Tag: fabio quagliarella

  • Turnover Juventus contro il Chievo. Carrera lancia Pogba e Quagliarella

    Turnover Juventus contro il Chievo. Carrera lancia Pogba e Quagliarella

    Smaltita la gioia per il meritato pareggio di Stamford Bridge contro il Chelsea, la Juventus torna a rituffarsi nel campionato. Avversario di turno in Juventus Stadium che si preannuncia come al solito colmo di spettatori è il Chievo Verona, squadra storicamente ostica ai bianconeri come dimostra il risultato dello scorso anno con gli scaligeri che bloccarono sull’1 a 1 i bianconeri. Proprio per questo alla vigilia del match Massimo Carrera ha voluto mantenere alta la concentrazione, etichettando la formazione veneta come una bestia nera per i piemontesi. Clivensi che tuttavia non arrivano da un buon momento: due ko di fila contro Parma e Lazio che hanno fatto calare l’entusiasmo dopo la vittoria all’esordio contro il Bologna. Juventus che invece arriva da una striscia positiva di 42 risultati di fila e che mira a rimanere a punteggio pieno in vetta alla classifica.

    Carrera, ancora privo degli infortunati Pepe e Padoin, ha intenzione di applicare un po’ di turnover, considerando che nel giro di poche ore si tornerà in campo per il turno infrasettimanale e che si arriva dal non facile match di Londra dove i bianconeri hanno speso tante energie. In particolare Andrea Pirlo, apparso molto stanco sia a Genova che in Inghilterra e che dovrebbe essere sostituito in mezzo dal campo dal giovane Pogba, anche se non è da escludere un eventuale impiego di Marrone. Ma non solo. In difesa potrebbe tirare il fiato Barzagli, sempre presente in questo inizio di stagione mentre Vidal, dopo il pestone subito contro il Chelsea, potrebbe, così come fatto a Genova una settimana fa, cominciare dalla panchina. Al suo posto Giaccherini.

    Possibile esordio dal 1’ anche per Isla, chiamato a sostituire Lichtsteiner. In avanti invece potrebbe essere premiato Quagliarella, autore del gol decisivo in Champions League e davanti nel ballottaggio con Matri. Non è da escludere a gara in corso l’esordio di Bendtner, come anticipato nella conferenza stampa della vigilia da Carrera. Torna in panchina invece Giovinco. Nel 3-5-2 di Carrera dunque davanti a Buffon spazio alla difesa formata da Lucio, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo l’inesauribile Marchisio con Pogba e Giaccherini mentre sugli esterni agiranno Isla e Asamoah. In avanti accanto a Vucinic ci sarà Quagliarella.

    Fabio Quagliarella © Mike Hewitt/Getty Images

    Dall’altro lato invece Di Carlo deve fare a meno di Paloschi, Squizzi, Dramè e Luciano e sembra avere qualche dubbio in difesa dove Frey, Sardo e Jokic si giocano un paio maglie da titolare, con gli ultimi due che appaiono favoriti. Dovrebbero finire in panchina anche Cruzado e Di Michele, con l’allenatore dei veneti che sembra interessato a puntare su Vacek e Thereau. Nel 4-3-2-1 che schiererà Di Carlo davanti al portiere Sorrentino la difesa sarà formata da Dainelli e Cesar come centrali mentre ai loro lati largo a Sardo e Jokic. In mezzo al campo ci saranno Vacek, Hetemaj e L. Rigoni. M. Rigoni e Thereau invece giostreranno alle spalle dell’unica punta Pellissier.

    Le probabili formazioni di Juventus-Chievo Verona:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Lucio, Bonucci, Chiellini; Isla, Marchisio, Pogba, Giaccherini, Asamoah; Vucinic, Quagliarella. In panchina: Storari, Rubinho, Barzagli, Caceres, Marrone, Vidal, De Ceglie, Lichtsteiner, Pirlo, Bendtner, Matri, Giovinco. Allenatore: Carrera
    CHIEVO VERONA (4-3-2-1): Sorrentino; Sardo, Dainelli, Cesar, Jokic; Vacek, Hetemaj, L. Rigoni; M.Rigoni, Thereau; Pellissier. In panchina: Puggioni, Andreolli, Viotti, Frey, Papp, Cruzado, Guana, Samassa, Moscardelli, Stoian, Di Michele Allenatore: Di Carlo

  • Fabio Quagliarella dalla panchina ad eroe di Stamford Bridge

    Fabio Quagliarella dalla panchina ad eroe di Stamford Bridge

    L’atmosfera allo Stamford Bridge, nella fresca serata del mercoledì londinese, ha significato un ritorno al passato per la Juventus, alle “buone vecchie abitudini”, dopo anni di latitanza o di opaca presenza. Era l’occasione per tornare a testa alta, riascoltando le note dell’inno della Champions, calcando il prato verde della tana dei campioni d’Europa, con la speranza di far bene e l’emozione del debutto per molti, con un pensiero agli assenti (Del Piero) ed ai presenti “fuori posto” (mister Conte in tribuna). Una serata che, però, rischiava di finire sui binari sbagliati dopo i due gol di Oscar, per i quali non era sufficiente la rete firmata dall’indomito Vidal ad accorciare le distanze: serviva un’arma in più. Ecco, così, che arriva il “cambio” della svolta, fuori Giovinco dentro Fabio Quagliarella, affamato e volenteroso nel dimostrare che anche lui può dire la sua in una squadra così, che i suoi gol possono servire più di qualche dribbling di troppo, che può essere decisivo anche in palcoscenici tanto importanti e prestigiosi.

    Fabio Quagliarella realizza il gol del pari a Stamford Bridge | © GLYN KIRK/AFP/GettyImages

    Fabio Quagliarella da Castellamare di Stabia non usa le parole per dimostrare il suo valore, ma preferisce i fatti: passaggio perfetto di Claudio Marchisio, inserimento in area, “face to face” con il colosso Cech che non gli concede alcun vantaggio rimanendo immobile: la furbizia e la sveltezza di pensiero, in questi casi, possono essere determinanti e, così, Quagliarella decide per il tiro-tunnel ai danni del portierone ceco: è il gol del definitivo pareggio per 2-2, è il gol dell’esultanza vicino la tribuna dei tremila bianconeri dello Stamford Bridge, a voler sottolineare “ci sono anch’io” anche se, forse, qualcuno lo aveva dimenticato. E poi la corsa verso la panchina, per abbracciare l’amico Marco Storari, incontrando nella sua esultanza l’abbraccio di Massimo Carrera, che Fabio ricambia, anche per ringraziarlo dell’occasione concessagli, sottolineando che “Massimo è uno che soffre con noi”. 

    Ma c’è di più: la serata del riscatto avrebbe potuto essere ancora più “magica” per Fabio Quagliarella se il suo tiro dalla distanza (il suo “marchio” distintivo) fosse riuscito ad infilarsi sotto l’incrocio piuttosto che colpire la traversa, realizzando il gol del “colpaccio” contro i detentori della Coppa dalle grandi orecchie. La sorte, in tal caso, non gli ha sorriso, negandogli quello che avrebbe potuto essere un gol tanto spettacolare quanto pesante, ma la sua prestazione ha lasciato comunque il segno, e non solo sul tabellino dei marcatori.

    Ecco perchè, nelle interviste dopo partita, il protagonista della serata subentrato dalla panchina si mostra sereno e sorridente, consapevole dei suoi mezzi e di sentirsi in perfetta forma, speranzoso che, dopo tale prestazione, la sua posizione possa esser considerata più vicina all’undici titolare piuttosto che alla lista dei panchinari, anche perchè soltanto con la continuità del ritmo partita è possibile riuscire ad essere decisivi quando si viene chiamati in causa, e non è facile “quando non giochi e stai sempre lì a guardare le partite”.

    Fabio Quagliarella, dunque, conferma di essere al cento per cento (già da un bel po’, ndr) e si candida ad un posto al fianco di colui che, ad oggi, appare come l’unico vero titolare del reparto offensivo, ossia Mirko Vucinic. La gara di sabato prossimo contro il Chievo sarà la prima “verifica” in tal senso: Conte e Carrera lo premieranno?

  • Chelsea-Juventus, le pagelle. Vidal mostruoso, serata no per Pirlo

    Chelsea-Juventus, le pagelle. Vidal mostruoso, serata no per Pirlo

    Ecco i giudizi relativi a Chelsea-Juventus. Tra i bianconeri in grade evidenza, oltre ai marcatori Vidal e Quagliarella, anche Chiellini. Male invece Pirlo e Asamoah. Dall’altro lato grandi prove per Oscar e Ivanovic mentre sono apparsi in ombra sia Torres che Lampard.

    PAGELLE JUVENTUS:
    Buffon 6,5: E’ attentissimo, compie qualche buon intervento e non si fa mai sorprendere. Infonde grande sicurezza all’intero reparto difensivo, per non dire a tutta la squadra. Sui gol non può fare veramente nulla.

    Barzagli 6,5: Non concede spazio a Torres e Mata, chiudendo con grande mestiere ogni varco. Quando non ci arriva con la velocità infatti usa l’esperienza. Lì dietro sembra davvero indispensabile.

    Bonucci 6: Lì dietro è il meno positivo. Lasciando da parte la deviazione sul primo gol di Oscar sembra non riuscire ad azzeccare mai un lancio quando si trova ad impostare. In chiusura, a volte con un pizzico di fortuna, riesce però a fare il suo.

    Chiellini 7: Instaura una lotta aerea con Torres ma si sbatte da una parte all’altra della difesa uscendo anche per raddoppiare la marcatura sulla sinistra quando Asamoah va in difficoltà. Giganteggia nel reparto arretrato.

    Lichtsteiner 6,5: Cole è avversario tosto ma ha il merito prima di contenerlo e poi di puntarlo e superarlo. Diverse volte infatti si trova nei pressi dell’area di rigore avversaria. Cala nella ripresa, ma ci sta. Dal 32′ st Isla sv: Troppo poco in campo per esprimere un giudizio.

    Arturo Vidal © Clive Rose/Getty Images

    Vidal 7,5: Mostruoso. Manca lui dal campo e la Juventus subisce il gol. Rientra zoppicando ma trova la forza di fare il gol e rimanere in campo per tutti i 90’ A centrocampo è un moto perpetuo, ruba palloni su palloni e trasmette grande grinta ai compagni.

    Pirlo 5: Uno dei peggiori Pirlo versione bianconera. Non ne azzecca una perdendo diversi palloni, alcuni dei quali pericolosi. Ma una giornata storta ci può stare. Certo, se anche lui si sarebbe espresso al top per il Chelsea sarebbero stati dolori.

    Marchisio 7: Se sotto porta si dimostra per l’ennesima volta titubante, nelle vesti di assist man è implacabile. Prima appoggia a Vidal la palla del 2-1, poi vede in profondità Quagliarella per il 2-2. Una gara molto positiva.

    Asamoah 5,5: Riesce a sfondare davvero con il contagocce sulla sinistra. O per meglio dire lo fa solo nel finale, anche se sulla sua corsia trova un grande Ivanovic. Forse tradito dall’emozione si esprime sotto la sufficienza.

    Vucinic 5,5: Si danna l’anima avanti e indietro ma la porta sembra non vederla mai. Ha una sola chance, nel primo tempo, ma la spreca malamente. C’è da dire che i difensori del Chelsea lo circondano e non gli danno scampo. Dal 40′ st Matri sv: entra a risultato acquisito.

    Giovinco 5: Si dimena in mezzo alla difesa del Chelsea che lo sovrasta in lungo e in largo. Poteva essere una gara importante per lui, ma ancora una volta non convince. Dal 29′ st Quagliarella 7: Era finito nel dimenticatoio. Ma Carrera lo ripesca e lui ripaga con un gol e un incrocio. Una serata magica per il giocatore napoletano che complice il momentaccio di Giovinco potrebbe ritagliarsi grande spazio.

    Carrera 7: Azzecca il cambio decisivo e incita la squadra anche quando è sotto di due gol. Esordio europeo da incorniciare per lui.

    PAGELLE CHELSEA
    Ivanovic 7: Sempre preciso, riesce ad arginare con grande facilità Asamoah. Si sgancia e prova anche il tiro in una circostanza, ma Buffon gli nega la grande gioia.

    Lampard 5,5: Dovrebbe fare la differenza in mezzo al campo ma invece appare piuttosto opaca la sua prova.

    Oscar 8: Scende in campo quasi a sorpresa ma dopo il primo gol fortunoso si ripete con una rete veramente da incorniciare. Un’arma in più per Di Matteo.

    Torres 5: Nulla da eccepire sull’impegno, ma gira praticamente a vuoto. Qualche pallone lo prende ma verso Buffon mai una conclusione.

    Di Matteo 6: Azzecca la mossa di Oscar titolare ma nella ripresa sbaglia ad arretrare cosi tanto il baricentro consentendo alla Juventus di venir fuori.

    Gli altri: Cech 6; Ivanovic 7, David Luiz 6, Terry 5,5, Cole 6; Mikel 6, Lampard 5,5; Ramires 5,5 (24′ st Bertrand 5,5), Oscar 8 (29′ st Mata 6), Hazard 6,5; Torres 5.

    Chelsea-Juventus il commento della partita

  • La Juve non muore mai, Oscar illude il Chelsea

    La Juve non muore mai, Oscar illude il Chelsea

    Era probabilmente l’esordio che i tifosi bianconeri sognavano. La Juventus dopo una prestazione di grande personalità esce imbattuta da Stamford Bridge e conquista un punto preziosissimo in casa dei campioni d’Europa del Chelsea. Un pareggio griffato da Vidal e Quagliarella capaci di rialzare da terra una Juventus stordita dopo il micidiale uno due di Oscar alla mezz’ora del primo tempo. Ma la rete del cileno, dolorante alla caviglia ma stoico nel rimanere in campo, ha permesso alla Juventus di giocare un secondo tempo d’assalto alla ricerca del pari. L’ingresso di Quagliarella in tal senso è stato azzeccato, e per poco il giocatore napoletano non ha firmato addirittura la marcatura del sorpasso.

    Ma come inizio può andar bene così. Un premio per i tanti tifosi bianconeri che hanno incitato la squadra dall’inizio alla fine nella trasferta londinese ma anche per Conte, costretto a seguire la squadra dalla tribuna marcato stretto dall’Uefa. Al di là dei gol si è vista una Juventus tutt’altro che passiva. Il team bianconero ha cercato di fare gioco nonostante la serata no di alcuni uomini chiave come Pirlo e Asamoah, oltre ad un attacco che in fase conclusiva ha fatto veramente poco con Giovinco e Vucinic parecchio in ombra. Ma la cosa che fa ben sperare i bianconeri è che nonostante tutto si è riusciti a disputare una gara alla pari con la squadra campione d’Europa.

    Il Chelsea dal canto suo ha concentrato troppo il proprio gioco, specie sino al 2-0, sui cross per Torres, chiuso comunque bene dalla difesa bianconera. Ed in effetti i due gol del brasiliano Oscar sono arrivati per vie centrali. Ma andiamo alla gara. Carrera conferma l’undici della vigilia, con i cosiddetti titolarissimi tutti presenti. Dall’altro lato Di Matteo schiera a sorpresa il brasiliano Oscar al posto di Mata, quest’ultimo non al top. Una mossa che si rivelerà decisiva. In avvio il Chelsea prende l’iniziativa del match cercando di cogliere d’infilata la Juventus sulle corsie laterali, cercando sempre la giocata su Torres che oltre a prendere qualche palla di testa non fa tanto, chiuso com’è da Barzagli, Chiellini e Bonucci. Ma i bianconeri non solo non si fanno sorprendere, ma pungono pericolosamente anche di rimessa.

    L’esultanza di Fabio Quagliarella © Mike Hewitt/Getty Images

    E per due volte potrebbero passare in vantaggio con altrettanti inserimenti di Marchisio e Vucinic, ma prima c’è Cech a chiudere e poi è la mira del montenegrino ad essere sbagliata. Occasioni da non fallire contro una squadra dalla caratura del Chelsea che subito dopo punisce i bianconeri: su un tiro all’apparenza innocuo di Oscar da fuori Bonucci ci mette il piede deviando in maniera decisiva il pallone alle spalle di Buffon, con la Juve in quel momento in dieci uomini per via di un infortunio alla caviglia subito da Vidal poco prima. Nemmeno il tempo di riprendersi dallo shock che i piemontesi prendono il secondo schiaffone.

    Ma stavolta Oscar è tutt’altro che fortunato in quanto sfrutta un pallone involontariamente arrivatogli da Bonucci e con un favoloso tiro a giro infila Buffon sul palo lontano. Un 2-0 che annichilisce una Juve sin lì tutt’altro che negativa. Intanto Vidal, dopo l’1-0, rientra in campo ma zoppicante. Dalla panchina bianconera si alzano Isla e De Ceglie per riscaldarsi ma il cileno si sa, è uno che difficilmente molla. Tanto che qualche istante dopo sfrutta un assist di Marchisio e dal limite trova quel gol che riapre la gara e che sembra rinvigorirlo, tanto da non fargli lasciare il campo.

    Nella ripresa è la Juve a far la partita, ma manca la profondità. Asamoah sulla sinistra spinge poco, Pirlo in mezzo fa fatica ad inventare. L’unico a proporsi è Lichtsteiner sulla destra, con Vidal che in mezzo al campo è un leone. Il Chelsea si vede solo di rimessa e ci prova con Ivanovic ma senza pretese. Dall’altra parte invece c’è un buon inserimento di Marchisio ma nulla più. Giovinco fa a sportellate, per quanto riesce, ma non è efficace. Anzi. Vucinic dal canto suo prova ad inventare, ma intorno a lui si crea un capannello di uomini ogni qualvolta prende palla. E ciò lo condiziona parecchio.

    Carrera a questo punto cambia inserendo Quagliarella al posto di Giovinco mentre Mata rileva Oscar. Gli ultimi due ingressi in campo saranno decisivi. Il giocatore di casa infatti spreca in contropiede la palla del 3-1 e lo juventino puntualmente punisce gli inglesi scattando sul filo del fuorigioco a siglando il 2-2 sotto le gambe di Cech. Stavolta sotto shock ci va il Chelsea che per poco non subisce la rimonta completa con il tiro a giro di Quagliarella che si stampa sulla traversa. Finisce con un 2-2 che al di là del punto permette alla Juventus di continuare a sognare: la personalità e il carattere sono da grande squadra e i margini di miglioramento sono tanti.

  • Juventus festa a Villar Perosa. Elkann punzecchia Zeman

    Juventus festa a Villar Perosa. Elkann punzecchia Zeman

    E’ finita con il risultato di 5 a 1 la classica amichevole di Villar Perosa tra la Juventus A e la Juventus B. Un appuntamento immancabile nell’estate bianconera, condito ancora una volta da dichiarazioni forti. Una volta era Gianni Agnelli a rilasciarle, adesso invece è toccato al nipote John Elkann che stavolta ha preso di mira Zdenek Zeman, allenatore della Roma che nei giorni scorsi aveva lanciato frecciatine ai bianconeri ed in particolare al loro allenatore Antonio Conte.

    Ha vinto più Carrera in una partita che lui in una carriera” ha affermato Elkann, riprendendo una frase già in voga da subito dopo la Supercoppa Italiana vinta contro il Napoli. E proprio all’indirizzo dei partenopei sono indirizzate le altre stoccate del dirigente piemontese, spiegando come sia mancato il cosiddetto spirito olimpico con l’assenza alla premiazione di Pechino. Andrea Agnelli invece si è soffermato sul mercato, non sbilanciandosi tuttavia su chi sarà il giocatore che completerà il reparto avanzato dei bianconeri.

    Ha parlato poi della maglia numero 10, dribblando però le domande dei cronisti con un “al momento giusto andrà sulle spalle di qualcuno”. Ha parlato anche Gigi Buffon, il quale ha donato una maglia a John Elkann, gettando acqua sul fuoco rispetto alle polemiche con Zdenek Zeman e indicando la stampa come mezzo di strumentalizzazione delle dichiarazioni. Ha poi confidato di sentirsi spesso, specie via sms, con Alessandro Del Piero.

    Agnelli, Conte ed Elkann © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda la partita invece Carrera ha schierato dal primo minuto un undici formato da Buffon tra i pali; Lucio, Bonucci e Rugani in difesa; Padoin, Pazienza, Pogba, Giaccherini e De Ceglie a centrocampo con Quagliarella e Matri in avanti. Inizio migliore per la squadra A che sfiora il gol con Matri, due volte, e Pogba, prima di trovare il vantaggio al 25’ con una punizione di Quagliarella.

    Nella ripresa Carrera rivoluziona la squadra dando spazio, nella formazione A, a tanti giovani oltre ai vari Storari, Vidal, Marchisio e Giovinco. Al 12’ il raddoppio con Pogba, ottima la sua prova, che lancia Matri il quale non sbaglia. Bonatini rimette in carreggiata la squadra B al 18’ ma appena un minuto dopo Giaccherini cala il tris con un bel tiro dal limite. Un tiro a giro sul secondo palo di Giovinco e un gol di Ruggiero nell’angolino basso firmano il 5 a 1 definitivo.

  • Intrighi Juve, Milan e Inter per Ranocchia, Pazzini, Quagliarella

    Intrighi Juve, Milan e Inter per Ranocchia, Pazzini, Quagliarella

    Intrighi sull’autostrada Torino-Milano, la medesima percorsa già negli ultimi 365 giorni da Pirlo e Lucio. Se dalla sponda rossonera dei Navigli nella scorsa stagione il playmaker migliore al mondo si incamminò verso Vinovo così come ha fatto, da quella nerazzurra, appena poche settimane fa il centrale brasiliano, da Torino potrebbe invece partire, direzione Appiano Gentile, il bomber Quagliarella.

    L’Inter cerca un vice Milito e la Juve una punta, in attesa del famigerato Top Player, per puntellare il reparto offensivo. L’idea è nata presto ma, al di là delle remore di entrambe le società nel rinforzare una diretta concorrente, potrebbe concretizzarsi. In realtà la Juventus, priva di Bonucci e alla ricerca di un difensore, oltre a Bocchetti, Peluso, Armero, Bruno Alves ed Astori, sta facendo più di un pensierino ad un vecchio allievo di Conte: Andrea Ranocchia. Nelle ultime ore è spuntato anche un nome nuovo per la retroguardia dei bianconeri piemontesi, quello di Danilo dell’Udinese (i friulani, dopo Isla ed Asamoah, sembrano essere diventati una succursale del team di Marotta e Paratici), ma l’azzurrino di Prandelli è indiscutibilmente in cima alla lista di preferenze (intanto i bianconeri stanno per prelevare dalla Samp il mediano Poli, che sarà girato in prestito altrove).

    Ranocchia e Pazzini © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il centrale è un pupillo di Antonio Conte e risolverebbe parecchie problemi alla Vecchia Signora. Sulla situazione di Andrea Ranocchia, che vede addensarsi nubi sempre più fitte sul suo futuro in nerazzurro. L’agente del giocatore non chiude a una sua possibile partenza, trincerandosi dietro un laconico: “Resta. Però il calcio è strano e tutto può succedere…”. Queste le parole dll’agente Tullio Tinti (lo stesso di Pippo Inzaghi, ora tecnico degli Allievi del Milan), rilasciate a SpazioMilan. Attenzione però ad una pista sotterranea alla quale si lavora in silenzio e potrebbe scatenare polemiche: proprio il Milan di Galliani e Berlusconi, orfano di Thiago Silva e Nesta oltre che di Gattuso, Seedorf, Inzaghi ed Ibrahimovic, starebbe facendo più di un pensiero al difensore ex Bari ed Arezzo. Boutade o pista percorribile? Lo scopriremo solo vivendo, avrebbe proferito in musica Lucio Battisti….

  • Quagliarella per Pazzini, Juventus e Inter lavorano allo scambio

    Quagliarella per Pazzini, Juventus e Inter lavorano allo scambio

    Uno scambio alla pari. E’ a quanto starebbero pensando Inter e Juventus alla ricerca di rinforzi per i loro attacchi. I nerazzurri avrebbero messo gli occhi su Fabio Quagliarella, i bianconeri su Giampaolo Pazzini. Quest’ultimo ha un anno in meno rispetto all’ex Udinese che però arriva da una stagione migliore. Il valore di cartellino tra le altre cose è simile, e i due calciatori sembra abbiano il gradimento dei due allenatori. Conte infatti potrebbe contare su un centravanti puro, cosa che rischia di mancare del tutto con un’eventuale cessione di Matri al Milan considerato che poi rimarrebbero in organico i vari Vucinic, Giovinco ed eventualmente Boakye.

    Dall’altro lato invece Stramaccioni avrebbe una spalla da affiancare a Milito in caso di eventuali per problemi per Palacio. Bisogna capire tuttavia quali siano le reali intenzioni dei calciatori: è chiaro che Quaglierella andrebbe all’Inter senza però trovare grande spazio chiuso come sarebbe da Milito e Palacio. Dall’altro lato qualche chance in più sembra avercela Pazzini, ma c’è da considerare che probabilmente la Juve potrebbe nel giro di qualche settimana arrivare a quel top player di cui tanto si parla. Insomma c’è il serio rischio che lo scambio Quagliarella Pazzini alla fine non dia a nessuno dei due lo spazio richiesto, anche se società e tecnici sono propensi a tale affare.

    Fabio Quagliarella © AFP/Getty Images

    Inoltre pare che Marotta abbia già chiamato Pazzini per informarlo di un suo arrivo in bianconero prima della chiusura del calciomercato, e anche nel caso in cui dovesse saltare questo scambio non è escluso che i bianconeri tornino alla carica per l’ex bomber della Sampdoria. Si attendono conferme nel giro di poche ore, anche perché se lo scambio Quagliarella Pazzini dovesse saltare le due società si troverebbero costrette a virare altrove le proprie attenzioni. Ma con il placet di società e allenatori tutto sembra più semplice.

  • Stevan Jovetic, la Juve sacrifica Matri-Quagliarella?

    Stevan Jovetic, la Juve sacrifica Matri-Quagliarella?

    Ora che la Juventus di Antonio Conte è tornata alla completa operatività, gli uomini di mercato, con in testa Beppe Marotta, hanno intenzione di accelerare i tempi per far giungere il famigerato top player alla corte del mister salentino e si preparano, pertanto, ad aprire la settimana lavorativa vagliando con attenzione le possibili strade da percorrere per giungere a Stevan Jovetic. In tal senso, dunque, sembra essere tornata d’attualità la pista che condurrebbe ad una cessione di Fabio Quagliarella, nonostante inizialmente non fosse messa in preventivo, allo Zenith San Pietroburgodi Spalletti, pronto a mettere sul piatto 12-15 milioni di euro cash, un utile introito che potrebbe costituire una buona base di partenza per l’assalto alla punta della Fiorentina.

    Stevan Jovetic | © Valerio Pennicino/Getty Images

    La dirigenza Viola, però, pare essere irremovibile circa la valutazione del suo gioiellino, inizialmente ritenuto “assolutamente incedibile”, anche perchè la cessione del montenegrino sarebbe comunque vista come un grande sacrificio tecnico: i Della Valle, dunque, per mezzo del direttore sportivo Daniele Pradè, sono stati categorici nel confermare che le offerte “vagliabili” dovranno partire dalla base di almeno 30 milioni di euro in contanti, senza contropartite tecniche, che verrebbero, poi, riutilizzati dai Viola per acquistare qualche rinforzo.

    Ecco perchè, dunque, i dirigenti bianconeri sembrano essere decisi a ricorrere alla strada delle cessioni per “far cassa” e presentare ai Viola quell’offerta che potrebbero ritenere congrua per lasciar partire Jo-Jo. In tal senso, i due indiziati alla partenza sono proprio due attaccanti: oltre al già citato Fabio Quagliarella, anche Alessandro Matri, che già da tempo è seguito con attenzione dal Milan.

    Tutto dipende, pertanto, dalle mosse dei petrolieri russi dello Zenith, che di fatto potrebbero regalare alla Juventus metà della cifra necessaria per poter “bussare alla porta” dei Della Valle, assecondandone la “domanda” aggiungendo solo dieci milioni di euro di “tasca propria”.

    I tifosi della Fiorentina, dal canto loro, si augurano che la trattativa non vada avanti, anche perchè sarebbe uno smacco troppo grande veder partire l’ultimo gioiello rimasto in maglia Viola (dopo gli addii di Montolivo e, in precedenza, di Gilardino e Frey, ndr) proprio alla volta di Torino, in casa degli storici rivali bianconeri.

  • La Juventus supera l’Aygreville 7-1, Lucio subito flop

    La Juventus supera l’Aygreville 7-1, Lucio subito flop

    Sono scesi tutti in campo i giocatori della Juventus per la partita contro l’Aygreville: Antonio Conte ha infatti deciso di dare spazio a tutti cambiando completamente la squadra dal primo al secondo tempo, testando così la condizione fisica di ognuno e provando molti schemi tattici e tecnici. Il risultato finale di 7-1 ha premiato il lavoro del tecnico e soprattutto sono state ottime le prove Quagliarella e Vucinic in attacco, del nuovo arrivato Asamoah e di Masi, giovane che non dovrebbe però rimanere a vestire la maglia bianconera per un passaggio in Serie B.

    La partita non è però iniziata nei migliori dei modi per la Juventus in quanto proprio il nuovo arrivato dall’Inter Lucio ha commesso uno strafalcione dopo soli 20” di gioco dove, nel cercare di stoppare un passaggio nel limite dell’area, ha perso la palla facendo partire il tiro di Turato che ha così portato in vantaggio l’Aygreville. La risposta dei bianconeri non si è comunque fatta attendere troppo: al 7′ è Quagliarella ad insaccare la rete da dentro l’area grazie ad un passaggio di Asamoah. Da qui in poi è solo uno show colorato di bianconero: dopo il primo goal arriva la rete su rigore di Vucinic al 21′ e solamente a distanza di 2′ è nuovamente Quagliarella a superare il portiere Gini.

    Juventus FC v Aygreville © Claudio Villa/Getty Images

    Nonostante il primo tempo sia finito con un 3-1, le occasioni per andare a segno ulteriormente non sono mancate alla Juventus: Vucinic ha infatti preso in pieno una traversa su un tiro da fuori area e poco dopo ha sfiorato la doppietta con un pallonetto deviato da Gini. Nella ripresa cambio di squadra ma non di livello: i bianconeri infatti vanno a segno su rigore al 57′ grazie al tiro di Matri guadagnato da Vidal, al 63′ con Boakye grazie all’assist di Matri, al 92′ con Vidal nuovamente su rigore e un minuto dopo con Padovan che chiude la partita con il 7-1 finale. Inutile nascondere l’ottima prova di Boakye nel secondo tempo ma quello che più preoccupa Antonio Conte è la prova sicuramente insufficiente del brasiliano Lucio il quale nemmeno nei restanti 45′ è riuscito a mettersi in luce.

    La papera di Lucio a 20” dall’inizio del match

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    Gli Highlights

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  • La Juve punta Jovetic, Quagliarella o Matri verso Firenze

    La Juve punta Jovetic, Quagliarella o Matri verso Firenze

    Jovetic Juventus: contatto. Il montenegrino è deciso a lasciare Firenze e la Juventus non vuole lasciarsi sfuggire quest’occasione. La società viola per la sua cessione vuole ricavare almeno 30 milioni di euro. Una cifra troppo alta per le casse juventine che punteranno ad inserire delle contropartite tecniche per abbassare la richiesta della Fiorentina.

    Il 22enne talento viola accetterebbe volentieri il trasferimento a Torino, dove avrebbe l’opportunità di vincere trofei e giocare la Champions League, ma bisognerà superare le resistenze della società dei Della Valle che stravedono per Jovetic e sono intenzionati a costruire la squadra intorno a lui. Negli studi televisivi di Sportitalia, il direttore sportivo Daniele Pradè, non ha confermato e neanche smentito l’interessamento della Juventus, dichiarando l’incedibilità del giocatore. Ma davanti alla richiesta di jojo di essere ceduto, la società gigliata si vedrà costretta a rivedere i piani e considerare la cessione del giocatore.

    Stevan Jovetic © Claudio Villa/Getty Images

    Nel contratto di Jovetic esisterebbe una clausola di rescissione fissata a 30 milioni di euro, valida solo in caso di cessione all’estero. Nessuna squadra estera ha provato a strappare il talento montenegrino alla Fiorentina, gli interessamenti di Arsenal e Chelsea sono andati scemando. In ogni caso, la Juventus non avrebbe mai potuto offrire 30 milioni cash. Per questo motivo si lavora sulle contropartite tecniche da inserire nell’affare. Matri, Padoin, Pazienza e Quagliarella sono i giocatori che piacciono al neo tecnico dei viola, Vincenzo Montella.

    I maggiori indiziati ad entrare nella trattativa sono l’attaccante ex Cagliari, Alessandro Matri e l’ex Udinese Michele Pazienza. Sono i giocatori che per caratteristiche tecniche si sposano meglio con il nuovo progetto tecnico viola e sotto il punto di vista economico entrambi rientrano nei limiti contrattuali fissati dai Della Valle. Oltre all’inserimento di Matri e Pazienza, la società di Corso Galileo Ferraris offrirebbe dai 13 ai 15 milioni di euro rateizzabili.

    L’acquisto di Jovetic comporterebbe la rinuncia all’olandese Van Persie, infatti, per il reparto avanzato bianconero verrà preso solo un top player e ora è arrivato il tempo delle scelte.