Tag: fabio paratici

  • Neymar show, il Brasile supera il Galles. Video

    Neymar show, il Brasile supera il Galles. Video

    In Inghilterra si consacra l’ennesima stella del florido vivaio brasiliano: Neymar con una doppietta regala la vittoria al Brasile sul modesto Galles presentandosi all’Europa pronta a far follie per averlo.

    L’attaccante del Santos segna sul finale del primo tempo con un perfetto destro che non da speranze al portiere gallese e raddoppia nella ripresa dagli undici metri dopo essersi conquistato un calcio di rigore ubriacando il diretto avversario.

    Parataci in tribuna per osservalo da vicino sarà rimasto sicuramente soddisfatto ma ha destato interesse anche Leandro Damiao anch’esso sul taccuino dell’uomo mercato bianconero.

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  • Paratici in missione a Londra, Neymar osservato speciale

    Domenica all’Emirates Stadium di Londra il Galles affronterà in amichevole il Brasile di Mano Menezes. Una ghiotta occasione per gli uomini di mercato di tutta Europa per saggiare da vicino le qualità dei tanti giovani che la scuola carioca di anno in anno mette in vetrina.

    La Juventus, nonostante i flop brasiliani con Diego e Felipe Melo e la delusione per Piazon, continua a sondare il mercato brasiliano in cerca del colpo da novanta. L’osservato speciale è il gioiellino Neymar protagonista del trionfo verdeoro al Sudamericano Sub 20.

    La Juve e Paratici sembrano tener sott’occhio l’altra stella della rassegna giovanile Lucas e il baby bomber del Vasco da Gama Leandro Damiao

  • Juventus: anno nuovo, vita vecchia. Ennesima rifondazione

    Juventus: anno nuovo, vita vecchia. Ennesima rifondazione

    Anno nuovo vita vecchia. La Juventus sta ripercorrendo esattamente la stessa strada della scorsa fallimentare stagione terminata con il deludente 7° posto. Un risultato non all’altezza delle ambizioni e del blasone della società di corso Galileo Ferrari, che ha portato all’ennesima rivoluzione estiva e all’arrivo a Torino di Marotta, Paratici e di Gigi Delneri, tutti reduci dalla positivissima esperienza alla in blucerchiato. Ma la Juventus non è la Sampdoria e il trio che aveva condotto i doriani ai preliminari di Champions League non è altrettanto efficace nel capoluogo piemontese. I guai iniziano probabilmente con una campagna acquisti che porta in bianconero giocatori privi di qualsiasi esperienza in un grande club: Pepe, Martinez, Motta (poteva essere un indizio prezioso il fatto che la Roma non l’avesse riscattato), Lanzafame e Traorè (se l’Arsenal l’ha dato via in prestito un motivo ci sarà). Insieme a loro sono sbarcati sotto la Mole anche giocatori di qualità come Krasic, Quagliarella, Bonucci e Aquilani ma si sono pian piano spenti nel naufragio della squadra di Delneri.

    POCHE IDEE – Quello che colpisce veramente in questa nuova Juve è l’assenza di uno schema di gioco preciso. Un insieme di giocatori che non sono una squadra. E la colpa almeno per questo deve ricadere sul tecnico di Aquileia che non è riuscito ad inculcare alla compagine bianconera il suo credo tattico, contraddistinto dall’uso costante delle fasce che costituiva il marchio di fabbrica del suo  4-4-2. Scarsa efficacia in attacco e troppa vulnerabilità in difesa. La retroguardia juventina non ha dato garanzie sin dall’inizio della stagione (7 gol subiti nelle prime 3 partite) ma Delneri sembrava aver trovato le giuste contromisure e alla 16a giornata “la Vecchia Signora” era risalita sino al secondo posto. Ma la partita successiva contro il Chievo è il punto di rottura della stagione bianconera:  la Juve si fa rimontare negli ultimi minuti dalla rete di Pellissier e si iniziano a sentire i primi scricchiolii in una macchina che già non appariva perfetta. Il resto è storia, con tutte le amnesie dei piemontesi che si ricompaiono puntuali alla ripresa del campionato con le 7 reti subite nelle prime due partite del nuovo anno (di cui 4 in casa contro il Parma). Nelle 11 gare successive il cammino dei piemontesi è deprimente: 4 vittorie, 6 sconfitte (in blocchi di 3 consecutive) e un pareggio che relegano la Juve nuovamente al 7° posto, li da dov’era cominciata la stagione.

    LA PROSSIMA STAGIONE – Questa squadra non sembra francamente in grado di compiere l’impresa di raggiungere il 4° posto ne con Delneri ne con il traghettatore del caso, Vialli o Gentile che sia. Tanto vale allora lasciare in sella l’attuale tecnico ed iniziare a programmare la prossima stagione sin da subito per evitare di commettere ancora una volta gli errori del recente passato. La Juventus che verrà ha bisogno di un all’allenatore degno della prestigiosa panchina bianconera ultimamente presidiata da uomini non all’altezza. Agnelli deve dare un taglio agli esperimenti e scegliere qualcuno capace di reggere le pressioni derivanti dall’allenare una delle squadre più importanti del campionato con una tifoseria abituata a vincere ed una storia importante. Dunque i nomi devono essere di primissimo livello anche se il presidente dovrà metterci del suo per trovare un top-coach che accetti di disputare una stagione fuori dall’Europa che conta. Il sogno è sicuramente Capello, attuale ct inglese, ma difficilmente “Don Fabio” lascerà il suo ben remunerato posto da selezionatore per accettare la scommessa Juve. Meglio puntare forte su Spalletti che in Russia sta mietendo successi a ripetizione e che ha gia dimostrato si sapersi confrontare con piazze calde ed esigenti. Il tecnico toscano si trova bene nella Russian Premier League ma non è detto che una chiamata di Agnelli non possa convincerlo a tornare in patria.

    CAMPAGNA ACQUISTI – Quello che sembra indispensabile in questa squadra sono gli esterni difensivi. Inspegabile come la dirigenza abbia potuto pensare che gli attuali giocatori più Motta e Traorè potessero ovviare a una lacuna tecnica che si palesa ormai da 2 anni. Paradossalmente l’elemento che si è messo piu in evidenza è il giovane Sorensen, preso per la Primavera e diventato titolare col passare delle partite. I nome buono per migliorare il reparto è quello di Aly Cissokho, l’esterno sinistro che l’estate scorsa era stato vicinissimo al Milan e che sta disputando un ottima stagione a Lione. Si parla anche di Baines dell’Everton con di un possibile inserimento di Iaquinta nella trattativa. Per la fascia destra servirebbe uno come l’olandese van der Wiel sul quale però hanno gia messo gli occhi numerose big inglesi. Il nome di Beck francamente non entusiasma. Capitolo centrocampo: si fanno instenti le voci dell’interesse per Mascherano, che alla Juve servirebbe come il pane, ma c’è da capire se l’argentino accetterebbe di sposare la causa bianconera. Il sogno è Montolivo ma c’è da battere la concorrenza dell’Inter. Con Krasic confermatissimo sulla destra la Juve dovrebbe cercare il suo gemello per la fascia opposta e l’uomo giusto potrebbe essere Bastos per cui servono dai 15 ai 18 milioni che messi a confronto dei 12 per portare Martinez in bianconeri appaiono come un investimento più che oculato. In attacco il margine di manovra è assai limitato visto che a gennaio è arrivato Matri per la modica cifra di 18 milioni.

    RISCATTI – Sul capitolo riscatti la questione è abbastanza seria: se si dovessero riconfermare i giocatori arrivati quest’anno la Juve dovrebbe sborsare una cifra esorbitante e il budget per il mercato estito sarebbe davvero esiguo. Mi domando qual’è il senso di riscattare dei giocatori che hanno già dimostrato quest’anno di non essere idonei a farle il salto di qualità. Discorso diverso per Quagliarella che prima dell’infortunio aveva trovato una buona media gol e se tornerà in condizioni fisiche accettabili potrebbe formare con Matri una coppia d’attacco ben assortita.

    La Juventus per tornare grande dovrà fare un grandissimo lavoro ma mai come in questo caso c’è bisogno di un intervento deciso della proprietà che dovrà fornire quelle risorse per regalare dei giocatori all’altezza della situazione e creare un circolo virtuoso che possa portare la squadra a produrre utili tramite le prestazioni sportive. Il rischio altrimenti è quello di affossare definitivamente l’appeal dei torinesi e violentare definitivamente la storia della società dalle 2 stelle sulla maglia.

  • Nedved tutor e Del Neri prepara la rivoluzione

    Nedved tutor e Del Neri prepara la rivoluzione

    Andrea Agnelli ha preso la situazione di petto e dopo aver esternato la sua delusione alla stampa due giorni fa ieri ha tenuto per l’intera giornata squadra e staff tecnico a rapporto, predicando concentrazione e unità d’intenti.

    Piena fiducia nel progetto iniziato in estate e nella triade formata da Del Neri, Marotta e Paratici ma da adesso si è tutti sotto osservazione e da qui al termine della stagione ognuno dovrà dimostrare di esser da JUve per guadagnarsi la riconferma.

    Il presidente ha convinto Nedved a rimettere la tuta e seguire da vicino la squadra aiutando Del Neri a spronare la squadra dal punto di vista caratteriale. L’ex tecnico doriano intanto sembra esser pronto a rivoluzionare la squadra in vista del Bologna, giocare con il doppio attaccante implica i cross dalle fasce e per questo potrebbero tornare titolari Motta e Traorè in difesa con il ritorno di Chiellini al centro.

    A centrocampo potrebbe rifiatare Aquilani con l’inserimento di Martinez e lo spostamento di Marchisio in regia.

  • Su Andres Ona irrompe Marotta, la Juve sorpassa l’Inter

    Su Andres Ona irrompe Marotta, la Juve sorpassa l’Inter

    Lo avevamo dato per certo all’Inter, Branca se ne era interessato per primo ed era riuscito a trovare il canale giusto per trattare con l’Indipendiente del Vale ma sopratutto per superare la difficile trafila per la gestione burocratica relativa al permesso di soggiorno.

    Ma la Juventus anch’essa presente al Sudamericano SUb 20 con il consulente Vargas pare esser riuscita a balzare in testa alla trattativa e soffiare ai rivali nerazzurri il promettente Christian Andres Ona.

    Rivelazione della Colombia alla ressegna Under 20 Ona vanta già un intero campionato tra i professionistici, bravo tecnicamente ricorda per movenze e modo di stare in campo lo sloveno Hamsik. Bravo nella fase d’interdizione si fa apprezzare anche dal punto di vista dinamico e per la propensione al sacrificio.

    Paratici con l’avallo di Marotta pare abbia messo sul piatto 1,5 milioni die euro per toglier il ragazzo subito dal mercato ed evitare l’inserimento di Arsenal e Palermo anch’esse interessate al colombiano.

  • Paritici al San Paolo per Giuseppe Rossi e Soriano

    Paritici al San Paolo per Giuseppe Rossi e Soriano

    Si muovono le grandi e i loro spostamenti fanno rumore. Fabio Paratici ieri era al San Paolo ad assistere a Napoli-Villareal e la sua presenza non è passata inosservata. Il vice Marotta sembra esser volato alle pendici del Vesuvio per visionare e prender informazioni su Giuseppe Rossi e Bruno Soriano.

    Del “Pepito” sappiamo praticamente tutto. Diventato uno dei pezzi pregiati della Liga adesso inizia a scalpitare nella ricerca di una big che gli possa permettere di lottare per traguardi ancora più prestigiosi. L’Inter sembra avere qualche chance in più e Paratici è in missione proprio per capire i margini di trattativa, che comunque sarà salatissima sulla base almeno di 25 milioni.

    Più facile arrivare all’interditore di centrocampo Bruno Soriano, il ventiseienne è comunque abile nell’impostazione e potrebbe esser una valida alternativa a Felipe Melo.

  • Niklas Bärkroth, Paratici e Pederzoli si sfidano per il nuovo Hamsik

    Niklas Bärkroth, Paratici e Pederzoli si sfidano per il nuovo Hamsik

    Dalla Svezia arrivano indiscrezioni che vogliono Juventus e Milan sulla tracce del giovane e promettente Niklas Bärkroth, centrocampista classe ’92 di proprietà IFK Goteborg distintosi negli ultimi due anni per le enormi qualità tecniche e per le grandi capacità di inserimento senza palla che lo fanno assomigliare tantissimo a Marek Hamsik.

    Sia Paratici che Pederzoli impegnati per rimpolpare le “cantere” dei propri club sembra siano entrati in collisione per il giovane Bärkroth ma per accaparrarselo dovranno superare anche la concorrenza del Manchester United di Alex Ferguson. Le quotazioni del ragazzo continuano a salire e già nella prossima stagione potrebbe prender il volo verso un campionato piu prestigioso e chi sa che non sia proprio il nostro. Di seguito vi lòasciamo un video con le migliori giocate della scorsa stagione:

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  • Laurentiu Branescu, la Juve pesca in Romania il Buffon del futuro

    Laurentiu Branescu, la Juve pesca in Romania il Buffon del futuro

    Impacciata nel presente la coppia Marotta Paratici sembra aver le idee chiare per il futuro rastrellando giovani promesse in ogni angolo del mondo. Il fairplay finanziario stravolgerà le attuali regole di mercato e le società per mantenersi competitive e ambire a traguardi importanti devonono gioco forza rivalorizzare i proprio vivaii.

    Proprio in quest’ottica e forse iniziando a pensare alla sostituzione di Gigi Buffon la Juventus ha messo sotto contratto il giovane e promettente portiere rumeno Laurentiu Branescu prelevato dal CSM Ramnicu Valcea soffiandolo alla concorrenza di Manchester United e Aston Villa.

    Branescu ha solo sedici anni ma ha già fatto il suo esordio in prima squadra e nonostante il metro e novantaquattro di altezza dimostra una buona agilità e ampi margini di miglioramento. Per il ragazzo Marotta ha sborsato 400 mila euro più la promessa di un bonus qualora il raggazzo riuscisse ad arrivare in prima squadra.

  • Konstantinos Fortounis, la Juve blocca la stellina greca

    Konstantinos Fortounis, la Juve blocca la stellina greca

    Se il presidente Garrone in estate si è adirato non tanto per la scelta di Marotta di passare alla Juventus bensì per quella di Fabio Paratici di seguirlo un motivo doveva esserci e a vedere il lavoro di scouting compiuto in questi mesi in bianconero è facile intuirlo.

    I fairplay finanziaro e la necessità di abbassare i costi di gestione impongono alle società scelte alternative e sopratutto la necessità di puntare sui giovani rivalorizzando i vivaii. Presentatosi in estate con Sorensen e poi con il forte interesse per Piazon e Magnusson, Paratici adesso ha bloccato l’astro nascente del calcio greco Konstantinos Fortounis.

    Fortounis è un diciottenne centrocampista offensivo cresciuto nelle giovanili dell’Olimpiakos e adesso di proprietà dell’Asteras Tripolis. Mancino, dotato di un ottima corsa e con buone doti tecniche potrebbe esser nel prossimo futuro l’alter ego di Krasic sulla fascia sinistra. Arriverà in prestito nei prossimi giorni e la Juventus avrà in estate il diritto di riscattarlo ad un milione di euro.

    Guarda il gran gol di Konstantinos Fortounis contro l’Aek Atene (minuto 2,30)

  • Attenta Juve, l’Inter di Leonardo vuole soffiarti Piazon

    Attenta Juve, l’Inter di Leonardo vuole soffiarti Piazon

    Nonostante l’agente Fifa ed esperto di mercato sudamericano Sabatino Durante abbia già dato per conclusa la trattativa che dovrebbe portare il nuovo astro nascente del calcio brasiliano Lucas Piazon alla Juventus, dall’Inghilterra rimbalza la notizia che sul talento 16enne considerato l’erede di Kakà è piombata prepotentemente l’Inter.
    Secondo la stampa d’Oltremanica infatti il club nerazzurro può soffiare alla Juventus Piazon sfruttando il canale privilegiato che ha il nuovo tecnico Leonardo con il Brasile grazie alla sua mediazione e alla sua conoscenza per i giovani talenti brasiliani. Non dimentichiamo che fu proprio Leonardo a portare Kakà e Pato al Milan e a consigliare tempo fa lo stesso Piazon al club rossonero.

    Il tecnico nerazzuro avrebbe convinto il calciatore a cambiare idea e a trasferirsi all’Inter proprio quando Juventus, San Paolo e Piazon si erano ormai messi d’accordo e sembrava questione di giorni rendere la cosa ufficiale. Al club paulista sarebbero andati quasi 7 milioni di euro mentre il giocatore sarebbe sbarcato in Italia non prima di aver compiuto il 18esimo anno di età oppure in questo mese di giugno se fosse giunto in tempo il passaporto italiano (Piazon è di origine veneta).
    Se l’indiscrezione si rivelasse fondata questo per la Juventus sarebbe un duro colpo da digerire. La coppia Marotta – Paratici dovrà ricorrere subito ai ripari sferrando una controffensiva.