Tag: fabio quagliarella

  • Quagliarella “Conte mi ha dato fiducia. Ora lo scudetto”

    Quagliarella “Conte mi ha dato fiducia. Ora lo scudetto”

    Con il morale alle stelle per la rete che sabato scorso ha sancito la vittoria finale al Barbera di Palermo, quella rete che è valsa la prima posizione in classifica ai danni del Milan, Fabio Quagliarella si gode il momento felice per la ritrovata fiducia che Mister Conte sta dimostrandogli in queste ultime giornate di Campionato. Ai microfoni di Mediaset Premium, l’attaccante si è aperto in una lunga confessione spiegando il suo momento alla Juventus, del futuro bianconero ma senza dimenticare il momento difficile dopo il grave infortunio subito la scorsa stagione. Sono due le reti in due partite disputate, quella con il Palermo appunto, e quella prima con il Napoli, così il giocatore originario di Castellammare rivela:

    Arrivando dall’infortunio, Conte mi ha conosciuto in un momento in cui non ero in forma. Lui mi ha sempre detto che mi avrebbe aspettato, anche quando ero guarito e volevo giocare lui vedeva che forse non ero ancora pronto e mi consolava nel momento in cui mi lasciava fuori, ribadendomi che una volta rtornato al top avrei avuto molte più possibilità“.

    Quagliarella si sofferma anche sulle differenze incontrate tra la gestione della squadra e i metodi di lavoro rispetto all’annata precendete:

    Martedì e Mercoledì sono due giorni spaventosi, non mi sono mai trovato in carriera ad avere i crampi per gli allenamenti. Il mister lo ripete sempre “Se non corri in allenamento, non puoi pretendere di farlo in partita“.

    Fabio Quagliarella © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    E ad oggi gli insegnamenti e i metodi adottati da Conte sembrano dargli ragione, dato che i bianconeri si trovano al comando della classifica a +1 dal Milan e con una finale di Coppa Italia da disputare. I sogni di gloria per il partenopeo sono d’obbligo, un doppio successo sarebbe il giusto prezzo per le dure fatiche di una stagione e, inoltre, potrebbe far riaprire la questione Nazionale, tanto cara a Quagliarella:

    Nazionale? E’ normale che ci spero, quello è uno dei miei obiettivi dopo aver concluso speriamo alla grande sia il campionato sia la Coppa Italia Sarò sempre grato a Lippi per avermi fatto vivere l’emozione del Mondiale, anche se non siamo riusciti ad andare avanti. Cassano e Balotelli sono due talenti straordinari. Antonio anche a mezzo servizio fa la differenza e sicuramente questa brutta esperienza gli sarà servita

    Trascorso il momento degli elogi e delle speranze per la Nazionale, dopo una breve parentesi sul ritorno in Champions League, Quagliarella sa che bisogna tenere alta la concentrazione sul prossimo obiettivo, conquistare i 3 punti con la Lazio nella sfida di domani, per il quale il giocatore spera in una maglia da titolare:

    Davanti il Mister è sempre stato chiaro, con l’alternanza riproposta spesso anche in base all’avversario. Lui il giorno prima prova la formazione ma non deve dare spiegazioni, non è tenuto. Se preferisco prima, seconda punta o esterno? Io preferisco giocare. Lazio e Roma sono le partite con maggiore difficoltà da affrontare ma ora giocare contro di noi ha anche il sapore della vetta, oltre a quello di toglierci l’imbattibilità. Quando affronti una grande squadra vuoi batterla per avere una settimana di grande soddisfazione“.

    Intanto la società bianconera con molta probabilità ha intenzione di premiare l’attaccante che fu riscattato dal Napoli anche se infortunato, infatti sembra che per lui sia vicinissimo il rinnovo di contratto che legherà alla Juve sino al 2015, tuttavia la società non ha ancora ufficializzato il tutto, mancano alcuni dettagli.

  • Palermo – Juventus 0-2, sorpasso al Milan missione compiuta

    Palermo – Juventus 0-2, sorpasso al Milan missione compiuta

    Se vogliono lo scudetto dovranno sudare” – aveva detto ai suoi Conte nel corso della seduta di allenamento di mercoledì scorso – e ora la Juve si trova al comando della classifica a +1 sul Milan. La Juventus passa al Barbera superando i padroni di casa per 2-0 con le reti di Leonardo Bonucci e Quagliarella.

    Conte preferisce l’attaccante partenopeo da affiancare a Vucinic con Caceres e Estigarribia sulle fasce. Retroguardia affidata a Chiellini, Bazagli e Bonucci mentre sulla mediana Pirlo, Marchisio e Vidal. Il Palermo invece deve fare i conti con le numerose assenze con Mutti costretto a rimaneggiare il reparto difensivo affidandolo a Munoz, Labrin e Milanovic. In attaco coppia formata da Ilicic e Miccoli.

    Parte subito con la convinzione di poter fare il salto in classifica la squadra bianconera che con molta facilità riesce a portarsi nell’area dei rosanero, anche se, anche in questa partita, bisognerà sempre attendere la fase di “maturazione” per poter tradurre i guizzi in gol. Ci prova al 9′ Vucinic a metter dentro su invito di Quagliarella, lo stesso attaccante napoletano spreca una ghiottissima occasione di portare la squadra in vantaggio e ancora toccherà poco più tardi al montenegrino approfittare di una distrazione della difesa dei siciliani e tentare il tiro in porta da posizione defilata. Poco Palermo, anzi quasi assente la risposta della squadra allenata da Mutti e anche per questo match a Buffon toccherà fare da spettatore. Il primo tempo si conclude sullo 0-0.

    Palermo – Juventus © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nella ripresa la Juventus dimostra di non aver poi così tanta fretta di andare in gol, la pressione del primo tempo sembra aver lasciato il posto alla calma e la ragionevolezza. Fino a quando al 56′ a salire in cattedra e a trafiggere Viviano ci pensa Bonucci, abile a colpire di testa su corner battuto da Pirlo. Il Palermo prova a reagire al 68’ quando Miccoli salta Chiellini scodella un tiro cross su cui Ilicic non riesce ad approfittarne per poco. Poco più tardi i bianconeri chiuderanno definitivamente il match con Quagliarella che fa partire un tiro a giro nei pressi del limite d’area di rigore avversaria che batte Viviano. Per la Juventus è la certezza di aver raggiunto l’obiettivo settimanale, quello di approfittare di un eventuale altro passo falso del Milan e la consapevolezza che il cammino ancora è lungo e insidioso per raggiungere quello finale, il tricolore che in bacheca significherebbe il 30° anche se in tutti gli almanacchi sarebbe numerato come 28°.

    LE PAGELLE

    PALERMO

    Milanovic 6.5: risponde presente alla chiamata di Mutti che lo manda in campo vista l’emergenza in difesa della squadra rosanero. Alla sua terza presenza in Seria A, il giovane difensore serbo dimostra già una buona personalità e tanto coraggio quando decide di rimanere ugualmente in campo con una frattura al setto nasale.

    Migliaccio 6.5: eroico, gioca tutta la partita con una microfrattura al dito del piede che non gli permette di esprimersi come vorrebbe ma da ugualmente il 100% in campo.

    Barreto 5.5: tanta imprecisione nei passaggi, sbaglia diversi appoggi facili. Non è nella sua giornata migliore, gara più di quantità che di qualità per il mediano paraguaiano che ha l’arduo compito di arginare i centrocampisti bianconeri.

    Miccoli 5: il capitano rosanero, che ha tra le sue vittime predilette proprio la Juventus, non riesce mai ad essere incisivo in avanti. Ci si aspettava una partita diversa per l’ex con ancora il dente avvelenato.

    Ilicic 4.5: tanto fumo e niente arrosto: nel primo tempo non trova la giusta collocazione in campo anche per merito della pressione di Chiellini, nella ripresa  sembra svogliato ed esce tra i fischi del proprio pubblico. Ha subito un’involuzione spaventosa rispetto allo scorso anno.

    JUVENTUS

    Bonucci 7: si prende, forse per la prima volta da quando è alla Juve, la palma di migliore in campo e migliore del reparto difensivo. Ha il merito di sbloccare la situazione permettendo ai bianconeri di giocare il resto della gara in discesa, questa volta il gol è tutto suo (con il Napoli rete assegnata a Vucinic), ma soprattutto si rende prezioso con i suoi interventi difensivi sia in anticipo sull’avversario che uno contro uno, dalle sue parti non passa nessuno. Di testa le prende tutte lui.

    Chiellini 6.5: ha trovato una costanza di rendimento incredibile dopo che nella scorsa stagione e nella prima parte di questa era stato indicato come il punto debole della retroguardia con le sue dormite difensive. Limita Ilicic con una marcatura asfissiante, andandolo a pressare, in alcune circostanze, anche nella metà campo avversaria.

    Vidal 6: luce brillante con Fiorentina, Inter e Napoli, il centrocampista cileno oggi va a intermittenza alternando buoni recuperi a palle perse. Forse aveva bisogno di tirare un pò il fiato dopo le recenti eccezionali prestazioni fornite.

    Estigarribia 5: non si vedeva in campo dalla partita con il Milan, l’esterno paraguaiano non sfonda sulla sua corsia risultando il peggiore dei suoi. De Ceglie al momento è di un altro pianeta.

    Quagliarella 6.5: dopo aver punito il Napoli con il classico gol dell’ex che ha fatto masticare amaro i tifosi partenopei, segna il suo secondo gol consecutivo con un bel sinistro a giro mettendo il risultato al sicuro. Attaccante ritrovato, la Juve ha bisogno anche dei suoi gol se vuole continuare a coltivare il sogno scudetto.

    PALERMO (3-5-2): Viviano 6; Munoz 5.5, Milanovic 6.5, Labrin 6; Pisano 5.5, Migliaccio 6.5 (73′ Bacinovic 5.5), Della Rocca 5.5, Barreto 5.5, Acquah 5 (62′ Budan 5.5); Miccoli 5, Ilicic 4.5 (83′ Vazquez sv). Allenatore: Mutti 6.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 7, Chiellini 6.5; Caceres 6.5, Vidal 6 (82′ Pepe sv), Pirlo 6.5, Marchisio 6.5, Estigarribia 5; Quagliarella 6.5 (77′ Del Piero 6), Vucinic 5.5 (67′ Matri 6). Allenatore: Conte 7

    VIDEO PALERMO – JUVENTUS 0-2

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  • Palermo – Juventus, le formazioni. Conte sceglie Quagliarella

    Palermo – Juventus, le formazioni. Conte sceglie Quagliarella

    Si giocherà oggi alle 18.30 al Barbera di Palermo la partitissima che può davvero segnare il destino della stagione bianconera nella rincorsa allo scudetto, visto che nelle ultime stagioni i rosanero hanno sempre portato a casa punti pesantissimi. La Juventus sa che non può perdere punti per strada per continuare a coltivare il sogno scudetto, il Palermo invece spera ancora in un posto in Europa League, visto che la matematica non ha ancora definitivamente chiuso i ponti.

    I rosanero, che nelle ultime tre partite hanno totalizzato 5 punti, per la sfida contro la Juventus si troveranno in piena emergenza per le numerose assenze, mancheranno infatti Balzaretti, Aguirregaray, Silvestre e Mantovani per la difesa, in più sono out anche Donati ed Hernandez, fermati dal giudice sportivo.

    Sulla sfida con i bianconeri queste le parole di Mutti: “E’ una partita bella da giocare, l’ho detto ai ragazzi: speriamo di affrontarla al meglio, anche se dispiace per le assenze. Ma non partiamo già battuti. La Juve ha numeri da leader, non ha mai perso ed ha la migliore difesa“. Palermo in campo con il 3-5-2, Mutti deve far fronte ad una vera e propria emergenza in difesa ricorrendo all’utilizzo dei giovani Milanovic e Labrin che affiancheranno Munoz,
    sulle fasce a centrocampo agiranno Pisano e Acquah e, se l’ex Varese non dovesse farcela, al suo posto potrebbe giocare Alvarez. Il centrocampo è affidato a Barreto, Della Rocca mezzala a sinistra e Migliaccio sul centrodestra. Se il primo resta fuori, pronto uno tra Ilicic e Zahavi che verrebbe impiegato a ridosso delle due punte Miccoli e Budan.

    Fabio Quagliarella © Marco Luzzani/Getty Images

    La Juventus viene da tre vittorie in altrettante partite segnando addirittura 10 gol senza subirne neanche uno. Grazie alle vittorie e al mezzo passo falso del Milan, i bianconeri sono riusciti a guadagnare due punti ai rivali. Dopo aver chiarito le polemiche riguardanti l’sms legato allo scandalo del calcioscommesse, Conte si è soffermato sulla partita di campionato e a chi gli ha chiesto se è un vantaggio giocare conoscendo il risultato del Milan il mister ha risposto: “Noi vogliamo guardare in casa nostra. I ragazzi devono stare concentrati, da qui alla fine. Il merito, se siamo arrivati fino a qui, è loro: sono dei ragazzi straordinari“. Poi un’indiscrezione singola sulla formazione: “Giocherà Quagliarella, è in grande condizione“.

    Sarà quindi l’attaccante partenopeo ad affiancare Vucinic, il montenegrino come al solito farà da unione tra attacco e centrocampo. Si era parlato di un ritorno al 4-3-3, ma il modulo del Palermo dovrebbe spingere Conte verso l’utilizzo del 3-5-2. Difesa con Barzagli, Bonucci e Chiellini, Lichtsteiner e De Ceglie sempre sulle fasce, Vidal e Marchisio a proteggere Pirlo.

    PROBABILI FORMAZIONI PALERMO – JUVENTUS

    PALERMO (3-5-2): Viviano; Munoz, Milanovic, Labrin; E. Pisano, Migliaccio, E. Barreto, Della Rocca, Acquah; Miccoli, Budan.
    Panchina: Tzorvas, Bacinovic, E. Alvarez, Vazquez, Zahavi, Ilicic, Mehmeti.
    Allenatore: Mutti.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Quagliarella, Vucinic.
    A disp: Storari, Caceres, Giaccherini, Pepe, Del Piero, Borriello, Matri.
    Allenatore: Conte.

  • Una grande Juve bastona il Napoli. Il Milan ora è più vicino

    Una grande Juve bastona il Napoli. Il Milan ora è più vicino

    Un altro ostacolo superato, un’altra sfida insidiosa affrontata così come doveva essere, e un altro segnale forte a chi sta ancora li davanti. La Juventus, come una vera macchina da guerra, mette al tappeto il Napoli che forse senza troppa convinzione era giunto allo Juventus Stadium per tirare un brutto Pesce d’Aprile ai milioni di tifosi bianconeri. Pesante la sconfitta subita, 3-0, in chiave Champions alla luce dello stop di ieri della Lazio contro il Parma e pesante anche la vittoria dei padroni di casa che con i 3 punti accorciano le distanze dal Milan fermato ieri al Massimino dal Catania.

    In uno scenario che anche oggi ha registrato il tutto esaurito parte forte la Juventus che scende in campo con il 3-5-2 che vede l’esclusione dagli undici titolari di Pepe e Matri. Conte sceglie di schierare Bonucci al centro della difesa affiancato dai soliti Barzagli e Chiellini con i laterali De Ceglie e Lichtsteiner a supporto dell’eroico Vidal, Pirlo e Marchisio. In attacco preferita la coppia Vucinic-Borriello. Per Mazzarri invece formazione tipo con l’unica variante Zuniga a sinistra al posto di Dossena e il solito tridente Hamsik-Cavani-Lavezzi con Gargano e Inler in mediana.

    Parte subito forte la Juventus con Borriello che già nei primi minuti sciupa un’occasione fornita da Pirlo. Qualche minuto più avanti sarà Vidal a non inquadrare la porta di testa e poco più avanti toccherà a Pirlo, solito faro del gioco bianconero, a pungere con una punizione dai 35 metri che finisce di poco alto sulla traversa. La sensazione, dopo appena 20′ di gioco è che la Juventus crea tantissimo, domina il campo ma non punge, complice anche il poco supporto delle due punte.

    Juve-Napoli Vidal e Bonucci | © Marco Luzzani/Getty Images

    Per vedere il primo guizzo degli azzurri si deve attendere il 15′ quando Hamsik si trova a tu per tu con Buffon, lo supera ma lo slovacco si allunga il pallone sul fondo. Sfortunato Mazzarri al 25′ perde Maggio per il solito problema muscolare che lo ha colpito anche contro il Chelsea. Spazio per Dossena con Zuniga costretto a cambiare fascia. Il primo tempo termina sullo 0-0 con una Juventus che da l’impressione di avere una condizione fisica migliore rispetto ai partenopei e lo dimostra subito nella ripresa quando la squadra di Conte entra in campo con la caparbietà giusta per trovare la via del gol.

    Rete che si concretizza al 9′ della ripresa sugli sviluppi di una punizione Pirlo mette in mezzo per Vucinic, il montenegrino calcia verso la porta trovando sulla traiettoria della conclusione il ginocchio di Bonucci che devia quel tanto che basta per mettere fuori causa De Sanctis. Il vantaggio porta serenità e ancor più cattiveria tra i bianconeri che subito troverebbero il raddoppio con Vucinic se solo Orsato non avesse segnalato un fuorigioco che la moviola ha poi rivelato inesistente. Conte prova l’inserimento di di Caceres per Lichtsteiner mentre Mazzarri prova ad aggiustare la squadra inserendo Pandev per Inler e in effetti l’ingresso del macedone sembra dare una scossa per gli azzurri che durerà però giusto qualche minuto perchè a chiudere le speranze del Napoli ci pensa Vidal che trova il raddoppio con una super azione: entra in area e con una serie di finte alla Ronaldo disorienta Campagnaro lasciando partire un sinistro sul secondo palo che batte De Sanctis.
    Sul finale c’è spazio anche per Alex Del Piero che rileva un altalenante Vucinic e appena il tempo di toccare il primo pallone che con un assist preciso manda in rete Quagliarella entrato poco prima del capitano a rilevare Borriello. L’ex di turno taglia definitivamente le gambe e anche il morale agli uomini di Mazzarri costretti anche nel finale a giocare in 10 uomini per l’espulsione di Zuniga per una gomitata rifilata a Chiellini. La seta di gol della Juve non si placa neanche sul risultato ormai acquisito del 3-0 e infatti continui sono i tentativi per calare il poker: ci prova ancora da fuori Marchisio e anche lo stesso capitano che di dimostrare il suo valore in campo sembra non poterne fare a meno.

    La Juventus conquista 3 punti d’oro per la corsa allo scudetto, il Milan ora farà sogni meno tranquilli con una rivale a -2 che ha ancora una volta dimostrato di essere la squadra più in forma del campionato. Il Napoli invece non riesce ad agganciare il terzo posto rimanendo ancora a 3 punti dalla Lazio. La squadra sta probabilmente pagando il dispendio di energie in Champions League, questa sera il trio delle meraviglie non ha brillato e, come nelle ultime precedenti partite, anche negli altri reparti qualcosa sembra si sia inceppato. Ne sono la prova le statistiche rilasciate a fine gara che evidenziavano la netta supremazia dei bianconeri con 19 tiri totali al cospetto dei 5 registrati dai partenopei e di questi nessuno indirizzato verso la porta. Buffon? Spettatore non pagante.

  • Juventus, Suarez e Song “osservati speciali”

    Juventus, Suarez e Song “osservati speciali”

    La Juventus pensa a Suarez, il  Direttore generale Beppe Marotta e la tutto l’entourage bianconero, stanno valutando l’idea di aggiungere nella rosa bianconera un attaccante di fama internazionale e dal gol facile ed un robusto centrocampista in vista soprattutto della partecipazione in Champions League della prossima stagione.

    In attacco il nome più caldo al momento è rappresentato dall’uruguaiano del Liverpool Luis Suarez che non sta sicuramente vivendo un periodo facile in Inghilterra dopo le note vicissitudini legate alle offese razziste rivolte al capitano del Manchester United Evra ed il rifiuto, sicuramente poco elegante e fuori luogo, di voler stringere la mano al terzino francese, nell’ultimo incontro fra Manchester United e Liverpool di alcune settimane fa.

    Il problema in zona gol che attanaglia la Juventus da un po’ di mesi è palese, davanti l’unico che riesce a segnare con qualche continuità è Alessandro Matri anche se, l’ex attaccante del Cagliari, non pare avere quella qualità e soprattutto quel fiuto del gol necessari per futuri palcoscenici europei prestigiosi. Il montenegrino Mirko Vucinic sta confermando la sua assoluta allergia in zona gol già vista nella sua esperienza capitolina con appena due centri in questa stagione e, con la contestazione subita nell’ultimo match casalingo contro il Chievo, anche la tifoseria bianconera non sembra più essere propensa a perdonargli simili prestazioni. Anche l’idea del mercato di riparazione di gennaio, rappresentata dall’acquisto di Marco Borriello, non sembra suscitare più molto interesse nella dirigenza juventina e soprattutto in Antonio Conte, che preferisce all’attaccante ex Milan e Roma, Fabio Quagliarella.

    Luis Suarez ©Clive Mason/Getty Images

    Ecco quindi che l’ipotesi Suarez sembra essere più di qualche semplice voce di mercato considerato anche della presenza degli osservatori bianconeri nell’ultimo match di premier fra Liverpool e Arsenal della scorsa settimana in cui, oltre all’attaccante uruguaiano, sul taccuino di Marotta e Paratici risulta essere finito anche Alexandre Song, 24enne nazionale camerunese con passaporto francese, in forza ai Gunners. Il centrocampista camerunense sarebbe un grande rinforzo nel centrocampo bianconero, considerata anche la sua esperienza internazionale e darebbe una più che valida alternativa ad Antonio Conte in mediana per poter far rifiatare, sia Claudio Marchisio che il cileno Arturo Vidal.

  • Parma Juventus, le ultime. Ballottaggio Matri-Quagliarella

    Parma Juventus, le ultime. Ballottaggio Matri-Quagliarella

    Pericolo neve scongiurato. A meno di due ore dal fischio d’inizio, previsto alle 18:30, Parma – Juventus, recupero della 21esima giornata, si giocherà regolarmente, sul Tardini infatti è tornato a splendere un pallido sole dopo che si era temuto un secondo rinvio del match già rinviato lo scorso 31 gennaio per l’arrivo di un’altra nevicata. Il maltempo, che nell’ultima settimana ha flagellato l’Italia da nord a sud, ha dato una tregua nella zona emiliana, una delle più colpite dal blizzard siberiano che aveva fatto le sue ultime due vittime proprio domenica con il rinvio di Bologna – Juventus e Parma – Fiorentina che verranno recuperate, insieme anche a Cesena – Catania, il prossimo 7 marzo.

    Questa per la Juventus è solo la prima di una lunga sfilza di partite ravvicinate, i bianconeri verranno messi a dura prova dalle 6 partite che dovranno disputare nei prossimi 26 giorni (esattamente come il Milan, ndr); un vero e proprio tour de force quello che attende la squadra guidata da Conte al pari di una squadra impegnata nelle competizioni europee, si parte oggi 15 febbraio con il recupero della gara contro il Parma per finire l’11 marzo con quella contro il Genoa passando per il match contro il Catania, la sfida scudetto contro il Milan del prossimo 25 febbraio, Chievo e l’altro recupero con il Bologna.
    La partita di oggi pomeriggio è fondamentale per tornare nuovamente in vetta alla classifica di Serie A dal momento che la vittoria di Udine ha consentito al Milan, che nella casella gare disputate conta due partite in più rispetto ai bianconeri, di scavalcare la Vecchia Signora. L’obiettivo di Conte e company è quello del controsorpasso ai danni del Diavolo con il chiaro intento di presentarsi alla sfida scudetto di San Siro ancora davanti e magari con un cospicuo vantaggio.

    Alessandro Matri | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images

    Il Parma d’altro canto non vuole concedere nessun tipo di sconto ai bianconeri, l’arrivo di Donadoni, al posto di Colomba esonerato dopo il ko pesantissimo con l’Inter, ha dato quella scossa che serviva alla formazione gialloblu per tirarsi fuori dalla zona calda della classifica: con l’ex ct della nazionale i ducali infatti non hanno ancora perso, due le vittorie e altrettanti i pareggi nelle quattro uscite con Donadoni in panchina che vuole prolungare il trend di risultati utili anche contro la Juventus. Il tecnico confermerà il 3-5-2 con Giovinco, a metà tra i due club e che ha nella Juventus la sua vittima prediletta, che giocherà qualche metro più indietro rispetto a Floccari, in mediana Morrone, Mariga e Gobbi dovranno fare il lavoro sporco per innescare le punte; sulle ali agiranno Valiani e Modesto che dovranno vedersela con Lichtsteiner e De Ceglie mentre in difesa l’ex Lecce Ferrario vince il ballottaggio con Paletta per affiancare Zaccardo e Lucarelli; tra i pali rientra Mirante, panchina per Biabiany e Jonathan.

    Modulo speculare per Conte che non potrà contare sull’apporto di Simone Pepe infortunato. Questa defezione porterà il tecnico bianconero a riproporre il 3-5-2 con Barzagli, Bonucci e Chiellini linea difensiva davanti a Buffon, Lichtsteiner e De Ceglie schierati più avanti pronti a fare la spola tra la difesa e l’attacco, Vidal e Marchisio al fianco del fantasista Andrea Pirlo saranno impegntai non solo in fase di interdizione ma anche negli inserimenti a supporto degli attaccanti, in avanti al fianco di Vucinic si giocheranno una maglia da titolare Quagliarella e Matri con quest’ultimo in leggero vantaggio sul napoletano.

    PROBABILI FORMAZIONI PARMA JUVENTUS

    PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Ferrario, Lucarelli; Valiani, Morrone, Mariga, Gobbi, Modesto; Giovinco, Floccari.
    Panchina: Pavarini, Paletta, Brandao, Jonathan, Valdes, Biabiany, Okaka.
    Allenatore: Donadoni.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Vucinic.
    Panchina: Storari, Caceres, Estigarribia, Giaccherini, Del Piero, Quagliarella, Borriello.
    Allenatore: Conte.

  • Coppa Italia, Juventus  Roma 3-0, è semifinale per i bianconeri

    Coppa Italia, Juventus Roma 3-0, è semifinale per i bianconeri

    Negli ultimi anni la Roma aveva eliminato i bianconeri dalla Coppa Italia per ben due volte, ma questa volta la squadra di Conte ha superato l’ostacolo senza troppi problemi e con grande merito. Sul campo si è vista una netta supremazia da parte della Juventus, priva di 5 uomini titolari, ma che le riserve non hanno fatto rimpiangere, a dimostrazione che il lavoro di squadra vale molto più del singolo giocatore.
    Dall’altra parte una Roma che non ha mai impensierito la squadra bianconera, ha giocato finchè la perla di Del Piero non ha tagliato completamente le gambe alla squadra di Luis Enrique, ma era chiara la supremazia sia come gioco sia come divario tecnico tra le due squadre.

    Antonio Conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Conte ha adattato l’ennesimo modulo con il 3-5-2 per esaltare i giocatori a disposizione viste le tante assenze e le scelte forzate in difesa vista la ristretta rosa di difensori disponibili, in attesa dell’acquisto quasi concluso di Caceres.
    La Juventus subito in vantaggio al 6’ con Giaccherini che scatta sul filo del fuorigioco, si presenta a due passi dal portiere giallorosso e mette in rete.
    Fino al 29’ la gara è rimasta aperta per i giallorossi, fino a quando Del Piero ha deciso di segnare il primo gol stagionale, con un “gol alla Del Piero“, mettendo la palla sotto all’incrocio dei pali con un tiro a rientrare dal limite dell’area di rigore, gol fantastico partita già chiusa visti gli sterili attacchi della roma portati quasi sempre da Pjanic il migliore dei suoi, con Storari sempre attento.

    Nella ripresa è sempre la Juventus a comandare il gioco aspettando la Roma e ripartendo in contropiede, ma le occasioni migliori sono sempre per la Juventus che sfiora ripetutamente il gol del definitivo k.o. avvantaggiati dall’espulsione di Lamela, colpendo anche la traversa con Quagliarella al suo rientro dopo l’operazione allo zigomo.
    Gol che arriva all’89’ grazie all’ennesima incursione in aria di Estigarribia che mette in mezzo un cross deviato in rete da Kjiaer nel disperato tentativo di anticipare Matri entrato al posto di Borriello, 3 a 0 meritato e tutti sotto la curva a festeggiare la semifinale in attesa di conoscere il prossimo avversario che uscirà dalla sfida di giovedì tra Milan e Lazio.
    Conte può ritenersi soddisfatto di tutti i suoi calciatori che stasera hanno battuto la Roma, meritano una citazione i giocatori meno impiegati fino ad oggi come Estigarribia devastante sulla corsia di sinistra, Giaccherini autore di una prova strepitosa e impreziosita dal suo secondo gol in pochi giorni e in Coppa Italia, della riconferma del giovane Marrone che non ha fatto rimpiangere Marchisio, Borriello che alla prima da titolare ha lottato su ogni pallone, e poi l’infinito capitano Del Piero, non soltanto per il gol stupendo, ma per quello che ancora oggi riesce a dare in campo.

    Reti: 6′ Giaccherini (J), 29′ Del Piero (J), 44′ st autogol Kjaer (R)

    Juventus: Storari 6; Bonucci 6, Barzagli 6, Chiellini 6; Lichsteiner 7, Marrone 6,5, Pirlo 6,5, Giaccherini 7 (43′ st Krasic), Estigarribia 7, Borriello 6 (18′ st Matri sv), Del Piero 7,5 (31′ st Quagliarella sv). A disposizione: Manninger, De Ceglie, Pazienza, Vidal. All: Conte.
    Roma: Stekelenburg 5,5, Josè Angel 5, Heinze 5,5, Kjaer 5,5, Taddei 4,5; Simplicio 5,5 (22′ st Greco sv), Gago 5, Pjanic 6; Totti 5, (26′ st Perrotta sv); Bojan 4,5, (7′ st Borini 5,5), Lamela 4. A disposizione: Lobont, Juan, Rosi, Viviani. All: Luis Enrique.

    Arbitro: Luca Banti 5, di Livorno
    Note: ammoniti Estigarribia (J), Barzagli (J), Pjanic (R), Simplicio (R), Totti (R) Krasic (J). Espulso Lamela (R) al 24′ st

  • Quagliarella operato, due settimane di stop

    Quagliarella operato, due settimane di stop

    Lo potremmo ribattezzare “Iella Quagliarella. La sfortuna sembra essersi accanita su Fabio Quagliarella, dopo il calvario dello scorso anno a causa dell’infortunio, sempre nella prima partita dell’anno, ai legamenti del ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco diversi mesi e bloccato proprio nel momento migliore della sua avventura in bianconero, l’attaccante della Juventus ha rimediato la frattura dello zigomo destro che lo fermerà per due settimane. L’infortunio è stato riportato durante il match disputato ieri con il Lecce nel tentativo di staccare di testa per contrastare il difensore giallorosso Esposito, portatosi in avanti sugli sviluppi di un corner in favore dei padroni di casa.

    Fabio Quagliarella | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Costretto ad uscire dal terreno di gioco con un bozzo evidente in faccia, Quagliarella è stato sottoposto ad intervento chirurgico questa mattina presso la clinica Fornaca per ridurre la frattura. Il bianconero dovrà osservare una settimana di riposo assoluto prima di riprendere gli allenamenti con il resto della squadra e, una volta riaggregatosi, dovrà indossare per un certo periodo di tempo, una maschera in fibra di carbonio per proteggersi da eventuali colpi al volto.

    Un inconveniente che lo ha bloccato proprio quando piano piano l’attaccante di Castellammare di Stabia stava convincendo sempre di più il tecnico della Juventus Antonio Conte e cominciando a ritagliarsi il suo spazio nell’attacco bianconero. Ieri infatti al Via del Mare Quagliarella è partito titolare dal primo minuto relegando in panchina il compagno di reparto Alessandro Matri, uno che prima del gol siglato ieri, era andato a segno per sei volte in campionato. Prima gara dell’anno iellata per l’attaccante sul quale il tecnico Conte, con la scelta di schierarlo dal primo minuto, aveva tentato anche di esorcizzare il fantasma dell’infortunio ai legamenti ma nelle interviste post partita aveva commentato con un amaro “vorrà dire che l’anno prossimo alla prima dell’anno non lo farò giocare“.

    Il suo recupero è previsto per la prima gara del girone di ritorno contro la sua ex squadra, l’Udinese, in programma il 29 gennaio allo Juventus Stadium, salterà dunque le due prossime sfide contro Cagliari e Atalanta.

  • Osvaldo out 2 mesi, Roma a caccia di una punta

    Osvaldo out 2 mesi, Roma a caccia di una punta

    Brutta tegola per Luis Enrique, che al rientro dalla sosta si è ritrovato con un attacco decimato dalla partenza forse troppo avventata di Borriello e dal grave infortunio che ha colpito l’italo-argentino Osvaldo e che lo terrà fuori dai campi di gioco per almeno due mesi. Il tecnico asturiano dovrà sicuramente affidarsi al giovane Bojan per la prossima partita in programma, in attesa di ricevere da questo mercato di riparazione delle buone notizie, prima fra tutte quella del rinnovo di capitan futuro De Rossi, e in secondo luogo anche un attaccante che possa consentirgli di disporre di un numero sufficiente di elementi per il proprio modulo di gioco.

    Amauri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Tra i papabili si fanno i nomi di due juventini, il primo è ormai un reietto in casa bianconera e verrebbe ceduto ad un prezzo irrisorio vista la sua condizione di fuorirosa, stiamo ovviamente parlando del brasiliano Amauri, che vorrebbe evitare di trascorrere i successivi sei mesi ad allenarsi con la Primavera e che, però, continua a rifiutare offerte di ogni genere e da ogni squadra, rimanendo in attesa della chiamata del suo beneamato patrigno Zamparini. Difficile quindi più per la volontà del giocatore che per quello della Juventus. L’altro nome che si è fatto, è quello di Fabio Quagliarella, il bomber partenopeo di cui però Marotta non vorrebbe affatto privarsi, che però potrebbe soffrire la convivenza con Matri e il neo arrivo, proprio via Capitale, Borriello. L’operazione anche qui appare difficile perchè il giocatore ex Napoli, sente la fiducia di tutto l’ambiente, specie del tecnico Conte, e non vorrebbe allontanarsi senza aver la possibilità di ritagliarsi uno spazio importante.

    Il terzo della lista è un vecchio pallino in casa giallorossa, si tratta del brasiliano Nilmar, agile attaccante del Villareal, che molto spesso è stato accostato alla casacca romanista durante il mercato estivo e che pare essere ritornato in voga proprio adesso. Il giocatore però proprio in queste ore si è affrettato a far sapere che non ha nessuna intenzione di lasciare il sottomarino giallo nè tantomeno la Spagna, ma durante il mercato si sa, le parole lasciano il tempo che trovano e non ci stupiremmo se la coppia Baldini-Sabatini, sfruttando i suoi numerosi canali, riuscisse a portarlo all’ombra del Colosseo.  Certo è che la situazione in casa Roma, non è delle più rosee e bisognerà quindi trovare nel minor tempo possibile una valida alternativa al bomber oriundo della nazionale.

  • Borriello fa le valigie a Quagliarella, Inter in pole position

    Borriello fa le valigie a Quagliarella, Inter in pole position

    Quagliarella è pronto a lasciare la Juventus. L’arrivo di Borriello costringe gli attaccanti bianconeri a decidere quale strada percorrere per il futuro. Se per Toni e Iaquinta sembra praticamente certo l’oblio in una delle squadre di medio-bassa classifica, l’ex di Udinese e Napoli vuole giocarsi bene le sue carte per quello che sarà uno degli ultimi contratti più importanti della sua carriera da professionista. Tra le squadre interessate al calciatore ci sono la Fiorentina, la Roma di Luis Enrique e soprattutto l’Inter di Claudio Ranieri. Vediamo quali sono le possibilità che ciascuna di queste formazioni ha nella corsa all’attaccante 28enne della Juve.

    fabio quagliarella | © Valerio Pennicino/Getty Images

    60% INTER – I nerazzurri sono in pole position. L’allenatore romano ha richiesto espressamente al patron Massimo Moratti l’acquisto del giocatore bianconero. L’Inter nelle ultime ore si sta sbarazzando dell’argentino Zarate e di Castaignos (per lui si parla di un prestito al Bologna). Urge un attaccante che abbia caratteristiche simili al giocatore della Lazio ma che dia un apporto in fase offensiva importante, vista la preoccupante sterilità dimostrata durante il girone d’andata dal “Principe” Milito e in minor misura da Pazzini. Quagliarella è in cerca di una nuova squadra, avendo capito che non ha la fiducia di Conte. La sfida più attraente è proprio quella rappresentata dalla società di corso Vittorio Emanuele, considerata anche la rivalità fra i due club. I margini di incertezza riguardano appunto l’accordo fra Juventus e Inter. Riusciranno a sotterrare l’ascia di guerra e concludere un affare così importante?

    35% ROMA – Fino a ieri nessuno della dirigenza giallorossa immaginava che la priorità assoluta sarebbe diventata l’acquisto di un top player in attacco. Invece l’infortunio di Osvaldo ha rivoluzionato le strategie del direttore generale Baldini e del ds Sabatini. Accantonato per un momento l’affare Casemiro (legato al rinnovo di contratto di De Rossi), Quagliarella è diventato un obiettivo di mercato concreto. Rispetto all’Inter, la Roma gode di un ottimo rapporto con i colleghi bianconeri, come dimostrano le recenti operazioni Borriello e Pizarro. Se l’accordo fra i due club possa sembrare una pura formalità, non si può dire lo stesso per la volontà del giocatore di trasferirsi nella capitale, in quanto la soluzione Inter sarebbe anche la soluzione ideale per avere la possibilità di giocare in Champions League, mentre la squadra di Luis Enrique è da tempo fuori da qualsiasi manifestazione europea.

    5% FIORENTINA – I tifosi della viola, orfani di Gilardino passato al Genoa, sognano la punta bianconera. Ma molto probabilmente è destinato a rimanere un sogno. La Fiorentina si trova in una situazione societaria e sportiva molto incerta, e difficilmente Quagliarella potrà valutare positivamente un suo eventuale passaggio al Franchi. Inoltre, dopo le recenti dichiarazioni del suo agente Ernesto Bronzetti, un altro attaccante della Juventus è dato come vicinissimo a vestire la maglia dei gigliati: Amauri. La strada che porta all’arrivo di entrambe le punte bianconere è impraticabile, anche per ragioni strettamente economiche legate agli ingaggi dei calciatori.