la febbre: facile che al suo posto scenda in campo Carrozzieri. In avanti invece non mancherà Ebagua, e c’è attesa per capire quale sarà l’atteggiamento della tifoseria nei suoi confronti visti i precedenti tutt’altro che idilliaci. Nel 4-4-2 disegnato da Castori davanti al portiere Bressan difesa formata da Carrozzieri e Rea centrali con Fiamozzi e Grillo laterali. In mezzo al campo Corti e Kone con Zecchin e Nadarevic a spingere sulle corsie laterali. In avanti la coppia sarà formata da Neto Pereira e Granoche.

    Abdel Kader Ghezzal © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Dall’altra parte il tecnico dei pugliesi Torrente dovrà fare a meno di Bellomo, appiedato dal giudice sportivo. Al suo posto agirà Sciaudone. Occhio però anche ai rientri di Romizi e Dos Santos, quest’ultimo ex di turno. Unico dubbio in avanti dove Ghezzal sembra favorito su Albadoro. Nell’offensivo 3-4-3 il tecnico del Bari schiererà, davanti al portiere Lamanna, un trio difensivo formato da Ceppitelli, Dos Santos e Polenta. In mezzo al campo Romizi e Sciaudone detteranno i tempi con Sabelli e Defendi sugli esterni. In avanti il temibile tridente formato da Iunco, Caputo e Ghezzal.

    Le probabili formazioni di Varese-Bari:
    VARESE (4-4-2): Bressan; Fiamozzi, Carrozzieri, Rea, Grillo; Zecchin, Corti, Kone, Nadarevic; Neto Pereira, Ebagua. Allenatore: Castori
    BARI (3-4-3): Lamanna; Ceppitelli, Dos Santos, Polenta; Sabelli, Romizi, Sciaudone, Defendi; Iunco, Caputo, Ghezzal. Allenatore: Torrente

  • Ascoli, vittoria salvezza con il Siena

    Ascoli, vittoria salvezza con il Siena

    Nell’anticipo della 40esima giornata di Serie B l’Ascoli ottiene una vittoria importantissima in chiave salvezza battendo un Siena forse già sazio e privo di stimoli dopo aver conquistato la promozione in Serie A la settimana scorsa. Grande tenacia della squadra marchigiana che non si perde d’animo nemmeno quando gli uomini allenati da Conte vanno sul 2-0, vantaggio che avrebbe potuto tagliare le gambe e che invece trasmette forza ai bianconeri allenati da Castori.

    Alle reti di Calaiò, al 19′ del primo tempo, e di Reginaldo, al 19′ della ripresa, l’Ascoli risponde ed effettua ed accorcia le distanze a 20 minuti dal termine con il tap-in vincente di Romeo. Nelle fasi finali di gara succede di tutto con Feczesin prima che trova il pari all’88’ e con Romeo poi che al terzo minuto di recupero completa la rimonta e sigla il 3-2 finale che tira, per il momento, fuori l’Ascoli dalla zona retrocessione.

    In classifica infatti la squadra marchigiana sale a quota 45 punti e scavalca Albinoleffe e Cittadella che saranno impegnate rispettivamente nel derby con l’Atalanta e con il Crotone. Comunque vadano le cose, l’Ascoli sta disputando un campionato straordinario considerati i 7 punti di penalizzazione in classifica e gli appluasi del pubblico del Del Duca lo dimostrano: i bianconeri infatti, senza questo handicap, non solo sarebbe già salvo ma sarebbe anche in piena corsa per i playoff.

  • Inizia bene il Lerda bis, il Toro sbanca Ascoli

    Inizia bene il Lerda bis, il Toro sbanca Ascoli

    Dopo quattro sconfitte consecutive, un cambio d’allenatore e l’ennesimo annuncio di addio da parte di Cairo il Torino risorge in uno dei campi più difficile della serie B: il Del Duca di Ascoli. Il Lerda bis inizia con un roboante quattro a zero che riporta i granata a -1 dalla zona play-off e fan ben sperare per il futuro.

    L’approccio alla gara del Torino è di rabbioso, capitan Bianchi dopo appena 7′ rompe il suo digiuno indirizzando la partita sui binari migliori per i suoi. L’Ascoli di Castori reagisce subito e va vicinissimo al pari con Moretti che va alla conclusione due volte nel giro di pochi secondi ma non centra il bersaglio. Sale l’agonismo della partita e ne fanno le spese Cristiano costretto ad abbandonare il rettangolo verde per una entrataccia di Rivalta e il vulcanico Castori per le eccessive proteste in panchina. I granata hanno i nervi più saldi e allo scadere della prima frazione trovano il raddoppio ancora con Bianchi abile a sfruttare un cross dalla sinistra di Zavagno.

    Nei primi minuti della ripresa arriva la mazzata per l’Ascoli, dopo appena un 1′ Faisca devia nella propria porta un cross innocuo di Budel e subito dopo Giorgi si fa ipnotizzare da Rubinho dagli undici metri fallendo la possibilità di riaprire il match. L’Ascoli continua comunque sospinto da un Del Duca encomiabile ma il Toro non è in vena di regali e in ripartenza trova la quarta rete con Antenucci.

  • Mendicino show, Ascoli – Vicenza 2-1

    Mendicino show, Ascoli – Vicenza 2-1

    Le motivazioni salvezza hanno la meglio su quelle play-off, l’Ascoli di Castori con una entusiasmante rimonta firmata dal baby Mendicino ha la meglio sul Vincenza facendo un passo importante in ottica salvezza.

    L’avvio è tutto di marca ospite con il Vicenza di Maran pronto a spingere galvanizzata dall’importante vittoria di domenica scorsa contro il Novara che ha dato nuova linfa in ottica play-off. Capitan Martinelli al 10′ incorna in rete per il vantaggio ospite, il Vicenza poi non sfrutta due ghiotte occasioni con Cristiano e Cellini dando speranza all’Ascoli.

    Castori al 27′ della ripresa butta nella mischia Ettore Mendicino, il giovane scuola Lazio, ripaga la fiducia cambiando il corso della partita in appena 120”: a due minuti dello scadere firma di testa il pari e dopo poco con un bel tiro trova la rete della vittoria.

    Se il campionato finisse oggi l’Ascoli sarebbe salvo in virtù di una migliore differenza reti sul Cittadella. Per il Vicenza un brusco stop che da speranze alle altre inseguitrici di un piazzamento play off.

  • Serie B, la cura Castori funziona: l’Ascoli espugna anche Pescara (1-2)

    Serie B, la cura Castori funziona: l’Ascoli espugna anche Pescara (1-2)

    Un Ascoli battagliero e mai domo riesce nell’impresa di espugnare l’Adriatico rimontando il vantaggio iniziale biancazzurro: questo è l’esito del big match tra abruzzesi e marchigiani valevole per il quinto turno di campionato in Serie B. Il Pescara dunque non sfrutta il doppio impegno casalingo con Piacenza ed Ascoli (1 punto in due gare) e permette agli avversari di giornata di rilanciarsi in classifica (7 punti in 3 partite con Castori in panchina).

    Primo tempo noioso ma combattuto, con un Pescara, molto manovriero ma poco incisivo, che prende in mano le redini del gioco sfruttando la buona vena in particolare di Gessa, senta tuttavia creare particolari rischi a Guarna. Più interessante la ripresa, caratterizzata dai tre gol che fissano il risultato:al 13’, Bonanni calcia un calcio di punizione dal limite, la barriera bianconera si apre e permette d Alcibiade di deviare in modo vincente e di griffare l’importantissimo gol; Al 22’ è Djuric a riequilibrare le sorti del match (corner battuto da Cristiano, torre di Lupoli che trova il compagno appena entrato prontissimo per la deviazione che non lascia scampo a Pinna); al 25’ Cristiano trova un pallonetto perfetto che ribalta il risultato e l’umore dei numerosissimi tifosi pescaresi sugli spalti (9551 le presenze odierne all’Adriatico).

    Vano lo pseudoforcing pescarese per rimettere il match in parità: al triplice fischio finale l’amarezza regna sovrana tra i supporters biancazzurri che speravano nella vittoria contro i rivali storici dell’Ascoli .

    TABELLINO
    Pescara-Ascoli 1-2

    Marcatore: 13’ st Alcibiade (P), 22’ st Djuric (A), 25’ st Cristiano (A).
    Pescara: Pinna, Zanon, Sembroni, Alcibiade, Mazzotta, Gessa, Nicco, Tognozzi (31’ st Verratti), Bonanni (31’st Stoian), Ganci, Sansovini (34’ st Maniero). All. Di Francesco. A disp. Cattenari, Ariatti, Capuano, Del Prete.
    Ascoli: Guarna, Ciofani (16’ St Djuric), Faisca, Micolucci, Giallombardo,Gazzola, Pederzoli (10’ st Sommese), Di Donato, Cristiano, Moretti (37’ st Giorgi), Lupoli. All. Castori. A disp. Coser, Marino, Uliano, Mendicino.
    Arbitro: Sig. Gallione di Alessandria (assistenti: Tasso-Santuari; IV Uomo: Di Francesco S.)
    Ammoniti: Sembroni, Nicco , Ganci, Alcibiade (P), Ciofani , Giallombardo, Cristiano (A)
    Note: numerosissimi gli ex della gara (Ariatti, Olivi, Bonanni, Camilli, Aquilanti, Maniero, Ciofani e Micolucci); spettatori totali 9551.

  • Piacenza: è Ficcadenti il successore di Castori

    Massimo Ficcadenti succede a Castori sulla panchina del Piacenza e già questa mattina sosterrà il primo allenamento in attesa della presentazione ufficiale che verrà pomeriggio. Ficcadenti nella sua carriera ha già guidato Fiorenzuola, Avellino, Pistoiese, Verona e ha fatto il suo esordio in serie A sulla panchina della Reggina, l’avventura con i calabresi non è stata entusiasmante e per questo la panchina del Piacenza può esser un ottimo rilancio per il giovane tecnico che già domenica è chiamato ad un impegno proibitivo contro il Torino del capocannoniere Rolando Bianchi

  • Piacenza: esonerato Castori. In pole Mutti o Pillon

    Piacenza: esonerato Castori. In pole Mutti o Pillon

    Fabrizio CastoriGli ultimi risultati disastrosi sono costati la panchina a Fabrizio Castori che è stato esonerato poco fa dal Piacenza. Quattro sconfitte consecutive e il penultimo posto nella classifica di Serie B con soli 9 punti conquistati in 13 partite; questi i numeri del club emiliano.

    Castori era arrivato in estate a Piacenza dopo che nella passata stagione era stato esonerato per ben due volte dalla Salernitana; i favoriti per prendere il suo posto sono Bortolo Mutti e Bepi Pillon.