Tag: fabio quagliarella

  • Juve, Quagliarella rientra dopo Pasqua

    Juve, Quagliarella rientra dopo Pasqua

    Fino a quando ha potuto dare il suo contributo in campo la Juventus navigava in splendide acque tanto da essere stata etichetatta, forse anche troppo precipitosamente, l’anti Milan. Ma una volta infortunatosi e venendo meno l’apporto dei suoi gol la Vecchia Signora è precipitata in classifica rischiando ora addirittura di rimanere fuori dalle coppe a dimostrazione del fatto di quanto si sia rivelato importante questo giocatore per la squadra bianconera.
    Stiamo parlando di Fabio Quagliarella che a distanza di quasi 4 mesi dal brutto infortunio subìto il 6 gennaio in casa nella gara contro il Parma, partita poi persa per 4-1 e coincidente con l’inizio della crisi bianconera, scalpita per indossare gli “attrezzi del mestiere” e per tornare a calcare finalmente i campi di gioco.

    L’attaccante napoletano, che la Juventus dovrà riscattare a fine anno dal Napoli versando nelle casse partenopee altri 10 milioni di euro oltre ai 5 già versati, infatti ha fatto visita ai compagni stamattina a Vinovo annunciando che sarà pronto subito dopo Pasqua dapprima svolgendo un programma di allenamento differenziato e poi tornare in gruppo per allenarsi con il resto della squadra: “Dopo Pasqua riprenderò a lavorare qui anche se ancora da parte. Io sono sempre presente all’Olimpico per le partite, quindi i miei compagni li vedo spesso, ma mi ha fatto piacere porterli salutare qui. Il recupero? Procede bene, sono soddisfatto“.

    L’infortunio ai legamenti del ginocchio che lo ha costretto all’intervento chirurgico è stato serio ma Quagliarella, che in 17 presenze accumulate con la maglia bianconera nella prima parte della stagione ha fatto centro per ben 9 volte segnando gol mai banali e inutili (come quello a Milano contro il Milan), ha voglia di lasciarsi tutto alle spalle e riprendersi quel posto in squadra che la sfortuna gli ha solo temporaneamente tolto.

  • Bastos, Pirlo, Menez e Vucinic. La lista della spesa di Marotta

    Bastos, Pirlo, Menez e Vucinic. La lista della spesa di Marotta

    Sono giorni frenetici per Beppe Marotta e Fabio Paratici al lavoro per improntare il prossimo calcio mercato della Juventus. La vittoria con la Roma all’Olimpico ha ridato linfa e motivazioni al gruppo che adesso vuol sfruttare le ultime sette giornate per dimostrare di esser da Juve e dopo un anno di transizione il prossimo sarà quello del definitivo riscatto. Il dg bianconero in una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport traccia gli obiettivi per la prossima stagione puntando all’inserimento di qualità alla quantità dell’ultima campagna acquisti.

    La prima conferma è per Del Neri “Con il tecnico abbiamo un impegno bienna­le: per applicazione e professionalità, è conside­rato da tutti noi in termini positivi. Bisognava re­stituire uno spirito di gruppo alla Juve e lo ha fatto molto bene. La controprova l’abbiamo avu­ta con la Roma: abbiamo visto giocatori anche poco utilizzati coinvolti emotivamente nella co­struzione della vittoria. Alla fine sono mancati 4-5 punti in classifica, non di più.” Le alternative al momento sembrano esser Mazzarri e Spalletti “Il primo l’ho avuto e non nascondo che costruire le squadre per lui non è facile. Certo, le difficoltà le ricordo quando eravamo alla Sampdoria, con un’altra forza economica. E’ vero che prendi l’al­lenatore e poi fai la squadra, ma questo se non hai un parco giocatori. Spalletti…. Intanto ci tengo a chiarire che nessuno di noi ha parlato con nessuno. Per quel che so, a San Pietroburgo è come uno zar. Credo che fino a fi­ne contratto resterà lì: un suo ritorno in Italia ora non lo vedo proprio”.

    Arrivano le conferme anche per i riscatti di Quagliarella e Aquilani “Riscatteremo Quagliarella, la cifra di 10 milioni la riteniamo congrua. All’80% faremo lo stesso anche con Aquilani, andremo a confrontarci con il Liverpool sui 16 milioni: il rapporto è ottimo, abbiamo cominciato a discu­terne” . Discorso diverso per Buffon, Marotta scarica sul portierone le scelte future ribadendo la necessità di spalmare il suo ingaggio “Ho parlato con Martina e lui, come noi, non ha avuto una richiesta. Gigi dovrà fare le sue valutazioni. Se vuole rimanere non ab­biamo motivo di pensare al mercato. Semmai bisognerebbe ragionare sulla spalmatura e il prolungamento del contratto che scadrà nel 2013”

    Marotta analizza poi il mercato facendo una lista sugli obiettivi del suo “taccuino”, arriva la conferma quasi ufficiale per Bastos, l’interesse reale per Pirlo ma la parte interessante delle sue dichiarazioni è incentrata su Vucinic e Menez. I due giallorossi piacciono a Marotta ma potranno arrivare in bianconero solo attraverso qualche scambio…. Buffon?

  • Juve, ufficiale l’acquisto di Toni

    Juve, ufficiale l’acquisto di Toni

    E’ ufficiale l’acquisto da parte della Juventus di Luca Toni. Con una trattativa lampo il direttore generale Beppe Marotta è riuscito ad assicurarsi il bomber del Genoa, costretto ad accelerare i tempi per portare a Torino un attaccante visto il brutto infortunio di cui è rimasto vittima Quagliarella ieri durante Juve – Parma, che ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro facendogli saltare il resto della stagione, e l’indisponibilità di Iaquinta che ne avrà almeno per un mese.

    Toni, sul quale c’era anche la concorrenza del Milan e che è stato già presentato ai giornalisti, è stato prelevato dal Genoa a titolo definitivo e senza sborsare un euro per il suo cartellino e ha firmato un contratto della durata di un anno e mezzo, fino a giugno 2012. In pratica la Juventus, che voleva il giocatore solo in prestito, ha rilevato il contratto che legava Toni con l’ormai suo vecchio club che ha concesso il trasferimento gratuito, dopo la frattura insanabile tra lo stesso calciatore e il presidente genoano Preziosi ben lieto di sbarazzarsi del suo centravanti da 4 milioni di euro a stagione, a patto che i bianconeri s’impegnassero ad accollarsi il pesante ingaggio che percepiva l’attaccante in rossoblu fino alla scadenza naturale del suo contratto.
    L’ex attaccante tra le altre di Fiorentina, Bayern Monaco e Roma indosserà la maglia numero 20 ed esordirà fin da subito in campionato già domenica sera nel posticipo che vedrà la Juventus impegnata a Napoli.

  • Quagliarella si rompe i legamenti, stagione finita

    Quagliarella si rompe i legamenti, stagione finita

    Comincia nel peggiore dei modi il 2011 di Fabio Quagliarella. E’ più grave del previsto l’infortunio occorso all’attaccante bianconero, infortunatosi ieri pomeriggio nei primi minuti di Juventus – Parma, che oggi si è sottoposto agli esami del caso che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, il peggiore responso che la risonanza magnetica potesse dare.

    Per Quagliarella la stagione è già conclusa: i tempi di recupero infatti sono stimati tra i 4 e i 6 mesi, periodo in cui il bomber napoletano dovrà stare lontano dai campi di gioco.
    Una brutta tegola per la Juve che deve sostituirlo prima possibile per non perdere il treno Champions League (si tratta Toni ndr) vista l’indisponibilità anche di Iaquinta e la scarsa forma di Amauri appena rientrato dal quarto infortunio stagionale, una doccia gelata per l’attaccante di Castellammare di Stabia che stava disputando finora la sua migliore stagione in Serie A con 9 reti all’attivo segnate in 17 presenze in campionato e che avrebbe certamente migliorato il suo score personale  (il suo record è 13 gol) considerato che si era dimostrato l’uomo più in forma della Juventus.

  • Ecco Toni, la Juve corre ai ripari

    Ecco Toni, la Juve corre ai ripari

    La Juventus cercava una punta per completare l’organico adesso dopo gli infortuni di Iaquinta e Quagliarella è costretta ad affrettare i tempi per evitare di perder per il secondo anno consecutivo il treno per la Champions League.

    Il mercato non offre ghiotte occasione e Del Neri piu di scommesse ha bisogno di certezze con giocatori subito arruolabili e con l’esperienza giusta per reggere il peso dell’attacco bianconero.

    Marotta sembra aver scelto Luca Toni anche se il Genoa vorrebbe privarsene definitivamente mentre in casa Jive si lotta per ottenerlo in prestito secco. L’attaccante campione del Mondo sembra comunque vicinissimo anche perchè il Genoa sta per chiudere per Floro Flores, le altenative sono Maccarone e Forlan.

  • Infortunio Quagliarella interessati i legamenti

    Infortunio Quagliarella interessati i legamenti

    Continua la maledizione in casa Juventus, questa volta la sfortuna blocca Fabio Quagliarella. L’attaccante più in forma dei bianconeri cade a terra dopo pochi minuti del match contro il Parma per un movimento innaturale del ginocchio.

    Le indiscrezioni che arrivano dall’Olimpico di Torino parlano di un interessamento dei legamenti e tutto fa presagire ad lungo stop. Domani gli accertamenti strumentali diranno la vera entità dell’infortunio, ma a questo punto l’intervento sul mercato è obbligatorio.

  • Cuore Chievo, la Juve cede nel finale, 1-1

    Cuore Chievo, la Juve cede nel finale, 1-1

    Si poteva chiudere il 2010 con tutt’altro spirito e invece la Juventus va in vacanza con il rammarico di aver gettato un’occasione d’oro a Verona pareggiando al Bentegodi, su un campo di gioco indecente (e non è la prima volta vedi Chievo Roma ndr), contro un ottimo Chievo guadagnando in classifica un solo punto sul Milan ma perdendone 2 dall’accoppiata Lazio – Napoli. I clivensi, andati sotto 1-0 nel primo tempo per il gol di Quagliarella, hanno pienamente meritato il pareggio arrivato al quarto minuto di recupero con il solito Pellissier.

    Senza Del Piero e Marchisio, oltre ai degenti di lungo corso, che hanno dato forfait all’ultimo momento e con il giallo Sissoko spedito in tribuna si dice per un guaio muscolare dal tecnico bianconero, Del Neri, nella sua Chievo, lancia Giandonato in mezzo al campo, ripropone Sorensen a destra e si affida alla coppia Iaquinta – Quagliarella in avanti per scardinare la difesa avversaria; Pioli risponde con ormai il suo collaudatissimo undici con Fernandes, Marcolini e Guana filtri di centrocampo e Constant a supporto di Pellissier e Moscardelli.
    L’avvio di gara è favorevole ai gialloblu che hanno l’occasione per passare subito in vantaggio: Moscardelli si procura un penalty, fallo di Chiellini, che Storari neutralizza distendendosi in tuffo sul tentativo dagli 11 metri dello specialista Marcolini. L’episodio carica i bianconeri che con il passare dei minuti prendono totalmente in mano il pallino del gioco e dopo i tentativi di Sorensen, che colpisce il legno, e Pepe ci pensa Quagliarella, al nono centro in campionato, alla mezz’ora con un gol dei suoi sugli sviluppi di un calcio d’angolo a girare in rete la sfera che s’infila all’incrocio.

    Nella ripresa la svolta del match arriva al minuto 52 quando Giandonato stende Constant lanciato a rete e viene espulso, forse troppo severamente, dal direttore di gara Bergonzi. La Juve in dieci uomini soffre tantissimo un Chievo grintoso che costruisce una quantità enorme di palle gol: Chiellini si immola sul missile da dentro l’area di Pellissier, poi lo stesso si vede negare il gol dall’ottimo intervento di Storari e infine Moscardelli, scattato in posizione regolare, non riesce a girare come vorrebbe verso la porta.
    Ma le occasioni più nitide sono della Juve che in contropiede ha in canna per ben due volte il colpo del ko: Krasic ruba un pallone nella metà campo clivense e serve Iaquinta che a tu per tu con Sorrentino si fa ipnotizzare dal portiere che sarà costretto ad uscire per un problema muscolare, poi lo stesso esterno serbo parte dalla trequarti bianconera mettendo il turbo, si beve in velocità gli avversari, resiste alla carica dei difensori, salta il portiere ma sul più bello calcia sulla traversa invece che servirla a Iaquinta liberissimo in area di rigore a porta completamente vuota. Un errore questo che la Juve paga a caro prezzo perchè negli assalti finali al 94′ il Chievo trova il pari, merito di una grande caparbietà e di un’altrettanta voglia di risultato, con Pellissier che sbuca da dietro Sorensen e di piatto destro fulmina Storari raccogliendo un lungo traversone, spizzato da Granoche, dalla destra.

    Il tabellino
    CHIEVO – JUVENTUS 1-1
    31′ Quagliarella (J), 94′ Pellissier (C)
    CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino (71′ Squizzi), Sardo, Mandelli, Cesar, Mantovani; Fernandes (79′ Bogliacino), Guana, Marcolini (62′ Granoche); Constant; Pellissier, Moscardelli.
    Panchina: N. Frey, Andreolli, Jokic, De Paula.
    Allenatore: Pioli
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Sorensen, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic (88′ Legrottaglie), Giandonato, Aquilani, Pepe (91′ Traoré); Iaquinta, Quagliarella (59′ Salihamidzic).
    Panchina: Manninger, Grygera, Motta, Giannetti.
    Allenatore: Del Neri
    Arbitro: Bergonzi
    Ammoniti: Chiellini, Bonucci (J), Mandelli, Cesar, Fernandes, Mantovani (C)
    Espulsi: Giandonato (J)

  • Liscio & Sbalascio: Gol “copertina” per Guberti, momentaccio Sneijder

    Liscio & Sbalascio: Gol “copertina” per Guberti, momentaccio Sneijder

    In attesa del monday night Napoli – Palermo, che archivierà la quindicesima giornata del campionato, andiamo ad analizzare chi sono stati i protagonisti in positivo e in negativo della domenica:

    Al primo posto collochiamo il gol realizzato da Stefano Guberti in Sampdoria – Bari, il “gol alla Del Piero”. Il centrocampista blucerchiato ha disegnato una parabola imprendibile per qualsiasi portiere al mondo, palla sul vertice sinistro dell’area di rigore e tiro a giro sul secondo palo che si insacca nel “sette”. Gol degno di essere messo in copertina…

    Seconda piazza in ex-aequo per due grandi protagonisti di questo weekend: si tratta di Fabio Quagliarella e Hernan Crespo, rispettivamente bomber di Juventus e Parma. Il primo si è reso protagonista di una grande prestazione, condita da ben 3 gol (di cui uno non convalidato), ma abbastanza per stendere il Catania: inoltre il bomber napoletano è stato prelevato a mercato quasi chiuso dalla Juventus dopo aver incassato il “no” di Di Natale, però si sta rilevando un acquisto importantissimo per la squadra bianconera; l’argentino è alla sua seconda doppietta consecutiva dopo quella realizzata a San Siro contro l’Inter, e sta vivendo una seconda giovinezza: alla faccia di chi lo dava per finito…

    Terzo gradino del podio per la Lazio, vittoriosa nell’anticipo del venerdì contro l’Inter campione in carica. Dopo il pareggio casalingo col Milan e la sconfitta nel derby con la Roma, la squadra di Edy Reja doveva dimostrare che non si trovava lì in alto per caso, e la vittoria contro una big poteva sancire definitivamente le ambizioni della squadra biancoceleste: detto fatto, non si è ripetuto il disgustoso show messo in piedi l’anno scorso, grande prestazione e vittoria per 3-1. Al momento è lei l’anti-Milan, ma domenica prossima c’è la Juventus sulla sua strada (sciopero permettendo) che dirà chi delle due può dare fastidio ai rossoneri.

    La palma del peggiore in assoluto va invece all’arbitro Pierpaoli, che in un quarto d’ora di tempo durante Sampdoria – Bari ne combina delle belle, assegnando prima un rigore molto dubbio alla Samp, e di male in peggio espelle alla mezz’ora il povero Marco Rossi per doppia ammonizione in una mischia in area blucerchiata dove si vede chiaramente che è proprio il difensore barese a subire spintoni da Curci e non viceversa. Dulcis in fundo viene espulso anche Ventura per aver protestato contro l’ingiusta espulsione del suo difensore. Giornata nera per il fischietto di Firenze, al quale verrà sicuramente dato qualche turno di riposo (e noi ce lo auguriamo, visto lo scempio mostrato ieri).

    Seconda piazza per Daniele De Rossi, il centrocampista della Roma che nella trasferta di Verona è stato a dir poco imbarazzante. Nel finale, in preda ai nervi per la rimonta subita, entra a forbice su Moscardelli e si fa espellere, lasciando i suoi in un momento di grande difficoltà in dieci.
    Nelle ultime uscite non sembra essere il giocatore che abbiamo sempre ammirato, quel giocatore che risulta essere indispensabile sia alla Roma che alla Nazionale, forse un turno di stop gli farà bene.

    Ultimo posto dei nostri “Sbalasci” va al terreno di gioco del Bentegodi di Verona: più che un campo di calcio sembrava un campo di patate, con zolle rialzate e buche in mezzo al campo, insomma un terreno inadatto per una gara di Serie A. Speriamo solo di non assistere più a incontri con terreni di gioco osceni come quello di sabato pomeriggio a Verona.

    Uno “Sbalascio” di eccezione quest’oggi, perchè è doveroso citare tra i più negativi di questa prima parte di campionato un giocatore che l’anno scorso ha fatto la differenza in tutte le partite disputate: stiamo parlando di Wesley Sneijder. Il fantasista olandese dell’Inter sembra non essere più quel giocatore ammirato ed elogiato pochi mesi fa e il suo momentaccio, oltre a incidere sulla crisi senza fine della sua Inter, ha inciso molto sulla prossima consegna del Pallone d’Oro, nel quale lui era un primissimo candidato, e addirittura ora voci di corridoio non lo collocano neppure tra i primi tre che si contenderanno il premio. Vero che ha giocato un’infinità di partite in questo anno solare e può sembrare stanco e ci chiediamo se sente (secondo noi anche troppa) nostalgia di Mourinho…

  • Ecco l’anti Milan. La Juve infrange il Massimino

    Ecco l’anti Milan. La Juve infrange il Massimino

    La Juventus ottiene una vittoria importantissima su uno dei campi più ostici della serie A grazie ad una prestazione maiuscola del suo attacco e una voglia matta di superare l’ostacolo che fa intravedere la squadra umile e cinica che fu di Capello.

    Violare il Massimino è davvero un’impresa se si pensa che il Catania conservava l’imbattibilità da tutto il 2010 e la prima mezzora degli uomini di Giampaolo fanno anche capire il perchè. Gli etnei partono fortissimo costringendo la Juve alla difensiva grazie alle giocate in velocità di Gomez, Martinho e Morimoto. La Vecchia Signora soffre e poi assesta il colpo vincente grazie alla forza fisica di Iaquinta che vince il duello con Silvestre offrendo a Pepe il pallone del vantaggio.

    La reazione dei padroni di casa è rabbiosa e porta al pari dopo appena due minuti quando Gomez beffa Sorensen sulla destra mettendo in mezzo un pallone insidioso che Morimoto butta alle spalle di Storari. la Juve adesso è più in palla e sull’asse Krasic Quagliarella confeziona il raddoppio che però non viene convalidato riportando in auge la questione dei gol fantasma. Ma la giustizia del calcio questa volta aiuta i bianconeri che trovano subito il vantaggio con Iaquinta in versione assistman e Quagliarella goleador.

    Nella ripresa la Juve controlla e assesta ancora con il Quaglia il gol che chiude la contesa. Il Catania ci prova ma va a sbattere su Storari e nel finale Del Piero e Krasic sbagliano un gol impossibile ma la Juve c’è, Lazio e Milan sono stati avvisati.

    LE PAGELLE

  • Highlights Catania – Juventus 1-3

    Highlights Catania – Juventus 1-3

    Grandissima vittoria della Juventus sul campo di un volitivo ma troppo distratto Catania. Bianconeri in vantaggio al 35′ con Pepe si fanno raggiungere da Morimoto appena due minuti dopo, ma poi si sveglia Quagliarella che con una pregevole doppietta congela l’incontro.

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