Tag: fabio quagliarella

  • Flop Giovinco, il cambiamento non può attendere

    Flop Giovinco, il cambiamento non può attendere

    Era uno dei giocatori più attesi, dopo il suo tanto agognato “ritorno a casa” e la volontà di dimostrare il suo valore con la maglia della Juventus, dopo lungo peregrinare in provincia. E’ stato, ed è tuttora, uno dei pupilli di mister Conte, che ha deciso di concedergli la massima fiducia, ritenendolo titolare in coppia con Mirko Vucinic, affidandogli quel ruolo di fantasia che per un ventennio è stato svolto dal capitano-totem Alessandro Del Piero. Finora, però, le grandi aspettative su Giovinco non hanno avuto conferme dal campo, considerando che la Formica di “Atomico” ha mostrato ben poco, realizzando tre gol in tredici partite disputate ma non incidendo sui risultati: il gol realizzato contro la Roma, infatti, è giunto quando i giochi erano praticamente fatti, così come la doppietta contro l’Udinese.

    Per il resto, qualche prestazione sufficiente e qualche assist, alternate a prove incolore o, in alcuni casi, addirittura irritanti per l’ostinatezza nel ricercare la giocata ad effetto in circostanze in cui la priorità doveva essere la semplicità.Un esempio? L’ultima gara contro l’Inter. Sebastian è stato neutralizzato dalla difesa nerazzurra, andando a sbattere contro un muro: il confronto fisico con i giganti nerazzurri lo ha disinnescato, così come capitato  anche in Champions League.

    I suoi 164 centimetri, però, non possono essere considerati un limite in campo – basti pensare che Lionel Messi ha solo qualche centimetro in più di Sebastian – perchè la criticità maggiore è legata non alla statura ma alle sue peculiarità di gioco che male si amalgamano con le caratteristiche della manovra bianconera: Sebastian Giovinco si esprime al meglio negli spazi larghi, quando non deve reggere l’urto dei più possenti avversari, quando è libero di far esplodere la sua velocità; non appare adeguato, invece, quando gli spazi sono stretti e, di conseguenza, quando la manovra si svolge nella metà campo avversaria. In tal caso, è sufficiente una regolare spallata per mandarlo a tappeto, impedendogli di apportare alla squadra quella dose di qualità che mister Conte ricerca. In tali circostanze, la Juventus si ritrova inevitabilmente a giocare con un uomo in meno, considerando la sua impalpabilità in zona offensiva ed il fatto che, per sue caratteristiche, difficilmente può svolgere compiti in fase di ripiegamento a supporto della squadra.

    Sebastian Giovinco fermato dalla difesa dell’Inter | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Non esistono, dunque, mezze misure: l’impiego di Giovinco può essere un’arma decisiva ed importante se le condizioni della gara si conformano alle sue caratteristiche di gioco, sfruttando il contropiede e gli ampi spazi (come nella gara contro la Roma di Zeman, ndr), mentre si rivela una scelta inopportuna nel caso in cui gli spazi sono stretti e la manovra è finalizzata a sfondare la retroguardia avversaria.

    E’ un problema tecnico, dunque, e non di personalità: Giovinco ha ormai compiuto 25 anni, un’età in cui i calciatori dovrebbero essere nel pieno della maturità. La Juventus ha voluto concedergli massima fiducia, anche a fronte dell’ingente esborso sostenuto per riscattarlo, ma il bilancio della prima parte della sua stagione non può essere positivo: qualche sprazzo di luce e qualche segnale della sua classe si è appena intravisto, ma non può essere sufficiente per giustificarne il posto da titolare, “a prescindere”.

    Il parco attaccanti della Juventus, a parte Vucinic, non mostra alternative “top” ma, in alcuni casi, gli stessi Matri e Quagliarella potrebbero essere ben più utili rispetto all’insostenibile leggerezza di Giovinco. L’intento di valorizzare le sue qualità non deve coincidere con l’offrirgli in ogni caso un posto nell’undici titolare perchè questo esperimento, protratto finora, non è riuscito: bisogna prenderne atto compiendo un passo indietro, cercando di studiare soluzioni alternative per modularne l’impiego per renderlo finalmente incisivo nelle circostanze in cui la sua velocità e le sue giocate possono essere determinanti come lo erano al Parma.

    E’ necessario cambiare ed è fondamentale farlo in breve tempo: la gara di mercoledì con il Nordsjaelland è già una prova senza appello.

  • Juventus da record, Pogba firma l’allungo

    Juventus da record, Pogba firma l’allungo

    Finale al cardiopalma per i tifosi della Juventus che sul finire del 3′ di recupero deve i tre punti all’uomo partita di questo turno infrasettimanale, Paul Pogba. Contro il Bologna i bianconeri si impongono per 2-1 dopo aver rischiato di vedersi ridurre a 2 i punti di vantaggio in vista del big match di sabato prossimo contro l’Inter che, a San Siro contro la Sampdoria, aveva già fatto scattare i tre campanellini all’indirizzo di Torino.

    Proprio in vista dell’importante sfida di sabato sera Conte ha optato per il turnover lasciando fuori Chiellini, Asamoah, Lichtsteiner, Giovinco e Vucinic oltre a dover rinunciare a Vidal per squalifica e Marchisio ancora alle prese con acciacchi. In difesa spazio a Caceres al fianco di Barzagli e Bonucci, centrocampo affidato a Isla, Pogba, Giaccherini e De Ceglie con Pirlo mentre l’attacco è tutto per la coppia Quagliarella-Bendtner. Il Bologna è costretto a rinunciare a Diamanti per squalifica, Pioli affida il reparto offensivo alla coppia Gilardino-Gabbiadini con Kone nel ruolo di rifinitore.

    Pogba in gol contro il Bologna | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    La partenza è tutta a favore della Juve che pressa gli avversari per tutto il primo tempo mai pericolosi. Pericolosa per i Felsinei è invece l’intraprendenza di Pogba che a centrocampo corre, recupera palloni, inventa per i compagni e spesso arriva alla conclusione. Prima sugli sviluppi di un calcio d’angolo infila in rete ma l’arbitro aveva già fischiato un fallo del giovane francese, poi ci prova dai 25 mt con un gran tiro che si stampa sul palo e sul finale del primo tempo è ancora lui a sfiorare il gol di testa sugli sviluppi di una punizione. Primo tempo tutto bianconero con le occasioni di Quagliarella, Giaccherini e Bendtner che dalla distanza impegnano un attento Agliardi.
    Il Bologna prova a reagire e a farsi vedere dalle parti di Buffon: lo fa al 20′ quando Gabbiadini riesce a mettere in rete la palla ma, anche qui, l’arbrito aveva fermato il gioco per fallo in attacco di Gilardino. Finisce 0-0 il primo tempo e, visti i risultati dagli altri campi, la sensazione è che nei successivi 45′ la Juventus voglia cambiar registro.

    Il secondo tempo riprende da dove l’avevamo lasciato, con la Juve in attacco che, questa volta riesce a concretizzare subito il vantaggio: Pogba mette in mezzo un delizioso pallone per Giaccherini che di testa rimette al centro servendo Quagliarella che infila di piatto alle spalle di Agliardi. 1-0 e bianconeri che calano un po’ il ritmo e consentono agli uomini di Pioli di rialzare la testa; i rossoblu provano a superare la metà campo pur non essendo mai pericolosi dalle parti di Buffon, almeno fin quando al 26′ un tentativo sciagurato di rinviare palla dalla sinistra del limite dell’area di De Ceglie si rivela un assist al bacio per Taider che ringrazia e mette dentro sul palo opposto di Buffon. Per De Ceglie neanche il tempo di rendersi conto del danno procurato che già Alessio lo toglie dal campo effettuando i tre cambi per risolvere la partita: fuori l’esterno, Quagliarella e Isla, dentro Giovinco, Vucinic e Asamoah. Sul tabellone dello Juventus Stadium il risultato di Inter-Sampdoria ricorda ai tifosi bianconeri che il big match di sabato prossimo si giocherà con l’Inter a -2 dalla vetta; la Juve non ci sta e ricomincia con l’arrembaggio dalle parti di Agliardi provandoci dapprima con Asamoah, Giaccherini e ancora Bendtner ma sul finire del 3′ di recupero Pogba sale in cattedra: sugli sviluppi di una punizione Giovinco raccoglie palla e rimette in mezzo per il centrocampista francese che di testa questa volta non sbaglia facendo esplodere lo Juventus Stadium. Finisce 2-1 per i bianconeri che finalmente infrangono il tabu Bologna che non vincevano dal 21 febbraio del 2010 oltre a registrare un altro record rappresentato dai 28 punti in classifica dopo 10 giornate da quando si assegnano 3 punti per vittoria ovvero dalla stagione 94/95. Inoltre, per la prima volta in questa stagione, la Juventus vince nelle partite infrasettimanali dopo il pareggio con la Fiorentina e quelli in Champions League.

    Le Pagelle di Juventus-Bologna

    Juventus

    De Ceglie 4: Conferma il suo pessimo stato di forma, nelle due ultime partite contro il Bologna e il Nordsjaelland, i suoi due errori da dilettanti rischiano di mandare in fumo i progetti stagionali in Campionato e Champions. I suoi compagni recriminano per non aver avuto in tutta la partita un assist perfetto come quello servito a Taider.

    Bendtner 6: Il giovane danese è costretto a fare i conti con il suo connazionale ed ex bianonero Sorensen, il duello fisico è divertente e spesso ad avere la meglio è il giovane difensore felsineo. Ma Bendtner lavora molto per la squadra, fa vedere qualche buon tocco da rifinitore e prova la conclusione per due volte.

    Quagliarella 6,5: Parte male nel primo tempo facendosi vedere solo una volta con una conclusione da fuori. Nel secondo tempo mette in rete la palla del momentaneo vantaggio e sfiora il raddoppio dopo l’1-1.

    Pogba 8: Nella notte di Halloween si traveste da Pirlo e a seconda delle esigenze anche da Marchisio e Vucinic. Classe ’93, stupisce la sua personalità’. E’ riuscito perfino ad oscurare le magie di Pirlo: sigla i suoi 3 punti dopo quelli contro il Napoli, per tutta la partita corre, inventa, finalizza. Colpisce un palo ad inizio match con un tiro al bacio che si stampa sul palo. Confeziona la palla per il momentaneo gol del vantaggio e chiude la partita con i tre punti che valgono oro in vista del big match contro l’Inter.

    Bologna

    Taider 6,5: Pogba lo affossa ma nell’unica occasione che la Juventus gli concede lui si fa trovare pronto confezionando un tiro alle spalle di Buffon che vale il momentaneo 1-1.

    Motta 5,5: Perde il duello con Giaccherini per tutta la durata della sua partita e al 9′ gli permette di colpire di testa indisturbato per fare da sponda al gol di Quagliarella.

    Gabbiadini 5,5: Il talento under 21 non impensierisce la retroguardia bianconera ma è difficile farlo quando i compagni non ti servono buone chance.

    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Caceres 6; Isla 5,5 (31′ st Vucinic 6), Giaccherini 6,5, Pirlo 6, Pogba 8, De Ceglie 4 (28′ st Asamoah 6); Quagliarella 6,5 (27′ st Giovinco 6), Bendtner 6. A disp.: Storari, Rubinho, Lucio, Chiellini, Lichtsteiner, Marrone, Padoin, Pepe, Matri. All.: Alessio
    Bologna (3-4-1-2): Agliardi 5,5, Sorensen 5,5, Antonsson 5, Cherubin 6; Motta 5,5 (21′ st Pulzetti 6), Kone 6,5, Pazienza 5,5 (21′ st Krhin 6), Morleo 6; Taider 6,5; Gabbiadini 5,5 (44′ st Paponi sv), Gilardino 6. A disp.: Stojanovic, Lombardi, Radakovic, Guarente, Carvalho, Garics, Abero, Riverola, Pasquato. All.: Pioli

    Juventus-Bologna 2-1 – highlights
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  • Juve con il turnover contro il Bologna, spazio a Bendtner

    Juve con il turnover contro il Bologna, spazio a Bendtner

    La Juventus prova a lasciarsi alle spalle le polemiche di Catania che avevano dato luogo a dibattiti tra gli addetti ai lavori e non con la sfida di stasera allo “Stadium” contro il Bologna di Stefano Pioli, reduce da tre ko pesanti con Fiorentina, Cagliari e Inter e per questo risucchiato nel vortice della zona retrocessione.

    I bianconeri vogliono aumentare la striscia di risultati utili consecutivi che attualmente è di 48 partite senza sconfitte. In vista dei big match che l’attendono nei prossimi giorni (Inter in campionato e Nordsjaelland in champions League) Antonio Conte opta per un turnover massiccio facendo riposare Chiellini, Asamoah, Vucinic e Giovinco, oltre a dover fare a meno dello squalificato Vidal e dell’infortunato Marchisio, consapevole allo stesso tempo della pericolosità del Bologna in virtù degli ultimi due precedenti che hanno visto i felsinei mettere in difficoltà i campioni d’Italia strappando il pareggio sia nella gara di andata che in quella di ritorno.

    Nicklas Bendtner
    Nicklas Bendtner titolare in Juventus-Bologna | © Maurizio Lagana / Getty Images

    Davanti al solito Buffon, ci saranno i confermatissimi Bonucci e Barzagli affiancati da Caceres traslocato da esterno a ruolo di terzo centrale di difesa. La regia è affidata a Pirlo supportato dalla dinamicità di Pogba e Giacherini. Sulle corsie laterali spingeranno Isla e De Ceglie. Reparto offensivo affidato a Bendtner e Quagliarellain vantaggio su Vucinic, Matri e Giovinco.

    Nel Bologna Pioli modifica il suo assetto tattico giocando con un modulo speculare alla Juventus. A copertura di Agliardi i tre di difesa saranno l’ex Sorensen, Antonsson e Cherubin. In mediana spazio a un altro ex, Pazienza, affiancato da Kone e sugli esterni il terzo ex Motta a destra e Morleo sul fronte opposto. Dietro l’unica punta Gilardino agiranno Taider e il talento dell’under 21, proprio in comproprietà con la Juve, Gabbiadini.

    Probabili Formazioni Juventus-Bologna
    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Barzagli, Bonucci; Isla, Giaccherini, Pirlo, Pogba, De Ceglie; Quagliarella, Bendtner
    A disp.: Storari, Rubinho, Lucio, Chiellini, Lichtsteiner, Asamoah, Marrone, Padoin, Pepe, Matri, Vucinic, Giovinco. All.: Alessio
    Squalificati: Vidal
    Indisponibili: Marchisio

    Bologna (3-4-1-2): Agliardi, Sorensen, Antonsson, Cherubin; Motta, Kone, Pazienza, Morleo; Taider; Gabbiadini, Gilardino
    A disp.: Stojanovic, Lombardi, Radakovic, Guarente, Carvalho, Garics, Abero, Pulzetti, Krhin, Riverola, Pasquato, Paponi. All.: Pioli
    Squalificati: Portanova, Diamanti
    Indisponibili: Perez, Curci, Natali, Acquafresca, Gimenez

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 10 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 10 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, decima giornata di serie A molto incerta ma al tempo stesso affascinante dato che il turno infrasettimanale è sempre foriero di gioie e dolori per tutti i fantallenatori nonché di un turnover obbligatorio che potrebbe sconvolgere tutte le vostre formazioni titolari.

    Consigli Fantacalcio giornata 10 guida alla formazione
    Turno infrasettimanale che viene dopo una nona giornata ricca di polemiche ed errori arbitrali che hanno condizionato tante partite nonché tolti numerosi bonus e malus a tutti voi.

    Palermo-Milan martedì ore 20:45
    Possibile partita ricca di gol, Miccoli è da schierare perché quasi sempre a segno contro i rossoneri. Pato potrebbe partire dalla panchina con Pazzini dal primo minuto. Emanuelson e Giorgi possibili bonus da centrocampo.

    Cagliari-Siena mercoledì ore 20:45
    Dovrebbe finalmente scoccare l’ora per Mauricio Pinilla ed Andrea Cossu in un Cagliari rigenerato dopo l’esonero di Ficcadenti, occhio anche ad Avelar. Nel Siena si punta sempre su Calaiò con Reginaldo possibile sorpresa.

    Chievo-Pescara  ore 20:45
    Si prevede una partita bloccata, inseriamo i rispettivi reparti difensivi con in primis Sorrentino e Perin. Tuttavia Thereau e Weiss potrebbero regalare bonus inattesi ed ovviamente molto graditi per chi ha i due giocatori in rosa.

    Inter-Sampdoria domenica ore 20:45
    Possibile turnover per i nerazzurri in vista della super sfida di sabato contro la Juventus, tornano Cassano e Guarin che devono essere schierati come anche Silvestre. In casa blucerchiata si sente aria di crisi e quindi puntiamo solamente su Gastaldello e Maxi Lopez.

    Atalanta-Napoli ore 20:45
    Dopo il pareggio ottenuto a Pescara deve arrivare la vittoria per i bergamaschi, non ci saranno Peluso e Cigarini ma francamente consigliamo di schierare solamente i giocatori del Napoli con Lorenzo Insigne su tutti qualora non dovesse farcela Edinson cCavani.

    Juventus-Bologna ore 20:45
    Dopo la bufera del Massimino i bianconeri tornano nel bunker dello Juventus Stadium decisi a continuare l’imbattibilità. Fuori Vidal diamo fiducia alla classe di Paul Pogba, possibile turno di riposo per Vucinic ed allora puntiamo su Quagliarella e Matri. Nel Bologna manca Diamanti ed allora schieriamo solamente Alberto Gilardino.

    Lorenzo Insigne
    Lorenzo Insigne ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Udinese-Catania ore 20:45
    Bianconeri friulani che vengono dalla conquista dello scalpo capitolino sponda giallorossa, Totò Di Natale è carico come Maicosuel. I catanesi dovranno evitare un nuovo errore arbitrale, potrebbe riposare Gomez e quindi spazio a Castro.

    Lazio-Torino ore 20:45
    Biancocelesti con molte assenze, Dias potrebbe riposare e quindi schieriamo Ciani che potrebbe insaccare su palla inattiva. Klose è stanco e quindi un pensierino a Sergio Floccari va sicuramente fatto. Fra i granata torna Bianchi e diamo una possibilità anche a Cerci e Stevanovic.

    Parma-Roma ore 20:45
    Come al solito partita che promette tanti gol da una parte e dall’altra, quindi spazio a tutti i giocatori offensivi presenti nelle vostre rose di ambedue le squadre ed evitiamo, se possibile, i due portieri ed i rispettivi reparti difensivi. Florenzi e Biabiany possibili goleador

    Genoa-Fiorentina giovedì ore 20:45
    padroni di casa che devono fare ancora a meno di Borriello, si punta ovviamente su Ciro Immobile e su Bosko Jankovic ma evitiamo di inserire difensori rossoblù con l’unica eccezione rappresentata da Antonelli. Fra i viola da schierare assolutamente Luca Toni e Facundo Roncaglia al rientro dopo la squalifica.

  • Quagliarella “Stimo Zeman”. Scambio sull’asse Roma-Torino?

    Quagliarella “Stimo Zeman”. Scambio sull’asse Roma-Torino?

    Apprezzamenti, proposte o prologhi del mercato di gennaio? Il dubbio verrebbe anche a chi il giornalista non lo fa di professione: come non chiedersi se le parole di Fabio Quagliarella non siano più di uno spassionato elogio del tecnico boemo, tra l’altro nemico giurato della causa bianconera, risultando quindi tra le righe una scomoda voce fuori dal coro?

    Parole chiare quelle dell’attaccante bianconero (guarda caso venute fuori in concomitanza con l’esclusione dai convocati per la trasferta in Danimarca). “Io non ho nulla contro Zeman, anzi, se devo essere sincero, lo stimo. Fa un gioco offensivo ideale per gli attaccanti. Un giorno mi piacerebbe essere allenato da lui. Nella vita mai dire mai”. “I tifosi sono liberi di esprimere le loro preferenze – aggiunge Quagliarella -, ma io ho le mie”.

    Parole che tradiscono un probabile malumore per un giocatore che, rimessosi dagli acciacchi fisici, ha ripreso a segnare quando chiamato in causa e che presumibilmente soffre troppo il turn-over ossessivo cui Conte sottopone gli attaccanti della sua rosa. Un po’ come dire che in un tridente zemaniano uno dei due esterni potrebbe essere lui, e in effetti ci sarebbe tutta la compatibilità tecnico-tattica affinchè un progetto così attecchisse.

    C’è poi chi, vede questa via praticabile nell’ottica di qualche scambio sull’asse RomaTorino durante il mercato di riparazione di gennaio, soprattutto considerando che tra gli ”scontenti” in casa Roma compare a intermittenza il nome di Osvaldo, spesso pungolato dal tecnico boemo, e in qualche occasione accostato già alla Vecchia Signora, che pare non disdegnerebbe acquisire la punta argentina.

    Ma tornando con i piedi per terra, è stato lo stesso Quagliarella a rientrare nei ranghi, parlando del suo attuale mister e lamentandone l’assenza per squalifica: la figura di Conte a detta sua è molto importante per la squadra tanto da bordocampo quanto negli spogliatoi durante l’intervallo.

    Se sia stato da parte del calciatore solo un pensiero recitato a voce alta, un semplice sfogo o il preludio a un addio, ad oggi è difficile a dirsi: le vie del calciomercato sono infinite, come ben si sa, e quindi non ci resta che attendere la futura sessione di compra-vendite di gennaio. E’ proprio il caso di dire che chi vivrà vedrà!

  • E’ piccola Juve in Europa. In attacco le lacune maggiori dei bianconeri

    E’ piccola Juve in Europa. In attacco le lacune maggiori dei bianconeri

    Il pareggio in casa del modesto Nordsjaelland ha fatto tornare alla ribalta i vecchi, e forse pochi in proporzione ad altre squadre, difetti di una Juventus che in campionato va come un treno ma che in Champions stenta, e pure parecchio. Per primeggiare anche in Europa c’è la necessità di qualche aggiustamento nell’organico a disposizione di Antonio Conte. Quello più evidente riguarda l’attacco: anche in Danimarca si è creato tantissimo ma si è concretizzato solo il gol di Vucinic. Quasi trenta tiri verso la porta avversaria ed un solo gol. C’è evidentemente qualcosa che non va.

    E non sono solo le parate di Hansen, ma più in generale la mancanza di freddezza sotto porta. Ieri sera è stato decisivo Vucinic, visibilmente debilitato da uno stato influenzale che dura ormai da diversi giorni ma abile a trasformare in gol l’unico pallone utile che gli sia capitato tra i piedi. C’è da dire però che il montenegrino nelle due precedenti gare europee non aveva brillato. Per il resto la situazioni non è delle migliori. Matri ha ancora una volta dimostrato tutti i propri limiti lontano dall’Italia: qualche colpo di testa su calcio piazzato e nulla più. Sembra aver perso quello smalto e quell’istinto del gol che aveva sino all’inizio della passata stagione. Giovinco, nonostante si dimeni tantissimo su tutto il fronte offensivo, sembra si sia dimenticato come si fa gol: le occasioni lui le ha, ma non riesce mai a concretizzarle, innervosendosi di conseguenza.

    Poi c’è Bendtner, arrivato in assenza del top player ma che di quest’ultimo ha veramente poco. E’ vero, ha giocato poco e forse per i tifosi juventini c’è stato più modo di vederlo con la sua nazionale contro l’Italia che in bianconero, ma per parola di Angelo Alessio ancora deve inserirsi nei meccanismi della squadra. Inoltre ha avuto una ghiotta chance contro il Nordsjaelland con la sua specialità preferita, il colpo di testa. Ma gli esiti sono stati davvero disastrosi. Finiamo poi con Quagliarella: il gol con il Chelsea e la successiva doppietta in campionato lo avevano fatto tornare nel giro dei titolari, ma dopo due gare brillanti è tornato nell’anonimato, anche se ieri sera è finito fuori, presumibilmente, per motivi derivanti da un’intervista.

    Insomma nel reparto offensivo juventino sembra mancare quel centravanti in grado di garantire gol con una certa costanza e sbloccare gare che poi sfociano inesorabilmente in passi falsi come quello di ieri sera. A gennaio in questo senso si dovrà assolutamente intervenire sul mercato, anche se in ottica Champions potrebbe essere molto tardi: il girone eliminatorio infatti terminerà a dicembre. Sino ad allora ci sarà da soffrire per i tifosi della Juventus che potranno sperare sui gol degli altri reparti, come accaduto con Vidal a Londra e Bonucci in casa contro lo Shakhtar. Ma se l’attacco ha le sue responsabilità e la società dovrebbe muoversi in tal senso, per una grande Juve anche in Europa sembrano necessari anche altri correttivi.

    Alessandro Matri
    Alessandro Matri © Jonathan/Getty Images

    A partire dalla difesa: in campionato i bianconeri hanno il miglior reparto arretrato, non avendo subito reti in quattro degli otto incontri sin qui giocati. E vi è da dire che i quattro match in cui Buffon è stato superato (Udinese, Genoa, Roma e Siena) sono stati comunque vinti dai piemontesi, rendendo inutili le reti avversarie. In Europa invece il discorso è diverso: in tre gare la Juventus ha sempre subito reti, quattro per la precisione. Il Nordsjaelland, prima di affrontare la squadra di Conte, non aveva mai fatto gol. Dati che dovrebbero indurre la dirigenza bianconera ad investire qualcosa per rinforzare un reparto che se in Italia sembra non avere eguali, in Europa ancora non sembra essere sufficiente. L’innesto di Lucio infatti non sembra aver dato gli esiti sperati, per questo in futuro bisognerebbe affiancare un difensore di spessore continentale a quelli già presenti.

    Altre lacune arrivano poi dagli esterni. Lichtsteiner è l’unico che ha un rendimento costante. Lo stesso Asamoah, che sta facendo grandi cose in Italia, nei primi due match europei non ha regalato spunti particolari, anche se vi è da dire che quello non è il suo ruolo originario. Entrambi ieri sera erano fuori per infortunio, e la cosa si è notata. Per il resto infatti c’è davvero molto poco. De Ceglie ha fatto intravedere qualcosa di buono ma non sembra in grado di poter fare la differenza o comunque giocare sempre su grandi livelli in Europa. Isla sembra lontano anni luce dallo sgusciante laterale di Udinese mentre la questione riguardante Pepe assume sempre più i connotati di un mistero: infortunato da quest’estate sembra sempre in procinto di rientrare ma non lo fa mai.

    Poteva essere un’arma in più, ma sinora è uno dei grandi misteri di questa Juve. Caceres, che esterno non è, ogni qualvolta viene chiamato in causa fa il suo e forse anche più come visto contro il Napoli. Ieri doveva partire titolare ma misteriosamente gli è stato preferito Isla. A conti fatti servono almeno tre innesti, ma quello riguardante l’attacco sembra essere più urgente: per una grande Juve in Europa servono grandi giocatori a livello continentale.

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 8 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 8 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, dopo la sosta per le partite della Nazionale valide per le qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014 torna il campionato. La sosta di solito modifica gli equilibri, gli stati di forma e spesso è una ghiotta occasione per chi ha stentato prima della sosta. Ecco le dritte con I Consigli Fantacalcio per l’ottava giornata di Serie A con la speranza di indovinare tutti i consigli che la nostra redazione ha preparato per voi.

    Consigli Fantacalcio 8 giornata guida alla formazione
    Giornata come al solito difficile quella che viene dopo gli impegni delle nazionali per i tanti fantallenatori che devono fare i conti con gli infortuni e la stanchezza dei giocatori impegnati nelle qualificazioni al Mondiale carioca del 2014.

    Juventus-Napoli sabato ore 18
    Il big match dell’ottava giornata si gioca allo Juventus Stadium, ci sono tanti dubbi nella formazione bianconera ma ci sentiamo di puntare sulla coppia Matri – Quagliarella. Consigliamo di inserire tutti i giocatori del Napoli dalla metà campo in su ed evitiamo le difese perché si prevede una partita ricca di gol a dispetto delle due difese migliori della Serie A.

    Lazio-Milan sabato ore 20:45
    Infortunatosi Robinho che doveva essere la sorpresa positiva per il Milan, ecco che potrebbe essere invece la volta di Pato che dovrebbe fare qualche minuto per la gioia di tanti mister, da schierare. Klose potrebbe essere affaticato e quindi chi ha Sergio Floccari deve assolutamente schierarlo nella propria formazione.

    Cagliari-Bologna domenica ore 12:30
    E’ l’ora di Mauricio Pinilla, l’attaccante cileno deve sbloccarsi dopo un inizio problematico di Campionato, puntiamo anche su Avelar, terzino di spinta che potrebbe regalare qualche prezioso assist insieme al rientro di Cossu. Nel Bologna occhio come al solito a Diamanti e Gilardino con la possibile sorpresa Morleo.

    Inter-Catania domenica ore 15:00
    Per la prima volta Stramaccioni avrà a disposizione tutti gli attaccanti e quindi ecco il momento di Rodrigo Palacio con Pereira e Cambiasso alla ricerca di gol e assist. Nel Catania consigliamo di inserire solamente Marchese, Gomez, Lodi e Bergessio.

    Alexandre Pato
    Alexandre Pato ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Chievo-Fiorentina ore 15:00
    El Hamdaoui è la mossa di Vincenzo Montella per dare linfa ad un attacco viola troppo Jovetic dipendente, sempre da inserire Pasqual mentre fra i padroni di casa ci sentiamo di scommettere su Cesar in difesa e sull’immortale Sergio Pellissier.

    Atalanta-Siena ore 15:00
    Fra i padroni di casa, che in settimana hanno festeggiato i 105 anni di storia, è l’ora per Federico Peluso di conquistare qualche bonus mentre in attacco oltre a Denis puntiamo anche su De Luca. Nel Siena Emanuele Calaiò è caldo ed occhio anche ad Angelo e Rosina.

    Udinese-Pescara ore 15:00
    I bianconeri potranno finalmente contare su un Totò Di Natale fresco e riposato, Basta è in dubbio ma qualora dovesse giocare è assolutamente da inserire oltre a Lazzari. Nel Pescara occhio al duo Weiss – Quintero.

    Palermo-Torino ore 15:00
    I rosanero devono fare a meno di Hernandez per i prossimi quattro mesi, ecco quindi l’occasione per Igor Budan di farsi apprezzare agli occhi di Gasperini. Da inserire Giorgi e Ilicic mentre nei granata Rolando Bianchi e Stevanovic sono gli intoccabili.

    Parma-Sampdoria ore 15:00
    Fra i ducali Amauri è alla ricerca del primo gol in questa serie A e quindi l’occasione contro la Samp può essere quella giusta, inseriamo anche Biabiany mentre fra i blucerchiati occhio a Maxi Lopez, Obiang e Vincenzo Maresca.

    Genoa-Roma ore 20:45
    Totti e De Rossi sono in forte dubbio con Mattia Destro che deve trovare il primo gol in giallorosso, inseriamo Florenzi e Lamela. Nel Genoa sono da schierare Antonelli, Jankovic e Vargas oltre ad Immobile e all’ex Marco Borriello.

  • I bookmakers scommettono su Osvaldo alla Juve

    I bookmakers scommettono su Osvaldo alla Juve

    Sperate e credete in un passaggio di Osvaldo dalla Roma alla Juventus e in più siete degli accaniti scommettitori? Bene, se puntate 10 euro, potreste vincerne 30! Tranquilli, non è un articolo sui pronostici, ma parliamo della possibilità dell’attaccante italo-argentino di trasferirsi a Torino. I bookmakers inglesi, che non perdono occasione per esaltarsi quando si tratta di scommesse, hanno quotato a 3.00 questo possibile colpo di mercato invernale. Per Inter e Milan invece si sale a 4.00 e 9.00. Naturalmente sono solo possibilità, visto che di concreto non c’è nulla e non è stata avviata nessuna operazione di mercato in vista della riapertura del mercato a gennaio. Gli inglesi hanno sommato la rottura Osvaldo – Zeman e la ricerca di una nuova punta da parte della Juventus.

    Che il giocatore sia seguito con interesse dalle parti di corso Galileo Ferraris non c’è dubbio, ma nessun discorso è stato portato avanti con la dirigenza giallorossa, che in questo periodo deve proteggere la pressione maniacale contro il proprio allenatore. Proprio Zeman potrebbe essere la causa principale della cessione di Osvaldo alla Juventus. L’esclusione dall’ultima partita, aggiunta alle dichiarazioni di scarso impegno in allenamento e poca voglia di sudare per la maglia, hanno portato ad una piccola rottura tra i due. Sabatini prima di pensare ad una suo trasferimento, cercherà di portare la pace tra l’attaccante e il mister, considerando l’ex punta della Fiorentina un elemento importantissimo per i giallorossi. E intanto impazzano già le possibili operazioni di mercato tra le due società, tra scambi Quagliarella o Matri per Osvaldo e valutazioni da 20 milioni per l’attaccante romanista.

    Pablo Osvaldo
    Osvaldo, i bookmaker inglesi lo “vedono” alla Juve © Claudio Villa/Getty Images

    In ogni caso, la dirigenza capitolina attenderà gennaio per decidere cosa fare con il giocatore, anche perché, visto il rendimento non esaltante della Roma in questo inizio di stagione, non dev’essere escluso l’esonero del boemo, favorendo così la permanenza di Osvaldo in giallorosso. Il calcio ci ha abituato a situazioni clamorose, quindi ci sembra giusto non escludere nulla. Siamo solo al 12 ottobre, può succedere di tutto da oggi a inizio gennaio e i bookmakers si divertono un po, soprattutto quelli inglesi. Fosse per loro, quoterebbero anche le ore di sonno della principessa Kate!

  • Fiorentina – Juventus massima allerta. Torna Pirlo, Jovetic vs Quagliarella

    Fiorentina – Juventus massima allerta. Torna Pirlo, Jovetic vs Quagliarella

    Cresce l’attesa per Fiorentina – Juventus di questa sera, anticipo della 5 giornata del campionato di Serie A. Al Franchi ci sarà il tutto esaurito per un match infuocato che dalle parti di Firenze viene sentito come un derby per la forte rivalità che intercorre tra la tifoseria viola e quella bianconera e tra i vertici societari delle due squadre accentuata dallo sgarbo da parte della dirigenza bianconera di soffiare Dimitar Berbatov ai toscani nelle ultimissime ore di calciomercato proprio quando questi stava recandosi a Firenze per firmare il contratto (poi l’attaccante ex Manchester United ha rifiutato anche la destinazione Juve preferendo rimanere in Inghilterra firmando con il Fulham).

    Per tali motivi nel capoluogo toscano si è raggiunto il massimo livello di allerta tanto da indurre le istituzioni ad inviare un vero e proprio esercito tra le forze dell’ordine, circa 500 uomini, per evitare scontri tra le due tifoserie (attesi oltre 2 mila tifosi provenienti da Torino) sia in prossimità che all’interno dello stadio e mantenere così l’ordine pubblico. Inoltre la presenza di Antonio Conte in tribuna non è ancora certa: il tecnico bianconero, squalificato 10 mesi per omessa denuncia nell’ambito della vicenda del calcioscommesse, non è amato da queste parti e, considerata l’assenza nell’impianto di box chiusi, dovrebbe sedere o in tribuna tra il pubblico fiorentino oppure negli spazi riservati alle televisioni (questa l’ipotesi più plausibile per evitare problemi con i sostenitori di casa).

    Fiorentina – Juventus © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Per quanto riguarda le questioni di campo, la Juve in questo primo scorcio di stagione non ha sbagliato un colpo vincendo tutte le quattro sfide precedenti lanciandosi capolista solitaria in classifica approfittando dei passi falsi nell’ultima giornata di Napoli e Lazio. Reduce dal pari di Parma subito in extremis, la Fiorentina, come del resto tutte le squadre che la Juventus incontra sul proprio cammino, vuole essere la prima ad infliggere la prima sconfitta in campionato interrompendo la lunga imbattibilità della squadra di Conte arrivata a 43 gare. Per farlo il tecnico Montella si affida all’estro di Jovetic, vicinissimo alla Juventus nell’ultima sessione di mercato ma rimasto a Firenze convinto dal progetto viola, che sarà affiancato da un altro giocatore dalle indubbie qualità tecniche, Ljajic. A centrocampo troverà spazio Migliaccio con Mati Fernandez che inizialmente dovrebbe partire dalla panchina con Pizarro e Borja Valero in mediana e Cuadrado e Pasqual sulle corsie laterali; confermati i 3 di difesa con Tomovic, Rodriguez e Roncaglia a protezione della porta difesa da Viviano.

    Modulo speculare per i bianconeri che si schiereranno secondo un 3-5 2: davanti a capitan Buffon, linea difensiva formata dal fiorentino Barzagli, Bonucci e Chiellini. A centrocampo rientrano dal primo minuto Vidal e Pirlo con il regista rimasto fuori tutti i 90′ contro il Chievo, a stazionare sulla corsia di sinistra ci sarà Asamoah, che dovrà fare molta attenzione alle discese di Cuadrado, e su quella opposta Lichtsteiner mentre l’unico nodo da sciogliere è l’impiego di Marchisio dal primo minuto, al suo posto dovrebbe esserci Giaccherini, ma pronto a subentrare a partita in corso nel caso ce ne fosse bisogno. In attacco certo di un posto da titolare è Fabio Quagliarella, impossibile spedire in panchina in questo momento di grazia l’eroe dello Stamford Bridge e autore di 3 gol nelle ultime due uscite, mentre Vucinic e Giovinco si contenderanno l’ultima maglia da titolare con quest’ultimo favorito sul montenegrino.

    PROBABILI FORMAZIONI FIORENTINA – JUVENTUS

    FIORENTINA (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Migliaccio, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Ljajic, Jovetic
    Panchina: Neto, Lupatelli, Hegazy, Camporese, Savic, Cassani, Mati Fernandez, Romulo, Llama, Olivera, Seferovic, Toni.
    Allenatore: Montella.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Giaccherini, Asamoah; Giovinco, Quagliarella
    Panchina: Storari, Rubinho, Lucio, Caceres, Marrone, De Ceglie, Isla, Pogba, Marchisio, Bendtner, Matri, Vucinic.
    Allenatore: Conte (Carrera in panchina).

  • Quagliarella e la Juve sono inarrestabili, affondato anche il Chievo

    Quagliarella e la Juve sono inarrestabili, affondato anche il Chievo

    Ancora Fabio Quagliarella. Dopo il preziosissimo gol di Stamford Bridge l’attaccante napoletano si ripete contro il Chievo Verona e permette alla Juventus, nonostante il turnover e un grande Sorrentino, di conquistare la quarta vittoria su quattro gare in campionato e di raggiungere una striscia di 43 risultati utili consecutivi in campionato. Un momento d’oro dunque per l’estroso attaccante che in estate sembrava più volte al passo d’addio e che invece, con il resto del reparto in vistoso affanno in termini realizzativi, si sta dimostrando decisivo.

    Un successo indubbiamente meritato per la formazione di Carrera, rimasta con i piedi per terra dopo la bella partita di Londra, contro un Chievo troppo brutto e rinunciatario, lontano parente di quella squadra che da tre anni era imbattuto contro i bianconeri. Non c’è stata storia con i piemontesi che sin da inizio gara si sino riversati nella metà campo avversaria ma per un’ora un grande Sorrentino ha bloccato ogni tentativo di realizzazione. Dopo i due gol pura accademia e spazio anche all’ultimo arrivato Bendtner che ha avuto cosi modo di saggiare la Serie A.

    Ma non è stato il solo ad aver debuttato, in maglia bianconera, in campionato. Lo ha fatto anche Lucio, autore di una bella prova in difesa. Spesso il difensore brasiliano si è avventurato palla al piede nella metà campo avversaria dimostrando grande personalità. Gara in crescita invece per Pogba, limitatosi alle cose semplici ma molto ordinato. Male invece Isla, in ritardo non solo di condizione ma anche di integrazione nei meccanismi della squadra. Poca roba invece il Chievo che Sorrentino a parte non ha entusiasmato. Specie davanti dove Pellissier non si è mai visto.

    Ma andiamo alla gara. Nessuna sorpresa nella Juventus che presenta quel parziale turnover della vigilia. Fuori dunque Barzagli, Lichtsteiner, Pirlo e Giovinco. Dall’altro lato Di Carlo lascia fuori Di Michele per dare spazio a Thereau. L’avvio della Juventus è tambureggiante, tanto da costringere il Chievo a stringere le maglie della difesa. Le stesse prova ad aprirle Quagliarella con un bel diagonale, ma in quel preciso momento comincia lo show di Sorrentino che di li a poco si ripeterà in sequenza su Giaccherini e un Asamoah tornato quello che tutti conoscevano dopo l’opaca prova di Stamford Bridge. Buffon invece si gusta la partita da spettatore non pagante.

    L’esultanza della Juventus © Marco Luzzani/Getty Images

    Bianconeri che comunque sembrano in parte soffrire dell’assenza di Pirlo: capita spesso infatti di vedere i difensori uscire palla al piede o lanciare lungo visto che Pogba, almeno nella prima frazione, sembra non andare oltre al compitino assegnatoli e Isla sulla destra è pressoché impalpabile. Nella ripresa dopo pochi minuti i bianconeri sostituiscono Vidal con uno spento Isla e il neo entrato occupa l’insolita posizione di esterno destro. Si alza ancora il baricentro e si cinge maggiormente d’assedio un Chievo che si difende con le unghie e con i denti. E quando la difesa ospite si dimentica di Chiellini su un calcio d’angolo, ci pensa Sorrentino a chiudere la saracinesca con un intervento sontuoso.

    Ma sul susseguente corner la mezza rovesciata di Quagliarella non lascia scampo nemmeno allo spider clivense che deve raccogliere la palla in fondo al sacco. E’ il game over per il Chievo che perde cosi la chance di portarsi a casa lo 0-0 ed in più non sembra in grado di poter creare delle situazioni ideali per tentare di concludere a rete una volta. Figuriamoci due visto che di li a poco è ancora Quagliarella show: stavolta il numero 27 salta Dainelli e insacca in rete facendo calare il sipario sul match. Trovano spazio per uno spezzone di gara Lichtsteiner e Bendtner ma solo per far rifiatare i compagni. La Juventus è un rullo compressore. La Fiorentina è avvisata.

    LE PAGELLE DI JUVENTUS-CHIEVO VERONA
    LUCIO 6,5: Era all’esordio in campionato con la Juve e nonostante lo scetticismo dei tifosi ha disputato una grande prova, non tanto in fase difensiva visto che il Chievo da quelle parti non si è visto, ma per la volontà messa in fase di spinta.
    GIACCHERINI 6,5: Dove lo metti lui gioca, e lo fa bene. Stavolta Carrera lo mette in mezzo e non solo si danna l’anima per recuperare palloni ma più volte tenta la conclusione. E in una di queste solo super Sorrentino gli nega la gioia del gol.
    ASAMOAH 7: Era chiamato a riscattarsi dopo la brutta gara con il Chelsea. Sarà che stavolta non ha Ivanovic davanti ma punta l’uomo e lo salta che è una bellezza. E’ lui a servire l’assist per il 2-0.
    QUAGLIARELLA 8: E’ decisamente il suo momento. Altri due gol e soprattutto una grinta e una volontà che lo hanno fatto ritornare alla ribalta dopo un periodo di difficoltà. E pensare che in estate doveva essere merce di scambio. Che sia lui il top player offensivo della Juventus?
    SORRENTINO 7,5: Per un’ora o poco più è insuperabile. Le prende veramente tutte, ma la più bella parata è quella su Chiellini da distanza ravvicinatissima. Il suo muro però crolla quando Quagliarella lo infila per la prima volta: ma anche lì è andato vicinissimo al miracolo.
    VACEK 6,5: Tra i pochi a salvarsi nel Chievo. Dimostra grande personalità e lotta veramente tanto in mezzo al campo a differenza di qualche suo compagno apparso spento.

    IL TABELLINO DI JUVENTUS-CHIEVO VERONA:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon sv; Lucio 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5; Isla 5 (7′ st Vidal 6,5), Marchisio 6 (28′ st Lichtsteiner sv), Pogba 6, Giaccherini 6,5, Asamoah 7; Vucinic 6, Quagliarella 8 (35′ st Bendtner sv). In panchina: Storari, Rubinho, Barzagli, Caceres, Marrone, De Ceglie, Pirlo, Matri, Giovinco. Allenatore: Carrera 7
    CHIEVO VERONA (4-3-2-1): Sorrentino 7,5; Frey 5,5, Dainelli 6 (28′ st Sardo sv), Cesar 6, Jokic 6; Vacek 6,5, Hetemaj 5, L. Rigoni 5 (17′ st Cruzado 5); M.Rigoni 5,5, Thereau 5 (25′ st Moscardelli 5,5); Pellissier 5. In panchina: Puggioni, Andreolli, Viotti, Cofie, Papp, Guana, Samassa, Stoian, Di Michele Allenatore: Di Carlo 5

    VIDEO JUVENTUS-CHIEVO 2-0

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