Tag: fabio quagliarella

  • Borriello alla Juventus, come cambiano le gerarchie di Conte?

    Borriello alla Juventus, come cambiano le gerarchie di Conte?

    Un anno fa rifiutò, forse sbagliando, il ruolo di vice Ibrahimovic per giocarsi le sue chance alla Roma sperando in una definitiva consacrazione, Marco Borriello però dopo un avvio di stagione importante con Ranieri in panchina aveva trovato meno spazio con Montella prima uscendo praticamente dall’undici titolare con Luis Enrique in questa stagione. La maglia bianconera della Juventus rifiutata nella scorsa stagione diventa adesso l’ennesima occasione di riscatto ed una opportunità concreta per convincere Prandelli di esser l’attaccante giusto per la Nazionale. L’arrivo di Marco Borriello alla Juventus cambia qualcosa anche nelle gerarchie interne all’organico a disposizione di Conte che alleggerito dalle partenze di Amauri con destinazione Fiorentina e Luca Toni destinato al Cesena dovrà cercar di far coesistere Matri, Vucinic, Del Piero, Quagliarella, Borriello e Iaquinta. Proviamo ad analizzare la posizione di ogni giocatore cercando di intuire le idee di mister Conte che stando alle indiscrezioni provenienti dall’ambiente Juve ha richiesto con insistenza l’arrivo di Borriello.

    Fabio Quagliarella | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Partiamo da Alessandro Matri in linea teorica il titolare dell’attacco bianconero, il terminale offensivo che però dopo un avvio di stagione interessante e promettente ha pagato forse un po’ un calo di forma e forse anche qualche limite caratteriale dovuto al recupero di Quagliarella e alla conseguente mancanza di certezza del posto fisso. La presenza di Borriello dovrà esser un ulteriore stimolo a far meglio rivestendo il giallorosso proprio il ruolo di prima alternativa. Con Matri e l’inamovibile Pepe un gradino più avanti sembra esserci ancora Mirko Vucinic che seppur ad intermittenza ha dimostrato di poter dare brio e imprevedibilità all’attacco della Juventus diventando devastante con le sue incursioni dalla sinistra.

    Diminuiscono invece le speranze di capitan Del Piero utilizzato con il contagocce nella prima parte di stagione nonostante l’infortunio di Quagliarella e la non presenza di Borriello, le sue chance adesso sembrano davvero al lumicino nonostante Conte lo continui a definire indispensabile e lui stesso si continua a vedere al centro del progetto bianconero. La posizione di Quagliarella a questo punto è ibrida, da vice Matri è diventato adesso vice Vucinic ma considerando le opportunità che Conte ha dato durante la stagione ad Estigarribia e Giaccherini il suo ruolo di secondo non è cosi scontato. Non escluderei oltretutto una sua partenza se alla Juve dovesse arrivare un offerta allettante. Ultimo in organico ma notoriamente bravo a destabilizzare le gerarchie c’è Vincenzo Iaquinta dato in pieno recupero ma difficilmente piazzabile nel mercato invernale.

  • Udinese Juventus, vince la paura

    Udinese Juventus, vince la paura

    La Juventus strappa un punto al Friuli contro l’Udinese in una partita molto brutta dove ha vinto l’eccessivo tatticismo mostrato dai due tecnici.

    Antonio Conte, come nella trasferta al San Paolo contro il Napoli, schiera una Juve con un modulo a specchio rispetto alla squadra avversaria. Ecco quindi che mentre Guidolin schiera Abdi a supporto di Di Natale, Conte risponde con Pepe a supporto di Matri mentre Estigarribia e Lichtsteiner si sistemano alti sulle fasce per contrastare le discese di Isla ed Armero.

    Dura lotta al Friuli ©Dino Panato/Getty Images

    Ci si attendeva tanto spettacolo, ma la prima frazione è vara di emozioni con la Juventus che fa la partita rendendosi pericolosa in due occasioni, con Claudio Marchisio che manda fuori da ottima posizione su invito di Estigarribia e Pepe che calcia dal limite in bocca ad Handanovic. La difesa a tre della Juve chiude bene per tutti i 45’ con un solo svarione di Giorgio Chiellini che consente ad Isla di calciare con Buffon prontissimo a chiudere tutti gli spazi al cileno. Si chiude quindi un primo tempo con meglio la Juventus rispetto all’Udinese ma che rispecchia la tensione delle due compagini consapevoli di giocarsi molto in questo match.

    Il secondo tempo si apre senza novità fra i 22 in campo con lo spettacolo che continua ancora a latitare. L’Udinese tiene molto meglio il campo nei secondi 45’ con la Juventus che non riesce ad effettuare il pressing asfissiante del primo tempo. Tiri in porta pochissimi con Quagliarella che, subentrato ad uno spento Matri, impegna per due volte Handanovic senza ottenere i frutti sperati. Entra anche Del Piero a 10’ dalla fine ed è proprio il capitano juventino che serve una palla d’oro a Lichtsteiner che da buona posizione spedisce alto. Nel finale di partita c’e’ spazio anche per il nervosismo con l’espulsione di Guidolin che chiude in maniera non positiva un anno friulano veramente da incorniciare.

    Si chiude quindi a reti bianche una partita dalla posta in palio altissima che purtroppo non ha dato granchè ai cultori del calcio con le due squadre praticamente bloccate per tutti i 90’.

  • Udinese Juventus, formazioni. Conte con la difesa a 3

    Udinese Juventus, formazioni. Conte con la difesa a 3

    Ci siamo. Udinese Juventus tra poco più di mezzora scenderanno in campo allo stadio Friuli per un match d’altissima quota che deciderà il titolo di “campione natalizio”. Entrambi, per motivi diversi, si possono considerare sorprese di questo avvio di stagione e questa sera cercheranno di superarsi per capire chi delle due è quella maggiore. Guidolin questa volta non farà turnover mandando in campo dal primo minuto capitan Di Natale con Floro Fores a supporto anche se Torje alla fine potrebbe esser una sorpresa. Pesante assenza in difesa quella di Benatia al cui posto dovrebbe giocare Ferronetti che gode comunque della fiducia di Guidolin tanto da esser considerato la prima alternativa. Per il resto Udinese schierata con il solito 3-5-2 con Basta e Armero esterni e Isla nell’ormai consueta veste in mezzala destra.

    Antonio Conte | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images
    Antonio Conte sembra voler confermare il trend di questo inizio stagione schierandosi in maniera speculare quando ha di fronte squadre che difendono a tre. Quindi la difesa sarà composta da Barzagli, Chiellini e il rientrante Bonucci. A centrocampo con Pirlo e Marchisio rientrerà Vidal mentre Pepe ed Estigarribia supporteranno Matri in attacco.

    Udinese Juventus sarà interessante per il duello tattico a distanza tra Guidolin e Conte ma anche per i confronti tra Estigarribia e Basta, Armero e Lichsteiner e quello tra Marchisio e Isla che molto probabilmente decideranno chi vincerà la partita. Tornano dunque in panchina De Ceglie, Quagliarella e Del Piero nonostante la buona prova offerta domenica scorsa.

    PROBABILI FORMAZIONI UDINESE JUVENTUS (ore 18:00)

    UDINESE (3-5-2): Handanovic; Ferronetti, Danilo, Domizzi; Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Floro Flores, Di Natale
    Panchina: Padelli, Neuton, Pasquale, Doubai, Fabbrini, Torje, Abdi.
    Allenatore: Guidolin.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Estigarribia; Pepe, Matri.
    Panchina: Storari, De Ceglie, Pazienza, Elia, Giaccherini, Del Piero, Quagliarella.
    Allenatore: Conte.

  • Juve, vittoria con il Novara. Pepe e Quagliarella decidono il derby

    Juve, vittoria con il Novara. Pepe e Quagliarella decidono il derby

    Missione compiuta per la Juventus che nel derby piemontese si sbarazza del Novara 2-0 con i gol di Pepe e Quagliarella e si riprende quel primato rimasto nelle mani del Milan solo per una notte – non è la prima volta che rossoneri e bianconeri si alternano in vetta alla classifica nel week-end calcistico – mantenendo la propria imbattibilità stagionale.

    Quagliarella e Pepe | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Allo Juventus Stadium gli uomini di Conte non falliscono l’obiettivo dei 3 punti sfoderando una grande prestazione nel primo tempo ma correndo qualche rischio di troppo nella ripresa quando la squadra di Tesser, alla ricerca del gol del pari, alza il proprio baricentro mettendo in difficoltà la retroguardia bianconera chiamando spesso Buffon all’intervento.

    Orfano di Vidal, Bonucci e Vucinic, Conte si inventa Giaccherini in mediana, riporta Chiellini in posizione centrale e opta per Quagliarella dal primo minuto al centro dell’attacco concedendo un turno di riposo a Matri; al fianco dell’attaccante di Castellammare di Stabia il capitano Alex Del Piero, sulla sinistra, mentre a destra il solito Pepe “sette polmoni”.
    Tesser copre il suo Novara con una difesa a 5 e conferma in attacco Rubino con Meggiorini a girargli intorno e Rigoni pronto a far male con i suoi inserimenti dalla mediana.

    Non c’è neanche il tempo di sistemarsi in campo che la Juventus passa in vantaggio già al quarto minuto con Pepe che sbuca dal nulla sul secondo palo e appoggia comodamente in rete il traversone basso messo in area da De Ceglie. Il Novara accusa il colpo e rischia di capitolare in diverse occasioni, soprattutto con i colpi di testa di Giaccherini e Del Piero che trovano sempre pronto un ottimo Ujkani.

    I bianconeri hanno una padronanza territoriale da far paura sfiorando il 70% di possesso palla ma non riescono ad essere incisivi negli ultimi metri di campo, il Novara esce per la prima volta dal suo guscio al 45′ e lo fa con pericolosità, il colpo di testa di Rigoni, lasciato libero di staccare dall’altezza del dischetto del rigore, disturba il “riposo” di Buffon fin lì inoperoso.

    Nel secondo tempo solito copione: Del Piero fallisce il raddoppio da buona posizione con un tiro a giro che fa la barba al palo e Giaccherini fa altrettanto calciando nelle braccia dell’estremo difensore novarese dopo essere stato smarcato da Quagliarella con un colpo di tacco. Al 60′ l’occasione per l’undici bianconero di chiudere il match quando Pepe si invola sulla destra, serve al centro Del Piero che viene anticipato sul più bello dal recupero provvidenziale di Paci . Per il numero dieci la maledizione del primo gol nel nuovo stadio continua.
    Gli ospiti si svegliano dal loro torpore e con Rubino vanno vicini al pareggio, Buffon però si supera mettendoci la manona salvando il risultato. Dopo alcuni minuti di sbandamento, la Juve trova il raddoppio ad un quarto d’ora dal termine con Quagliarella che si sblocca realizzando il suo primo centro stagionale a distanza di un anno esatto (non segnava dal 19 dicembre scorso). E’ la rete che chiude la partita e che fa tirare i remi in barca al Novara.

    La Juve ora aspetta l’esito del posticipo di Roma dove l’Udinese affronta in trasferta la Lazio in una sfida d’alta classifica ma nel frattempo si gode il primato prima di arrivare allo scontro diretto con i friulani ad Udine mercoledì prossimo nel recupero della prima giornata di Serie A.

  • Juventus Novara, c’è Del Piero con Quagliarella

    Juventus Novara, c’è Del Piero con Quagliarella

    Vincere per riportarsi in vetta alla classifica davanti alla capolista Milan. Questa la parola d’ordine in casa Juventus in vista del derby piemontese di oggi pomeriggio allo Stadium con il Novara. Il tecnico Antonio Conte non vuole cali di concentrazione in queste ultime due gare prima della sosta natalizia (mercoledì 21 ci sarà l’Udinese nel recupero della prima giornata di Serie A rinviata ad agosto per lo sciopero dei calciatori), lo stesso vale per il collega Tesser che, dopo il pareggio dei suoi uomini in casa con il Napoli, deve fare punti importanti in chiave salvezza.

    Alessandro Del Piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il derby con il Novara mancava da 55 anni, erano gli anni di Boniperti e di una Juventus che faticava in campionato dopo i successi di inizio anni ’50. Era la stagione ’55-’56, gli scontri finirono entrambi in parità, 2-2 all’andata e 0-0 al ritorno. Poi il Novara alla fine di quell’annata scese in Serie B e non riuscì mai più a fare il suo ritorno nella massima serie prima di questa stagione. I precedenti sorridono ai bianconeri che nei 24 derby fin qui disputati vantano 13 vittorie contro le solo 2 del Novara; 9 invece i pareggi.

    Per quanto riguarda le formazioni che scenderanno in campo alle 15:00, Conte sceglie ancora il 4-3-3 nonostante le assenze di Vidal e Vucinic, il primo squalificato e il secondo infortunato (tornerà con l’anno nuovo) anche se potrebbe essere un 4-4-2 mascherato. Il mediano cileno infatti verrà sostituito da Giaccherini che invece di posizionarsi al fianco di Pirlo e Marchisio potrebbe essere utilizzato nel suo ruolo naturale di esterno offensivo con Pepe sul fronte opposto. In attacco il tecnico decide di dare un’altra opportunità a Quagliarella che agirà al centro dell’attacco al posto di Matri, che inizialmente si accomoderà in panchina, affiancandogli capitan Del Piero alla ricerca ancora del suo primo gol in campionato e nel nuovo stadio. In difesa, vista la squalifica di Bonucci, Chiellini torna al centro al fianco di Barzagli, ballottaggio sulla sinistra tra De Ceglie ed Estigarribia che si sta dimostrando molto eclettico. Ancora panchina per Elia e Krasic.

    Tesser opta per un Novara coperto: difesa a 5 con tre centrali Centurioni, Dellafiore e Ludi e con Morganella e Gemiti terzini; a centrocampo a fare filtro davanti alla difesa e ad impostare la manovra ci saranno Rigoni, Marianini e Radovanovic che dovranno rifornire le due punte Rubino e il mobilissimo Meggiorini.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS NOVARA (ore 15:00)

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Marchisio, Pirlo, Giaccherini; Pepe, Quagliarella, Del Piero.
    Panchina: Storari, Sorensen, Pazienza, Elia, Krasic, Estigarribia, Matri.
    Allenatore: Conte.

    NOVARA (5-3-2): Ujkani; Morganella, Dellafiore, Centurioni, Ludi, Gemiti; Marianini, Radovanovic, Rigoni; Rubino, Meggiorini.
    Panchina: Fontana, Garcia, Paci, Porcari, Giorgi, Mazzarani, Granoche.
    Allenatore: Tesser.

  • Juve 4 gol all’Agnonese in amichevole, prodezza di Del Piero

    Juve 4 gol all’Agnonese in amichevole, prodezza di Del Piero

    Durante la consueta amichevole infrasettimanale svoltasi a Vinovo la Juventus ha battuto la formazione Molisana dell’Olympia Agnonese, formazione che milita in serie D, con il risultato di 4-0 per la formazione allenata da Mister Conte. Sono andati a segno Del Piero, autore di una stupenda rete con tiro al volo di destro, poi Quagliarella, Krasic e Motta. Da segnalare anche i due pali colpiti da Sorensen e Marrone.

    Alessandro Del Piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Antonio Conte può comunque ritenersi soddisfatto dalla prova fornita dai suoi giocatori e, in vista della sfida di campionato nel derby contro il Novara, buone notizie sono arrivate soprattutto dal capitano Alex Del Piero, che si è fatto trovare in gran forma e pronto a conquistare quel posto tra i titolari.

    I bianconeri sono scesi in campo con il classico 4-3-3: Storari in porta, Motta, Sorensen, Bonucci e De Ceglie in difesa; Pazienza, Marrone e Giaccherini a centrocampo mentre Krasic, Quagliarella e Del Piero in attacco. La prima parte della gara si è chiusa sul 2-0 per i padroni di casa. Prima rete siglata da Del Piero, gol capolavoro su assist di Motta, mentre il raddoppio è arrivato con Quagliarella, che ha sfruttato un assist di Krasic.

    Nella seconda parte della gara Conte sostituisce Del Piero, Quagliarella, De Ceglie e Giaccherini per far posto a Elia, Estigarribia, Toni e Pepe senza modificare l’assetto alla squadra. Il 3-0 lo firma Krasic, che controlla bene un lancio di Marrone e infila all’angolino sinistro. Da li a poco il centrocampista serbo viene sostituito da Matri, mentre Pazienza lascia il posto a Corticchia. Il poker lo serve Motta che dopo una lunga cavalcata sulla fascia destra insacca un gran siluro sotto la traversa.

    Durante l’amichevole mancata gloria per i giovani Sorensen e Marrone che colpiscono entrambi il palo. Tuttavia la prova del gruppo può far ben sperare il tecnico bianconero che, alla fine del girone d’andata del campionato, punta a mantenere la vetta della classifica conquistando già i tre punti con il Novara nel match di domenica prossima.

    IL VIDEO DELLA PRODEZZA DI DEL PIERO

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”114972″]

  • Juve: missione Brasile per Paratici ma prima bisogna cedere

    Juve: missione Brasile per Paratici ma prima bisogna cedere

    Accantonata per il momento la testa della classifica di Serie A, dopo il rinvio del big match contro il Napoli, per la Juve è gia tempo di dedicarsi alle prime mosse di calciomercato, iniziando proprio dalle cessioni per sfoltire la rosa a disposizione. Marco Motta, 26 anni, potrebbe essere ceduto allo Stoccarda per una cifra vicina ai 4 milioni mentre Amauri sembra essere il candidato sostituto di Cassano al Milan; l’italo-brasiliano dovrebbe accollarsi solo l’ingaggio del giocatore. Anche per Iaquinta si prospetta tempo di cambiamenti con il presidente De Laurentis intenzionato a portare l’attaccante a Napoli, destinazione gradita al giocatore calabrese. Appare invece difficile la cessione a gennaio di Quagliarella mentre si delinea la cessione di Toni che, a differenza del compagno di squadra, non rientrerebbe nei piani di Mister Conte. Rimanendo sempre in tema di cessioni, gli indiziati principali di altri possibili addii sembrano essere Elia e Krasic, anche se Conte preferirebbe sfruttare questi 2 mesi per vedere se i due esterni si inseriscono negli schemi, altrimenti appare inevitabile la cessione definitiva di almeno uno dei due con Krasic indiziato principale a lasciare la società. Sul fronte acquisti appare difficile al momento per la Juve fare movimenti in entrata, rimandando il tutto

    Romulo | Foto tratta dal web
    alla sessione estiva dove Conte deciderà chi potrà continuare a far parte del progetto Juve e chi invece no. In tal senso la missione di Paratici in Sud America appare proiettata in ottica futura. Tra gli osservati speciali figura Romulo, 21 anni, del Vasco De Gama, anche se il suo agente Carlos Leite ha escluso chiamate dall’Italia aggiungendo che “se ne riparlerà a fine campionato“. Sotto osservazione di Paritici anche il giovane attaccante del Botafogo, Elkeson, che sta impressionando andando in goal con continuità sia da prima che da seconda punta. L’altro osservato speciale, il difensore centrale del San Paolo, Rhodolfo, 25 anni, potrebbe risultare difficile da portare a Torino visto che la richiesta di 12 milioni da parte del club carioca.

  • Quagliarella e la maledizione del San Paolo

    Quagliarella e la maledizione del San Paolo

    Tra voci di mercato che lo vorrebbero al Milan a gennaio per sostituire Antonio Cassano, la cui operazione al cuore è stata eseguita con successo, che ne avrà per un periodo compreso tra i 4 e i 6 mesi, visto il suo scarsissimo utilizzo in questa stagione e partitelle e test amichevoli nelle quali va puntualmente a segno – come la doppietta ieri realizzata al Renate, squadra che milita in Seconda Divisione – Fabio Quagliarella non riesce a scrollarsi di dosso la sfortuna che lo tormenta da diversi mesi.

    Fabio Quagliarella | © Valerio Pennicino/Getty Images
    L’attaccante di Castellammare di Stabia ha interrotto l’allenamento odierno causa una contrattura al muscolo soleo della gamba sinistra che probabilmente gli farà saltare il big match di domenica sera con il Napoli. Niente ritorno al San Paolo come ex di turno dunque per Quagliarella che in questa stagione con la maglia della Juventus ha collezionato la miseria di 10 minuti scarsi a Catania. Il tecnico Conte, per sua stessa ammissione, non si fida ancora delle condizioni del giocatore che è reduce da un lungo stop di 6 mesi per la rottura del legamento crociato del ginocchio destro anche se l’attaccante dà sempre l’impressione di scalpitare e negli allenamenti cerca di convincere Conte che è ormai pronto per dare il suo contributo alla causa bianconera. Domani verranno valutate più dettagliatamente le sue condizioni ma pare che i margini di un suo recupero siano ridotti al minimo. Sembra destino che Quagliarella non debba tornare al San Paolo come avversario, come se ci fosse una sorta di maledizione: anche nella passata stagione infatti l’attaccante aveva saltato la trasferta in terra campana infortunandosi gravemente 3 giorni prima di affrontare il Napoli nella partita giocata in casa contro il Parma dello scorso 6 gennaio. I tifosi napoletani non gli hanno perdonato il trasferimento ai nemici storici della Juventus, passando in breve tempo da idolo del San Paolo a traditore. Un divorzio quello tra il bomber napoletano e il club partenopeo al quale si era arrivati a causa del rapporto non idilliaco con il tecnico Mazzarri.

  • Catania-Juventus ultime e probabili formazioni. Debuttano Elia e Quagliarella

    Catania-Juventus ultime e probabili formazioni. Debuttano Elia e Quagliarella

    Si annuncia vibrante e spettacolare la partita di questo pomeriggio a Catania tra l’undici di Montella e la Juventus di Antonio Conte. L’ex allenatore giallorosso recupera l’ex Almiron a centrocampo che dovrebbe prendere il posto in regia di Ledesma con Lodi e Sciacca a supporto, in difesa Alvarez e Capuano esterni mentre Spolli e Bellusci agiranno in mezzo. In avanti, alle spalle di Maxi Lopez giocheranno Lanzafame e Gomez.

    Quagliarella spesso a segno con il Catania ©Marcello Paternostro/Getty Images
    Nella JUventus due debutti, in avanti al fianco di Matri giocherà Fabio Quagliarella mentre sugli esterni per la prima volta si vedrà all’opera l’olandese Elia. COnferme per Giaccherini, Marchisio e ovviamente Pirlo. In difesa l’unica novità a sinistra dove Grosso darà riposo a De Ceglie. Probabili formazioni: CATANIA (4-3-2-1): Andujar; Alvarez, Spolli, Bellusci, Capuano; Almiron, Lodi, Delvecchio; Gomez, Lanzafame; Maxi Lopez. A disposizione: Kosicky, Marchese, Ledesma, Ricchiuti, Sciacca, Suazo, Catellani. Allenatore: Montella JUVENTUS (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Grosso; Pirlo, Marchisio; Elia, Giaccherini; Matri, Quagliarella. A disposizione: Storari, De Ceglie, Bonucci, Vidal, Pepe, Krasic, Toni, Del Piero. Allenatore: Conte

  • Juve, formazione indecifrabile a Catania. Quagliarella e Elia dall’inizio?

    Juve, formazione indecifrabile a Catania. Quagliarella e Elia dall’inizio?

    Mister Antonio Conte è soddisfatto di questa sua prima Juve nonostante il rammarico del pareggio con il Bologna. Il tecnico ha visto una squadra che ha cercato ad ogni costo il gol della vittoria anche se in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo, la cosiddetta “fame di vittorie” che la Juve deve avere nel suo dna.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    Archiviato il Bologna, Conte si è subito proiettato nella preparazione della successiva partita di campionato che vedrà i bianconeri impegnati nella delicata trasferta di Catania. Per tutti gli addetti ai lavori è compito arduo riuscire a intuire le scelte di Conte che in conferenza stampa, interpellato sulla questione, ha risposto con un semplice “Se ci saranno novità? Giocherà la formazione migliore, questa è la novità. Io faccio le mie scelte in base a quello che vedo in settimana negli allenamenti“. Con il Bologna tutti si aspettavano un turnover che invece non c’è stato, l’unico cambiamento era stato l’inserimento di Krasic dal primo minuto per Giaccherini e il rientro di De Ceglie sulla corsia di sinistra di difesa dopo la squalifica. Per domani però qualcosa il tecnico cambierà perchè se è vero che come dice lui in campo scenderanno gli 11 migliori, allora dovremmo vedere Fabio Quagliarella dal primo minuto che, in silenzio e senza procurare alcun tipo di fastidio all’interno dello spogliatoio, sta lavorando per convincere Conte a concedergli una chance da titolare. L’attaccante di Castellammare di Stabia è stato uno dei grandi esclusi delle prime gare della Juventus così come il neo-arrivato Eljero Elia che quest’anno ha visto le partite solo dalla panchina e, all’ombra dell’Etna, dovrebbe fare il suo esordio stagionale con la maglia bianconera. Chi invece dovrebbe tornarsi a sedere in panca è Krasic, a tratti devastante lo scorso anno ma che non sembra aver instaurato un buon feeling con il tecnico che gli ha sempre preferito sia Giaccherini che Pepe. E’ proprio quest’ultimo che domani ha la certezza di partire da titolare, l’esterno ex Udinese è apparso indispensabile per il gioco richiesto da Conte. Un altro rebus riguarda il centrocampo: a Marchisio potrebbe essere concesso un turno di riposo così, al fianco dell’intoccabile Pirlo, potrebbe giocare il cileno Arturo Vidal. Per il resto la difesa dovrebbe essere la solita con l’unico ballottaggio tra il deludente De Ceglie e Grosso mentre in attacco, con Vucinic squalificato, Matri attende che Conte sciolga le riserve sul suo compagno di reparto: Quagliarella o capitan Del Piero?